Eugenetica: il salto di paradigma

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Notizie che fino a poco tempo fa avrebbero indignato l’opinione pubblica cominciano a passare inosservate, presto si potrebbe verificare un salto di paradigma.

 

 

E così il nuovo nazismo avanza e appare normale, così come appariva normale nella Germania degli anni ’30.

 

 

 Si è già parlato qualche giorno fa su CS della riproposizione del pensiero nazista operata dal prof. Peter Singer che dalla sua autorevole cattedra porta avanti idee condannate anche dal cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal, oggi abbiamo la prova che quel pensiero etico che fu del nazionalsocialismo è al momento capillarmente penetrato nella società “occidentale”.

Il primo esempio viene dalla sentenza emessa da un tribunale Inglese che stabilisce la sterilizzazione di un “disabile mentale” (ovviamente nel suo interesse). Del fatto ha dato notizia il Corriere della Sera nell’articolo “Gran Bretagna, un giudice dispone la sterilizzazione di un disabile mentale“:

 «La vasectomia è nei migliori interessi di questa persona». Non ha dubbi Eleanor King, che con la sentenza con la quale dispone la sterilizzazione “per conto” di un trentaseienne disabile mentale, già divenuto padre in passato, fa scuola nella giurisprudenza e fa anche molto discutere. «Non sarebbe in grado di reggere un’altra paternità né è in grado di utilizzare sistemi contraccettivi», ha spiegato molto bene King, sottolineando anche gli ipotetici danni che recherebbe a un figlio e che già potrebbe aver creato.

Ovviamente è per il suo bene e per quello dei suoi ipotetici figli, sarà… ma quello che conta è il fatto che un tribunale si arroga la facoltà di stabilire se qualcuno ha o no il diritto di procreare, fatto questo che costituisce un passo per giungere a negare il diritto di avere figli anche in altre situazioni. Ma non si tratta di una novità, siamo in presenza di una pratica già applicata oltre che nella Germania nazista anche negli USA a inizio ‘900 quando i cosiddetti “feeble minded” (disabile mentale nel linguaggio usato oggi) venivano sterilizzati, pratica che fu abolita solo nel 1974.

Quello che era stato superato perché respinto dalla civiltà torna adesso ad essere ritenuto non solo accettabile ma anche desiderabile, significativo è il commento dato dai lettori del Corriere alla notizia, come evidenziato nell’immagine seguente:

Come si può constatare ben il 68% di color che hanno votato si è dichiarato “soddisfatto” per la notizia, la scelta era tra: INDIGNATO; TRISTE; PREOCCUPATO; DIVERTITO e SODDISFATTO, ma la maggioranza non ha percepito alcuna preoccupazione, proprio come negli USA di inizio ‘900 e nella Germania degli anno ’30.

Un altro episodio che mostra quanto ormai le persone siano pronte ad accettare qualsiasi barbarie è dato da un interessante video girato begli USA dove a dei passanti si chiede di firmare una petizione in sostegno dell’infanticidio (aborto post nascita) perché il giornalista afferma che deve essere una parte della riforma della sanità di Obama:

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=XoHFWx5JWEk

Poco importa che non fosse vera la petizione, quello che conta è che le persone sono pronte a firmarne una simile qualora venisse proposta.

Queste cronache erano realtà quotidiana anche nella Germania nazista perché era avvenuto un “salto di paradigma”, i valori sociali erano diventati quelli del partito nazionalsocialista.

Adesso lo stesso salto di paradigma è in atto in tutto l’Occidente.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

73 commenti

    • Ci sono due modi di coltivare una distorta visione della realtà, uno per mezzo di una “scienza” orientata in un certo senso, un altro per mezzo di complottismi di tipo ufologico, così si prendono sia gli ultra scientisti che i creduloni.

  1. Uno dei dieci on

    Perché non parliamo allora anche di altre barbarie? Per esempio quella di chi voleva affondare i barconi di immigrati in acque internazionali per evitare il rischio di soccorrere “parassiti” in casa nostra?

    Ma come si fa a paragonare una sentenza contestata e contestabile di oggi al nazismo di triste memoria? Vabbé che dovete sostenere il vostro ruolo di complottisti totali, ma per favore non esageriamo, pena il perdere di credibilità.

    • 1/10 anche l’atteggiamento che lei riferisce è un indizio di “nazistificazione” della nostra società, perché lo pone polemicamente?

      Sono commosso per l’attenzione dedicata alla nostra credibilità, ma nella seconda parte della risposta vedo che oggi parla uno dei 10 che forse troverebbe migliore posizionamento da ocasapiens.

      • Uno dei dieci on

        A questo punto sospendo ogni giudizio costruttivo nei vostri confronti, visto quel che ne sortisce.

        • Ma non si rende conto che il suo intervento era tutto fuorché costruttivo?

          Secondo lei andare sempre a cercare il pelo nell’uovo pur di esprimere un parere contrario (in questo caso si parlava di eugenetica e lei tira in ballo l’immigrazione clandestina), poi addirittura definirci complottisti totali… ma de che!?!

          Dove sta il complotto?

          Si commentano articoli del Corriere della Sera, mica di Adam Kadmon!

          Il termine complottista fa il paio con negazionista, una comoda scappatoia per chi non vuole confrontarsi sui contenuti.

    • Ricorderei che solo in una circostanza nella nostra storia una nave militare con le sue manovre per impedirne l’arrivo in Italia ha provocato l’affondamento di una barca di immigrati causando la morte di un centinio di persone. La barca era la Kater I Rades ed erano l’anno 1997.
      Forse Uno Dei Dieci era piccolo al tempo e nessuno l’ha informato.

    • ma Uno Dei Dieci sul paragone con gli Stati Uniti non ha nulla da dire? quello va bene o no?

  2. Consiglio la visione di “Vincitori e vinti”, un film ispirato a uno dei diversi processi che si tennero parallelamente a quello principale di Norimberga. Le tematiche eugenetiche hanno un posto particolare.

    “… se egli e tutti gli altri imputati fossero stati dei pervertiti, se tutti i capi del terzo reich fossero stati dei sadici, dei maniaci, allora i loro misfatti non avrebbero più significato morale di un terremoto o di qualsiasi catastrofe naturale ma questo processo ha dimostrato che in tempi di crisi nazionale le persone normali e persino quelle capaci ed eccezionali possono indurre sé stesse a commettere dei crimini così grandi e odiosi da sfidare qualsiasi immaginazione…”

    http://www.youtube.com/watch?v=PrmEZcm3KQE

    • ” ma questo processo ha dimostrato che in tempi di crisi nazionale le persone normali e persino quelle capaci ed eccezionali possono indurre sé stesse a commettere dei crimini così grandi e odiosi da sfidare qualsiasi immaginazione…”

      Esattamente questo il concetto che volevo esprimere.

      • guarda che in svizzera e in diversi altri paesi l’eutanasia e’ gia’ legale da anni. penso che presto vi ritroverete a dover fare la “propaganda antinazista” in tutta europa.
        il tema del celeberrimo film che citi in realta’ e’ universale,non certo parto del nazismo.
        e’ il classico esempio del soldato ferito nel deserto,senza possibilita’ di cure. gli uomini,quelli veri,hanno sempre saputo quello che andava fatto.
        e lo sapranno anche molto tempo dopo che il dr pennetta avra’ preso posizione sul suo surreale blog.

        • “penso che presto vi ritroverete a dover fare la “propaganda antinazista” in tutta europa.”

          e anche fosse? la verita’ da sempre piace a pochi,e fossi rimasto solo a dichiararla continuerei a farlo.
          il numero conta poco di fronte alla razionalita’.
          Socrate pote parlare liberamente sotto la tirannia, poi i democratici lo fecero fuori perche diceva cose scomode. spesso cio che e’ raro e’ anche prezioso.

          • giusto! basti ricordare che negli anni ’30 i 2/3 degli americani era d’accordo con la sterilizzazione forzata degli ‘unfit’. Chi erano questi? non solo i malati mentali ma anche le prostitute poichè la ‘devianza’ sessuale era considerata genetica; chiunque fosse stato in prigione perchè la criminalità era considerata genetica; i poveri perchè anche la propria posizione sociale era creduta stabilita dai geni.
            In quel terzo di americani che lottavano contro questa barbarie, che è durata fino agli anni’70 prendendo di mira soprattutto le donne più indifese, stavano i Cattolici.

        • Vedo che Erminio ha dimostrato esattamente quello che intendevo: quel film oggi sarebbe approvato da molti.
          Erminio nel mondo civile (assurdi i paragoni con il deserto) quando non c’è più possibilità di curare una malattia ci sono le cure palliative.
          Il loro difetto? sono costose e tengono occupate i preziosi letti d’ospedale. Meglio quindi promuovere una cultura che spinga il malato a chiedere di morire ‘per il suo bene’. Quando il malato non può farlo si spinge la famiglia magari addossandole pure i costi della degenza; quando la famiglia non c’è arriva il solerte magistrato che prende la decisione per il ‘bene’ del malato.

  3. E che dire allora dell’aborto eugenetico (pardon, ‘terapeutico’) introdotto in Italia nel 1978 dalla legge 194? Il 90% di bambini portatori di sindrome di Down viene abortito, per non parlare dell’aborto di bimbi con patologie curabilissime come il labbro leporino o il piede torto.
    Mi permetto di segnalare questo mio post su un particolare tipo di ‘prevenzione’ che ha luogo nella regione Lazio (ma non solo, purtroppo): http://www.postaborto.it/2009/06/il-quarto-reich-e-tra-noi-come-si.html

    • Grazie anche a te Giovanni, ancora un intervento che arricchisce in modo costruttivo il confronto con del materiale e non con delle generiche ingiuste e comode accuse di complottismo.

    • Mi sembra interessante pubblicare l’ingannevole grafico riportato nell’articolo linkato da Giovanni sul calo dell’incidenza dell’anemia mediterranea:

      In realtà si tratta dell’eliminazione non della malattia ma dei malati.

      • Uno dei dieci on

        Cioè? Si spieghi meglio.

        Cos’hanno fatto?

        Hanno ucciso dei malati di anemia mediterranea fuciliandoli? O che altro?

        In soldoni, la malattia è meno è meno presente perché hanno ucciso i malati di tale malattia? Non perché esistono cure migliori?

        Sia più chiaro, se può.

        • Non esistono cure migliori per l’anemia mediterranea, infatti nel grafico c’è scritto “calo dell’incidenza”, cioè dei casi di malattia verificati.

          Nessuna cura quindi, hanno solo soppresso i bambini prima che nascessero, come il refuso segnalato nell’articolo dimostra.

      • su liberta e persona mi pare che vengano riportati gli stessi dati per il belgio dove “contro” la trisomia21 e’ stata fatta la stessa cosa . i down vengono abortiti ecosi’ si risolve il problema. ma non si combatte la malattia, semplicemente si elimina il malato…poi ognuno puo dire le sue fesserie e negare l’evidenza , ma sono cose di una tale chiarezza che a spiegarle viene da piangere. si elimina il malato come con l’eutanasia.

        • “sono cose di una tale chiarezza che a spiegarle viene da piangere”

          Sono d’accordo. A questo punto non posso che fare una delle mie citazioni preferite:

          “Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro.
          Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.
          Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l’incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto.
          Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili.
          Guarderemo l’erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio…

          G.K. Chesterton”

  4. Mauro Mendula on

    E’ molto interessante notare come l’eugenetica sia riuscita a riciclarsi nei sitemi ‘democratici’ sotto le sembianze dei ‘diritti’ umani e civili, anche attraverso quei movimenti di attivismo propri di quella sinistra radicale che tanto lontano avrebbe dovuto essere dal nazismo.
    Un bell’articolo del Prof. Mauro Ronco (http://www.fiamc.org/bioethics/ideologia-del-genere/#_edn13) spiega come ad esempio il passaggio da un eugenismo scientista – a suo modo autoritario – a un eugenismo libertario, basato sulla libertà di scelta, come diritto assoluto, ed infine fra eugenetica e femminismo sia stato possibile grazie alla figura carismatica di Margaret Sanger (1879-1966), una sorta di Peter Singer ‘ante litteram’. “Essa proponeva una sessualità senza implicazioni generative, ad uso delle classi elevate, mediante il «birth control» volontario, con il duplice vantaggio di realizzare la liberazione sessuale e di soddisfare le esigenze eugenetiche di miglioramento della razza. Per le donne «unfit», povere, deboli di mente, malate, incapaci di associare la sessualità alla contraccezione, i rimedi sarebbero stati la segregazione e la sterilizzazione, come risulta nel Programma ideato dalla Sanger e comparso sulla rivista “Birth Control Review” del 1932”. Quella stessa sterilizzazione oggi comminata dal tribunale inglese…

    • Buonasera e benvenuto Mauro,
      ho letto l’articolo sul sito della FIAMC, un articolo non breve e impegnativo in alcuni passaggi, ma che consiglio vivamente a tutti di leggere.

      La figura della Sanger è centrale nello sviluppo di concetti come l’eugenetica e il birth control, fu una figura così determinate da essere considerata tra le 100 persone più importanti del XX secolo.
      Più saranno diffuse queste informazioni e più consapevolezza ci sarà sul momento storico che stiamo vivendo.

      Grazie del contributo.

      • Mauro Mendula on

        Grazie a te Enzo per il tuo importantissimo lavoro di ricerca e divulgazione.
        Sono contento che tu abbia letto l’articolo di Ronco. E’ utile far notare come il cosiddetto ‘diritto alla salute riproduttiva’ – così come viene propugnato dall’ONU dopo la conferenza del Cairo – può nascondere gravissime insidie eugenetiche. Pensare che questo pseudo diritto venga poi accolto e sostenuto nella prassi legislativa degli stati membri, aumenta in modo esponenziale il rischio d’inquinamento degli stessi istituti giuridici nazionali da parte di organismi sovranazionali con a capo tecnocrati che – non votati da nessuno e privi di alcun lecito consenso – dettano la loro agenda di morte in modo subdolo e privo di qualsivoglia controllo democratico…
        Un caro saluto. Mauro

  5. Oltre al già citato film “Ich Klage an”, durante il regime nazista vennero prodotti altri documentari per propagandare l’eutanasia. Ricorderei in particolare “Das Erbe”, nel quale è interessante notare come si sottolinei la base scientifica (darwinista) con la quale si pretenderebbe di sostenere il ricorso alle pratiche eugenetiche.

    http://www.youtube.com/watch?v=PMRc55nHuE4

    Aggiungo una chiosa: analizzando il “caso Knauer” (facilmente potrete trovare informazioni al riguardo) , si noterà come questo venne ammantato di un alone di sollecitudine pietosa, con Hitler stesso protagonista in prima persona.

    • Grazie anche a te gigi,
      il filmato è un’innegabile testimonianza di come il darwinismo fu utile e fondamentale nell’ideologia nazista.
      La lotta per la sopravvivenza degli animali, dagli scarabei ai galli da combattimento, al gatto e gli uccelli, sono impiegati dalla propaganda nazista per promuovere la sterilizzazione dei disabili e per ogni politica eugenetica.
      Poi si scrivono libri per spiegare che il darwinismo sociale non esiste. Chissà perché mi ricordano quei personaggi che spiegano che la Mafia non esiste…

      PS: sono davvero colpito dal livello di molti interventi e dai contributi segnalati.

    • Quei commenti sono davvero una conferma che il salto è già avvenuto.
      Se non siamo ancora minoranza lo saremo presto, come quei pochi che si opponevano al terzo Reich.
      Ma seppure minoranza avevano ragione loro.

  6. Uno dei dieci on

    @Pennetta

    “Perché non mi informa lei? Mi sa dire quali sono le cure, soprattutto quelle nuove?”

    Ho troppo rispetto per la sua intelligenza per infierire. Si informi meglio (su google è tutto spiegato benissimo) e faccia un servizio corretto di informazione. Lo sanno anche i polli come funziona la prevenzione di questa malattia.

    Cosa ci entra la cura?

    Lei in questo modo crea solo confusione e conferma che su certi argomenti essere prevenuti e indottrinati fa solo danni.

      • Uno dei dieci on

        In parole povere,

        il calo di malati è dovuto in buona percentuale all’educazione fornita ai portatori della tara genetica che, in buona sostanza, sapendo di averla evitano di formare coppie a rischio (con altri portatori) o, se proprio innamorati, evitano di procreare.

        La selezione ottenuta con l’aborto, come la vuol far passare lei (sullo stile massacro), è assolutamente ininfluente sul risultato generale.

        Nella sua regione, il monitoraggio della popolazione a rischio, a partire dall’età scolare è davvero efficace. E questo si chiama progresso.

    • prima: “In soldoni, la malattia è meno è meno presente perché hanno ucciso i malati di tale malattia? Non perché esistono CURE migliori?”

      dopo: “Cosa ci entra la CURA?”

      Chi è che è confuso?

      • Uno dei dieci on

        Questo non falsa il mio argomentare: con la parola “cure”, sia pure impropriamente, intendevo assimilare tutto ciò che è alternativo a quello che sostenete voi essere la causa principale del calo di incidenza della malattia, ovvero l’aborto preventivo. Il che non corrisponde al vero.

        • Jacques de Molay on

          Guardi 1/10 che nessuno ha affermato che la prevenzione consista SOLO nell’aborto, bensì che si componga sia di quest’ultimo che dell’evitare la procreazione da parte di soggetti che possono andare incontro a gravidanze a rischio.
          Di fatto il prof. Pennetta non ha asserito nulla di folle o anche solo di sbagliato: la malattia infatti, di per se stessa, non è stata debellata nel senso dell’ aver trovato una “cura”, appunto. Si evita semplicemente, tramite codeste pratiche preventive, di dar far nascere i potenziali malati.

          A parte questo, mi piacerebbe sapere come interpreta lei quel 70% di aborti procurati, nella regione Lazio, a scopo “preventivo”.

          • Uno dei dieci on

            Pennetta ha affermato perentoriamente:

            “hanno solo soppresso i bambini prima che nascessero”,

            che per me ha un significato chiarissimo, ed è per questo che ho interpretato con quel SOLO. Peccato, solo, che non corrisponda alla realtà dei fatti.

            A quale 70% si riferisce?

          • Jacques de Molay on

            Scusi 1/10, ma lo ha letto almeno l’articolo che il prof ha commentato?

            Di cosa stiamo parlando?

  7. Anche nelle “civili”, stando ai luoghi comuni sparsi dai nostri media, Svezia e Danimarca si praticarono, per decenni, programmi di sterilizzazione forzata di persone con tare genetiche, di criminali, di prostitute e di poveri. Naturalmente, come previsto dalle leggi della genetica, non sono scomparse le malattie combattute, i crimini e la povertà. Avevo letto qualcosa qualche anno fa, ma non ricordavo dove. Ho fatto una ricerca in rete ed ho trovato un vecchio articolo del “Corriere della Sera” dove si può leggere che la sterilizzazione forzata si praticò, in Svezia, fino al 1971 e che era appoggiata da ben due Premi Nobel. Non si capisce perché, nonostante il loro fallimento, questi programmi nazisti vengano puntualmente riproposti, al massimo ammantati di nuove vesti. E’ la visione materialistica dell’uomo e della società che porta ancora su quella strada: senza cambiare la prospettiva sull’uomo lo sbocco è sempre quello!
    http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/25/Svezia_sterilizzati_per_razza_co_0_9708255890.shtml

  8. Uno dei dieci on

    @Jacques de Molay

    “A parte questo, mi piacerebbe sapere come interpreta lei quel 70% di aborti procurati, nella regione Lazio, a scopo “preventivo”.”

    L’articolo l’ho letto ma sia gentile dinanzi alla mia “cecità”: dov’è che si parla di questo 70% di aborti procurati nel Lazio?

    • Jacques de Molay on

      Al punto in cui dice “E oltretutto questo aborto “terapeutico” non è la extrema ratio ma la possibilità più frequente: nel 70% (143 su 200) dei casi la “prevenzione” avviene con l’eliminazione del malato”, ad esempio?

      • Uno dei dieci on

        Penso che non sia corretto applicare il numero di aborti ai presunti 200 potenziali ipotetici nati malati per ricavarne quel perentorio 70%.
        Dove li mettiamo quelli (per me innumerevoli) che non sono mai stati concepiti (e chi mai può calcolarli?) per la consapevolezza delle coppie di genitori portatori fornita dalla forte e benemerita campagna informativa di prevenzione?

        • Jacques de Molay on

          Bene, infatti i non concepiti NON possiamo calcolarli, però possiamo calcolare quelli che, CONCEPITI, sono stati abortiti a scopo “preventivo”.
          Ed il risultato è un perentorio 70% nella sola regione Lazio.

          Non le stanno bene le percentuali? Va bene, sono comunque pur sempre 143 persone eliminate in via preventiva. E sempre nella sola regione Lazio.

          Capisce, 1/10, che in quest’ottica l’idea di aborto inteso come “strumento per salvaguardare la salute della donna” è paragonabile al pensiero del rag. Fantozzi riguardo la “Corazzata Potëmkin”.
          Perchè, in questa sede, il nocciolo della questione è questo e non i metodi di prevenzione della microcitemia in se.

          • Uno dei dieci on

            Capisco bene una cosa: che voi volete sempre imporre la vostra cattocattolicità a tutti quanti, alla faccia!!! Ed è sempre qui che parate.

            In realtà, voi cattolici siete liberi di scegliere il da farsi e di tenervi le vostre regole e di non abortire mai e poi mai, ma lasciate almeno, in uno stato laico, la libertà, a chi non la pensa come voi, di fare le cose secondo la legge promulgata secondo le regole democratiche.

            E poi, vorrei capire se ipoteticamente, da genitori portatori di handicap genetico terribile come l’anemia mediterranea, anche voi non vi avvarreste delle scoperte scientifiche che vi permettono, almeno, di sapere se siete parte di una coppia a rischio con l’opportunita, almeno, di non mettere al mondo degli infelici… Alla faccia di tutto questo urlare al nazismo, che ormai ha rotto le palle…

          • 1/10
            ma che c’entra la cattolicità!?!

            Prima le prova tutte per dimostrare che i nostri ragionamenti sono sbagliati, poi quando le dimostriamo che non è vero finisce col rivendicare il diritto all’aborto eugenetico che è esattamente quello da cui eravamo partiti!

            Che succede dà fastidio se mostriamo come questa mentalità sia in perfetta linea con quella nazista?
            Mi spiace che gliele abbiamo rotte, ma abbiate l’onestà di riconoscere che vi sta bene così e che secondo l’attuale legislazione, in fondo, il nazionalsocialismo qualcosa di buono l’aveva fatto…

          • Jacques de Molay on

            Lei, 1/10, ha finito gli argomenti al primo intervento che ha proposto.
            Avesse avuto il buon senso ed il buon gusto di smetterla quando poteva, ne sarebbe uscito in maniera dignitosa.

  9. @1/10
    Come de Molay e domenico hanno giustamente fatto notare il riferimento è al contenuto dell’articolo segnalato da Giovanni.

    Nell’articolo leggiamo che esiste una prevenzione pre-matrimoniale che consiste nello sconsigliare a due portatori della malattia di costituire una famiglia e avere figli e una prevenzione post-matrimoniale che non può che consistere nell’aborto.

    Sul sito originale da cui lo studio è stato preso (Il nuovo medico d’Italia) viene riportata una tabella nella quale è possibile trovare i dati relativi alle 916 coppie individuate e ai 143 aborti riferiti ad un lasso di tempo che va dal 1975 al 2000.

    Nel momento in cui si afferma che in quel periodo ci sarebbero state 200 nascite di cui 143 “prevenute” grazie all’aborto le cifre parlano chiaro: 143/200 prevenuti tramite aborto (71,5%), 57/200 prevenuti con azione pre-matrimoniale (28,5%). Quei 57/200 sono proprio quei “mai concepiti” di cui lei parla.
    Quindi se i dati riportati sul sito sono corretti è giusto parlare di un 70% della “prevenzione” ottenuto mediante soppressione del malato.

    PS dal suo argomentare emerge una serie di interventi errati, un cambiare argomento e sminuire quanto detto se poi si scopre che è sbagliato.
    Insomma, sembra proprio che parta con l’assunto che quello che diciamo è sbagliato e poi le prova tutte per dimostrarlo.
    Le sembra il modo giusto di procedere?

  10. Uno dei dieci on

    @Pennetta & C.

    “… secondo l’attuale legislazione, in fondo, il nazionalsocialismo qualcosa di buono l’aveva fatto…”

    Davvero è scoraggiante sentire affermazioni come questa, il fatto poi che non si risponda alle affermazioni e domande fatte la dice lunga.

    Cosa avete dimostrato in fondo?

    Che in realtà a voi dà fastidio che uno Stato possa essere laico sul serio e non religioso… E poi mi si chiede con faccia di bronzo cosa centra la cattolicità… Più lampante di così!!!

    Vedete, io potrei anche non essere d’accordo con l’aborto preventivo, e in linea di principio non vi ricorrerei, ma non mi sento di imporre a tutti il mio sentire, e di considerare nazista chi vi ricorre! Ma fatemi il piacere!!!

    • “potrei anche non essere d’accordo con l’aborto preventivo, e in linea di principio non vi ricorrerei, ma non mi sento di imporre a tutti il mio sentire”

      L’equivoco sta tutto nel pensare che nell’aborto l’unica persona coinvolta sia la madre (o due se consideriamo entrambi i genitori), come emerge dalle sue considerazioni.
      Noi invece riteniamo che esista una seconda persona protagonista di quella situazione e cioè il figlio.
      E allora le rigiro il suo ragionamento: non mi sento di imporre al figlio una decisione sulla propria morte.

      • Uno dei dieci on

        La differenza tra me e lei, che sull’aborto probabilmente la pensiamo allo stesso modo, è che io non impongo il mio sentire a nessuno,lasciando libero ciascuno di prendere le proprie, sofferte decisioni; mentre lei, pensando legittimamente di proteggere il più debole, vorrebbe imporre che tutti la pensino come lei a questo riguardo, pena il considerarli, altrimenti, come demoni dell’idolo nazista di triste memoria.

        • Posso dire che la mia risposta è esattamente quella già data da domenico, io non avrei saputo dirlo meglio di lui:

          “qui nessuno considera ‘nazisti’ i genitori che prendono la decisione di abortire il loro bambino; la loro tragedia e il loro dolore li capiamo perfettamente.
          Nazista è invece una società che spinge i genitori a prendere questa decisione perchè magari non gli dà le giuste informazioni.”

          Quindi davvero nessuna demonizzazione dei singoli casi, anzi, sono tutti vittime in un modo o nell’altro.

          • Uno dei dieci on

            La società siamo noi, caro Pennetta. Ed è una giustificazione sempre troppo semplificativa dare la colpa alla “società”. In realtà, chi incarna, a suo modo di vedere, quel che la “società nazista” suggerisce non sono proprio coloro che seguono i dettami di detta società? Naturalmente non è ciò che io penso sia vero, ma trincerarsi dietro quel colpa della società, se lo lasci dire, non regge proprio.

          • Non intendo certamente usare lo slogan “è colpa della società” ma fornire nei limiti delle possibilità gli elementi affinché i singoli non siano indotti a fare scelte per conformismo a certe ideologie che dominano nell’informazione.

    • qui nessuno considera ‘nazisti’ i genitori che prendono la decisione di abortire il loro bambino; la loro tragedia e il loro dolore li capiamo perfettamente.
      Nazista è invece una società che spinge i genitori a prendere questa decisione perchè magari non gli dà le giuste informazioni.

      http://www.sanitaliaweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=501:quna-scelta-di-vitaq-talassemia-non-e-invalidante-evitare-aborti&catid=15&Itemid=107

      Ci vuole maggiore informazione, informazione che le mamme e i padri non hanno (e ne ho avuto la prova leggendo dei forum dove delle mamme dicevano di aver abortito il bimbo talassemico perchè pensavano che sarebbe morto entro pochi anni ricordando quello che capitava ai tempi dei loro nonni).

  11. Uno dei dieci on

    @Pennetta

    “Non intendo certamente usare lo slogan “è colpa della società” ma fornire nei limiti delle possibilità gli elementi affinché i singoli non siano indotti a fare scelte per conformismo a certe ideologie che dominano nell’informazione.”

    Lungi da me essere insistente e pedante, ma le pare che su questioni così importanti, decisive per la vita di un nascituro, come dicevo spesso soffertissime e deleterie per chi le ha fatte, si possa parlare di scelta fatta per conformismo, come se si trattasse di farsi uno sciocco tatuaggio? Per uno che magari si conforma scioccamente, credo e spero che ce ne siano molti che hanno ragioni diverse e meno banali.

    • Il conformismo va oltre le mode, è un pensiero che detta ciò che è “normale”, e in un senso o nell’altro la maggior parte delle persone tende a fare ciò che viene appunto ritenuto normale.
      Ecco perché parlo di salto di paradigma.

  12. A proposito di eliminazione dei Down, su Sette di ieri:
    “Secondo le stime, oltre la metà delle italiane che sa di aspettare un figlio con la sindrome di Down sceglie di abortire.[…]
    Numeri certi si hanno solo per alcune regioni: la percentuale è del 33% in Veneto, Trentino e Friuli, del 57% in Campania, del 70% in emilia Romagna e del 75% in Toscana (lo certifica il rapporto 2001 dell’International Centre of Birth Defects)”
    E quei genitori si dichiarano pure cattolici all’88%…

      • Uno dei dieci on

        Conclusione giusta, detto da me che nel cattolicesimo e nella fede in generale non si riconosce, ma che conosce esempi coerenti di fede vera, che esula dalla religiosità di facciata.
        Aggiungo solo che in certe situazioni non occorre aver fede per prendere decisioni che possono sembrare dettate dalla religione.

        • Uno dei dieci on

          Aggiungo quel che Ocasapiens mi scrive nel suo blog in merito a mie osservazioni sul “caso” di CS e del prof. Pennetta convinto evoluzionista.

          “@Unodeidieci
          Su CS non ho trovato nessuna critica ai creazionisti – basta un blog search per vedere che, al contrario, Pennetta promuove Fratus, De Mattei, Bertolini ecc. e tutte le conferenze e iniziative che fanno insieme.
          Quindi fuori le citazioni, o non ci credo.
          A proposito di “onestà intellettuale”, secondo lei l’Artico è un continente, la Groenlandia è un campione rappresentativo de pianeta, un aumento di 0,2° C a decennio vuol dire che il riscaldamento s’è fermato, la concentrazione di O18 aumenta con il caldo ecc. ecc. sono “contenuti”, “argomenti” “critica scientifica” o bufale?
          Finché non risponde, penso che per lei non ci sia nessuna differenza o che l’onestà intellettuale non sia il suo forte.”

          Quale occasione migliore, Pennetta, per chiarire alla giornalista le cose una volta per tutte, in modo che sia messa con le spalle al muro?

          • Concordo, è quel che farò, nella speranza che si possa passare oltre e non dover più dedicare ulteriori articoli a quello che la Sig.ra Coyaud dice non tanto sui nostri argomenti (sui quali non riesce a dire in verità nulla) ma sulle persone.

      • Molto bella quella lettera.
        Aggiungo che è una conclusione inaspettata per tutti quei genitori che li accettano. Anche per tutti quelli che conosco è così.

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