Sovrappopolazione: Sartori e il pistolotto fuori stagione

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Cosa è successo per indurre il politologo Giovanni Sartori a fare il suo solito pistolotto sulla sovrappopolazione con ben tre mesi di anticipo?

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Un annunciato intervento di Papa Francesco, ma ecco che viene proposta la consueta serie di errori e luoghi comuni.

 

Quando un amico mi ha detto che sul Corriere della Sera era stato pubblicato un articolo di Giovanni Sartori sulla sovrappopolazione intitolato “La Terra verde sotto assedio” sono sobbalzato sulla sedia e mi sono detto: vuoi vedere che ha trovato una copia del Corriere dell’Agosto scorso? E invece no, è proprio il nostro politologo ad essere in anticipo, forse disorientato dai cambiamenti climatici ha fatto confusione, del resto ormai non c’è nulla che non possa essere imputato ai cambiamenti climatici, anche il rapimento delle studentesse nigeriane, come riporta il Guardian in “Behind the rise of Boko Haram – ecological disaster, oil crisis, spy games“.

Quale che sia la causa di questo pistolotto fuori stagione andiamo a vedere cosa ha scritto Sartori a Papa Francesco per aiutarlo a scrivere una prossima enciclica sull’ambiente. Il primo punto è la sistemazione fisica degli abitanti della Terra, “dove li mettiamo?” si domanda, manco dovesse ospitarli a casa sua. E così riporta una serie di dati sulle megalopoli:

Tokyo potrebbe arrivare (nella ultima proiezione dell’Economist ) a 39 milioni di abitanti, Delhi a 30 milioni, San Paolo e Città del Messico a più di 20 milioni, e così via.

Il problema da segnalare sarebbe semmai proprio l’eccessiva urbanizzazione in megalopoli, di questo avrebbe dovuto preoccuparsi, non del numero in assoluto degli abitanti che tra 7 e 10 MLD stimati non costituisce un problema. E come sempre Sartori dimentica di dire che la densità di popolazione è bassa in Africa e che quini se volessimo cominciare a ridurre gli abitanti dovremmo cominciare dall’Europa dall’America e da altri paesi come il Giappone, dimentica di dire che l’alta natalità in Africa è una risposta all’alta mortalità e che quindi migliorando le condizioni di vita dei paesi poveri il numero degli abitanti si stabilizzerebbe su livelli ottimali e sostenibili. Quante dimenticanze prof. Sartori… o si tratta di ignorare questi fatti, il che per un prof. sarebbe davvero imbarazzante.

Mi permetto poi di segnare con un tratto di matita rossa un’affermazione che se trovassi in un tema di maturità ai prossimi esami di stato valuterei come uno sfondone:

Ma la popolazione che cresce di più e più rapidamente è in Africa con punte di nascite fino a 40 figli, una follia che potrebbe e dovrebbe essere contrastata

Come?!? Punte di nascite fino a 40 figli?!? Ma da dove li ha presi questi dati?

La vera follia che dovrebbe essere contrastata è quella della fonte che ha messo in circolazione questa perla per farci credere che le donne africane abbiano una prolificità da guinness dei primati, quella che invece si intravede è una bassa tecnica di marketing come quella di chi reclamizza sconti fino all’80% per poi scoprire che solo un prodotto su 10.000 ha veramente questo  sconto  e che si tratta di uno specchietto per allodole.

Scopriamo poi che la Chiesa Cattolica negli USA sarebbe addirittura “potentissima”, noi non ce n’eravamo mai accorti:

Ma la Chiesa di Roma, con l’appoggio dei Paesi sudamericani e dei potentissimi cattolici americani, ha bloccato perfino la politica della contraccezione sia alle Nazioni Unite sia e soprattutto in Africa (dove gran parte delle missioni sono cattoliche). 

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Ma di quale politica di contraccezione bloccata parla? Nel 2009 il Presidente Obama appena eletto ha compiuto uno dei suoi primissimi atti togliendo il divieto di propagandare l’aborto per le organizzazioni statunitensi operanti nel Terzo mondo e finanziate con denaro pubblico, come segnalato ad esempio sul Guardian “Obama reverses ‘global gag rule’ on family planning organisations“.

Il prof. poi non manca di mostrare il suo amore per l’umanità paragonandola ad un “formicaio”:

L’enciclica che sta elaborando papa Francesco non può ignorare che un formicaio umano ucciderebbe anche il verde della Terra, la natura «vera». Gli esperti ci dicono che ci restano 10 anni prima della catastrofe climatica che sarebbe anche la catastrofe umana delle donne e degli uomini che la stanno vivendo. 

“Gli esperti ci dicono che ci restano 10 anni prima della catastrofe climatica”, ma quali esperti?

Prof. saprebbe dire quali precisioni hanno finora indovinato questi “esperti”? E’ dal ’72 che ci dicono che mancano 10 anni alla catastrofe!

Insomma una fiera della banalità, argomentazioni inconsistenti, uso di luoghi comuni e dati erronei.

L’unica vera previsione degli esperti è che tra tre mesi ci toccherà sorbirci il tradizionale pistolotto d’Agosto.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

10 commenti

  1. Ciao Enzo, ma esistono dei calcoli che indicano la capienza massima di esseri umani che la nostra martoriata gaia può sostenere ?

    • Le stime di Ester Boserup, l’economista che ha dimostrato come la teoria di Malthus sia stata confutata dal reale andamento storico, ha stimato la possibilità di sostenere fino a 40 o 50 miliardi di abitanti.
      Povero Sartori, roba da fargli venire un colpo…

  2. C’era un mio commento in attesa da più giorni .
    forse lo stesso problema di Francesco

    • Ciao Piero, effettivamente si tratta dello stesso problema, per un banale errore era finito fuori uso MySql e i commenti non sono stati proprio presi neanche in moderazione, dovresti gentilmente reinserirlo.
      Chiedo scusa per l’inconveniente.

  3. AAAAAAARGHHHHH!
    Avevo postato la formula della benzina sintetica, la dimostrazione dell’ultimo Teorema di Fermat, la formula del vaccino anticancro e quella dell’immortalità .
    adesso vi fregate 😀

    • Giorgio Masiero on

      Per la verità, Piero, l’ultimo teorema di Fermat è stato dimostrato 20 anni fa da Andrew Wiles, e la dimostrazione è a disposizione di tutti nel numero 141 di Annals of Mathematics (1995)…

      • Sissignore, sapevo che me lo avrebbe detto…
        Intendevo dire quella abbastanza breve da stare all’interno del margine del registro che usava Fermat…
        😀

          • Caro prof., io beccare lei?
            Neppure se mi domandasse come mi chiamo riuscirei a fregarla…
            Non potrei neppure lustrarLe le scarpe…

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