“Blog e scienza ufficiale: chi è che bara?”

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“Dibattito sui blog e scienza ufficiale: chi è che bara?”, così titola Climate Monitor portando all’attenzione dei lettori un’importante riflessione sul confronto tra “scienza ufficiale” e i liberi dibattiti che si svolgono sui blog specializzati.

 

Una realtà che riguarda solo due argomenti e rivela un contrasto tutto da approfondire.

 

 

La riflessione è del meteorologo Guido Guidi che sul suo blog Climate Monitor ha inserito un articolo intitolato proprio Dibattito sui blog e scienza ufficiale: chi è che bara? che esordisce con le seguenti parole:

Uno degli argomenti più gettonati di quanti sostengono l’ipotesi delle origini antropiche del riscaldamento globale – si noti che non ho scritto cambiamenti climatici perché il clima è sempre cambiato – e delle eventuali sue conseguenze, è quello che vedrebbe la conoscenza scientifica già definita. Al massimo ci sarebbe da discutere sui dettagli. Basta discussioni infinite e poco scientifiche sui blog, bisogna concentrarsi su quello che dice la scienza, quella vera.

E’ già stata segnalata su CS una comune fenomenologia tra le tematiche legate al dibattito sul neodarwinismo e quelle legate al “Global warming“, vedi CS-Global warming ed evoluzionismo: storie parallele, nel quale si forniva, seppur in modo appena accennato, una risposta:

…cosa collega la vicenda del Global Warming con l’evoluzionismo darwiniano?
Si tratta di due questioni che vedono la politicizzazione della scienza interferire con il normale confronto sul dato strettamente sperimentale

Siamo quindi di fronte a due argomenti che, a differenza di qualunque altro, vedono contrapposta una cosiddetta “scienza ufficiale” ad una diffusa critica che proviene da settori tecnicamente competenti, ma composti prevalentemente da livelli extra accademici.

In realtà a livello di blog si assiste ad un proliferare di realtà sia a favore che contro la posizione della cosiddetta “scienza ufficiale”, e questo è un fatto del tutto peculiare del dibattito sul darwinismo e sul global warming, non esiste infatti nessun altro argomento scientifico che sia interessato ad una contrapposizione di questo tipo. Non esistono blog pro o contro la fisica quantistica, né pro o contro la chimica organica o la Relatività.

Una situazione così particolare non può essere liquidata in modo sbrigativo, il fatto che solo su questi argomenti si verifichi una contrapposizione tra persone competenti deve avere un significato che va capito.

Chiunque ovviamente può ipotizzare un meccanismo  e non esiste un modo per avere la certezza della giustezza dell’una o dell’altra interpretazione dei fatti, proviamo però ad ipotizzare una possibile spiegazione.

Si potrebbe iniziare col dire che sia il campo di applicazione della teoria del “Global warming”, o meglio ancora dell’AGW (Riscadamento globale antropico), che dell’evoluzione umana, hanno delle ricadute che vanno bel oltre le semplici implicazioni scientifiche o tecnologiche:

 

1-L’AGW è collegato alle politiche energetiche ed industriali, con particolare riferimento alla negata industrializzazione del terzo mondo.

2-Il darwinismo, è a sua volta collegato alle politiche sociali, nel mondo sviluppato, e al controllo della popolazione nel terzo mondo.


Entrambi i temi sono quindi estremamente sensibili dal punto di vista socioeconomico.

E in entrambi i casi i flussi dei finanziamenti vengono orientati solo nella direzione che conferma quello che il paradigma socio-economico del momento richiede.

In un contesto di questo tipo il controllo politico e finanziario può “influenzare” le strutture della “scienza ufficiale”, mentre non ha alcun controllo su altri livelli che sfuggono a determinate dinamiche.

Ecco quindi che nelle questioni che riguardano il clima il dissenso viene ad emergere diffusamente tra i meteorologi, che non entrano nelle dinamiche di carriera accademica, mentre nelle questioni che riguardano l’evoluzione il dissenso emerge spesso tra i docenti delle scuole secondarie di secondo grado che, analogamente ai meteorologi, non hanno preoccupazioni di carriera.

Sia ben chiaro che non si intende certo sostenere che “tutti” i meteorologi o “tutti” i docenti siano sulle stesse posizioni, si intende dire che è tra queste figure che emerge la maggior parte del dissenso.

Né si vuole dire che i sostenitori dell’AGW o del darwinismo siano in cattiva fede, sono solamente troppo immersi in un determinato clima culturale per poterlo criticare, del resto tutte le grandi rivoluzioni scientifiche sono state fatte da giovani, cioè da persone in un’età incline alle contestazioni.

Ma dal versante opposto si sente solo dire che coloro che contestano la “scienza ufficiale” sono degli ignoranti.

Sta ai lettori decidere a quale versione credere, ma certamente la posizione errata alla lunga danneggerà chi la sostiene.

 

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

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