“Dibattito Scienza”: i puntini sulle i.

35

facebook ds

Su Facebook nel gruppo di discussione “Dibattito Scienza” si parla di Enzo Pennetta, si segnala un solo neo.

.

Una sintetica analisi della discussione.

 

Dibattito Scienza è un gruppo nato con lo scopo di portare la scienza e il metodo scientifico all’interno del dibattito politico. Questo spazio serve a ospitare commenti, opinioni e notizie che abbiano a che fare con il rapporto tra scienza e politica nel nostro Paese.

Come è finito Enzo Pennetta nelle discussioni di Dibattito Scienza? La discussione è stata aperta da un intervento di Marco Ferrari che ha così introdotto l’argomento:

Magari interessa a tutti coloro che VERAMENTE fanno giornalismo scientifico. Per chi non lo conosce, pennetta è un rabbioso creazionista. Ospitato dal Cnr in qualità di giornalista divulgatore. Se non è una vergogna questa, e se non ci si ribella adesso, non saprei quando farlo.

Premesso che mi asterrò dal fare facili battute su quanto scritto, limitandomi a replicare nella sostanza, vado a far notare quanto segue.

1- Marco Ferrari mi definisce (scrivendo tra l’altro il mio nome con la minuscola) un “rabbioso creazionista“, ritengo che da vero giornalista abbia degli elementi a supporto di tale affermazione, lo invito dunque a indicarmeli e se davvero in qualche occasione ho trattato rabbiosamente qualcuno sono pronto a chiedere scusa pubblicamente. Altrettanto però dovrebbe fare Ferrari nel caso in cui la sua affermazione si rivelasse ingiuriosa.

2- Marco Ferrari afferma che io sarei stato ospitato in qualità di “giornalista”, il che equivarrebbe ad esercizio abusivo della professione di giornalista, e infatti da nessuna parte è stato scritto che il mio contributo fosse in qualità di giornalista ma di “divulgatore”. Se vuole posso indicare a Ferrari un nominativo di una persona che occupandosi di scienza sul sito di Repubblica si è fatta definire abusivamente giornalista senza preoccuparsi di smentire. Però poi deve promettermi di aprire una discussione al riguardo.

3- Marco Ferrari sulla base delle suddette affermazioni false e diffamanti afferma che la mia presenza alla giornata di studio sia una “vergogna” a cui ribellarsi incitando alla discriminazione del sottoscritto. Sarebbe giusta una ritrattazione al riguardo.

Fatte queste precisazioni non si può fare a meno di considerare come, sebbene nata sulla base di false premesse, la discussione seguita sia però stata sostanzialmente equilibrata e interessante.

Oltre ad una generica e acritica adesione alla chiamata alla “ribellione” ci sono alcuni degli intervenuti che si occupano di divulgazione e le cui affermazioni sono quindi particolarmente rilevanti. Uno dei primissimi ad essere intervenuto è Aldo Piombino:

ma che p….. passato de mattei ci tocca pennetta…. occhio ai suoi sponsor…. non credo sia andato li da solo…..

Aldo Piombino Michele Bellone ha però messo in campo un particolare importante: spesso il Darwin Day è usato in funzione antireligiosa. Mi spiego: pur essendo in sintonia con gli atei eagnostic razionalisti, non condivido l’UAAR quando fa a suo modo “propaganda religiosa”. Il problema è che l’evoluzione viene usata per contestare la religione. Ora, questo punto di vista pone la Scienza in posizione subalterna, cioè viene usata in funzione antireligiosa. Questo a me non sta bene, sia perchè diventa un mezzo e non un fine (mentre secondo me dovrebbe essere lontana dalle ideologie e dal supporto ad una ideologia), ma oltretutto a questo modo si mettono in difficoltà i tanti evoluzionisti che sono credenti e si consegna all’antievoluzionismo i credenti meno scientificamente informati. Cioè… a me interessa più la scienza dell’ateismo e rispetto chiunque per le idee in campo religioso (atei, buddisti, cristiani di varie confessioni, musilmanti etc etc) e personalmente mi interessa che capiscano che l’evoluzione è una certezza

Aldo Piombino quando io ho provato a parlare delle “ragioni diplomatiche” qualcuno non dico mi abbia riso in faccia ma quasi… a Firenze per esempio, anche quest’anno… per carità… interessantissimo ma il problema è che un credente si sarebbe probabilmente offeso per certi discorsi… infatti è più o meno organizzato dall’UAAR… mi piacerebbe quella rivista…

Sul primo punto dichiaro che non ho nulla a che vedere con De Mattei del cui pensiero non condivido praticamente nulla. Secondo so cosa intenda per sponsor, io non ne conosco. Sul secondo e anche sul terzo intervento sono ampiamente d’accordo e non ho altro da aggiungere.

Beatrice Mautino:

ma al CNR non ce l’hanno uno non dico competente, ma almeno in grado di usare google prima di elargire patrocini?

Beatrice Mautino qua il punto è capire che cosa c’entra il CNR e, se si scopre che ha dato il patrocinio, fargli notare che quella roba lì di scientifico ha poco. Le beghe tra militanti di una e dell’altra parte le lascerei a loro.

Beatrice Mautino beh, Marco, il primo Darwin Day del 2003 (Milano) era tutto Uaar, tant’è che si era aperto con un discorso dell’allora presidente di Uaar. Poi negli anni la cosa si è ingrandita e il contributo di Uaar è diventato meno esclusivo (a Milano credo che non ci siano nemmeno più. In altre città rimangono gli unici organizzatori. Comunque, chissenefrega, non è quello il punto)

Beatrice Mautino ma no. Lo rende semplicemente provocatorio (che ci sia di mezzo l’UAAR ndr) nei confronti di chi sta dalla parte opposta.

 

Beatrice Mautino No, Pennetta vicino a Gould non si può proprio dire né sentire.

Beatrice Mautino Eviterei di buttarla in tragedia. I DD si fanno ovunque, dai musei, alle scuole, alle università.

 

Come Beatrice Mautino avrà avuto modo di appurare, il Cnr per la giornata di studio ha speso solo l’importo per la modica cifra per la corrente elettrica di una piccola sala, non so poi cosa avrebbero dovuto trovare su Google se non la conferma che mi occupo di divulgazione scientifica sul web e che ho una lunga esperienza come docente, i motivi per cui ho portato un contributo (gratuito) alla giornata di studio. Per il resto sono anche in questo caso più d’accordo con lei di quanto si possa supporre, a parte il fatto della mia vicinanza a Gould, però di questo si può certamente discutere. Beatrice Mautino ho avuto modo di apprezzarla per il fair play che ha dimostrato in passato quando è intervenuta sul mio blog dopo che ho parlato di una sua conferenza e personalmente confermo quello che ebbi modo di dire in quell’occasione, su certe cose non la penso come lei ma non per questo penso che non sarebbe una persona con la quale passare un interessante e piacevole pomeriggio a discutere.

Ci sono poi alcuni interventi di Michele Bellone:

Giusto intervenire e chiarire che il CNR dovrebbe occuparsi di scienza, però penso sia meglio capire bene qual è il ruolo del CNR in tutto questo: istituzione distratta o aperta sostenitrice di un dibattito del genere?

Michele Bellone Poi, evitiamo di chiamare Pennetta un creazionista perché secondo me sarebbe un errore comunicativo. Nei suoi post lui non sostiene mai tesi creazioniste quindi, chiamandolo così, gli si dà solo l’occasione di ribattere “non sono creazionista, siete voi scientisti che siete intolleranti”. Il che vuol dire fare il suo gioco.
Teniamo anche conto di una cosa (e qui già vedo la sassaiola di critiche in arrivo): i Mendel Day, sono un rozzo e ideologico tentativo di ribattere all’approccio a volte un po’ troppo militante di alcuni Darwin Day. Con questo non li giustifico per niente, sia chiaro, però mi sembra giusto avere in mente il quadro generale.

Michele Bellone Io parto dal presupposto che il nostro scopo, come Dibattito Scienza, sia fare informazione su un episodio di malainformazione. Se cominciamo ad attaccare Pennetta in quanto (presunto) creazionista e lui (e quelli che lo supportano, incluso l’Avvenire) risponde chiamandoci scientisti atei intolleranti, il risultato che si ottiene è che tutto ciò verrà percepito, dall’esterno, come una gara di testate fra “noi” e “loro”. La cui utilità è prossima allo zero.
Quindi, pensiamola come vogliamo su Pennetta, ma non chiamiamolo creazionista.

 

Michele Bellone A voler essere precisi, Pennetta non parla mai di un progettista. Non penso sia solo una questione diplomatica ma soprattutto di efficacia comunicativa. Questo “nuovo approccio” all’antidarwinismo non propone teorie alternative (che, ora come ora, non potrebbero che suonare più o meno creazioniste). Così facendo si smarcano dalla possibile accusa di essere contro Darwin in quanto creazionisti. Io cerco di mettermi nei panni di uno che segue un dibattito del genere dall’esterno e vede due fazioni che si danno contro come fossero due tifoserie. Chiaro che noi, dall’interno, sappiamo che le cose sono diverse, però non siamo noi il target della nostra comunicazione.

 

Michele Bellone Quello che Pennetta & co attaccano a testa bassa è l’uso di Darwin – che peraltro non voleva essere coinvolto nel dibattito atei-vs-credenti – come emblema della scienza che dimostra l’inesistenza di dio. Loro dicono che non si può dimostrare scientificamente l’inesistenza di dio, il che sarebbe anche vero, se poi non aggiungessero che la teoria di Darwin non è scientifica e via dicendo.

Michele Bellone Infatti! Il rischio è una guerra fra ideologizzazioni della scienza nella quale a perderci è proprio la scienza, Darwin in testa.

 

Michele Bellone Claudio, questi antidarwinisti sono diversi dagli altri proprio perchè non pongono dio come ipotesi scientifica. che ci credano o che lo facciano per strategia retorica è un altro discorso.

 

Michele Bellone Liberare l’uomo dalle superstizioni non è un obiettivo scientifico. La teoria di Darwin (e non solo quella) ci ha fatto capire che non c’è bisogno di ricorrere a una qualsiasi divinità per spiegare la storia naturale. Poi ognuno trae le conseguenze etiche e filosofiche che vuole.
In tutto questo, mi sembra giusto ricordare che Darwin per primo non voleva essere coinvolto nei dibattiti fra atei e credenti.

 

Che dire, anche nel caso di Michele Bellone faccio fatica a trovare punti di disaccordo, a parte la nostra diversa opinione sulla teoria neo-darwiniana non ho molto da dire. E anche nel suo caso posso parlare per esperienza diretta essendo egli intervenuto sul mio blog, e anche lui come la dott. Mautino è una persona che apprezzo perché ha sempre espresso le sue obiezioni in modo corretto e tecnico.

E infine, senza riportarli tutti, anche gli interventi di Marco Ferrari si sono fatti più tranquilli.

Peccato per quell’esordio così brutto, sono errori nei quali sarebbe bene non cadere, una pecca in una discussione che (relativamente agli intervenuti da me presi in considerazione) si è rivelata interessante e costruttiva.

PS poi se volete vi dico pure cosa ho detto nel mio intervento, che poi sarebbe stata l’unica cosa su cui discutere…

.

.

.

.

.

Share.

Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

35 commenti

  1. stò cò frati e zappo l'orto on

    Quel signore che ti ha definito un rabbioso creazionista(e l’intelligente Dott.Bellone ha spiegato che è una definizione non vantaggiosa per la causa)e incitato alla Rivolta per la Conquista del Palazzo d’Inverno potrebbe anche ricordarsi che in un Paese Democratico(questo potrebbe essere l’Italia!)tutte le Voci dotate di una certa preparazione scientifica dovrebbero avere la possibilità di esprimere ogni ed eventuale dubbio o critica su Teorie in continuo sviluppo e sicuramente(in questo momento storico)non fornite della parola fine.
    Mentre la tv di stato e le sue sorelle private,oltre a quasi tutta la stampa di questo povero Paese(che mi auguro un giorno possa risorgere)si occupano soltanto della “Verità Ufficiale”.
    ps.Prof.cosa hai detto nel tuo intervento?

    • Ciao Stò, il problema è che la selezione naturale viene apprezzata da alcuni solo quando non la si deve mettere in pratica, infatti se le nostre obiezioni sono errate perché non se ne stanno tranquilli ad asepttare che vengano eliminate per via della loro debolezza dall’analisi di chi le ascolta?

      PS Riguardo al contenuto dell’intervento stavo pensando che potrei esporlo in un prossimo articolo.

      • stò cò frati e zappo l'orto on

        Ciao Prof.
        Bè i commenti nel tuo blog non sono mancati,anche di altissimo livello,tanto che potrebbero essere il contenuto di un libro(sul web?).
        Carta Canta!Come si dice dalle mie parti.

        O forse i MIGLIORI si sono tenuti fuori dalla mischia(per non sporcarsi?)?

  2. Mi sembra che Bellone voglia trasmettere che in CS “sotto sotto” si cerchi non la verità ma una sponda per chi crede:

    “Pennetta non parla mai di un progettista. Non penso sia solo una questione diplomatica ma soprattutto di efficacia comunicativa”
    Nemmeno lo ipotizza che non se ne parli perché sostiene che è impossibile dimostrare alcunché al riguardo.

    “evitiamo di chiamare Pennetta un creazionista perché secondo me sarebbe un errore comunicativo”
    Onestamente, bisogna evitarlo perché ha sempre affermato di non esserlo e non ha mai detto niente che possa far pensare che lo sia. Se non fosse “un errore comunicativo”, bisognerebbe chiamarlo creazionista?

    Scrive che non deve essere una lotta fra due tifoserie, ma il mettere nella testa di altri intenzioni non verificate allontana da una discussione serena e porta alla faziosità.

    • In soldoni, e per quelli ignoranti come me, se non fosse un errore comunicativo, come funziona l’evoluzione secondo Pennetta/Leonetto/Masiero?

      Se non sono casuali le mutazioni, cosa le guida?

      E se non sono mutazioni casuali ad aver aumentato la diversità fenotipica che osserviamo, da dove arriva?

      • Giorgio Masiero on

        “Cosa le guida”, Gvdr, lo spiegherò nel mio prossimo articolo. Un’assunzione scientifica perché replicabile, empiricamente controllabile e suscettibile di applicazioni tecnologiche (quindi tutto il contrario del “caso” darwiniano).

  3. Giorgio Masiero on

    Penso che sia arrivato il tempo di spiegare, ben benino, a Bellone che abbiamo anche una pars construens fondata sulla fisica quantistica (oltre alla ben nota pars destruens antidarwiniana, su cui siamo in attesa da parte sua e degli altri darwinisti di puntuale smentita).
    Se poi Bellone, candidamente, ammette di non conoscere la fisica moderna, questo spiega l’autoreferenzialità dei suoi frequenti riferimenti alla letteratura scientifica, che è sempre quella, più “letteratura” di just so story incontrollabili, che “scienza” quantitativa, predittiva e replicabile.

    • Fermo restando che una teoria se è sbagliata lo è anche senza che venga proposta un’alternativa.

      L’affermazione ch euna teoria viene confutata solo in presenza di un’alternativa non regge, infatti ricordiamo che il modello atomico di Rutherford fu prima riconosciuto insoddisfacente per via della sua instabilità elettromagnetica e solo dopo un periodo, anche se breve, in cui si era rimasti senza un modello valido venne quello rivoluzionario proposto da Bohr.

    • Già, Alessandro, il fatto che qualcuno cominci a capire quali sono le vere questioni in discussione è un risultato.

      Questo a mio parere porterà anche alla scomparsa di quei piccoli (almeno da noi) settori di crazionismo alla Ham che non fa bene né alla scienza né alla religione.

  4. “rabbioso creazionista“

    In che senso l’universo è eterno per Marco ferrari in quanto non creazionista?Ironicamente se li dicessi che in realtà è un “Rabbioso metafisico”,che non sa nemmeno quello che va dicendo nelle parole che usa,creare significa passare dal “nulla all’essere”,giustamente va chiesto al Sig Ferrari in che senso lui ha questa credenza che l’universo sia eterno “niente passa dal nulla all’essere quindi è in eterno,è sempre e sempre sarà, cioè increato” tutti gli essenti sono eterni come direbbe Saverino,e in che senso la teoria darwiniana può dimostare l’antitesi di un’universo increato dunque eterno?,non si sà bene cosa c’entri in questo,o come faccia cosi giocosamente a passare dal “si esiste un’evoluzione”,all’affermare :quindi “tutto cio che è,è anche sempre stato in quanto esiste l’evoluzione”,questo proprio a prescindere che si sia o meno d’accordo con la teoria darwiniana,come sottolineato da Bellone non è il caso di usare la scienza per spiegare quella che è in realtà una propria superstizione anche come un atto di fiducia che sia così.Dunque se si acetta la teoria darwiniana in che senso il signor Ferrari sa anche dimostrare senza superstizione che l’universo sia eterno?
    Suvvia è il caso di separare le due cose,scienza e superstizione o speranza, di un’universo eterno da Darwin stesso.

    Sarebbe più avveduto se ascoltasse Bellone,in questo caso,visto che è logicamente impossibile dedurre l’universo eterno dalla teoria dell’evoluzione,speri che sia cosi ma non è logicamente necessario che sia così.

    Quindi un’invito a separare la propria credenza da quello che- con l’evoluzione stessa o con la scienza- non si può afatto concludere,ma allora perchè usare la scienza per questi vuoti,vani tentativi,di affermare la propria credenza metafisica?

    • Più che altro Ferrari andrebbe definito come “rabbioso materialista”, ma credo che non giovi e -soprattutto- interessi a nessuno “definire” le persone.
      E Ferrari da prova di non sapere ciò di cui parla quando definisce Enzo un “creazionista”, dato che è più che evidente la sfumatura particolare che ha dato al termine, ossia quella del “letteralista”.

      Insomma, il classico parlare per sentito dire: sono questi i presupposti di “dibattito scienza”? Mah.

    • Giusto, ma l’affermazione di Ferrari non è neanche da discutere per le sue implicazioni metafisiche, è solo l’unica cosa “rabbiosa” di tutto il dibattito.

      • In fondo, l’affermazione di Ferrari non va oltre il turpiloquio letterario.La locuzione “rabbioso metafisico” e propria nel senso che manco nelle concezioni materialiste è del tutto assente la metafisica o del Letteralilsta turpiloquiante,più turpiloquiante che altro.

        Disprezzo. Il sentimento che prova un uomo prudente nei confronti di un nemico in posizione troppo temibile per poter essere attaccato direttamente senza pericolo.

        Ambrose Bierce.

        Forse gli argomenti cominciano a scarseggiare e l’unica cosa che rimane è quel “rabbioso” disprezzo,che sembra nascondere il terrore di veder prercipitare nel niente assoluto,le filosofie positiviste/darwiniane.L’ideologia dell’autoillusione è l’oppio dei popoli.

  5. Christian Parolini on

    Buongiorno Enzo,

    qualcuno ti ha definito un “rabbioso creazionista”… a me sembra piuttosto che siano gli organizzatori dei Darwin Day ed i dirigenti dell’UAAR ad essere degli appassionati ed agguerriti anti-religiosi, che pretendono di dimostrare l’inesistenza del trascendente usando una metodologia (cioè la scienza) che per sua stessa definizione indaga ed osserva i fenomeni dell’immanente, attraverso gli esperimenti, che sono empirici, immanenti e che possono solo interagire con la realtà immanente.

    • Buonasera Christian,
      quel “rabbioso” ha veramente impressionato, un vero errore di comunicazione, a parte questo una delle novità più interessanti del dibattito su Facebook è proprio il riconoscimento del fatto che aver lasciato che fosse l’UAAR a farsi promotore e principale organizzatore dei Darwin Day, non sia stata una scelta opportuna.

  6. Su Facebook Prendersi un insulto come “rabbioso creazionista” e’ il minimo che possa succedere visto il livello medio di civilta’ che caratterizza la maggior parte degli interventi. Tra l’altro vorrei capire per quale scopo i creatori del gruppo “Dibattito scienza” vogliano portare la scienza e il metodo scientifico all’interno del dibattito politico nel nostro paese….. Vogliono forse tentare di creare, come sulla rivista “Le scienze”, una sorta di stato retto sul positivismo scientifico?
    Personalmente, in considerazione di parecchi dei temi trattati in politica (aborto, matrimoni ed adozioni omosessuali, eutanasia, ricerche sugli embrioni umani) riterrei molto piu’ opportuno portare all’ interno del dibattito argomenti che dimostrino la fondatezza di chi sostiene le ragioni del diritto naturale (e comunque, per farlo, non sceglierei di certo Facebook come mezzo: raccoglierei solo milioni di insulti).

    • Mah, un gruppo su Facebook che si rivolga alla politica può anche essere una possibilità, più che altro mi sembra che abbiano perso anche questa occasione per essere credibili, non è la “scienza” che si rivolge alla politica ma la scienza di sinistra, area Repubblica-Espresso, che si rivolge alla politica, ma solo a quella di di sinistra, come dichiarato in un intervento di uno dei fondatori:
      “Moreno Colaiacovo
      Amministro questo gruppo Facebook dal giorno della sua creazione. Era il 7 novembre 2012 e il gruppo contava circa 200 membri. Da allora siamo cresciuti tantissimo, abbiamo intervistato i leader del centrosinistra e i candidati premier alle scorse elezioni politiche, abbiamo discusso di scienza e di politica, talvolta in modo costruttivo e talvolta un po’ meno.”

      https://www.facebook.com/groups/dibattitoscienza/?fref=ts

      Scienza ideologizzata dunque, tutto qui.

      • L’atomo è comunista e socialista,quindi già il fatto che partano la discussione verso la politica,sarà per la giusta rivendicazione del diritto del proletariato di rivendicare il “socialismo dell’atomo.”E poi politicamente si può pensare che noi siamo il bene del “proletariato” o -a seconda dei punti di vista-uso il proletariato per il mio bene utile e personale.

        E come aver visto Rovelli discutere su rai 3 (chissà perchè) a fare proseletismo scientifico ai ragazzini del liceo.Rovelli mi raccomando molto Platonicamente:

        “Il retore e la retorica si trovano in questa posizione rispetto a tutte le altre arti: non c’è alcun bisogno che sappia come stiano le cose in sé, ma occorre solo che trovi qualche congegno di persuasione, in modo da dare l’impressione, a gente che non sa, di saperne di più di coloro che sanno.(Socrate, in Platone, Gorgia)”

        E figurarsi se non faceva retorica scientista.da buona educazione del piccolo socialista darwiniano in erba

      • Pennetta, Dibattito Scienza ha intervistato i candidati alle primarie e siccome solo il centrosinistra ha fatto le primarie, solo i leader del centrosinistra sono stati intervistati in quell’occasione. Quando ci sono state le politiche, Dibattito Scienza ha mandato le sue domande ai candidati di tutte le forze politiche, ricevendo risposte solo da alcuni di essi.
        Ma lei non era quello che va in giro a tenere conferenze sull’informazione scientifica? No perchè la prima cosa da fare sarebbe verificare e le assicuro che verificare questa informazione era facilissimo. Quindi i casi sono due: o lei è stato superficiale, oppure ha riportato solo una parte dell’informazione per poi poter concludere dicendo “scienza ideologizzata”.
        Io continuo a pensare che lei non sia in malafede, quindi rimane l’ipotesi della superficialità. Niente di terribile, eh, succede. Però la prossima volta si informi meglio.

        • Buonasera Greylines,
          la notizia che ho riportato l’ho presa dall’amministratore del gruppo, e mi sembra che verificare un’affermazione relativa ad un gruppo quando viene fatta da uno dei responsabili sarebbe giustificato solo nel caso in cui egli non fosse in grado di esprimersi con una sintassi chiara e appropriata. Per mia colpa ho presunto impossibile che il comunicato fosse sintatticamente errato e riconosco questa mia mancanza, quindi le riporto cosa scritto da Moreno Colaiacovo:

          “Moreno Colaiacovo
          Amministro questo gruppo Facebook dal giorno della sua creazione. Era il 7 novembre 2012 e il gruppo contava circa 200 membri. Da allora siamo cresciuti tantissimo, abbiamo intervistato i leader del centrosinistra e i candidati premier alle scorse elezioni politiche, abbiamo discusso di scienza e di politica, talvolta in modo costruttivo e talvolta un po’ meno. È stato un bellissimo impegno, faticoso senz’altro, che mi ha dato tante soddisfazioni. Oggi però devo lasciare la g…”

          Nel testo viene affermato “abbiamo intervistato i leader del centrosinistra e i candidati premier” senza specificare il perché non siano stati intervistati tutti i leader, sarebbe bastato scrivere “abbiamo iniziato intervistando i leader del centrosinistra…” e la frase avrebbe assunto tutt’altro senso.
          Per cui, ribaltando la sua osservazione, mi domando come sia possibile che chi vuole fare una corretta informazione faccia simili errori?

          E poi, perché se si vuole essere imparziali intervistare solo chi ha fatto le primarie?
          Per caso dopo le primarie DS gli altri leader politici non esistevano più o, peggio, erano ritenuti non legittimati?
          Ovviamente è un diritto di DS intervistare chi vuole, però è anche un diritto commentare le scelte fatte.

          • Vede Pennetta, questo era un caso in cui lei avrebbe fatto più bella figura a dire “scusate, mi sono sbagliato”.
            Colaiacovo si stava rivolgendo ai membri di un gruppo, cioè persone che avevano ben presente di cosa stava parlando. Lei invece stava riportando la notizia a persone che, essendo estranee a Dibattito Scienza, non conoscevano i dettagli, quindi era suo dovere approfondire, in modo da dare un’informazione corretta.

            “perché se si vuole essere imparziali intervistare solo chi ha fatto le primarie?”
            Perchè DS è nato proprio in quell’occasione, chiedendosi quali fossero le posizioni dei candidati su temi scientifici. Visto il successo ottenuto (riuscire a far parlare di scienza i politici non è cosa da poco), hanno esteso il metodo alle successive elezioni, cioè quelle politiche. L’idea di DS è proprio quella di rivolgersi a tutti, indipendentemente dal colore politico, e se lei avesse approfondito, prima di giudicare, avrebbe scoperto che le risposte dei candidati di sinistra sono state molto criticate, mentre, per esempio, quelle di Oscar Giannino si sono rivelate essere molto approfondite e ragionate. Sempre entrando nel merito, su DS si esprimono molte critiche su certe posizioni “di sinistra” riguardo agli OGM, mentre in tanti hanno lodato la ministra (di destra) Beatrice Lorenzin per come ha gestito il caso Stamina.
            Parlare di “scienza ideologizzata”, dunque, è decisamente fuori luogo.

          • Greylines, guardi che stiamo parlando di un mio commento! La frase da lei riportata non è infatti di un articolo (che non ho mai fatto) su Dibattito Scienza, quindi dire che stiamo parlando di “informazione” non mi sembra appropriato.

            Ma perché poi continua a dire che avrei potuto fare un commento più approfondito e invece non spende una sola parola per dire che sono stato insultato da Ferrari?
            Ferrai poteva o no controllare e verificare che non mi sono mai espresso da “rabbioso creazionista”, non crede?

            Lo vogliamo dire che quella di Ferrari è stata molto più che cattiva informazione, che è stata diffamazione?
            Se farà questo passo le sue osservazioni (per quanto esagerate riferendosi, ripeto, ad un mio commento) saranno più credibili.

          • “Greylines, guardi che stiamo parlando di un mio commento! La frase da lei riportata non è infatti di un articolo (che non ho mai fatto) su Dibattito Scienza, quindi dire che stiamo parlando di “informazione” non mi sembra appropriato.”
            Resta il fatto che il suo commento è basato su una lettura superficiale dei fatti, dai quali ha tratto una conclusione sbagliata, dipingendo DS come un ritrovo di scienziati ideologizzati.
            Per quanto riguarda la faccenda del “rabbioso creazionista”, io già in quel post ho criticato chi le dà del creazionista, cosa che ho fatto anche in altri contesti, di persona e pubblicamente, per esempio al Darwin Day.

          • Ho commentato non in un articolo un testo mal scritto su facebook, lei ha precisato e la cosa normalmente sarebbe dovuta finire lì.

            Ma sembra che il fine principale del suo intervento sia quello di dichiarare a tutti i costi che io ho sbagliato e che faccio cattiva informazione.

            Ho capito male?

          • @Greylines,
            è vero, lei ha criticato chi mi dà del creazionista, ma non ha avuto nulla da obiettare sul “rabbioso”!
            Pur sapendo bene per esperienza diretta che non è così.

            Non sarebbe stata questa una disinformazione ben più grave da contestare in quanto diffamatoria?
            Perché fa la morale a me solo perché ho riportato un pezzo poco chiaro scritto da Colaiacovo e non ha detto nulla sull’insulto?

            Riguardo a quanto ha detto al Darwin day se verrà messo in rete il video potrò farmene un’idea.

          • “Ho commentato non in un articolo un testo mal scritto su facebook, lei ha precisato e la cosa normalmente sarebbe dovuta finire lì.
            Ma sembra che il fine principale del suo intervento sia quello di dichiarare a tutti i costi che io ho sbagliato e che faccio cattiva informazione.”

            Non faccia l’ingenuo. Tanto per cominciare, che l’abbia scritto in un articolo o in un commento cambia poco.
            Poi, il pezzo non era mal scritto, visto che non era un articolo o la presentazione pubblica di DS, bensì una frase indirizzata ai membri di un gruppo.
            Infine, lei ha citato il pezzo per concludere che DS sostiene una “scienza ideologizzata”.

          • Non credo proprio che quanto scritto in un commento o in un articolo abbia la stessa rilevanza, se ritiene che sia così allora andiamo a vedere tutte le cose che sono state dette dal simpatico gruppo di DS sul sottoscritto?

            E poi DS è un gruppo aperto che chiunque può consultare, anche chi non fa parte del gruppo come me, quindi quando si scrive bisogna tenerne conto. Insisto l’errore è di comunicazione ed è di Colaiacovo, se la mia è cattiva informazione lo è anche la sua. Ma francamente mi sembra che stiamo scadendo nel ridicolo.

            E poi anche lei sta facendo un errore di comunicazione, non le basta aver rettificato pubblicamente sul mio sito, non le basta che io abbia accolto la rettifica, no lei continua a insistere!

            Il risultato finale è che chi leggerà questo scambio si farà l’idea che contrariamente a quanto da lei affermato io abbia colto nel segno e l’aver detto che DS è orientato a sinistra l’ha fatta visibilmente irritare.
            Si chiama “psicologia”.
            Contento lei e quelli di DS…

          • “Il risultato finale è che chi leggerà questo scambio si farà l’idea che contrariamente a quanto da lei affermato io abbia colto nel segno e l’aver detto che DS è orientato a sinistra l’ha fatta visibilmente irritare.
            Si chiama “psicologia”.
            Contento lei e quelli di DS…”

            Irritato? Che ridere! Certe volte la sua capacità di rigirare le frittate è notevole, senza offesa eh 😉
            Chi legge ha a disposizione tutti i riferimenti per capire che DS ha spesso criticato quella sinistra che secondo lei invece ne sarebbe la guida. Nero su bianco. A meno che non parta con evidenti pregiudizi, chiaro.

  7. Intanto noto, professore, che sulla pagina Facebook Dibattito Scienza più d’uno procede a deriderla. Peccato.

    • Buonasera Faro, più che derisioni vedo commenti di qualcuno che non ha capito i termini delle questioni.
      Riprto il post di apertura di un dibattito su questa vicenda:

      “Giulia Paccagnella
      “Peccato per quell’esordio così brutto, sono errori nei quali sarebbe bene non cadere, una pecca in una discussione che (relativamente agli intervenuti da me presi in considerazione) si è rivelata interessante e costruttiva.”

      Oilalà sembra che Pennetta apprezzi Dibattito Scienza! Non me ne capacito; se la prende con Pikaia, il Cicap (ultimamente pure con Le Scienze) e poi di colpo ora cambia tono ed elogia persone che collaborano con quelli che lui giudica i suoi acerrimi nemici?”

      Forse sembra strano che qualcuno non parli per pregiudizi ma valuti caso per caso cosa viene detto.
      Non è che apprezzo o no DS (Dibattito Scienza non i DS…)se leggo cose errate le commento come tali, se leggo cose corrette lo dico.

      E quindi dico che il post della Paccagnella non ha senso, non me la prendo con DS, Pikaia o Le Scienze come “testate” ma su evntuali singoli articoli o argomenti e spiego il perché. Il tono con Bellone e la Mautino è sempre stato quello, niente ad personam.
      Il fatto che si ragioni considerando chi la pensa diversamente “acerrimi nemici” fa il paio con “rabbioso creazionista” e dimostra solo che è da quella parte che si fanno le battaglie contro le persone e non sulle idee.

      • Quando lei dice “non me la prendo con DS”, si sta riferendo allo stesso gruppo che ha definito portatore di una “scienza ideologizzata”?

Exit mobile version