Tanto per capire

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pennello

 

Quando gli attacchini andranno in giro, in futuro, verrà richiesto – dal vigile che li fermerà – il certificato antiomofobia?

Ma cos’è l’omofobia?

A Roma, nei giorni scorsi, qualcuno è andato ad attaccare dei volantini davanti alla sede del Gay Center a Testaccio. E non qualcuno a caso, no no. Un gruppo di estrema destra che si fa chiamare “Azione frontale”. Mica ragazzi di primo pelo, questi già nel 2014 avevano consegnato un regalino al “Ghetto ebraico di Roma” come riporta il sito dell’Ansa. Il regalino consisteva in un volantino negazionista e in tre teste di maiale.
Va bene, il gruppo “azione frontale” lo abbiamo abbastanza definito. Ci siamo fatti un’idea. Si tratta di gente che detesta gli ebrei, in generale un gruppo di estrema destra, quindi immagino che detesti anche gli omosessuali, gli immigrati e chi più ne ha, più ne metta. Ok.

In diverse testate (noi prendiamo l’articolo pubblicato da Ansa) si parla di volantini omofobi. Ecco il volantino:

Il simbolo di questo gruppo di estrema destra è l’incrocio del simbolo della DC con in nero, non si capisce se è una scarpa che tira un calcio oppure se è una falce o un’accetta. La falce tenderei ad escluderla, sarebbe un autogol politico esagerato. Pensare ad una scarpa, proprio dove si mette la mano del crocifisso, mostrerebbe poca intelligenza logica.
Quindi io propenderei più per una scarpa che per un’accetta, ma fate voi.

Se un gruppo di agnellini simile girasse nel mio quartiere e venisse ad attaccare volantini o semplici fogli di carta bianchi sulle mura del mio condominio, io mi preoccuperei. Quindi massima solidarietà per le persone che frequentano il Gay Center a Testaccio.

Ora però ritorniamo al volantino omofobo. Io voglio capire perché il volantino è omofobo.
Anche un foglio bianco, messo da persone simili, per me sarebbe un gesto intimidatorio. Quindi se questo è il punto, abbiamo già finito di parlarne.

Ma il portavoce del Gay Center, Marrazzo (non è quello, questo si chiama Fabrizio) dichiara che c’è bisogno di una legge contro l’omofobia, proprio “per poter perseguire azioni come queste”.

Ma l’ordinamento italiano ha già leggi contro la discriminazione, e già c’è aggravante per motivi abietti. Allora ritorno al titolo dell’Ansa.

Allora è quello che è scritto sul volantino a essere omofobo? Tanto per capire. Chiedo.
Il portavoce del Gay Center dice che serve una legge contro l’omofobia. Invocherà mica la Legge Scalfarotto che proprio di questo neologismo tratta? Perché cos’è l’omofobia? Un sentimento? Perché a sentimenti, credo che questo gruppo delle teste di maiali, non sono messi tanto bene a intuito, e con la nuova legge verrebbero perseguiti. Ma iniziamo a condannare i sentimenti? Le intenzioni? E’ l’ora di rendere reale il processo alle intenzioni? Che uscirebbe dalla metafora.
Oppure invece dei sentimenti, il reato sarebbe esprimere opinioni contrarie al sentimento di alcuni movimenti gay? In questo caso non si potrebbero esprimere opinioni (e nemmeno scriverle) pena sanzioni o carcere. Negare l’olocausto non è una opinione, è una informazione falsa antistorica. Dire no alle adozioni gay è un’opinione rispettabile al pari di chi crede che invece le adozioni gay siano auspicabili.

Proprio in queste settimane sono a disposizione di tutti i dati Eurispes su matrimoni gay e adozioni gay.
Sei italiani su dieci sono contrari ai matrimoni gay. Oltre sette persone su dieci sono contrarie alle adozioni gay.

Quando passerà la legge evocata dal portavoce del Gay Center di Roma, i sei italiani su dieci (la maggioranza) verranno sanzionati o arrestati. I rimanenti, che potranno esprimere senza conseguenze nefaste le loro opinioni, diventeranno il 100%. Magicamente avremo consenso ufficiale e positivo a favore dei matrimoni gay. La stessa cosa avverrà per le adozioni gay. Dopo arresti e sanzioni (perché per argomentare la propria contrarietà ad adozioni e matrimoni gay, è previsto anche l’arresto dalla legge Scalfarotto) anche in questo caso avremo il 100% degli intervistati rimanenti che esprimerà entusiasmo per le adozioni gay.

Ma non eravamo una democrazia parlamentare rappresentativa? Tanto per capire.

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Laureato in Biologia tanti anni fa, prima di mettere in piedi una scuola di sopravvivenza va a specializzarsi in terra d'Etiopia per poi tornare e istruire a dovere, insieme a Silvia, 3 piccole amazzoni. Dopo 13 anni in un'azienda di Biotecnologie come Specialist e Line Leader, decide di divertirsi come Direttore Marketing per un noto marchio di gioielli, in attesa di nuove sorprese all'orizzonte.

33 commenti

  1. Giuseppe Cipriani on

    Per capire di più chi sono coloro che hanno appeso il manifesto, che si ispirano anche ai valori cattolici.
    Quella “scarpa” mi pare più un crocifisso che alza il “braccio” sn.
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    http://www.azionefrontale.it
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    La notizia Ansa è stata data con pregiudizio in modo distorto, non si tratta in questo caso di omofobia.
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    Quindi non mi preoccuperei troppo, sono tra quelli contrari alle adozioni gay, ma affermare questo non significa assolutamente essere omofobi.

    • Giuseppe, qui come sai, ci piace il principio di non contraddizione. Se mandi 3 teste di maiale al Ghetto ebraico stai mandando un messaggio mafioso. I mafiosi sono stati scomunicati dalla Chiesa Cattolica. Dire che questi tizi si ispirano anche a valori cristiani e contemporaneamente mandano messaggi in stile mafioso, mi farebbe decisamente propendere per affermare che è una panzana grossa come una casa dire che si ispirano a valori cattolici. Se poi sono loro a dire che si ispirano ai valori cattolici, di bene in meglio: visto che sono negazionisti verso l’olocausto, non prenderei le loro affermazioni per oro colato. Anche perché, smentite dai fatti.

      • Giuseppe Cipriani on

        Lungi da me difenderli, ma mi hanno lasciato basito i tuoi insulti (senza contraddittorio) a piedi uniti nei loro confronti. Se tu hai la bontà di visitare il loro sito, troverai cosa li ispira e anche la loro “spiegazione” delle teste di maiale…
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        Per rimanere invece in tema su quanto ti avevo scritto, ti chiedo se sei d’accordo con me che non si corre il rischio di essere tacciati di omofobia se si manifesta una legittima contrarietà alle adozioni gay. E viva la democrazia!

        • Avevo già avuto la bontà, ma nn volevo infierire. Parli di quella pagina di quel sito dove è raffigurata l’immagine di Mussolini con la spiegazione della teoria di questo gruppo che crede che “il nazismo e’ stato finanziato da importanti famiglie Ebree sioniste” e che le teste di maiale erano una provocazione (la solita modalità per giustificare un gesto di cattivo gusto).
          Per il resto siamo d’accordo, ovviamente. Qui è in ballo la libertà di espressione, una espressione non offensiva.

          • Giuseppe Cipriani on

            Bene Max, chiarito che invitavo solo a leggere quel che scrivono loro, e che così ognuno potrà così farsi un’idea diretta della cosa, mi pare che concludi con me che – a parte la superficiale distorsione data alla notizia da diversi media – in questo specifico non c’è in ballo alcun rischio di omofobia.
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            Viva la democrazia e, aggiungo, la libertà di espressione!

  2. esistono provocazioni intelligenti e provocazioni becere.
    Le teste di maiale appartengono alla seconda categoria, quelle della prima categoria sono infatti quelle che mettendo a nudo il re hanno come scopo quello di stimolare un confronto mentre quelle della seconda offendendo sentimenti profondi servono solo a generare umiliazione o paura con conseguente alzata di scudi e scontro muro contro muro.

    • Giuseppe Cipriani on

      E pensa, Valentino, che sono persino d’accordo con te.
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      Invitavo a leggere sul loro sito per far rintoccare la loro campana, per par condicio, perché mi pareva poco carino prenderli in causa a muso duro senza contraddittorio…
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      Adesso ognuno si farà la propria idea senza filtri, come te e come me.
      Mi pare una buona cosa, ne convieni?

    • Provocare indica portare a sé un qualcosa,un sentimento,una reazione,anche dare una coltellata è provocatorio,sgozzare ostaggi è provocatorio…
      Non vuol dire nulla dire che un gesto è provocatorio..cosa provoca?
      È chiaro che ci sono atteggiamenti di sfida,atteggiamenti di intimidazione,messaggi d’odio,disordine e violenza.
      Andare a vedere il sito per leggere quelle sciocchezze eran buoni tutti,ma ad ogni modo il contradditorio non può esistere su certe cose perché non c’è nulla da dire.
      Specie chi apertamente dice che vuole intervenire con il pugno..
      I metodi radicali e fanatico-estremisti son sempre i soliti così come quelle che dovrebbero essere “scuse” o “giustificazioni” o quel che sono..
      Come è idiota dire che si ispirano a valori cristiani o cattolici o altro..
      Chinque può raccontare quel che vuole ma è evidente che se uno muove guerra non può essere per la pace etc etc..
      Certoi discorsi non voglion dire nulla,non sono una campana da sentire,perché non dicono nulla,prendon per i fondelli punto e basta.
      Inutile perdersi poi in cose secondarie come al solito,scadere nel solito qualunquismo,il punto su cui fa riflettere Max,quello che dovrebbe essere l’oggetto di commento è cosa venga ritenuto omofobo e magai vietato o sanzionato in futuro.Se un gesto è intimidatorio sicuramente rientra nella casisistica dell’articolo 21.Ma se un manifesto con quel testo fosse stato affisso in un luogo adatto sarebbe stato n gesto “omofobo”?Anche questo,credo,Max si chieda.
      Al di là che ce ne sarebbe già da dire sul neologismo “omofobo” che di per sé dice già tutto,ma se una legge “impone” la teoria del gender,influisce sulla libertà di espressione e di religione (art.19)
      Utilizzare concetti quali odio, discriminazione, pluralismo delle idee, libera opinione, che non sono definiti dal codice penale vuol dire rimandarne una valutazione al magistrato stesso,non è cosa da poco..
      Come ci si comporta per riconoscere chi “incita a commettere o commette atti di discriminazione motivati dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere della vittima”? Fra l’altro come me e ogni altro cittadino gli omosessuali godono degli strumenti giuridici previsti dal codice penale contro qualunque forma di ingiusta di discriminazione, di violenza, di offesa alla propria dignità personale,si va quasi contro all’art.3 .
      Inutile mettere infatti la testa sotto la sabbia,anche perché è stato eplicitato a dovere , tutti coloro che ritengono giusto discriminare gli omosessuali in ordine alla possibilità di contrarre matrimonio e di adottare minori rientrerebbero fra chi discrimina gli omosessuali tout court.
      Son problemi che toccano tanto la sfera legale,quanto quella sociale tanto quella personale di tutti i cittadini ed è giusto porre l’attenzione su certe cose come ha fatto Max con questo pezzo,tralasciando invece le solite sciocchezze con le quali poi,come di consueto,si finisce con ilperdere di vista il punto principale..

      • Già, focalizziamo l’attenzione su quello che questo articolo evidenzia, cioè sulla percezione che qualunque opinione diversa da quella imposta dalla scientificamente confutata teoria del gender, sia ostile verso gli omosessuali.
        Come vediamo anche all’ANSA hanno recepito questo, ed è la stessa cosa che pensano quelli che vanno ad inveire contro le sentinelle in piedi senza che i grandi media intervengano, il problema è che in assenza di una precisa definizione di omofobia queste interpretazioni, che qui adesso riteniamo errate, saranno non solo possibili ma automatiche.

    • Giuseppe Cipriani on

      Vedo con piacere, Leonetto, che ti sei fatto la tua idea. Magari da GVS quale sei sapevi quel che scrivevano sul loro sito, ma essere andato a leggere qualcosa t’ha aiutato a formarti un’opinione più sicura, no? Mi spiace se, per colpa mia, ci sei andato per nulla.
      Il mio pensiero rimane quello che ho manifestato più sopra, ma naturalmente tu sei libero di manifestare il tuo, che non collima esattamente col mio. Me ne farò una ragione, senza necessità di darti dell’idiota.

      • il loro sito per farsi un’opinione su quello che é l’oggetto dell’articolo é inutile,chi siano o non siano alla fine é marginale.La cosa offre un esempio per meditare sulla possibile nuova legge contro l’omofobia

        • Giuseppe Cipriani on

          Non ho mai detto, Leonetto, che visitare il loro sito serviva a farsi un’opinione sulla vera questione dell’articolo, ma su di loro, visto che sono stati presi in causa con toni tutt’altro che teneri. E anche per questo mi pareva giusto che chi lo voleva avesse modo di approfondire anche tale aspetto, per farsi un’idea diretta.
          Se non hai capito questo, pazienza. Ma spero che finalmente adesso ti sia chiaro. Che loro fossero marginali riguardo alla questione sollevata da Max non c’era bisogno certo di ribadirlo tanto è ovvio.

  3. un appunto.
    Spesso il problema nelle contrapposizioni non è una posizione diversa ma il linguaggio utilizzato che è diverso e ovviamente non ci si capisce.

  4. Allego alcune definizioni utili tratte dal testo “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”:

    ETEROSESSISMO: visione del mondo che considera come naturale solo l’eterosessualità, dando per scontato che tutte le persone siano eterosessuali. L’eterosessismo rifiuta e stigmatizza ogni forma di comportamento, identità e relazione non eterosessuale. Si manifesta sia a livello individuale sia a livello culturale, influenzando i costumi e le istituzioni sociali, ed è la causa principale dell’omofobia.

    OMOFOBIA: il pregiudizio, la paura e l’ostilità nei confronti delle persone omosessuali e
    le azioni che da questo pregiudizio derivano. Può portare ad atti di violenza nei confronti
    delle persone omosessuali.

    OMOFOBIA INTERIORIZZATA: forma di omofobia spesso non cosciente, risultato
    dell’educazione e dei valori trasmessi dalla società, di cui a volte sono vittima le stesse
    persone omosessuali. [Analogamente si definiscono la “transfobia” e la “transfobia interiorizzata”]

    OMONEGATIVITÀ: il termine omofobia oggi è in parte superato e sostituito con il
    termine omonegatività per indicare che gli atti di discriminazioni e violenza nei confronti delle
    persone omosessuali non sono necessariamente irrazionali o il frutto di una paura, ma
    piuttosto l’espressione di una concezione negativa dell’omosessualità, che nasce da una
    cultura e una società eterosessista.

    • Grazie Htagliato, questa nuova definizione di “omonegatività” toglie ogni dubbio, saranno ritenute inaccettabili tutte le affermazioni tradizionali, in particolare vedo già un’incompatibilità tra cristianesimo e la legge dello Stato contro l’omofobia.

      • Prego, prof., le faccio notare quanto sia difficile, alla luce di queste definizioni, NON seguire una politica gay-friendly senza essere “eterosessista”, e l’eterosessimo è considerato “causa principale dell’omofobia”.
        Ultimo nuovo termine che mi era sfuggito:
        ETERONORMATIVO: aggettivo riferito ad un pensiero, linguaggio ecc. che assuma che l’eterosessualità sia l’orientamento “normale”, invece che uno dei possibili orientamenti sessuali.
        [Commento personale: “eteronormativo” è meno “grave” di “eterosessista” ma così l’insieme dei soggetti coinvolti si allarga, per cui, facendo l’esempio che stava sugli opuscoli dell’UNAR, assumere che un bambino da grande si innamorerà di una donna e la sposerà è già un’idea “eteronormativa”!]

      • Giuseppe Cipriani on

        Sì, probabilmente la legge contro l’omofobia parte da lontano, in modo subdolo, con i reale compito di far fuori il cristianesimo con mezzi legali. La vedo dura: i parroci dovranno valutare bene, parola per parola, quanto verrà detto nelle omelia in merito agli omosessuali, così come i bollettini parrocchiali saranno tutti a rischio di chiusura, per non parlare poi di tutte le associazioni cattoliche che sostengono la famiglia naturale, se non lo faranno senza mai far riferimento ai matrimoni civili tra gay… Ci starebbe bene un romanzo. potremmo intitolarlo semplicemente “2015”

        • Giuseppe Cipriani on

          Incipit del romanzo “2015”

          “Quando don Enzo uscì dalla canonica, ebbe subito la percezione che il vento gelido lo abbracciasse. Non era normale pensarlo, ma ebbe la sensazione che un brivido lo percorse in profondità, lasciandolo atterrito. Durante l’omelia s’era guardato bene dal pronunciare la parola proibita, aveva aggirato l’ostacolo con coraggio, accennando appena a quella che doveva essere una famiglia tradizionale. Era stato attentissimo a non pronunciare il termine “normale”, che era pure una delle parole rischiose in abbinamento al termine “famiglia”. Adesso che ci pensava bene, forse qualche rischio lo correva per quanto aveva detto riguardo ai bambini che, l’aveva detto pari pari, con commozione, “amano ancora chiamare i genitori papà e mamma”. Chissà se qualcuno l’aveva appuntato. Di certo sì, il grande occhio dello Stato vigilava da mesi ormai su tutte le omelie e un incaricato del “Ministero della difesa di tutte le tendenze sessuali” era di certo presente anche a quella messa per appuntare ogni parola sospetta…”

          • Aspettiamo il prossimo paragrafo..
            Fantastico, finche rimane legle scherzarci sopra, io al tuo posto andrei avanti..

          • Giuseppe Cipriani on

            Max, ho voluto davvero scherzarci un po’ sopra, facendo maldestramente il verso al capolavoro 1984, per dar l’idea a Pennetta (don Enzo) di quanto sia paradossale che capiti ciò che lui teme per davvero… Ma, come diceva la Gruber, io mi fermo qui… Magari, se ti va, scrivi tu il paragrafo finale, e quel che sta in mezzo lo lasciamo immaginare agli altri utenti di CS e ce lo teniamo per noi, in base alle nostre opinioni in merito… Notte.

          • Eh, l’idea è carina! Ma sto scrivendo altri paragrafi.. E poi dopo aver fatto un altro paragrafo sentirei l’esigenza di chiudere il primo cqpitolo e partire con altri paragrafi.. Non ora, ma è una bella idea.

  5. Giuseppe Cipriani on

    Ho scritto un commento sarcastico riguardo alla presunta incompatibilità tra cristianesimo e legge contro l’omofobia che non vuol saperne di comparire… Ci sono dei filtri che censurano il sarcasmo?

    • Ma quale sarcasmo?!? Quello che hai scritto è quello che potrebbe realmente accadere… comunque ho ripristinato il commento.
      L’aveva rimosso Akismet, sai si è già adeguato al decreto Scalfarotto!

  6. In realtà l’eterosessualità non esiste. É una invenzione omosessualista. Sono tutti termini inventati di sana pianta. Vogliamo parlare di omosessualità interiorizzata? é un modo geniale per zittire gli omosessuali non gay

    • sono d’accordo…
      è come la dicotomia capitalismo-comunismo …
      Schierarsi da una parte o dall’altra non vuol dire niente perchè comunque entrambe le parti esistono all’interno dell’ideologia
      (non so se ho interpretato bene)

  7. Non so chi sia Azione Frontale ne mi interessa sapere perché lo scudo crociato “modificato” sia il loro simbolo. Il resto del manifesto, in particolare la frase che campeggia nella parte alta, per me é condivisibilissimo. Non vedo dove possa essere discriminatorio per gli omosessuali che pretendono di tirar su figli in dispregio pieno alle esigenze e ai diritti dei figli stessi. Non vedo neanche quale diritto venga leso con questo manifestino. Ciò vuol dire essere omofobo? … nessun problema, me ne farò una ragione. Arriva la legge che mette in galera gli “omofobi”?… nessun problema, me ne farò una ragione e andrò in galera. Molti anni fa feci una questione di puntiglio su problemi molto più seri, a mio avviso, come quello della leva obbligatoria non surrogabile dal servizio civile, pagandone in parte le conseguenze. Figurarsi se qualche leggina che prevede il reato di omofobia può scalfire la conclusione più banale che costituisce il cardine della convivenza umana: “gli interessi dei più deboli devono prevalere sempre sugli interessi dei più forti”. Se togliamo ad un bambino la massima probabilità di poter partire “dall’inizio” col massimo che Natura permette (leggi “presenza di mamma+papa” ovvero “presenza maschile+presenza femminile”) cosa resta di altro?

  8. Io continuerò a dire come la penso e se vorranno mantenermi in galera amen ci andrò.
    Un tempo ero ferocemente contrario alla leva, al giorno d’oggi ritengo che fosse una posizione sbagliata e che sia giusto un esercito “di popolo” e quindi sono favorevole alla leva, a patto che non sia com’era (noia mortale ordini stupidi azioni inutili tanto per occupare il tempo).
    Le idee si cambiano ma i principi no

  9. Per quanto riguarda il simbolo, a me sembra tipico del “fascio littorio”, con la “scarpa” che penso sia una ascia. Ricordo che comunque non avevo capito che accidente fosse sto fascio littorio quindi me ne sono disinteressato.
    Passando all’articolo, lo trovo eccezionale, completamente d’accordo. Solo sull’ultima parte propongo un differente punto di vista.
    Come gia’ ricordato, gli eventi che riguardano le “sentinelle in piedi” non raggiungono gli onori della cronaca. Questo semplice esempio serve a far capire che non e’ che la “notizia” automaticamente trova diffusione. NO. Se c’e’ un gruppo cui interessa pubblicizzare una notizia, allora la notizia circola. E questo nulla ha a che fare con il “peso” oggettivo della notizia. Dunque da queste basi io sintetizzerei cio’ che sta accadendo come segue.
    Lo scopo di tutto questo e’ semplicemente dividere (et imperare). Pensateci: quante sub-categorizzazioni si stanno inventando? Certo, si insiste molto sulla divisione sessuale ma alla fine e’ pur sempre un dividere. Pensate a quanti gruppi di opinione separati (ed inconciliabili) si stanno formando. Scopo? La frammentazione. Cosi’ come la sinistra italiota ha accuratamente evitato di prendersi la responsabilita’ di potere per decenni con la scusa dell’essere divisi, altrettanto si otterra’, quando avremo in testa una moltitudine di concettualizzazioni che hanno come scopo principale quello di dividerci.
    E, come avevo gia’ scritto, questo e’ un ottimo esempio in cui se si perde tempo a criticare l’istanza (omofilia, omofobia, eterofobia ah no questa e’ proibito menzionarla, svelerebbe l’asimmetria del giochino che ci propongono) si sprecano risorse. Voglio dire: la Sinistra da decenni sta massacrando i lavoratori, nonostante la sua bandiera dovrebbe essere il proletariato. Bispensiero. Si inneggia ai lavoratori non per difenderli o aiutarli ma per altri motivi strategici. Idem, qui qualche burattinaio manipola i movimenti gay non certo per offrire loro un posto fisso (pardon, lapsus) ma solo per creare zizzania (pardon, abbattere il tessuto sociale produttivo).
    Si’ lo so l’ultima parte e’ un po’ a chiasmo ma mi piace lasciare qualcosa insoluto 😉
    E’ il concetto che bisogna discutere (la segmentazione dei movimenti di opinione popolare) non l’istanza (uno specifico movimento che ha il suo momento di gloria perche’ e’ usato come cavallo di Troia).

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