Avvertimenti “mafiosi” 2: i valori non negoziabili sono contro la democrazia

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Da qualche mese si è iniziato a diffondere un pensiero subdolo, un’ipotesi che è stata lanciata da ambienti elitari, radical chic, le avanguardie di noti circoli di potere:

se la Chiesa Cattolica non si sottometterà, potrà essere messa fuorilegge?

Le prime avvisaglie si sono scorte nell’aprile scorso, quando all’interno della manifestazione promossa da MicroMega intitolata “Le giornate della laicità” in ben due giorni su tre si discuteva della compatibilità tra la religione, in particolare quella cattolica e la democrazia. Il fatto fu da me segnalato proprio sulle pagine di Libertà e persona il 10 aprile 2011:

Nella giornata del 15 aprile, alle ore 21 in un dialogo tra Paolo Flores D’ArcaisDon Carlo Molinari si discuterà infatti su seguente tema: 
La dottrina cattolica è compatibile con la democrazia?

Il giorno seguente, alle ore 16, in un dialogo tra Giuseppe Platone e Pierfarnco Pellizzetti si dibatterà invece sul tema: La religione è compatibile con la democrazia?

Pochi giorni fa, il 14 ottobre scorso, sempre sulle pagine di MicroMega, è stato recensito un libro di Michele Martelli intitolato:

La Chiesa è compatibile con la democrazia?

Nell’articolo si legge tra l’altro:

…per la Chiesa cattolica la sovranità appartiene a Dio; da Dio deriva ogni potere e autorità, trasmessi senza mediazioni al papa romano, vicario di Cristo; non la democrazia quindi, ma il dispotismo è il cardine del cattolicesimo papale; il papato è l’ultima teocrazia medioevale della storia dell’Occidente, lontana anni luce dalla modernità.

Ma quello che si legge sulle librerie online è ancora più chiaro:

Il papato e l’alto clero cattolico hanno mai accettato i principi costituzionali che sono alla base dei moderni stati occidentali?

O li hanno invece sempre osteggiati? La questione riguarda l’uguaglianza, l’autonomia individuale, i diritti umani e civili, la separazione dei poteri, la sovranità popolare, la laicità dello Stato. La democrazia trova nelle gerarchie ecclesiastiche un alleato o un avversario? Come e quanto il Vaticano incide ancora oggi sull’elettorato, sui partiti politici e persino sul Parlamento della nostra Repubblica? Esaminando i documenti ufficiali di papi, sinodi e concilii emerge chiaramente che la chiesa gerarchica non solo è ancora lontanissima dalla democrazia ma ne costituisce, soprattutto in Italia, il principale ostacolo.

La Chiesa Cattolica è dunque “il principale ostacolo” della democrazia.

La chiesa Cattolica è accusata di avere nel suo depositum fidei un elemento inaccettabile per i circoli che ispirano gli ambienti vicini a MicroMega, i valori non negoziabili sono dunque dichiarati contrari al principio di relativismo assoluto che vuole ogni cosa soggetta alla dittatura della maggioranza, per usare il limite della democrazia definito da Tocqueville.

Ed ecco allora giungere i primi avvertimenti, segnali che non andrebbero sottovalutati, dei ballon d’essai lanciati per saggiare le reazioni. Se le reazioni saranno deboli (come finora è stato), si potrà procedere con iniziative più significative.

Per chi sa, e vuole, leggere gli avvisi cifrati, è proprio questo che è avvenuto il 17 ottobre in occasione dell’incontro di Todi, questa volta il latore del messaggio è nientemeno che Ferruccio de Bortoli, il quale dalle colonne del Corriere della Sera ha ufficialmente chiesto alla Chiesa di rinunciare ai valori non negoziabili per poter accedere al grande gioco della democrazia:

I cattolici possono intestarsi una nuova missione, esserne protagonisti. Dire quale idea dell’ Italia hanno in mente. Riscoprire un tratto più marcatamente conciliare dopo l’ era combattiva e di palazzo di Ruini. Una missione sociale, in questi anni, poco valorizzata, mentre si è insistito tanto sulla difesa dei valori cosiddetti non negoziabili, dal diritto alla vita alle questioni bioetiche, al punto di estendere l’ incomunicabilità con le posizioni laiche all’ insieme delle questioni civili ed economiche. Un dialogo va ripreso su basi differenti, nel rispetto delle libertà di coscienza.

Che in realtà a Todi si sia messa in moto una strategia per tentare di neutralizzare la Chiesa Cattolica lo chiaramente capito Antonio Socci in un articolo pubblicato su Libero il 16 ottobre 2011 e giustamente ripreso da Libertà e Persona il 17 ottobre:

Con tutto il rispetto: che “c’azzeccano” col mondo cattolico? Sono diventati i nuovi “dottori della Chiesa” oppure ciò che sta accadendo a Todi è il segno del ritorno alla subalternità culturale dei cattolici?

Sarebbe una subalternità (ai salotti corriereschi) analoga a quella che negli anni Settanta i caporali cattolici ebbero verso la Sinistra marxista, che solo il travolgente pontificato di papa Wojtyla, insieme a pochi movimenti cattolici, poté spazzare via.

Quello che è successo a Todi ha poi motivato anche il successivo intervento, il 26 ottobre, su Libertà e Persona di Francesco Agnoli con l’articolo intitolato De Bortoli fa il pontefice:

Fate come vi diciamo noi: diverrete presentabili. Ecco così che ieri de Bortoli ha dedicato ben due pagine alla santificazione del cardinal Martini. I cattolici che piacciono a de Bortoli sono quelli che seguno l’ex cardinale di Milano che ha giocato per anni a fare l’antipapa.

Si comincia dunque con le “buone”, con la stampa e la finanza che accorrono a Todi riconoscendo tutti i meriti possibili al cattolicesimo… purché però rinunci a quei maledetti valori non negoziabili”.

Una specie di offerta che non si può rifiutare”?

Come potrebbero cambiare i toni se quei valori dovessero continuare a restare “non negoziabili”?

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

17 commenti

  1. Sono in parte d’accordo Professor Pennetta, ma per queste gente la democrazia va bene solo quando la pensa come loro!

  2. L’unico motivo per il quale non chiedono l’ateismo alla sovietica e perchè sanno che la società non l’accetterebbe!

  3. Ciao Riccardo,

    su cosa intende questa gente per democrazia potrebbe essere chiarificatore quello che scriveva nel 1946 Julian Huxley sul documento programmatico dell’UNESCO:

    «L’Unesco deve guardarsi dalla tendenza, attuale in certe regioni, di ridurre tutto in termini quantitativi, come se il conteggio delle teste fosse più importante di quello che è contenuto in esse. Questa tendenza a pensare solo o prevalentemente in termini di quantità è parzialmente il riflesso della nostra era di produzione di massa, e parzialmente è dovuto allo svilimento e al fraintendimento dei principi della democrazia»

    Evidentemente la parole è la stessa, ma non il significato.

  4. Mi perdoni, Professor Pennetta, ma credo che Micromega cerchi solo di affermare il diritto all’ateismo ed all’agnosticismo delle persone ed è lei che vorrebbe che fossimo tutti cattolici che sbaglia!

    • AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH !
      Lezioni da te, da uno che non e’ andato neppure all’asilo (e che mentalmente e’ rimasto a quel livello?)
      Sentiamo, che lezione mi avresti impartito?

      • Parlare con te è inutile: non mi dai mai risposte adeguate e credo che smetterò di farlo!

        • non mi dai mai risposte adeguate

          Ma senti chi parla!!!!
          Non hai manco il coraggio di sostenere le tue corbellerie, tiri il sasso e nascondi la mano con le tue assurdita’!
          Avessi mai portato un’argomentazione utile, invece delle tue insulse accuse!
          E appena uno ti chiede di dimostrare qualcosa, scappi come un coniglio.
          Adesso vai a nanna che i grandi devono parlare di cose serie, quindi non disturbare ulteriormente con i tuoi delirii.

  5. Enzo Pennetta on

    Caro Mimmo,
    credo che il diritto all’ateismo e all’agnosticismo sia un dato di fatto, non ci sarebbe bisogno di difenderlo.

    Ci accontentiamo solo di mantenere quello al cattolicesimo.

    P.S.
    Signori, non accapigliatevi!

    • Mi scusi dott. Pennetta, ma queste assurdita’ da asilo infantile, in un blog serio come il suo, danno molto fastidio, oltre i continui delirii anche su UCCR.
      Certo, sono un modo per dimostrare come la maggior parte degli ateotroll invasatei “ragioni” (se si puo’ usare un termine del genere con Mimmo), ma oltre a questo non si va.
      Ritornando al tema, credo abbia completamente ragione.

      La Chiesa dovrebbe spogliarsi di ogni ricchezza e potere?

      Eccccerto, cosi’ la farebbero da padrone le ONG piu’ “relativiste” che, oltre a spremere oltre ogni misura le casse statali (vedere la finta “accoglienza” a rom e clandestini che conti presentino allo Stato queste sedicenti ONG), condizionerebbero gli aiuti, loro si’, al “lavaggio del cervello” e all’indottrinamento alla moda del momento.
      Oltre che, naturalmente, il sogno di mettere le mani su tutta la ricchezza della Chiesa (toh! ma guarda un po’, la stessa politica degli speculatori internazionali con mire sul patrimonio privato e su quello pubblico italiano).
      Domanda ingenua: ma i turisti vengono in Italia per vedere il dito medio di Cattelan , o per le ricchezze e le bellezze del Vaticano? Le ricchezze del Vaticano, dal 1500 in poi, che ROI hanno avuto? qualche milione?

  6. Caro Piero,
    il suo intervento più che un commento è una vera integrazione all’articolo!

    Sulle ONG ho già avuto modo di esprimere le mie “perplessità”, e quando se presterà l’occasione ci tornerò certamente sopra.
    Quanto poi all’appropriazione dei beni della Chiesa, si tratta di un vergognoso capitolo che va dall’Inghilterra di Enrico VIII alle leggi del regno dei Savoia. Sono d’accordo che adesso il medesimo trattamento sia previsto per i beni dello stato, ma camuffato da manovra di risanamento economico.

    Riguardo al dito medio di Cattelan si potrebbe considerare un buon monumento all’ipocrisia, è stato infatti posto davanti alla Borsa di Milano, come a dire che lui è contrario a quel tipo di finanza.
    Ma chi compra le sue “opere” probabilmente fa i soldi in quel modo: e allora che fa insulta i suoi clienti?
    Come dicevo può essere un bel monumento all’ipocrisia e al basso livello delle amministrazioni pubbliche che accettano orrori del genere
    .

    P.S.
    Gli interventi di Mimmo sono dei veri “autogol”, se davvero rappresentano la controparte, lasciarli può essere considerata un’operazione didattica.
    Se poi volesse invece migliorarne la qualità ne saremmo ben lieti.

    • Ma chi compra le sue “opere” probabilmente fa i soldi in quel modo: e allora che fa insulta i suoi clienti?

      Certo!
      Guardi, io ho ricevuto in regalo due quadri “astratti”, da parte di persone a me carissime…
      Fanno letteralmente schifo, un’accozzaglia senza senso di colori e forme (non li hanno fatti ovviamente loro, sono di un artista “quotato”), ma li tengo per motivi affettivi.
      Cosi’ come si tengono come “Monna Lisa” i primi sgorbi dei propri figli.
      Resta il fatto che, solo perche’ quegli sgorbi li ha fatti quel tizio, essi hanno un certo valore monetario.
      Cioe’ valore dal NULLA.
      La stessa cosa di quello che succede durante questa tempesta finanziaria (dare valore al NULLA, e poi rimanerne in braghe di tela).
      Poi, alla fine, anche come arte formale, non e’ niente di che, mille volte meglio l’ultimo degli allievi di Cimabue…

    • Le segnalo inoltre un articolo dal blog “StranoCristiano” di Assuntina Morresi, che riprende una puntata di Radio Londra di Giuliano Ferrara

      http://www.mascellaro.it/node/54322

      che illustra CON LA PIU’ TOTALE CHIAREZZA le mire dei piu’ fanatici sostenitori di un governo tecnico, alleati, consapevolmente o inconsapevolmente, degli speculatori internazionali (e non solo finanziari): una PATRIMONIALE, e detto ancor piu’ chiaramente, una TASSA sul semplice POSSESSO di una casa, di TUTTI i cittadini. Prendere cioe’ i risparmi di una vita delle persone normali (i borghesi sono sempre stati odiati sia dalla sinistra apparentemente proletaria che dai ceti agiati) per poter continuare a scialaquare allegramente come si e’ sempre fatto in questi ultimi 40 anni.

  7. Non credo che ti censurino e se lo fanno non è certo per “l’efficacia” delle tue opinioni, bensì per non dover sempre pubblicare le tue scemenze!

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