n° 14 – Nuovo, grande traguardo della scienza: 250.000 € per un hamburger

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Ecco l’invenzione che risolverebbe tutti i problemi della carne sintetica…


Grazie a risultati come questi quella che era una delle abitudini più a buon mercato dei ragazzi di mezzo mondo sarebbe alla portata solo di sceicchi e miliardari in dollari. Unendo infatti la produzione di benzina dalle alghe di cui parleremo in un articolo intitolato: “Tranquilli… la benzina si farà con gli alligatori!“, alla produzione di carne artificiale da 250.000 € per un hamburger, andare in motorino al fast food per mangiare un panino costerebbe circa 500.000 €, una spesa sostenibile solo da stravaganti miliardari, come quelli che qualche tempo fa hanno speso 86.000 € per una serata nel locale di Briatore.

Ma quale sarebbe il vantaggio nella produzione di carne sintetica? Lo possiamo leggere nell’articolo dedicato all’argomento pubblicato su la Repubblica del 1 settembre 2011:

Una volta avviata una linea di produzione stabile, infatti, i vantaggi potrebbero essere cospicui: a parte costi e tempistiche minori, il taglio degli allevamenti porterebbe a una diminuzione di miliardi di tonnellate di gas serra e un consumo di terra inferiore di quasi il 99 per cento. Per non parlare poi del fatto che l’aumento popolazione mondiale metterebbe a rischio la capacità delle fattorie di produrre una quantità di carne sufficiente per il fabbisogno delle persone, rischio potenzialmente evitabile proprio grazie allo sviluppo di un mercato artificiale di carne di vitello, suino, pollo e tacchino.

 

Come vediamo siamo sempre alla solita solfa della necessità di diminuire i gas serra, argomento che quindi rimanda alla polemica sull’effettiva origine antropica del Global Warming, se quindi, come sostenuto da più parti, il riscaldamento globale non fosse legato alle attività umane, il vantaggio dell’hamburger tecnologico sarebbe quello di evitare le flatulenze dei maiali!

Ma, come spiegato nell’articolo, l’eliminazione delle rumorose e puzzolenti emissioni suine, non sarebbe l’unico vantaggio della carne sintetica, infatti la si potrebbe ottenere con un impiego di terra di ben il 99% inferiore all’attuale. Un dubbio: da quando la disponibilità di terra è un problema per gli allevamenti?

 

Ho in mente una soluzione più semplice, brillante, efficace, una scoperta davvero sensazionale: la carne potrebbe essere ottenuta mediante l’utilizzo di soggetti che si alimentano con scarti alimentari (pane secco, residui di mais, spaghetti avanzati, da qualche parte si legge che bastino anche delle ghiande…), che si autoriproducono (basta lasciare insieme individui di diverso sesso), e che oltretutto con i loro escrementi producono un tipo di fertilizzante conosciuto sin dall’antichità. Inoltre questi eccezionali dispositivi biologici produrrebbero anche altre sostanze molto differenti: setole per pennelli, grasso alimentare noto come “strutto”, prosciutti, speck, coppa, corde speciali in budello e, per gli amanti del genere, sanguinaccio.

Il tutto senza brevetti e senza l’impiego di personale specializzato, basta un villico semi analfabeta.

Il nome proposto per la scoperta è semplice: maiale.

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

7 commenti

  1. scusa Enzo, d’accordo su tutto, ma la disponibilità di terra è un problema per gli allevamenti: milioni di ettari nel mondo sono coltivati solo per sfamare le bestie d’allevamento, la crescente domanda di carne dei paesi in via di sviluppo sta facendo lievitare i prezzi anche delle commodities agrarie. Ad esempio il mais per alimentazione umana è solo una minima parte di quello coltivato il resto è per le bestie, la soia (Glicine max) la coltiviamo praticamente solo per gli animali (i germogli di soia sono altre leguminose non del genere Glycine, non so i vari derivati di soia, tipo latte e carne, di cosa siano fatti). Se tutti questi animali fossero messi a pascolo non ci basterebbe tre volte la superficie delle terre emerse attuali per sfamarli tutti.
    Non credo comunque che la soluzione (almeno a per ora) possa essere la carne artificiale
    Alla prossima

  2. Certamente ritengo l’utilizzo della carne non possa essere illimitato, ciò premesso, credo che si possa fornire una ragionevole quantità a tutti con gli allevamenti tradizionali che prevedono il pascolo vero e proprio solo in una minoranza di casi (evitando però quelli troppo intensivi), e che si debba vietare la produzione di biocarburanti da cereali per non sottrarre questa risorsa all’alimentazione umana e agli allevamenti.

    Direi in definitiva che per il momento si dovrebbe razionalizzare il consumo di carne, meno fast food ad esempio, niente benzina dal mais, e comunque, siamo d’accordo, niente hamburger artificiali.

    Alla prossima

  3. Mi associo nell’elogio del maiale, sia per quello che è sia per quello che rappresenta: la tradizione secolare.
    Purtroppo fra i vari attacchi che vengono portati alla nostra civiltà c’è anche quella contro il cibo (e alle innumerevoli fantasiose e alle volte artistiche variazioni nella preparazione).
    Basta vedere l’attacco al vino e alle “civiltà” del vino (principalmente quelle mediterranee.
    Ricordo ancora le sere con noi fratelli e mio padre, vecchio medico (vecchio nel senso positivo di appartenente alla vecchia scuola che ancora faceva del giuramento di Ippocrate il riferimento della propria azione professionale), attorno al tavolo della cena con salame cotto nell’aceto e polenta, quanto calore!
    E quanto, davanti a questi cibi semplici e antichi ci si infervorava in interminabili discussioni sul darwinismo, sul capitalismo, sul comunismo ed in genere sulla diabolicità delle ideologie e sul loro tratto comune di avere lo stesso nemico: il Cattolicesimo.
    Ricordo con gioia l’omelia del suo funerale quando il sacerdote scelto per quest’incombenza fra i 7 concelebranti venuti da varie parti d’Italia per testimoniare la stima e l’affetto che avevano per lui disse <>.

    Ho ritrovato le stesse affermazioni che lui faceva, in questo sito, lo stesso spirito, lo stesso limpido amore per la Verità.
    Da tre giorni non me ne stacco, posso permettermelo essendo relegato in casa per malattia, sto leggendo tutti, ma proprio tutti gli articoli.

    Ho trovato nell’argomento e dalla modalità con cui è stato trattato, un pertugio per infilarci un commento e l’ho fatto.
    Almeno del maiale posso parlare senza fare la figura dell’ignorante 🙂 .

    Grazie per tutti gli interessantissimi articoli e la grande quantità di spunti di riflessione e approffondimento in essi contenuti.
    Fa sempre piacere incontrare persone che hanno onestà intellettuale e amore per la Verità, merci purtroppo scarsette ai giorni nostri.

    Valentino Zoldan

    P.s. Similes cum similibus facillime congregantur.

  4. Omissis non intenzionale nel testo precedente:

    “Di Giuseppe posso dire: se ho incontrato un vero Cristiano nella mia vita, questo era lui”

    • Gentilissimo Valentino,
      sono io a dover ringraziare lei, la sua è una presenza e una testimonianza preziosa.

      Mi onora grandemente col paragone alla bella immagine di suo padre e al suo modo di analizzare i fatti che ci circondano.

      Mi farebbe piacere che continuasse a frequentare questo sito e a commentare gli argomenti.

      Un augurio di pronta guarigione.

  5. Gentile professor Pennetta,
    grazie per gli auguri di guarigione, trattandosi di un semplice mal di stagione non durerà poi molto spero.

    L’onore è senz’altro mio, piccolo ignorante individuo, nel poter discorrere con lei.

    Mi perdoni se mi dilungherò ancora un po’ sulla figura di mio padre, serve a capire da dove e come si è sviluppato il mio pensiero, ma, alla triste fine anche quanto queste impostazioni darwiniane/malthusiane abbiano ormai pervaso il nostro modo di essere e operare.
    Sì mio padre era un grande e, non a detta mia, anche un genio ma sopratutto una persona che ci ha insegnato a guardare la sostanza e mai fermarsi all’apparenza, ad indagare e mai accontentarsi delle spiegazioni avute, di controllare e ricontrollare i risultati.

    Era ed è una persona libera, alle volte ribelle, fino da quando ascoltava radio londra con una radio a galena che si era costruito e aveva installato sul trattore, rifiutava la lezione di tedesco e studiava inglese privatamente da un’insegnante ebrea, e fino alle estreme conseguenze di far distruggere la casa di mio nonno per avevi nascosto dei piloti inglesi, e poi sfollato a Padova di farsi condannare a morte per aver disegnato mappe false per il genio tedesco.
    Un antifascita? certamente sì
    Poco dopo scampata la morte viene chiuso in una baracca in montagna assieme a mio nonno e condannato a morte dai partigiani comunisti.
    Un anticomunista? certamente si
    Un filo-americano per molto tempo che però di fronte alle evidenze negli anni è diventato sempre più critico verso gli Stati Uniti, fino a definirli “quasi uno stato nazista che ha tradito il mondo” in questo concordando con Noam Chomsky pur non avendolo mai letto; però mai facendosi trascinare nell’errore di essere anti americano in quanto riteneva che fosse un popolo generoso, prima vittima del proprio sistema governo.
    Quest’uomo che ha rischiato la vita di tutti noi (e non è una metafora, siamo sfuggiti per il rotto della cuffia) in Arabia Saudita per favorire il suo paese e senza ricevere nulla in cambio, quest’ uomo che a cinquant’anni ha deciso di specializzarsi in medicina aeronautica e spaziale, che ha sempre sostenuto che la conoscenza della verità e la sua ricerca continua sono un dovere, quest’uomo che ha sempre praticato la carità senza mai riempirsene la bocca, quest’uomo è stato ucciso dal nostro sistema sanitario perchè per una persona di 82 anni(perfettamente lucida e attiva) ma comunque “vecchia” non vale la pena di sprecare risore; si “stabilizza” e si aspetta che muoia.

    Ecco i risultati nel “micro”, dei risultati nel “macro” ve ne occupate già bene voi, di queste teorie luciferine.

    Detto questo, il mio pensiero non è del tutto articolato e chiaro e si basa molto su sensazioni “a pelle” e intuizioni, con tutto il rischio che questa metodologia comporta, e la necessità di doversi ricredere spesso ma in sintesi è questo:

    Complotto o non complotto (non ho le informazioni necessarie ad affermare che una o l’altra cosa siano vere), l’albero si giudica dai frutti (credo di non serva indicare la fonte):

    1- Illuminismo e sostituzione di Dio con la Ragione
    2- Romanticismo e angoscia dell’uomo
    3- Colonialismo
    4- Marxismo e negazione di Dio
    5- Nazismo e neopaganesimo
    6- Scientismo
    7- Distruzione della famiglia e del valore dell’individuo (aborto, divorzio, eutanasia)
    8- Falsa liberazione del movimento hippy (in effetti cesura con i valori tradizionali e sradicamento dalla storia)
    9- Esautorazione degli stati della loro facoltà sovrana di battere moneta (trasversale temporalmente)
    10- Attacco al linguaggio con il politically correct
    11- New age
    12- Attacco alle abitudini alimentari (a tutto vantaggio dei grandi gruppi)
    13- creazione di un sovrastato tecnocratico (UE)
    14- consumismo ed elevazione del mercato ad unico riferimento valido
    15- Politica di stupro culturale e di neocolonialismo (immigrazione e multiculturalismo
    16- sostituzione di governi legittimi con governi tecnici e sospensione de facto della democrazie (Grecia e Italia)
    17- Rifiuto alla discussione e disinformazione (chi dissente non viene messo in grado di esporre le proprie tesi ma viene sistematicamente emarginato con, di volta in volta, “fascista”, “conservatore”, “Papista”, “Medievale”, “Oscurantista” ecc.)

    e tanto altro ci sarebbe da dire ma penso che basti, non le sembra che questi elementi siano, se non delle prove, per lo meno dei forti indizi che dietro ci sia un “disegno intelligente”?
    Tutte queste cose hanno dei tratti comuni:

    A) La menzogna
    B) La presentazione (motivazioni appearentemente “ragionevoli” e “buone”) tramite la disinformazione
    C) Le vittime: la Verità, la Dignità umana, Chi queste cose difende (la Chiesa e i Cristiani).

    Io penso di si e sinceramente non riesco a non dare un significato escatologico a tutto questo.
    Non mi permetto di affermare che ciò sia, ne a dire quanto durerà (1 mese, 1 anno, 1 secolo o 1 millennio non fa molta differenza) ma certamente i segni non sono belli.

    Come si usa dire: “che Dio ce la mandi buona”.

    • Caro Valentino,
      mi sembra che le sue riflessioni siano tutt’altro che quelle di “piccolo ignorante individuo”!

      Non bisogna avere eccessi di modestia, le qualità sono un dono e vanno utilizzate con consapevolezza.

      Che dire, evidentemente lei ha avuto la fortuna di vivere un rapporto con un grande uomo che le ha trasmesso molto del suo modo di pensare, cerchi di fare altrettanto con le persone che le sono vicine.

      Per come la vedo io lei non ha nulla da imparare, anzi… come le ho detto lei ha un grande dono, usi le sue conoscenze e le sue intuizioni al servizio degli altri perché comprendano certe cose.

      Per il resto non posso che unirmi al suo “che Dio ce la mandi buona”.

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