I dieci enigmi per capire chi siamo

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Dall’Universo al DNA: ciò che la scienza deve ancora svelare

 

Sappiamo di non sapere, questo potrebbe essere  il tema ricorrente dei dieci punti proposti dal Corriere della Sera in un articolo del 9 agosto: I dieci enigmi per capire chi siamo.

Leggendo l’articolo e i suoi interessanti 10 link, ci accorgiamo che, tanto per limitarci agli argomenti principali, non conosciamo il 96% dell’Universo, non conosciamo l’energia oscura (il 73% della massa dell’Universo), non sappiamo cos’è la coscienza e non capiamo cosa faccia il 95% del genoma.

In compenso Umberto Veronesi sa perché ancora non sappiamo cosa sia la coscienza:

«Non è facile per la mente studiare se stessa, ma la ragione principale di questa mancanza di progresso risiede nei freni che le sono stati imposti. Le ideologie hanno ostacolato la ricerca per il timore che lo studio della mente portasse anche al suo controllo, le fedi religiose hanno arrogato a sé il diritto di decretare il confine fra ragione e spiritualità, risolvendo ogni enigma con l’esistenza imperscrutabile dell’anima».


E Paul Davies ci dice che gli alieni sono “pura energia” (ma che vorrà mai dire?):

«Immagino piuttosto un’intelligenza post-biologica, forse una quintelligence, un’intelligenza quantistica». Se là fuori c’è qualcuno, potrebbe essere pura energia.


L’undicesimo mistero potrebbe essere quello di come hanno fatto questi personaggi ad avere tanto credito.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

3 commenti

  1. valentino zoldan on

    E gli Gnomi e gli Elfi cosa sono allora? Potrebbero essere anche quelli pura energia dispettosa?
    Chissà, una cosa è però certa, esistono considerando che tanta gente li vede e che hanno dedicato loro addirittura un percorso in un bosco da qualche parte d’Italia.

    Ciò che mi infastidisce non è tanto che si ipotizzi l’esistenza di ET, gnomi, elfi, draghi(questi esistono veramente, ne abbiamo uno a capo di un organismo, appunto draconiano), vogliamo discuterne? OK è lecito ma ci vogliono prove.

    Mi irritano tutti questi scienziati e sedicenti tali che fanno un discorso del tipo “Esistono perchè non possono non esistere” e poi, mancando le prove tirano fuori la pura energia o altre castronate del genere.

    Ancora una fede, ancora un comportamento non scientifico spacciato per scienza ed il volgo pian piano si convince che se lo dicono gli scienziati sicuramente qualcosa c’è.

    Eppure ci sono scienziati che affermano il contrario ma non hanno la risonanza mediatica dei primi.

    Una volta gli eretici lavoravano nell’ombra, si nascondevano e cercavano di trovare prove a corroborare le loro tesi prima di venire allo scoperto, oggi succede il contrario, l’eretico ha il palcoscenico dei media (e più grossa la spara più batte il tamburo)chi invece fà scienza per davvero se si azzarda ad alzare la testa riscia di vedersela mozzata, vedere casi Martin Fleischmann e Stanley Pons e Di Bella, che pur con tutti i dubbi e le possibili critiche andavano studiati e confutati con argomenti seri mentre abbiamo assistito in prima battuta agli attacchi personali con del personaggio, in seconda battuta alla possibile falsificazione delle prove e finalmente alla sperimentazione silenziosa e nascosta.

    Abbiamo due categorie di scienziati, quelli con il megafono, organici al sistema e che cantano nel coro e quelli che cantano fuori dal coro:
    gli scienziati con la sordina.

    Non vedo un grande futuro

  2. Veronesi non fa testo: di corbellerie ne ha dette così tante che ormai una più o una meno non fa differenza. Il problema non sono loro, sono quelli che li ascoltano e reputano di essere veramente informati e “adulti”.

    Lo scopo dei mezzi d’informazione non è informare, ma far credere di essere informati – Nicolas Gomez Davila

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