CICAP: apologia darwiniana o apologetica?

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Apologia (dal greco απολογία, “discorso in difesa di qualcuno o qualcosa”) è dunque un discorso in difesa di qualcuno, l’apologetica si propone invece di dimostrare la verità di una religione.

 

Come abbiamo già ricordato nella prima parte dell’analisi della conferenza del CICAP Ticino su Evoluzione e Creazionismo, il fatto di credere che con il meccanismo della Sintesi moderna si possano ottenere nuove specie è dal punto di vista matematico come credere nei miracoli, questo fa dunque assimilare la teoria neo-darwiniana ad una fede religiosa in cui la divinità è sostituita dall’onnipotente “caso”.

La difesa del darwinismo rientra dunque nell’apologetica, ed è questo quanto è stato fatto nell’episodio che stiamo trattando. Dopo aver messo alla berlina gli avversari è il momento della vera e propria apologia, in questo caso ovviamente si comincia col parlare della figura del “fondatore”, cioè di Charles Darwin (minuto 7,10s).

 

 

Nel filmato viene descritto velocemente il viaggio di Darwin, le strane abitudini dello stesso “mangiava tutto quello che incontrava e però teneva le ossa“?! e le riflessioni che lo scienziato inglese fece al suo ritorno. La relatrice afferma anche qualcosa di condivisibile quando riferisce che Darwin “tornò con le idee molto confuse“, affermazione che sarebbe bene corredare con la vicenda dei famosi fringuelli dei quali (contrariamente a quanto detto nelle agiografie ufficiali)  non aveva capito proprio nulla (vedi CS-Quando Darwin rubò la scoperta ad un collega…).

Quello che invece è assolutamente errato è che Darwin “capisce abbastanza presto questa sua teoria“, infatti nei vent’anni che passarono tra il ritorno del Beagle e la pubblicazione del libro “L”origine delle specie” negli scritti di Darwin compare un insieme di idee che non riescono a prendere corpo, e solo dopo aver letto la teoria di A.R. Wallace gli verrà in mente di applicare la teoria di Malthus all’evoluzione. Infatti solo nelle sue memorie dirà di aver letto Malthus nel 1838, ma di ciò non ne aveva mai fatto menzione per vent’anni.

Ma che cosa avrebbe capito Darwin secondo la Mautino?

Darwin avrebbe capito sostanzialemente due cose:

1- Esiste una grande varietà degli esseri viventi “…osserva gli uomini e vede che sono molto diversi tra loro… e spesso sono adattati all’ambiente“. Verrebbe da dire “volpone di un Darwin, non gli si poteva nascondere proprio niente”! E in questo punto ecco che riproponendo un episodio paradigmatico quanto falso vengono nominati i fringuelli dei quali abbiamo già detto, Darwin non aveva invece capito nulla.

2- La seconda cosa che nota è “che c’è una sorta di selezione“. Qui va detto che la selezione Darwin non la “nota”, la pone come ipotesi della propria teoria. Ma, cosa ancor più importante, non viene detto che la selezione senza la comparsa di nuovi caratteri non può produrre alcuna evoluzione, può solo diminuire e non aumentare la variabilità, la selezione poi era stata già proposta da Edward Blyth e non era quindi un’idea originale di Darwin.

Secondo la Mautino “questi due elementi sono quelli che hanno costituito e costituiscono ancora la base della teoria dell’evoluzione“, confermando quindi che omette di dire che invece il vero cuore di una teoria dell’evoluzione non è la selezione (che in sé è la scoperta dell’acqua calda) ma l’origine dei nuovi caratteri, e che su questo fondamentale punto Darwin si sbagliava esattamente come si era sbagliato Lamarck.

Infatti Darwin sosteneva la legge dell’uso e del disuso e dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti (che chiamò ‘pangenesi’) come Lamarck.

Ma poi la dott. Mautino dice una cosa vera che è giusto sottolineare (minuto 2):

 

 

Darwin dice che ha “come un delitto da confessare“, che vedeva la sua teoria come:

“un male che avrebbe cambiato radicalmente il mondo e in un certo senso aveva ragione perché la sua teoria in qualche modo ha ucciso Dio… uno può credere in Dio ma lui ha dato l’alibi per non crederci più, e anche un qualcosa che ti permette di dire “lo dice lui”.

La teoria di Darwin è dunque un “alibi” per l’ateismo, si noti bene, non una prova di qualche genere ma un “alibi”. E di quest’alibi si impadronì subito chi voleva usare l’ateismo per motivi ideologici, tant’è che a questo punto viene citato il “mastino di DarwinThomas Huxley e il suo confronto con il Vescovo Wilberforce (quello che somiglierebbe a Bruno Vespa). Nella conferenza viene quindi detto che mentre Darwin era schivo, Huxley fu molto contento di sostenere la teoria in quanto “Huxley era uno molto ateo che diceva: ‘la tua teoria finalmente ci solleverà dal giogo delle superstizioni’

Ecco che viene quindi mostrata la strumentalizzazione ideologica che la teoria di Darwin subì fin dall’inizio (probabilmente a insaputa della stesso Darwin) e che arrivò anche in Italia (vedi CS-Il Risorgimento, la “patria” e la “scimmia”) e che perdura fino ad oggi: CS-UAAR-Pikaia “connection”. Ma questo ovviamente nella conferenza del CICAP non viene detto.

In conclusione quello che andrebbe detto è che la teoria di Darwin era stata confutata nel 1890 dopo gli esperimenti di Weismann che dimostrarono la non ereditarietà dei caratteri acquisiti e, definitivamente, quando all’inizio del ‘900 vennero riscoperte le leggi di Mendel, iniziando quel periodo che gli storici della scienza chiamano “Eclissi del darwinismo“.

 

Quello che il CICAP dovrebbe dire nelle sue conferenze (se vuole contrastare le mistificazioni) è che la teoria di Darwin era già tramontata prima della fine dell’800 e che invece il suo utilizzo a fini ideologici costituì e tuttora costituisce, un’anomalia di cui la scienza e la cultura in generale dovrebbero quanto prima prendere atto.

Il creazionismo made in USA che viene combattuto dal CICAP è la conseguenza della strumentalizzazione della teoria darwiniana che fu fatta fin dalla sua pubblicazione, quando questa strumentalizzazione verrà denunciata dal mondo accademico verrà tolto anche ciò che alimenta i movimenti”creazionisti” e resterà la critica seria. Sempre che questo traguardo sia veramente auspicato da tutti.

 

(Continua)

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

33 commenti

  1. Giorgio Masiero on

    Perfetto, Enzo: il neodarwinismo ed il creazionismo sono due facce opposte della stessa medaglia anglosassone, che non hanno nulla da spartire con la scienza moderna. Esse sono solo una forma di ideologia e di religione … e sono meno “opposte” di quanto possa superficialmente apparire, come dimostrerò in un prossimo articolo su Uccr.

      • Riprendo dall’articolo da te segnalato:
        “I creazionisti credono che se un messaggio viene ripetuto abbastanza spesso e sufficientemente ad alta voce, le persone cominceranno a considerarlo come vero, indipendentemente dalla realtà dei fatti.”

        Semplicemente fantastico!
        Il classico bue che dà del cornuto all’asino…

        • Esattamente.
          Il problema è che ha un fondo di verità..
          io preferisco:
          “Se si diffonde la voce che tua sorella sia una poco di buono,tua sorella è una poco di buono,anche se tu la sorella non ce l’hai”.

          Quel tipo di propaganda è la forza ad oggi della teoria neodarwiniana ssfido a mostrare che non sia così.

          Condivido che è il bue che da del cornuto all’asino se non forse qualcuno con una trave nell’occhio che ha da dire sulla pagliuzza nell’occhio dell’altro..
          Certo se “progetta laboratori didattici ed eventi di divulgazione scientifica” suklla modalità della conferenza è tutto un programma…ed è abbastanza sicuro che sia così

      • Quoto quello che ho detto qua sull’algoritmo “di Dawkins”
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2011/12/lo-scandalo-del-multiverso/
        e quanto ho detto qua:
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/05/e-provato-matematicamente-aderire-al-neodarwinismo-e-come-credere-ai-miracoli/

        E purtroppo devo ribadire che l’abiogenesi(della quale comunque si è già detto molto anche su Cs,anche in concomitanza di diverse notizie oggetto di articoli),Coyne del resto lo dice chiaramente, non ‘riguarda’ il neodarwinismo.
        Sembra esserne placidamente un assioma di partenza.
        Seppur qualcuno avanza le ipotesi dell’RNA world o della panspermia o altro..
        “ufficialmente” sembrerebbe qualcosa di messo ,diciamo così, da parte.
        Ora se togliessero anche la macroevoluzione saremmo tutti d’amore e d’accordo.
        Alchè forse è meglio lasciar perdere ciò che è già demolito.
        E si che la Mautino poi lascia intendere che invece di un antenato comune ne servirebbero infiniti!

        ;D

        Fra l’altro collegherei anche la discussione di cui qua:
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/05/le-mutazioni-casuali-generano-malattie-non-evoluzione/

        e anche a:
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2011/09/aspettando-le-prove-sul-multiverso/
        http://www.enzopennetta.it/wordpress/2011/12/lo-scandalo-del-multiverso/

      • Ed è proprio per questo di cui parla il proff.Masiero uno dei motivi per cui,vedasi più giù,si spinge così tanto a vedere tutta la storia evolutiva delle varie specie come un gigantesco processo microevolutivo.
        In questo modo e privando l’albero della radice mettando il fattore tempo, che un po’ impressione,
        buttando qua e la caso e contingenza a iosa e proponendo storie proprio così( e Finalismo e Lamarckismo,malamente cammuffati,ma evidentemente abbastanza,come si vede dall’articolo di Masiero)il piatto è servito e il neodarwinismo viene mandato giù…

          • Ed è anche a valle di ciò poi che come notammo qua:
            http://www.enzopennetta.it/wordpress/2011/12/dawkins-sbaglia-ancora/

            “Dawkins appare proprio più realista del Re, proponendo un gradualismo superiore a quello dello stesso Darwin.”

            Se dico che tutti i principi azzurri derivano da rospi baciati da una principessa nessuno ci crede ma se dico che questo processo impiegherà tantissimo tantissimo tempo e che il rospo non muterà subito in principe ma passo passo ecco che allora qualche p..che ci crede ci sarà..

            E’ tutto qyuanto collegato..l’abiogenesi è un problema morto..zac si taglia e si parte dall’antenato comune..tanto la vita esiste dicono..(riguardo a questo è tutto anche collegato alla new age perchè l’idea del pianeta vivente aiutava l’idea di abiogenesi,poi la panspermia etc..)
            la macroevoluzione è problematica?Non esiste,invenzione dei creazionisti,quella che vediamo come macroevoluzione è un pezzo di una gargantuesca microevoluzione.
            Delle cose si sono evolute senza che questo rappresentasse un immediato vantaggio evolutivo?Ci sono i free riders sia a livello di specie che di “geni”.

            Di fondo cosa c’è?
            C’è la mancanza di corroborazioni e soprattutto la mancanza di un criterio di falsificabilità.

            Per rafforzare le idee al grande pubblico poi come visto vengono fornite storielle proprio così,finalismi vari,si passano progetti per casi etc.. come scritto già…
            http://www.enzopennetta.it/wordpress/2012/02/clima-evoluzione/
            Nonchè vengon passate cose per altre.
            Caratteristiche bene o male presenti in tutti quelli che si sono esposti pro-neodarwnismo(Dawkins,Coyne,Pievani,Odifreddi,Boncinelli etc etc etc…)

            Il punto forse non è focalizzare l’attenzione sul fatto che la probabilità,come si vede anche in quell’ultimo articolo di Masiero,condica ad accettare il neodarwinismo per fede cieca,perchè sono gli stessi neodarwinisti che tranquillamente dicono che le probabilità siano così infine così prossime allo 0.
            Quanto invece sarebbe mostrare che tutto quanto viene detto per sopperire a questo problema è un non-sense e che manchi di qualsiasi minima corroborazione.

            Mi torna un po’ in mente ,Enzo,l’intervento scorso di Fratus a radio globe1.In cui diceva ma possibile che persone di una certa intelligenza credano a certe ..favole mi apre abbia detto..che isno in buonafede?

            Beh..sicuramente esistono chiari interessi economici dietro molti di questi a difendere n tal modo il neodarwinismo.
            Tuttavia,ultima la Mautino,vengono sempre fuori prima o dopo in tutti questi o soliti clichè o visioni errate di determinati fenomeni.Si potrebbe pensare che l’indottrinamento che hanno sia talmente forte da non farli vedere…

  2. ma io non ci credo…
    ma veramente questa signora nel 2012 ritira fuori la teoria della ‘paura di Darwin’ rispetto alla pubblicazione della sua teoria?

    bè, sperando che conosca l’inglese, le consiglio di leggere questo:

    “It is also shown that Darwin’s belief in evolution was not a secret before publication. Instead of a man afraid of his secret theory’s being revealed to his prejudiced contemporaries, it is demonstrated that Darwin was understandably very busy and began his species book when he had completed work in hand, just as he had intended all along.”

    http://rsnr.royalsocietypublishing.org/content/61/2/177.full

  3. “uno può credere in Dio ma lui ha dato l’alibi per non crederci più”

    Confesso che faccio fatica a comprendere questa affermazione.
    Nessuno infatti ha ancora saputo dimostrare che la vita si possa generare dal nulla né ha saputo spiegare come sia possibile che dal medesimo nulla e in maniera del tutto casuale si sia potuto formare un universo retto da leggi precise e perlopiù esprimibili in linguaggio matematico. Direi piuttosto che la scienza non fa altro che confermare ciò che suggerisce il buon senso, e cioè l’esistenza un Essere intelligente ed onnipotente che ha creato e regge tutte le cose.

    • Strano che si fatichi a comprenderla,è un qualcosa di così palesemente evidente.
      Che non abbia prove,non sia teoria scientifica o sia una favola non vuol dire molto, infatti si può facilmente notare come sia stata efficacemente strumentalizzata anche e soprattutto in quella direzione la teoria.Ha certamente dato l’alibi per non credere.
      Ed anche oggi dopo anche la scoperta del Dna e continue smentite continui problemi,continui vuoti etc comntinua a venire con forza presentata come verità assodata,certa e insindacabile.
      Come si vede l’UAAR e tutti gli atei ne fanno il loro stendardo..ovviamente l’hanno fatto e lo continuano a fare,è la cosa migliore di cui dispongono e questo in verità dice tutto….

      • Si, anch’io credo che sia questa l’interpretazione corretta, Leonetto, specialmente considerando il travaso di bile che gli evoluzionisti hanno quando si critica la loro teoria.

  4. Incredibile Enzo!complimenti per come sta avanzando la critica attraverso articoli alla conferenza da 4 euro.
    Dopo la giustissima apertura sul pastafarianesimo, ecco un breve ripasso alla strumentalizzazione(già in parte vista nel primo e precedente a questo articolo di questa saga)del darwinismo al servizio della propaganda ateista.
    Nonchè l’aspetto del Darwinismo come religione e come qualcosa a cui “credere”.
    E il bello è che c’è ancora molto da dire sulla conferenza,questa praticamente è una premessa che permette però già assolutamente di vedere quale sia stato il filo conduttore e il modus operandi con cui si è tenuta quella conferenza.
    Dovrebbe un pochino far riflettere tutto questo ad alcune persone.
    Sicuramente comparirà altroive, ma ,dopo il Darwin impaurito,dubbioso etc..(una fiction diventa) è stato esilarante anche quando la Mautino è andata sostenendo che in un capitolo dell’origine delle specie Darwin rispondesse già a praticamente ttt le critiche che vengono mosse oggi al neodarwinismo!

    Assolutamnte di una inutilità mostruosa queste due considerazioni:
    Esiste una grande varietà degli esseri viventi
    c’è una sorta di selezione
    che dovrebbero essere il cuore della teoria,rappresentando invece ormai ovvietà a cui neanche i creazionisti citati dalla Mauttino dissentono..

    Ma se questa della Mautino non è divulgazione scientifica..perchè non lo è ,inutile prendersi in giro o offendere le reciproche intelligenze,cos’è se non propaganda?

    • Leonetto,
      per quanto possa sembrare strano questa iniziativa ci permette di “fare il CICAP” nei confronti del CICAP e i debunker nei confronti di Attivissimo!

      Se ci seguono con attenzione magari imparano qualcosa su come si fa debunking… 😉

  5. Alessandro Giuliani on

    ..Ma qualcuno ha fatto conoscere questi pensieri alla conferenziera (e a quello sciagurato del parroco che ha messo a disposizione la sala ?)

    • La Dottoressa Mautino si mette pure una maglietta con scritto viva l’evolucion. alla faccia della serietà!

    • Caro Alessandro, in base a precedenti esperienze secondo me al CICAP, e quindi alla conferenziera, quello che stiamo scrivendo qui gli è già arrivato…

      Al parroco mi piacerebbe saperlo.

      • “quello che stiamo scrivendo qui gli è già arrivato…”

        Forse i bookmakers darebbero quotazione minore di uno…

  6. http://assembly.coe.int/Main.asp?link=/Documents/AdoptedText/ta07/ERES1580.htm

    Un po’ fa riflettere… specialmente frasi come:

    “L’evoluzione non è semplicemente una questione dell’evoluzione dell’uomo e delle popolazioni. Negare che potrebbe avere gravi conseguenze per lo sviluppo delle nostre società. I progressi della ricerca medica, che mira a combattere le malattie infettive come l’AIDS, sono impossibili se ogni principio di evoluzione è negato. Non si può essere pienamente consapevoli dei rischi connessi con il significativo declino della biodiversità e il cambiamento climatico se i meccanismi dell’evoluzione non sono comprese.”

    Premesso che vengo ancora a ribadire il non senso dell’insegnamento del creazionismo a scuola,nel corso di scienze,ma solo e semplicemente per il fatto che le scienze trattano di tutt’altro,le giustificazioni delle varie cose dei creazionisti possono tranquillamente essere insegnate nel corso di religione per esempio.
    Spiego più semplicemnte,”uno” può cercare di spiegare,anche con successo,che ciò in cui crede può essere vero e non viene confutato da fatti scientifici o storici,però non può in alcun modo cambbiare il suo stato d’essere un credo.
    E non si può “credere” a una teoria scientifica,proprio per questa ragione il neodarwinismo deve essere insegnato bene.

    Comunque tornando a sopra si vede come veramente non vi sia la chiara consapevolezza della diverszità che intercorre fra le variazioni-evoluzione all’interno di una specie e la formazione ,l’origine di nuove specie(ovviamente nel senso giusto quando si parla di tde,già riportsato più volte anche su CS).

    A tal pro consideriamo:
    http://www.libreriauniversitaria.it/teoria-evoluzione-pievani-telmo-mulino/libro/9788815109750

    “L’evoluzione produce, come suo esito più macroscopico, l’albero di discendenza di tutte le specie vissute e viventi sulla Terra.”
    (pag. 13)

    “Tutti gli organismi sulla Terra sono legati da una relazione di parentela e condividono un antenato comune.”
    (pag. 25)

    “livelli di complessità ingegneristica straordinaria senza ricorrere ad alcun progetto intelligente sovrannaturale né ad alcuna mente della natura.”
    (pag. 62)

    Pievani mostra che i 4 motori dell’evoluzione,quindi della sua straordinaria potenza creativa:
    (1) la variazione casuale;
    (2) la selezione naturale;
    (3) i processi popolazionali;
    (4) le dinamiche macroevolutive.
    Ed ha 4 gruppi di evidenze che la rendono una verità insindacabile:
    (1) i fossili;
    (2) le comparazioni anatomiche;
    (3) le comparazioni molecolari genetiche;
    (4) gli esperimenti di laboratorio.

    Ricordo anche:
    http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Esiste_realmente_una_distinzione_tra_microevoluzione_e_macroevoluzione.aspx

    Anche solo qui su CS direi che si è visto come non venga prodotta nessuna corroborazione da alcuna delle 4…

    Quanto ai “motori” beh..si vede come manchi il punto fondamentale,senza carburante il motore serve a poco,non si vede in nessuno dove e come arrivino le novità,le nuove funzionalità-caratteristiche,e sottolineo nuove.

    Ma se prendiamo la conclusione de:
    “Sulla origine delle specie per elezione naturale, ovvero conservazione delle razze perfezionate nella lotta per l’esistenza”

    “Vi ha certamente del grandioso in queste considerazioni sulla vita e sulle varie facoltà di essa, che furono in origine impresse dal Creatore in poche forme od anche in una sola; e nel pensare che, mentre il nostro pianeta si aggirò nella sua orbita, obbedendo alla legge immutabile della gravità, si svilupparono da un principio tanto semplice, e si sviluppano ancora infinite forme, vieppiù belle e meravigliose.”

    La conclusione è chiara.
    Darwin creazionista,Darwin pone a partenza un tot di specie archetipo (ipotesi di estrema riduzione ad una sola unica)da cui si svilupparono e si starebbero amncora sviluppando varie forme.
    Considerando che Darwin “mancassero” conoscenze importanti,non per sua colpa ovviamente,come leggi di Mendel e Dna.
    Letto alla luce di quelle inevitabilmente Darwin scriverebbe oggi che un Creatore avrebbe creato diverse specie archetipo dalle quali si sarebbero poi formate tantissime varietà.

    In buona sostanza ciò che si sa è il processo microevolutivo,che nessuno mette in dubbio,inteso come ciò che si verifica partendo da una specie attraverso adattamenti,selezioni,incroci,ibridizzazioni,mutazioni arrivando a un’incredibile varietà di forme di vita ma con nessuna comparsa di “nuova specie”
    (Ricordo specie:comunità di individui aventi lo stesso pool genico,che incrociandosi tra lorogenerano potenzialmente una prole illimitatamente feconda)

    Che poi qualcuno voglia dire,per sua fede,che l’origine delle specie archetipo sia avvenuta attraverso un atto creativo,può farlo ma non ha possibilità di farlo divenire “non fede”.
    Pertanto i “creazionisti” andrebbero a dire:” io credo che sia andata così,e non c’è nulla che mi dica che sono in errore perciò continuo a crederlo.”
    Mentre la scienza dovrebbe dire un tonificante “non lo so come ebbero origine le specie”

    Interessante anche la conclusione del Pievani:

    “La teoria dell’evoluzione è fatta oggetto di attacchi che non hanno equivalenti in alcun altro ambito della ricerca scientifica, ma è emblematico che le reali difficoltà, teoriche e sperimentali, incontrate dalla spiegazione darwiniana in questo secolo e mezzo non coincidano quasi mai con quelle evocate dagli antievoluzionisti di varia estrazione, giacché la loro battaglia si colloca interamente al di fuori del dominio della scienza, non contribuisce in alcun modo utile alla critica e alla crescita della conoscenza, e pertanto è bene che cada nell’indifferenza che spetta ai mistificatori.”
    (pag. 128)

    • Non conoscevo questa frase di Pievani:
      ” è emblematico che le reali difficoltà, teoriche e sperimentali, incontrate dalla spiegazione darwiniana in questo secolo e mezzo non coincidano quasi mai con quelle evocate dagli antievoluzionisti di varia estrazione, giacché la loro battaglia si colloca interamente al di fuori del dominio della scienza, non contribuisce in alcun modo utile alla critica e alla crescita della conoscenza, e pertanto è bene che cada nell’indifferenza che spetta ai mistificatori.”

      Comprendo che ce l’abbia con noi, gli abbiamo reso inutilizzabile la scusa che le affermazioni degli antidarwinisti si collochino al di fuori della scienza…

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