Ultimissime: UAAR negazionista?

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Nel sito dell’UAAR si lamenta che nel New Hampshire sia stata proposta una legge per chiedere che nelle scuole l’evoluzione sia insegnata come “una teoria, includendo i punti di vista politici e ideologici dei teorici e le loro posizioni riguardo l’ateismo”.

 

Si tratta di una legittima richiesta, ma secondo loro questo sarebbe “creazionismo”.

 

 

La questione è stata affrontata in un articolo del 9 gennaio scorso intitolato Indiana e New Hampshire, proposte di legge per il creazionismo nelle scuole.

Per quel che riguarda la proposta dello stato dell’Indiana il discorso si risolve molto velocemente, la richiesta formulata dal senatore Dennis Kruse risulta infatti inaccoglibile per chiunque:

Nell’Indiana Dennis Kruse, senatore del Stato, ha presentato una legge per imporre nelle scuole pubbliche “l’insegnamento di diverse teorie che riguardano l’origine della vita, inclusa la scienza della creazione”.

Come si legge nel testo virgolettato, il senatore Kruse ha infatti proposto un’inaccettabile “scienza della creazione”, facendo piazza pulita della separazione dei magisteri di cui S.J. Gould fu uno dei massimi sostenitori. Volendo proprio far uso del  verbo “creare”, nell’ambito delle scienze sperimentali al massimo si può solamente studiare il “creato” (come sinonimo di natura), non si può invece studiare la “creazione”, in quanto è un concetto che rimanda alle motivazioni e alle finalità, e che quindi risulta estraneo alla scienza.

Quando invece si va ad affrontare quanto proposto nello stato del New Hampshire dal deputato Jerry Bergevin, il discorso cambia invece totalmente:

Anche nel New Hampshire si tenta di introdurre il creazionismo. Il deputato dello stato Jerry Bergevin ha presentato un disegno di legge per chiedere che nelle scuole l’evoluzione sia insegnata come “una teoria, includendo i punti di vista politici e ideologici dei teorici e le loro posizioni riguardo l’ateismo”.

Apprendiamo dunque che per l’UAAR l’evoluzione non è da insegnare come una “teoria”. Vediamo allora cosa è una teoria secondo il dizioniario online del Corriere della Sera:

Nella definizione viene riportato come esempio la Teoria della Relatività, dovremmo dunque dedurre che l’evoluzione non deve essere presentata alla stregua della famosa teoria di Einstein? Noi saremmo anche d’accordo, ci stupisce che non lo siano i sostenitori del darwinismo.

Ma la parte che segue è ancor più interessante in quanto si propone per la prima volta di studiare la teoria dell’evoluzione darwiniana “includendo i punti di vista politici e ideologici dei teorici e le loro posizioni riguardo l’ateismo”. Un metodo del genere andrebbe infatti incontro alle più avanzate metodologie sull’insegnamento delle scienze, ricordiamo al riguardo le idee di Thomas S. Kuhn, Paul Feyerabend e Dario Antiseri di cui riportiamo una frase emblematica:

La scienza, quindi, non può venire insegnata astoricamente.

Dario Antiseri, didattica delle Scienze – Armando Editore,  1997 pag. 12

E insegnare storicamente significa insegnare sia la storia delle problematiche affrontate, che il contesto culturale in cui le teorie sono state formulate.

Rinunciare a questo significa fare dell’insegnamento delle scienze un insegnamento dogmatico:

…si tratta di un’educazione rigida e limitata, forse più rigida e limitata di ogni altro tipo di educazione, fatta eccezione per la teologia ortodossa.

T.S. Kuhn, La struttura delle rivoluzioni scientifiche – Biblioteca Einaudi, 1999 pag. 199

E forse questo che si vuole che sia l’insegnamento delle scienze, e in particolare della teoria darwiniana?

Il punti  dovrebbero essere altri:

1- E’ vero o no che il darwinismo è stato usato come strumento contro la religione?

2- E’ vero o no che il darwinismo è stato utilizzato per giustificare il razzismo, l’imperialismo e l’eugenetica?

Quindi il dibattito semmai dovrebbe essere su questi punti, perché nell’insegnamento va mostrata la verità, che piaccia o no. Se invece si vuole fare della propaganda si deve nascondere ciò che genera dei dubbi.

E’ dunque intenzione dell’UAAR nascondere le implicazioni politiche del darwinismo e assumere al riguardo un atteggiamento negazionista?

Se la risposta dovesse essere sì, avremmo la conferma che quella che si vuole difendere non è una teoria scientifica, ma un’ideologia camuffata da scienza.

 

 

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

13 commenti

  1. “È possibile distinguere solo due motivi per cui le persone possano voler credere nell’evoluzione:o si è dediti in modo religioso all’idea dell’evoluzione,oppure non si è a conoscenza dell’evidenza scientifica. La maggior parte delle persone che aderiscono all’evoluzionismo ricadono nella seconda categoria.Quelli che lo insegnano e lo promuovono, nella prima categoria“.Questo era Anthony Garrett,Cambridge University.
    Dario Antiseri in didattica delle Scienze effettivamente va a chuiarire un punto importante.
    A questo punto però ,cosa che non sono certo abituati a fare in casa UAAR,è non partire alla crociata ma prima valutare i fatti.
    Ora,a prescindere da come uno la possa pensare,ma voglion davvero intendere che nell’ora di scienze,di qualunque genere di corso si tratti,si vada ad insegnare qualcosa inerente ad una creazione genesiaca ?Vere che siano,non dico di no,non c’entrano nulla con scienze.Portare avanti simili scemenze alimenta pregiudizi,da falsa informazione ed evidentemente sorregge una propaganda per un certo pensiero ed una certa ideologia che ben si può identificare,e che ha ripercussioni anche in campo politico-economico.Secondo quanto riporta il Washington Times infatti sono stati ‘introdotti’ alcuni cosoddetti ‘diritti antievoluzionisti’,ovvero la presentazione di un progetto intelligente come possibilità dell’origine della vita e che la teoria dell’evoluzione neo-darwiniana venga insegnata come una ‘teoria’.Insegnando che nuove prove,nuove scoperte possono portare a nuove teorie e modelli scientifici che la scienza non prevede dogmi imperituri,insomma in parole povere a presentare correttamente il criterio di falsicabilità applicato alle scienze.
    L’applicazione del criterio di falsicabiltà è importantisimo per delineare una teoria scientifica,tanto più laddove diventi più problematico applicare quello di verificabilità.
    Tentativi su una riforma in quel settore avvennero anche in sede di parlamento europeo nonchè in italia,chi portò avanti quelle idee poco ci manca venisse messo al rogo…
    Dal momento che si insegna il neo-darwinismo(senza fra l’altro pensare troppo al plagio di tutte le teorie delle quali Darwin si impossessò nell’origine delle specie fra l’altro,Hutton,Erasmus D.,W.Wells,P.Matthew etc..)ed esso non è certo un principio,un qualcosa dimostrato con qualche esperimento,formulazione,osservato in qualche modo etc.. come alcuni vorrebbero far passare,bisogna insegnarlo per quel che è,e mostrarne ‘i buchi’,’i problemi,’l’attuale campo di applicabilità ed anche le cose che lo ‘provano’,ossia che rappresentano quelle condizioni necessarie ma non sufficienti a spiegarlo come le omologie per esempio..e quelle che dovrebbero provarlo ma non lo fanno..insomma con una analisi oggettiva ed attinente al vero.
    Ma dalle reazioni sul web internazionali si vede come sia stata colta la notizia e l’UAAR come ci si poteva aspettare non è stato da meno.
    (ovviamente). come si riportava qua :
    http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/01/gli-squali-pinna-nera-si-stanno-evolvendo-in-squali-pinna-nera-per-causa-del-global-warmingg/
    un certo indottrinamento: (• Educazione ideologica condotta in modo metodico, così da determinare una persuasione profonda e un’adesione acritica) porta ad avere anche pregiudizi a sostenere dogmi senza saperlo,proprio in linea da come ha detto Garret.
    Teoria?E’ un corpo concettuale,di varia natura,costruito in base a determinate ipotesi,è un modello di eventi fisici, che ambisce a dare una spiegazione coerente,a far comprendere,magari a mettere in posizione di predire un ampio ambito.
    Una teoria può essere rigettata,per esempio quella geocentrica o lamarkiana,e deve possedere determinate peculiarità fra le quali indubbiamente la testabilità e falsificabilità,riproducibilità,l’incertezza,modificabilità e dinamicità e consistenza logica.
    Direi che il neodarwinismo non sembra possederle,avrebbe chance di essere teoria rigettata,congettura ipotetica o pseudoscienza…
    Stranamente viene elevata a verità assoluta e forte di questo l’UAAR spinge per far credere che l’ateismo non sia un credo ma l’unica considerazione razionale possibile.

  2. Ha perfettamente ragione Leonetto: quello dell’UAAR è un ricatto ideologico della peggior specie. Proponendo l’ideologia in questione come l’unica possibile, si fa un vero e proprio terrorismo psicologico: qualunque altro pensiero viene ridotto a pericolo o patologia (non è un modo di dire, è proprio ciò che sostengono numerosi membri dell’associazione). Una bella dittatura del pensiero unico, e la chiamano laicità!

    Tra i commenti che mi colpirono di più del sito, quello di una signora che chiedeva che le coppie cristiane fossero escluse dalle liste per le adozioni: la loro educazione avrebbe causato gravi problemi al bambino. Credo persino sia inutile ormai gridare allo scandalo, bisogna solo avere la lucidità per riuscire a non farci anestetizzare dalle parole e riconoscere sempre il contenuto.

    Sul caso in questione, credo che la proposta del New Hampshire sia eccellente: fa il paio con quella che propose un collega di mio padre al Liceo Scientifico, un’ora alla settimana, per un trimestre, di filosofia della scienza: chiaramente bocciata.

    • “Liceo Scientifico, un’ora alla settimana, per un trimestre, di filosofia della scienza: chiaramente bocciata.”

      Questa è una campagna che non so ‘UAAR,ma il dott.Pievani appoggerebbe sicuramente.
      Io francamente no,o almeno solo durante il corso di filosofia ove previsto..
      comunque..

      “qualunque altro pensiero viene ridotto a pericolo o patologia (non è un modo di dire, è proprio ciò che sostengono numerosi membri dell’associazione)”ù

      Ho visto comparire più volte la parola patologia.Non è senz’altro un modo di dire Daphnos,hai perfettamente ragione.
      Chi crede è visto dal movimento e da chi la pensa similmente come un critino,un ignorante disturbato,fanatico,oscurantista negazionista pericoloso zotico.
      E non vanno certo leggeri con gli epiteti..
      Ciò che non si rendono conto è che è uno specchio riflesso,ovvero loro stessi ‘credono’.

      “Una bella dittatura del pensiero unico, e la chiamano laicità!”

      Il fatto è che credo anche per un ateo generico l’UAAR non rappresenti un qualcosa con cui identificarsi senza ombra di dubbio,la Hack,Odifreddi,Dawkins,Mainardi,Martorana,Marx,forse anche W.Allen etc..certamente si riconoscono però è opportuno fare una distinzione.
      Sicuramente in qualche commento ne avevo in qualche modo detto già qualcosa,ma vorrei ribadire quantomeno il concetto.

      “Io sono un ateo, vero e proprio. Mi ci è voluto molto tempo per dirlo. Sono stato un ateo per anni e anni, ma in qualche modo ho sentito che fosse intellettualmente inrispettoso dire di essere un ateo, perché si presume avere una conoscenza che non si ha. In qualche modo era meglio dire che si era un umanista o un agnostico. Alla fine ho deciso che io sono una creatura di emozione e di ragione. Emotivamente sono ateo. Non ho le prove per dimostrare che Dio non esiste, ma io così forte sospetto che non che non voglio sprecare il mio tempo.”

      Queste parole erano di Isaac Asimov
      non è forse un pensiero di uno che crede?non è una filosofia di vita?Non è forse una pura prospettiva filosofica individuale in costante ricerca, in costante dubbio?
      Quantomeno alternativamente a questo pensiero un ateo dovrebbe allora al più mostrare una sorta di indifferenza rispetto alla religione…
      ma l’ateista che aderisce ad un qualche movimento stile UAAR…
      Ciò che infatti va sicuramente notato è che si hanno 2 diciamo pensieri,l’essere ateo e l’ateismo.
      Non tutti gli atei sono ateisti.
      Molti sono infatti gli atei che non si riconoscono con le idee del movimento.
      L’ateista è una sorta di fondamentalista estremista alla stregua di quelli che tanto condanna.
      Si fanno avanti con le più disparate drago nel garage ,teiera orbitante,onere della prova etc..che sono in realtà trappole filosofiche.(senza parlare del L’illusione di Dio di Dawkins che sia in articoli,blog che in libri è stato mostrato per l’infondatezza delle analisi e conclusioni)
      bastano solo 2 cose per chiarie circa tali cose:
      Atti 17:28
      “Poiché in lui viviamo(en autò), ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: “Poiché siamo anche sua progenie”.
      e
      “Se Dio non esiste, dimostrarne l’esistenza è una sciocchezza; ma se Dio esiste, dimostrarne l’esistenza è una bestemmia”.-Kierkegaard –
      L’ateismo è quello che viene anche chiamato ateismo forte ,quello dell’UAAR….Orgoglio ateo ?cosa inneggiano il nuovo illuminismo?Su che basi?Si attaccano sette aderendo ad una una?
      Per un ateo un ateismo di massa che si cristallizza in un’ideologia sarebbe da evitare con la stessa forza con cui rifiuta dogmatismi religiosi.

      Le posizioni dell’UAAR sono pertanto assurde,ma lo si capisce già dalla sigla che è anch’essa assurda.
      Fra l’altro ,mi risparmio dal farlo ora ma tali movimenti di fatto danno supporto all’accettazione di un ideologia di stampo new-age,ma questa è un’altra storia..

  3. “E’ dunque intenzione dell’UAAR nascondere le implicazioni politiche del darwinismo e assumere al riguardo un atteggiamento negazionista?

    Se la risposta dovesse essere sì, avremmo la conferma che quella che si vuole difendere non è una teoria scientifica, ma un’ideologia camuffata da scienza.”

    Beh mi sento di dire che sia così,di certo è quanto appare.

    Fra l’altro,una cosa importante ancora,direi è anche importante ririrribadire che la religione,o la fede in Dio non riguarda direttamente la critica al neo-darwinismo,le critiche gli vengono mosse senza che Dio venga nominato..
    Poi che vengano fatte dopo considerazioni materialiste o creazioniste è tutto su un altro piano.

    Ciò che appare è che si vuole, da parte di certi gruppi di pensiero ,che si crei e che si mantenga una contesa creazionismo vs evoluzionismo e che essa venga vista con la visione data esclusivamente da loro ed affiliati sulle due parti in causa, così da far si che uno che assista alle varie discussion parta in qualche modo prevenuto.

    Chi è dunque oscurantista e fondamentalista?Chi difende dogmi?chi è ignorante?chi è negazionista?

  4. ma perchè sprecare tante parole sull’UAAR? non sono altro che una combriccola senza nessuna incisività nel tessuto socio-culturale italiano.

    • Una cosa singolare,solo per curiosità,non conosco ne posso dire nulla circa i contenuti,al di la dell’UCCRonline ‘in risposta’ all’UAAR è sorto un anti-uaar:
      http://antiuaar.wordpress.com/ultimissime/

      Sull’incisività..boh.

      E’ comunque bene sempre mostrare,o cercare di mostrare, certe idee e certe affermazioni per quello che realmente sono.

  5. mi preoccupano molto di più i pulpiti mediatici dei sacerdoti laicisti, senza contraddittorio. è proprio necessario fare nomi?

    • Un sacerdote laicista è un ossimoro, a prescindere.
      Sono sacerdoti,non è inerente la religione,l’abito o l”investitura’,l’aver ricevuto o meno un sacramento e da chi,ciò che conta e’ cosa pruomuove e le conseguenze di ciò.
      In un certo qual modo anche i propagandisti dell’UAAR sono sacerdoti,in quanto molto genericamente è tale chiunque rivesta la propria attività di un carattere sacro o quasi atto a promuovere diffondere un suo credo ed eventualmente a cercare di convertirne le masse..
      Ovviamente a seconda del tipo possono essere più o meno pericolosi.
      Le persone in se hanno un modesto livello di pericolosità,le idee molto di più.

  6. In America imperano sette anti-scientifiche in senso lato, che arrivano a voler sostituire alla legge di gravità un “disegno intelligente della spinta”. Suvvia, una cosa è contestualizzare storicamente la scienza, e ne avrebbe bisogno non solo Darwin, e un’altra sostenere branchi di creazionisti settari e intransigenti.

    Poi l’insegnamento dell’evoluzione non è solo Darwin, ma è anche Mendel e la genetica, Cavalli Sforza e la storia dell’uomo, Levi-Strauss e l’antropologia. Roba che nelle scuole non si sa dove sia.

    Sosteniamo l’insegnamento di queste Teorie. Non siate così anti-darwinisti da non vedere le lacune mostruose della formazione scolastica per partito preso, simmetricamente opposto alla UAAR.

    Alberto

    • Alberto,
      se ci pensa bene non mi sembra che diciamo cose molto diverse.

      All’inizio dell’articolo, come avrà constatato, ho preso molto chiaramente le distanze dal fondamentalismo stile USA, e non ho mai pensato e tanto meno detto che non si debba insegnare il lavoro di Mendel o dello stesso Darwin.

      Anzi, credo che lo spirito dell’articolo sia quello di insegnare “bene” la teoria di Darwin e quel fenomeno complesso che va sotto il nome di “darwinismo”, e non in modo apologetico nascondendone i punti deboli.

      ep

      • Grazie,
        apprezzo moltissimo il suo tono garbato e preciso, anche di fronte a queste “provocazioni”.

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