XXI secolo, la “Guerra senza limiti” è in atto

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Le battaglie combattute dai militari sono solo una delle possibilità nelle guerre del XXI secolo.

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Parafrasando von Clausewitz, sono la continuazione delle guerre economiche con altri mezzi.

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Se all’inizio del XIX secolo il generale prussiano Carl Phillip Gottlieb von Clausewitz, poteva affermare che “La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi“, adesso all’inizio del XXI secolo, in cui la politica è subordinata all’economia e alla finanza, la guerra diventa la continuazione dell’economia con altri mezzi. Ma, a differenza della politica, l’economia può essere essa stessa strumento di guerra prima ancora di quello militare.

Ma a due secoli di distanza da von Clausewitz e ad oltre duemilacinquecento da un altro grande cinese conoscitore della guerra, Sun Tzu,  la dottrina della guerra veniva rivisitata da due colonnelli dell’esercito di Pechino, Qiao Liang e Wang Xiangsui, che con il libro “Guerra senza limiti” pubblicato nel 1996, hanno rivoluzionato l’idea che avevamo della guerra, introducendo un concetto di guerra di nuova generazione della quale interessa cogliere la fusione tra politica, finanza e azioni militari:

Con il nuovo secolo i soldati devono chiedersi: che cosa siamo? Se Bin Laden e Soros sono soldati, allora chi non lo è? Se Powell, Schwarzkopf, Dayan sono politici, allora chi è un politico? Questo è il quesito fondamentale del globalismo e della guerra nell’era della globalizzazione.

Un atto di guerra senza limiti è allora la decisione di creare la New Development Bank, un’istituzione alternativa e in concorrenza con la Banca Mondiale (WB) e il Fondo Monetario Internazionale  (IMF), l’occasione dell’accordo è stata il summit dei BRICS svoltosi in data 15 luglio 2014 a Fortaleza in Brasile tra il Presidente russo  Vladimir Putin, il Primo ministro indiano Narendra Modi, il Presidente del Brasile Dilma Rousseff, il Presidente cinese Xi Jinping e il Presidente del Sud Africa Jacob Zuma. E in un intreccio simbolico tra eventi politici e militari, era proprio da quel summit che proveniva l’aereo di Putin quando rientrando in Russia il suo volo incrociava drammaticamente quello dell’MH17 della Malaysian Airlines. Pochi giorni dopo, riguardo la nascita delle NDB, l’esperto di finanza Patrick L Young, commentava l’evento definendolo un “sisma”, infatti la nuova Banca si pone dichiaratamente in contrapposizione con l’ordine uscito dalla conferenza di Bretton Woods che, esattamente 70 anni fa, nel luglio del ’44, sanciva l’affermarsi della nuova potenza, costituita dagli USA, ponendo il Dollaro come moneta di riferimento mondiale, in quell’occasione veniva creato un sistema letteralmente Dollaro-centrico. Mai, neanche in piena guerra fredda, un attacco più pericoloso di quello messo in atto a Fortaleza era stato portato ai danni degli Stati Uniti d’America.

La nuova forma di guerra si combatte anche sulle sanzioni economiche, in questi termini qualcuno vede l’impressionante multa di 10MLD di US $ comminata due mesi fa dalle autorità USA alla francese Bnp Paribas per aver violato l’embargo imposto dagli USA verso paesi come Iran, Cuba e Sudan. Ma in molti vedono, oltre le motivazioni dichiarate, la pesantissima multa anche come una ritorsione verso la Francia per non aver bloccato, nonostante le insistenze di USA e UK,  la fornitura al nemico russo di due modernissime navi portaelicotteri della classe Mistral.

mistral

Una nave della classe Mistral.

Anche venerdì  25 luglio, in quella che appare un’operazione dai contorni ancora da chiarire, il sistema della guerra finanziaria sembra aver compiuto un altro passo. Dietro una richiesta effettuata il 15 luglio dal Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) del Tesoro degli USA, la Banca Centrale di Cipro già autrice del prelievo forzoso del 37,5% per i conti sopra i 100.000 € messo in atto nel 2013, ha sospeso le operazioni della FBME Bank con sede in Tanzania, con l’accusa (non una sentenza) di aver riciclato denaro sporco e aver fatto operazioni per Hezbollah. La FBME da parte sua ha avviato una reazione respingendo ogni addebito e dichiarando tra l’altro di non essere stata neanche interpellata nel corso delle indagini.

Nella guerra del XXI secolo le iniziative si collocano prima sul piano finanziario che su quello militare, e sotto questo punto di vista l’accordo di Bretton Woods può essere visto come l’analogo economico degli accordi territoriali di Yalta. Siamo in pieno conflitto di nuova generazione, come intuito da Qiao Liang e Wang Xiangsui, e per capire la guerra in atto si deve osservare quello che accade nella finanza prima che sul campo.

In quest’ottica il quadro che ne viene fuori ricorda in senso figurato quella che fu la situazione nella campagna di Russia di Napoleone prima e di Hitler poi: avanzare più velocemente possibile e vincere prima che entri in campo il “Generale inverno”. Gli USA hanno bisogno di velocità per mettere fuori gioco la Nuova Banca Mondiale dei BRICS prima che questa riesca a deviare flussi importanti di denaro dal Dollaro e lasciando così senza risorse il sistema economico-finanziario USA, la Russia ha al contrario interesse a rallentare le operazioni sul campo per il motivo opposto.

Finanza, disinformazione, terrorismo, ONG, rivoluzioni colorate e altri nuovi strumenti, insieme a quelle tradizionali queste sono le armi della guerra di nuova generazione, una novità che bisogna imparare a capire.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

5 commenti

    • Non sentite anche voi la risata di scherno del presidente Putin?

      Non c’è più nulla che mi sorprenda ormai: le istituzioni atlantiste sono in pieno delirio di onnipotenza.

  1. Caro Enzo,
    mi permetto di inserire due considerazioni un po’ estemporanee ma, spero, abbastanza pertinenti.
    1) mettiamoci nei panni di un alieno insensibile. Cosa comporta la guerra? Potere, risorse, ingegnerizzazione sociale eccetera. E se le nuove guerre si stessero facendo senza pallottole, eppur conseguendo potere, risorse ed ingegnerizzazione sociale? Sta fantomatica crisi, al netto di pallottole, non e’ (a conseguenze) simile ad una guerra? Solo il dominio territoriale cambia. Ma apparte casi isolati in cui la terra e’ indispensabile (penso a quella… Santa…), di nuovo la terra e’ solo sinonimo di potere eccetera.
    2) punto ancora piu’ estemporaneo ma che puo’ essere di ispirazione: ricordo che dalle Due Torri in poi si e’ andata affermando la “guerra asimmetrica” (che gli strateghi militari paventavano gia’ da tempo). Cioe’ non c’e’ un vero nemico.
    Buona serata Enzo!

    • Ciao Fabio,
      le considerazioni che hai fatto sono a mio parere molto pertinenti.
      La prima rimanda ai principi di Sun Tzu che vengono spesso ricordati dal Gen. Fabio Mini che notoriamente stimo, in particolare mi riferisco al fatto che l’essenza della guerra non è il combattimento, ma il far fare a qualcuno qualcosa che spontaneamente non farebbe (cito a memoria).
      Data questa come essenza, il ricorso alla violenza fisica di una moltitudine (esercito) è solo uno dei modi per attuare la guerra.
      Allora le politiche economiche e le istituzioni internazionali con le quali portare via risorse economiche ad una nazione sono a tutti gli effetti una forma di guerra.

      La guerra militare asimmetrica si risolve poi in una guerra senza fine, al riguardo non si deve dimenticare che la guerra post 11/9 fu chiamata “Giustizia infinita”, dopo cambiato in “Enduring freedom”, nomi che hanno la mancanza di termine come fattore comune.
      La guerra guerreggiata senza fine ricorda molto la situazione orwelliana in cui uno stato di belligeranza permanente offriva al Grande Fratello la possibilità di applicare continuamente misure di emergenza per il controllo della popolazione, un’emergenza senza fine.
      Continuamente in emergenza, con le missioni di guerra che si chiamano missioni di pace. Davvero molto orwelliano…

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