Pedofilia, dallo scandalo BBC alla pratica politically correct

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pedofilia

Lo scandalo scoppiato alla BBC è stato subito seguito da segnali di normalizzazione.

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Analisi di un possibile tentativo di rendere accettabili le pratiche pedofile.

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Lo scandalo della pedofilia alla BBC scoppia nell’ottobre 2012 quando, dopo la scomparsa del conduttore televisivo Jimmy Savile, viene alla luce una serie di abusi su ragazze minorenni compiuta nel corso della sua lunga carriera. Lo scandalo è andato poi allargandosi portando alla luce una pratica si è rivelata non essere limitata ad un caso isolato ma che al contrario sembra essere stata ampiamente diffusa negli ambienti frequentati dal presentatore, e non solo all’interno della BBC. Adesso infatti si sospetta che circa 40 politici possano essere stati complici nell’occultare la rete di pedofili che si nascondeva nell’emittente nazionale britannica, come segnalato su RT in “At least 40 UK politicians complicit in alleged Westminster ‘pedophile ring‘ “.

Uno scandalo nello scandalo è costituito dall’inspiegabile scomparsa dal Ministero degli Interni di ben 114 documenti riguardanti abusi sessuali compiuti tra il 1979 e 1999, la testimonianza al riguardo di Mark Sedwill Segretario del Ministero è recentissima, risale infatti solo all’8 luglio scorso:

http://www.youtube.com/watch?v=z4bHkwiQL-o

 

Solo pochi giorni prima, ai primi di luglio, presso la prestigiosa Università di Cambridge veniva presentata in una conferenza sul tema della pedofilia e a sorpresa alcuni accademici hanno dichiarato che la pedofilia è una tendenza naturale che riguarda tutti gli uomini, come riportato il 5 luglio dal Telegraph in Paedophilia is natural and normal for males, dove si sostiene che “i maschi normali sono eccitati dai bambini“.

Una presa di posizione emersa in un luogo come Cambridge (dove non risulta che ci sia stata un’ondata di proteste) non può essere considerata un fatto marginale, appare al contrario come un segnale forte che indica un cambiamento del pensiero politically correct sull’argomento. Ma questa non sarebbe neanche una novità assoluta, la legittimità della pedofilia è stata uno degli argomenti di un certo tipo di sinistra radicale che fa riferimento a Mario Mieli, attivista gay suicidatosi nel 1983. Il pensiero di Mieli è stato ricordato sul quotidiano Liberazione nel 2008:

“Altra grande rottura di senso è il riconoscimento della sessualità indistinta, gioiosa e vitale del bambino. Il bambino è, secondo Mieli, l’espressione più pura della transessualità profonda cui ciascun individuo è votato. È l’essere sessuale più libero, fino a quando il suo desiderio non viene irregimentato dalla Norma eterosessuale, che inibisce le potenzialità infinite dell’Eros. Discorso eversivo e scomodo oggi più che mai, in una società attanagliata dal tabù che investe senza appello il binomio sessualità-infanzia, ossessione quasi patologica che trasforma il timore della pedofilia in una vera e propria caccia alle streghe.

Quello di Mieli è un monito a tenere bene a mente la vitale, originaria e prorompente sessualità infantile, in modo da non imbrigliarla nelle coercizioni della Norma, che genera inevitabilmente repressione, omofobia, violenza, discriminazione. Mieli non dà risposte, ma lascia aperti interrogativi di ordine etico sul ruolo castrante del sistema educativo (rappresentato dalla famiglia in primis) e sulle potenzialità ancora ignote di un Eros che, se lasciato libero di esprimersi, può fondare una società diversa da quella in cui viviamo. Sicuramente più libera. (…) Una famiglia non eterosessuale, ancorché monosessuale, potrebbe educare un figlio senza castrarlo, ci chiediamo, inculcando in lui i valori di una sessualità più vicina al potenziale transessuale originario?

Possono le nuove famiglie contribuire a rompere il circolo vizioso della normatività normalizzante e della normalità normativa? Alla Norma Mieli contrappone l’assunzione e la pratica di tutte le perversioni, che restituiscono agli individui la condizione originaria di transessualità”.

E proprio l’altro ieri, 11 luglio 2014, il circolo Mario Mieli è stato ricevuto dopo averne fatto richiesta al MIUR dal ministro per l’istruzione Stefania Giannini, insieme ad altre associazioni in rappresentanza delle istanze LGTB, come indicato sul sito e in un tweet del circolo stesso.

Non è dunque un fulmine a ciel sereno la conferenza di Cambridge, la difesa della pedofilia ha radici nascoste ma profonde, e di fronte ad una situazione che ha portato alla ribalta l’argomento (al riguardo vanno incluse a tutti gli effetti anche le vicende riguardanti lo scandalo dei preti pedofili), esiste la possibilità che il problema possa trasformarsi in un’opportunità per un’operazione di legittimazione.

In tal caso la tecnica di comunicazione  seguirebbe le linee indicate dall’ex venditore e manager di marketing prof. Paul E. Rondeau, della Regents University che nel 2002 dettò le linee guida per “Vendere l’omosessualità all’America” (PDF integrale). La strategia di marketing messa a punto da Rondeau si articola in tre fasi:

1- Desensitize (desensibilizzare), inondare la società di modelli del tipo che interessa fino a renderli comuni, persino noiosi.

2- Jam (bloccaggio), mettere in atto una censura delle posizioni contrarie alle proprie indicandole come discriminatorie, bigotte e fondamentalmente ipocrite.

3- Convert (convertire), puntando alla massa di coloro che non hanno idee forti sull’argomento portarli all’accettazione dell’idea proposta.

 

Cambia il “prodotto” da vendere ma il marketing può restare lo stesso, e se davvero la direzione fosse quella di spingere ad un’accettazione della pedofilia, dopo il convegno di Cambridge si potrebbe ritenere iniziato il punto 2.

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

21 commenti

  1. Le parole di Mieli sono agghiaccianti… I bambini visti come asessuati o addirittura transessuali “storpiati” in eterosessuali dalla societá e dalla famiglia? … Assurdo. E sarebbero questi gli “intellettuali” Gay?

    Vabbè che ha parlato persino di NECROFILIA.

    Nemmeno Aldo Busi è arrivato a tanto.

    • Credo che sia inevitabile che prima o poi il circolo Mieli chiarisca la sua posizione sull’argomento.
      E lo stesso sarebbe opportuno che facessero le altre associazioni con le quali svolgono un’azione comune come quella presso il MIUR.

  2. Giorgio Masiero on

    Perso per strada il Principio metafisico, e quindi l’esistenza di un Senso generale, anche il senso particolare della normatività svanisce.
    E’ la conseguenza del prevalere in Occidente di un’idea di sé scientificamente oggettivata delle persone, destinata a penetrare anche in tutti contesti quotidiani di comunicazione e di azione e a promuovere la disponibilità a una corrispondente auto-strumentalizzazione.
    Tutto quanto evolve nel mainstream della nostra cultura si tiene:
    – primato sulla politica dell’economia;
    – primato sull’umanesimo (dove sei più Uomo, emerso casualmente per un errore di copiatura da una scimmia emersa casualmente… per un errore di copiatura da un sasso… emerso per caso dal nulla?) della scienza e della tecnica che, attraverso le rappresentazioni naturalistiche del mondo, nega la responsabilità morale (v. gli sviluppi delle neuroscienze e dell’ingegneria biologica); e quindi, coerentemente
    – primato dell’eros, come negazione di qualsiasi Norma, con la N maiuscola come usa il quotidiano Liberazione, e che sta metaforicamente per “Dio”.

    Un cristiano non si stupisce, anzi ritrova esattamente quanto ha appreso alla scuola di catechismo da bambino. Piuttosto chiedo ad un laico “kantiano”: su che cosa si può fondare un’etica, dopo la distruzione della metafisica?

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      L’argomento è sostanzialmente semplice.Ma perchè secondo Lei il laico Kantiano dovrebbe essere l’unico rappresentante del variegato mondo laico?

      In riferimento alla voce Etica mi viene spontaneo porre questa domanda:Chi ha ucciso l’etica?Riferita anche ai tanti “cattolici”che si sono dimenticati il Catechismo.

      I punti di vero contrasto tra Laici o Cristiani(o altre fedi)sono sostanzialmente pochi ma certamente di difficilissima soluzione.

      • Giorgio Masiero on

        Ho scritto, sto’, “kantiano” tra virgolette, per indicare il laico 1) che non crede ad un fondamento metafisico dell’etica e pero’ 2) crede in un’etica naturale universale. Lei conosce altre tipologie di laici con cui i cristiani possano dialogare sui problemi etici?

        • stò cò frati e zappo l'orto on

          In effetti!Comunque dialogare con Lei è un piacere a cui non intendo rinunciare.Per nessuna ragione al mondo.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Oggigiorno definire cosa si intende per laico è praticamente impossibile.In Italia il laico è inteso come colui che si oppone,quasi sempre,ai dogmi della Religione Cattolica-Cristiana ed a vantaggio della individuale(ma anche collettiva)libertà.
            Ethikè:La scienza della morale,ossia che insegna a governare i nostri costumi.Sinonimo di Morale.

            Ma secondo il mio parere solo l’incontro tra il mondo autenticamente laico e quello cristiano può cercare di dare slancio ad una società(al massimo del benessere materiale)decadente.

            Esistono punti di convergenza da cui può scaturire un dialogo.Pochi ma essenziali punti di confronto.
            Confronto aperto a tutti!!

        • A mio parere lo sviluppo dei fatti sta dimostrando che un laico kantiano purtroppo non riesce a trovare un riferimento oggettivo all’etica.
          Ecco allora che esistono tante “etiche” quante sono le persone, e allora ogni pulsione, ogni desiderio diventa un diritto.

  3. Ciao Enzo.
    Ovvio che dopo gli omosessuali in matrimonio e il gender al posto del sesso si prosegua l’iter. Chissà quante altre belle novità ci daranno per farci più liberi, eh?
    Non vorremo mica discrimare i poveri pedofili, no? Dopotutto chi siamo noi per dire che loro non sono normali? Evviva i diversamente orientati.
    Mi sorprende invece che l’università di Cambridge non abbia protestato per la dicriminazione effettuata con le parole “maschi normali”. Ma come?
    Non lo sanno che i maschi non esistono, ci sono solo orientamenti. E poi “normali”, scherziamo? Gli altri non sarebbero normali? Eretici.

    La si butta sul ridere, ma la cosa ovviamente è gravissima: stanno scardinando la stessa natura umana. Il tutto sotto la direzione dell’ONU! Che vuol far passare il concetto di “nuovi” diritti umani, basandoli sul consenso che crea le leggi, invece che basarsi sulla realtà oggettiva dell’uomo come nella Dichiarazione del 1948. (vedi Schooyans in “Il complotto dell’Onu contro la vita”).
    Ecco perché per loro è capitale la manipolazione dei pensieri, la propaganda mediatica, il lobbysmo ai vertici: vogliono agire per consenso, ovviamente relativo e mutevole nel tempo.
    Così poi potranno pure dire che questo tipo di mondo l’abbiamo voluto noi.
    Sempre neolingua: usano la parola “diritti” dopo averla svuotata del suo significato originario.

    Notevole la comunicazione di Rondeau. Possibile che noi usiamo tecniche e mezzi non all’altezza? Non dovremmo reagire e seguire i loro procedimenti, dobbiamo passare a una fase in cui siano loro a doversi adeguare ai nostri, altrimenti perdiamo terreno.
    Qui in due generazioni stanno stravolgendo il mondo!
    Mi ricorda, anche se in piccolo, la trasformazione radicale che Enrico VIII e Elisabetta I, coi loro sgherri di propaganda e terrore psicologico, hanno effettuato sul popolo inglese: anche lì in due generazioni hanno cambiato un intero popolo. Il fatto è che poi non si è più ripreso.
    Attenzione a lasciar accadere queste trasformazioni: non è detto siano reversibili!

    • Giusta osservazione frank, il termine “normale” può essere usato solo dai politically correct, se ci provassi io diverrebbe discriminatorio.
      Schooyans che tu citi è una lettura interessante, e sono d’accordo anche sull’osservazione che non sia più rinviabile l’elaborazione di una modalità di comunicazione adatta ad un confronto “asimmetrico”, tanto per mutuare un termine militare.
      Si tratta della stessa questione che avevo proposto nell’articolo sulla manipolazione sociale.

      • In effetti è praticamente sempre così..
        Tanto più che accettando certe cose,passandone altre etc..arrivano “dubbi” anche su cose come la pedofilia.
        Per esempio:
        -È un disturbo,una malattia che fa sì che certi individui abbiano certe pulsioni?
        -È un orientamento sessuale “normale”?
        Per ora è ancora ritenuto essere il primo,il che comunque apre alcune questioni sul come vada trattato il reato,però,in entrambi i casi è problematico comunque perché coinvolge persone(i bambini)che si trovano a subire abuso,che gli può portare molti molti danni,ma anche alle famiglie…e quindi la società comuqnue generalmente lo condanna a prescindere,a parte qualcuno che fa uscite per cui dovrebbe desiderare che la terra si apra e lo inghiotta..

        È pur vero sull’omosessualità,per esempio, che ‘normale’ è riferito “ufficialmente” all’orientamento,al comportamento sessuale. Una variante non patologica del comportamento sessuale: Quello è ritenuto normale.
        E che ha senso,laddove normale indica relativo alla norma.Dal medico al sociale.
        Avviene fra persone che risultano consenzienti,non consanguinei,capaci di intendere e volere etc..
        Viene riconosciuta armonica e completa formazione del carattere.
        Tanto più non si conosce la causa dell’omosessualità,checché ne dica chicchessia una causa non è dato saperla..
        Just so stories,correlazioni,predisposizioni, fattori genetici e ormonali, le condizioni psichiche, l’ambiente immediatamente circostante e quello in senso lato…però tutto ancora fumoso.

        Biologicamente parlando però è banale dire che un individuo adulto venga attratto e si unisca ad un altro individuo adulto del sesso opposto.Quella è la norma.
        Il corpo maschile ed il corpo femminile sono fatti in un certo modo,hanno più complementarietà,oltre circa la procreazione necessita di entrambi.
        C’è poco da dire..

        I generi son due e due soltanto,si parla di orientamento sessuale.
        Ma cos’è l’orientamento sessuale?
        Semplicemente l’attrazione emozionale, romantica e/o sessuale di una persona verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o entrambi..Un concetto molto generale,influenzato da fattori biologici, psicologici e sociali.

        Il problema è che come avviene per molte cose da una cosa si va a diffondere altre notizie che portano acqua al proprio mulino e la gentein generale,fatica a comprendere la reale natura di certi concetti usati spesso in malo modo e sbattuti in faccia quì e là senza criterio..
        Ora,sulla pedofilia non credo però che,anche fosse in qualche modo potuto esser iniziato un processo di desensibilizzazione si sia già esaurito o possa aver preso piede.
        Né credo possa affermarsi la normalità per questa cosa.
        Anche venisse ritenuta un “orientamento sessuale normale”(cosa su cui ho dubbi possa avvenire,anche se mai dire mai)sempre interesserebbe persone che verrebbero abusate,non cambierebbe molto,come ho accennato anche all’inizio..
        Se fosse un o.s normale anche solo per i maschi,i pedofili non avrebbero neanche un'”attenuante” di malattia..
        In natura individui lottano anche fino alla morte..rimettiamo legale il duello ?
        Ma neanche..depenalizziamo aggressione,omicidio..
        No.E quindi anche uno “normale” se abusa di un bambino abusa di un bambino.
        A cosa giova lavorare nell’ottica di cercare prove su una normalità,anche “relativaa” della pedofilia?
        Molto più proficuo considerarla malattia e cercare di capire come arginarla, no?

        È sicuramente poi sempre bene scollegare i discorsi su omosessualità e pedofilia,così come da quelli su incesto,zoofilia o altro..
        Non ha molto senso..

        Fermo restando che come ho anche detto l’uso del termine normale può rivelarsi problematico a seconda di chi lo usa anche se lo usa opportunamente.

        Ma il politically correct segue regole d’interesse…

  4. Tra l’altro, molto interessanti alcune frasi del documento di Roundeau:

    “Discourse is power itself, and the power to control discourse is thus the master power in any society.

    Truth is not the issue. The issue is power.
    […]
    Gay rights is not about the attainment of truth nor social justice but the achievement of power. The battle centers on the control of public discourse through marketing and persuasion, to shape what society thinks about and how they think about it.

    Il potere delle parole, per trasformare la verità e comandare le menti!

  5. Prima di riuscire a sdoganare completamente il concetto, si dovrà aspettare che la Chiesa ne venga distrutta, immagino.

    • Giorgio Masiero on

      No, Faro, la Terra del tramonto, l’Occidente, si sta distruggendo da sola ed altri mondi stanno avanzando ad Oriente e a Sud… Non estendiamo, provincialisticamente, come fa il pessimismo di frank10 – mi pare -, a tutto il mondo un declino che riguarda solo l’Occidente.

      • @Masiero:
        L’Occidente si sta distruggendo da solo, rinnegando però la Luce che il Vangelo della Chiesa aveva portato in esso.
        Il declino c’è in Occidente anche perché, grazie al Vangelo, era salito più in alto. Dove non c’è il Vangelo ci sono già enormi altri problemi similari (se non peggiori) oltre a quelli che ricevono oggi dall’Occidente corrotto. Basterebbe ascoltarsi Padre Gheddo.

        E quali sarebbero questi altri mondi che avanzerebbero da Oriente e da Sud?
        Quelli africani animisti? Quelli indiani panteisti? Quelli cinesi materialisti? Le decine di migliaia di divinità? La repressiva reincarnazione? L’Islam??
        Può citarmi degli interventi dall’oriente o dal sud del mondo per contrastare le folli teorie globali di cui parliamo? Non mi pare ci sia ressa di voci fuori dal coro oltre quelle cristiane.
        La verità è che la Chiesa ha la missione di portare la Luce nel mondo, non solo nell’Occidente ovviamente, ma in Oriente non ha finora avuto mai gran successo (come notava Messori, c’è stata un’espansione verso Ovest, data dal blocco orientale dell’evangelizzazione). Senza il Vangelo e la conseguente teologia cattolica non credo che l’uomo riuscirà a resistere a queste teorie disumane.

        Per il pessimismo, si sbaglia. Mi ritengo realista, questo sì. E con realismo non si può non constatare una disfatta umana globale e un tentativo globale di imposizione di una cultura sociale-religiosa totalmente deformante. O i media li vediamo/assorbiamo solo noi occidentali?
        Ha un’idea della trasformazione colossale che è avvenuta negli ultimi decenni nelle culture a oriente e a sud del mondo? E quella che avverrà con la sempre maggiore penetrazione di questi strumenti, Internet in cima? Allo stesso modo di ciò che è accaduto da noi, del resto. Non mi pare sia estendere un provincialismo. Il non accorgersene all’opposto sarebbe un falso ottimismo.
        Del resto l’ONU è forse un organismo solo Occidentale? Non ha forse influenza, anzi soprattutto, nei Paesi orientali e a sud del mondo coi suoi programmi per i Paesi meno sviluppati?
        Sottolineo comunque “tentativo di imposizione”, anche se ben sviluppato direi.
        Non sono però pessimista, proprio perché non mi fermo alla sola realtà umano-materiale: come cattolici abbiamo fiducia nell’intervento di Dio nella Storia. In ogni caso non dobbiamo neppure dimenticare l’evangelico “troverò ancora la Fede?”.

        Il realismo porta al pessimismo solo se manca la Fede. L’ottimismo però impedisce di vedere i problemi reali verso i quali agire per contrastare le forze negative.

        • Giorgio Masiero on

          Quanto all’Oriente e a Sud del mondo, Frank, per come io vedo e vivo le situazioni e le prospettive, abbiamo percezioni diverse.

    • Osservazione interessante Faro, pensandoci bene però non è necessario che venga prima colpita fino in fondo la Chiesa.
      Se anche dovesse passare il principio che la pedofilia è naturale, la Chiesa rimarrebbe un’istituzione che va contro la natura umana e che oltretutto è contraddittoria in quanto predica cosa che ipocritamente non rispetta neanche al proprio interno.
      No, più ci penso e più credo che per sdoganare la pedofilia non sarà necessario mettere prima fuori uso la chiesa.

    • @Faro
      Come detto da Enzo, è possibile che lo realizzino comunque.
      Senza dubbio però la Chiesa ha rappresentato da secoli un ostacolo a queste forze della Rivoluzione (che appunto agiscono in segreto da molto tempo, oggi è possibile accorgersene maggiormente perché si sentono più al sicuro essendo ai vertici).
      E’ senz’altro vero che vogliono eliminare quello che è rimasto l’ultimo ostacolo ai loro piani. Ma sono più interessati al cambio di mentalità.
      Più che “distruggere” (che evoca l’eliminazione fisica di una struttura), vogliono “trasformare”, allo stesso modo di quello che fanno con i significati delle parole della neolingua. (Il termine esatto sarebbe guarda caso “evolvere”: per loro l’evoluzione -cosmica, collettiva- è un concetto divino, intoccabile e insostituibile).
      Lasciare la struttura esterna, svuotata però del suo significato originale. A forza di piccoli passi che non fanno scattare segnali d’allarme.
      La Massoneria si basa sullo gnosticismo e l’esoterismo (tra l’altro entrambi a matrice cabalistica ebraica) e ha bisogno di una ritualità essoterica: una religione visibile per le masse, con dei riti comprensibili pienamente però solo da iniziati a vari livelli che si occupano di dirigere le masse-greggi.
      Chiaro quindi che questa trasformazione possa avvenire solamente con l’infiltrazione nelle gerarchie ecclesiastiche: nulla è più efficace che combattere il nemico dall’interno.
      Il cardine di questa trasformazione è il Papato, in quanto hanno bisogno di un Pontefice teurgico: “Non un pontefice della fede o della pisside, ma un pontefice della gnosi o della scienza esoterica” (1891).
      Chi seguirà questa falsa chiesa sinarchica, non se ne accorgerà neppure, illudendosi di essere nella Chiesa di sempre.

      Cito l’ex abate rinnegato e occultista Roca, già nel 1889, “Glorieux Centenaire”: “Il vecchio papato, il vecchio sacerdozio, abdicheranno volentieri davanti al Nuovo Pontificato e davanti ai sacerdoti dell’avvenire, che saranno quelli del passato, ma convertiti e trasfigurati in vista dell’organizzazione scientifica del pianeta alla luce del Vangelo[…] E questa Nuova Chiesa -benchè non dovrà assolutamente conservare nulla della disciplina scolastica e della forma rudimentale della vecchia Chiesa- non di meno riceverà da Roma la Consacrazione e la Giurisdizione Canonica”.
      Attenzione che Vangelo, Papato, Canonico, Cristo etc hanno tutto un altro significato da approfondire… (Come già accennato).
      Alcune parole chiave: democrazia, popolo, collettivo, consenso, collegiale, nuovo (uomo nuovo, nuovi diritti, nuovo ordine mondiale, nuova Chiesa…), Io=Dio, relativismo, panteismo, evoluzione, Cristo sociale, chiesa giovannea, cristianesimo primitivo, ecumenismo etc

      Concludo tornando IT sulla pedofilia: dato che l’uomo è Dio, è lui che deve stabilire ciò che è bene e male e non accettare una realtà che neghi con evidenza la volontà umana alla ricerca dei suoi piaceri. Tutto ciò che vorrebbe “limitarlo” va eliminato.
      La solita storia dei fatti che devono farsi da parte davanti alle teorie di qualcuno che si crede superuomo.
      Sarebbe solo da compatirli, se non fosse che il problema ci riguarda tutti perché questi miserabili hanno raggiunto i vertici del potere politico, economico, mediatico e fra poco pure religioso.

  6. Ma tutto questo è frutto a mio avviso di una cultura che appoggia (spesso inconsapevolmente) un determinismo metafisico dove non c’è spazio per il libero arbitrio: hai pulsioni di qualsiasi tipo? Devi soddisfarle, non puoi sottrarti, sei un orologio progettato così.

    Così se gli uomini sono eccitati dai bambini – ammesso e non concesso – la pedofilia diventa comprensibile: è nel loro istinto irrinunciabile, d’altronde gli uomini sono poco più delle scimmie, ce lo dice la “scienza”.
    Così se uno ha istinti omicidi non è colpa sua se uccide: è pazzo.

    Quel che mi chiedo è: con una visione del mondo del genere, chi sono i malvagi?

    • Direi che in un mondo così il malvagio tradizionalmente inteso non esiste più in quanto manca una definizione di male.
      Esistono però i nuovi malvagi, che sarebbero coloro che si oppongono al volere della maggioranza (al capriccio personale spesso) in nome del principio di verità oggettiva.

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