Conferenza: La Guerra Ambientale è in Atto 27/10/2012

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Tre punti di vista, tre approfondimenti per aprire un dibattito su un tema cruciale per il nostro presente e futuro.

 

Interventi di: Enzo Pennetta – Gen. Fabio Mini – Antonio Mazzeo

 

In un mondo in rapida trasformazione restare ancorati al tradizionale concetto di “guerra” sarebbe come fermarsi all’ottocento.

E allora andiamo a vedere com’è cambiato il concetto di “guerra”,  rifacendosi alla nota definizione di Von Clausewitz:

 “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi” 

 La guerra è dunque uno strumento della politica degli Stati, e allora il concetto di “armi” deve essere inteso in senso più ampio, un’arma non potrà essere considerata solo in senso stretto, ma sarà da ritenersi un’arma ogni strumento adatto a lottare contro un altro Stato infliggendogli delle perdite e, soprattutto, piegandolo alla volontà del più forte.

E allora uno strumento di guerra sarà qualunque politica che sia in grado di imporre ad uno Stato sovrano delle scelte che danneggino i suoi cittadini, uno strumento in grado di uccidere gli abitanti e depredarli delle loro risorse. Parafrasando Baudelaire « la più grande astuzia del colonialismo è farci credere che non esiste ».

Ecco dunque che nella categoria delle guerre vanno inserite di fatto quelle politiche che dagli anni ’70 hanno imposto ai paesi del terzo mondo di ridurre le nascite, limitare il benessere, demolire lo stato sociale ed esportare a prezzi irrisori le loro risorse. Tutti questi sono effetti propri della guerra tradizionale. La questione del “global warming” si inserisce in tutto ciò per via delle politiche a cui è in grado di dare seguito, i cambiamenti climatici sono strumentalizzati divenendo il pretesto in nome del quale ai paesi del Terzo mondo viene impedito di industrializzarsi.

 Delle nuove forme di guerra palerà in modo autorevole anche il Gen. Fabio Mini, di cui CS si è già occupata con l’articolo Menzogne di Stato…, in occasione dell’uscita del libro “Perché siamo così ipocriti sulla guerra?”, e il giornalista Antonio Mazzeo.

Di seguito il video realizzato per l’occasione:

 

Molto importante, per la particolarità degli argomenti trattati, è la frase conclusiva dell’annuncio della conferenza:

Tre punti di vista, tre approfondimenti per aprire un dibattito su un tema cruciale per il nostro presente e futuro.

-L’incontro nasce dunque per offrire “tre punti di vista”, non sarà quindi l’espressione di un parte politica o ideologicamente collocata.

-Le mie affermazioni saranno pertanto da ritenere esclusivamente opinioni personali e  non implicheranno la loro condivisione da parte degli altri relatori e dell’organizzazione in tutte le sue componenti.

-Lo stesso discorso vale anche in senso contrario, con particolare riferimento a questioni riguardanti argomenti estremi.

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

8 commenti

  1. Il bello e’ che tutti quelli che sostengono di fatto queste “teorie” farlocche, sono gli stessi che si autodefiniscono pacifisti, attenti al sociale, terzomondisti, i-care-isti, DonMilani-sti, protettori delle culture altrui, distributori equi e solidali delle risorse, ecc ecc. (di solito sono anche quelli che ODIANO l’America e il suo american-way-of-life e manifestano distruttivamente contro di essa)
    C’e’ bisogno di dire altro?

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