“Rinascerò fra 300 anni”: il delirio dello scientismo

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crynics

Sfuggire alla morte con l’ibernazione, i frutti dell’illusione scientista. 

 

Per chi ha un minimo di preparazione scientifica o solo un minimo di buon senso sembra uno scherzo macabro, una messinscena degna di Halloween. E invece si tratta veramente di gente disposta a spendere oltre 150.000 € per inseguire un sogno d’immortalità che ha a che fare più con la stregoneria che con la scienza. In un video pubblicato sul Corriere della Sera nell’articolo “«Rinascerò fra 300 anni» speranze e certezze dei futuri ibernati italiani” è possibile vedere e ascoltare la testimonianza dei primi italiani che si sono affidati ad una società specializzata, il Cryonics Institute, delle Alcor Cryonics, per essere ibernati in attesa che il progresso scientifico abbia trovato un rimedio per quelle che saranno state le cause della loro morte.

Per poter aderire ad un progetto simile è necessario che sia prima stata eliminato il processo del pensiero logico, le contraddizioni in cui cadono gli interessati sono infatti riscontrabili nell’articolo del Corriere:

Forse c’è vita dopo la morte. Tra 500 anni potremmo risorgere, magari tra mille. E quando ci risveglieremo, potrebbero esserci le cure che ci faranno guarire dai mali per cui siamo morti. Così continueremo a vivere ancora a lungo, dopo un decesso soltanto temporaneo. Immortali, o quasi.

Per qualcuno è fantascienza, per altri una speranza, per pochi ancora una certezza. «Siamo sicuri di rinascere nei prossimi secoli». Non sono pazzi, credono fortemente nella scienza e hanno stipulato onerosi contratti di ibernazione con società americane. Vitto Claut, avvocato friulano, è uno dei primi italiani ad aver scelto l’auto-congelamento. Daniele Chirico, romano, si farà ibernare insieme alla moglie Rita e alla figlia Ilenia. Tutti loro andranno a morire negli Stati Uniti, negli ospedali delle società che si occuperanno della conservazione del loro corpo a -196 gradi, dentro silos d’alluminio pieni di azoto liquido, dove attualmente sono già conservati un centinaio di cadaveri. Anzi, pazienti in attesa di risorgere.

No, dispiace contraddire l’articolista, non si tratta di gente che crede nella scienza, si tratta di una credenza nell’assurdo, di un sottoprodotto della cultura scientista, quella che ha divulgato la falsa immagine di una scienza onnipotente che ha solo bisogno di tempo per raggiungere qualsiasi risultato, negli immaginari scienziati del futuro è possibile riconoscere quelli pensati da Francis Bacon nel suo “sogno” della Nuova Atalntide, l’utopia, o meglio la distopia all’origine dello scientismo. L’ultimo periodo riportato può essere formulato solo previa rinuncia all’uso della logica elementare, quelli che vengono definiti “cadaveri”, dopo solo due parole vengono definiti “pazienti” in attesa di risorgere.

L’ossimoro di un “paziente cadavere” non mostra persone che credono nella scienza ma in una pseudo religione della resurrezione che rappresenta l’avverarsi di un aforisma attribuito a Chesterton “Chi non crede in Dio non è vero che non crede in niente perché comincia a credere a tutto”. Si comincia ad esempio col credere che se la scienza avrà trovato una cura per la causa della propria morte, dovrà aver trovato anche il modo di resuscitare i cadaveri, infatti l’ibernazione non può che essere compiuta dopo l’accertamento della morte clinica:

Il processo di ibernazione deve essere veloce, per evitare la decomposizione del corpo: entro due minuti dalla morte clinica, la testa del paziente deve essere portata a –96 gradi, dopodiché il sangue viene sostituito con un compost chimico denominato liquido criogenico e il corpo viene inserito nel silos a testa in giù. Gli italiani che si faranno ibernare amano la vita e non vogliono morire.

«Farsi ibernare è come giocare la schedina – dice Vitto Claut – Se esiste anche una sola possibilità di tornare al mondo, non voglio certo sprecarla». Lui si è già immaginato il futuro, è pronto a viverlo: «Vivremo sotto terra, in un pianeta senz’acqua e senza piante, ci nutriremo di pillole e andremo su Marte per il week end. Rinascerò fra 300 anni, sono sicuro, ma tra la morte clinica e la resurrezione saranno passati in realtà pochi istanti. E quando rinascerò, sarò a metà della vita: se nel 1300 la vita media delle persone era di 40 anni e oggi è di 80, fra 400 anni la vita media sarà di 160 anni e io potrò vivere altri 80 anni».

“entro due minuti dalla morte clinica”, viene specificato, ma nessuno si domanda perché l’ibernazione deve avvenire solo dopo la morte e non prima perché la risposta sarebbe che ibernare prima della morte costituirebbe omicidio volontario e tutta la dirigenza dell’Alcor aspetterebbe nelle patrie galere (o nel braccio della morte, dipende dagli Stati) il momento di essere a sua volta congelata. Portare le testa di una persona a -96 °C è ucciderla. Poi per sicurezza si asporta anche il sangue e si sostituisce con un fluido non meglio precisato, così, tanto per essere sicuri di aver veramente ucciso il “paziente”.

Ma alla Alcor affermano che non è così:

All’ignoranza scientifica si aggiungono anche i luoghi comuni storici, quelli che per magnificare le “magnifiche sorti e progressive” dell’umanità fanno credere che la speranza di vita sia frutto della scienza e non che sia legata invece alla qualità della vita, non fu per la scienza moderna che Democrito di Abdera visse 90 anni, Pitagora sfiorò gli 80, così come Platone. Gli aspiranti resuscitati sono certi che in futuro si vivrà fino a 160 anni e oltre, non leggono i giornali e non sanno che la oggi la tendenza è invece quella di negare le cure agli anziani perché sarebbero uno spreco di soldi per cure che avrebbero un ritorno trascurabile. Se proprio questi surgelati pazienti cadavere dovessero risvegliarsi sarebbe più probabile che, dopo un breve saluto ai medici, verrebbe loro praticata l’eutanasia. Ave atque vale, avrebbe detto Catullo.

Ma sorge infine un altro dubbio, anche il merluzzo surgelato ha una scadenza, qual è quella dei cadaveri dell’Alcor?

Questi soni i danni di una scienza che non sa dichiarare i propri limiti, che vuol far credere di potere tutto, che non sa dire i suoi “non lo so” e i suoi “non posso”, fino a diventare pseudoreligione. Per intenderci, quella che leggiamo così spesso sui giornali.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

70 commenti

  1. – Phrushevsky! I successi più alti della scienza renderanno questa capace di far risorgere i corpi decomposti degli uomini?
    – No – disse Prushevsky.
    – Stai mentendo – obbiettò Zhachev … – Il marxismo può fare tutto. Perché credi che Lenin giaccia a Mosca perfettamente intatto? Attende la scienza, vuole risorgere dai morti.
    (AA.VV., The Occult in Russian and Soviet Culture, a cura di Bernice Glatzer Rosenthal, New York, Cornell University Press, 1997, pag. 189)

    http://www.airesis.net/giardinomagi_bolscevismo.html

    • Giusta osservazione, aggiungo che in USSR veniva seguita in modo più o meno nascosto una forma di religione naturalistica che prevedeva un futuro in cui sarebbero stati resuscitati grazie alla scienza anche i morti del passato, il “Cosmismo”, alla quale sembra che appartenesse anche Gagarin.
      Un’espressione del cosmismo è stato il film Solaris.

      • Prof forse non ha visto il link sotto la citazione ma il branetto è stato preso da un articolo del sito airesis.net intitolato “Bolscevismo e cosmismo: scienza, magia e rivoluzione”.

        Consiglio a tutti gli utenti di darci un’occhiata e di girare per il sito perché ne vale davvero la pena.

        Consiglio anche di comprare il libro “Comunismo magico” di Francesco Dimitri; pregevole trattazione del pensiero magico nell’universo sovietico, probabilmente unico libro in italiano sull’argomento.

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        Si, Gagarin era cosmista: durante il suo volo nello spazio fece un saluto a Nicholas Roerich, occultista russo.

        • Comunque mi è venuta in mente una domanda: cosa è accaduto alla scienza?

          Voglio dire: nel 1903 l’uomo ha compiuto il primo volo e appena sessantasei anni dopo calpestava il suolo lunare. Il futuro sembrava ricchissimo di possibilità ma con il termine delle missioni Apollo nel ’72 non c’è più stato alcun successo eclatante e nemmeno un progresso così repentino in tutti i campi del sapere come quello che ha caratterizzato la prima metà del Novecento.

          Ma che diavolo è successo?

          • E’ solo una possibilità, ma forse proprio la politicizzazione l’ha bloccata nei limiti del già conosciuto e del politicamente corretto, quindi niente nuove rivoluzioni.
            In pratica, come avrebbe detto Kuhn, saremmo bloccati in un periodi di “scienza normale” che si sta protraendo illimitatamente.

          • Interessante punto di vista prof, questa è proprio una questione che varrebbe la pena approfondire.

            In ogni caso la soluzione più efficace alla stagnazione della scienza mi pare l’abbia data Feyerabend quando propose l’anarchia “scientifica”.

          • A me Feyerabend piace molto.
            Penso che un’anarchia scientifica diventi un’opzione interessante in una situazione bloccata come adesso.
            Fermo restando la necessità di corroborazione e confutabilità.

        • Hai ragione, ho letto al volo e mi era sfuggito il link, comunque anche io ho il libro di Dimitri, una lettura interessantissima che raccomando a chiunque sia interessato all’argomento.
          Tra l’altro da “Comunismo magico” ho fatto qualche citazione nel libro “Extraterrestri”.

  2. Giuseppe Cipriani on

    Perché prendersela con la scienza? L’unica vittima qui!
    Cosa c’entra, prof. Pennetta, la scienza strumentalizzata per beceri fini commerciali a danno dei gonzi?
    .
    E io dico che chi ci casca, come chi ci cascava, per esempio, su certi prodotti pseudo-miracolosi (tipo alghe di lunga vita pubblicizzate in TV), in fondo se lo merita di far la fine del merluzzo surgelato…
    Cinismo a parte, dalle mie parti dicono che è inutile voler far capire qualcosa agli asini: si perde tempo e si infastidisce la bestia.
    Ma, almeno in questo caso specifico, lasciamo stare la scienza, per favore. I propri limiti li conosce, eccome!

      • Giuseppe Cipriani on

        “Questi sono i danni di una scienza che non sa dichiarare i propri limiti, che vuol far credere di potere tutto, che non sa dire i suoi “non lo so” e i suoi “non posso”, fino a diventare pseudoreligione. Per intenderci, quella che leggiamo così spesso sui giornali.”
        Non si parla di scienza?
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        Se lei intendeva non accusare la scienza poveva a mio avviso scrivere così:

        “Questi sono i danni di una cultura malata di onnipotenza che non sa dichiarare i propri limiti, che vuol far credere di potere tutto strumentalizzando la scienza, fino a diventare pseudoreligione. Per intenderci, quella cultura narcisistica e del posso tutto che leggiamo così spesso sui giornali. Poveri scienziati e povera scienza”

        • Da quando con noi c’è il partigiano cipriani (e allora?) e non più giuseppe, il divertimento è aumentato, ma è un riso amaro. Esperimento non riuscito, speriamo torni Giuseppe, mi manca, è simpatico.

        • “scienza che non sa dichiarare i propri limiti, che vuol far credere di potere tutto, che non sa dire i suoi “non lo so” e i suoi “non posso”, fino a diventare pseudoreligione” = Scientismo.
          Era già tutto chiaro.

          • Giuseppe Cipriani on

            Sì, adesso è la scienza che organizza certe bufale!
            .
            Probabilmente non si rende conto che la scienza in tutto questo non c’entra nulla, ma proprio nulla.
            Chi fa credere che la scienza può tutto non è la scienza ma chi la strumentalizza. Chiarissimo.
            Lei invece accusa la scienza di spacciarsi per quel che non è, mentre lei, la poveretta è innocente… Ma com’è possibile, prof. Pennetta, che non se ne renda conto?
            Pseudoreligione non è la scienza che non sa dichiarare (?) i suoi limiti, ma l’uomo che usa la scienza per spacciarla per ciò che la scienza non è… Di mezzo, lo ribadisco, c’è una cultura marcia, niente scienza, nessuna scienza. Solo becera strumentalizzazione.
            Tirarla in ballo così, non distinguendo la scienza da tutt’altro, altro non fa che aumentare la confusione, e che n’è già abbastanza, direi.

          • Ripeto, io accuso quella scienza “che non sa dichiarare i propri limiti, che vuol far credere di potere tutto, che non sa dire i suoi “non lo so” e i suoi “non posso”, fino a diventare pseudoreligione”, il che non vuol dire la scienza in sé, ma la sua ideologizzazione che si chiama scientismo.
            Ma certo che è l’uomo che la usa per spacciare quello che non è, mi sembrava ovvio che la scienza personificata non esiste.
            Sappiamo che di scienza seria e onesta ce n’è tanta, quella che sta molto meno sulle pagine dei giornali, ma quella cui faccio riferimento è facilmente identificabile.
            Poi se vogliamo fare polemica ad ogni costo facciamola pure.

          • Giuseppe Cipriani on

            Beh, ho esagerato prof. Pennetta nel puntualizzare fin troppo pesantemente… Ma mi creda, non lo faccio per polemizzare inutilmente. Ho sempre paura che i contrapposti fronti, qui su CS, perdano l’equilibrio e ci metto del mio a peggiorare le cose… Sono contento in fondo che a forza di ripetere il concetto adesso sia non solo chiaro ma chiarissimo. E la ringrazio per la pazienza.
            E poi, dai, riguardo ai poveri cadaveri surgelati, per una volta siamo d’accordo su tutto il fronte!

  3. Conosco Vitto Claut personalmente, e tutto si può dire di lui meno che manchi di originalità, quanto questa sia spontanea e quanto ricercata non lo so dire, comunque questa sua scelta è assolutamente coerente con il personaggio,
    Gli auguro di aver ragione ma temo che la “paccata” di soldi investiti in questa speranza fallace serviranno solo ad ingrassare i furboni che hanno messo assieme il sistema, sinceramente penso che avrebbero potuto essere utilizzati in maniera migliore , ad esempio per creare una fondazione che intervenisse a limitare il fenomeno della “stabilizzazione” (termine elegante per mascherare l’eutanasia) dei pazienti anziani gravi.
    Comunque i soldi sono suoi e ne può fare quello che vuole.
    Tanti auguri

    • Incredibile, il mondo a volte è davvero piccolo…
      Se lo senti aggiungi anche da parte mia che esistono modi migliori di spendere i soldi e, soprattutto, modi migliori di guardare all’esistenza umana.

      • Non è esattamente della cerchia di persone che frequento ma mi capita di incontrarlo alle volte, la città è piccola, e i rapporti sono cordiali.
        Non avevo mai discusso con lui di queste cose, ma se mi capita lo farò.

  4. Non riesco a smettere di pensare che stanno pagando i loro aguzzini per farsi ammazzare. Ho i brividi, non aggiungo altro.

    • Non si fanno ammazzare. Da vecchi andranno in America a vivere nei pressi dell’istituto per poter farsi congelare la testa nel più breve tempo possibile.

      Quello della testa è un bel problema logistico se ci pensate attentamente. Poniamo che Tizio abiti nei accanto alla sede della Alcor per assicurarsi la maggior probabilità di riuscita dei propri piani: cosa gli da la certezza che i dipendenti dell’istituto di criogenica saranno pronti ad agire al momento della sua morte? Non dimentichiamo che la testa gioca una parte fondamentale perché deve essere portata a -96°C entro due minuti dal decesso!

      Mi sa che Tizio ha buttato via centocinquantamila dollari…

    • Si parla di morte clinica accertata da due minuti, non so quali siano i parametri per determinarla, possiamo dire così, all’Alcor si “accertano” di farli morire davvero.

  5. Aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
    Oh, questa e’ la mia preghiera preferita, ha una poetica intrigante, un ritmo portentoso.
    Se non e’ fede questa.
    Pero’ c’e’ da ammettere che un fondamento di realta’ c’e’: hanno riesumato la criogenizzazione (ero un ragazzo l’ultima volta che ne ho sentito parlare), ora c’e’ solo da riesumare i morti, che ci vorra’ mai a gestire quel mucchio di cellule gelatinose 😀
    Ho avuto lo stesso stupore di quando ho riletto dell’orologio dell’Apocalisse, ma veramente i giornali stanno razzolando nella discarica delle notizie decrepite? Zombie news?
    E la cosa splendida e’: c’e’ stato un singolo progresso da 30 anni fa, quando se ne parlava? C’e’ stato un miglioramento del congelamento (che spacca le cellule), c’e’ stato qualche passo avanti nella frankensteinizzazione dei morti? No? E allora come mai l’ennesimo articolo immemore, rappresentativo del Postmodernismo che deve rinascere vergine (e inconsapevole) ogni giorno?
    PS: 150000 euro e’ un prezzo totalmente ridicolo, praticamente irrisorio rispetto al servizio (suppostamente) erogato. Mah!

    • Quello che effettivamente è più spiacevole in questa faccenda è l’assoluta mancanza di analisi critica da parte dell’articolista, dove sta il servizio di informazione del lettore?

      • Appunto manca. Come dice Beppino qui sotto, l’imprenditore e’ un furbone, certo. Ma come avrebbe mai potuto ottenere visibilita’ se non fosse stato d’accordo un numero vastissimo di siti pronti a rimpallare questa che notizia non e’?
        Questo dettaglio viene sempre accuratamente scordato, poi si arriva a criticare i complottisti. EGGRAZIE, se per ogni chiaro complotto gli “anticomplottisti” si girano dall’altra parte, necessariamente vedranno solo i complottismi paranoici.
        E la favolosa citazione di Luca M. circa il libro di Dimitri, non lo conoscevo ma sembra una perla, dal passato. Quindi il CICAP l’avra’ senza dubbio menzionato nella pubblicita’ a “Il passato e’ una bestia feroce”.
        O forse no, non e’ vero? Siamo al ridicolo, siamo al re che passeggia nudo e se ne frega del bambino, del popolo, di tutto. Siamo a Pointlandia (per chi ha letto Flatland).
        Ma non e’ questo il problema, il problema e’ che tutto cio’ non venga percepito come problema, io dico che voi terrestri siete una banda di scervellati, non so cosa vi e’ successo, non eravate cosi’.
        Enzo lo dico a te in privato (come le pubblicita’ in tv, “solo per te”): non e’ che per caso, prima di lanciare conflitti mondiali, chi governa le fila della cultura si cura di devastare il tessuto intellettuale sociale? Intendo: quel che vedo non ha giustificazione apparente, ma ne siamo sicuri? Penso a questo dal lontano tempo in cui ho visto una intervista a Furio Colombo che sfogliava, assieme all’intervistatore, le pagine dei quotidiani nazionali del Belpaese che aveva custodito e faceva notare come giorno per giorno veniva costruita (SOTTO IL SILENZIO, QUESTO E’ IL PUNTO! SOTTO IL SILENZIO INGIUSTIFICATO) la dittatura fascista.
        Il silenzio, la mancanza di informazione, lo si ottiene in 2 modi:
        1) silenziando il segnale (la cara vecchia censura)
        2) aumentando il rumore di fondo (cultura spazzatura, tendenzialmente lazziale e comunista ahah)

        • “Il silenzio, la mancanza di informazione, lo si ottiene in 2 modi:
          1) silenziando il segnale (la cara vecchia censura)
          2) aumentando il rumore di fondo”

          Non è che bisogna essere complottisti per essere d’accordo, è che bisogna essere dei babbei per non esserlo…

  6. muggeridge on

    L’uomo aspira all’eternità e quando non ha più prospettive ultraterrene, trasferisce questo desiderio nella realtà terrena, l’unica che conosce e che reputa reale.
    L’abbiamo visto anche nei film di fantascienza, quando si viene ibernati si vede il coperchio del proprio loculo frigorifero chiudersi per poi aprirsi in pochi istanti, istanti che sono tali solo per l’ibernato perché nella realtà sarebbe trascorso parecchio tempo. Però questa è l’ibernazione di chi è vivo e si presume che ci sia continuità nella coscienza dell’ibernato in modo che gli anni passati nel congelatore siano per lui come chiudere gli occhi un istante e non pensare a nulla per riprendere immediatamente i pensieri, i ricordi e la vita dell’istante precedente. Nulla però ci garantisce che con la morte questo possa accadere, se il cervello è quella specie di supercomputer che descrivono oggi le neuroscienze, con la morte dovrebbe subire il suo reset e quindi, ammesso che si riesca a far resuscitare i morti nel futuro, questi potrebbero non essere dei risorti in senso pieno, ma come dei neonati che nulla ricordano del loro lontano passato e delle loro lontane esperienze di vita. Sarebbe una vita bis, ma forse tutta da costruire passando magari tutti gli anni così guadagnati da minorato mentale, ossia conducendo una di quelle vite che, secondo molti al giorno d’oggi, non sarebbero degne di essere vissute.

    • Giorgio P. on

      Per me è il contrario: quando non ci sono più prospettive terrene il desiderio viene trasferito a quelle ultraterrene. Io penso che l’aspirazione più ovvia sia di vivere in eterno nella forma di vita che conosciamo piuttosto che aspirare a un cielo incomprensibile e fumoso, verso il quale io non provo la benché minima attrazione.

      • muggeridge on

        Punti di vista.
        Comunque qui parliamo di una vita bis, non di una vita eterna, a meno di non pensare che il “trucchetto” della crionica possa essere fatto all’infinito, cosa che porta anche a ragionare sul fatto che sia difficilmente possibile gabbare la morte anche una volta sola. Ovvero, chi sta per morire una seconda volta perché dovrebbe morire di morte definitiva, mentre questo non vale per la prima volta ? Forse perché la seconda volta muore per qualcosa di cui non si è ancora scoperto il rimedio ? Ma la degenerazione senile non riguarda un organo o una funzione alla volta, riguarda tutto l’organismo e alla fine prevale una causa di morte su altre, ma non è determinabile a quale toccherà dare il colpo finale, la morte ha una causa o più cause dirette, ma è tutto un sistema che alla fine collassa. Infine facilmente potrà verificarsi che la degenerazione senile venga sempre più posticipata, ma iniziando a porvi rimedio su organismi ancora giovani, quindi questi resuscitati difficilmente potrebbero godere di eventuali futuri allungamenti dell’estensione di vita, riducendosi a vecchi rottami, magari mentalmente ritardati e quindi tutt’altro che eterni (a questo punto i contemporanei li farebbero fuori, magari usandoli prima per ulteriori esperimenti…:-)

        • Sul tema dell’immortalità consiglio la visione di
          Zardoz, benché vecchiotto (1974). La scena finale è emozionante e significativa (con la struggente musica di Ludovico Van) …

      • “Io penso che l’aspirazione più ovvia sia di vivere in eterno nella forma di vita che conosciamo piuttosto che aspirare a un cielo incomprensibile e fumoso, verso il quale io non provo la benché minima attrazione” disse il feto quando si avvicinava il momento del parto…

  7. Nicola Terramagra on

    E meno male che dovremmo essere nell’epoca in cui viene combattuta ferocemente ogni forma di superstizione… Enzo, ma gli amici del CICAP, che, tra le altre cose, dovrebbero stanare e combattere ogni forma di pseudoscienza, non hanno nulla da dire su questa roba?

    • Mah, il CICAP è da un pezzo che ha tradito la sua missione, anziché occuparsi di questi, e ben altri, casi di pseudoscienza si occupano di reclamizzare i romanzi di Massimo Polidoro…

      • Giuseppe Cipriani on

        Noto solo che sul sito del Cicap ci sono migliaia di articoli… per tutti i gusti.
        Altro che missione tradita!!!
        Un altro esempio di come si può essere faziosi nel far notare le cose, eh prof.?

        • Vediamo un po’ qual è il core business del CICAP oggi 4 marzo 2015:
          .
          In libreria il primo thriller di Massimo Polidoro: “Il passato è una bestia feroce”
          .
          I Segnalibri 55 – Stamina, icone piangenti, mummie statuarie, Big Pharma
          .
          John Podesta, gli UFO e le invenzioni dei giornalisti
          .
          Metti un fantasma in una casa popolare
          .
          I Mysteri di Tupinamba! 16 – Loch Ness!
          .
          A che punto è la notte 2 – Le case infestate
          .
          Lo strano caso della cera che non c’era
          .
          I Segnalibri 54 – Menzogne, convinzioni, fiducia, illusioni
          .
          Un caso di autocombustione umana in India?
          eccc….
          Fantasmi, fantasmi, autocombustione umana, pubblicità per romanzi, la cera che non c’era, i mitici racconti di Tuinamba… caspita che argomenti!
          .
          Dire che ci sono articoli per tutti i gusti non so quanto sia un complimento, guardi Giuseppe che non c’è bisogno di essere faziosi per dire che il CICAP si occupa prevalentemente di stupidaggini, basta leggere quello di cui si occupano.

          • Giuseppe Cipriani on

            Delle volte sono le “stupidaggini” a creare più danni… Non si può negarlo.
            Pensi solo a quante sono le vittime palesi e nascoste del mondo dell’occulto, dei presunti maghi, delle persone che si spacciano per portatori di fortuna e felicità.

  8. Mah, al di la della presunta o meno “scientificità” delle affermazioni di chi propone il trattamento di congelamento mi vien da pensare che l’imprenditore che ha organizzato questa “cosa” é semplicemente un genio (criminale… 🙂 ). Monetizza da subito un guadagno (e probabilmente se lo gode) , tanto sa che alcuno potrà contestargli il lavoro ne, meno che meno, portarlo in tribunale per incarico professionale eseguito maldestramente (colposo) o delittuosamente (doloso).

  9. E’ da molto che vi seguo e questa è la prima volta che scrivo. Lo faccio oggi perché questo è proprio l’argomento che volevo proporvi. Neanche farlo a posta mi avete preceduto.
    Mi sono imbattuto sulla crionica per caso e sono rimasto angosciato dalle pratiche della Life Extension Foundation., Alcor, Cryonics Institute, Kryorus (russia) e Suspended Animation. Tanto che ho speso del tempo a fare ricerche su queste “fondazioni senza scopo di lucro” e sui loro pazienti e i migliaia di membri in tutto il mondo
    Si fa una grande fatica a trovare sul web blog e articoli critici. Vi posso solo citare questi:
    http://rationalwiki.org/wiki/Cryonics
    http://cryomedical.blogspot.it/ – una ex dipendente della Suspended Animation
    https://sites.google.com/site/cryonicsfactsheet/
    Ma sono solo una goccia in un mare di blog, post, siti completamente a favore di queste fondazioni, spinte dall’entusiasmo di persone che si definiscono molto spesso transumanisti, post umani…
    C’e’ qualcosa di macabro in queste persone, ma soprattutto non sembrano scienziati. Ecco una di questi:
    https://mariakonovalenko.wordpress.com/about/ “I represent the Science for Life Extension Foundation.”
    Che ne pensate?

    • Buonasera Filippo e benvenuto,
      mi fa piacere che in quest’occasione abbia deciso di intervenire e spero di leggere i suoi interventi anche in seguito.
      Ho visitato i link proposti e non posso che convenire con la sua analisi, che non siano scienziati si può appurare facilmente, quello che ho cercato invano di dire è che se certi tristi personaggi riescono a camuffarsi da scienziati è anche a causa di una certa tendenza a presentare la scienza come qualcosa che va molto oltre quello che è in realtà.
      I sacerdoti che Bacon aveva immaginato a Bensalem (“La Nuova Atlantide”) non sono però molto diversi dai camici bianchi dell’Algor:
      ” Questi pozzi noi li chiamiamo la regione inferiore, e ce ne serviamo per ogni sorta di coagulazioni, di solidificazioni, di refrigerazioni e di conservazioni dei corpi….
      Ce ne serviamo anche talvolta (il che può sembrare strano) per la cura di certe malattie e per prolungare la vita di alcuni eremiti che preferiscono vivere laggiù, ben provvisti di tutte le cose necessarie, e che per la verità vivono molto a lungo; da essi poi impariamo molte cose.”

      Il desiderio di ‘prolungare la vita’ era già presente nella concezione baconiana che è poi alla base dello scientismo.
      I rischi di QUEL tipo di scienza erano ben chiari anche ad H.G. Wells quando nel 1896 scrisse “L’isola del Dott. Moreau”, un racconto sugli orrori che potrebbe generare la scienza quando si ritenesse libera di poter fare qualunque cosa.
      Ma adesso a quanto pare se fai presenti queste cose si alzano delle proteste, succede quando la vista sul passato è corta.

      • Grazie Enzo per avermi ricordato Bacon e Wells! E’ vero! La vista sul passato è molto corta. Queste fondazioni sono già attive da una quarantina d’anni e sopravvissute a svariati scandali negli Stati Uniti. Nonostante questo sono riuscite a passare indenni anche a processi in cui sono stati sconfitti. I loro moderni sacerdoti si sono espansi in Australia, Russia e con prospettive di penetrare in Europa (pare che da Inghilterra e Germania provenga il maggior numero di “cryonics enthusiasts”).
        Il fatto che in svariati anni di attività non siano riusciti ad avere l’attenzione e i numeri di “pazienti” che speravano la dice lunga. Hanno attorno una manciata di sostenitori che vivono sull’idea che le possibilità che la crionica funzioni nel futuro valgono quella spesa ingente. E che non c’e’ nulla di male nello scommettere sul futuro. Nel frattempo mutilazioni, esperimenti su animali domestici ed etica medica calpestata continuano in modo più o meno legale.

  10. “Questi soni i danni di una scienza che non sa dichiarare i propri limiti, che vuol far credere di potere tutto, che non sa dire i suoi “non lo so” e i suoi “non posso”, fino a diventare pseudoreligione. Per intenderci, quella che leggiamo così spesso sui giornali.”

    Messa così sembra quasi che queste truffe legalizzate, pseudo-religioni, utopie(o distopie, dipende dal punto di vista) siano avallate dalla comunità scientifica, mentre non mi risulta che ci siano organizzazioni scientifiche che abbiano mai promesso di riuscire ad estendere la longevità massima della vita umana, e tantomeno di resuscitare i morti. L’obiettivo dichiarato(ma molto difficile da realizzare concretamente) di autorità scientifiche come l’OMS, o l’Istituto superiore di sanità, è tutt’al più quello di incrementare ulteriormente la speranza di vita media, cioè ridurre la mortalità precoce per patologie cardiovascolari, tumori, malattie degenerative, e malattie infettive.
    Ma quasi nessuno( a parte pochissimi scienziati eccentrici, visionari e molto cialtroni, ma piuttosto isolati) nella comunità scientifica mondiale crede davvero nell’immortalismo

    • Giuseppe Cipriani on

      E’ che, caro Andrea, qui su CS talvolta si esagera… Pur dicendo il giusto, non si perde occasione per parlare dello scientismo che, a detta loro, è tutto ciò che in certe materie, non collimerebbe con una certa idea di certo finalismo. E perdonate se parlo ancora di religione, che qui salta fuori a ogni pie’ sospinto, in modo soft, ma salta fuori… Perdinci, anche in modo inconsapevole, e tutti ci cascano e cavalcano l’idea di tutte quelle cose che gli stanno indigeste a cominciare dall’eugenetica che dovrebbe anch’essa essere un frutto amaro della scienza, quando sappiamo bene che è un frutto amaro dell’animo umano che di frutti amari ne esprime di tutte le parrocchie. E qui mi fermo per non spararla troppo grossa!

      • Preciso ancora una volta che “la scienza” non esiste, con tale termine si indicano coloro che a vario titolo se ne occupano, come quando si dice “la politica” e tutti capiscono che si parla di quelli che fanno politica, quindi sottolineare tale distinzione è inutile.

      • Alessandro Giuliani on

        Per favore Giuseppe, ma cosa pensi che sia ‘la scienza’ ? Che idea te ne sei fatto ?
        E’ un’attività umana bellissima come tutte le attività umane ma non un idolo nè un’idea disincarnata. E’ un mestiere che si può fare male o fare bene, snaturarlo e renderlo un’ideologia è male….

        • muggeridge on

          E’ da poco che il nostro mondo sensibile e misurabile, quindi scientificamente verificabile, si è esteso in modo esponenziale. Solo nel 1887 Hertz scopriva le onde elettromagnetiche, dell’inizio del secolo scorso sono la teoria della relatività, la meccanica quantistica, quindi più di recente c’è la scoperta di materia e poi energia oscura che prevalgono nel cosmo, mentre al momento c’è in ballo la teoria delle stringhe che comporta un esagerato numero di dimensioni (solo una in più sarebbe inconcepibile per la nostra esperienza comune, visto che si è citata Flatlandia…). Tutte cose una più incredibile dell’altra per chi ha vissuto nelle epoche appena precedenti a queste scoperte o teorie scientifiche. Riteniamo quindi che sia terminata la scoperta della Realtà ? Possiamo anche farlo, ma è un po’ da presuntuosi. L’ultima realtà da scoprire è appunto quella eterna, ma difficilmente potrà essere scoperta dalla scienza. Teoricamente è possibile, ma questo invaliderebbe la fede e quindi il cristianesimo, perché la fede non avrebbe più molto valore e varie generazioni di credenti risulterebbero quasi beffate per aver avuto fede. Non so se qui sia mai stato citato il libro “La sesta prova” di Laurence Cossé, che espone in modo tragicomico (e molto critico verso la Chiesa) la scoperta della prova dell’esistenza di Dio. Fatto sta che una prova simile ci renderebbe schiavi, squallidi automi costretti a fare quello che pensiamo sia la volontà del creatore.
          Una prova del genere, con buona pace di Cicap, atei militanti e compagnia cantante, sarebbe meglio non averla mai. Per questo qui dentro, oltre a evidenziare gli errori di chi pretende di avere la controprova, si dovrebbe appunto evitare di cercare una quanto mai improbabile prova scientifica del creatore, ma rimandare questa all’intuizione e sopratutto al cuore di ognuno, come è sempre stato e come non potrebbe essere diversamente, se davvero c’è un creatore che si degna di curarsi di noi.

    • Uno ci prova a dire le cose, poi se tocca ripeterle dieci volte pazienza.
      Allora, quel che viene detto è che quando “la scienza”, cioè non la scienza personificata che non esiste, ma un certo tipo di pubblicazioni a tutti i livelli, giocano sull’idea di non avere limiti, sul sensazionalismo e sulla mancanza di umiltà, si prestano più o meno consapevolmente ad un’apologia dello scientismo e preparano il terreno a truffe di questo tipo.
      Che la scienza (con tale termine si intendono le persone che se ne occupano a vario titolo ovviamente, come quando si dice “la politica”) sarebbe diventata una pseudoreligione lo aveva immaginato, e probabilmente desiderato, Francis Bacon, ma voi pensate che sia una trovata di CS.

      • Chiaro quello che voleva dire nell’articolo, ma non ho capito a quali pubblicazioni si riferisce esattamente. Non mi risulta che su qualche rivista scientifica seria(NON Focus e simili) come The Lancet o Nature, si sia mai propagandata, o anche solo ipotizzata, la speranza di poter trovare a breve una tecnica per resuscitare i morti, o per estendere la vita umana oltre il suo limite massimo finora documentato(122 anni di Jeanne Calment, la donna più longeva del mondo)!

        • No, siamo d’accordo, sui livelli di Lancet o Nature il problema non si pone, su altre peer review a volte però il sensazionalismo può affacciarsi per motivi di finanziamenti.
          Poi è proprio sui vari Focus, ma non escluderei National Geographic soprattutto nei video, o altri programmi tipo Sky, e infine sui quotidiani che si forma il senso comune, le nuove generazioni leggono quelli, Lancet & Co. sono per gli specialisti.

          • PS ad altri livelli però anche la scienza seria, che ad esempio sull’origine della vita non riesce a dire il suo onesto “ancora francamente non lo so”, fatto che si ripercuote anche sui testi scolastici, fa purtroppo la sua parte.
            Sorvolo sulle problematiche taciute riguardo i problemi correlati al tema dell’evoluzione per non aprire un OT.

  11. muggeridge on

    Il più grande successo dello scientismo è proprio quello di aver fatto credere di coincidere con la Scienza (loro lo scrivono con la maiuscola…). Per esempio il primo libro di Odifreddi era appunto “Il Vangelo secondo la Scienza”, invece era solo “…secondo lo scientismo”, ma per il grande pubblico non ci sono differenze tra una cosa e l’altra: di là ci stanno tutti gli scienziati, che “sanno la verità” e che non sono creduloni, di qua tutti gli altri, che con la scienza non c’entrano nulla. Non è un caso che faccia clamore lo scienziato credente, infatti viene dato per scontato che non lo possa essere. Peccato che togliendo alla scienza tutti gli scienziati credenti, rimarrebbe ben poca cosa. Ovviamente per lo scientismo questi scienziati sono in prevalenza uomini di altre epoche, magari grandi, intelligenti, ma ancora un po’ ingenui e fuorviati dalle usanze del tempo. Il problema è che ce ne sono molti ancora oggi…

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  14. Non capisco questo accanirsi contro chi constata gli enormi progressi raggiunti negli ultimi anni della scienza. Che poi questo progetto dell’ibernazione sia un cosa stramba è evidente a tutti, se un ricco spende ventimila euro per l’ultimo modello di jacuzzi non vedo perchè non può spenderne centocinquantamila sperando che tra cinquecento anni le tecniche di rianimazione lo possano riportare in vita. C’è da dire che se un giorno la tecnica raggiungerà un limite del genere, sarà curioso ascoltare cosa avranno da dire i sommi sacerdoti, giacchè se è vero che esiste un’anima immortale ci sarà da chiedersi se questa si ricongiungerà con il corpo oppure rimarrà confinata nel proprio paradiso, inferno o purgatorio.Ragionare su questa, seppur oggi remota, ipotesi farebbe venire ilmal di testa a più di uno.

    • muggeridge on

      I casi di NDE che sono sempre più numerosi e documentati, indurrebbero a pensare che l’anima torni nel corpo, come farebbe in questo tipo di esperienza che può durare anche per parecchio tempo. Pare però che inizialmente ci torni piuttosto malvolentieri, anche se poi trova motivi per condurre la vita restante con spirito del tutto nuovo e nuova vitalità e motivazioni, sapendo cosa l’aspetta alla fine.
      Ad ogni modo l’anima non vive nel tempo, quindi alcuni dei “sommi sacerdoti” dicono già da ora che si giace in attesa del giudizio universale, altri ritengono che si acceda all’aldilà in tempo reale, ma se questi eventi si collocano fuori dal tempo la cosa non fa tutta questa differenza, anche stare morti in attesa di millenni prima del giudizio universale sembrerà come aspettare per meno di un attimo.

      • L’anima non vive nel tempo ma nasce nel tempo, tipico paradosso metafisico.

  15. alessandro giuliani on

    Caro Mauro la scienza è una cosa la tecnica un’altra e se per ultimi anni parli degli ultimi trenta grandi progressi scientifici non ne vedo.
    Senza dimenticare poi che se con i se e con i ma la storia non si fa figuriamoci la scienza. ..

    • Biologia, cosmologia, neuroscienze, paleontologia, antropologia… negli ultimi trent’anni abbiamo aggiunto un bagaglio conoscitivo sulle nostre origini come in nessun altro momento della storia.

      • alessandro giuliani on

        Parlavo di scienza reale non di suggestive chiacchiere : a detta di tutti la guerra contro il cancro impostata con baldanza nel 70 è persa e dobbiamo ricominciare da zero. Le promesse della biologia molecolare non si sono mantenute l’intelligenza artificiale è una barzelletta la fisica teorica rimesta la stessa pappa da decenni. il numero di nuovi farmaci è in cadutab libera da trenta anni.È un periodo di stasi da cui si uscirà io almeno spero con una rifondazione dalle basi ma per ora siamo in palude

        • Più che rifondare le basi bisogna mettere in discussione le premesse. A mio modestissimo parere se la guerra contro il cancro è persa è semplicemente perché hanno cercato la causa di questa patologia nel posto sbagliato.
          Cambiamo prospettiva: che succede?

          • La realtà ci dice invece che la sopravvivenza è aumentata tantissimo in molti tipi di tumore e tanti sono i casi non vi sono nemmeno ricadute. Poi se si vuole vedere il bicchiere mezzo vuoto lo si può fare ognuno a proprio gusto: io direi ad esempio che in secoli e secoli di scienza l’uomo non è riuscito nemmeno a sconfiggere il banale raffreddore… Se poi per lei le scoperte cosmologiche o paleontologiche sono suggestive chiacchere, allora tanto vale che passiamo i nostri giorni a farci rincretinire dalla televisione.

      • Scendiamo un po’ nel concreto, dal 1985 cosa abbiamo aggiunto al bagaglio conoscitivo sulle nostre origini?
        .
        In biologia siamo più lontani di allora, all’epoca la SM pensava di aver risolto quasi tutto, adesso serve una EES perché non si riesce ad andare avanti.
        .
        Cosmologia: la teoria delle stringhe e del multiverso hanno partorito il nulla.
        .
        Neuroscienze: i progressi li elenchi lei così ne parliamo.
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        Paleontologia: abbiamo appreso che il passaggio graduale tra i primati non umani e l’uomo è sempre meno documentato, effettivamente questo è un progresso.
        .
        Antropologia: anche qui elenchi i progressi così ne parliamo.

      • muggeridge on

        Le cose create hanno certamente un inizio, in quanto create. Con il corpo l’anima vive nel tempo, nell’aldilà non c’è il tempo che sperimentiamo qui. Non vedo paradossi.
        Comunque c’è polemica sui successi della lotta al cancro, sopratutto perché le statistiche danno per risolti i tumori con sopravvivenza a soli 5 anni , non importa se si muore poco dopo. Proprio il premio nobel James Watson ha mosso di recente una critica all’estabilishment della lotta al cancro rimproverando gli scarsi successi:
        http://www.reuters.com/article/2013/01/09/us-usa-cancer-watson-idUSBRE90805N20130109
        Serve sempre quindi distinguere i fatti dalla comunicazione che adotta l’establishment per continuare a ricevere ingenti fondi dalla collettività…

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