Il mondo dopo il coronavirus

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Su Sputnik News mi hanno fatto delle domande interessanti sulle responsabilità e sul dopo coronavirus e io ho risposto.

La pandemia del coronavirus costringerà i cittadini di tutto il mondo a cambiare drammaticamente le proprie abitudini.

Secondo lo storico israeliano Yuval Noah Harari, le decisioni che prenderemo durante la pandemia determineranno anche i cambiamenti delle nostre società una volta che il Covid-19 sarà superato.

In questi giorni di crisi abbiamo scoperto la distanza sociale e l’importanza dello smartworking, dunque la possibilità di non recarsi in ufficio. Abbiamo testato la didattica a distanza, dunque Zoom, WeSchool e altre applicazioni, che hanno consentito alle scuole e alle università di andare avanti con i programmi. © REUTERS / FLAVIO LO SCALZOCoronavirus, come cambierà la vita degli italiani dopo la quarantena? Questi strumenti faranno parte della nostra vita anche dopo il Covid-19? Saremmo davvero costretti a vivere nella società della distanza? Come sarà il nuovo mondo dal punto di vista economico e sociale, quando la tempesta passerà? Quali sono le azioni su cui dobbiamo puntare? Per parlarne Sputnik Italia ha raggiunto il Prof. Enzo Pennetta, saggista, studioso di dinamiche socioeconomiche.

Continua (parte 1; parte2)

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

9 commenti

  1. Giuseppe Cipriani on

    Enzo, stai diventando famoso, quasi una star… Faceie a parte, condivido gran parte delle tue risposte, quelle sul telelavoro e la scuola le avrei date anch’io per molti versi. Mi trovo un po’ meno là dove punti il dito, ma si sapeva, contro questo mostro che per te è il neoliberismo globalista, che però è anche la societa unica che abbiamo adesso, che se sarà scalzata lo dovrà essere da qualcoa di davvero convincente. Io mi accontenterei di cambiarne l’anima mettendo al centro del tutto la persona, l’uomo e la dignità del lavoro. La ricchezza dei rapporti umani fatti di compassione e ascolto… Più facile a dirsi che a farsi anche questo, per l’appunto.
    Anche le righe conclusive della tua intervista sono sottoscrivibilissime, se mi avessero detto che le ha pronunciate Papa Francesco ci avrei creduto. Lo dico con cognizione di causa, dal momento che ora che con il telelavoro risparmio tempo negli spostamenti e ho più tempo di dedicarmi anche ad altre passioni, non ultima, pur da agnostico, quella di sentire la campana di un Papa tanto calunniato e che stimo in quanto eroe di una teologia della liberazione che avrebbe, forse, da insegnare qualcosa anche al tuo Quarto Dominio. Pensa che persino Diego Fusaro, non troppo tempo fa, a differenza di oggi sosteneva convintamente che questo pontefice era rimasto un baluardo a difesa della Chiesa e degli ultimi del mondo… Il Papa non mi pare cambiato, deve essere perciò cambiata l’idea di Fusaro, per motivi che mi sfuggono ma che non ritengo fondamentale conoscere.

  2. Per gran parte delle persone l’esperienza Coronavirus (almeno finora) si può riassumere in un paio di mesi di blocco dei rapporti sociali ed economici. A parte le case di riposo anche il sistema sanitario (pubblico e nazionale) in qualche modo ha retto in modo accettabile. Se nei prossimi mesi arriverà il vaccino e se il prossimo inverno sarà affrontato con l’esperienza acquisita fra gennaio e aprile non vedo grandi peggioramenti o modifiche alla situazione (ora sostanzialmente caratterizzata da DPI e distanziamento). Nel prossimo autunno-inverno occorrerà far molta attenzione a certe condizioni ambientali di temperatura ed umidità (“agevolatori” dell’epidemia). Penso che nel giro di 24-36 mesi del Coronavirus resterà solo un brutto ricordo. Quello di cui probabilmente resterà traccia per molti anni (ma fino ad un certo punto, almeno qui in Italia…) sarà la gestione logistica delle attività ospedaliere ed assistenziali (destinate a modificarsi profondamente già da oggi 4 maggio). Circa il lavoro a distanza via Internet non sarei così drastico; è solo un’esperienza di massa (per chi è stato nelle condizioni di farla) ma dubito che modificherà in modo vistoso l’andamento delle lavorazioni da ufficio nei prossimi anni. Certe modifiche così drastiche hanno bisogno di ricambio generazionale; probabilmente chi ora è in età scolastica forse solo fra qualche lustro avrà il complemento a uno del lavoro via rete maggiore di 1/2 rispetto al lavoro “normale”.
    I grandi problemi economici legati all’esperienza del blocco dovrebbero consigliare invece una “modifica” strutturale alle modalità di fare lavoro ed impresa qui in Italia (occasione da non perdere…); ma la vedo difficile tenendo conto del Governo di incapaci con cui dobbiamo convivere per molti anni ancora (e anche dopo… probabilmente). Vorrei ricordare infine chi veramente ha perso il confronto col Coronavirus; mi riferisco alle migliaia di anziani morti in condizioni di sofferenza indicibile a causa dell’ignavia dei nostri governanti che (tranne rarissimi casi) non hanno saputo intuire la burrasca in arrivo e agire di conseguenza. E si che i segnali non mancavano … ad es. c’era già l’esperienza SARS di Paesi come la Corea del Sud a cui appoggiarsi.

  3. FRANCESCOM on

    Come sarà il mondo dopo il coronavirus, nessuno può dirlo con certezza.

    Ho finito di rileggere, forse per le sesta volta, 1984, e a proposito del tema dell’articolo del Prof. Pennetta, mi è particolarmente rimasto impresso questo brano.

    “Come fa un uomo ad affermare il suo potere su un altro uomo, Winston?”
    Winston ci pensò un po’ su. “Facendolo soffrire” disse infine.
    “Esattamente. Facendolo soffrire. L’obbedienza non basta. Se non soffre, come si fa a essere sicuri che egli non obbedisca alla sua volontà, anziché alla tua? Il potere consiste appunto nell’infliggere la sofferenza e la mortificazione. Il potere consiste nel fare a pezzi i cervelli degli uomini e nel ricomporli in nuove forme e combinazioni di nostro gradimento. Riesci a vedere, ora, quale tipo di mondo stiamo creando? Esso è proprio l’esatto opposto di quella stupida utopia edonistica immaginata dai riformatori del passato. Un mondo di paura, di tradimenti e di torture, un mondo di gente che calpesta e di gente che è calpestata, un mondo che diventerà non meno, ma più spietato, man mano che si perfezionerà. Il progresso, nel nostro mondo, vorrà dire soltanto il progresso della sofferenza. Le civiltà del passato pretendevano di essere fondate sull’amore e sulla giustizia. La nostra è fondata sull’odio. Nel nostro mondo non vi saranno altri sentimenti oltre la paura, il furore, il trionfo, e l’auto mortifìcazione. Tutto il resto verrà distrutto, completamente distrutto. Già stiamo abbattendo i residui del pensiero che erano sopravvissuti da prima della Rivoluzione. Abbiamo abolito i legami tra figli e genitori, tra uomo e uomo, e tra uomo e donna. Nessuno ha il coraggio di fidarsi più della propria moglie, del proprio figlio; nel futuro non ci saranno né mogli, né amici. I bambini verranno presi appena nati alle loro madri così come le uova vengono sottratte alle galline. L’istinto sessuale verrà sradicato. La procreazione diventerà una formalità annuale come il rinnovo della tessera annonaria. Noi aboliremo lo stesso piacere sessuale. I nostri neurologi stanno facendo ricerche in proposito. Non esisterà più il concetto di lealtà, a meno che non si tratti di lealtà verso il Partito. Non ci sarà più amore eccetto l’amore per il Gran Fratello. Non ci sarà più il riso, eccetto il riso di trionfo su un nemico sconfitto. Non ci sarà più arte, più letteratura, più scienza. Una volta onnipotenti, non avremo più alcun bisogno della scienza. Non ci sarà più alcuna distinzione tra la bellezza e la bruttezza. Non vi sarà più alcun interesse, più alcun piacere a condurre l’esistenza. Le soddisfazioni che derivano dallo spirito di emulazione non esisteranno più. Ma ci sarà sempre, intendimi bene, Winston, l’ubriacatura del potere, che crescerà e si perfezionerà costantemente e costantemente diverrà più raffinata e sottile. Sempre, a ogni momento, ci sarà il brivido della vittoria, la sensazione di vivido piacere che si ha nel calpestare un nemico disarmato. Se vuoi un simbolo figurato del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano… per sempre.”

    Questo momento a me pare sia già arrivato, e non mi sorprende, è il Nadir della Storia, una delle ultimissime tappe di un percorso cominciato secoli fa, col tradimento perpetrato da un’epoca beffardamente chiamata “Rinascimento”, che ha escluso Dio dalla sfera umana, dissanguando così il cuore dell’uomo che ha preteso di liberare. Per tale ragione non può neppure sorprendere la sordida gioia di coloro che ringraziano per la protezione offerta dallo stivale ai loro volti liquefatti dal terrore, la cui suola bramano di leccare; di coloro che schiumano di furore verso chi preferirebbe la morte piuttosto che sottostare a quello stivale; di coloro che chiamano protettori quelli che altri vedono come traditori; di coloro che chiamano salvezza ciò che altri chiamano genocidio.

    Ecco due parole sui “protettori”, da parte del Presidente Emerito della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre, e di Antonio Guidi. Lo sdegno di Guidi, nel finale, che non riesce ad articolare in parole, mi ricorda ciò che una volta si chiamava “santa collera”. Non le commento, chi ha una comprensione da italiano da terza media comprerderà da sè.

    https://www.youtube.com/watch?v=3_FqUS0ULx4

    Qui appresso, la testimonianza di una donna (Pamela Vincenzi) guarita dal virus da quel vero medico che è il Dr. DeDonno. Questo medico non avrà MAI la ribalta mediatica, che è funzionale alla propaganda, che è funzionale al racconto di chi indossa quello stivale, che è finalizzata alla distruzione di ciò che di umano c’è nell’uomo.
    https://www.youtube.com/watch?v=ZBJKmsIWYgM

    Per chi si fosse attardato, ripropongo un video già postato. Ah, ecco, mi accorgo che il link già allegato post fa, è stato rimosso dalla nuova Gestapo; l’ho trovato con un altro link, SCARICATELO, prima che svanisca.
    Ecco il nuovo link:
    https://www.youtube.com/watch?v=DHDzqbfanjU

    Per tutto il resto, allego informazioni davvero importanti, ma solo per chi non ama la suola degli stivali:

    https://www.mittdolcino.com/2020/03/12/liss-conferma-che-il-contagio-covid-19-italiano-non-proviene-dalla-cina-ma-dallitalia/ (Il virus “intelligente”)

    https://www.startmag.it/mondo/i-militari-russi-anti-covid-19-sono-in-italia-con-il-via-libera-usa-parla-sapelli/ (Sapelli, uno che sa e che in TV non va)

    https://www.youtube.com/watch?v=LmzeYYWntxw (Bill, il malthusiano)

    http://piccolenote.ilgiornale.it/44403/antrace-coronavirus-portano-fort-derrick (Prequel coronavirus)

    https://www.youtube.com/watch?v=doZ6p0VrFfI&feature=share&fbclid=IwAR3JnBpk_ZgNbTWlzD8SO_79PPa-TawcVZPP6J7lPjJTjo0z-BKsoUWOSIc (un medico parla)

    Ricordo, a chi si fosse attardato, che, in ordine al ramo vaccini Bill Gates (il malthusiano, come da video), finanzia creature mostruose come Plotkin (di cui ho parlato), e che ha recentemente concordato con Giuseppi una raccolta fondi ed anche un piano di vaccinazione globale della popolazione. Non so cosa penserà chi avrà dedicato del tempo agli approfondimenti su proposti (non un ascolto svogliato); per me, ancora oltre le responsabilità politiche tutto ciò configura il reato di genocidio.

    P.s.
    Su un solo punto dissento dalle profetiche parole di Orwell, proprio ultime due.
    Temo che l’abominio sia alle porte, in questo la vedo come Orwell; ma la responsabilità vera non è di chi indossa quello stivale, ma di chi dorme, di chi continua a scambiare il carnefice col salvatore.
    Non so come andrà a finire, quanto profonde possono ancora diventare queste tenebre. Ma anche se il nero pece dovesse essere raggiunto, al contrario delle due ultime, atroci, parole del carnefice, non sarà “per sempre”. Impossibile. Coloro che indossano gli stivali, e coloro che glieli leccano, saranno spazzati via, e di loro non resterà la minima traccia.
    Saranno cancellati dal libro della vita.

  4. Giuseppe Cipriani on

    Con il senno di poi tutti siamo bravissimi… Da bravi frequentatori di bar e osterie tutti abbiamo ricette, soluzioni, i “si doveva fare così”, fateci caso, spesso pro domo nostra. Come quando gioca la nazionale di calcio, diventiamo tutti allenatori, e il mister è un mona!
    Ai geni del post chiedo: come avreste affrontato voi il coronavirus se foste stati al governo? Immaginate di essere stati voi al “potere”… Cosa avreste estratto dal cilindro?
    C’è chi dice: isolamento no perché aliena, distanziamento sociale no perché ho da fare la grigliata, mascherina no perché sono troppo bello per nascondere i miei tratti, seguire le regole imposte no perché è dittatura, quello che dice Conte no perché non conta e poi in che modo lo dice!? Gli esperti no perché poi vanno al potere, il vaccino no perché le multinazionali del farmaco… e se me lo impongono gli taglio la gola, e via discorrendo. La casistica è immensa.
    Che avreste fatto voi per far contenti TUTTI? ma proprio TUTTI!

    • Giuseppe Cipriani on

      Io col senno di poi, ma più del prima, sarei stato tentato di lasciare che il virus facesse il suo corso, senza restrizioni per nessuno. Chi muore muore, chi vive vive, e tutti eroi, tutti uniti nel sogno che con l’immunità di gregge “prima o poi se ne esce”… Una tentazione, appunto. Che mi avrebbe lasciato con il magone di aver mandato al macello tantissima gente. Ignorante come una zappa (io 1984 l’ho letto solo una volta!) mi sono fidato, mi fido e mi affido, quotidianamente. Sono immunodepresso, con la ricetta tutti liberi forse ci avrei rimesso le penne, o forse no. Chissà?!

    • Non è una questione di “geni”. E’ una questione di “capacità a governare”…. Il Governo doveva:
      1) imporre la quarantena da subito a tutti gli arrivi dalla Cina (già in tempi non sospetti) e cominciare “prima” a regolamentare i controlli negli aeroporti, porti e stazioni … ; 2) contestualmente programmare/organizzare l’adeguamento del sistema sanitario “da subito” (c’era l’esperienza della Korea del Sud con la SARS…) e in particolare terapie intensive, distribuzione ossigeno, personale medico specializzato, dispositivi di protezione individuale, …; 3) cominciare a sensibilizzare la popolazione in via preliminare sui comportamenti da tenere e sui possibili sviluppi di una possibile pandemia…, 4) approndire e mettere in pratica le esperienze di KS, Giappone, Taiwan, ecc… che avevano già subito crisi epidemiche seppur quantitativamente meno impattanti….
      A discolpa dell’ignavia del Governo va comunque ricordato il “vergognoso” comportamento del Paese fonte del contagio (poche informazioni…, date in ritardo…, informazioni incomplete…., ecc…) e il pressapochismo con cui si è mosso quel concentrato di burocrati cha passa sotto il nome di OMS. C’è voluta l’esperienza di Vo’ Euganeo per capire il peso e il rischio collegato alle persone infette asintomatiche (nessuna informazione dalla Cina e dai burocrati dell’OMS….). Alcune Regioni hanno dovuto “da subito” comprare autonomamente stazioni di TI perchè il Governo doveva ancora decidere l’organigramma della protezione civile…; non parliamo poi del modo con cui lo Stato ha affrontato gli “acquisti” di DPI nelle concitate settimane di inizio della pandemia (roba da vergognarsi…).
      Circa il distanziamento sociale e relativi decreti attuativi… va detto che non c’era scelta alternativa; non è possibile però non segnalare la disorganizzazione con cui il Governo li ha portati (e li sta portando…) avanti. La Svezia con un vergognoso sistema sanitario che (di fatto) si dimentica degli anziani si limita a “richiedere” un “distanziamento sociale” alle persone e puo’ permettersi il lusso di non imporlo; un Paese come l’Italia in cui le persone non sono state educate a come comportarsi (il Governo neanche ci ha provato comunque…) non aveva alternative se non “imporre” decreti e relative sanzioni; viceversa ad un Paese come il Giappone dove le persone sono educate a fronteggiare crisi epidemiche basta (quasi) la sola mascherina per affrontare il Coronavirus.
      Nel chiudere mi viene in mente l’ultima trovata” del Ministro sulla vendita delle mascherine: “prezzo bloccato”. E ci risiamo… in un regime di libero mercato ancora “sta” storia del prezzo calmierato. Il problema non è “abbassare” il prezzo (già ora alcune aziende italiane hanno detto che dovranno chiudere la produzione perchè le spese superano i guadagni… chiediamoci poi perchè non c’è la produzione “nostrana”) ma fare in modo che il prezzo “rimanga basso” alla vendita (eliminare l’IVA, permettere di scaricare l’acquisto dei DPI in sede di DR, intervento dello Stato per fare acquisti massicci in prima persona e nei primi mesi in modo da calmierare i prezzi, attivarsi per agevolare le autorizzazioni su produzioni di mascherine con processi innovativi, ecc…).

  5. FRANCESCOM on

    Alla fine, il demonio non può non mostrare il suo lato grottesco, ridicolo, deforme.

    Ecco qua: l’indefessa e santissima caccia al vayrus, questa pestifera schifezza (da cui ci hanno protetto e salvato coloro che su di noi vegliano), ha portato a un risultato che davvero ci ripaga della distruzione che abbiamo dovuto pagare come giusto prezzo per la salvezza.
    Ebbene, il vayrus è stato trovato niente che addirittura in una capra!!! E questo la dice lunga sul fatto che si tratta di un vayrus fascista; ma chi avrebbe mai immaginato di trovarlo persino in una papaya???
    https://www.youtube.com/watch?v=nzPvQ4p9xgE
    Questo la dice lunga: non dobbiamo smettere di vigilare!!! Il male è emerso dalle profondità oscure del fato, e dobbiamo abituarci a conviverci per sempre; ma nella solida e luminosa certezza che loro, Giuseppi, Bill Gates, il Dr. Plotkin (che studia vaccini per Bill), Burioni e tante altre bravissime persone, vegliano su di noi.

    Mettendo ora da parte la farsa, ecco il seguito di un video già postato; qui parla direttamente il Dr. De Donno.
    https://www.youtube.com/watch?v=RTtyY5C4KtY
    De Donno, con quasi certezza, ha trovato una cura che, a costo irrisorio, e senza contro indicazioni, debella il vayrus. Non solo è del tutto ignorato dalla stampa del Grande Fratello (tanto caro ai feticisti di stivali), ma, come omaggio, ha subito anche un intimidatorio accesso dei NAS. E già, come da titolo del video, la cura non sa da fare. A che sarebbe servito allora tutto questo pandemonio??? A chi li venderebbe Bill i suoi vaccini? Quanto male ci rimarrebbe quel sant’uomo di Plotkin? Chi proteggerebbe Giuseppi, che scusa avrebbe per rinchiuderci?
    Vedrete che si scatenerà l’inferno contro De Donno, e i più feroci non saranno i padroni, ma i cani della muta.
    Per finire, facciano due conti della serva, torniamo al “cui prodest” (ossia, segui i soldi, e troverai sempre la verità).
    Ecco, almeno una parte della verità: https://comedonchisciotte.org/i-super-ricchi-usa-in-tre-settimane-di-pandemia-incassano-282-miliardi-di-dollari-e-record/

    • Giuseppe Cipriani on

      Mi parrebbe abbastanza elementare saper distinguere tra una cura e un vaccino. Con la cura si cura la malattia, col vaccino, se fatto bene, si previene la malattia. Quindi, semmai, è il vaccino che quando funziona rende per fortuna non necessaria la cura, non il contrario. Cura e vaccino, a chi non ha le fette di salame del pregiudizio cronico sugli occhietti belli, risultano invece complementari, soprattutto in casi di pandemie come questa. E il primo che arriva sarà accolto da scroscianti applausi a casa mia.
      Gli scienziati fanno il loro mestiere, e meno male, in barba agli espertoni che postano tonnellate di testi e video linkati tutti di parrocchia certificata, tutti o quasi con annessi commenti che spaziano dal disinformato all’ingenuo, al violento talvolta, tanto da far accapponare la pelle ai capponi. E ce ne vuole!

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