Estate torrida, disinformata o semplicemente maleducata?

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(LaPresse)

Una foto pubblicata sul sito del Corriere della Sera.

E’ Ferragosto, in attesa di vedere se sul Corriere della Sera Giovanni Sartori ci propinerà la solita ramanzina sulla presunta crisi da sovrappopolazione, veniamo allietati dalle solite notizie sul caldo torrido.

 

Ma attenti alle bufale, la notizia non è detto che sia il caldo.

 

Per quattro anni consecutivamente il 15 Agosto è stato dedicato dal Corriere delle Sera alla propaganda sulla sovrappopolazione, l’incarico è stato demandato al politologo Giovanni Sartori che diligentemente ha ripetuto ogni volta i soliti argomenti come fosse un oracolo, mentre invece le sue affermazioni potrebbero essere facilmente smentite se solo ci fosse un minimo di contraddittorio (CSControllo delle nascite: vi prego, qualcuno avverta Giovanni Sartori!)

In attesa di vedere se la tradizione sarà confermata o se ci saranno variazioni possiamo analizzare un interessante caso di disinformazione “soft”, un caso non tanto importante per la notizia in sé quanto per i meccanismi che permette di individuare.

Come evidenziato nell’immagine in apertura, l’agenzia La Presse ha diffuso delle fotografie scattate a Parigi che ritraggono delle persone intente a fare il bagno nelle fontane del Trocadero, le stesse immagini sono state poi pubblicate sul sito del Corriere della Sera in “Parigi torrida, bagno nelle fontane del Trocadero“.

Anche se le immagini non sono accompagnate da alcun commento l’impressione che viene trasmessa è quella di un’estate davvero eccezionale, un messaggio che va sottilmente ad aggiungersi a quelli sul Global Warming: la gente è indotta a pensare che se perfino a Parigi c’è un “caldo torrido”, allora il clima sta veramente cambiando.

Per uno di quegli strani scherzi che il caso si diverte a fare, mi trovo nella condizione di mettere nella giusta luce l’ “estate torrida” di cui parla il servizio in questione. Alle fotografie diffuse dall’agenzia La Presse posso infatti aggiungere un’immagine inavvertitamente ripresa dal sottoscritto propri due giorni fa:

Come si vede nella parte alta della foto compare proprio il Trocadero.

 

Ingrandendo l’immagine si ha la conferma di quanto scritto sul Corriere:

Anche se l’immagine ingrandita appare sgranata è effettivamente possibile contare almeno tre o quattro persone in piedi dentro la fontana.

“Allora è proprio così, si tratta di un caldo torrido a Parigi!”, si potrebbe essere tentati di concludere. Ma la risposta è no.

A Parigi è semplicemente estate.

E aggiungiamo per esperienza diretta che si tratta di un’estate di gran lunga più fresca di quella romana! Non esiste quindi nessuna reale esigenza di fare il bagno nelle fontane dei monumenti: trattasi solo di banale maleducazione.

Ecco la vera notizia: quello che nella (veramente) torrida Roma nessuno si sogna di fare, a Parigi viene permesso e sembra anche che sia “chic”. Se invece fosse accaduto l’inverso avremmo parlato di incuria e maleducazione.

Ma invece i lettori resteranno con la convinzione che a Parigi ci sia un’estate torrida…


Buona festa dell’Assunta a tutti

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

18 commenti

  1. In fotografia vale un vecchio detto: ” la foto non rappresenta la realtà”. Il “Correre ” dà l’ennesima dimostrazione della verità di questo assunto. Si pubblica un’immagine e, con la didascalia, gli si dà un significato completamente diverso da quello reale, per il quale era stata scattata dal fotografo.
    Auguro anche io buona festa dell’Assunta a tutti e, per sdrammatizzare sulla triste atmosfera che si respira in questa estate, posto questo video, con Carlo Verdone, che sta impazzando sul web: ” Resto a Roma. Me conviene!”.
    Marco
    http://www.youtube.com/watch?v=JIoxAEH415E

  2. Ho capito: siccome Roma è la sede della cristianità, allora non si può permettere neanche un capello fuori posto. Parigi invece, madre della rivoluzione francese, si può sbracare finchè vuole: nessuno se ne accorgerà!

    • Che razza di commento!
      Quindi da lei i suoi ospiti sono liberi di mettersi i piedi a mollo nel lavabo della cucina, di spogliarsi davanti ai bambini, di sbracarsi nel salotto, magari mettendo i piedi sul tavolino e ruttando per la birra ghiacciata?

    • Non esageriamo per favore…
      Parigi è una città ricca grazie anche al Cristianesimo, seppur Roma ospita la Santa Sede.
      La laicità positiva non può trascurare la storia.

          • L’ho letto. Forse non hai capito, intendevo: perché un politologo (che si occupa di politica) deve romperci l’anima con argomenti che non sa trattare (ma tratta secondo la sua corrente di pensiero)?
            E’ come dire che un idraulico può riparare un’auto, che c’azzecca?
            Ci siamo? 🙂

          • Cmq mi da fastidio il fatto che sei pervenuto nei miei confronti.
            Antipatia personale, perché?

    • Ebbene sì, previsione avverata!

      Come si dice “mi piace vincere facile…” 🙂

      Comunque nonostante il titolo sia sull’acqua trattasi solo di una divagazione sul tema, il problema è sempre che siamo troppi:

      “la colpa è del riscaldamento della Terra prodotto dai «gas serra» a sua volta prodotti dall’uomo, o meglio dai troppi, troppissimi uomini (siamo già a 7 miliardi, si prevedeva che arriveremo a 9 miliardi, ma ora si parla addirittura di 10. Poveri noi!)”

      Chissà quanti gas serra ha prodotto lui in 88 anni di vita…

    • Sembra di leggere i titoli dei film anni ’60: “Arrivano i titani”; “Ercole contro tutti”; “Maciste contro Zorro”; “Ercole, Sansone, Maciste e Ursus gli invincibili”…

      L’emergenza alimentare sembra però avere ben altre cause, meno male che per queste cose c’è semprle Climate Monitor:
      http://www.climatemonitor.it/?p=27224

  3. Se ora a parigi fa caldo mi sembra normale, tanto più che fino al 20 luglio (poi sono tornata a casa) il tempo faceva schifo e mi sono beccata diversi acquazzoni e anche del freddo tanto che meditavo di comprarmi una giacchetta. L’ estate fino a quel momento era stata così torrida che nello Champagne (a un’ ora e mezzo di treno da Parigi) le vigne e l’ uva stavano soffrendo per le muffe perché non faceva altro che piovere ( non l’ ho letto sui giornali, me lo hanno detto i contadini). L’ estate scorsa a Parigi stesso tempo autunnale. Nel 2010 invece faceva veramente bel tempo e caldo e ho visto dei simpatici cagnolini che si facevano il bagno nelle fontane pubbliche nei pressi della tour Eiffel sotto l’ occhio vigile della padrona.

    • Buonasera Anna e benvenuta,
      leggo con piacere che anche una persona che ha una conoscenza della Francia non occasionale (come la mia) conferma le impressioni riportate nell’articolo.

      A mia volta posso confermare che il 6 e il 7 di Agosto a Parigi, io che mi trovo bene al freddo, giravo con un maglioncino e che solo nei giorni successivi ho potuto lasciarlo in albergo.

      Chiaramente non si tratta di dati scientifici, ma al riguardo ricordiamo che neanche l’articolo da cui siamo partiti era scientifico.

      Grazie Anna per il suo contributo
      ep

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