Amici del CICAP: che ne direste di proporre il darwinismo nell’ora di religione?

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Riconosciamolo, è’ sbagliato voler insegnare il creazionismo nelle ore di scienze, su questo hanno ragione i darwinisti.

 

Adesso facciano però il passo successivo: anche il neo-darwinismo non può essere insegnato nelle ore di scienze.

 

La cieca fede nell’onnipotenza del caso non è infatti scienza, potrebbero però richiedere di essere inseriti nell’ora di religione.

 

 

Giunti all’ultimo capitolo dell’analisi della conferenza del CICAP sul creazionismo affrontiamo la questione dell’intelligent design. La relazione ripercorre la storia del creazionismo partendo dal noto ragionamento del reverendo William Paley che all’inizio dell’800 paragonò la complessità del vivente a quella di un orologio, e quindi teorizzò l’esistenza di un “orologiaio”:

Correttamente viene mostrato il collegamento tra il ragionamento di Paley e quello degli attuali sostenitori dell’Intelligent design. Il video poi passa a mostrare la versione attualizzata dell’esempio dell’orologio, versione che adesso prevede un paragone con una trappola per topi, non senza aver indugiato prima a sbertucciare gratuitamente il bersaglio di turno, che in questo caso è G.W. Bush,il quale viene paragonato ad uno “scimmione” forse a causa del fatto che fosse sostenuto dai teocon e quindi presumibilmente da molt sostenitori dell’ID. Al riguardo viene da domandarsi (domanda ovviamente retorica) se la dott. Mautino si sarebbe mai permessa di fare la stessa battuta con il Presidente Obama:

La relatrice passa poi a parlare della cellula affermando che:

“Non tutti sanno che una cellula non è come tutti  la descrivono, una fabbrica perfetta con tutti gli ingranaggini a posto, ma è un… uno schifo, cioè una roba molle, fatta di cose spesso che non servono, messe lì che uno si porta dietro dall’evoluzione.

Si vuole quindi far passare l’idea che la cellula non sia quel meccanismo estremamente complesso che in realtà è, e la motivazione è che la cellula “è una roba molle“.

Un dubbio: se fosse stata “una roba dura” avrebbe meritato una migliore considerazione? Ma forse per la decenza è meglio sorvolare su questo punto. Resta comunque la sensazione di aver già sentito parlare in termini di “schifo” riguardo a realtà che sono al contrario di una bellezza estrema, il pensiero non può non andare all’amica del CICAP (garante scientifico dal 1989) nonché presidente onorario dell’UAAR, la prof. Margherita Hack, che paragonò il Big Bang ad una “grande scorreggia“, inaugurando quella disciplina che il prof. Giorgio Israel definì “Cosmopetologia“, vedi su Tempi A “Big Bang” la Hack insegna le scorregge ai bambini“.

Evidentemente il pensiero ateo genera questa visione del mondo.

Ma andiamo oltre, sarebbe stato invece interessante che si fosse spiegato quali sono queste cose che spesso non servono, che sono “messe lì”, perché sui libri di testo e nel corso delle lezioni a noi nessuno l’ha spiegato mai che ci sono cose che non servono. Certo che il fatto che siano portate dietro dall’evoluzione è un bel passaggio che supporta la tesi darwiniana… peccato che non sia argomentato.

Ma eccoci al punto centrale del discorso, il ragionamento da cui parte l’ID per negare la validità della spiegazione neodarwiniana dell’evoluzione, quello della trappola per topi, un meccanismo che senza uno solo dei suoi componenti non potrebbe funzionare. Questa parte dell’ID è valida come elemento contro il gradualismo, a prescindere dall’esistenza o meno di un progettista. Ma la confutazione dell’obiezione basata su questo esempio della trappola per topi finisce per essere controproducente, in altri termini una specie di “autogol”. La ricostruzione della trappola che funziona passo dopo passo aggiungendo un pezzo alla volta è infatti del tutto irrealistica, e andiamo a vedere perché. L’esempio proposto alla conferenza del CICAP è disponibile sul sito http://udel.edu/~mcdonald/mousetrap.html:

1) Primo passaggio evolutivo della trappola:

Domanda: ma la molla chi la fa scattare? Oppure scatta in continuazione (mossa da cosa?) finché casualmente un topo non si trova a passare per il buco? E quale topo passerebbe mai di lì se la molla scatta in continuazione? Evidentemente questo è ciò che i darwinisti ritengono convincente, stando così le cose noi siamo sempre più convinti che ci stiano prendendo in giro.

2) Secondo  passaggio evolutivo della trappola:

Idem come sopra. Il movimento della trappola è un vero miracolo.

3) Terzo passaggio evolutivo della trappola:

Qui siamo all’autoconfutazione dell’argomento, infatti viene candidamente ammesso che nei primi due passaggi la trappola non poteva funzionare in quanto nessun topo sarebbe passato senza un’esca allettante per un posto dove una misteriosa molla stregata si muove inopinatamente.

4) Quarto passaggio evolutivo della trappola:

Qui la molla si è “sdraiata”, continuando a muoversi senza nessun dispositivo che provochi lo scatto. Pare che così prenda più topi…

5) Quinto passaggio evolutivo della trappola:

Adesso il dispositivo è finito su una tavoletta di legno, così oltre a poter essere spostata non si fanno buchi su pavimento “Attaching the spring to a piece of wood is even better, since it’s easier to move around, doesn’t leave holes in the floor…” Ma a chi importa se si fanno o no buchi sul pavimento? Al padrone di casa ovviamente: ma chi è questo padrone di casa? Questo non è ipotizzare un “intelligent design”?

6) Sesto passaggio evolutivo della trappola:


Saltiamo un passaggio (che si può trovare al link sopra indicato), giungiamo finalmente al punto in cui viene inserito il meccanismo di scatto. In sua assenza, come detto sopra, la trappola deve scattare a “casaccio”, senza che ci sia la certezza che un topo sia presente, questo significa che finora la trappola non poteva semplicemente catturare nessun topo! Provar per credere: se scatta in continuazione i topi non si avvicinano, se scatta alla cieca non ne catturerà mai nessuno. Va comunque detto che il meccanismo raffigurato non funziona in quanto i tratta solo di un filo che non si sa come sia fissato e perché ad un certo punto lasci libero il meccanismo. Altro miracolo.

7) Ultimo passaggio evolutivo della trappola:

Solo adesso si capisce come possa scattare la trappola! In pratica finora nessuna delle soluzioni proposte poteva funzionare. L’argomento portato dal CICAP è dunque a favore della tesi dei sostenitori dell’ID: esistono meccanismi che non possono essere realizzati con il gradualismo.

Ma è mai possibile che darwinisti, CICAP, Paolo Attivissimo ecc… ignorino tutto quello che è stato mostrato in questa serie di articoli di debunking della conferenza dello stesso CICAP?

Sappiamo con certezza che ai massimi livelli del darwinismo contemporaneo questa consapevolezza esiste, lo prova il seguente documento in cui Richard Dawkins dichiara che l’origine della vita è dovuta ad un progetto inteligente:

 

Questa dichiarazione fatta da Richard Dawkins (che proprio nell’articolo precedente abbiamo visto firmare insieme a Rita Levi Montalcini, Umberto Veronesi e moti altri la petizione pro darwinismo alla ministro Moratti), testimonia al più alto livello l’affermazione della correttezza delle conclusioni dell’Intelligent Design.

Ma se la credenza in un progettista intelligente è un elemento in comune tra ID e darwinismo, se i creazionisti credono nei miracoli e anche i darwinisti credono nel miracolo del caso che contro ogni dimostrazione genera complessità, le due teorie sono esattamente sullo stesso piano.

Ed entrambe sono pertanto delle religioni. Ecco quindi risolto il problema: l’ID non deve essere insegnato durante l’ora di scienze.

E’ la teoria darwiniana che deve essere insegnata durante le ore di religione.

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

85 commenti

  1. Ma ora..per qual motivo un neodarwinista deve andare a rispondere ad esempi semplificativi della “complessità irriducibile” quali la trappola per topi o l’orologio a pezzi nella scatola con cose ridicole come questa successione di passaggi per la formazione della trappola per topi partendo da un filo metallico o con algoritmi che mostrano come dai pezzi dellascatola in tot ‘generazioni’ si formi l’orologio funzionante,che son cose che ,per fare riferimento a un termine che è stato proposto di recente,sono delle vere e proprie boiate?
    Non dovrebbe semplicemente dire qualcosa come :
    “Eh..ma quelli sono esempi fuorvianti,infatti si sa già che sono pensati in quella maniera e realizzati avendo in mente da principio come funzioneranno.Bisogna considerare diversamente,infatti,ponendo determinate contingenze si potrebbe verificare,sempre in virtù di un meccanismo darwiniano di caso e necessità,quindi in virtù della comparsa di un piccolo rozzo vantaggio ecco che,con una serie di graduali passaggi microevolutivi si raggiunga la stabilità di quel vantaggio e con esso una nuova specie cosicchè guardando in un certo modo si vede un processo macroevolutivo da una specie ad un’altra mentre in verità sarebbe un processo microevolutivo.
    E ad ogni modo se proprio si volesse far riferimento alla trappola bisognerebbe dire di avere un “oggetto” che traesse vantaggio da altro ma che per qualche ragione avesse acquisito un meccanismo apri-e chiudi tipo ostrica e che per qualche contingenza questo meccanismo riuscisse a prendere saltuariamente topi.Man mano che questo meccanismo rozzo si evolveva ecco che il vantaggio maggiore era rappresentato dall’acchiappare topi e la vecchia funzione diveniva obsoleta,persa,al più poteva lasciare qualche traccia nel nuovo oggetto.L’errore è dunque supporre che senza la nuova caratteristica l’oggetto fosse qualcosa di inutile,mentre invece si sa,il neodarwinismo lo dice,aeva una sua utilità.E visto che l’abiogenesi non rappresenta un punto del pensiero neodarwinista si ha sempre un punto di partenza funzionale e funzionante.”
    Al quale verrebbero mosse le solite,e corrette critiche,alle quali il neodarwinismo proporrebbe le solite ,imho,inadeguate difese,ma per lo meno non si cadrebbe nel tragicomico,nel ridicolo,nel non so che cosa…
    Con quegli esempi ed algoritmi non si capisce a che gioco si stia giocando..tantopiù favoriscono un clima confusivo..
    John H. McDonald non si vergogna a proporre simili fesserie?E il Cicap a dargli manforte?
    E fra l’altro neanche di sfuggita..in sordina..no con gaudio, con scherno..portano avanti l’empio come se avesse tirato fuori chissacchè,chissà cosa fosse riuscito a creare e che valente e intelligente sia il neodarwinista e che sfigato e sciocco quello dell’ID…
    E’ veramente follia pura…tutto questo convegno si è rivelato esserlo..

    P.S.
    “Un dubbio: se fosse stata “una roba dura” avrebbe meritato una migliore considerazione? Ma forse per la decenza è meglio sorvolare su questo punto.”

    Giusto per “sdrammatizzare”,in tutta simpatia e rispetto per la dott.ssa Mautino,ma fra “figoni” etc..non è che era un po’ poco lucida durante la conferenza perchè un po’ “ingrifata”?

  2. Propongo di fare una colletta e spedire ad Attivissimo (e ai suoi sodali del CICAP) una camionata di ENAPREN.
    Penso che d’ora in poi ne avranno bisogno: gli prenderanno a fischiare le orecchie che d’ora in poi, lo soprannomineranno “locomotiva” 😀

  3. Giorgio Masiero on

    Caro Enzo, sono d’accordo sulla tua equazione:
    Sintesi Postmoderna = ID
    Quando Dawkins ricorre alla panspermia per giustificare l’origine della vita sulla Terra (altro che “roba molle”!), ricorre cioè a progettisti intelligenti di galassie lontane sposa letteralmente l’ID. A questo punto l’unica differenza tra Dawkins ed un battista nordamericano riguarda la natura del Progettista, non la Sua esistenza.

    • Benchè talvolta appaiano appaiate di fatto teoria dell’origine dell’Universo,Teoria di origine della vita e Sintesi Moderna sono tre cose distinte.
      Capitoli a parte..certo la Sintesi Moderna necessita che la vita abbia avuto origine,ma che la vita abbia avuto origine è cosa assodata…L’interrogativo su come ebbe origine arrivò certamente con forza dopo Darwin e Wallace ,certo,e l’abiogenesi fu la teoria proposta come lo fu la panspermia,dopo problemi rilevati in una generazione spontanea.
      Vi si possono fare mille ed una obiezioni,dire che è come credere nei mitracoli e dire che il problema venga spostato altrove nell’Universo.
      Che sia un’ID con la maschera etc..ma non c’entra con il Neodarwinismo.

      Quanto al resto..beh diciamo che sicuramente tutte le “storie proprio così” ,proposte spesso e volentieri dai neodarwinisti, sono dense di Finalismo,di Lamarckismo,ID.
      Che poi queste storie hanno rappresentato e rappresetano tutt’oggi argomenti “seri” di spiegazione di fatti e processi evolutivi usati in testi e dai neodarwinisti in generale.Il che farebbe si pensare di proporne l’insegnamento nell’ora di religione…
      Per la Teoria in sè,per il ‘cuore’ proprio l’uguaglianza stretta con l’ID,magari non la vedrei,anche se, un po’ è,con quelle “contingenze” et al., come se facesse (o quantomeno sembrerebbe che facesse)spesso e volentieri riferimento ad una Madre Natura ed a un finalismo-lamarckismo…..
      Madre Natura,L’orologiaio Cieco,il Gene Egoista qualcosa viene presentato spesso e volentieri anche sulla scia del fatto che da Darwin in poi si prese spesso e volentieri a modello la selezione artificiale.Un sistema,un processo intenzionale sensibile a contngenze puramente controfattuali.
      Rilevando quindi importanza sul connubio fra fatalità-contingenze e necessita-sopravvivenza-vantaggio.
      Per ovviare a quella rappresentazione di un “ente” viene proposta una legge,abiamo già visto una versione di Boncinelli circa il cervello in passato..
      Si suppone una sorta di legge che porterebbe “a parità di ogni altra possiilità,la probabilità che una x1 vinca la competizione(lotta per la sopravvivenza) con un x2 nella nicchia ecologica N è p”
      Quale sia,dove sia ,se ci sia è tutto sull’ipotetico.
      Quindi il punto centrale di ciò che fa avvicinare il neodarwinismo all’ID sarebbe in buona sostanza la selezione naturale,un fenomeno importantissimo e centrale per l’ipotesi neodarwinista.
      Ma del resto il “Caso” non esiste,questo per tutti.Esistono aleatorietà,indeterminabilità etc..
      E con questo i neoddarwinisti dicono che esisterebbero magari delle sorte di “leggi” rassmilabili all’intervento di una Madre Natura,ma al momento appaiono ,e forse rimarranno,indeterminabili ma per “interpolazione” da ciò che si può osservare…

      • Sintetizzando la situazione, il neodarwinismo somiglia ad una religione in quanto crede nei miracoli de dio “caso”, l’associazione all’ID viene dai discorsi di uno dei massimi esponenti cioè Dawkins, discorsi dai quali non mi sembra che qualcuno abbia preso le distanze.
        È vero che la nascita della vita è un altro argomento, ma una volta postulato un progettista direi che si accredita comunque l’ID.

        • Esatto..chiarisco..sono concordissimo e trovo giustissimo applicare lo “shaolinistico” ‘là mi cercasti e là mi trovasti’ ,per cui se è il neodarwinista stesso che tira fuori determinate argomentazioni allora la replica è una diretta conseguenza..
          Se con abiogenesi si vede corrispondenza con l’ID,con le varie storie “proprio così” idem,con la selezione naturale in qualche modo ugualmente poi che sorgano perplessità sul perchè screditare l’ID è normale…
          Sul fatto della non predittività..anche li si dice qualcosa di un poco ambiguo anche perchè non mi pare che sia richiesta o si sappia dare predittività sull’origine di nuove “specie”,non varietà,ne in che circostanze ,ne in che tempi..anche la stessa unità di misura “darwin” http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/03/darwinismo-grande-convegno-a-verona/ non ‘credo’ sia applicabile all’origine di una nuova specie…
          Si beh..prendono una specie..attraverso omologie,vicinanza genomica etc..la insericono nell’albero filogenetico,in una era supposta,ipotizzano varie forme di transizione e stimano in che tempi si siano raggiunte certe modifiche,certe caratteristiche,in che tempi da un pesce si sia “formato” un anfibio ,in quanto da una bestiola terrestre si sia andato sviluppando un delfino..
          Però ,al di la che è tutto “magico”,senza corroborazioni,senza applicabilità di calcoli matematico-statistici,senza prove che la sostengano,non credo sia possibile passare queste cose come una predizione..
          Viene in mente il pubblicitizzatissimo :”la terra dopo l’uomo” (del quale magari si parlerà qualche volta..chissà..)
          http://www.youtube.com/watch?v=lA9vDzYeWto&feature=relmfu
          http://www.youtube.com/watch?v=NXu3dkT5xUE&feature=relmfu
          in cui si dice “si pensa erroneamente che per LA NATURA sia facile far evolvere una specie fino al livello che le consenta di dominare il proprio ambiente..
          E in cui si dice che i gatti potrebbero diventare delle agili scoiattoli volanti,ma attenzione si dice che :PER adattarsi al proprio ambiente i gatti potrebbero subire delle mutazioni…
          E non scordiamo :
          http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/03/le-scienze-unidea-sbagliata-sulle-origini-delluomo/
          Insomma sembra un po’ che si “predichi bene” ma si razzoli male..
          O no?

      • Giorgio Masiero on

        L’ideologia è unica, la distinzione tra origine della vita (per panspermia) ed origine delle specie (per selezione naturale) è una technicality. Se mi sono riferito all’origine della vita è perché di questo si parla nel filmato (e panspermia = ID). Sulla selezione naturale, il suo finalismo nel caso della speciazione è stato ben rilevato in un vecchio articolo di Enzo, a cui mi sono ispirato per un recente articolo su UCCR.

        • L’articolo a cui fa riferimento Giorgio mostra chiaramente come il finalismo sia parte del Dawkins pensiero per sfuggire agli insormontabili problemi di improbabilità.
          http://www.uccronline.it/2012/06/15/dove-neodarwinismo-coincide-con-creazionismo-il-bluff-della-selezione-naturale/

          E non è accettabile affermare che i passaggi intermedi siano selezionati per altri fini e che “finiscano” per assolvere la funzione finale.
          Si indichino allora chiaramente le funzioni che avrebbe assunto una proteina prima di giungere alla sua forma attuale, altrimenti siamo alle solite “just so story”.

        • Sisi..ma ho spiegato cosa volevo dire così come ho compreso cosa si voleva dire.
          Di fatto la selezione PER è un problema del neodarwinismo,nel senso che fintanto che valeva,sin da Darwin,,l’ipotesi Lamarckiana della trasmissibilità dei caratteri acquisiti tutto “magicamente” era su un altro livello.
          Scartandola ed introducendo il motore di mutazioni casuali si va a fre ricorso ad un fattore Q immenso..fra l’altro,cosa importante, non corroborato ne direttamente ne indirettamnte in alcun modo..
          E così non si riesce a non dire “la Natura ha fatto”,”per fare questo o quest’altro la tal specie ha” etc..
          Perchè limitandosi a dover ricorrere ad una fortuita casualità della comparsa di un vantaggio rozzo grazie al quale, proprio ad hoc ,sia possibile vincere una lotta per la sopravvivenza sempre più man mano che questo vantaggio migliora con l’evoluzione è qualcosa di veramente difficle..
          Perchè anche ammettendo che esistano quelle varie leggi che fanno apparire la Natura come un progettista,come furbamente spiega Odifreddi,se non ci sono anche per la comparsa del nuovo è un bel problema.
          A quanta dose di fortuna bisogna far ricorso e quanta ce n’è stata per arrivare alla biodiversità attuale?
          Cioè perchè poi si scende nel ridicolo ad un certo punto no?!
          Coyne ha detto che l’ID è non scientifico perchè NON è falsificabile….
          La trovata processuale contro la scientificità dell’ID fu più sottile però ,si disse che non era distinguibile dalle ipotesi religiose…
          Ma una cosa è curioso notare è che può anche esser vero questo,ma al tempo stesso il neodarwinismo,in verità ammette una sorta di finalismo,come, ripeto, dice anche Odifreddi,dato da leggi naturali (sconosciute)che fanno apparire come l’intervento di un progettista.
          Conseguenzialmente di fatto l’ID da una parte non aggiungerebbe nulla di nuovo al neodarwinismo divenendo esso stesso neodarwinismo,dall’altra diventerebbe indistinguibile dalle religioni…
          Per sillogismo il neodarwinismo è un credo.
          Non stupisce pertanto che uno dei massimi “punti di forza” sia :”Eh ma non abbiamo nessun altra teoria”.
          Perchè non si capisce come un “fatto” non si riesca a spiegare e quindi ad allontanarvi critiche proprio perchè è un fatto.Evidentemente un fatto non è.

  4. non avevo mai visto questo video di Dawkins, è disarmante, cadono le braccia…

    ma è questo il livello?! Incredibile.

  5. Non tutti sanno che una cellula non è come tutti la descrivono, una fabbrica perfetta con tutti gli ingranaggini a posto, ma è un… uno schifo, cioè una roba molle, fatta di cose spesso che non servono, messe lì che uno si porta dietro dall’evoluzione.

    roba molle… evidentemente dura è meglio! certo non è questo il caso, poichè non vi è alcun rapporto logico tra la funzionalità di una cellula e la sua durezza, però in determinati casi una struttura robusta è certamente una cosa positiva e la Mautino deve saperlo molto bene

    a discapito di queste sciocchezze, non so ne siete già a conoscenza, nuove ricerche hanno evidenziato un sistema di comunicazione cellulare estremamente complesso che funziona mediante emissione di luce

    http://darwins-god.blogspot.com/2012/06/evolutionists-self-destructing-now-they.html

    cito il rapporto:

    “…organismi o cellule isolate possono trasmettere informazioni senza l’uso di un vettore di informazioni molecolare”

    “…potrebbe essere che molti processi cellulari siano attivati ​​da fotoni”

    “…siamo costretti ad accettare che le cellule non sono solo un mondo di molecole efficaci, ma anche un mondo di luce efficace”

    ovviamente questo sistema complesso di comunicazione coinvolto nel funzionamento stesso della cellula, che la scienza attuale non è capace di comprendere, si è formato per puro caso

  6. Lo scientismo a volte vince, a volte perde…
    Nella storia ci sono stati molti “periodi bui”, in cui la Scienza non era uno strumento nelle mani dell’Uomo, ma era il fine dell’Uomo.
    Oggi alcuni ci propongono il solito “pasto” (un involtino di credenze “illuministiche” condite con la solita fede che li riveste… -per usare una metafora culinaria).

  7. Anche se non centra con questo articolo vorrei che mi aiutaste.
    Ho trovato su un forum una sezione dove si parla di Darwin, evoluzionismo… Ho visto che c’erano alcuni errori come: la biologia molecolare afferma che con le scimmie abbiamo ben il 98% dei geni in comune.
    Allora visto che tutti erano a favore della teoria dell’evoluzione e nessuno contro, pensando anche che non abbiano mai sentito le critiche all’evoluzionismo, ho deciso di mettere i link ad alcuni siti e dei file pdf che confutano la macroevoluzione.
    Un utente ha trovato delle inesattezze nel materiale che ho messo, soprattutto non era d’accordo col fatto che le mutazioni non aggiungono nuove informazioni perciò gli ho chiesto:

    io: sapresti farmi un esempio di mutazione che aggiunga informazioni in più?

    risposta: Le mutazioni come ti dicevo o aggiungono o eliminano materiale genetico o lo modificano,ma è sempre conservato all’interno della popolazione.

    Un esempio di mutazione che aggiunge materiale genetico sono le malattie da espansione da triplette. Malattie generate dall’espansione ( ripetizione sempre della stessa sequenza) di gruppi di 3 nucleotidi o multipli di 3.

    Sapreste dirmi qualcosa su queste malattie, con questa risposta si può spiegare la macroevoluzione? Io credo di no, però non avendo grandi conoscenze potrei anche sbagliarmi. Allora chiedo a voi più esperti di darmi una mano.

    • Benvenuto Viktor,

      che le mutazioni avvengano non c’è dubbio, il punto è che non portano nuove funzioni ma deterioramento del genoma, come si diceva qui http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/05/le-mutazioni-casuali-generano-malattie-non-evoluzione/.

      Strano che ti abbiano proposto proprio un esempio di malattia, infatti l’espansione di triplette è collegata a: Corea di Huntington
      Sindrome di Martin-Bell
      Distrofia miotonica
      Atrofia muscolare spinobulbare.

      E allora, di quale macroevoluzione vogliamo parlare?

      In genere viene proposto l’esempio dell’anemia mediterranea che insieme ad una perdita d funzione almeno porta anche un vantaggio, quello di essere più resistenti alla malaria.
      Ma anche quello non è una prova della macroevoluzione, come dicevo si tratta di una perdita di funzionalità che non porta quindi ad alcuna nuova funzione.

      • Beh Enzo..strano…considerando quello che si legge in rete…saran Yahoo-Answers lettori:
        http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20090627025025AAW78Zy
        http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20100629150756AAAQ697

        Il ‘gioco’ è far finta di non comprendere cosa si intenda per una mutazione genetica o un processo evolutivo in cui si possa vedere un incremento di informazioni nel genoma..o del diffondere altro come fosse la soluzione a questa cosa.
        e collegato strettamente al far finta che una divisione fra micro e macro evoluzione sia uno stratagemma anti-evoluzionista non-sense.
        Dall’unione di questo arrivan tante false prove e corroborazioni del neodarwinismo..
        Topi doi campagna e topi di casa si differenziano anche in virtù di un differente riarrangiamento dell’informazione conseguentwe una Robertsonian fusion.Ci sono poi varietà derivanti da trasposizioni,da tandem fusion…
        Quindi entra anche in gioco il non comprendere il concetto di specie e mescolarlo a quello di varietà…

        • Leonetto dovevi rispondere te alle domande, praticamente sai tutto di evoluzione (non me ne voglia il prof Pennetta) :-).

          • Lei è il n°1 in fatto di evoluzione, ma ciò non toglie che Leonetto è il n°0 (non che vale, è il numero che viene prima) :-).

  8. Michele Forastiere on

    Mamma mia, questa conferenza diventa sempre meno ascoltabile! Di nuovo con la storia dell’occhio? E poi, la cellula “una roba molle”?… Non si può proprio sentire!
    A proposito della Hack (visto che l’hai citata, Enzo): hai letto la traccia dell’Ambito Tecnico-Scientifico della maturità?
    http://www.corriere.it/scuola/speciali/2012/maturita/notizie/prima-prova-maturita-ambito-tecnico-scientifico_546fd53a-babb-11e1-9945-4e6ccb7afcb5.shtml
    … No comment…

    • Sì, l’ho letto ieri, qualcuno dei miei studenti ha fatto quel tema…

      Cero che la Hack è fissata con la religione:
      La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali.

      Nessun vincolo religioso, solo è importante che progredisca, chissà, forse gli scienziati nazisti la pensavano allo stesso modo.

      • “È assurdo pensare che non ci siano altre forme di vita all’interno della Galassia. O si è credenti e si ritiene che la Terra sia stata creata apposta per l’essere umano, oppure si è atei e ci si affida alla ragione e al calcolo delle probabilità. Perché la Terra dovrebbe ospitare l’unica forma di vita intelligente? Presumibilmente esistono altri esseri anche all’interno della nostra galassia, magari civiltà più evolute o che ci hanno preceduti”

        “Che ci sia la vita è indubbio, anche intelligente. Il problema, viste le distanze, è riuscire a entrare in contatto“.

        “Quello che è successo sulla Terra, se ci sono le condizioni adatte, sarà successo anche in molti altri luoghi: è assurdo pensare il contrario, sarebbe come tornare ai tempi di Tolomeo, quando si pensava che la Terra fosse il centro dell’universo.”

        M.H.

        Non credo siamo d’accordo su questa cosa…
        Credo che neanche tutti gli atei siano d’accordo con questa cosa.Postula qualcosa, che è assolutamente privo di riscontro empirico…senza dir nulla sulle probabilità..chissà calcolate in base a che..Ma del resto oltre che scientista ed anteista e cresciuta in grembo alla teosofia la Hack:

        “E poi anche noi, come tutti i viventi e tutto ciò che si trova sulla Terra, siamo il prodotto della morte di grandi stelle esplodenti, le supernove- spiega la scienziata -.
        Questa origine comune dovrebbe farci sentire come fratelli tutti gli esseri viventi, uomini e animali“.”
        M.H.

        Si avvicina con un ecologismo ed animalismo alla filosofia new age..la “moda”(perchè si fatica spesso e volentieri a vedere una vera libera scelta) del vegetarianesimo è stata introdotta soprattutto dalla società teosofica e in base a ciò i genitori della Hack hanno così cresciuto ed educato la figlia.
        “Il mio babbo era protestante, la mia mamma cattolica, ma erano tutti e due insoddisfatti delle loro religioni e vennero a conoscenza della teosofia, una filosofia indiana che crede nella reincarnazione. Così diventarono teosofi, e questa religione ha di buono il principio che non ci devono essere differenze né di razza, né di sesso, né di religione. La teosofia riconosce e rispetta ogni forma di vita, da qui il vegetarianismo.
        Senza considerare tutti i problemi etici per cui non la mangerei mai, trovo che questi allevamenti intensivi di oggi siamo qualcosa di spaventoso, sono dei lager per queste povere bestie.”

        “Credo che l’anima sia il nostro cervello.
        Riconosco che anche l’ateismo è una fede, perché non si può dimostrare né che dio esista né che non esista. Ma l’idea di dio non mi persuade assolutamente. Penso che sia un’invenzione degli uomini per spiegare tutto quello che la scienza non è in grado di spiegare, e anche per soddisfare questo desiderio dell’aldilà, che ci sia qualcosa dopo la morte.
        Credo siano invenzioni, sebbene come ripeto anche essere atei è un atteggiamento non razionale, come essere religiosi.”

        M.H.

        La Hack è chiaramente teosofa,e da un’immagine della teosofia assolutamente distorta dalla realtà.
        Certo può essere venduta in vari modi..anche i Geova vendon i loro deliri meglio che possono,ma bisogna vedere come stanno le cose in realtà…

  9. salve prof,

    secondo me quella della sintesi postmoderna e’ la logica conseguenza di un cammino educativo.

    Dio creatore=ID, il grande architetto dell’universo=SP.

    ma è solo una intuizione che mi e’ venuta in mente. eppure mi sembra che l’idea del grande architertto si sposi con la SP.
    e ci stanno arrivando piano piano.

    lei che ne dice?

    • Ciao Rocco,
      che il darwinismo sia nato in un ambiente che crede al “Grande architetto” è fuori discussione, saperlo o meno dipende dal “grado” raggiunto.
      Sai dal primo al 33° cambiano molte cose! 😉

      A parte le considerazioni sulla SP che è corretto chiamare SM, mi sento molto di concordare con quanto ha detto nell’intervento seguente.

  10. “…soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali.”

    per uno che la pensa come me sarebbe facile rispondere alla Margherita con una semplice domanda:

    e in base a cosa stabiliamo cosa e’ bene o male per l’uomo?

    diventa evidente anche nel pensiero della Margherita la necessita’ di doversi rifare ad un principio morale per determinare l’ambito della ricerca scientifica.

    questo implica secondo me, per stessa involontaria ammissione della Margherita, che la scienza sia per sua stessa natura, subordinata ad una precedente ricerca morale.

    tra l’altro la Margherita fa una ingiustificata asserzione con la quale afferma che uomo e animali agiscono secondo gli stessi parametri, negando di fatto l’evidente differenza che c’e’ tra uomo e animale. l’uomo non ragiona come gli animali, e tralasciare questo non mi sembra scientificamente corretto.

    mi sbaglio prof?

    glielo chiedo perche sono un profano che pensa tutto da un punto di vista “umanistico”, anche la scienza.

    • Come detto su la Hack è un connubio fra atea-teosofa e scientista,direi che non c’è molto altro da aggiungere..comunque levami una curiosità..che è SP?
      La Spezia?

      • :)la spezia!

        no volevo scrivere sintesi postmoderna e ho abbreviato perche’ avevo abbreviato anche intelligent design…lapsus ortografico!

        • Sintesi moderna…postmoderna sa di apocalittico,anche perchè poi non credo si possa indicare un passaggio differente e successivo a quello della sintesi moderna,che casomai lo rappresenta in relazione al primo neodarwinismo o teoria sintetica dell’evoluzione degli anni 40.,..
          Ad ogni modo..se posso..ti direi che quelle uguaglianze possono unirsi tutte o negaris tutte..
          Esiste talmente un panorama ampio e abbastanza differente circa alcuni concetti fondamentali che fa si che sia difficile in certi modi generalizzare.
          Così vuoi la “creazione possibile”,vuoi il “creazionismo battista”,vuoi “l’evoluzionismo teologico”,vuoi “l’evoluzione neodarwiniana” vi sono differenti modi che si contrappongono ma in ambito ,per rifarmi a M.Georgiev ,della storia naturale.
          Il Grande architetto dell’Universo si pone su un altro livello.Ma poichè è strettamente collegato a tutto quanto concerne la “filosofia” new-age e si può trovare correlazione fra essa e il neodarwinismo ecco che la tua intuizione non rappresenta qualcosa di così “strano”

          • Leonetto è da ieri che ci penso e leggendo questa risposta mi é rivenuto in mente, vorrei chiederti (con sincerità) : sei deista?

          • Non era per farmi i fatti tuoi, scusa se ho violato la tua riservatezza. 🙂

          • Non c’è bisogno di scuse..per cosa?
            Hai fatto una domanda..ho risposto.
            Non credo sia un qualcosa ne di cui vergognarsi ne da tenere celata la propria fede o il proprio credo o la propria religione.
            Quindi non credo che fare domande sulla fede di qualcuno possa minare la sua sfera privata ,la sua intimità,la sua privacy o altro.
            Certo, magari, in particolari circostanze.. venisse chiesta per esempio ad un ‘normale’ colloquio di lavoro,allora forse uno si potrebbe trovare un po’ spaesato.
            Se avessi fatto una domanda “indiscreta” o mi sarei gardato dal rispondere o ti avrei detto garbatamente che preferivo non parlare di certe cose perchè riguardano la mia sfera prvata-personale-familiare.
            Non era quello il caso.

          • Purtroppo stiamo importando da paesi nordici un malinteso senso del pudore riguardo le questioni di fede.
            Anche noi alla fine siamo contagiati dalla moda dell’intimismo e se facciamo domande sulla fede temiamo di essere indiscreti.

            E invece magari le persone mi facessero più spesso domande sul mio essere cristiano, anche se l’intenzione fosse quella di mettermi in difficoltà, sono un’ottima occasione per parlarne!

          • Mi scuso delle scuse (battuta) 🙂 PS :te l’ho domandato perché parlavi di Dio chiamandolo -Architetto-.

          • Mmmnn..no son certo di non aver fatto nulla del genere… probabilmente o ho omesso della punteggiatura o forse nello scriver troppo di getto non ho reso chiaro, forse, ciò che volevo dire.
            Non so bene a cosa ti riferisci, ma sono abbastanza certo di non aver fatto riferimento a Dio se non come Creatore,Signore,Padre.
            Il G.A.D.U. direttamente non ha a che fare col deismo,è molto collegato a massoneria,teosofia,esoterismo,satanismo,culti luciferini e new age.
            Ed è un discorso abbastanza ampio,o anche breve a ensibile a confusione in questo caso,per questo dicevo “è su un altro livello”.

          • Eh Enzo..ovviamente, per un cristiano c’è indubbiamente l’intimità con Dio,ma c’è anche quanto concerne famiglia e prossimo in generale.
            Alcuni movimenti,scuole di pensiero,religioni ,ordinamenti etc..hanno favorito invece la maggior focalizzazione sull’Io e la ricerca esclusiva dell’intimità col divino che rischia di sfociare nella new age o in ‘culti’ “self-made”.
            Arrivando anche a situazioni in cui diventa “pericoloso” o “scortese” o “non-politically correct” parlare,ma anche solo ‘confessare’ la ropria fede.
            Qualunque sia il credo di ognuno non credo che sia ,in generale,niente di buono tutto ciò.

    • la Mautino ha risposto: “è la stessa del video di pennetta. magari, ecco, cerco di correggere un paio di cose e di vestirmi meglio, ma non cambierà molto. sarà probabilmente più leggera.”
      http://www.facebook.com/events/239197509530648/

      (francamente non riesco a pensare a qualcosa di più ‘leggero’ di quella di Lugano).

      • Non c’erano dubbi sul fatto che l’analisi che si è fatta sulla conferenza fosse giunta ai destinatari.

        La risposta della Mautino ne è la conferma, ma c’è anche la conferma del fatto che da parte dei siti darwinisti si è scelta la politica della “damnatio memoriae”, come testimonia la presenza di un intervento di Marco Ferrari del blog Leucophaea.

        La Mautino la trovo personalmente simpatica, mi sembra una di quelle persone con le quali si potrebbe fare una bella discussione accesa sul darwinismo davanti ad una pizza e una birra. Credo che abbia compreso che non ho voluto criticare la persona ma gli argomenti e il CICAP.

        Comunque accontentiamoci, il fatto che abbia annunciato che non si presenterà con la maglietta “W la evolucion” già è un bel passo avanti! 😉

        • mi sembra una di quelle persone con le quali si potrebbe fare una bella discussione accesa sul darwinismo davanti ad una pizza e una birra

          Sì…ma poi spaccherebbe la bottiglia sul bordo del tavolo per usarla a mo’ di oggetto tagliente. 😀
          E la pizza… meglio che non le dica dove le infilerebbe la pizza… e come ripiegata… 😀

          P.S.: nota per la Mautino (tanto sappiamo che ci legge): stavo solo scherzando!!!

        • Non credo sia stata messa “sotto accusa” l’intelligenza,la competenza,la preparazione o la simpatia(quest’ultima fra l’altro soggettiva) della Mautino.
          Giustamente la focalizzazione e l’interesse era per i contenuti e per le parole e i toni della conferenza(e quindi giustamente di riflesso sul Cicap rappresentato nella conferenza)
          Poi qualche commento in simpatia e scherzosità ci sta ,come per chiunque si esponga in pubblico..
          La maglietta era un po’ inappropriata e ,forse, non le rendeva neanche giustizia(:D),ad ogni modo,avrei preferito anche di peggio ma discorsi migliori…
          Eccezzionale la risposta della Mautino in linea con una velata politica della “damnatio memoriae”.
          Effettivamente viene difficile pensare ad una conferenza più “leggera”.
          Mah..

  11. Giorgio Masiero on

    Io ho coniato, in quel mio articolo su Uccr citato da Enzo, il termine “postmoderna” per qualificare la sintesi neodarwinista di darwinismo e Dna. E’ il neodarwinismo che si è autoproclamato invece “Sintesi moderna”. Ma io preferisco l’aggettivo postmoderno non perché esso evochi catastrofi (e perché mai?!), ma perché il postmodernismo è una filosofia, una moda, una concezione di vita nichilistica e senza valori e anche contraddittoria; mentre con l’aggettivo “moderna” il neodarwinismo vorrebbe qualificarsi come scienza, accanto alla fisica “moderna” (quella della rivoluzione seguita alla relatività eisteiniana e della meccanica quantistica), alla chimica “moderna”, ecc.
    E anche questa idea, ti sono grato Enzo, mi è venuta leggendo gli articoli che appaiono in questo sito, nei quali non solo si smentisce la scientificità del neodarwinismo, ma anche se ne rivelano quotidianamente le connessioni ideologiche con naturalismo, adorazione del sole, ecologismo, new age, neomalthusianesimo, ecc.

    • “…non perché esso evochi catastrofi (e perché mai?!)”

      Boh..tematiche “classiche” del postmodernismo sono quelle della catastrofe, del disordine, della mancanza di senso,della frantumazione, dalla complessità incoerente, non dominabile intellettualmente e non ordinabile,del caos etc..

      Se non erro J.Huxley coniò il termine sintesi evoluzionista e sintesi moderna necessario per definire il passo successivo alla “teoria sintetica dell’evoluzione” degli anni ’40 tutto quanto seguì con la genetica,con la cladistica,con Mayr,Simpson,Gould,lo stesso Huxley etc etc…

      Perchè di fatto ‘neodarwinismo’,che forse è l’espressione migliore,quella che “non fa sbagliare” arrivo già con Wallace e diveniva di volta in volta quella che esprimeva il livello della teoria nell’epoca di riferimento.

      E quindi in relazione a questo in fondo “moderno” starebbe bene,nel senso che,laddove modernità va a far riferimento a dinamicità, a progresso, a una trasformazione incessante…si va a combaciare con il pensiero neodarwinista espresso anche da Pievani,in diverse occasioni,o consideriamo Tarditi Spagnooli che scrive cose come:”“[….]La scoperta getta così una nuova luce nella storia dell’evoluzione umana, una storia che è ancora ricca di colpi di scena.””
      Tutto ciò però ,giustamente,a parole perchè poi a fatti c’è un dogma centrale insindacabile e poi tutto il contorno può anche essere ancora “ricco di colpi di scena”…

      Quindi beh,in effetti si potrebbe nomare il neodarwinismo come sintesi post-moderna per accentuare quei lati che ha giustamente evidenziato proff.,però se deve alimentare ancor più il clima confusivo che sta dietro alla TdE,dove fra definizioni ad Hoc,fuorvianti,mescoloni,neologismi si passan continuamente lucciole per lanterne e magari scendere in futili disquisizioni o perplessità addizionali non necessarie,meglio riferirsi a sintesi moderna,in modo che tutti sappian di che si parla o mewglio ancora direi neodarwinismo,in quel modo non ci son problemi(anche se mica vero a volte arrivan tentativi di polemica sull’uso di neodarwinismo cercando di mostrare che certe critiche siano giuste ma perchè non mosse alla sintesi moderna ma a qualcosa di precedente..)

      Di sicuro Proff.Masiero,do atto che dovendo, e potendo, scegliere sarei assolutamente concorde con lei tuttavia a definire anzi postmoderna che altro..marcando l’ascientificità della ‘teoria’(che a dirla tutta non bisognerebbe dire neanche teoria allora)

      La cosa più bizzarra è che,sempre se non erro eh,ma con sintesi postmoderna si definoisce qualcosa legato all’Architettura…e rocco l’aveva uguagliata(riferendosi ad altro) al G.A.D.U….
      😀

      Ad ogni modo ecco svelato da dove è saltato fuori SP.

  12. Giorgio Masiero on

    Beh, non togliamo al darwinismo anche l’appellativo di teoria, Leonetto! C’è la teoria del multiverso, quella della metempsicosi, quella della panspermia, e via enumerando tra le infinite fantasie dell’uomo. In fondo teoria è la parola greca per quella latina di speculazione, e non implica nessun valore di scientificità.

    • Hehe..

      Beh..sono o non sono i neodarwinisti che criticano quelli che dicono che il neodarwinismo è ‘solo’ una teoria,e si pensi un po’,gli spiegano,con faccia tosta, anche cosa si intenda invece per teoria scientifica?

      Non sono sempre i neodarwinisti che pongono il neodarwinismo sopra la teoria della relatività e al pari della teoria gravitazionale?

      Se non si può chiamarlo teoria,in senso generale,perchè il neodarwinismo stesso invita espressamente a non farlo e non si può chiamrlo teoria scientifica perchè non ne soddisfa requisiti(prova-e corroboranti,criterio di falsificabilità..)
      in che altra accezione di teoria si può chiamarlo?

      Quindi considerando che la teoria(quella generale) è lo sviluppo di una congettura,mentre quella scientifica lo sviluppo di un ipotesi…al più si potrebbe chiamarla ipotesi..

  13. Giorgio Masiero on

    Se vogliamo usare al posto di una parola generica come “teoria” la parola giusta, quella che descrive esattamente che cos’è il neodarwinismo, dal mio punto di vista, è “affabulazione”, ovvero una successione continuamente riadattata di “just so stories”; buona per il popolino ed i suoi demagoghi.

    • Mi aggiungo a questa discussione con un paio di considerazioni personali.

      Se per “teoria” intendiamo la visione d’insieme di una realtà (teoria dovrebbe avere la stessa radice di teatro), cioè un insieme di leggi o principi che la spiegano, si può parlare di teoria darwiniana (che infatti è composta da: origine dei nuovi caratteri; selezione naturale; genetica di popolazioni; genetica mendeliana; evo devo, ecc…) così come si parla di teoria della relatività o teoria del caos.

      Le teorie poi possono o meno essere provate, quella della relatività lo è, quella darwiniana no.
      Il fatto di dare una spiegazione della realtà e non di un singolo fenomeno (come fanno le leggi) rende le teorie strumentalizzabili come ideologie, qualcuno più o meno esplicitamente ci ha provato anche con quella di Einstein (relatività = giustificazione del relativismo).

      Detto questo mi piace l’idea di una “Sintesi Postmoderna”, un termine che volendo si potrebbe utilizzare in senso canzonatorio della Sintesi Moderna, così come Fred Hoyle coniò e utilizzò il termine “Big Bang” per ridere dell’ “atomo primordiale” di Lemaitre.

      Ma a quel punto potremmo coniare anche “sintesi surreale” o “sintesi astratta” o “sintesi pop”…

      • Ah..beh mi scordavo di Boncinelli…
        Che afferma di poter indicare quanto concerne unicomprensivo degli ultimi sviluppi,cambiamenti etc.. come Neodarwinismo Contemporaneo(o moderno)

      • Riallacciandomi al discorso di sopra circa comunione fra neodarwinismo ed ID,volevo partire dalla considerazione di alcune parole di Boncinelli:
        “Il moderno neodarwinismo ha finito per assegnare al caso un ruolo ancora maggiore ,tanto che questo è diventato protagonista assoluto della storia evolutiva.

        Se i capisaldi della moderna teoria dell’evoluzione,rimangono ancora quelli della proposta originaria di Darwin,ci si rende sempre maggior conto che la vita non si sarebbe evoluta ne apparirebbe com’è se non ci fossero stati nei secoli,millenni grandissimi sconvolgimenti(catastrofismo?) di natura essenzialmente casuale,che si possono assegnare ad almeno 3 grandi categorie:
        -non biologici(cambiamenti atmosferici,impatto meteoriti,inondazioni,glaciazioni,siccità,eruzioni vulcaniche,tettonica,deriva dei continenti (e chi più ne ha più ne metta..))
        -biologici esterni(invasioni di specie in ecosistemi,estinzioni etc..)
        -genetici e/o biologici interni(mutazioni,duplicazioni,trasposizioni,fusioni,simbiosi,incroci,ibridizzazioni,deriva genetica..)
        [……….]
        I geni delle diverse catene emoglobiniche per esempio derivano tutte da un medesimo gene originario,che si è duplicato molto tempo fa ed ha continuato a farlo anche in seguito..Quando un gene si duplica,all’inizio entrambe le copie,la vecchia e la nuova,continuano a svolgere la stessa funzione ,ma poi col tempo si assiste ad una differenzazione,una copia contnua a fare quel che faceva,l’altra fa qualcosa di simile,ma diverso.[….]Un fenomeno che ha migliorato il trasporto complessivo dell’ossigeno nel sangue..
        Nei ‘geni master’,così come nei ‘geni architetti’, poi, solitamente, una mutazione produce cadaveri,ma nel caso in cui ciò non dovesse accadere chi sopravivvesse si troverebbe a dover riorganizzare tutte le loro attività genetiche per ripondere di questo cambiamento.”

        Qundi,circa la critica alla non predittività che offre l’ID..
        Mi risulta che ,(non voglio dire nulla pro-id come teoria scientifica eh,solo una considerazione)qualora si sappia che un qualcosa è progetto al fine di fare certe cose o di rispondere in qualche modo in determinate situazioni sia possibile avanzare delle predizioni sul suo comportamento al verificarsi di certe condizioni.
        Ma se si ha un processo dove l’aleatorietà e l’indeterminatezza sono ad un livello talmente elevato diventa chiaramente impossibile aqvanzare qualsiasi predizione.Diventa dare i numeri al lotto.
        Come dice Pievani(parafraso):”La storia evolutiva è come se rimandandola indietro mille volte e ridandogli il via riporti a 1000 risultati finali diversi”
        Beh ma allora la contestazione sulla non predittività mi sembra un po’ fuori luogo..

        O forse si vuole invece rimarcare che laddove “qualcosa si sa” e molto altro si va scoprendo e si può sapere,in quella che noi qui chiamiamo “volgarmente” microevoluzione allora le cose vanno diversamente?
        Ma allora si dice tutti le stesse cose.Allora la critica è per chi sostiene che il mondo sia arrivato dall’origine a non molto tempo fa invariato con tutto come già grossomodo lo conosciamo.Peccato però che questo nessuno lo dica…

        Inoltre non sembra esserci scampo..bisogna di fronte a tale mole di Caso,affidarsi a considerare certe ed affidabili le datazioni ed unitamente a considerare le varie omologie come evidenze a testimonianza che tutto ciò sia avvenuto dietro una mole non ricostruoibile,ipotizzabile(mah?)di svariate e sfaccettate contingenze..
        Questo lo chiamo credere.

        • Ah lo scritto di Boncineli è tratto da:”Perché non possiamo non dirci darwinisti “

  14. Buongiorno, ho aspettato che finisse la saga per rispondere. Devo dire che l’attenzione e il tempo che mi ha dedicato mi sorprendono e la ringrazio.
    Non ho intenzione di difendermi o di aprire adesso un dibattito che temo potrebbe andare avanti all’infinito. Lei ha le sue idee e ha tutto il diritto di esprimerle e anche di criticarmi. Mettere in rete una conferenza ha dei rischi (banalmente quello del linguaggio più sciolto o delle inesattezze che scappano) e se si decide di farlo bisogna poi anche accettare le critiche.
    Per il resto, non sta a me (ma neanche a lei) stabilire la validità di una teoria scientifica. La comunità scientifica è in grado di pensarci dà sola. Fino ad oggi, la comunità degli scienziati non ha ritenuto di dover riporre la teoria dell’evoluzione in un cassetto. Magari un giorno succederà (e, da giornalista scientifica, lo spero, perché avrei un sacco di lavoro in più), ma, come lei ben sa, il percorso è lungo e non bastano le critiche. Serve anche una teoria alternativa che descriva meglio della precedente il mondo.
    Quindi la saluto. buon lavoro.
    BM

    ps: se legge meglio la storia della trappola per topi vedrà che non si muove miracolosamente da sola. È il topo ad azionarla.

    • Buongiorno dott. Mautino e benvenuta,
      c’è più di un motivo per cui mi fa particolarmente piacere questo suo intervento.

      Il motivo principale è che mi permette di ribadire che l’oggetto della critica non era, e non voleva essere, la persona della relatrice(che come ho già detto anzi mi ha ispirato un’immediata simpatia) ma l’argomento trattato e le affermazioni impiegate, affermazioni sono ampiamente utilizzate in ambito darwiniano e quindi non costituiscono certo un caso personale.

      Comprendo inoltre il suo desiderio di non aprire un dibattito interminabile in quanto tali confronti risultano faticosi e spesso infruttuosi.
      Ciò non toglie che se vorrà replicare su qualcosa sarà suo diritto farlo in qualunque momento .

      Concordo poi che mettere una conferenza in rete sia un gesto abbastanza coraggioso in quanto espone sia a delle critiche che a dei rischi legati al fatto che non si possono evitare pecche e imperfezioni.

      Sul punto poi di chi debba stabilire la verità di una teoria scientifica, diciamo che nella dinamica dei paradigmi la critica è un passaggio indispensabile, da parte mia vorrei solo che ciascuno avesse tutti gli strumenti per farsi un’opinione.

      Riguardo alla teoria alternativa di cui parla, posso solo ribadire che forse ci si arriverebbe se solo si cominciasse a cercarla, ma se una teoria è errata lo è anche in assenza di un’alternativa.

      Se poi un giorno si dovesse arrivare ad un “cambio di paradigma” saremmo contenti in due, io per ovvi motivi e lei in quanto giornalista perché come giustamente osserva avrebbe un periodo di lavoro intenso.

      Riguardo infine al meccanismo della trappola per topi ha ragione, ne veniva indicato uno anche all’inizio, bisogna osservare che però non è così certo che un siffatto meccanismo effettivamente scatterebbe al passaggio di un topo, sia perché probabilmente questi passando non ci metterebbe una zampa sopra, sia perché anche in tal caso le due estremità della molla potrebbero non essere smosse al punto di scattare.
      Ma in ogni caso, come avviene per la Sintesi moderna, la vera difficoltà è ipotizzare che una serie di tagli e ripiegature “a casaccio” del filo di acciaio possa portare ad una successione di forme funzionanti.

      Prima di concludere confermo che in qualsiasi momento volesse dire qualcosa su queste pagine sarebbe la benvenuta.

      Un caro saluto e buon lavoro anche a lei
      ep

      • l’oggetto della critica non era, e non voleva essere, la persona della relatrice (che come ho già detto anzi mi ha ispirato un’immediata simpatia) ma l’argomento trattato e le affermazioni impiegate

        mi accodo e riguardo questo dovrei forse porgere delle scuse alla Mautino per una mia battuta allusiva andata un po’ troppo in là nel personale

        colgo l’occasione per esprimere una certa perplessità alla signora, mi faccia dire che questo suo intervento pacato e dalle ideologie estremamente flessibili mi ha un po’ disorientato ..i gruppi a cui è legata (il cicap, il mostro di spaghetti, oggiscienza) ci hanno abituato a tutt’altro genere di esperienze

      • Mi chiedo perché é intervenuta la prof. Mautino, se anche lei non vuole il confronto, mi sembra invece la solita propaganda neo-darwinista da “1984”, giusto?

        • francamente sembra più un modo per ripulirsi l’immagine (impresa quasi impossibile essendo una pastafariana dichiarata)

          sono passati 3 giorni e non ha più replicato, neanche per fare due chiacchiere in tranquillità, un normale scambio di opinioni con coloro che l’hanno fatta scomodare

          è venuta, ha lanciato la bomba del “non sta ne a me ne a lei dire cos’è giusto o sbagliato ma alla comunità scientifica” (che tradotto vuol dire: chi vi credete di essere per andare contro tre generazioni di atei scienziati?!), ha cercato di rattoppare qualche buco rischiando di fare la fine del topo e tanti saluti

          • atei scienziati?!), ha cercato di rattoppare qualche buco rischiando di fare la fine del topo e tanti saluti

            p.s. scusate i molti errori, ho la tastiera distrutta

          • grazie per l’offerta e per l’attaccamento ma ho solo bisogno di trovare un attimo di tempo per fare un salto in negozio a prenderne una nuova

            ad ogni modo serve ben altro per mettermi KO 🙂

  15. Solo per dire eh..ma riferendosi ancora alla trappola di mcDonald..ipotizzando in partenza che sia come dice l’autore, ovvero un filo “elastico” e che ,detto brutalmente,abbandonato a se starebbe chiuso(come si vede alla fine dell’animazione),e sia messo inizialmente in modo che il contatto fra i due capi faccia si che non si chiuda.
    Se il contatto è ‘debole’ scatta da sola a casaccio,se è troppo forte ci passa su un’orda di topi e non succede niente…io resto dell’idea che sia una fesseria…

      • Beh..sai Enzo..ora mi va bene tutto,finchè si scherza si scherza,finchè si fa sul serio si fa sul serio,però non vedo perchè prendersi per i fondelli..
        Non ho nessun problema a dire o a sentir dire che l’esempio della trappola per topi possa essere fuorviante,per quanto già detto,ma che si voglia fare il giochino del :”Ah si mo ti faccio vedere io..beccati questa!”non mi sta bene..
        Sono convinto pertanto che sia abbastanza normale che siano arrivate in parallelo considerazioni simili,come sono convinto, che, anche in quel del CICAP,nessuno ,in verità, dia credito alla storiella della trappola.Fra l’altro poi, sempre ammesso che la miglior delle ipotesi,un topo che scappa con il filo fra le terga,sia possibile considerarlo un vantaggio.
        No,perchè mi pare si arrivi all’assurdo di negare il progetto in toto.Quando un progetto esiste esiste.L’esempio della trappola per topi non da nulla all’ID ne toglie nulla alla Sintesi Moderna.
        L’esempio dell’evoluzione della trappola per topi invece ribadisco essere una fesseria e un’offesa all’altrui intelligenza…

        Quanto il resto quoto la risposta che hai dato alla Mautino,alla quale senz’altro mi accodo all’augurare buon e proficuo lavoro.

        • Mah.. ti quoto (come al solito) Leonetto…
          La signora Mautino, per quanto gentile ( a differenza di altri), non ha risposto ad nessuna domanda.

          Per il resto, non sta a me (ma neanche a lei) stabilire la validità di una teoria scientifica. La comunità scientifica è in grado di pensarci sola.

          Tralasciando per un attimo l’ortografia, mi chiedo perche’ “non starebbe al prof. Pennetta stabilire la validita’ di una teoria scientifica”.
          La teoria attuale puo’ rispondere alle domande del prof.?
          Si’? Allora Pennetta e’ un ignorante.
          No? Allora Pennetta ha ragione. Non vale nascondersi dietro al “prima o poi il Darwinismo rispondera’ anche a questo
          E non ha neppure senso dire che fin quando non si trova un’altra teoria che spieghi quello che non spiega Darwin non si puo’ cambiare nulla.
          Nel frattempo si dica chiaramente quello che Darwin NON spiega!

          • non ha risposto ad nessuna domanda

            eh eh eh …doveva essere “a nessuna domanda”…

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