Gli attentati islamici in Europa: “strategia della tensione per rafforzare l’establishment”

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Gli attentati come quelli al Bataclan o a Londra o a Berlino servono per rafforzare il potere costituito, quindi sono auto attentati dei governi francese, inglese e tedesco.

Lo hanno detto chiaramente fonti autorevoli come Edward Luttwak e l’editorialista Franco Venturini del Corriere della Sera.

 

Solo nel regno del bipensiero gente come il politologo, ben inserito negli ambienti governativi degli Stati Uniti, Edward Luttwak e l’editorialista di politica internazionale del Corriere della Sera Franco Venturini potevano pensare di indicare nelle bombe della metropolitana di San Pietroburgo una strategia della tensione finalizzata a consolidare il governo e quindi la posizione di Valdimir Putin.

Solo facendo affidamento sull’idea di un’opinione pubblica dal cervello decotto hanno potuto credere che la storia del terrorismo di regime fosse applicabile al caso russo e non a tutti gli attentati precedenti. Ma ecco cosa ha detto Edward Luttwak in un’intervista ad Affari Italiani:

“Si moltiplicano le dimostrazioni contro il presidente Putin e le bombe potrebbero servire a ricordare alla gente e all’opinione pubblica russa quanto sia importante l’ordine pubblico.

Questa non è la mia tesi ma è certamente una possibile spiegazione di quanto accaduto oggi in Russia. Siamo alla pura speculazione, ma le possibili spiegazioni sono tre: un pazzo (o un gruppo di pazzi), il solito islamico o una mossa del regime di Mosca per contrastare l’ondata crescente di dimostrazioni anti-Putin”.

Sfidando il senso del ridicolo e la logica più elementare Luttwak espone pilatescamente la propria tesi affermando “non è la mia tesi”, dichiara quindi che tutti i terroristi sono o dei singoli pazzi (o un gruppo di pazzi), o il “solito” Stato Islamico o un auto attentato pro regime. Ne prendiamo atto e non possiamo che dedurne che gli attentati del Bataclan, all’aeroporto di Bruxelles, a Nizza, a Berlino, a Londra ecc… sono stati degli attentati di regime tesi a consolidare gli Stati interessati e complessivamente a tenere unita una UE che di “unione” ha ormai solo il nome. Francamente più dubbia la necessità di creare consenso con un attentato intorno al leader russo che già gode di percentuali così alte che le manifestazioni di piazza di un gruppo di opposizione presente sulla scena politica con percentuali da prefisso telefonico possono impensierirlo solo nei racconti dei nostri TG.

Dello stesso parere di Luttwak l’editorialista del Corriere Franco Venturini che dalla tribuna più seguita del Paese, quella del TG1 delle 20, ripete le stesse insinuazioni-accuse:

https://youtu.be/Wcio7RGboh0

Luttwak, Venturini… costoro meritano un ringraziamento per aver detto in modo così autorevole che il terrorismo islamico degli ultimi tempi è un’operazione interna dei servizi occidentali, cose che dette da altri avrebbero meritato l’appellativo di “tesi complottistiche” e “fake news”. Semplicemente una mossa stupida.

“Quos vult Iupiter perdere, dementat prius” (Euripide).

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PS vediamo quanto ci mettono a bloccare il mio video su Youtube. Poi, come succede ogni volta, tanto lo caricherò anche su Facebook e lo renderò nuovamente disponibile.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

31 commenti

  1. Simon de Cyrène on

    Governi che non esitano a lasciar uccidere di sangue freddo i propri figli nel ventre delle loro madri e a praticare eutanasia sui deboli, malati e anziani, di certo non hanno nessuna barriera morale per uccidere qualche cittadino in più per mantenere il sistema.

    Certo è che DAECH / IS è stata un’invenzione degli occidentali che l’hanno finanziata fino a poco tempo fa, da li ad immaginare che qualche favore fu chiesto in cambio, non c’è neanche un passo da compiere.

    Siamo in una società di morte, con valori supremi di morte e che governa con la morte.

    • Giuseppe1960 on

      Simon, l’hai presa davvero larga… Che ci fa uno come te in un Paese che vive da sempre di egoismi e legalizza alla grande eutanasie e frodi fiscali?

      • Simon de Cyrène on

        Cerco di non allinearmi su questi aspetti : in primis vivendo da cristiano li dove sono.

  2. Dr Pennetta dovrebbe includere nella lista di posibili autoatentati l´undici settembre.

  3. “Lo hanno detto chiaramente fonti autorevoli come Edward Luttwak e l’editorialista Franco Venturini del Corriere della Sera.”
    Ahahahahah

  4. MenteLibera65 on

    mi pare che luttwak parlasse solo della Russia. il resto ce lo ha messo il nostro dott . pennetta allargandosi alla Francia e l’Inghilterra e stravolgendo quindi il significato delle parole di questi giornalisti, per adattarlo alle sue conclusioni. Complimenti . Premio FakeNews aprile 2017.

    • @MenteLibera65

      forse avrò capito male io ma mi pare che l’intento dell’articolo fosse proprio quello di mettere in luce la disparità di giudizio: fanno un attentato a Parigi/Londra/Berlino = cattivi fondamentalisti fanno un attentato in Russia = E’ stato Putin.

      Nel primo caso parlare di auto-attentato sarebbe bollato di “Complottismo” nel secondo “Teoria plausibile”…

      Incoerenza (o ipocrisia) ideologica insomma.

      • MenteLibera65 on

        Aleudin, scusami ma cito Pennetta, nel sottotitolo :

        “Gli attentati come quelli al Bataclan o a Londra o a Berlino servono per rafforzare il potere costituito, quindi sono auto attentati dei governi francese, inglese e tedesco.
        Lo hanno detto chiaramente fonti autorevoli come Edward Luttwak e l’editorialista Franco Venturini del Corriere della Sera”
        .
        Se non è una notizia fake questa , quale lo è ? Dice esattamente che Luttwak sostiene che gli attentati in Francia, Inghilterra e Germania sono degli auto-attentati fatti da loro stessi!
        Poichè LuttWak NON ha mai detto una cosa del genere (e sarebbe scemo a farlo, anche perchè sarebbe come dire che il terrorismo islamico, di fatto, non esiste!!) è evidente che siamo di fronte ad una manipolazione delle parole di LuttWak (che sono peraltro riportate dopo, e fanno menzione soltanto della questione russa).
        .
        Quando poi avrò occasione di ascoltare quanto detto da Venturini, verificheremo se sono state manipolate anche le parole di Venturini. Senza averle sentite dubito che un giornalista del Corriere della Sera possa aver mai sostenuto l’ipotesi (alla TV pubblica Italiana!) che 3 nazioni amiche abbiano ammazzato centinaia di propri cittadini . Penso che dopo 10 minuti non sarebbe più giornalista e ci sarebbe una nota ufficiale di scuse del governo italiano. Quindi …non l’ho sentito…ma escludo per logica che abbia detto una cosa del genere
        Che poi tutti gli attentati in genere (come insegna la strategia della tensione) producano, come sottoprodotto, quello di rafforzare l’establishment, questo è sempre avvenuto, ma non significa che siano stati “auto-prodotti”.
        .

        • estrapolata dall’articolo suona come dici tu, poi leggendo per intero la vedo come ho esposto prima.

          Che dire? Risponderà Pennetta se lo ritiene.

          • Simon de Cyrène on

            La domanda di Pennetta è la seguente: cos’è che fa che il ragionamento di Luttwalk non sia applicabile alla Francia?
            Secondo me niente: quel che vale nel primo caso vale nel secondo.
            Anzi a maggior ragione, in quanto gli Occidentali hanno finanziato l’ISIS ma non i Russi…

          • MenteLibera65 on

            Pennetta non ha fatto alcuna domanda (e infatti non c’è alcun punto interrogativo) .
            Ha fatto una affermazione (Nel titolo e nel sottotitolo).
            Poi nel corpo dell’articolo è più “sofisticato”, ma la sostanza non cambia, perchè fa delle domande ma da anche delle risposte, quindi non sono domande aperte.
            Il titolo costituisce (e lo sanno tutti) il 90% di impatto comunicativo di un articolo. Il resto è fuffa.
            Ripeto poi, a voi a cui piace tanto la logica, che se gli attentati fossero organizzati dai paesi che gli hanno subiti, questo significherebbe che non esiste un vero terrorismo islamico, e quelle dette in questi anni verso l’islam sarebbero solo calunnie, con tutto quello che consegue! Fate voi..vedete quello che conviene 🙂
            Ma per favore …ogni tanto un po di obiettività…l’articolo di Pennetta è una alterazione interpretativa delle parole di due opinionisti “famosi” , tesa a esprimere un concetto diverso da quello che i due sostenevano. Il motivo è semplice: Accreditare le proprie tesi , come se fossero sostenute anche da personaggi famosi , quindi fortemente credibili.
            La strategia comunicativa è palese. L’intento è sensazionalistico.
            D’altra parte la stessa notizia iniziale di LuttWak è palesemente sensazionalistica. Il “nostro” è stato per un po di tempo consigliere di Reagan (ormai 35 anni fa) e da allora campa di commenti e consulenze date col piglio di chi pranza tutti i giorni col direttore della CIA, cena con quello del MOSSAD, e gioca a bowling con tutti i presidenti e vice-presidenti americani. Anche questa pseudo-notizia sulla russia deve essere letta in chiave “auto-promozionale”, ben sapendo che il mare della comunicazione va ben pasturato, al fine di poter poi pescare qualche ricca comparsata in trasmissioni televisive di approfondimento e potersi poi cambiare tutte le gomme del SUV, che si sono fatte vecchie.

          • Simon de Cyrène on

            Molto semplice in termini di logica: se il ragionamento di LuttWak è valido allora è valido sempre, quindi da applicarsi alla Francia.

            Il resto è fuffa.

          • MenteLibera65 on

            Quindi da applicarsi a tutti gli attentati terroristici della storia. Tutti nessuno escluso.
            Qui di fuffa c’è soltanto il tentativo di difendere a tutti i costi un articolo evidentemente sbagliato, al solo scopo forse di accreditarsi con il suo autore, e contraddire “l’untore MenteLibera65” ?
            Aleudin , pur provando la medesima impresa eroica, si è poi dovuto arrendere all’evidenza. Chiudiamola qui.
            Chi legge si è fatto già una sua opinione.
            Chi non legge , spero che non abbia letto solo il titolo.

          • @mentelibera65:disqus

            meno egocentrismo e vedrai che la vita migliora…
            inoltre il fatto che io mi sia “arreso” lo vedi solo tu.

            1 non mi sono arreso per il semplice fatto che non sto combattendo contro nessuno, tantomeno con te.

            2 ho detto che estrapolando il paragrafo dall’articolo l’effetto era quello da te denunciato ma solo in quel caso, il resto sono aggiunte tue.

            Hai un problema serio: pensi che tutti ce l’abbiamo con te, rilassati, non sei così importante.

          • MenteLibera65 on

            1) non ho estratto un paragrafo ma ho citato il sottotitolo che è in neretto. (e c’è una bella differenza)
            2) intendevo arreso nel senso che hai anche tu ammesso che si capisca così. nessuna sfida , era solo una licenza espressiva, e nel caso mi scuso.
            3) sono rilassatissimo, e non penso che nessuno ce la abbia con me , ma con l’altro interlocutore c’è una lunga storia che tu non puoi sapere nel dettaglio.

          • Enzo Pennetta on

            Non hai capito ML, non ho bisogno di camuffare le mie opinioni dietro quelle di quei due, l’intento è solo quello di mostrare il loro bipensiero.

  5. Enzo Pennetta on

    A ML65 appare una cosa diversa da quella che è stata evidente senza problemi a chi ha letto veramente quello che ho scritto.
    C’è un passaggio fondamentale che chiarisce il senso dell’articolo, lo riporto visto che c’è chi opera una lettura selettiva:
    “Solo facendo affidamento sull’idea di un’opinione pubblica dal cervello decotto hanno potuto (Luttwak e Venturini ndr) credere che la storia del terrorismo di regime fosse applicabile al caso russo e non a tutti gli attentati precedenti. “
    Chiaro?
    .
    PS ringrazio Simon per aver spiegato in mia assenza quello che c’era scritto nell’articolo…

    • Appunto, è chiarissimo, non c’è alcuno spazio ad interpretrazioni e/o fraintendimenti.

    • Giuseppe1960 on

      Enzo, se è ciò che i due hanno potuto credere (e che credono), non capisco il nesso con il “facendo affidamento sull’idea di un’opinione pubblica dal cervello decotto”… Forse ci stava meglio un “sostenere” più che un “credere”.
      Ti chiedo anche qual è la tua idea in proposito, credi davvero nella matrice di Stato degli attentati?

      • Enzo Pennetta on

        Mah, a me sembrava chiaro così, anzi, dire che solo col cervello decotto può sfuggire che le frasi dei due si possono leggere anche per altri fatti mi sembrava ancora più forte, comunque il senso è quello.
        Riguardo alla matrice degli attentati non ho mai pensato che quelli precedenti fossero di Stato, ma è invece quello che deriva dalle posizioni, non uniche, dei due che ho riportato.
        Ma perché nessuno taccia di ‘complottismo’ questi due?
        .
        Per il resto sostengo a seguito di numerose conferme che l’IS sia una creatura dei neocon e che quindi le sue azioni, compresi alcuni atti di terrorismo, siano imputabili a quella fazione. Ma questo è un altro discorso.

    • MenteLibera65 on

      insisto : il sottotitolo in grassetto riporta :

      “Gli attentati come quelli al Bataclan o a Londra o a Berlino servono per rafforzare il potere costituito, quindi sono auto attentati dei governi francese, inglese e tedesco.
      Lo hanno detto chiaramente fonti autorevoli come Edward Luttwak e l’editorialista Franco Venturini del Corriere della Sera.”

      hanno detto questo Luttwak e Venturini? NO
      quindi il giudizio sul resto dell’articolo è condizionato da questa evidente

      • Enzo Pennetta on

        Chiaramente non significa testualmente. Ciò che è chiaro si può ricavare dalle conseguenze logiche di un ragionamento, non c’è bisogno che sia stato esplicitamente esposto.
        Le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti…

        • MenteLibera65 on

          Acciderbolina dott. Pennetta, lei è proprio un monello furbetto !

    • Buon giorno Professore,
      stiamo parlando di un “format” molto vecchio ma che purtroppo funziona ancora, forse perché è ben collaudato: io ti creo la crisi e poi ti vendo la soluzione alla crisi che io stesso ti ho creato.
      Un modo astuto per fare cassa, sfruttando il sonno e la paura della gente.

  6. Caro Enzo, forse non è il tuo miglior articolo anche se sai che lo condivido nella sostanza ma la forma lascia aperte diverse interpretazioni e questo non è cosa buona.
    Sono d’accordo con te che solo un’anima “candida” può pensare che Putin abbia bisogno della strategia della tensione per impedire che le opposizioni democratiche, liberali e progressiste possano raggiungere il 3% (non è mia, l’ho letta da qualche parte).
    La strategia della tensone funziona, e bene, nelle situazioni di sostanziale parità (DC-PC in Italia durante la prima repubblica) o nel caso di forte perdita di consensi come per il governo Hollande in Francia.
    Funziona anche per gli attentati in Belgio, con una proiezione Europea per il simbolismo del luogo, e può servire ad introdurre leggi liberticide, imporre divieti (dall’espressione della propria opinione nei blog, alla libertà dell’uso del contante e in futuro vedremo cos’altro).
    C’è però una condizione necessaria perchè la cosa funzioni e cioè che “la gente” creda alla rappresentazione messa in scena.
    Ormai constato che questa granitica unità di pensiero non esiste più grazie anche ad internet, non per niente si tenta di limitare proprio l’utilizzo di internet per la discussione e la diffusione di idee, se non contro corrente per lo meno che sollevino dei dubbi.
    Ora è lapalissiano che mentre per Hollande, Junker, Merkel, gli attentati islamici fanno buon gioco, non si può dire altrettanto per Putin; cioè, certo fanno buon gioco anche per lui ma spostare il suo gradimento dall’84% all’84,5% è irrilevante e tutto sommato il rischio di essere scoperti e crollare nel gradimento è assai più grande del beneficio che un autoattentato possa portare in quella situazione.
    Possiamo pensare quello che vogliamo di Putin ma che sappia muoversi con abilità e che ogni sua mossa sia ponderata nessuno glielo può negare.
    E’ un vero Judoka, utilizza le azioni aggressive altrui per atterrarlo approffittando dello sbilanciamento, o come qualcuno preferisce, è un giocatore di scacchi, specialista del gambetto (basta esaminare il giochino debito-USA- Dollari- Oro- Debito russo, che si è rivelato un ottimo ammortizzatore finanziario per il rublo e lo spostamento massiccio dell’azione economica verso la crescita interna, ottimo ammortizzatore contro le sanzioni, anche se certamente l’economia russa soffre, con questi stratagemmi è riuscito a minimizzare i danni e forse anche a cambiare paradigma, questo si verà nel futuro).
    In entrambi i casi, non farebbe mai una mossa azzardata con possibili costi infinitamente superiori, in ordine di grandezza, rispetto ai possibili vantaggi.
    Nemmeno Luttwak è uno stupido, potremmo chiamarlo in molti altri modi più o meno eleganti ma temo che calerebbe la censura, quindi ometto e ritorno al non è uno stupido.
    Ho letto qualcosa di Luttwak, è una persona estremamente preparata e molto attento alla strategia e non ammetterebbe mai che gli attentati in Europa possano essere degli autoattentati, così come non ammetterà mai che 11/9 o la pentola a pressione della marcia di Washinghton possano esserlo stati.
    Come dici bene tu “pilatescamente” dichiara che quello di San Pietroburgo possa essere stato un autoattentato, ma appunto che questa non è la sua tesi, ma un’ipotesi possibile.
    Fargli dire per “proprietà transitiva” che tutti gli attentati sono autoattentati e quindi anche quelli in Europa lo sono mi sembra un po’ imprudente.
    Poi, il fatto che Parigi and company non siano degli attentati islamici non mi trova d’accordo, lo sono perchè nell’alienazione delle popolazioni islamiche ghettizzate a casa loro, dai propri ricchissimi governanti e a casa nostra dai nostri poverissimi (culturalmente) governanti è facile trovare manovalanza disposta a tutto per senso di rivalsa e di appartenenza.
    Ovvio che sono manovrati ma se il mandante, quasi certamente non islamico, è certamente colpevole, l’esecutore certamente non è innocente e questo al netto delle sue buone ragioni; anche il mandante ha le sue buone ragioni.

  7. GIUSEPPE CACIOPPO on

    Ai tempi delle brigate rosse si continuo’ per anni, da parte di autorevoli studiosi, a parlare delle ipotesi più fantasiose. La verità l’ avevano sotto gli occhi e non la vedevano.
    Il “politicamente corretto” ha stabilito che l’ Islam è una religione di tolleranza e di pace, così il povero Luttwak e coristi italiani al seguito, descrivono, in dettaglio e dovizia di particolari, i vestiti di un re che sfila …….nudo!

    • MenteLibera65 on

      E quale era questa verità che era sotto agli occhi di tutti ? (mi riferisco alle brigate rosse) .

    • Enzo Pennetta on

      Ciao Valentino, l’ho ripristinato, era finito in spam.
      Forse il sistema aveva rilevato una critica nei miei confronti e l’ha rimosso, si tratta di Intelligenza Artificiale… 😀

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