Darwin fu veramente un grande scienziato?

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Viene generalmente ritenuto che Darwin sia stato un grande scienziato, forse il più grande di tutti i tempi.

 

Ma le cose stanno veramente cosi?

Quali sono state le idee innovative con cui ha elaborato la sua teoria?

 

 

“Charles Robert Darwin (Shrewsbury, 12 febbraio 1809 – Londra, 19 aprile 1882) è stato un naturalista britannico, celebre per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale agente sulla variabilità dei caratteri (origine delle specie), e per aver teorizzato la discendenza di tutti i primati (uomo compreso) da un antenato comune (origine dell’uomo). Pubblicò la sua teoria sull’evoluzione delle specie nel libro L’origine delle specie (1859), che è rimasto il suo lavoro più noto. Raccolse molti dei dati su cui basò la sua teoria durante un viaggio intorno al mondo sulla nave HMS Beagle, e in particolare durante la sua sosta alle Isole Galápagos.”

Fonte Wikipedia

Quanto riportato da Wikipedia è ciò che è possibile trovare riguardo Charles Darwin su qualunque manuale scolastico.

Ma nel 2004, Roberto Fondi, uno dei più importanti paleontologi italiani, si rivolgeva con una LETTERA APERTA AI SOCI FONDATORI DELLA S.I.S.E.B. alla costituenda SISEB (SOCIETÀ ITALIANA PER LO STUDIO DELL’EVOLUZIONE BIOLOGICA) esprimendosi nel seguente modo:

TEORIA DI DARWIN. Come non ha mancato di sottolineare anche Giulio Barsanti nel corso dell’ultimo incontro del GIBE (febbraio scorso), Darwin non aveva una particolare “teoria” da proporre per spiegare il fenomeno dell’evoluzione biologica. Tutta la sua opera in merito, infatti, è pervasa di incertezze e di ripensamenti: tanto che perfino l’importanza della selezione naturale venne da lui, alla fine, clamorosamente ridimensionata. “Non avevo allora considerato a sufficienza”, scrive nel I volume di Descent of Man, “l’esistenza di molte strutture che sembrano non essere, per quanto possiamo giudicare, né benefiche né dannose; e questa credo sia una delle più grandi sviste (oversights) sinora trovate nel mio lavoro”. In realtà, l’unica cosa che a Darwin importava era supportare il paradigma evoluzionistico con ogni mezzo, purché non ricorrente a presupposti “archetipali” o “finalistici”.

 

L’affermazione è di quelle forti: “Darwin non aveva una particolare “teoria” da proporre per spiegare il fenomeno dell’evoluzione biologica”.

Tutto ci si potrebbe aspettare, ma non che “Darwin non avesse una particolare teoria da proporre.”  Cerchiamo allora di vederci chiaro, per farlo si può tornare alla breve scheda dello scienziato inglese che propone Wikipedia: “…celebre per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale agente sulla variabilità dei caratteri“.

La teoria proposta da Darwin insisteva dunque su due grandi punti: comparsa di nuovi caratteri e selezione naturale.

Ma qui ci imbattiamo subito nel primo problema: nella teoria di Darwin i caratteri comparivano per “uso e disuso” e per “ereditarietà dei caratteri acquisiti“. Ma questa altro non era che la proposta fatta già da J.B. Lamarck cinquant’anni prima.

Va bene, l’ereditarietà dei caratteri acquisiti non fu un’idea di Charles Darwin, allora, si penserà, il genio è nell’aver proposto la selezione naturale.

La selezione naturale venne in mente a Darwin dopo aver letto un’opera di economia, il “Saggio sul principio di popolazione” che Thoams R. Malthus aveva pubblicato sul finire del ‘700 e che aveva costituito il riferimento di un liberismo sfrenato che giustificava un sistema sociale con fortissime disuguaglianze.

Certamente l’aver pensato di utilizzare la teoria di Malthus come base per la sua teoria dell’evoluzione, costituirebbe secondo i canoni del metodo ipotetico deduttivo, un’importante elaborazione scientifica. Ma su questo torneremo in un secondo momento.

Andiamo invece a vedere un altro punto fondamentale della teoria di Darwin: ‘aver teorizzato la discendenza di tutti i primati (uomo compreso) da un antenato comune‘.

Ma se andiamo a cercare da dove provenisse quest’idea, troviamo che essa era sì, stata formulata da Darwin, ma non da Charles, bensì da Erasmus Darwin, suo nonno, che l’aveva proposta nel suo celebre libro “Zoonomia” scritto tra il 1794 e il 1796. In Zoonomia, possiamo infatti leggere:

Sarebbe osare troppo immaginare che, nel lungo periodo di tempo da quando la terra ha cominciato la sua esistenza, forse milioni di secoli prima dell’inizio della storia dell’umanità, sarebbe osare troppo immaginare che tutti gli animali a sangue caldo siano cresciuti da un singolo filamento vivente, che la grande Causa Prima indusse alla vita, con la possibilità di acquisire nuove parti, migliorato da nuove propensioni, guidato da nuovi stimoli, sensazioni, volontà ed associazione, e per cui capaci di continuare a migliorare per propria attività naturale, e di consegnare questi miglioramenti attraverso la riproduzione alla propria prole, ed al mondo, senza fine!

Fonte Wikipedia

Se la teoria dell’uso e del disuso con la della trasmissione dei caratteri acquisiti, era stata presa da Lamarck, l’idea di un unico progenitore comune era dunque del nonno di Charles Darwin, Erasmus Darwin.

Dunque né l’origine dei nuovi caratteri, né l’origine da un unico antenato sono idee originali di Darwin.

L’unico contributo originale di Charles Darwin nella sua teoria potrebbe essere solo la selezione naturale.

Ma questo è ciò che appureremo prossimamente.

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

47 commenti

  1. Darwin, C., The Origin of Species, 6th ed., John Murray, London, 1902, pp. 21, 199, e 374.

    Darwin fa riferimento a qualche comunicazione con Blyth (http://it.wikipedia.org/wiki/Edward_Blyth)riguardo al comportamento di qualche specie specifica, ma riconoscendogli solamente un ruolo di tassonomo ed osservatore sul campo.Però Blyth,giustamente, considerò il concetto della selezione naturale,già prima di Darwin,però,giustamente,lui lo fece come un meccanismo conservativo,ovvero che eliminava,selezionava, dalla popolazione i malati, i vecchi e gli ‘inadatti’,appunto un meccanismo che permetteva la sopravvivenza delle specie rimuovendone le varietà inadatte.
    Blyth non parlava di selezione naturale in questi termini,ma piuttosto di forza conservativa, ma il concetto espresso è chiarissimo..e Darwin ,e Wallace(il vero ‘padre della teoria’)ne erano a conoscenza.
    http://people.wku.edu/charles.smith/biogeog/BLYT1835.htm
    Per esempio..
    “The original form of a species is unquestionably better adapted to its natural habits than any modification of that form; and, as the sexual passions excite to rivalry and conflict, and the stronger must always prevail over the weaker, the latter, in a state of nature, is allowed but few opportunities of continuing its race. ”

    E poi.. non ci scordiamo che Wallace considerava l’argomento già nel 1845 e pubblicò un articolo generale nell’ Annals and Magazine of Natural History(Settembre 1855)
    Nel 1858 mandò a Darwin una copia del suo manoscritto Sulla tendenza delle varietà ad allontanarsi indefinitamente dal tipo originario (On the Tendency of Varieties to Depart Indefinitely From the Original Type)

    Non è proprio il massim esempio da festeggiare..

  2. … e Patrick Matthew? Il contadino scozzese?

    Nel “God delusion” di Dawkins, che non ho sotto mano essendo la mia copia finita nella mia casa in campagna, ricordo di aver letto che il biologo oxoniense sussurra che fu lui a proporre l’idea di selezione naturale, ma, con grande sconforto di Matthew, solo Darwin giunse alla sua forma definitiva (cioè quella che negava ogni teleologia), e quindi perfettissima…

    E’ così?

    Un mio amico biologo, coetaneo (24 anni), fan di Telmo Pievani, mi raccontò due anni fa: “nulla di quanto Darwin ha scritto è farina del suo sacco”. Se lui che ha studiato da poco ed è un neodarwinista ortodosso viene fuori con un’uscita simile, non è forse il caso di pensare che questa “idolatrizzazione” post-mortem di Darwin sia dovuta alla divulgazione rivolta ai non specialisti?

    • contadino..e Bill Gates è un tecnico informatico ^_^
      Beh si diciamo da quel che so,non poi molto,Matthew prima di lasciarsi ad una sorta di divinizzazione della natura scrivendo qualcosa di arboricultura etrapolò concetti relativi alla selezione artificiale portandoli in ambito naturale,non sono sicuro se già in questa prima fase attribuisse il tutto a una sorta di “madre natura”…
      Bisogna riflettere,questo in parte permette di farlo,che la selezione artificiale,in qualche modo, era conosciuta in campo botanico-zootecnico dall’alba dei tempi..e anche in qualche modo quella naturale..non è che sia la struttura dell’atomo..è un qualcosa che ad un allevatore,cacciatore,arboricoltore,agricoltore era comunque in parte conosciuto anche se non sapesse ne leggaere ne scrivere..
      Ora Blyth,Wallace e Darwin accostarono questo meccanismo in riferimento all’origine delle varietà(Blyth)o delle specie(Wallace-Darwin)cercando di inserirlo e delinearne gli aspetti nel campo delle scienze naturali.
      Dawkins non ha problemi a citare lo scozzese perchè probabilmente è ben lontano da essere un “concorrente” in campo scientifico,e permette a Dawkins di valorizzare la figura di Darwin in rapporto alle idee che intende pruomuovere con quel libro..

  3. Alessandro Giuliani on

    Credo che decidere chi sia o no un grande scienziato sia una cosa impossibile, dipende un sacco dai gusti personali, come con la musica. Io ad esempio capisco che Beethoven era un grande musicista ma lo capisco solo con la mente, con il cuore e la pancia lo trovo semplicemente insopportabile: borioso, arrogante, enfatico, mentre invece impazzisco letteralmente per Vivaldi, quei due splendidi matterelli degli Scarlatti e per l’immenso Prokofiev, ecco questione di gusti appunto. Non è facile decidere chi ‘abbia detto per primo’ qualcosa, di solito le idee girano in maniera più o meno abbozzata, poi qualcuno ha l’arte di metterle in bella forma (premetto che uso forma in senso medievale aristotelico-tomista, insomma per me la forma è TUTTO O QUASI non nel senso moderno di ‘formalità’ o ‘pura forma’ = stupidaggine priva di senso).
    I miei scienziati super extra preferiti di cui adoro lo stile poetico (nel vero senso della parola) sono JC Maxwell, M Faraday, E. Rutherford (il suo esperimento della lamina d’oro bersagliata dalle particelle alfa è ancora per me di gran lunga il più bello della storia della scienza), il mitico Dimitrij Ivanovic Mendeleev, il nostro Enrico Fermi (grande arte italiana di chiarezza, moderazione, e linearità) e ovviamnete il misconosciuto visionario Pavel Florenskij. Einstein non mi entusiasma, intelligente per carità, geniale anche, ma troppo furbacchione, un tipo alla Picasso insomma…
    I biologi in questa classifica sono un pò sfavoriti dal carattere eminentemente catalogatorio della loro professione che rende estremamente difficili momenti di classe smagliante (una vita da mediano, insomma, come Oriali, direbbe il Liga..).
    Oh mi raccomando eh, questi sono i miei gusti personali, personalissimi anzi, nessuna pretesa di convincere nessuno…

    • Io preferisco Leibniz…sicurissimamente “de gustibus non disputandom est”,però,anche tralasciando qualsiasi riferimento alla deontologia,si potrà comunque avere un’idea oggettiva su una personalità scientifica,anche piccola?
      Io credo di si,poi dopo ,per tutta una serie di fattori, ognuno dei quali ciascuno può interpretare più importante o più interessante di un altro,sarà possibile esprimere una preferenza.
      Ora non so chi ritenga Darwin il più grande scienziato di tutti i tempi,sicuramente pochi possono vantare un giorno di celebrazione della propria nascita a livello internazionale,anche se per lui,come avviene per tanti l’opera eclissa l’artista che c’è dietro.
      Quindi ci si chiede ma se l’opera non è in nessun modo quela grande scoperta che si vuol far passare,se l’autore neanche ne ha poi effettivamente il merito,se ha mischiato ideologia e scienza(Malthusanesimo),si possa ancora dire a cuor sereno che possa essere un esempio di buon scienziato.
      Forse si,ma io mi sento di dissentire…

  4. Alessandro Giuliani on

    ‘L’opera eclissa’ questo è il punto, allora a mio parere, l’unica possibilità seria di giudicare il valore di un pezzo di scienza (non di uno scienziato, di un pezzo di scienza che è un pò diverso)è la sua congruità con un ‘canone’ che è l’analogo del capitolato di quando vengono a fare i lavori per casi e si dovrebbe limitare a chiarire bene cosa si vuole dimostrare e percheè le risultanze sperimentali supportano l’ipotesi fatta, più il ragionamento è semplice ed inesorabile più il pezzo è grande.
    Torno all”esperimento perfetto di Rutherford’ dove le cose sono messe così:

    1) Scopo del gioco: Decidere se gli atomi sono delle ‘pallette dense’ oppure per larga parte sono vuoti.

    2) Ipotesi di lavoro: se tiro una palla leggera contro una palla pesante la palla leggera viene deviata e la palla pesante non si sposta.

    3) Esecuzione: sparo delle palle legegre (particelle alfa) contro delle palle pesantissime (lamina sottilissima d’oro) e vedo che gran parte delle particelle alfa invece di essere dviate sono ‘passate attraverso’ la lamina ed hanno impressioanto una pellicola sensibile alle messa dietro.

    4) Conclusione: gli atomi sono per larga parte vuoti !

    WOW ! Poi si è scoperta la meccanica quantistica, che magari c’erano dei campi, che non è che sono proprio vuoti, ma sono superfetazioni, qui lo stile è sconvolgente: semplice e diretto. Niente del genere nelle lunghe spiegazioni Darwiniane, nelle chiacchere infinite, nei tira e molla, nei pezzi sentimentali sulle forme della natura…
    Però era onesto, questo sì, molto onesto dicendo in anticipo cosa avrebbe potuto far fallire la sua teoria se fosse stata fatta una certa scoperta…ma Rutherford….

    • Fatto sta che il 12 si celebra un altro darwin-day e,comunque sia,un peso sull’opinione pubblica questo l’avrà,e,stando ai fatti,probabilmente verranno presentate cose per altre..si può dire che sia corretto?
      Beh è lapalissiano..
      Comunque hai perfettamente ragione Alessandro,non fa una piega..

    • Alessandro, anche io concordo con quanto hai detto, e anche se potrebbe sembrare contraddittorio con il contenuto e il tono dell’articolo non lo è, e spiego perché.

      Il fatto è che personalmente non mi interesserebbe molto fare classifiche su chi sia il più grande scienziato della storia, in realtà tendo a non farle in nessun campo, il punto è, come faceva osservare giustamente Leonetto, che nel momento in cui viene promossa un’apoteosi darwiniana, una specie di santificazione della persona, io mi sento di dover fare quello che nelle canonizzazioni cattoliche si chiama l’ “Avvocato del diavolo”, quello che cioè presenta tutti i motivi contrari a tale canonizzazione.

      Darwin uomo mi è anche simpatico, ma forse gli fa più torto chi ne vuole fare un mito lontano dalla realtà che non quelli che vogliono riportarlo sulla terra insieme a tutti gli altri personaggi in qualche modo storici.

  5. Alessandro Giuliani on

    Infatti caro Enzo, così insicuro, titubante, possibilista come era il povero Charles questa divinizzazione lo avrebbe semplicemente terrorizzato.
    La nostra è comunque una battaglia contro l’idolatria e quindi sacrosanta…però a latere l’uso di categorie della critica artistica (visto anche che il sito si chiama critica scientifica) per le opere scientifiche potrebbe essere di sicuro interesse soprattutto per i giovani che della scienza vedono solo il lato trionfalistico o quello sterilmente polemico mentre si potrebbero appassionare (come successe a me tanti anni fa) per il suo lato migliore, cioè quello artistico di ‘Ragione in Atto’ , pensate brillanti, marchigegni semplici ed efficaci, botte d’intuito…gioco insomma, serio ma gioco.

    • O.T.
      Scusa Alessandro,che lo sai di per certo,in ‘parole povere’ il Co.Ge.A.P.S. che fa?
      Scusate l’Off topic..

      • alessandro giuliani on

        Co. Ge. APS ???? Non, non so neanche cosa sia, cosa è caro Leonetto ?

        • consorzio gestione anagrafica professioni sanitarie…credevo che al”ISS fosse noto,riguarda l’accreditamento ECM in qualche modo ..vabbeh,grazie comunque..

  6. Aldilà della teoria dell’evoluzione, che a quell’ epoca era già nell’aria (Lamaeck, De saint-Hilaire, Wallace, “Vestigia della Creazione”…), c’è da dire che Darwin fece studi interessanti anche sull’addomesticamento, il comportamento umano e animale, le barriere coralline, i lombrichi e le orchidee.
    Se Darwin non è uno dei più grandi naturalisti/biologi della storia, lo è almeno tra i più notevoli dell’era vittoriana (secondo solo a Richard Owen).

    • Caro Simone, sono d’accordo con lei, come avrà compreso i meriti a Darwin non glieli vuole togliere nessuno, ma non sono quelli legati alla spiegazione dell’evoluzione, e soprattutto, è la mitizzazione che qui si vuole contestare.

  7. prof pennetta è da un po’ che mi frulla in mente un’idea veramente semplice ed ingenua ma potenzialmente molto utile

    programmi tv di satira e d’informazione come “le Iene” o “Striscia la notizia” mandano spesso in onda servizi atti a smascherare frodi, imbrogli e mancanze nell’amministrazione scolastica ed in altri settori di pubblico dominio

    non sarebbe una cosa incisiva (qualora venissero mandati in onda dei servizi) sottoporre a tali programmi il problema dei testi scolastici non aggiornati riguardo la teoria dell’evoluzione ed il suo autore ufficiale? …non parlo chiaramente di fazioni di pensiero come può essere la nostra o quella degli evoluzionisti, mi riferisco ad argomenti, come ad esempio la falsificazione embrionale di Haeckel, ancora documentati e spacciati per veri ancora oggi persistenti nei libri di scuola italiani

    • Forse sono un po’ pessimista, scommettiamo che appena qualcuno gli proponesse qualcosa del genere, loro andrebbero a fare una telefonata a Boncinelli?

      Ho l’idea che sarebbe come in quei film in cui uno va a denunciare un reato di un personaggio influente e il poliziotto per controllare… lo chiama e gli chiede consiglio!

    • Nel caso controlla bene che sia l’ultima edizione del libro,che sia usato da quale scuola,che il testo non dica che la teoria venne confutata,anche solo detto senza dire perchè e percome etc…

      Ad ogni modo beh,non ci vuol molto a dire :”eh ma il testo è valido,su quella parte non è aggiornato,ma a lezione viene detto che non è la verità” oppure”beh ma a lezione quel capitolo non viene fatto,per il resto il libro è buono”etc etc…
      Al di la che ho sempre pensato che le iene,come striscia, sian come quelli che fermano il ragazzo col taglierino mentre passano guerriglieri con molotov e mitra,carrarmati etc..o alla bene e meglio prendono un capro espiatorio per tutta una categoria di furboni.
      Non credo poi ci sia così penuria di notizie da farli essere così interessati ad una del genere.
      Parliamoci chiaro,brutto quanto ti pare,ma a chi vuoi freghi più di tanto che un testo contenga errori ?
      Poi,voglio dire.. fosse un testo di geografia contemporanea che parla della Prussia o simili magari farebbe anche una qualche notizia..
      E infine è una cosa che denunciano gli stessi neo-darwinisti,in riferimento più che altro alla faccenda della cladistica che non compare ancora in molti che presentano sempre la vecchia tassonomia linneiana.
      A un giornalista ,comunque sia,serve la notizia,deve avere l’attenzione del pubblico..ci sarà un perchè non stan dietro ai libri di testo ma fra una scusa e quell’altra son sempre a pu…fra l’altro la qual cosa si può dire di molti libri di testo..

    • si, il mio punto era proprio che era ‘quel frivolo’ che generava interesse…ovviamente l’interesse varia da persona a persona,vero anche questo,a me per esempio fan pena i reality,ci sarà un perchè però se fanno un audience spropositato,no?
      comunque ,si, certo, tentar non nuoce…

    • Mi piace lo spirito d’iniziativa di Evoluzione.tk, e l’idea di fondo che in definitiva è quella di dare visibilità ad una contestazione seria e documentata.
      I modi possono essere i più disparati, ma sappiamo che non abbiamo i mezzi economici o le conoscenze (nessuno di noi può alzare il telefono e chiamare Augias, ad esempio…), inoltre bisogna considerare anche il tempo necessario per seguirle le iniziative.

      Riguardo ai libri di testo si potrebbe comunque collaborare con l’osservatorio nazionale dei libri di testo.

    • Io sono molto pessimista però… quei programmi sono satirici e in cerca di errori, è vero, ma sono anche monoliticamente schierati dalla parte del politicamente corretto. Le Iene ad esempio entrarono nella sede del “partito monarchico” e cominciarono a deridere i segretari…

      Poi, visto come trattarono padre Amorth qualche anno fa, direi proprio che se provassimo a fare questo tentativo, tutto si ritorcerebbe contro di noi, e faremmo la figura dei “creazionisti infantili e medievali che si oppongono al progresso della scienza”. Non oso immaginare.

      • Le Iene ad esempio entrarono nella sede del “partito monarchico” e cominciarono a deridere i segretari…

        Esatto, esattissimo, Daphnos!
        E’ quello che penso anche io.
        Per esempio, leggete un po’ quello che c’e’ su Wikipedia, alla voce “Trio Medusa”:

        Qui, per ingannare il tempo, con l’aiuto di un compagno fidato e grazie ad un buco nel muro del garage di uno di loro, costruiscono la loro prima emittente radiofonica andando in onda a tarda notte, sulle frequenze di Radio Maria, che coprivano con scherzi, lazzi e soprattutto sigle dei cartoni animati.

        Direi proprio che non possano definirsi “imparziali”.
        VOlete scommettere che la segnalazione si “ritorcerebbe contro”?

      • Poi, visto come trattarono padre Amorth qualche anno fa,

        Questa non la so, seguo molto di rado “le Iene”, cosa e’ successo? Racconta un po’…
        E in ogni caso, come si permettono di ridicolizzare Padre Amorth?
        Volevo vedere se avrebbero fatto lo stesso con il Dalai Lama…

        • http://it.gloria.tv/?media=50208

          Vabbeh Enrico Lucci..dai..fa “il buffone”? con tutti e tutto,ma fa ridere lui non gli intervistati..poi sicuramente qualcuno può associare l’intrvistato a qualcosa di risibile ma lo farebbe già anche senza intervista…

          bah,comunque o espresso come la penso..e poi..non è che tutti sputano nel piatto dove mangiano..iene comprese..

          • Aveva fatto lo stesso con don Gianni Badget Bozzo…

            E annche qui wikipedia e’ foriera di preziose informazioni:

            “Dopo la laurea in Lettere con indirizzo in Storia Contemporanea (fu inoltre uno dei principali esponenti della Pantera),(..)

            Ah beh…

          • Sì ok ma… “donne nude in tv? Ma lei le ha viste le donne nude?” “…no” “e allora come lo sa?” “mi informano i miei confratelli”. LO INFORMANO I SUOI CONFRATELLI!!!!!

          • E allora? Non vedo cosa ci sia di strano, sia che le veda lui, sia che le vedano i suoi confratelli.
            Ovviamente nel senso che le vedano perche’ magari stanno vedendo un programma e si ritrovano ragazze discinte (non dovrebbe essere difficile trovarle in un qualsiasi programma della TV italiana).

            P.S.: il video non l’ho visto tutto, quel tizio mi fa venire l’orticaria (Lucci, intendo!)

          • A me preoccupa un po’ tutto. Ma quello scambio di battute che ho riportato, per come era stato montato, aveva chiaramente l’intenzione di far passare questo messaggio: “i confratelli di Padre Amorth (quindi, per estensione, tutti i preti) passano le serate guardando film per adulti”.

          • Vabbeh,Daphnos su..Lucci fa quel grottesco-coatto-buffoncello intervistatore con chiunque intervoista,il gioco è vedere una persona che “almeno per lei stessa” sta parlando di cose serie al microfono di n intervistatore che ‘gioca’ in quel modo,son risate rubate..non è che porti tanti messaggi,anzi non ne porta,il pensiero dell’ascoltatore circa persona/argomento quello precedente l’intervista rimane..
            Il signor Amorth,come chi si è comportato come lui,fa una bella figura ,sta al gioco,non si arrabbia,non insulta ,non scaccia,non mette le mani addosso,che continui seriamente o giochi anch’esso,ecco diciamo non cade nella provocazione che è la seconda parte del gioco d quest’intervista…
            Non si veda in un bimbo che fa pipì una alluvione,non mi sembra necessario,utile ne giusto.

      • Qui, per ingannare il tempo, con l’aiuto di un compagno fidato e grazie ad un buco nel muro del garage di uno di loro,

        Noto soltanto ora che la voce wikipedia su di loro ha un che di equivoco… 😉
        Che ci facevano con il buco nel muro? O_O
        😛

    • Alessandro Giuliani on

      E’ interessante come tutta la documentazione seria con tanto di articoli scientifici, CV ecc. in cui cercavo pacatamente di spiegare alla responsabile del sito ocasapiens (ho indirizzato tutto al sito di Repubblica per evitarle la brutta figura) che Enzo non è un cialtrone, coì come cialtroni non sono i laureati della Sapienza (vi ricordate certe sue sprezzanti note sul libro di Enzo ?) non abbia avuto alcun riscontro.
      Facile invece fare frizzi e lazzi estrapolando frasi qui e là, allora questa è una lezione importante: la strada dei ‘megafoni altrui’ (come le iene o anche in geenrale la cosiddetta grande stampa, i media) è una strada fallimentare per provare ad inserire una parola diversa o anche solo un’attenzione ai fatti aldilà degli schieramenti ideologici.
      Notate come qui nessuno ha mai fatto l’elogio del creazionismo che è stato ripetutamente detto essere cattiva scienza e cattivissima teologia, ma non importa, questo DEVE ESSERE UN SITO DI CREAZIONISTI perchè i cattolici NON POSSONO CAPIRE NULLA DI SCIENZA, ANZI DEVONO ODIARLA alla faccia della gran messe di scienizati cattolici di tutti i tempi. Insomma, dobbiamo pensarci da soli a diffondere le nostre idee…

      • Nello stile che purtroppo abbiamo imparato a conoscere anche attraverso alcuni ospiti di passaggio su questo sito, sembra proprio che in certi ambienti siano governati dalla logica del “noi contro loro”, che il fine sia la ridicolizzazione dell’altro anche a costo di distorcerne le argomentazioni.

        Nel caso specifico si tratta anche di una persona che oltretutto, non avendo neanche una formazione scientifica, dovrebbe mostrare a maggior ragione un po’ di umiltà.

  8. prof pennetta lei come spiega la fauna di ediacara? nell’ediacarano non vi sono fossili di collegamento, ne per quantità ne per qualità, rispetto al cambriano dove sono comparsi in massa quasi tutti i principali tipi di phyla o erro?

    • Magari mi riuscisse di spiegare la fauna di Ediacara!

      Diciamo che il problema è lo stesso dell’esplosione del cambriano, che è poi il problema dell’evoluzione “tout court”, l’unica cosa che possiamo constatare è una implicita conferma che la teoria neodarwiniana, al pari della psicoanlisi freudiana, non può essere confutata in quanto qualsiasi evento, anche contrastante con altri, può essere inserito come conferma della teoria.
      Ecco ad es. da darwinitalia:

      “La fauna di Ediacara fornisce due importanti insegnamenti: innanzitutto esemplifica perfettamente una delle più recenti conquiste della biologia evoluzionistica, ovvero che le novità evolutive spesso non sono il frutto di processi lenti e continuativi, bensì si originano in brevi intervalli di tempo in cui vi sono le condizioni adatte.

      Come vediamo, graduale o improvvisa, l’evoluzione è sempre darwiniana.
      E questa sarebbe scienza…

      • P.S.
        Vedo che è impegnato in un interessante confronto con l’ossimorica ocasapiens.

        Forse è la volta buona che leggerà interventi che parlano di scienza e non di battute e insulti.

          • Verso certe persone certo che mi trovo concorde con Orazio,anche se non certo per quello che esse sono,non certo volendo elevare se stessi o le proprie idee,ma in virtù di come quella gente si pone e per come essi scelgono di usare la loro testa e la loro lingua.
            E così..
            Odi profanum vulgus, et arceo
            qualche volta,in quell’ottica,non è cattiva pensata.
            Poi c’è sempre il rischio che Arthur Bloch abbia ragione…

  9. caro prof pennetta, non so il motivo per cui lei scrive i suoi articoli, ma di certo è mio interesse far “ravvedere” più persone possibili riguardo tale teoria da sempre strumentalizzata per dar fondamento all’ateismo …le faide tra fazioni di pensiero le lascio a chi vuole solo aver ragione

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