Ci sarà pure un giudice a Trani

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Michele Ruggiero pm di Trani titolare dell”inchiesta sulle agenzie di rating.

REUTERS/Alessandro Garofalo

 

Reuters: il tribunale di Trani accusa le agenzie di rating

 

Ci sarà pure un giudice a Berlino“, è una citazione di un’opera di Brecht riferita alla storia di un mugnaio di Potsdam che nel ‘700 cercava giustizia contro il sopruso di un nobile. Nella vicenda del ‘700 il giudice veniva poi trovato nientemeno che nello stesso Imperatore Federico II di Hohenzollern, passato alla Storia come Federico il Grande.

Tempi fortunati quelli, quando il miglior difensore del popolo era anche la massima autorità politica, adesso le cose sono molto cambiate, le massime autorità politiche sembrano essersi messe al servizio della finanza speculativa e delle grandi banche, e così a difendere il  popolo c’è rimasto veramente solo un giudice, il giudice di Trani Michele Ruggiero che ha emesso  un rinvio a giudizio per le agenzie di rating Fitch Italia e Standard and Poor’s di Londra, nell’ambito dell’inchiesta sulle anomale oscillazioni di borsa avvenute tra 2010 e 2012.

La notizia veniva data dalla Reuters il 14 novembre in “Inchiesta rating, chiesto giudizio anche per S&P Londra e Fitch Italia“, dove possiamo leggere:

La procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio anche per le agenzie di rating Fitch Italia e Standard and Poor’s Londra nell’ambito dell’inchiesta su oscillazioni di borsa ritenute anomale tra 2010 e 2012.

 Ma, in assenza di un Federico II, le agenzie non sembrano disposte a accettare le decisioni della giustizia, come evidenziato in un articolo apparso sul Sole 24ORE sempre del 14 novembre:

Fitch non ci sta dopo il rinvio a giudizio della procura di Trani (così come per Standarnd and Poor’s) con l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato continuata e pluriaggravata nell’ambito delle oscillazioni di Borsa ritenute anomale tra il 2010 e il 2012.

L’agenzia statunitense – che Moody’s e S&Poor’s controlla il 90% del mercato dei rating – ha deciso di limitare le attività in Italia sospendendo “tutte le teleconferenze, conferenze e eventi simili in Italia, così come i colloqui con investitori o giornalisti”. Una sorta di black out informativo quindi.

Trani sembra proprio essere l’ultima possibilità.

In mancanza di un Federico II non resta che sperare…

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

7 commenti

  1. protezione immediata e CORPOSA per questo coraggioso giudice!
    Togliamo la scorta a quei politici pagliacci e rafforziamo la sua!

    • D’accordo Piero, da subito andrebbe data visibilità alla sua azione, che è anche una forma di protezione, ma proviamo a fare una ricerca su google e vediamo quale silenzio lo circonda, ho trovato a stento le citazioni Reuters e Sole 24ore.

      Dalle due ultime vicende, quella della BBC e questa, emerge una triste immagine della grande informazione.

  2. Quello che mi ha sempre colpito (per non dire scandalizzato) è che queste Agenzie, che dovrebbero fungere da “controllori”, sono degli enti privati la cui proprietà, in gran parte, è di alcuni di coloro che dovrebbero essere “controllati”.

    Ben venga l’iniziativa del PM di Trani anche se … sono pronto ad accettare scommesse su come andrà a finire !!!

    Quando la Comunità Europea, invece di stabilire se i crocefissi debbano o meno stare nei luoghi pubblici (a coloro a cui non piacciono non costa niente girare la testa dall’altra parte !) e/o stabilire il diametro minimo delle cucurbitacee e dei legumi da mettere in commercio, si degnerà di creare un’Agenzia di Rating veramente super partes, senza cioè, che sia controllata dalla maestrina dalla penna rossa Angela Merkel ?

  3. Finalmente un giudice coraggioso.
    Però, a mio parere, la denuncia andrebbe fatta più mirata per far vedere le conseguenze della manipolazione dei rating.
    Infatti la cosa assurda è che le banche private partecipanti alle agenzie di rating private emettono giudizi sugli Stati che poi dovranno vendere i loro Bot sul mercato dove le stesse banche private li compreranno a interessi maggiorati per la valutazione scadente che loro stesse hanno affibbiato!
    E questa è la prima assurdità da truffa.

    Poi c’è in più la seconda assurdità non da truffa ma da deficienti per gli Stati che la accettano: dover dipendere da banche private, per di più estere, per avere finanziamenti per poter svolgere i servizi ai cittadini di uno Stato.
    Ma questo rientra nel processo di dissolvimento degli Stati nazionali. E così si spiega meglio da che parte stanno quelli che ci governano.

    No comment sulla stampa ufficiale perché si sa da tempo qual è la sua funzione. Inutile aspettarsi altro da loro o meravigliarsi. Anzi è utile per noi avere conferme del loro ruolo da questi silenzi.

  4. Massimo e frank, mi sembra che si sia un po’ tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda.

    Proprio ieri ho incontrato una persona che per la sua professione è molto addentro ai meccanismi della politica, dalle sue parole è emerso quello che sarebbe facile intuire, che cioè questo meccanismo sta semplicemente dando i risultati per i quali è stato pensato.

    Siamo noi a non esserne contenti, ma è difficile pensare che chi si è costruito la “gallina dalle uova d’oro” possa ripensarci e invertire la rotta.

  5. massimiliano on

    Grazie
    abbiamo bisogno di uomini che hanno il coraggio di lottare contro il potere forte, la mafia o la camorra sono di serie c.

    • Benvenuto massimiliano,
      effettivamente mafia e camorra sono poca cosa in confronto a chi affama interi Stati con un rating o con l’interesse sul debito.

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