La rivoluzione di Sfero

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Sfero: un nuovo social, che ruolo avrà nello scontro con il potere che detiene i media

Ogni guerra è innanzitutto una guerra di informazioni, nel manuale di Sun Tzu ci viene detto da secoli che la sua essenza non sono le armi ma l’inganno per costringere qualcuno a fare delle cose che liberamente non farebbe, gli scontri sul campo in questo senso intervengono solo dopo che ogni altro metodo ha fallito.

Capovolgendo il discorso si potrebbe dire… (prosegue su Sfero)

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

1 commento

  1. Ben venga l’utilizzo di strumenti nuovi come questo sulla rete. Credo però che sarebbe un errore concentrare tutto su un solo strumento. Non sono a conoscenza dei presupposti di funzionamento di sfero, me è importante chiarire una cosa: il “male del mondo”, per riprendere un’espressione dantesca, sta avendo qualche difficoltà in questo momento soltanto perché aveva sottovalutato la potenza indicibile della realtà. Non dico a caso “indicibile”, perché la realtà è sempre per sua natura in parte indicibile, a differenza dell’illusione che esiste solo nelle parole false dell’inganno. Per quanto vogliamo descrivere, non saremo mai capaci di esaurire la realtà di una cosa, anche la più piccola cosa vera che non può essere realmente separata dal suo significato nel Mondo. Se ce ne dimentichiamo e ci facciamo ipnotizzare dai nostri stessi discorsi, perdiamo il contatto con la realtà e con la vita stessa. E’ quello che continua ad accadere in Occidente. E così, quando si è arrivati alla resa dei conti, un certo potere ha scoperto di non essere poi così potente (perlomeno come credeva e tutti credevano). Paesi che avrebbero dovuto essere più deboli dal punto di vista economico e crollare immediatamente sotto il peso della potenza finanziaria dei “padroni del mondo” hanno, almeno per il momento, ribaltato totalmente la partita, perché si scopre che hanno qualcosa di indicibilmente più forte: hanno le risorse e le materie prime, hanno i rapporti sociali reali, hanno le persone e la loro viva forza di combattere e sacrificarsi. Insomma, hanno le persone e le cose. Nel mondo digitale tutto è illusione e siccome già la realtà ordinaria ha un carattere illusorio, si può dire che si tratta di un’illusione nell’illusione. Occorre prima di tutto preoccuparsi di sapere, se si vuole usare uno strumento, quali sono le sue basi concrete, nella realtà. Così, ad es., se si parla di sfero, chiedo: su quali tecnologie si basa? chi ne è il proprietario? il software che usa è open source o è di proprietà di qualcuno? nel secondo caso, di chi? Su quali server opera, su quali infrastrutture? Chi le possiede o le controlla? Di che cosa ha bisogno per funzionare? e c’è qualcuno che può controllare ciò che è indispensabile perché funzioni? Fino a che non si sarà risposto a tutte queste domande, può trattarsi certo di uno strumento attualmente più libero e non facilmente censurabile e ben venga, come ho scritto prima, allora, il suo utilizzo, ma occorre tenere bene a mente che nessuna garanzia di libertà può avere un popolo o un gruppo qualsiasi, se non possiede il luogo dove vive e gli strumenti che ha per interagire; non quelli virtuali che di per sé non esistono, ma quegli altri, la corrente elettrica, i cavi e la ferraglia (hardware) che sono ciò che veramente esiste e su cui gira tutto e tutte le altre, tante, cose del mondo, che gli uomini di oggi sembrano avere dimenticato e che con la loro meravigliosa ed indicibile semplicità fanno balbettare e tremare i potenti e fermano gli imperi.

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