Dawkins sbaglia ancora…

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Richard Dawkins davanti ad una platea di studenti mostra il suo libro “L’illusione di Dio”

 

L’ultimo libro del famoso scienziato inglese Richard Dawkins sembra proprio essere una miniera… di errori.

Dopo l’omissione del ruolo del caso nella teoria neo-darwiniana, Dawkins la spara grossa sulle origini dell’Uomo

 

Qualcuno mi accusa di prendermela troppo con Richard Dawkins, ma la verità in realtà è un’altra. La verità è che i colleghi scienziati hanno voltato troppe volte la testa dall’altra parte quando il famoso scienziato evoluzionista e grande divulgatore faceva affermazioni che raggiungevano oltrepassandolo il limite della più feroce intolleranza. Ecco allora che tutto il lavoro che avrebbero dovuto svolgere i suoi colleghi è rimasto arretrato e, dovendo essere svolto tutto insieme, dà l’impressione di una sorta di accanimento.

Va anche detto che Dawkins rende la vita facile ai suoi detrattori, commette errori che in una qualsiasi scuola media dovrebbero fruttare delle sonore insufficienze. Recentemente è stato segnalato all’interno del suo ultimo libro The Magic of Reality il caso dell’omissione del ruolo del caso nella teoria neo-darwiniana (CS – L’evoluzione secondo Richard Dawkins), adesso è il momento di mostrare il grave errore sulla storia evolutiva dell’uomo e, si badi bene, non si sta parlando da un punto di vista antidarwiniano, si tratta di un errore anche dal punto di vista darwiniano!

Ma veniamo al punto, come altre volte già mostrato, l’origine dell’uomo ricostruita in base ai ritrovamenti fossili appare come una serie di linee parallele senza punti di contatto, come mostrato in questa figura che dovrebbe cominciare ad essere ormai familiare:

 

Ma Dawkins spiega ai ragazzi l’evoluzione umana con ben altre figure:

Come vediamo l’evoluzione umana appare come una linea continua: cosa ne è stato delle linee parallele?

Cosa ne è degli equilibri punteggiati?

Andando contro quanto accettato dai suoi stessi colleghi evoluzionisti, per Dawkins l’evoluzione avviene con un gradualismo assoluto, non c’è nulla nelle immagini da lui proposte che faccia pensare ad una dinamica puntazionista o a delle lacune nella documentazione paleontologica.

Ecco come si arriva al nostro 250.000 antenato:

 

...ed ecco come si giunge invece al nostro 175.000.000 antenato:

 

Secondo quanto affermato nel libro è possibile risalire indietro nel tempo con una successione di piccoli e impercettibili cambiamenti, peccato che secondo la teoria degli equilibri punteggiati e secondo le risultanze fossili le cose non sono proprio andate così:

Dal sito del prof. Larry Moran dell’università di Toronto

 

 

Dawkins che si propone di essere un grande divulgatore scientifico sembra invece essersi votato a divenire un divulgatore di errori.

Chissà, se si impegnasse di più a preoccuparsi della correttezza scientifica anziché passare il tempo a diffondere l’ateismo potrebbe evitare queste figuracce.


P.S.Domanda: ma perché il mondo scientifico chiude un occhio, e spesso tutti e due, sugli errori di Dawkins?

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

20 commenti

  1. Matteo Dellanoce on

    Egregio professore,
    perchè secondo Lei quello che fa riferimento a Dawkins e C. può chiamarsi “mondo scientifico”?
    Auguri,
    Matteo Dellanoce
    PS Direi che l’ottimo Giuliani nella sua ultima fatica edita da Jaka Book, scienza della natura e stregoni di passaggio, aiuti molto a chiarire la questione.

    • Gentile Matteo,
      sono d’accordo con lei sul fatto che Dawkins e molti suoi colleghi non dovrebbero essere considerati degli scienziati, ma converrà con me sul fatto che il problema è che molta gente lo pensa e viene influenzata dalle loro idee.

      A questo punto interviene la mancata presa di posizione da parte di persone autorevoli e conosciute, se ad esempio persone come Luca Cavalli Sforza, Niles Eldredge, Carlo Rubbia, Rita Levi Montalcini ecc… dicessero che certe affermazioni di Dawkins alimentano l’intolleranza darebbero un segnale importante.

      Ma come sappiamo questo non avviene.

      L’opera di Alessandro Giuliani ha proprio il merito di chiarire cosa si la vera scienza da quella artefatta o ideologizzata, spero che quel che sta seminando possa crescere.
      Nei limiti delle nostre possibilità cerchiamo di dargli la massima visibilità.

  2. Salve Professor Pennetta,

    Che cos’è la teoria degli equilibri punteggiati?
    Me la può spiegare?

    • Cercherò di essere il più possibile sintetico:
      negli anni ’70 due paleontologi, Stephen Jay Gould e Niles Eldredge, facendo notare insistentemente che i fossili per quanto incompleti mostravano lunghi periodi di stabilità intervallati da relativamente brevi periodi di cambiamento che portavano alla nascita di nuove specie.

      Il lunghi periodi stabili, o di equiibrio, rappresentavano il fenomeno denominato “stasi”, il fatto che venissero interrotti da rapidi cambiamenti portò alla denominazione di “equilibri punteggiati”.

      (Ho inserito nell’articolo un’immagine che rende chiaro il concetto. Se la confronta con quella presente su Wikipedia vedrà che quast’ultima non rende invece il concetto in modo soddisfacente))

  3. Proff.Pennetta,di fronte agli equilibri punteggiati di Gould ,dove si ipotizzano lunghi periodi di stabilità intervallati a momenti di rapida differenziazione,se non erro il neo-darwinismo si pone proponendo un modello di evoluzione graduale a velocità non costante;che se vogliamo può essere visto come una rielaborazione della t.d.e.p.
    Il punto è come si pone quindi il buon Richard?
    Persiste con un gradualismo puro e continuo da “origini della specie”?
    Anche se a voler bene vedere le cose potremmo considerare un passo del capitolo XV dell’origine delle specie in cui Darwin scrive:

    ” Molte specie, dopo essere state formate, non sono mai andate incontro a ulteriori mutamenti (…) ed i periodi, durante i quali le specie sono andate incontro a modificazioni, anche se lunghi misurati in anni, probabilmente sono stati brevi in confronto ai periodi in cui hanno mantenuto la stessa forma”

    Che se vogliamo è un punto in accordo con la possibilità di congiungimento con una teoria mneno gradualista.
    Quindi come se ne esce Dawkins?
    Con una velocità evolutiva pressocchè costante?E’ veramente questa tesi che vuole portare avanti?
    Vuole veramente lasciare intendere che anche in ottica evoluzionista fossili e conoscenze in biologia e genetica sostengono questa ‘ipotesi’?
    Sembrerebbe di si a leggerlo.Penso che anche il suo Darwin avrebbe da ridire…

    Io penso che un evoluzionista ‘serio’ che crede all’evluzione neo-darwiniana a ragine dovrebbe criticare e mostrare chiaramente gli errori di propagandisti come Dawkins che di certo non fanno del bene neanche alla loro causa e di fatto confondono e possono aumentare l’intolleranza o diffondere ideologie anche pericolose nella peggiore delle ipotesi.
    Per soldi,per ideologia personale io vedo vendere più di un ‘propagandista’ e la presa grazie a blog,forum e siti nonche materiale multimediale vario di supporto sulle persone è molto buona.
    Di fatto si viene a formare una caotica nebulosa di idee confuse in cui determinate ideologie possono crescere indisturbate e la vera scienza viene occultata assieme a buoni valori.

  4. Nel passaggio da te riportato in cui Darwin parlava dei periodi di stabilità non poteva essere fatta una quantificazione della durata di tali periodi. Quello che emerge dai fossili sono però speciazioni che avvengono in poche decine di migliaia di anni.

    Come giustamente fa osservare Leonetto, in questo caso Dawkins appare proprio più realista del Re, proponendo un gradualismo superiore a quello dello stesso Darwin.

    A questo punto la domanda dovrebbe essere: perché un’operazione di questo tipo?
    La risposta che mi viene in mente è analoga a quella data per la serie degli embrioni di Haeckel:
    http://www.enzopennetta.it/wordpress/2011/11/il-papa-le-staminali-e-levoluzione/

  5. In base a quanto detto finora, mi pare più che evidente che Dawkins è mosso da fini propagandistici e non da fini scientifici. Uno scienziato serio non dovrebbe cadere in simili errori (ed orrori). Credo che alla base di tutto ciò ci sia la ricerca di fondi, i quali sono in mano a gente che difficilmente li dà disinteressatamente, ma anzi segue una ideologia predefinita. Riguardo al silenzio di altri biologi, mi chiedo se sia davvero tale o semplicemente le loro opinioni non vengano riportate dai media (inutile dire che sarei più contento di questo secondo caso).

    • Hai linkato un bell’articolo. Oltretutto, è il primo che vedo su Internet ad avere più commenti postati da inglesi cristiani che da inglesi dawkinsiani.

  6. Professore, se non leggo male, sopra le foto dei nostri antenati di 4-50 mila generazioni c’è scritto che discendiamo dagli Homines Erecti… possibile? Ma l’attuale albero evolutivo non separava il ramo dell’Erectus da quello dell’Heidelbergensis? Possibile che Dawkins sia rimasto a 10-20 anni fa?

    • Vorrei dire una cosa a riguardo,Daphnos se guarda il diagramma ormai famoso può vedere come dell’herectus vi fossero tracce prima ma anche contemporaneamente al sapiens e dell’erectus vi sono ritrvamenti successivi all’heidelbergensis.
      L’evoluzionismo neo-darwiniano vede se non erro nel erectus una evoluzione parallela al sapiens,ossia da un progenitore comune da una parte si sviluppo’ l’erectus dall’altra neanderthal e sapiens,però la cosa è molto ipotetica e un po’ confusa.
      Tale uomo come gli altri è separato dalle varie scimmie,l’habilis,australopitecus etc..e osservando i fatti si potrebbe classificarlo come un membro di una popolazione umana,come lo sono oggi gli eschimesi,i mongoli,gli aborigeni,i pigmei,gli europei etc..
      Di fatto l’ergaster stesso è ‘classificato’ come erectus che viveva prettamente in africa.pertanto se si va a rivedere il diagramma ‘famoso’ si vede sconvolgentemente un parallelismo fra tutti i vari homo.
      Con l’erectus sono state trovate omologie con le popolazioni deggli inuit per esempio,le cifre della capacità cranica dell’erectus si mantiene entro i limiti dell’odierna capacità cranica umana;non c’è motivo per collegare l’homo erectus ad una scimmia ne per porlo come antenato di un altro homo.
      Senza entrare nelle considerazioni fatte circa il ragazzo di turkana che avvicinano molto la figura dell’erectus alla figura di un sapiens.
      Sembrerebbe proprio essere semplicemente una varietà del genere homo,come bonobo e scimpanzè sono due varietà del genere pan;ma in ogni casoi sicuramente non si può dire che sia un antenato in linea evolutiva del sapiens.
      Neanche il moderno neo-darwinismo afferma più ciò.
      Però dal pezzo di libro che si intravede non si riesce a capire cosa stia affermando Dawkins,potrebbe essere come lei dice ma anche no.Se fosse è senz’alteo un errore.Da come prende il discorso e dall’immagine comunque oin ogni caso sembra si stia andando a cascare in uno dei suoi errori.

      • Può darsi che mi sbagli, ma non penso ci sia molto da equivocare… “the picture of YOUR 50.000 great grandfather would be different enough to count as a different species, the one we call Homo Erectus”.

        Grazie per le precisazioni cmq.

        • penso anch’io sia così ma il discorso prosegue..onde evitar gaffe..meglio andar cauti,gli errori non mancan comunque eh..

  7. In definitiva, direi che è quasi inutile cercare con la lente d’ingrandimento errori nei libri di Dawkins: numerosi passaggi, come quello di “God delusion” in cui, in polemica con l’impossibilità di essere concordi sull’idea di un dio, ci si chiede “ma la dea dell’amore si chiamava Venere o Afrodite?” rivelano soltanto, da parte dell’autore, un’ignoranza e una superficialità semplicemente abissali.

    Più che sui contenuti, proverei a soffermarmi sulle ragioni che lo hanno portato ad essere considerato, come scritto nella presentazione italiana alla secondo edizione del suo best-seller, a essere considerato “uno degli INTELLETTUALI più brillanti del nostro tempo”: perché in ballo c’è il concetto stesso di “intellettuale”.

    Ma forse, guardando il video da lei ha postato su Dario Fo e le farfalle, e ricordando che il drammaturgo varesotto ha ottenuto nientemeno che il premio Nobel, viene da chiedersi se abbia ancora senso battersi per questo mondo.

    • Se pensi che il Nobel e’ stato dato anche ai seguenti individui:

      – Dario Fo (appunto)
      – Arafat (per la PACE!!!)
      – El Baradei (che ha NASCOSTO per variati anni il programma nucleare segreto iraniano)

      e invece NON e’ stato assegnato a Cabibbo per il suo essere cattolico, e a svariati altri letterati italiani, sempre per il fatto che sono cattolici
      oppure e’ stato assegnato solo per mero “politicamente corretto”

      ti da’ l’idea di quanto sia scaduto tale premio.

      • Valentino Zoldan on

        …..e a Carter e Kissinger per la pace (degli oltre 300.000 morti fatti in Salvador.

        Così vanno le cose……..

        Sto aiutando un ragazzino russo a studiare (IV elementare) e indovinate cosa ho trovato nel libro di scienze?

        La buona vecchia immagine degli ominidi che si evolvono l’uno dall’alto.
        Mah!

        Auguri a tutti, mi scuso per non averlo fatto prima ma ho impiegato il mio tempo a difendermi dagli emuli di Hobbes.

        • e Obama.

          El Baradei è un santo rispetto a lui.

          Forse solo Kissinger, da te citato, lo supera in malvagità.

          Per vedere lo scadimento totale del Nobel, cmq, bisogna guardare a quello per l’economia.

          Una roba davvero molto triste.

          • Gia, dimenticavo proprio Obama… Il primo premio Nobel dato sulla fiducia…mal riposta tra l’altro.
            Altra prova dei paraocchi ideologici con cui vengono assegnati.
            Totalmente scaduto come premio.

        • “Sto aiutando un ragazzino russo a studiare (IV elementare) e indovinate cosa ho trovato nel libro di scienze?

          La buona vecchia immagine degli ominidi che si evolvono l’uno dall’alto.
          Mah!”

          Con la ‘scusa’ che ad un bambino delle elementari ovviamente vanno insegnate le cose in maniera più semplice essendo la scuola di primo livello e/o comunque ad un livello di informazione più semplice di come non avvenga nelle scuola secondaria,nel liceo o all’università,i testi delle elementari spesso sono i più ”scandalosi’.Di fatto vi sono tutte le storie da “c’era una volta l’uomo” ,con usi,vizi e sfizi dell’uomo della preistoria in storia e con una favola di un pesce che conquista la terraferma fino a diventare sapiens sapiens.
          Un mio amico ed ex compagno di studi liceali,dopo aver conseguito il dottorato ha avviato un ‘centro’ di ripetizioni per studenti dalle elementari fino all’ università(ovviamente non da solo)e talora andando in argomento mi ha parlato di queste cose che compaiono(ancora) nei testi scolastici.
          Ed è una cosa più importante di quanto non si pensi.Poichè li,quando i bambini si stavamo formando gli viene impiantato in mente che certe cose sono andate così,che è certo,che così è successo,la cosa la ritrovano in libri,cartoni animati e l’idea pian piano si rafforza.
          Al di la che i testi non miglioreranno e che anche in un librop di liceo si potranno ammirare falsità su Fox e Miller o in lezioni di università si parlerà di Lenski come prova dell’evoluzione..anche senza ciò comunque il fatto che in quella fase venga già presentata come fatto scontato la teoria dell’evoluzione pone purtroppo dceterminati ‘paletti’ e discuterne sulla validità in un secondo tempo diviene ridicolo nonchè inutile,chi lo fa sembra quasi neanche abbia studiato alle scuole elementari..
          Certo se in Italia avevamo un ministro dell’istruzione che parlava di un tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l’esperimento, l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro…non è che si possa pensare che vi sia un criterio razionale dietro l’istruzione.

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          Che l’assegnazione dei nobel possa più volte deludere le aspettave e rivelarsi un epic fail non lo si può mettere in dubbio ,gli esempi di Fo,Arafat,Carter e Kissinger lo testimoniano,certo però non è corretto fare di tutt’erba un fascio ne avanzare certe affermazioni secondo me.
          L’esser cattolico o il credere in Dio non è determinante,Madre Teresa ha vinto il nobel ed era cattolica,Milosz era cattolico,Mario Molina era cattolico Peter Agre era cristiano,William D. Phillips era cristiano,Carlo Rubbia credeva in Dio a suo modo.

          Dire che Cabibbo(fra l’altro sostenitore doc della ‘teoria evoluzionista vaticana’) non abbia vinto il nobel perchè fosse cattolico mi sembra non corretto.Il comitato per il Nobel consente un massimo di tre beneficiari che devono condividere ogni riconoscimento. Limitare i vincitori diventa ancora più difficile quando il comitato decide di dividere il premio di un anno tra due scoperte, come nel caso in questione.
          Così insieme al duo nipponico è stato insignito Nambu.Qualcuno rimane senza sedia ,giusto o ingiusto non è la prima volta ne l’ultima,poi si può pensare anche che vi siano altre ragioni,però sono affermazioni che fatte così non mi sembrano corrette.
          Non dico che non sia possibile che sia così,ma finchè viene data una motivazione finchè si resta nella soglia della plausibilità,’paragnosti’ credo sia più corretto ingoiare e basta.
          Lodevolissimo il lavoro di Cabibbo che rimarrà comunque una delle più valevoli personalità scientifiche italiane,a prescindere dai titoli vinti ,dalla sua religione,fede o ideologia.

        • Nel libro in vendita al Palazzo delle Esposizioni di Roma sulla mostra HOMO SAPIENS viene espressamente detto che quell’immagine dell’evoluzione umana è ormai superata.

          Ma credo che si tratti ormai di una specie di “archetipo” di cui sarà difficile liberarsi e del quale, al di là delle dichiarazioni ufficiali, nessuno abbia fretta di liberarsi.

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