“Contraccezione d’emergenza” qual è il vero meccanismo d’azione?

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I “contraccettivi d’emergenza” possono essere abortivi?

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La regione Lazio sembra non avere dubbi e dice di no, e lo fa per decreto.

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Pochi giorni fa la Regione Lazio ha emanato il decreto 000152/2014 con il quale sono state definite le linee d’indirizzo regionali per le attività dei Consultori Familiari, tra altri argomenti nel decreto si affronta la possibilità di ricorrere al diritto di obiezione di coscienza nel caso di una richiesta di somministrazione dei contraccettivi d’emergenza, definiti nel decreto “in fase post coitale“:

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Le molecole a cui si fa riferimento sono il il Levonorgestrel e  Ulipristal Acetato che vengono definite “contraccettivi post coitali” in quanto esplicano la loro azione ritardando l’ovulazione e quindi impedendo la fecondazione. Se l’azione si esaurisse in questo meccanismo non ci sarebbero dubbi sulla classificazione come “anticoncezionale”, il problema è però nel fatto che entrambe le molecole sono state messe in commercio indicando come azione anche l’impedimento dell’impianto dell’embrione eventualmente sviluppatosi, e in questo caso saremmo di fronte ad un’azione abortiva e non più anticoncezionale.

Al riguardo il rapporto EMEA/261787/2009, sul farmaco Ulipristal Acetato (Ellaone) parla chiaramente di questa possibile azione abortiva:

Il ritardo della maturazione dell’endometrio , di cui al terzo punto nelle azioni indicate dall’EMEA, l’agenzia europea per il farmaco, impedisce l’impianto dell’embrione, e questa è un’azione chiaramente abortiva.

Analoga la situazione per quel che riguarda il Levonorgestrel, una molecola che è stata messa in commercio con gli stessi meccanismi d’azione dell’Ulipristal Acetato di cui condivideva la possibile azione abortiva, come evidenziato dalle indicazioni del foglietto illustrativo:

Ma in seguito il foglietto illustrativo è stato sottoposto a revisione e la capacità abortiva del Levonorgestrel è sparita, sembra proprio che nuovi studi l’abbiano esclusa:

 

E, come ricordato nell’articolo di Farmacista 33, nel 2011 era già stata modificata la dicitura riguardo l’azione dell’Ulipristal Acetato.

 Non sono molti i casi di molecole messe in commercio con determinate caratteristiche le quali che pochissimi anni dopo vengono cambiate, curioso davvero il caso dei contraccettivi d’emergenza, due molecole diverse e due volte lo stesso errore da parte degli sperimentatori.

Se fossi un medico obiettore continuerei a fare obiezione.

Quali sono stati i criteri di valutazione che portarono alle prime indicazioni che evidenziavano una capacità abortiva?

Quali sono state le novità che hanno in seguito portato ad escludere con tanta sicurezza quella possibilità dichiarata poco tempo prima?

La vera scienza non è fatta di conclusioni ma dalla condivisione dei procedimenti seguiti, se fossi un medico chiedere di poter avere a disposizione gli studi che hanno escluso la potenzialità abortiva, e chiederei anche che venissero replicati da laboratori universitari indipendenti dalle case farmaceutiche.

Il cambio del foglietto illustrativo non convince e necessita di essere motivato scientificamente con la massima pubblicità e con la replicazione degli studi.

Fino a quel momento l’indicazione per i medici obiettori è di continuare ad obiettare. 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

14 commenti

  1. Se tu fossi medico? Grazie al cielo non lo sei per cui il problema non di pone.sai che non prescrivere il levonorgestrel è reato? Stai facendo istigazione a delinquere?

    • Buonasera hennio, forse non ha letto bene l’articolo.
      Si sostiene che il levonorgestrel è stato dato in un primo momento come possibile abortivo e solo dopo è stato cambiato il foglietto illustrativo.
      Dico che sulla questione ci vuole uno studio indipendente e che per ora vale il principio di precauzione, quindi nel dubbio che sia un criptoabortivo la risposta è no, io non lo darei.

  2. tu non lo daresti,e rischieresti una meritata denuncia in quanto il levonorgestrel non rientra nella 194,checche’ ti suggeriscano studi e teorie.e fino a quando non sara’ considerato abortivo dovra’ essere prescritto anche dai sigg. obiettori,pena ripercussioni legali.
    te lo chiedo ancora : stai istigando i medici a non fare il loro dovere ,che e’ quello di fornire il trattamento?

  3. beh.. sarebbe interessante il punto di vista anche delle utenti oltre che del medico. personalmente farebbe differenza un farmaco che vieta l’evento con uno in cui non si capisce bene se vieta l’evento o se agisce post fecondazione. una enorme differenza. Da paziente vorrei chiarezza in merito, visto che la scelta, non meno importante di quella dei medici.. è poi la mia. Brutta storia. grazie Professore.

  4. La “controversia” Pennetta – hennio è emblematica di come si svolga il dibattito su questo e altri temi simili.
    Da una parte serie e sensate riflessioni di natura scientifico – razionale, dall’altra carte bollate e minacce di galera.

  5. il problema è che forse ho compreso male, ma il sig. Hennio dia per scontato che la donna in questione si rechi in consultorio per effettuare una manovra pre ovulatoria ritardante e non una abortiva. ma il caso è controverso. Così domando al signor Hennio, se da accertamenti risultasse che non la mancata fecondazione, bensì la morte embrionica fosse alla base della mancata gravidanza e che la paziente fosse contraria all’aborto e non si aspettasse da consenso informato 194 nessun coinvolgimento di embrioni, non risultando questo farmaco fra quelli.. che accadrebbe se lei volesse impugnare la cosa? quali studi tirare in causa? quali prove del percorso di questi due farmaci da abortivi a non abortivi? questo è il senso del post. la scelta di medico e pazienti di essere sicuri al cento per cento di differenziare fra contraccettivo e abortivo.

  6. certo. dato che “per me” gigi e penny non meritano alcuna terapia,li lascio morire per strada. forse non vi e’ chiaro che il levonorgestrel non rientra nella 194,dunque deve essere prescritto su richiesta della paziente,checce’ siano le opinioni di ciascuno.la societa’ funziona in base a regole chiare,altrimenti e’ anarchia. o istigazione a delinquere. se avete da ridire su questo scrivete all’aifa e all’ordine dei medici le vostre teorie,nel frattempo e’ consigliabile che restiate nell’ambito della legalita’.Se non si riesce a queste condizioni a fare il medico c’e’ una terza via : dimettersi e andarsene in qualche paese del mondo che accetti certe strane posizioni ideologiche.
    a virginia : lei chi? la paziente? prenderebbe torto perche’ il levonorgestrel al momento non e’ classificato come abortivo,e non essendoci dolo non c’e’ reato. al contrario istigare qualcuno a non fare il proprio dovere lo e’.

    • hennio, nessun medico è obbligato a prescrivere alcunché, se lei va a chiedere un antibiotico o un ansiolitico e il medico ritenendo che possano farle del male non li prescrive che fa lo denuncia?
      Allora lei semplicemente va da un altro medico che la pensa diversamente.
      Quindi co’ sta istigazione a delinquere ha rotto i maroni… un medico che abbia dei più che legittimi dubbi sull’effetto abortivo del levonorgestrel non lo deve prescrivere.
      Io parlo per considerazioni scientifiche, lei ideologico-forcaiole.

      • Probabilmente Hennio è uno di quelli che pensano che l’obiezione di coscienza andrebbe vietata per legge!

    • Paolo da Genova on

      Hennio,
      Quello che dice la legge, il potere, è sempre acriticamente giusto. Non esiste la legge della coscienza, ma solo quella dello Stato. Il dubbio è riservato a cose frivole (es. Dio), mai alle leggi, alle sentenze, alla scienza, perché politici, magistrati, scienziati sono notoriamente persone al di sopra di ogni sospetto, passione, interesse. Ma mi faccia il piacere!

  7. Hennio ho capito il tuo punto, credimi non sono una complottista che vede marcio dietro ad ogni ditta farmaceutica. ma neppure sprovveduta. ora, ho capito il tuo punto, ma tu hai capito il punto esposto qua? a prescindere dal discorso obiezione etc etc?

  8. Non prendiamoci in giro hennio.
    Se venisse improvvisamente sdoganata una sostanza precedentemente dichiarata in qualche modo dannosa, tutti, dalla lega dei consumatori alla feder-casalinghe, esprimerebbero dubbi e chiederebbero giustamente chiarimenti.

  9. Se enzo fosse un medico, sarebbe un buon medico e di te che ci sarebbe da preoccuparsi Hennio …

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