Critiche all’AGW: dal negazionismo ai crimini contro l’umanità

18

Michael E. Mann

Abbiamo segnalato più di una volta la tendenza a criminalizzare i critici della responsabilità umana nel Riscaldamento Globale (AGW – Anthropic Global Warming). Adesso qualcuno ne trae le logiche conseguenze, i “negazionisti” compiono dei crimini contro l’umanità.

 

Ma poiché abbiamo anche segnalato un parallelismo tra critiche all’AGW e critiche al darwinismo, aspettiamoci di tutto.

 

La segnalazione viene ancora una volta dall’ottimo Climate Monitor di Guido Guidi, che in un articolo del 7 maggio, intitolato “Michael Mann su Le Scienze: L’AMO spiega i cambiamenti del clima!” tratta di un articolo pubblicato da Michael E. Mann, fisico e climatologo in forza all’IPCC.

L’articolo a cui si riferisce CM è stato pubblicato da Le Scienze il 2 maggio: A colpi di mazza da hockey (solo per abbonati), il contenuto è riassunto da Guido Guidi:

Una intervista a senso unico, un tributo incondizionato alle idee e, soprattutto, alle opinioni di uno tra i più controversi scienziati che il panorama climatico abbia offerto negli ultimi due decenni…

Secondo Mann il climategate, ovvero l’aver trafugato e pubblicato le mail del gruppo di lavoro degli scienziati della East Anglia, mettendo a nudo la ferma intenzione che quel gruppo aveva ed ha tutt’ora di evitare accuratamente che altri con opinioni diverse avessero accesso alla pubblicazione su riviste scientifiche, è stato un crimine contro l’umanità.

Abbiamo letto proprio bene, per il climatologo dell’IPCC M. E. Mann, non è l’aver pilotato i dati sul clima verso risultati allarmistici (vedi climagate) ad essere un atto illecito, il vero reato è aver mostrato l’inganno! E dal punto di vista di chi usa la scienza per fini politici ed economici inconfessabili questo è un vero attentato, su questo punto, e da questa prospettiva Mann ha ragione: gli hacker che hanno mostrato la falsificazione dei risultati sul clima hanno compiuto un atto di spionaggio e forse di tradimento.

Ma leggiamo ancora il commento su CM:

Si potrebbe dire semplicemente che il nostro sia andato fuori di testa, ma non è così. E’ lo stesso concetto – e lo stesso ambito ideologico – dell’uso del termine ‘negazionisti’, così serenamente accolto sulle pagine di una rivista di presunta divulgazione scientifica. L’avversario si insulta prima di tutto, lo si scredita e si ignorano i suoi argomenti.

E qui ritroviamo un modus operandi che purtroppo ci è tristemente familiare, quante volte su queste pagine abbiamo parlato di questa tattica fatta dai seguenti step: insultare, screditare e infine ignorare. Ma forse ne avremmo parlato con toni diversi se non fosse che questo un’affermazione come questa è stata accolta senza obiezioni o riserve sulle pagine di una rivista come Le Scienze e che quindi non è stata percepita come eticamente inaccettabile, lasciando invece aperta la possibilità che si tratti di un giudizio condiviso dalla rivista e forse da buona parte del mondo scientifico.

Ma proprio ieri su CS-Royal Society, la scienza al servizio dell’ “Impero” si è parlato della strumentalizzazione della scienza a fini politici, in particolare delle ricerche della Royal Society che, con la falsa motivazione dell’icremento demografico, promuovono politiche abortiste nel terzo mondo: chi è dunque responsabile di crimini contro l’umanità?

Di quante morti sarà responsabile la politica neomalthusiana portata avanti dalla Royal Society?

E chi è responsabile del milione e mezzo di morti che ogni anno vengono sacrificati in nome della riduzione della CO2?

Gente come M.E. Mann gioca con le parole, e ancor peggio gioca con la vita delle persone: ci sarà per i responsabili di queste morti un processo di Norimberga?

 

 

 

Share.

Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

18 commenti

  1. “L’avversario si insulta prima di tutto, lo si scredita e si ignorano i suoi argomenti.[…]E qui ritroviamo un modus operandi che purtroppo ci è tristemente familiare”

    Orami è la prassi..che se vogliamo si può anche leggere un po’ così:

    «Io so io, e voi non siete un c****».

  2. Alessandro Giuliani on

    Infatti…peccato però che questi tromboni ora non siano dei simpatici quanto maligni cialtroni come il mitico marchese ma spocchiosi e sostanzialmente noiosissimi funzionari del politically correct, questo lì renderà magari potenti ed adulati ma difficilmente amati e ancor più difficilmente atrrarrà verso di loro la parte più intelligente e libera della popolazione…e questo alla lunga si ritorcerà loro contro.

    • Alessandro, penso che tu abbia proprio ragione, me ne accorgo leggendo i commenti in fondo a certe notizie riportate sul sito del Corriere.
      Il Marchese del Grillo aveva dalla sua una carica di simpatia e un fondo di autentica umanità, a questi mancano entrambe.

  3. Alessandro Giuliani on

    Mamma mia Leonetto !!! Ma chi è quel poveretto che corre fra due minacciose teste di drago ? Proprio non ha una via alternativa dove scappare ?

  4. Hostes sunt qui decrevimus. Ceteri praedones aut latrones sunt.[Pomponio]
    non è cambiato niente 😉

    • Mah…in verità non era:
      Hostes’ hi sunt, qui nobis aut quibus nos publice bellum decrevimus:ceteri latrones aut praedones sunt.

      No..perchè cambia completamente senso..
      Da un lato c’è la distinzione fra i ‘pirati’ ..i ladroni,i briganti e il nemico che dichiara guerra o al quale noi dichiariamo guerra (che quindi ti riconosce come parte avversa etc..)inapplicabile quindi nel contesto di cui sopra.
      Dall’altro(nella versione breve) si dice che il nemico è quello che scegliamo noi,l’avversario quindi il resto sono pessimi elementi..
      Sembra uguale ma è diverso in verità..
      Ciò permette di notare come a volte il cabiare qualche parolina possa avere importanti ripercussioni.

      • Ragazzi, qui si discetta di latino e citazioni di Pomponio, sfido a trovare oggi un luogo in internet nel quale sia ospitata una così raffinata cultura! 😉

      • Ciò permette di notare come a volte il cabiare qualche parolina possa avere importanti ripercussioni.

        Ibis redibis non morieris in bello

        😀

        • Beh..anche la punteggiatura è importante,certo ,in linea di massima,il contesto ,parallelismi e altro permettono di comprendere se sia una cosa piuttosto che un’altra..
          Mi riferivo però proprio al tagliare o all’aggiungere qualcosina o a cambiare la traduzione di una parolina qua una la..
          Può cambiare tutto un significato,tutta una dottrina,tutto un pensiero,semplicemente riuscendo così a buttare fuori cose “scomode” dal pensiero e avvicinargli e fargli subentrare cose “comode”,il tutto in maniera silente..
          Ed è una cosa che in verità si ritrova,nel piccolo i giornalisti ed anche i ciarlatani che divulgano strane idee,senza fare nomi,sono soliti a tale sistema.

      • Eh sì, hai ragione.

        In effetti è colpa mia, mi ero imbattuto in questa citazione molto tempo fa (nella versione breve) e visto che la fonte era “qualificata” mi sono fidato della sua bontà.
        Io Pomponio non l’ho mai letto ma la citazione mi era piaciuta e così com’è in effetti si applica bene al metodo utilizzato.
        Se la citazione è incompleta e la versione corretta è quella che tu hai dato, e non ho alcun motivo per dubitarne, certo che cambia tutto e non si applica per nulla.

    • Grazie Domenico,
      questa mi era sfuggita, altro che marcia indietro, ha detto quello che veramente pensa!

      Questo il modo di pensare di certi amanti della “scienza”, finché non ci “bruceranno” i server continueremo a mostrare il loro vero volto.

      • Questo il modo di pensare di certi amanti della “scienza”, finché non ci “bruceranno” i server continueremo a mostrare il loro vero volto.

        Beh… se cominciamo pure a dare loro dei suggerimenti… 😀
        Puo’ darsi che Anonymous vi senta eh!
        Pero’ che strano…
        Loro sono i temibili combattenti per la verita’, per la giustizia, che non guardano in faccia a nessuno, che attaccano pure il sito del Vaticano (capirai… come se ci fossero segreti li’), pero’…
        del climategate non si sono interessati vero?
        Dei giudizi delle agenzie di rating concordati non ne parlano vero?
        Del fatto che El Baradei ha nascosto per 8 anni il nucleare iraniano non ne parlano vero?
        Del “regime-changing” in Italia preteso dalla Germania non ne parlano vero?
        Della farsa che ha dato origine alla guerra in Libia non ne parlano vero?

        • Zitto, Piero! Se leggono questi commenti, attaccano il sito del prof., che, come è evidente, è contrario alla libertà di opinione e coscienza.

          • Enzo Pennetta on

            Ciao Daphnos, mi fa piacere che ti sia unito alla “comitiva”, oggi mancavi solo tu!

            P.S.
            mala tempora currunt…

Exit mobile version