UE: la demolizione controllata degli Stati nazionali

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“L’Europa ha bisogno di gravi crisi per fare passi avanti” (Mario Monti)

I salti di paradigma sono quelle fasi in cui rapidamente cambiano i riferimenti.

L’Europa è sottoposta ad una serie di crisi che potrebbero preludere ad uno questi salti.

 

Il nuovo paradigma verso cui si tende è la fine degli Stati nazionali

 

Il concetto di cambio di “paradigma” fu introdotto da T. S. Kuhn riguardo alle rivoluzioni scientifiche, queste secondo la sua teoria avvengono quando si cambia radicalmente il modo di vedere le cose. Kuhn per spiegare il fenomeno si avvalse del paragone con gli effetti ottici, come il “Duck-Rabbit” riportato di seguito, nel quale è possibile vedere sia un’anatra che un coniglio, in base a quello che il nostro “paradigma” (aspettativa di vedere un’anatra o un coniglio) ci mostra:

Duck-Rabbit illusion

Ma il cambio di pardigma si può applicare anche alla sociologia, l’argomento è stato trattato da M.L. Handa dell’Università di Toronto, al riguardo su Wikipedia troviamo:

I paradigmi dominanti sono modellati sia dal background culturale della comunità che dal contesto del momento storico. Di seguito sono riportate le condizioni che facilitano un sistema di pensiero nel diventare un paradigma dominante accettato :

  1. Organizzazioni professionali che danno legittimità al paradigma
  2. Leader che introducono il paradigma
  3. Riviste e editori che scrivono sul sistema di pensiero. Entrambi diffondono le informazioni essenziali per il paradigma e dare la legittimità al paradigma
  4. Agenzie governative che danno credibilità al paradigma
  5. Educatori che propagano le idee del paradigma insegnandolo agli studenti
  6. Conferenze che sono dedicate alla discussione delle idee centrali del paradigma
  7. Copertura mediatica
  8. Aggregazioni o gruppi di base che abbracciano le credenze centrali del paradigma
  9. Fonti di finanziamento per ulteriori ricerche sul paradigma

Il cambiamento di paradigma di cui si vuole trattare è quello indicato in una ormai nota intervista dell’attuale Premier Mario Monti che viene qui riproposta:

Il cambiamento di paradigma, indicato come obiettivo dal non ancora Premier Mario Monti, altro non è che la cessione della sovranità nazionale degli stati europei, vediamo dunque se le condizioni teorizzate da Handa sono presenti in questo caso.

1) Organizzazioni professionali che danno legittimità al paradigma: lo Stesso Monti è un economista, e quando ha rilasciato l’intervista ha legittimato la cessione di sovranità.

2) Leader che introducono il paradigma: è ancora lo stesso Monti che una volta divenuto Presidente del Consiglio ha assunto il ruolo del Leader.  Ma anche altri leader, quelli dei partiti politici, l’hanno appoggiato con i loro voti.

3) Riviste e editori che scrivono sul sistema di pensiero: gli esempi sono innumerevoli, tra i più recenti vedi Corriere della SeraMoneta unica e democratica“, di Angelo Panebianco.

4) Agenzie governative che danno credibilità al paradigma: qui diventa difficile trovare un’agenzia governativa che non sostenga il paradigma.

5) Educatori che propagano le idee del paradigma insegnandolo agli studenti: ancora una volta il prof. Monti assolve un ruolo di primo piano, stavolta come professore. Ovviamente innumerevoli colleghi ad ogni livello fanno altrettanto.

6) Conferenze che sono dedicate alla discussione delle idee centrali del paradigma: tanto per citarne una, vedi il 9 maggio 2012 (Ue: al via a Firenze la conferenza “The state of the Union”).

7) Copertura mediatica: appare superfluo citare esempi.

8) Aggregazioni o gruppi di base che abbracciano le credenze centrali del paradigma: quali aggregazioni potrebbero essere più importanti dei partiti?

9) Fonti di finanziamento per ulteriori ricerche sul paradigma: essendo la BCE promotrice del nuovo paradigma, anche su questo punto non ci sono molti dubbi.

Le condizioni necessarie per un salto di paradigma sono dunque tutte presenti e fortemente sostenute.

Il mezzo per conseguire tale salto è quello di far ritenere inevitabile  (ancor più che inevitabile ‘ovvio’), che gli Stati perdano la loro sovranità in favore di organismi non eletti democraticamente. Oltre che nelle parole di Monti un esempio di questa volontà è verificabile nella nota lettera del luglio 2011 al Governo italiano. Di quell’episodio di parlò in un articolo del Corriere della Sera intitolato “Ecco la lettera di Trichet e Draghi. Cessioni, liberalizzazioni e lavoroLe condizioni per l’intervento sui titoli italiani“.

La BCE che è un’istituzione privata dettava dunque il suo programma ad un governo eletto democraticamente in uno stato sovrano.

Ma un esempio ancor più preoccupante di cessione di sovranità si è avuto con la modifica della Costituzione votata praticamente all’insaputa degli italiani il 17 aprile scorso. Il riferimento è alla modifica dell’articolo 81 che prevede l’incostituzionalità dello sforamento di bilancio, poco risalto fu dato all’evento dai media, tra questi riprendiamo la notizia data da Sky TG24:

Entra in Costituzione il principio del pareggio di bilancio. Il Senato approva con 235 sì, 11 no e 24 astenuti il ddl di riforma dell’ art.81 della Costituzione che diventa legge con questa quarta e ultima lettura, prevista per le riforme costituzionali. Il voto sul pareggio di bilancio in Senato “è importante. Bisognava esserci e io c’ero”, è stato il commento del premier, Mario Monti.

Su imposizione di enti estranei al voto popolare (BCE – FMI) l’Italia ha dunque frettolosamente rinunciato alla possibilità dello Stato di poter avere un deficit di bilancio, salvo in ‘casi eccezionali’: per non incorrere in una violazione della Costituzione d’ora in avanti (a partire dal 2014) si dovranno obbligatoriamente imporre nuove tasse o tagliare su comparti spesa come la sanità e la scuola. In pratica quello che stiamo vedendo accadere in Grecia.

Ma ancor meno risalto è stato dato alla riforma degli articoli 117 e 119, che nella nuova formulazione vincolano le Regioni ad osservare le disposizioni in materia di bilancio. Questo significa che un’eventuale uscita dal vincolo europeo adesso dovrebbe richiedere un nuovo cambio della costituzione. (Per leggere il documento del Senato al riguardo: Elementi di documentazione)

Ecco dunque secondo un tabella comparativa pubblicata sul sito Filo Diritto cosa cambia nella Costituzione:

Parte iniziale dell’articolo 81, prima e dopo la riforma.

Articolo 97, prima e dopo la riforma.

Articolo 119, prima e dopo la riforma.

E così la “crisi” ha fatto il suo lavoro. Ma è di ieri la notizia che certe crisi sono causate artificialmente, il riferimento è al declassamento che il debito sovrano italiano ha subito da parte dell’agenzia Standard & Poor’s il 13 gennaio scorso.

Come infatti riferisce il Sole 24ORE:

Nelle ore immediatamente precedenti la diffusione, il 13 gennaio scorso, del report di declassamento del debito sovrano italiano (da A a BBB+), con giudizi negativi anche sul sistema bancario, in casa S&P si è consumata una spaccatura molto significativa. A suon di mail.

La prima e decisiva, sequestrata dalla Procura della Repubblica di Trani che indaga sull’agenzia di rating per concorso in manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata, è firmata dal responsabile per le banche di S&P, Renato Panichi. Ai due autori del report – inquisiti dal Pm tranese, Michele Ruggiero, insieme a un altro collega e ad altri due top manager – Panichi scrive (in inglese) contestando un passaggio decisivo:

«Attualmente è proprio il contrario, uno dei punti di forza delle banche italiane è stato proprio il limitato ricorso/appello ai finanziamenti esterni o all’ingrosso».

Panichi cioè contesta l’assioma da cui partono i suoi colleghi e chiede di correggere l’errore:

«Per favore rimuovi il riferimento alle banche!».

Questa mail, dunque, secondo fonti vicine agli inquirenti, confermerebbe l’inattendibilità dei giudizi di rating espressi da S&P sull’Italia.

Anche i salti di paradigma sono una “scienza”, un modo di governare che viene utilizzato parallelamente a quello democratico.

Una testimonianza di ciò è nel documento programmatico dell’UNESCO che fu redatto nel 1946 dal suo primo Presidente Julian Huxley: UNESCO. ITS PURPOSE. AND ITS PHILOSOPHY.“. In tale programma troviamo affermazioni come la seguente:

Pag. 15

La democrazia non va dunque confusa con il semplice “conteggio” dei voti, esistono idee “giuste” che una minoranza può imporre alla maggioranza.  E per imporle si può manipolare l’opinione pubblica:

Pag. 60

Superare la “resistenza di milioni” con tecniche di persuasione.

Questo era il pensiero di Julian Huxley, il fondatore della Sintesi Moderna del darwinismo e primo Presidente dell’Unesco.

Un pensiero che  vediamo oggi all’opera.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

16 commenti

  1. Ormai l’Europa sara’ soltanto un campo di battaglia (nel vero senso della parola!).
    La III guerra mondiale non scoppiera’ tra USA e Russia, o tra USA e Cina, con armi nucleari, ma tra gli stati europei con gli strangolamenti finanziari, con fucili e frecce, con trincee e gas velenosi.
    Mi sovvengono certe immagini…
    E mi appare sempre piu’ profetico il nome del Papa attuale, uguale a quello che parlo’ della I guerra mondiale come dell'”inutile strage”.
    E cosi’ sara’ anche adesso.
    Qualche link:

    http://www.iljester.it/la-minaccia-berlusconiana-di-portare-litalia-fuori-dalleuro-per-questo-motivo-il-cavaliere-fu-silurato.html
    http://www.iljester.com/2012/06/27/il-video-leconomista-zezza-la-svendita-della-nostra-sovranita-fu-programmata-dal-1992/
    http://www.iljester.com/2012/06/17/spiegel-se-litalia-uscisse-dalleuro-sarebbe-un-danno-per-la-germania/
    http://www.iljester.com/2012/06/10/il-video-la-germania-accetto-leuro-in-cambio-della-deindustrializzazione-dellitalia/
    http://www.iljester.com/2012/05/12/prodi-la-germania-e-piu-forte-con-leuro/

    LE l’hanno fatto sia per distruggere economicamente i paesi mediterranei (guarda caso quelli piu’ cattolici) e per mantenere un apparato industriale senza pericolosi concorrenti /guarda caso l’Italia) si per introdurre una legislazione laicista.
    Il golpe italiano era stato gia’ programmato da tempo, e preparato almeno da Luglio scorso.

    Il fatto e’ che l’INTERA classe politica EUROPEA si e’ letteralmente venduta agli islamici, e per giunta ai “Fratelli Musulmani” per giunta. Basta leggere Bat Ye’or – Eurabia

    Sara’ tragicamente “interessante” vedere quando i nuovi padroni reclameranno i loro possedimenti…

    • Ciao Piero,
      ho appena finito di guardare il penultimo video che hai linkato, dura un’oretta ma consiglio a tutti di trovare il tempo perché ne vale veramente la pena.

      Un’ora di vera informazione, di quella che non si trova in un anno di programmazione dei media tradizionali, questo mi convince sempre più che l’unica speranza rimasta è il web e che per questo motivo ci sarà inevitabilmente qualche manovra per censurarlo, magari con il pretesto del terrorismo o della privacy.

      Riguardo alle suicide politiche demografiche e al rapporto con il mondo islamico la vedo un po’ più complessa la situazione, non credo che qui qualcuno voglia fare un favore a loro, più probabilmente li vuole usare per i propri fini.
      Ma forse sarà meglio dedicare un inter post all’argomento per focalizzare l’argomento e non mettere troppe cose insieme.

      • E si spiega anche l’attacco concentrico a Formigoni, che ha avuto il merito di avere la sanita’ migliore d’Europa, al giusto costo, svelando la menzogna che se non si attua l’eutanasia e la soppressione degli infermi e dei “non degni” i costi sanitari espoloderebbero.
        Mi aspetto che esca fuori una qualche “signorina allegra” che affermi che c’era lui a Dallas, quel novembre del ’63, che sempre lui ha premuto il pulsante sull’Enola Gay, che i russi all’apertura dei Auschwitz hanno trovato lui ai cancelli…
        La solita storia…
        E i cattolici gonzi che abboccano…

  2. Posto che la “Grande moneta unica”,checchè se ne dica,altro non è che un’idea assai remota nata in ambienti nazisti con lo scopo di “Togliere agli Stati la loro ragion d’essere”,di un progetto un progetto franco-germanico per imporsi contro i colossi emersi ed emergenti al di fuori d’europa.Nonchè al momento opportuno,pare la Germania avrebbe reclamato il primato sulla Francia.
    Pare che non sia molto lontano dall’idea originale quanto avviene oggi.
    Non è neanche un segreto che la Germania goda vantaggi con l’euro,ne che al momento dell’ingresso dell’euro paesi come Italia,Francia,Germania abbian dovuto ricorrere a “aggiustatine” per poter far fronte a problemi evidenti che non avrebber opermesso l’ingresso della moneta unica o che,quanto meno l’avrebbero rimandato a tempo ignoto con rischio di farlo saltare.
    Ad ogni modo noi siamo in Italia e :
    http://i47.tinypic.com/snh195.jpg
    carta canta(ha anche vinto Sanremo..)
    Il problema è stato creato negli anni 80 quando si è passati dal debito pubblico del 60% (pressapoco,più o meno,comune a gli altri Paesi europei,beh ho dettop iù o meno,ma certo nella media ecco..)ad un debito del 120% in 10 anni…e senza magie o eventi prettamente esterni ..e senza nè Cavaliere nè Professore…(linea rossa)
    Se i governanti di quel periodo si fossero comportati come i loro successori e come i loro predecessori ad oggi questa situazione,comunque la si voglia mettere ,non sarebbe certo così.
    L’Italia si troverebbe meglio,è un fatto, della stessa Germania e molto meglio di una Francia o altri che tengono ad oggi 70-80 ed anche un 90%…
    Ed il bello è che a chi ha dato grande contributo allo sfacelo gli fanno anche le statue come fosse Mazzini(checchè se ne dica di Mazzini)
    I governi Berlusconi e Prodi,seppur dovendo pagare interessi pari al 6% in più del PIL rispetto ad altri Paesi , hanno tenuto meglio di loro il deficit sotto controllo, ahimè però dovendo lesinare punti di PIL alla ricerca,e non solo, ipotecando anche sviluppi futuri.
    Se devi pagare gli interessi sui debiti (fatti dagli altri) fai quello che puoi, e prima di tagliare le pensioni o risparmiare sulla sanità o sull’istruzione per evitare conflitti sociali, tagli gli investimenti.
    Poi non ce la fai tagli tutto il resto.
    (le spese governative non rientrano nel piatto de itagli ,beh quello si sa..)
    Abbattendo le province(senza entrare nel merito se sia bene o male)si risparmierebbe qualcosa come 2Mld l’anno,tanta roba..si,peccato che le pensioni baby elargite ai pubblici dipendenti costano al Bel Paese 10 Mld all’anno…
    Il pubblico impiego italiano costa il 4% sul PIL di più che quello tedesco, che ci sono una miriade di laureati(e diplomati) di materie umanistiche e mancano i periti ed ingegneri,inoltre personale medico sanitario-assistenziale riabilitativo non si riesce ad inserire.
    E’ evidente l’nvestimento ad una eccessiva strutturalizzazione,statalizzazione volta a sistemare,a mangiare minando la produzione,minando la creazione di mercati d posti di lavoro,minando ciò che del pubblico serve realmente alla popolazione.
    Nonchè una supina accettazione a una globalizzazione,ad un capitalismo che è l’opposto,ma che sull’ideologie di Smith e Spencer anch’esso contoibuisce a far colare a picco.
    Quel capitalismo controllato,o dualmente quella strutturalizzazione liberale,sembran cose neanche da mettere in discussione,poixchè l’obiettivo per nessun “colore” sembra ed è sembrato quello di lavorare per benessere e progresso ma per stare alla greppia.
    L’ingresso nel gotha dei paesi industriali di paesi come la Cina, il Brasile , l’India ecc.. ha avuto il suo peso e le sue ripercussioni:
    http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/06/rio-meglio-del-festival-di-cannes-va-in-scena-di-tutto-tranne-la-verita/
    Neocolonialismo,globalizzazione,banche,finanza sopra a economia,tutto un “macello di cose” che portano oggi a questa situazione.
    Però non è certo l’arrivo questo.

    P.S.
    “questo mi convince sempre più che l’unica speranza rimasta è il web”

    http://www.youtube.com/watch?v=PcS1SNkYfXU&feature=fvwrel
    😀

    • Il problema è stato creato negli anni 80 quando si è passati dal debito pubblico del 60% (pressapoco,più o meno,comune a gli altri Paesi europei,beh ho dettop iù o meno,ma certo nella media ecco..)ad un debito del 120% in 10 anni

      Questo perche’ si era imposto in quegli anni il “consociativismo” per cui tutti votavano le leggi di spesa di tutti, purche’ poi l’altro votasse le proprie.
      Cioe’ si faceva campagna elettorale facendo campagna “acquisti”: posti come insegnante a scuola, quando la natalita’ stava diminuendo drasticamente (e poi la cretinata dei 3 insegnanti alle elementari per mantenere quelli della CGIL), posti di bidello, posti in Forestale (in Calabria ce ne sono 4 volte quelli del Canada), assegni per false invalidita’… tanto paga Pantalone.
      Beh.. Pantalone ha le tasche vuote ormai.

      • “e poi la cretinata dei 3 insegnanti alle elementari per mantenere quelli della CGIL), posti di bidello, posti in Forestale (in Calabria ce ne sono 4 volte quelli del Canada), assegni per false invalidita’… tanto paga Pantalone.
        Beh.. Pantalone ha le tasche vuote ormai.”

        Giustamente ed “ora” arrivano i tagli(che già arrivavano) in verità al pubblico.
        Ma dove?
        Perchè di fatto,si vede molto semplicemente,non vi è stato nessun grande impiego pubblico per migliorare,garantire servizi(sanitari,d’istruzione,di trasporti,di assistenza,cura e manutenzione di parchi,fiumi etc..)anzi queste sono tutte le categorie dove si taglierà e si è tagliato.
        Ma tutto ciò che era legato pezzo a pezzo a qualche ambiente politico,tutto ciò frutto di nepotismi,clientelismi etc..è stato impinguato e messo in conto a Pantalone.
        Infermieri in corsia servono,dirigenti per la manutenzione delle pinzatrici no..
        Possibile che un così grande esubero nel pubblico e un così crescente lamentarsi dei servizi,nonchè dei costi spesso e volentieri dei medesimi?

        Questo è un punto,l’altro è che le 2 forze politiche che “insieme” arrivano si e no al 50 % dell’elettorato hanno le radici in quella melma che ha affossato il Bel Paese e che non rappresentano manco per niente l’ideologia che a regola dovrebbero rappresentare.
        Intanto anche in relazione a quanto dicevo su,bisogna considerare che di sinistra non vuol dire strutturalismo oltre misura e destra abbattimento di tutto questo verso un liberalismo estremo.Sono posizioni estreme che,che compaiano o meno,non rappresentano le due ideologie,che vi dovrebbe essere una tendenza verso un maggior orientamento verso un sistema piuttosto che un altro è un discorso,ma maggior orientamento va inteso comunque in termini ragionevoli per ognuna delle parti.
        Ma non esiste bipolarismo,non esiste ideologia,non esistono le ideologie classiche di schieramento,esistono due facce di una realtà medesima figlie entrambe della stessa madre.
        E la scelta è obbligata benchè più di metà dell’elettorato abbia capito ciò,non e’ riuscito,non ha possibilità di trovare una scappatoia,il resto delle forze politiche frammentarie appare più per scena che per altro.
        E così arriva un M5S e parte dell’elettorato,lo vede per quel che è e resta li non sapendo che fare,altra parte non sapendo più che pesci prendere e non avendo niente di meglio da provare gli si riversa dietro…

        Fra l’altro adesso si parla concretamente,sia D’Alema che Berlusconi erano in comunione e d’accordo ,di un Monti Bis e di una sorta di coalizione unica:
        http://tg24.sky.it/tg24/politica/2012/03/01/silvio_berlusconi_monti_2013_elezioni_grossa_coalizione.html
        http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/444717/
        http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1049621/Cav—Io-in-campo–lo-vuole-gente–Nel-2013-grande-coalizione-col-Pd-.html

        contro Grillo e l’antipolitica…ma guarda un po’ te…

    • Chissà, se l’idea di sfruttare i debiti dei paesi per imporre le politiche economiche da “strozzini” era stata già programmata da tempo, l’ascesa di una classe politica corrotta e inefficiente può essere stata favorita.

      In questo modo si sarebbero ottenuti due risultati:

      1- Creazione di debiti elevati, conseguente declassamento e quindi “spread” elevato

      2- Sfiducia nella classe politica e preparazione all’accettazione dei “tecnici” al governo

      • Concordo in pieno. Tutto va in senso di una devoluzione di potere verso le banche. Non può essere un caso, qualcosa che capita dall’oggi al domani; credo piuttosto che qualcuno abbia colto l’occasione.

  3. Ringrazio prof. Pennetta di questo suggestivo articolo che ci offre.

    Analizzando il dibattito che si è creato, io trarrei i conseguenti spunti:
    Piero, secondo me hai in parte ragione. L’eccessivo statalismo ha paralizzato il sistema produttivo, bloccando attività redditizie artigianali e soprattutto primarie. Basta guardare i dati e notare una crescita del settore terziario (http://www.comune.jesi.an.it/conti/progetti/COMENIUS/COM06/GEO/ITALIA%20/PIEM/IMMP/tortao.jpg) a discapito del primario e del secondario.
    Comunque Piero il problema non è solo quello, arriva dagli USA.
    Ad un certo signor Alan Greenspan è stato permesso alla Federal Reserve di svalutare sempre di più il dollaro, cosicché il sistema bancario federale fallisse e l’oro acquisì più valere, di conseguenza il debito americano crebbe. (http://it.wikipedia.org/wiki/Alan_Greenspan)
    “Secondo altri Oggettivisti Greenspan invece avrebbe deliberatamente agito in modo da minare il sistema della Federal Reserve col risultato di accumulare di amministrazione in amministrazione un debito pubblico destinato a causare il collasso del sistema della Fed stessa, con la naturale conseguenza di preparare la strada al ritorno alla parità aurea. Questo scenario mostrerebbe un certo parallelismo con quanto descritto da Ayn Rand nel suo Atlas Shrugged (La rivolta di Atlante) in cui il personaggio di Francisco d’Anconia sabota l’industria del rame deliberatamente contribuendo allo sfascio dell’economia americana. Da più parti Ayn Rand viene indicata come il romanziere preferito di Greenspan”
    Non a caso Russia e Cina segretamente stanno contraccambiando i dollari che hanno (circa il 30%) con euro.
    L’Italia non cresce dall”88 perché il dollaro ha perso terreno, a causa delle politiche anarco-capitaliste (oserei dire massoniche) attuate in America…

  4. Ottimo articolo, prof !!!
    La modifica degli articoli 97 e 119 della Costituzione era stata silenziata. La modifica dell’art. 81 toglie, di fatto, altra sovranità all’Italia: non ha più la possibilità di usare la spesa, in avanzo o in disavanzo come strumento di politica economica. Una spesa in disavanzo è il classico strumento keynesiano per aumentare la domanda aggregata e superare momenti di crisi, con alta disoccupazione. Anche per questo non bisogna cadere nella trappola di chi, da anni sta demonizzando il debito. Fanno solo terrorismo, per far accettare ogni genere di misura al popolo. Nel debito italiano ci siano molti sprechi ma non bisogna accettare l’equazione: debito=male, proposta dai media. In più c’è da tenere presente che la cosa più importante è la sua sostenibilità. Il Giappone ha un debito pubblico pari al 220% del PIL eppure non è sotto l’attacco della speculazione internazionale ed in più la sua economia ha saputo superare la batosta dello Tsunami. ( Noi abbiamo l’Emilia in ginocchio, con i terremotati abbandonati a loro stessi). Il punto focale è che il debito del Giappone è, per la maggior parte, nelle mani dei suoi cittadini, in più ha la sovranità monetaria. Anche il debito dell’Italia era, fino all’epoca del governo Ciampi che l’ha internazionalizzato, per circa il 90% in mani italiane. Faccio presente che esso sta aumentando con il governo Monti, nonostante le batoste fiscali. (Sarebbe più esatto scrivere “grazie”). D’altronde il suo più grande aumento risaliva all’epoca del primo governo Amato, quello dell’invenzione dell’imposta sugli immobili e della rapina, nottetempo, nei c/c degli italiani. A mio parere, eseguono l’ordine di distruggere l’economia italiana.
    Chiudo facendo presente che è stata approvata anche l’adesione al “fiscal compact”. In base ad esso, i Paesi che hanno un debito superiore al 60% del PIL dovranno rientrare di un 20 ventesimo l’anno in quella percentuale, stabilita non si sa in base a quale criterio. Questo significherà, dal momento della sua entrata in vigore, manovre da 45 miliardi d’euro l’anno !!! Chi ha la fortuna d’avere parenti o amici all’estero può iniziare a preparare la valigia, per tutti gli altri saranno dolori !!!
    Marco

  5. già sottoscrivo anch’io.
    A questo punto è lecito domandarsi se effettivamente sia poi questa gran bestemmia richiedere l’uscita dall’euro (con la ricusazione del debito contratto in questa valuta e l’incriminazione di quei personaggi che ce l’hanno imposto) e il riappropriarsi della sovranità monetaria, con la contemporanea dichiarazione di nullità di tutti i trattati e le regole UE firmate ed accettate e che abbiano comportato rinuncia di sovranità.

    Questo è l’estremo destro, l’estremo sinistro (in tutti i sensi) è continuare a subire.

    sarà certamente possibile trovare un punto di equilibrio fra i due estremi.

    Mi piace l’idea di un asse euro mediterraneo-balcanico-uralico (dal portogallo alla russia, estremi compresi) che ha delle caratteristiche simili per quanto riguarda i paesi mediterranei: attaccamento alle tradizioni (compresa la tradizione religiosa), storia comune (il mediterraneo è stato per 3000 anni il centro ed il motore della nostra civiltà), un comune sentimento di “pitas” molto diverso dalla concezione caritatevole dei paesi protestanti.
    caratteristiche positive: vivacità, intraprendenza, inventiva, intuito.
    I balcani ci sono vicini, molto più di quanto ci sembri dalle propagande (leggere Esodo di Betiza per capire quanto vicini siano magari integrandolo con “Il pone sulla Drina” di Ivo Andrić), per molti di noi del Nord Est, sono anche luogo di residenza di parenti.
    Caratteristiche positive:I balcani sono nella rotta dei gasdotti.
    La russia è spiritualmente forte (lo ha dimostrato con la sua sopravvivenza a 80 anni di regime ateo).
    Caratteristiche positive: risorse.

    Fra l’altro una simile configurazione potrebbe sottrarre il controllo USA dai balcani, distrarre la russia da pericolose (per noi nell’immediato, per loro a lungo termine) relazioni con la cina.

    Purtroppo tutto questo appartiene al mondo dei sogni.

    Alle volte mi piace sognare………….

    “We are such stuff as dreams are made on, and our little life
    Is rounded with a sleep.” (W.S. la tempesta 4.1.146-58)

    …….. mi piace molto questa frase e mi piace pensare che il sogno di cui siamo fatti è il sogno realizzato del Creatore.

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