Lettera aperta di Telmo Pievani – Approfondimento sulla trasmissione di Radio Globe One

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Con la puntata del 26 Gennaio 2013 si è concluso lo speciale in due puntate dedicato alla lettera aperta del prof. D.Pievani ed a tutto ciò che ne è seguito. Nella sezione “Antievoluzionismo” sul portale Pikaia.eu in data 16 Gennaio 2013  viene resa disponibile una lettera ad un “insegnante di scienze naturali” del Liceo privato paritario della “Fondazione Cristo Re” di Roma;un n Pdf di 12 pagine che, una volta aperto, rivela il nome di questo professore: Enzo Pennetta. Non perciò come il recente caso dell’”abiura” di I.Tattersall su Query(http://www.enzopennetta.it/2012/09/il-cicap-e-l-abiura-di-tattersall/ )-a firma della dot.ssa Mautino del CICAP– dove si faceva riferimento ad un insegnante di scienze creazionista  e di un suo blog, rendendo si  facile  risalirvi, ma non nominandolo. Quindi come detto niente più lettere ai “cari lettori di Pikaia” come eravamo stati abituati (http://www.enzopennetta.it/2012/01/cari-lettori-di-pikaia/ ), ma una lunga (e Fratus non perde occasione per ribadirlo ma anche per dire che però in essa non cvi è niente) lettera aperta che un po’ ha lasciato sbigottiti ed increduli.

I neodarwinisti nostrani, in primis il prof.Pievani, che aveva  motivato ed espresso la sua linea di condotta in quelle lettere ai  lettori di Pikaia e che non aveva partecipato infatti neanche  al recente dibattito su “La Voce d’Italia” ( http://www.enzopennetta.it/2012/04/su-la-voce-dibattito-sul-darwinismo/ , si sono mostrati reticenti a qualsiasi dibattito culturale/discussione con  gli antidarwinisti – o antievoluzionisti che dirsi voglia(Con il termine “antievoluzionismo” infatti si fa riferimento a tutte quelle critiche ed ipotesi alternative sollevate nei confronti della teoria dell’ evoluzione biologica- che è il neodarwinismo- secondo le quali la teoria manca di fondamento logico, testabilità scientifica o sufficienti prove)- di qualsiasi tipo. Cosa ha fatto uscire dunque la bestia dal mite B.Banner? Non lo si può certo affermare con certezza,e non c’è nessuna prova a riguardo di questo, fatto è che, però, con l’uscita di una recensione a firma dell’utente Adriano, amministratore, curatore, ideatore del sito Evoluzione.tk (http://evoluzione.tk/) su il recente libro del prof.Pievani (http://www.libreriauniversitaria.it/fine-mondo-guida-apocalittici-perplessi/libro/9788815240439 ), recensione  basata su un’intervista sul libro rilasciata da Pievani stesso, è comparsa la lettera di Pievani.

Tale lettera (http://www.enzopennetta.it/2013/01/parla-pikaia/ ) porterà  oltre alla risposta del prof.Pennetta attraverso due lettere ad altre lettere, una di M.Respinti di Libero (http://www.enzopennetta.it/2013/01/il-filosofo-pievani-apre-la-caccia-al-creazionista/), una di F.Agnoli (http://www.enzopennetta.it/2013/01/confronto-telmo-pievani-enzo-pennetta-era-razzista-darwin-domani-23-gennaio-la-seconda-parte-della-risposta-al-prof-pievani/ ) una di F.Fratus su ‘Antidarwin’ (http://www.enzopennetta.it/2013/01/lettera-di-fabrizio-fratus-a-telmo-pievani/ ) e una, pur in forma di commenti, del prof. G.Masiero (http://www.enzopennetta.it/2013/01/parla-pikaia/#comment-10427) ( http://www.enzopennetta.it/2013/01/parla-pikaia/#comment-10440 ) ( http://www.enzopennetta.it/2013/01/parla-pikaia/#comment-10450 )

Il prof.Pennetta spiega ai microfoni di Radio Globe One che ha scelto di rispondere con due lettere così da affrontare nella prima gli aspetti generali e nella seconda invece  entrare nello specifico delle questioni scientifiche proposte dal prof.Pievani  attinenti a neo-darwinismo ed  alle implicazioni sociologico-antropologiche. Inanzitutto  Fratus pone l’attenzione sull’apertura quasi intimidatoria della lettera con cui si avvisa –spiega Fratus- qualora non vengano rimossi, si continuino a vedere o si vedano offese, illazioni contro la sua persona Pievani provvederà ad inoltrare azioni legali. E a tal proposito Pennetta ricorda dell’articolo a firma di Adriano nominato sopra (http://www.enzopennetta.it/2013/01/selezione-darwiniana-articolo-rimosso/ ) che comprensibilmente ha richiesto la rimozione del suo articolo dopo l’intervento di Pievani.

Pennetta  spiega quindi che ventilare il ricorso ad azioni legali non è un buon metodo per confrontarsi sulle idee; e ribadisce di non aver mai citato Pievani al di fuori del riferimento al suo ruolo indiscusso di esponente del neo-darwinismo e che quindi non c’è niente di personale nei  suoi interventi e che anche i frequentatori, altrimenti si mostri il contrario, i collaboratori del blog  non hanno mai fatto qualcosa del genere. Del resto  è  proprio a titolo di massimo esponente del neo-darwinismo che Pievani viene spesso invitato in importanti trasmissioni televisive e che interviene con articoli su organi di stampa nazionali,che riceve interviste sul web,che scrive libri,che organizza mostre etc.. Ed è sotto la sua direzione che lavora il sito Pikaia che si definisce “il portale dell’evoluzione”.Quindi se non si rivolgono certe domande a lui e non si prende per riferimento Pikaia per l’evoluzione chi bisogna prendervi? L’ortolano sotto casa?-propone scherzosamente Fratus- Ecco un piccolo esempio  di alcune delle molte apparizioni mediatiche del prof.Pievani:

http://www.youtube.com/watch?v=VssJn8rhceg
http://www.youtube.com/watch?v=RK9UL4cEEPU
http://www.youtube.com/watch?v=0L7mmD_PBbw

http://www.youtube.com/watch?v=ovondJpWueA

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-bb4eb3cc-ddc4-4bad-8676-3b64bcbb9bd5.html?refresh_ce#p=0                                             

 

Quello che viene fatto su CS-ricorda Pennetta-altro non è che un esempio di legittima critica che avviene con le stesse modalità un po’ in tutti i campi, in tutti i settori:film, arte, politica…né lui né chi scrive su Pikaia parla di proprie ricerche,ma si va a fare una trattazione su notizie,ricerche pubblicate su riviste autorevoli ec etc..Alchè Pikaia ne fornisce una sua versione,da un’interpretazione e su CS viene presa la notizia, lo studio,l’esperimento, la ricerca e su di essa viene fatto un lavoro di critica integrando anche ciò che viene detto su Pikaia proprio perché gli viene riconosciuto quel ruolo di rappresentanza del neo-darwinismo.

Fratus pone l’attenzione anche sul fatto che la lettera del Pievani faccia ripensare all’affaire De Mattei, e non solo perché sul suo libro venne fatta una recensione (negativa) prima che uscisse e venissero poste domande senza leggerlo (le cui risposte poi erano nel libro), quindi in relazione all’articolo di Adriano, ma perché (e Pennetta se ne renderà ben conto scrivendo la seconda lettera di risposta) la lettera di Pievani parla di cose, va ad obiettare cose  solo apparentemente dirette agli argomenti di  Cs e di Pennetta. In realtà Pennetta si è ritrovato a rispondere di affermazioni non sue, probabilmente spiega non frutto di una distorsione voluta quanto invece di un inconsapevole pregiudizio che li porta ad agire secondo schemi fissi vincolati, subordinati dal paradigma neo-darwiniano. Ad ogni modo le risposte erano già tutte contenute negli articoli e nei commenti su CS. La sfida è sempre quella di porre l’attenzione di chi legge su quelli che sono alcuni aspetti importanti, basilari per comprendere come stiano in realtà certe cose, e rimuovere così tutti quei luoghi comuni che, in modo quasi automatico, vengono tirati in ballo e che hanno come unico risultato quello di far arenare un vero confronto. Confronto che però sembra venir negato anche questa volta. Pennetta infatti invita Pievani a diversi confronti e a partecipare a diverse iniziative,ma la risposta del filosofo (http://www.enzopennetta.it/2013/01/gentile-pennetta-lintervento-del-prof-pievani-su-cs/in buona sostanza è che tali cose vengono avanzate perché Pennetta cerchi visibilità e lo invita per cercare risposte a leggere il suo libro “la vita inaspettata” e soprattutto a rivolgersi al S.I.B.E.( http://www.sibe-iseb.it/ ) .Cosa quest’ultima che diverte molto Fratus che spiega che sarebbe come invitare ad andare da un parroco a chiedere se Dio esiste (ovviamente c’è anche il riferimento alla chiesa Darwinista di cui si è parlato le volte scorse(http://www.enzopennetta.it/2012/11/radio-globe-one-recensione-1711-la-scimmia-discende-dalluomo/ )

Ovviamente questa risposta non piace a Pennetta né a Fratus, in primis perché è Pievani che si fa avanti portando argomenti, quindi è un po’ come lanciare il sasso e nascondere la mano e poi perché –spiega Pennetta-se fosse vero che lui cercasse visibilità da un confronto col Pievani e che le domande le dovrebbe rivolgere al SIBE la cosa si potrebbe vedere dualmente.. infatti perché dunque non sono quelli del SIBE ad andare da Augias etc etc? Pennetta  fa presente che la sua  azione di controinformazione scientifica era sin dall’inizio diretta ai lettori e a tutti coloro che sul web cercano delle informazioni fuori dal “mainstream”. La divulgazione deve infatti consistere non nel rimandare a un tal libro, a un tal ente, a una serie di ricerche etc etc..quasi tornando al vecchio ipse dixit tanto lontano dal metodo scientifico. Ma piuttosto un’esporre chiaramente seppur con un linguaggio il più semplice e comprensibile i concetti a chi voglia comprendere,capire ovviamente provvedendo prima o in contemporanea ad informarsi e a comprendere le basi  necessarie,come stiano le cose, a chi voglia informarsi. Fornire una visione acritica o proporre un ipse dixit è certamente un brutto modo invece di fare divulgazione. Le parole conclusive  di Pievani però danno la conferma del fatto che il confronto proseguirà a distanza, quindi nessun chiarimento diretto che possa andare a beneficio delle persone che vogliono farsi un’idea precisa di come stiano le cose.Una nota positiva è che Pievani, persa una buona occasione di dialogo con Masiero, con Respinti abbia, probabilmente, notato, compreso che forse prima di avanzare critiche su come venga trattato potrebbe pensare come lui si è rivolto agli altri, ne è un caso Respinti .

Sicuramente Pievani penserà comunque sempre che chi muove obiezioni al darwinismo sia un matto (http://www.enzopennetta.it/2012/02/telmo-pievani-chi-obiezioni-darwin-matto/ ) che taluni siano mistificatori (http://progettocosmo.altervista.org/index.php?option=content&task=view&id=152 ) però lo scambio di lettere dovrebbe aver dato diverso materiale utile per chi legge.

Brevemente si fa un excursus su quelli che sono stati gli argomenti principali della parte scientifica della risposta di Pennetta.In primis la famosa domanda rivolta a Dawkins (http://www.enzopennetta.it/2011/11/richard-dawkins-non-sa-indicare-un-solo-caso-di-evoluzione/ ) che Pennetta spiega non sono non essere stupida, non solo non essere senza senso (come vorrebbe Pievani) ma di rappresentare il cuore del problema. Al di la che Pievani parli di “mutazioni positive”, cosa che invece nessuno ha mai fatto, Pennetta spiega che eventualmente si potrebbero fare precisazioni sulla domanda qualora uno avesse problemi ad inquadrarla però poi ha senso. Essa chiede in buona sostanza un esempio di processo evolutivo in cui si assista la comparsa di qualcosa di “nuovo” attraverso meccanismo neo-darwiniano di caso-necessità e contingenza. Nuova informazione, nuovi caratteri, nuove proteine, nuove funzioni etc etc.. Si torna nuovamente a parlare di micro e macro evoluzione.

“Con il termine macro evoluzione si indica la comparsa nella biosfera di nuove funzioni, organi e gruppi tassonomici; la micro evoluzione si identifica invece di solito con la variabilità intra-specie (che include l’apparizione di nuove varietà o sotto-specie), ma più in generale comprende tutti i fenomeni che implicano la specializzazione o la perdita di funzioni attraverso piccole variazioni ereditabili. Per esempio, l’evoluzione dell’occhio e la comparsa dei cordati, dei tetrapodi (i vertebrati terrestri) e degli euteri (i mammiferi placentati) costituiscono tutti casi di macro evoluzione.”

Prof.M.Forastiere

La microevoluzione come detto è un esito di uno o più processi di Ibridazioni, speciazioni, incroci, chimere, mutazioni intra-specie (robertsonian fusion, tandem fusion etc..), trasposizioni, adattamenti all’ambiente propri di certe specie (metaprogrammazione, borrowed information), endogenizzazione, simbiosi, deriva genetica, processi Innovazione – Amplificazione – Divergenza, processi Potenziamento – Attualizzazione – Perfezionamento etc..che non portano nuova informazione, nuove funzioni,nuovi caratteri…

La macroevoluzione è la comparsa del nuovo. La “vera” evoluzione,ossia quello che è corretto definire evoluzione e che eventualmente una TdE dovrebbe spiegare e non la microevoluzione che già stava venendo spiegata sempre meglio prima ed al tempo di Darwin e che si conoscerebbe ai livelli odierni anche senza Darwin.
Quindi,certamente macroevoluzione è l’eventuale trasformazione di una  non-formica  in una  formica ma sono macroevoluzione anche tutti gli eventuali passaggi intermedi, forme di transizione che aggiungano nuove funzioni alla formica.
Che da un antenato comune si origino volpi, lupi, cani, sciacalli, dingo, coyote etc… si spiega bene in termini microevolutivi. Se si vuole spiegare la trasformazione di un mammifero terrestre in una balena come risultato di una combinazione di microevoluzioni non è possibile farlo.
Il più piccolo evento evolutivo in cui si verifichi un incremento, inteso come aggiunta o comunque comparsa di qualcosa di nuovo, nel genoma che porti quindi ad avere una nuova funzione,una nuova caratteristica è già macroevoluzione, qualitativamente diversa dalla microevoluzione. Sostenere che microevoluzione e macroevoluzione siano così legate:
http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Esiste_realmente_una_distinzione_tra_microevoluzione_e_macroevoluzione.aspx è un falso scientifico.

La TdE non è quindi corroborata.

Pievani a tal proposito riporta nuovamente l’esperimento di Lenski (http://www.enzopennetta.it/?s=Escherichia+Coli%3A+%C3%A8+vera+evoluzione&x=0&y=0 ). Si ritorna così a spiegare perché non sia vera evoluzione, si torna a parlare del problema  della spiegazione dei fossili, del gradualismo, quindi di Gould. Pennetta ricorda che Darwin risolse la mancanza di fossili di transizione spiegando logicamente che data la difficoltà con cui i fossili si formano moti mancano. Poi però fu Gould che mostrò che i problemi non venivano tanto da quelli che non ci sono, non c’erano o non ci saranno ma da quelli che abbiamo. Perchè infatti  per milioni di anni si assiste a periodi di stasi e poi in periodi evolutivamente brevissimi si assiste alla comparsa di nuove specie. In quei periodi dovrebbe, secondo il neodarwinismo avvenire una “trasformazione graduale”, che Pennetta spiega esser come vedendo a rallenty una bomba che esplode sostenere che l’esplosione sia qualcosa di graduale. Si parla insomma un po’ di tutti argomenti ben trattati ed argomentati già in passato,ma si sa,repetita iuvant. Si parla anche dei calcoli probabilistici che da Haldane al “nostro” prof. G.Masiero (http://www.uccronline.it/2012/04/25/linsostenibile-leggerezza-del-neodarwinismo/ ) danno contro ( e qui si comprende forse l’ostilità del Pievani verso il fisico) alla teoria neodarwiniana, alchè credervi è un po’ come credere ai miracoli( http://www.enzopennetta.it/2012/05/e-provato-matematicamente-aderire-al-neodarwinismo-e-come-credere-ai-miracoli/ ).

Uno speciale in due puntate leggero e divertente ma denso di argomenti e spunti di riflessioni.

 

Le due puntate sulla lettera aperta sono disponibili ai seguenti link:

 

Le precedenti puntate sono disponibili sulla pagina:

http://www.enzopennetta.it/radio-globe-one-archivio-con-tutte-le-puntate-audio-e-recensioni/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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5 commenti

    • Prego 😀
      Ci son stati alcuni problemi con Dropbox.
      in questi giorni arrivano anche le altre 2.

  1. Jacques de Molay on

    Vorrei chiedere cortesemente un chiarimento circa il dilemma di Haldane, citato da Fratus durante la trasmissione del 26 gennaio. Anzi, ad esser sinceri vorrei chiedere se qualcuno potesse spiegarmelo per sommi capi, indicandomi se possa esser davvero preso in considerazione come critica al neodarwinismo.
    Da quel poco che ho trovato on-line, infatti, sembrerebbe che Haldane abbia preso in considerazione soltanto le “mutazioni puntiformi sui vari loci” e che inoltre negli anni in cui Haldane si poneva questo dilemma “non conoscevano i tassi di mutazione dei singoli geni”.
    Qualsiasi cosa queste frasi vogliano dire…

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