Titoli IgNobili sui siti di scienza

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Dopo “Darwin crocifisso” adesso arriva la “Immacolata concezione delle vipere”.

 

 

Questi sono davvero titoli IgNobili

 

 

 Il titoloDarwin crocefisso (anche) in Corea” era comparso il 13 giugno 2012 sul sito Scienzainrete di Pietro Greco, aveva quindi trovato l’immediato gradimento di Pikaia che proprio il giorno dopo lo riprendeva mettendolo online.

Inutile domandarsi dove sia mai stato crocefisso Darwin, francamente visti gli onori che gli sono stati tributati in vita e post mortem (basti pensare ai Darwin day, chi altro viene celebrato in questo modo?) viene davvero difficile pensare ad un Darwin crocifisso. A meno che non si voglia intendere per “crocifissione” ogni legittima critica che è stata rivolta alla teoria, questo sarebbe in sé abbastanza grave perché se proprio vogliamo utilizzare questo termine i veri “crocifissi” sono invece coloro che criticano Darwin, primi fra tutti i casi storici del paleontologo Otto Schindewolf e del genetista Richard Goldschmidt (ricordati anche da S. J. Gould) .

Ma quella per la religione Cattolica sembra essere una vera fissazione da parte degli ambienti darwiniani di casa nostra, infatti è solo di pochi giorni fa il “bis” con l’articolo “L’immacolata concezione delle vipere” di Andrea Romano pubblicato sul sito Oggiscienza il 2 ottobre 2012, e ancora una volta così gradito a Pikaia da essere riportato il giorno stesso.

Sarebbe già abbastanza fastidioso vedere paragonato Darwin al Cristo crocifisso, ma diventa addirittura perfido paragonare una vipera alla B.V. Maria…

Infatti, non solo si paragona un animale alla persona più venerata del cattolicesimo, ma si dà il caso che si tratti proprio di quell’animale che nella tradizione le si oppone come irriducibile avversario!

 Ma non basta, oltre alla perfidia si aggiunge l’ignoranza, infatti nell’articolo si parla di partenogenesi, il fenomeno nel quale si ha lo sviluppo di un embrione a partire da un uovo non fecondato: cosa c’entra questo con l’immacolata concezione? Assolutamente niente!

Se infatti l’autore, prima di sparare un titolo ad effetto si fosse dato la pena di fare una elementare ricerca, avrebbe scoperto che l‘immacolata concezione non ha niente a che vedere con la partenogenesi, e che se proprio voleva mancare di rispetto verso i cattolici, avrebbe semmai dovuto fare riferimento al concepimento virginale, bastava consultare Wikipedia

 Un tale episodio si potrebbe definire un caso di “IgNoranza”.

La “N” maiuscola utilizzata qui sopra ci rimanda alla denominazione dei premi IgNobel assegnati annualmente dalla Harvard Universit. e di cui ci siamo occupati qualche giorno fa in Le Scienze: gli Ig Nobel.

Dell’iniziativa ne ha  parlato sempre Andrea Romano sulle pagine di Pikaia, in un articolo del 6 ottobre 2012 intitolato Riflessioni sull’Ig Nobel, in cui si denuncia l’interpretazione negativa che trova sulla stampa tale iniziativa:

Come ogni anno verso la fine di settembre, presso il Sanders Theatre dell’Università di Harvard, si è tenuta la cerimonia dei premi Ig Nobel (video della cerimonia), sponsorizzati dalla rivista scientifica-umoristica Annals of Improbable Research (AIR). L’idea è nata nel 1991 per premiare quelle ricerche che, secondo lo spirito originario della manifestazione, dovrebbero “prima far ridere e poi far pensare”.

Ogni anno, però, la manifestazione si trasforma in una burla, soprattutto per come la stampa e i canali di informazione trattano la notizia, e in particolare in Italia: e così gli scienziati diventano dei pazzi che perdono tempo e sprecano un sacco di denaro pubblico…

 Tra le testate specializzate che deludono con il loro atteggiamento, divenendo così oggetto di biasimo da part edell’autore, troviamo Galileo e Focus. E infine c’è anche una conferma negativa, che poi siamo noi di Critica scientifica, che, per non perdere l’abitudine, veniamo citati senza essere nominati:

E questo, mi duole dirlo, non solo da parte dei quotidiani generici, ma commenti in tono esageratamente sarcastico li si trova anche su testate scientifiche (GalileoFocus). C’è poi chi, ma non è una novità, da queste ricerche trae le sue conclusioni sulla scienza in generale: se è possibile dimostrare che “Piegandosi a sinistra la Torre Eiffel sembra più piccola”, allora è possibile dimostrare qualunque assunto.

 Purtroppo sembra proprio che l’autore abbia citato l’articolo apparso su CS senza sforzarsi di capire quanto leggeva, infatti dalla lettura dell’articolo e dei suoi commenti emergeva, insieme ad un evidente intento satirico sulle ricerche premiate, una chiara critica all’istitutuzione proprio del premio IgNobel.

Ma fortunatamente c’è anche chi avrebbe invece fatto le giuste considerazioni sull’argomento, sostiene Romano: “una interessante riflessione si trova sul blog di Amedeo Balbi sul sito de Il Post“, infatti Balbi dice che lo spirito del premio è in realtà diverso e che viene male interpretato:

In effetti il mio problema non è tanto con gli Ig Nobel, ma con il modo in cui essi rischiano di essere percepiti al di fuori del mondo scientifico, soprattutto nel nostro paese. Le ricerche premiate sembrano confermare il pregiudizio negativo della (cospicua) parte di opinione pubblica, di intellettuali e di politici maldisposta nei confronti della scienza. Ovvero: gli scienziati perdono tempo in attività inutili, sono infantili, eccentrici o pazzi, e sprecano denaro (il nostro, sottinteso). Immancabilmente, anche quest’anno ci siamo dovuti sorbire le ironie sui fisici che studiano la forma delle code di cavallo.

Ora, se uno si va a leggere la pagina originale dell’Ig Nobel, trova scritto:

I premi hanno l’intento di celebrare l’insolito, onorare l’immaginativo, e incentivare l’interesse delle persone per la scienza, la medicina e la tecnologia.”

e a domanda diretta: “State mettendo in ridicolo la scienza?” gli organizzatori rispondono:

No. Stiamo onorando risultati che fanno ridere la gente e poi la fanno pensare. I buoni risultati possono anche essere strani, buffi e persino assurdi; e così i cattivi risultati. Molta buona scienza viene attaccata a causa della sua assurdità. Molta cattiva scienza viene ammirata nonostante la sua assurdità.”

 Spiacenti ma non siamo per niente d’accordo.

 Quando una rivista che si autodefinisce “scientifica-umoristica“, pensa e organizza un premio che viene denominato “IgNobel” , dove si sfrutta l’assonanza con la parola inglese “ignoble“, che significa “ignobile“, e che viene presentato sul sito dell’organizzazione One world pubblications dal suo ideatore Marc Abrahams, come premio “infame” , come è possibile prendersela con quelli che “non hanno capito”?,

La stampa italiana ha capito benissimo, infatti nonostante tutti i difetti che possiamo  imputare ai nostri giornalisti, nelle redazioni di Focus e Galileo sanno ancora comprendere il significato delle parole, semmai è chi ha pensato, organizzato e gestito l’IgNobel a dover fare autocritica, infatti stanno raccogliendo esattamente quello che hanno seminato.

Citando Palombella Rossa di Nanni Moretti, un film e un autore che penso trovino il gradimento di Balbi e Romano, si potrebbe concludere che:

Chi parla male, pensa male, e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!“.

 Ecco, si potrebbe lasciare i nostri amici con questo consiglio che spero sappiano mettere a frutto sia quando propongono dei titoli ai loro articoli, sia quando espongono delle riflessioni su titoli dati da altri.

E così, finalmente, potremo leggere dei titoli un po’ meno “IgNobili” di quelli di cui si è parlato.

 

 

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

10 commenti

  1. Deve essere molto difficile.. on

    Deve essere molto difficile passare per uno “scienziato” credibile e non di parte per un creazionista che poi si infiamma per certi titoli, che solo un cattotalebano può ritenere offensivi e blasfemi.

    Marana tha.

    • Ho lasciato passare questo commento dell’insonne “Deve essere molto difficile..” perché ho ritenuto opportuno condividere ancora una volta certe delizie che altrimenti devo godermi in privato.

      Il commento, contrariamente alle intenzioni dell’autore, porta talmente tanta “acqua” a favore delle nostre posizioni che, come direbbe Piero, potrebbe nascere il sospetto che me lo sia auto inviato. Va bene, correrò il rischio…

      Innanzitutto il “nostro” dal nick alla Wertmuller conferma quanto andiamo dicendo da tempo, che cioè il termine “creazionista” viene impiegato come un insulto infamante, senza che tra l’altro corrisponda alla verità.
      Grazie per aver mostrato che abbiamo ragione.

      Secondo punto: qui l’unico che si è infiammato è chi ha scritto il commento. Se infatti avesse veramente letto e capito l’articolo avrebbe notato un umorismo leggero, si scherza sul termine “IgNobile” e “IgNoranza”, ci si fa qualche risata insomma, altro che infiammarsi.

      Poi la chicca finale “cattotalebano”… caspita! Che argomentazioni, che esprit de finesse…!
      Evidentemente lo scrivente ha nel suo repertorio di “ateotalebano” queste cartucce e le ha sparate a casaccio.
      Ma in questo modo ha solo screditato le proprie posizioni.

      Un ennesimo episodio di “fuoco amico”.

    • Beh, se mai dovessimo scendere al suo livello, potremmo, chesso’, fare qualche considerazione sulle virtu’ di sua madre, oppure su eventuali sporgenze osse cresciute sulla fronte di suo padre, o sulla sua, sulle dimensioni di qualche suo orifizio corporeo e sul perche’ siano cosi’ dilatati, ecc ecc… E certamente lei non si offenderebbe, non e’ mica un mentecateo… 😉

  2. E’ un errore che fanno spesso, i “liberi pensatori”, i “razionalisti”, “quelli che studiano”, quelli “informarsi prima di parlare”, quelli che “la religione e’ l’oppio dei popoli”, quelli…(cut)

  3. Beh concepimento virginale fa molto meno “scoop” che immacolata concezione della vipera..chissene frega no se è una fesseria?
    Anche se probabilmente questa volta il sensazionalismo c’entra poco..è molto più probabile una igNoranza,anche perchè ,è un fatto,sono veramente molte le persone che credono, erroneamente, che l’immacolata concezione si riferisca alla concezione di Gesù Cristo.
    Quindi direi che è piuttosto un’ignoranza “di massa” per così dire..
    Però son stati fantastici con un’unica notizia hanno con una sorta di ecumenismo messo insieme tutte le fedi cristiane riconducendo il dogma cattolico dell’i.c. a quello del concepimento virginale .
    Ma non solo..con un inmancabile tocco di new age ecco che visto che siamo anche a tiro,come ci ricorda il buon Giacobbo:
    http://www.liberocaffe.it/wp-content/uploads/2012/10/rivistavoyagerpiccola.jpg
    siamo pronti a dare il ben arrivato al dio serpente(o all’ibrido rettiliano chissà..)!
    http://4.bp.blogspot.com/-7THx5B4A-D8/TrOqxoPHFwI/AAAAAAAAAD0/SBGEZvwMJIs/s1600/Kukulkan.jpg

    giustamente partorito virginalmente dalla sua beatissima vergine mamma serpente preservata dal peccato…

    mah…direi che oggiscienza ha giustamente meritato il

    http://i45.tinypic.com/2icbepd.jpg

    Congratulazioni!

  4. E’ terrificante. Non solo sono ignoranti come le capre, ma approfittano del discredito che essi stessi gettano sui loro avversari per attaccarli anche quando sbagliano loro stessi.

    Stia a vedere prof., che se qualcuno riceverà la sua correzione, reagirà giustificandosi con argomenti del tipo: “ma tanto che differenza c’è tra immacolata concezione e concepimento verginale? Sono dogmi della Chiesa cattolica, perciò caz…e”.

    Come se non fosse chiaro che in un’amplissima maggioranza dei casi, le persone che militano da quella parte sono culturalmente dei semianalfabeti che cercano di presentarsi come persone intelligenti perché stanno dalla parte giusta… Dawkins insegna.

  5. Ah, aproposito, ero io e non Piero a sospettare che fosse lei si autoinviasse le critiche =) !

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