Gender: punirne uno per educarne cento, il caso Strumia

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Il titolo con il virgolettato errato e fuorviante apparso sul Corriere

Ne hanno parlato i giornali sbattendo il mostro in prima pagina, ma il Fisico Alessandro Strumia ha avuto un solo torto, quello di dire la verità.

La repressione è arrivata puntuale ed esemplare. Ecco la sua relazione che adesso non è più disponibile online perché censurata.

“La frase choc: gli uomini sono discriminati”. Come riporta il Corriere della Sera questo era davvero troppo, che qualcun si permettesse dati alla mano di dimostrare non solo che tutta la teoria della discriminazione delle donne in fisica fosse solo una costruzione ideologica ma che addirittura avesse portato alla situazione diametralmente opposta di una discriminazione verso gli uomini non si poteva proprio sopportare.

Alessandro Strumia, fisico dell’Università di Pisa (sospeso ora dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e allontanato dal CERN), si occupa di fisica delle alte energie, neutrini, bosone di Higgs, materia oscura eccc… chiamato a fare un intervento al “1st Workshop on High Energy Theory and Gender” (sì è proprio vero, nell’orwelliano mondo contemporaneo si fanno convegni altamente ideologizzati come questo), ha deciso di non assecondare le direttive del Partito Unico e compiere una atto altamente rivoluzionario (sempre Orwell docet) e dire la verità, che cioè non solo non esiste alcuna discriminazione verso i fisici donna ma che la caccia alle streghe messa in moto per questa emergenza immaginaria sta producendo l’effetto di generare una discriminazione reale di segno opposto, risultato prevedibile in quanto se si va a correggere con un intervento di ortopedizzazione un difetto che non esiste se ne genera uno vero.

Probabilmente a dare al ricercatore ii coraggio di sfidare oltre ogni speranza di farla franca il Partito Unico è stata un’ingiustizia subita personalmente e riportata nel suo studio, riferita ad una sua mancata assunzione a favore di un candidato femmina con molte meno citazioni di lui:

L’esposizione di Strumia è stata un piccolo capolavoro di dati oggettivi, ironia e spregiudicatezza che non ha fatto altro che riproporre quanto era emerso nel noto video “Il paradosso norvegese” (di cui ho parlato qui) e cioè che nono solo l’assunto della teoria del genere che i cervelli maschile e femminile siano uguali e che le differenze siano solo imposte dalla cultura è falso, ma che nei paesi dove le politiche di uguaglianza si applicano maggiormente le scelte lavorative esaltano questa iniziale differenza.

Al fatto in sé che si può riassumere in una censura verso una relazione pertinente al tema del convegno ma non conforme alle conclusioni prestabilite (la tomba del metodo scientifico!) e in una purga staliniana verso il dissidente, si aggiungono delle conseguenze sulla stampa che a loro volta confermano un meccanismo di criminalizzazione del dissenso e di gogna mediatica. Strumia è stato accusato di frasi sessiste mentre ad essere sessiste, come dimostrano i dati, sono politiche gender, e soprattutto è stata la sua punizione.

Arriva infine la ‘Lascienza’ a dimostrare che altri studi smentiscono le affermazioni di Strumia, ce lo dice Autorevolmente Vanity Fair in un articolo che confonde tutte le studentesse di tutte le discipline e i voti che in media ricevono (cose di cui non si parla nella relazione di Strumia) con le preferenze dimostrate e le discriminazione di senso opposto che si sono effettivamente verificate.

La scienza, quella vera, esce mortificata da questa vicenda ma in fondo ne può trarre un grande vantaggio perché chi non ha le lenti colorate dell’ideologia può vedere in tuta la sua evidenza il degrado a cui porta l’ideologizzazione in ambito scientifico e la potenza impressionante della propaganda e del sistema dei media. Alessandro Strumia si è offerto consapevolmente come vittima per portare alla luce tutto questo, lo sapeva e lo ha detto nella sua stessa esposizione, come mostra l’ultima slide:

“Hope to see you again”. Ma come sappiamo al CERN e all’INFN nessuno vedrà più Alessandro Strumia colpevole di pensiero politicamente scorretto, il crimine di psico reato che mostrando l’ideologia nuda è il più grave di tutti.

E poiché su queste pagine siamo spesso diffusori e colpevoli di psico reati allego lo studio di Strumia che è stato censurato rimosso affinché nessuno potesse vedere le verità contenute gli errori e le offese contenute.

TheoryGenderTalk_PDF

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

10 commenti

  1. Bravo Pennetta, condivido ogni parola del suo articolo. Dobbiamo dare visibilità a questa ennesima aberrazione del “politically correct” a senso unico e solidarietà a Strumia.

  2. Fabio Vomiero on

    Mi dispiace per Strumia, in questo paese non si può dare nessun contributo scientifico a temi socialmente “tabù” come differenze tra maschi e femmine, omosessualità, differenze culturali e migrazioni, differenze genetiche, malattie mentali ecc, perchè se soltanto osi proporre qualche riflessione sensata ti tacciano subito come maschilista, omofobo, razzista e via dicendo. Comunque riguardo alla teoria del Gender sono molto vicino alle sue posizioni, prof.Pennetta, e la ringrazio di averne parlato, anzi, per essere precisi direi che quella del Gender non è proprio una teoria dal punto di vista scientifico, ma soltanto una delle tante sciocchezze, senza prove e fondamento, partorite da una società sempre più pericolosamente ipocrita e antiscientifica. Le vere teorie sono ben altra cosa, altro che Gender.

    • Enzo Pennetta on

      Che in un bastione della scienza come il CERN e l’INFN sia entrata questa roba fa pensare.

  3. Voglio vedere il buono di questa storia, che purtroppo passa per una “vittima sacrificale”.
    Voglio leggerlo come l’inizio della fine d’un regime.
    Un regime che abilmente s’è imposto con l’occupazione delle anime e il lento ed efficace silenziamento delle coscienze.
    Questa deflagrazione in ambito scientifico, il territorio della razionalità per eccellenza…è illuminante.
    Ma questo regime ha occupato (e ancora lo sta facendo) tutti gli spazi umani.
    Siamo chiamati ad una battaglia epocale.
    Opporsi.

    • Propongo allora la modifica del titolo “punirne uno per educarne cento” aggiungendo “e farne incavolare mille”.

      • Se ti riferisci a scienziati…son troppi.
        Se parli di noi comuni mortali…direi che son pochini (voglio sperarlo).
        Ad ogni modo un dì…certi “mille” bastarono per una certa impresa.
        Ma forse era più semplice di questa.
        Chissà…

        • Voce nel deserto on

          Non bastarono… a parte stuprare depredare, bruciare, ammazzare non fecero molto altro… il lavoro pesante lo fece la marina inglese (pagata dalla Massoneria inglese) e le ingenti mazzette ai generali Borbonici che permisero cosi l’invasione… ops… “l’unitá”…

          Gli “eroici” mille erano avanzi di galera, feccia della più bassa lega…
          e non lo dico io… lo confessa in una lettera Garibaldi stesso (non migliore egli stesso di quella marmaglia, era uno schiavista)… -.-

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