L’epidemia infinita

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Dopo le guerre infinite al terrorismo arrivano le epidemie infinite

Con il nome “Infinite justice” iniziavano all’indomani dell’undici settembre le guerre infinite contro il terrorismo, guerre caratterizzate dal fatto di non essere mai risolutive, ogni battaglia, ogni vittoria non era mai completa e rimandava ad una successiva con il risultato di lasciare il mondo in uno stato di emergenza senza fine. Il paragone con l’emergenza epidemica Covid 19 offre molti punti contatto che consentono di prevedere come evolverà lo stato di emergenza e cioè che esso tenderà ad essere permanente.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

2 commenti

  1. Avresti dovuto correttamente premettere, Enzo, che il tuo intervento è una cascata di opinioni, nulla di diverso. Come l’affermazione che il vaccino darà un’immunità di pochi mesi. Tu lo sai? Nessuno lo sa! Ho parlato con un medico che lavora in un piccolo ospedale che sarà destinato a sede di vaccinazioni e mi ha detto che ci vorrebbe una sfera di cristallo per sapere oggi questa cosa. Fantastico poi il frammento della Gruber che sentenzia, ma chi è la Gruber? Diciamo che in questo caso la hai utilizzata pro domo tua, per dimostrare che il potere ci costringerà ancora a lungo a questa vita da topi, ma in realtà nessuno sa oggi se sarà così e quanto a lungo o meno. Anche tu, in sostanza, fai propaganda del terrore con ipotesi frutto di tue opinioni. Questa è la mia opinione.

    • Rag. Giovanni Diabolik on

      Ho parlato con un medico che lavora in un piccolo ospedale che sarà

      Gentile Sig. Giuseppe, è molto interessante questo Suo commento, perché dimostra inequivocabilmente che nemmeno i ‘soloni che pontificano in TV, i cosidetti esperti, coloro dei quali dovremmo fidarci ciecamente, nutrono solo opinioni (e non certezze) a riguardo.
      Ed allora mi chiedo, per quale motivo dovremmo forzatamente (si legga a riguardo le famose “leggi di Norimberga) sottoportci ad una sperimentazione di massa (con tanto di proscrizione e ghettizzazione per chi si rifiuterà) di un farmaco di ancora dubbia efficacia e, ancor più dubbi su quelli che saranno gli eventuali effetti collaterali nel medio-lungo periodo.
      Le sembra civile e democratico tutto ciò?
      PS: una certezza comunque esiste, e riguarda la manleva (civile e penale) che la Pfizer ha contrattualmente ottenuto per ogni eventuale effetto collaterale.

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