Nasce “Vox Italia”

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Intervento di Enzo Pennetta all’assemblea Costituente di Vox Italia.

Sabato 14 settembre a Roma è nato il nuovo partito “Vox Italia” che ha come riferimento il pensiero di Diego Fusaro, numerosi interventi di rappresentanti del libero pensiero hanno commentato l’iniziativa e hanno fornito spunti di riflessione.

In questo video il mio intervento all’Assemblea Costituente in cui sottolineo quelli che a mio avviso sono i punti fondamentali di cui il nuovo partito dovrà tenere conto.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

23 commenti

  1. Giuseppe Cipriani on

    In soldoni: nell’area lega-fratelli d’Italia, pertanto abbastanza di destra. Sovranisti che vogliono agire con mandato popolare per ottenere uscita dall’euro e dall’Europa in una democrazia parlamentare che dunque riconoscono. Beh, direi che se sarete tanto onesti da dichiarare le intenzioni prima del voto, l’insuccesso è assicurato. I numeri dicono che gli italiani che vogliono uscire dall’Europa e dall’euro sono la netta minoranza.

    • Enzo Pennetta on

      Strana destra sarebbe questa che si ispira al socialismo, ma la cosa ha una logica nel momento in cui la sedicente sinistra difende gli interessi della borghesia e della finanza.
      I numeri degli italiani che vogliono uscire dalla moneta unica non hanno importanza, non ci sarà bisogno di uscire da nulla perché l’Euro imploderà.
      I numeri servono per limitare i danni della UE prima che questo accada.

      • Giuseppe Cipriani on

        Ricordo che l’euro è dato per morto imminente da diversissimi anni… Da fan dei vantaggi dell’unione monetaria, spero che di tratti di strali frutto di quel male che si chiama pessimismo.

        • Conosci di numismatica ? Conosci di storia ? Conosci di psicoanalisi ? L’Euro è la resurrezione della moneta che unificava l’Impero Romano.Il suo ritorno.Cioè la maggioranza delle nazioni,oggi facenti parte della comunità europea,che a loro volta componevano il nucleo centrale dell’europa romana(escludendo l’orgogliosa GB) + diversi altri ex novo.

          • Voler abbattere questa Europa senza piuttosto toglierla al predominio dei più ricchi e prepotenti è l’errore più grave che si può commettere.L’Europa è sempre esistita e proprio quando essa si è sfaldata sono iniziate le lotte sanguinose per detenerne il potere assoluto(con milioni di morti) durate centinaia di anni.

  2. Due parole: Lo spazio a destra sembra già coperto da Lega e FdI.Al centro da un instabile Fi(e oggi sembrebbe anche da “un centro di sinistra”:Renzi and Company).A sinistra stanno sgomitando tra grandi e piccoli,per il ruolo di leader.Per ottenere voti occorrono:idee chiarissime,,nuove o vecchie che siano.Uomini al timone capaci:Diego Fusaro e Enzo Pennetta lo sono.

    • Enzo Pennetta on

      Ciao Maurizzio, infatti come ho detto credo che Vox dovrebbe occupare un posto che non è quello della Lega o FdI, dovrebbe prendere degli spazi che erano dei 5S delusi e poi dovrebbe lavorare sui paradigmi dove i partiti attuali non hanno al momento nulla da dire.

      • Ciao Enzo,come sempre è un gran piacere dialogare con te(con voi tutti).Guarda esco un attimo dalla logica del discorso ricordandomi che nella mia Danimarca,propio alle ultime elezioni ha vinto la Sinistra(democratica non massimalista).Una sinistra diciamo rinnovata,direi nuova(e “antica”nello stesso tempo).Infatti rifiutanto l’imposizione dell’Europa attuale(franco-germanica) lontanissima da quell’Europa sognata dai più ha ottenuto una netta vittoria;propio rinunciando ad imbarcare nel suo territorio immigrati senza nessun limite.Esattamente il contrario di quello che sta facendo l’ex sinistra italiana(oggi radical-liberale).Evidentemente collusa con tutti i poteri forti italiani,europei e mondiali..Tralascio(ragionamento impossibile da esporre in un breve commento)il rimanente contenuto del programma(o almeno per alcuni punti)della Sinistra Danese.

        • Concordo con te che il popolo dei 5s(per un certo tempo pure il mio popolo) esce profondamente deluso dall’attegiamento “post rivoluzionario” degli alti papaveri del Movimento(zero in competenza politica).Tra il continuare a votare per quello che appariva una vera rivoluzione e altri partiti solo il tempo e il comportamento dei vertici lo potrà stabilire.

  3. Uscire dall’euro e forse pure dall’Europa è oramai di difficilissima realizzazione.Siamo entrati in questa nassa volontariamente,con una larga maggioranza,uscirne dubito che basti il 99.9 della popolazione.Gli inglesi sono inglesi inutile cercare un paragone.ps.personalmente non mi ritengo più europeo, ma devo constatare che sono dentro una gabbia(dorata)e non ne posso più uscire.

    • Enzo Pennetta on

      Come dicevo sopra a Giuseppe non ci sarà bisogno di uscire dall’Euro perché si dovrà aspettare che imploda, un governo che curi gli interessi nazionali serve per limitare i danni che le politiche UE potrebbero nel frattempo apportare.

  4. Trovare Enzo Pennetta in Vox Italia non mi sorprende.

    E’ dalla scorsa primavera (da quando si è intensificato il sordo e continuo lavoro al corpo su Salvini, da parte dell’”alleato”) che aspetto questa mossa di Fusaro. Tra i nomi di peso, davo per certa l’adesione di Galloni, Massaro, Amodeo; in dubbio quella di Simonetti e la tua.
    Per quanto mi concerne, la novità è benvenuta. Il gruppo fondatore è costituito da persone serie, veri patrioti, preparati, motivatissimi. Contrariamente alla salma, oramai putrescente, del defunto M5S, nato, sostanzialmente, da Sassoon (credo che tutti sappiano chi è) e Casaleggio padre, alla cui santificazione post mortem non partecipo (per me, e credo che prima o poi salterà fuori, non può non essere che una creatura di Servizi atlantici). A cosa serviva M5S lo dissi mezz’ora dopo la sua costituzione, il calendario e la miseria umana mi hanno dato la ragione ch ero certo di avere.

    Torniamo a noi. Do il benvenuto alla novità; ma non giubilo, ed anzi sono perplesso. Non la porto alle lunghe. Si tratta di Fusaro, che mi sta simpaticissimo (tralasciando una sua certa spocchia, che, spero, le batoste del tempo gli faranno mettere sotto le scarpe); che ha parecchie virtù e talenti, che è preparato, che ha persino gli occhi azzurri.
    1°, si dichiara allievo (indipendente) di Hegel, Marx e Gramsci.
    2°, fonda il suo partito su una specie di ossimoro: l’unione di “valori di destra e idee di sinistra”.

    Punto 1: Marx e soprattutto Hegel (Gramsci è un epigono) rappresentano, in buona parte, le cause i cui effetti Fusaro dichiara di voler combattere. La modernità – che ingloba e fagocita destra e sinistra, e che prima della modernità, ci si rifletta, non esistevano – fonda la sua visione del mondo sulla filosofia della Storia di Hegel. Marx ed Hegel sono la mano sinistra e la mano destra del corpus culturale che domina la mente occidentale da circa due secoli e mezzo in qua. Si potrebbe obiettare che la modernità è soprattutto mercantilismo e liberismo; ma non sarebbe un’obiezione al mio argomento; e, anzi, riconosco che mercantilismo e liberismo sono anch’essi consustanziali alla modernità. La cui sostanza, appunto, è l’umanesimo integrale (solo l’uomo e niente altro che l’uomo), fatto di razionalismo e materialismo, che usa le destre e le sinistre politiche, così come i maghi da palcoscenico usano i loro diversivi.
    L’immagine è questa: destra e sinistra come due passeggeri seduti sulla stessa vettura, avviata, deterministicamente, verso una meta X. La destra ha il compito di fermare o almeno rallentare il moto, frenando; la sinistra ha il compito di accelerare. Ma entrambi gli attori fanno parte dello stesso sistema, e non possono cambiare la direzione del moto (ed in questo, il determinismo storicistico hegeliano e marxista hanno un ruolo capitale).
    In ogni caso, in quest’orizzonte, il Cielo, la dimensione del Sacro e della Trascendenza, si sono chiuse.
    Ecco, mi chiedo, ad esempio, come possa ignorare quanto da me esposto un Matteo Simonetti, la cui formazione è molto, molto, diversa da quella di Fusaro. E se è molto diversa la formazione, lo è di conseguenza la loro visione del mondo; e di conseguenza (bis) lo sono gli obiettivi e le strategie.
    Si è parlato di questo punto (capitale) al convegno? Se non, ne sto parlando io qui.

    Punto 2. Fusaro non potrebbe azzardare simili ossimori, per la verità vere assurdità, se non in presenza di avversari dialettici culturalmente stralunati, se non ritardati. “Valori di destra e idee di sinistra” è un non senso che non merita neppure la pena prendere in considerazione. Può valere come contenitore di parole d’effetto, ossia slogan, ma è del tutto vuoto. Proprio lui, Fusaro, spesso abile e sottile ragionatore, sa benissimo che resecare in destra e sinistra valori ed idee è un’operazione di puro depistaggio, molto prossima alla menzogna. Sa bene, Fusaro, che la discriminante è tra idee e valori giusti e sbagliati; veri e falsi. E allora, dica quali sono; vediamo se dipendono dai calendari (Hegel, Marx).
    Se sono storici, come vuole la modernità; o sono metastorici, come vuole la Tradizione; se subiscono i capricci e l’effimero delle vicende umane, cambiando con le stagioni e le mode. Oppure se sono perenni.
    Lo dica, e se non lo dice, glielo si chieda.
    Ecco perché sono perplesso. Il resto è pura prassi e strategia; che richiedono prudenza, saggezza, modestia, vigilanza, umiltà. E spirito di servizio.
    Servire una causa giusta rende liberi.

    • la “formula” di Fusaro è in fondo ben azzeccata(lo dice chi non essendo marxista ortodosso ammira molti punti del marxismo stesso ma evitando il suo uso e consumo globale quotidiano)Hegel+Marx+ Gramsci.Personalmente gli opporrei(con tutto il garbo possibile) Hegel+Marx+Matteotti.Ma si sa Fusaro conosce quello che dice.ps.Appunto piccino piccino:In Spagna(paese che adoro, escludendo le cruenti corride) esiste già un Vox (ritenuto abbastanza di destra……).

    • Enzo Pennetta on

      Ciao Francescom, condivido largamente le tue considerazioni, riguardo alla coerenza della posizione di Fusaro ma come dice Maurizzio il pensiero di Marx non viene ripreso integralmente proprio per non ripercorrere gli stessi errori.
      Il mio contributo, nella misura in cui verrà accolto, sarà proprio nella direzione del superamento del materialismo storico marxiano e del materialismo competitivo liberista, da questo punto di vista la posizione, a partire di quella dello stesso Fusaro, è quella di dare un contributo che nasce da Vox ma non da elementi organici al partito, in modo da trasmettere il messaggio che si tratta di una cosa rivolta a tutti e non propria di uno specifico partito.

      • Puoi infatti constatare che di partiti puramente marxisti ne esistono già in Italia.Pure con grande attivismoE che usano lo stop all’immigrazione senza regole(infatti Marx non direbbe di colpire i deboli,i disoccupati,i poveri facendo mantenere proprio a loro ondate di esseri capaci invece di lottare nei loro paesi) come cavallo di battaglia.Ma ugualmente non premiati dall’elettorato stanco di ideologie(voti 233.000 circa).

      • Ciao, Enzo, grazie.

        Sia chiaro, ho stima di Fusaro; probabilmente, alla sua età mi dibattevo in contraddizioni maggiori delle sue. I miei rilievi sono di carattere filosofico-politico, mai personali (né con lui né con altri).

        Oggi ho appreso dell’adesione di Marco Mori, nella mia opinione, fra i più lucidi politologi italiani; aspetto la presa di posizione di Simone Lombardini, le cui analisi hanno un’ampiezza e una profondità inversamente proporzionali alla sua giovane età.

        Come che sia, anche Mori si è sempre dichiarato socialista, che per me, emancipatomi dalla malia delle bandiere, non è una parolaccia. Ma, tuttavia, connota una precisa visione dell’uomo singolare e collettivo. L’orizzonte di tale visione – a detta dei socialisti, cui mi adeguo – è quello di un uomo storicistico ed esclusivamente naturale e terreno. Il che mi ricorda il flatman della Flatlandia di Edwin Abbott Abbott. L’uomo a due dimensioni di un modo a due dimensioni, che definiscono, appunto, l’orizzontalità, il piano. Manca la dimensione della verticalità (nel senso ascendente e discendente); mancano i paradisi e gli inferni che connotano l’integralità delle possibilità umane. E dunque manca l’umano integrale.
        Vero è, per altri versi, che talora, e tuttavia in modo estemporaneo e quasi casuale, Fusaro accenna ad un indeterminata dimensione della (t-T)rascendenza. Maiuscolo o minuscolo? Non è dato sapere. Mentre è dato di sicuro sapere ciò che uno dei Maestri di Fusaro, Gramsci (per tacere Marx), pensava e scriveva, nell’arco dei decenni, di tale dimensione.

        Ecco, questo mi dà da pensare; Fusaro non può ignorare l’opposizione irriducibile tra il socialismo di derivazione marxiana (e comunque qualsiasi socialismo) e la dimensione verticale dell’uomo integrale (non del flatman, dunque). E non si pensi che la politica sia neutra rispetto a tali questioni, sebbene lo si voglia far pensare. Nella sua più ridotta semplicità, la politica si occupa (o dovrebbe occuparsi) di garantire il massimo possibile di bene per il massimo possibile della popolazione; avendo cura che il minor numero di persone possibili patisca le imperfezioni (inevitabili) di ogni sistema umano. Ebbene, non è evidente che tutto si gioca sulla definizione di “BENE”? Perchè, dunque, di questo nessuno mai parla?

        E qui chiudo, perché chi ha voglia di capire ha già capito. La domanda è: di cosa vive l’uomo?
        P.s.
        Di cosa vive il flatman lo sappiamo. Il flatman ha una sola alternativa, e la sola domanda filosofica che per lui ha senso, la pone Camus nel suo “Il mito di Sisifo”:
        “Vi è solamente un problema filosofico veramente serio: quello del suicidio. Giudicare se la vita valga o non valga la pena di essere vissuta, è rispondere al quesito fondamentale della filosofia”.
        Ecco, Camus mostra senza pietà la posizione del flatman: o divoratore, consumatore, copulatore compulsivo; oppure suicida. E non potrebbe essere diversamente, dato che la sua ora è breve; e quindi, se non ingolla, se non si strafoga, oltre ad essere morituro è anche pirla.
        Ma Camus fu un disperato, vero, d’altri tempi; non poteva immaginare che il flatman postmoderno, sposando la religione della Scienza, avrebbe cercato di allungare indefinitamente la sua breve ora. Nel tentativo titanico di trasformare il finito in infinito. Transumanando.
        P.s.2
        Attendo.

  5. “In ogni caso, in quest’orizzonte, il Cielo, la dimensione del Sacro e della Trascendenza, si sono chiuse.”

    ” Sa bene, Fusaro, che la discriminante è tra idee e valori giusti e sbagliati; veri e falsi. E allora, dica quali sono; vediamo se dipendono dai calendari (Hegel, Marx).
    Se sono storici, come vuole la modernità; o sono metastorici, come vuole la Tradizione; se subiscono i capricci e l’effimero delle vicende umane, cambiando con le stagioni e le mode. Oppure se sono perenni.”

    Hai centrato il punto.

  6. Paolo da Genova on

    Diego Fusaro mi piace molto, e ha dimostrato sicuramente coraggio a fondare un suo partito, ma ho seri dubbi sulla sua iniziativa. Vox Italia sarà l’ennesimo partitino di nicchia, nobile negli intenti e fra i migliori come personale politico, ma con percentuali da prefisso telefonico. Spero almeno che sarà disponibile a fare alleanze, altrimenti finirà come il Popolo della Famiglia di Mario Adinolfi (che pure mi piacerebbe molto), autocondannatosi all’isolamento e all’irrilevanza (quanti lo votano di fatto è come se si astenessero, togliendo peraltro voti ad altri partiti che potrebbero condurre politiche simili).

    • Enzo Pennetta on

      Ciao Paolo, le preoccupazioni che sollevi sono comprensibili, vediamo come si muoverà il partito, di sicuro però la novità di una tensione verso l’elaborazione ideologica è una novità.

  7. Guglielmo Magri on

    Mi sembra una bellissima iniziativa!
    Come è possibile associarsi e diventare attivisti?

  8. Mi viene un altro dubbio:Mi sa che siamo tutti Gervasoni(Marco)….contro questo capitalismo esagerato e insaziabile!!!!

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