Aborto per combattere il terrorismo?

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Sulla Bussola quotidiana la proposta di una ONG: usare l’aborto come strumento antiterrorismo.

 

La notizia è stata pubblicata sulla Bussola Quotidiana il 4 febbraio scorso nell’articolo Contro il terrorismo c’è chi propone l’aborto. Si tratta di una proposta di Roger Howard – esperto di relazioni internazionali ed editorialista di Population Matters, pubblicata su Foreign Policy.

L’esperto Roger Howard sostiene che i recenti fatti del Mali sarebbero da mettere in relazione con il ‘problema’ della sovrapppolpolazione. L’accostamento tra la pratica dell’aborto e le politiche antiterrorismo non può che lasciare molto perplessi, ma chi conosce la logica delle politiche neomalthusiane non può che comprendere fino in fondo quanto questa, per quanto disumana, non sia irrazionale.

Il malthusianesimo nasceva infatti nell’Inghilterra di fine ‘700 con lo scopo ufficiale di combattere la povertà, ma con quello reale di mantenere gli squilibri sociali a favore delle classi abbienti. Ecco quindi apparire in tutta la sua lucida efficacia la politica del basso numero di abitanti per scoraggiare le rivolte. Come è infatti noto senza i numeri non si fanno rivolte e tanto meno le rivoluzioni. Allora ecco che se nel Mali scoppia una guerra, (forse perché quel paese è sfruttato e saccheggiato dal peggiore neocolonialismo?) secondo Roger Howard il problema è la presenza di terroristi causata dall’incremento demografico.

Inutile far notare poi che quegli stessi attivisti di Al Quaeda, quando operano in Mali sono terroristi, se invece operano in Siria diventano dei ribelli. 

La riflessione da fare è infine la seguente:

per i neomalthusiani il terrorismo si combatte con l’aborto.

– per Madre Teresa l’aborto era al contrario la maggiore minaccia per la pace nel mondo: se una madre può uccidere il proprio figlio, allora qualunque violenza è giustificata.

Ciascuno poi scelga ciò che ritiene giusto.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

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