Arriva il “Pollosauro”! Finalmente un progetto darwinista.

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Chiariamo subito che non si tratta di una “provocazione” di CS, è proprio un’dea che testa l’approccio darwinista, una vicenda che mostra i danni che tale teoria produce alla vera scienza.


E così a Milano oggi si parlerà di come produrre in laboratorio il… Pollosauro!

 

Non c’è molto da meravigliarsi, prima o poi doveva accadere. Doveva succedere che qualcuno prendesse sul serio le “Just so story” del darwinismo e credesse di poter davvero utilizzare quello che la teoria propone. E così il prof. Jack Horner, che è stato consulente di Steven Spielberg nella realizzazione del film “JurassicPark“, e che da trent’anni insegna paleontologia all’Università del Montana, ha infine fatto confusione e non riuscendo più a distinguere la fiction dalla realtà ha deciso di realizzare veramente un dinosauro.

Ma a differenza di come avveniva nel film di Spielberg non verrà impiegato  un improbabile DNA conservato nelle zanzare fossilizzate nell’ambra, ma un’altra delle idee contenute nel film, quella che in fondo i polli altro non siano che i pronipoti dei dinosauri, e la pubblicizzerà in un minitour che in questi giorni interessa l’Italia, a partire dalla data di oggi in cui si terrà un incontro a Milano, come testimoniato dall’immagine seguente visibile sul sito dedicato all’iniziativa “Meet the Media Guru:

 

Si può almeno dire che nel titolo sono stati consapevoli, si tratta di un’evidente operazione mediatica di un evoluzionismo in fase asfittica, affetto da mancanza di risultati e che si affida ai “media guru” per accreditare l’immagine di una teoria che produce risultati. Quello che Jack Horner si propone di fare è chiaramente spiegato in un articolo apparso sul quotidiano La Repubblica il 26 maggio e intitolato: “Io, esperto di Jurassic Parkposso creare il pollosauro”:

Si parte dall’idea che i dinosauri non sono affatto estinti ma sono ancora fra noi e si chiamano uccelli. Dallo studio degli embrioni sappiamo che ogni animale ripercorre durante lo sviluppo prenatale la storia evolutiva della sua specie. Ad esempio, l’embrione di un uccello, come il pollo, non ha da subito ali e becco, ma zampe a tre dita, denti e coda.

Basterebbe, quindi, individuare i geni che fanno sparire i denti, che trasformano la zampa artigliata in ala e fanno riassorbire la coda, e disattivarli, sfruttando l’ingegneria genetica, per cancellare di colpo i milioni di anni che separano il Velociraptor dal pollo. E poter dare un giorno il benvenuto al “pollosauro”: con denti, artigli e coda di nuovo perfettamente funzionanti.

Riconosciamo in questo ragionamento gli argomenti che l’evoluzionista tedesco Ernst Haeckel portava a sostegno della teoria di Darwin la sua teoria della ricapitolazione, secondo la quale l’ontogenesi ricapitola la filogenesi, come chiaramente affermato da Jack Horner nel brano sopra riportato, teoria rappresentata da una nota illustrazione ancora presente sui libri di testo:

Gli embrioni di Haeckel.

Che il prof. Horner si ispiri alla teoria di Haeckel viene ribadito anche in un articolo apparso sul Corriere della Sera il 28 maggio e intitolato “Lo scienziato che vuole ricreare i dinosauri“, dal quale riportiamo il seguente passaggio:

«Grazie allo studio degli embrioni sappiamo che un feto durante la crescita ripercorre la storia evolutiva della sua specie, l’embrione di un pollo non ha da subito le ali e il becco ma ha zampe a tre dita, denti e coda», dice il paleontologo. L’obiettivo di questo viaggio nel tempo, per scoprire come avvenga l’evoluzione, ricostruendo tratti ancestrali di animali estinti, non è creare un fenomeno da baraccone.

Ma qui troviamo un’affermazione di indubbio interesse: L’obiettivo di questo viaggio nel tempo, per scoprire come avvenga l’evoluzione. Questo significa che se l’embrione di pollo non si dimostra essere un dinosauro finalmente verrà rivista la teoria neo-darwiniana?

Ma poi Horner aggiunge: L’obiettivo….  non è creare un fenomeno da baraccone. Verrebbe da dire “excusatio non petita…

E’ interessante anche segnalare un sondaggio condotto dal Corriere della Sera tra i suoi lettori e del quale riportiamo i risultati aggiornati al 28 maggio:

Come vediamo il 70% dei partecipanti crede di essere in un film di Spielberg, la scienza sembra proprio aver abbandonato la sua oggettività ed essere diventata un fenomeno da baraccone, contrariamente a quanto affermato da Horner.

Purtroppo infatti le cose non stanno esattamente come Haeckel pensava (e come oggi pensa evidentemente anche il prof. Jack Horner). Come evidenziato dalla figura sottostante si è infatti scoperto che gli embrioni dei vari gruppi tassonomici non sono la derivazione con modificazioni di uno stesso embrione, la situazione è insomma diversa da come la rappresentava Haeckel mostrandosi invece come quella descritta nella figura seguente tratta da uno studio pubblicato dall’Università di HarvardThere is no highly conserved embryonic stage in the vertebrates:implications for current theories of evolution and development“:

Insomma, sembra proprio che il prof. Horner stia andando incontro ad una delusione, gli embrioni di pollo non sono embrioni “adulti” di dinosauro!

Al massimo da un pollo potrà ottenere un pollo incompleto…

Ma confidiamo che svolgendosi l’evento in quel di Milano qualcuno dall’Università della Bicocca faccia sentire la propria voce in nome della vera scienza, se proprio il prof. Pievani è impegnato mandi qualcun altro, ma protesti contro questo fenomeno da “circo”!

Il problema però è più grave di quel che si possa pensare, dopo l’evento di Milano si replica il giorno dopo a Parma e infine il 31 a Firenze, nientemeno che nell’aula magna dell’Università degli studi in piazza San Marco.

Per il buon nome della scienza qualcuno fermi il “Guru dei Media”!

Un’ultima domanda: tutti quelli che in occasione del convegno a Verona protestarono contro il patrocinio del Comune, per coerenza dovrebbero protestare contro il patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Milano alla carnevalata di oggi, nonché all’associazione del nome dell’Università degli Studi di Firenze a quella in programma il 31.

Aspettiamo di leggere le proteste sui siti scientifici specializzati.

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

13 commenti

  1. Alessandro Giuliani on

    Mamma mia a che siamo arrivati caro Enzo, io descrivevo nel mio libro Jurassic Park come una metafora della crisi della scienza moderna (http://www.ibs.it/code/9788849827903/giuliani-alessandro/scienza:-istruzioni-per.html) ed ora invece esce fuori il consulente di Spielberg che vuole farci credere sia tutto vero.
    Il titolo ‘media guru’ fa sì pensare alla carnevalata ma attenzione, ci insinua anche il dubbio che la carnevalata sia TUTTO e che dietro alla carnevalata il reale si sia dissolto da tempo.
    Inquietante il 70% che crede che da queste scemate si tiri fuori qualcosa di utile ma molto molto più consolante il restante 30% che direi formato quasi tutto da ‘salvati’ (dal rimbambimento imperante).
    Il 70% rimane lì come un macigno, chiaramente si tratta del 70% dei lettori del sito del Corriere quindi una fetta molto poco rappresentativa della popolazione generale, però io azzardo l’ipotesi che la maggior parte siano persone che avrebbero ‘l’atteggiamento corretto’ (se si vivesse in un mondo ragionevole) e cioè: ‘se uno scienziato accreditato fa una cosa del genere non lo fa certo per fare spettacolo ed autoincensarsi ma avrà in mente un’applicazione per il bene comune’, è lo stesso atteggiamento che ho io nei confronti di tutte le persone che fanno dei mestieri che io non padroneggio ma che ‘per default’ assumo abbiano una valenza positiva per tutti (vigili del fuoco, magistrati, medici, fruttivendoli, contadini, acrobati del circo, attori…) se cominciassi a pensare che lo fanno solo per puro tornaconto personale sarebbe ben triste…
    Ma la scienza la padroneggio abbastanza da capire l’orrore di questa cosa, sarei nel 30% di chi dice che è totalmente inutile (anzi aggiungerei che è dannoso) ma ci vorrei stare senza insieme perdere la fiducia nel mondo che mi circonda…

    • Caro Alessandro,
      una delle cose che più fa pensare è il fatto che di fronte ad una così evidente operazione di facciata nessun giornale e nessun sito che si occupa di scienze abbiano sollevato dubbi.

      E’quindi giustificato il tuo sospetto: “…insinua anche il dubbio che la carnevalata sia TUTTO e che dietro alla carnevalata il reale si sia dissolto da tempo.”

      Consiglio anch’io il tuo bel libro “Scienza istruzioni per l’uso”, una voce di denuncia su questo degrado della scienza.

  2. Ma trovare una mutazione positiva che liberi da un sacco di malattie non e’ piu’ utile?
    Pare brutto?
    Mah.. tra l’altro “Jurassic Park” uno dei film piu’ … evitiamo parolacce… 😀
    A parte la sciocca moda del merchandising spinta all’eccesso…
    I miei cuginetti che mi elencavano i nomi di TUTTI i dinosauri, manco fossero tanti Pennetta in erba…
    Ma poi dico… Non ho mai sopportato l’implicazione finale “Non si puo’ pretendere di governare la Natura (notare la N maiuscola, come per deificarla, NdR) Essa si ribella“.
    A parte la solita raffigurazione cinematografica caricaturale del nerd… Se il nerd in questione non avesse protetto tutti i sistemi con una password (e poi ti voglio a “spegnere e riaccendere”… sempre la password ti chiede), e non avesse lasciato tutti i cancelli aperti per scappare piu’ in fretta con quegli embrioni di dinosauro, e naturalmente l’uragano che incombe e che fa “scattare la luce” (sistemi di backup state alla larga da me), non sarebbe successo nulla di nulla e il Parco avrebbe aperto con notevoli introiti.
    A parte i numerosissimi bloopers e incongruenze e plot-hole, tipo che ci sono dinosauri gia’ grandi e cresciuti, tipo il T-Rex e il brontosauro, che avranno come minimo 15-20 anni l’uno…
    Ma dico… alla fine… gli interruttori per accendere e spegnere la luce, dove li mettono? AL CENTRO DEL PARCO, IN MEZZO A CENTINAIA E CENTINAIA DI PREDATORI.
    Vorrei conoscere il progettista…
    😀
    My two cents

  3. No, non mi sta bene, voi fate facile ironia, ma non capite che le sorti dell’evoluzione umana sono legate alla quantita’ di ingredienti che il media guru sta per utilizzare!

    – scenario pollo in percentuali troppo elevate: salta lo spauracchio del neo-malthusianesimo e si risolve il problema delle risorse per sfamare la popolazione umana, qualsiasi sia il suo tasso di crescita!

    – scenario sauro in percentuali troppo elevate: la popolazione umana viene attaccata e ridotta ad un decimo, come da programma di alcuni…

  4. Horner, a quanto s’è capito almeno,intenderebbe solo fare un ritocchino allo sviluppo,”crackare” un pollo ed ottenere una sorta di gallimimus, non alterare il dna in sé,qualora fosse possibile modificare con successo il dna vorrebbe dire dare prova di necessità di un progetto intelligente!(ad ogni qualsiasi intervento con cognizione di causa sul genere in verità….altro che “progetto” neodarwiniano)
    Ma Horner davvero cercava qualcosa simile alle zanzare di JP(che comunque fu un film di grande successo,certamente più apprezzato dai più piccoli,ma potenti effetti speciali,bella la resa dei dinosauri etc..ma tutto li poi insomma..meglio sicuramente chicken park :D) con cui far tornae alla vita un dinosauro,forse poi fu “galvanizzato” da G. Church che ha stimato possibile ricreare un mammuth con una modica sommetta di 10Ml di dollari..partendo da un elefante creando un embrione e fecondandoci una elefantessa..(Ovviamente si comprende come vi sia differenza abissale per vari motivi(due “elefanti”..materiale genetico di mammuth etc..)).
    E così eccolo a parlare di possibilità già di far crescere i denti a un pollo(e beh?)ma purtroppo dice niente da fare per far crescere coda ed arti..(mah va?)
    Mi riallaccio quindi a quello che dicevo in uno deli ultimi commenti qui sui polli:
    http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/05/su-pikaia-una-replica-a-cs-che-sia-un-dibattito-questa-si-che-sarebbe-evoluzione/
    più di creare un gallo deforme,anche stabile,nel senso in grado di sopravvivere con 4 zampe una coda lunga non si farebbe.
    E la coda non sarebbe certo una vera “coda” ma qualcosa come le code umane:
    http://www.dissacration.com/2007/05/14/uomo-con-la-coda/
    alcune(più corte)scodinzolano anche..ma son code per mofdo di dire..così il “nuovo” gallo avrebbe finti arti e finta coda..sarebbe un mostro-pollo,non un dinosauro..
    Da qui si può chiaramente vedere come il 70 % dei lettori del Corriere(ma credo che fuori caro Alessandro cambierebbe non molto la cosa sai?)non hanno chiaro un punto centrale della critica del neo-darwinismo,la necessità della nuova informazione.
    Questo, e poi,sorprendentemente, sembra essere “immortale” la fesseria di Haeckel.Anche su Pikaia si continuano a vedere i disegnetti di Haeckel..
    Ma sul 30 % Alessandro non credo ci sia tanto da rallegrarsi..infatti sostengono solo che non si rivelerebbe utili per nuove cure alle malformazioni del genere umano,non è detto che non creda a tutte queste “scemate”.
    Ma è proprio ciò che stravolge il mondo della divulgazione scientifica.Tutto ciò che viene presentato in modo “verosimile” al pubblico diventa qualcosa di possibile..motore a curvatura preso da star trek..motore a moto perpetuo.free-energy dove si presenta niente più che un banale meccanismo di ‘conservazione’ dell’energia.
    Ecco che anche le “teorie” di Steiner diventano serie possibilità,Icke,Kadmon..il mondo delle parole in libertà..
    Vedendola in modo newtoniano sembra che il voler salvare e mantenere saldi alcuni paradigmi comporti poi anche la possibile accettazione di qualsiasi scemenza presentata verosimilmente(che poi sono la stessa cosa anche i paradigmi che si vuole salvare)

    • Leonetto,

      voglio sottolineare una tua frase:
      “Ma è proprio ciò che stravolge il mondo della divulgazione scientifica.Tutto ciò che viene presentato in modo “verosimile” al pubblico diventa qualcosa di possibile..”

      Facciamoci un giro sui siti di divulgazione scientifica, è tutto un osannare qualunque notizia entri nel circuito, che poi sia seria o si tratti di una cialtroneria non fa differenza, nessuno che stia lì a dire che il re è nudo.

      E non ritengo che siano in malafede, si tratta di una riuscita omologazione che ha reso quasi tutti incapaci di un approccio critico.

      • Concordo certamente Enzo nell’osservazione che è riuscita un’omologazione che ha reso quasi tutti incapaci di un approccio critico.
        Mmm..e cosa si ha se si verifica una persuasione profonda e un’adesione acritica?
        Ed in verità anche su CS abbiamo già,in alcune occasioni,avuto modo di parlare un po’ di questa “omologazione”

  5. C’è qualcuno che ha letto il libro di Horner? Io sì…e tutta questa fanfara non la comprendo. Costruire una discussione su anticipazioni di quotidiani…bah! Prima, leggete il libro, poi, criticate. Sennò fate il gioco dei media guru…

    • Francesco,
      sulle anticipazioni dei quotidiani si possono legittimamente aprire delle discussioni, lo fanno tutti e non capisco perché solo noi dovremmo astenerci dal commentare.

      Se invece mi sta comunicando la notizia che non è vero che il prof. Horner ha intenzione di realizzare il “pollosauro”, o che c’è qualcosa di fondamentalmente errato nelle anticipazioni dei giornali sarò lieto di dare spazio alla smentita.

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