Il MiG aggressore: l’invenzione mediatica del nemico

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migf16

Tecniche di costruzione del nemico nell’immaginario collettivo.

Il caso della mancata collisione tra il MiG russo e l’F-16 norvegese.

 

Pochi episodi come quello del falso video del bambino siriano che salva la sorella dai soldati di Damasco che lo sottopongono ad una serie di colpi di fucile, nella più assoluta mancanza di pietà, mostrano efficacemente come sia facile realizzare false notizie volte alla costruzione di un nemico nell’immaginario collettivo.

http://www.youtube.com/watch?v=95LcIHNQnCk

Nel caso del video in questione la verità si è saputa in quanto era proprio nelle intenzioni del regista dimostrare quanto sia facile costruire dei falsi che poi condizionano fortemente l’opinione pubblica. (Per approfondimenti vedi qui) Come funzionino certi meccanismi lo ha ribadito Marcello Foa dal suo blog che al riguardo è una delle voci di riferimento più competenti:

Una falso voluto da un regista norvegese per dimostrare come sia facile impiantare notizie non vere, tanto più se sostenute da immagini a forte impatto emotivo. Una volta creato il “frame” su chi sia il buono e il cattivo, il giudizio, in questo caso il pregiudizio, è automatico anche se il video presenta diverse incongruenze.

La creazione di un “frame” può richiedere molto tempo e numerosi messaggi che devono andare a stratificarsi. Proprio negli stessi giorni in cui veniva diffuso il falso del bambino siriano, un altro video è stato sottoposto all’attenzione dai media, quello che mostra un atteggiamento aggressivo da parte di aerei militari russi nei confronti di velivoli occidentali. La notizia è stata lanciata dall’ANSA e riportata da tutti i principali quotidiani online accompagnata da un video rilasciato dalle autorità norvegesi. Così il Corriere della Sera ha presentato l’accaduto:

Collisione sfiorata in cielo. Un Mig russo passa a pochi metri da un caccia norvegese come documenta il video diffuso dal ministero della Difesa di Oslo. Il filmato, a quanto pare girato nello spazio aereo internazionale, mostra ciò che vede il pilota norvegese che quando si accorge dell’aereo russo esclama: «Che diavolo!», prima di virare bruscamente per evitare l’impatto. Le autorità militari non hanno specificato quando l’incontro ravvicinato tra i due aerei da guerra sia avvenuto.

Nella ricostruzione dei fatti è stato il MiG russo a passare pericolosamente vicino al caccia norvegese in uno spazio aereo che “a quanto pare” era internazionale. L’ANSA riferendo le parole delle autorità norvegesi ha decisamente parlato di “manovra inaccettabile“.

Vediamo dunque il video dell’episodio:

 

Quello che tutti notano è l’improvviso apparire di un aereo nella parte destra del campo visivo dell’F-16 norvegese che è quindi costretto ad una brusca virata a sinistra per evitare la collisione. Ma un dettaglio racconta un’altra storia. Vediamo il particolare del MiG ingrandito:

 Il fotogramma (tratto dal servizio apparso su Repubblica) indica l’aereo russo nel cerchio rosso, ad esso è stata aggiunta una freccia che indica una parte del caccia russo che sporge dalla fusoliera. In un’immagine molto più nitida è possibile vedere di cosa si tratti:

 Le sporgenze sotto la fusoliera sono degli aerofreni (voce n° 56 dello schema – aprire in un altra scheda per ingrandire):

Gli aerofreni sono dei dispositivi impiegati per far perdere improvvisamente velocità all’aereo. Nell’incontro ravvicinato con l’F-16 norvegese quindi il MiG 31 stava effettuando una brusca “frenata”. Questo dettaglio cambia drasticamente la dinamica dell’episodio.

Estrarre gli aerofreni è una manovra che i caccia effettuano per liberarsi di un aereo nemico che si è posizionato in coda, cioè in una potenziale posizione di attacco. Infatti quando in combattimento un velivolo nemico si è posto in coda un modo per porre fine alla situazione di pericolo è quello di “frenare” bruscamente per farsi superare e poi, eventualmente, invertire le parti e porsi in posizione di attacco. Questo è un brano (pag. 20) che descrive una manovra del genere compiuta da un pilota USA durante la guerra di Corea:

Quando tiri fuori i tuoi freni aerodinamici, il MIG ti saetta accanto. Chiudendo rapidamente gli aerofreni, gli scivoli in coda e lo martelli con le tue “.50”

Allo scenario va aggiunto il fatto che il MiG 31 era di scorta ad un modernissimo Su 34s:

 

La situazione è stata riportata sul sito Live Leak dal quale ha tratto il filmato il Corriere della Sera:

Questa era la prima volta che i Su-34 sono stati osservati e identificati durante il volo nello spazio aereo internazionale, al largo della Norvegia.

Anche se il video non lo mostra molto chiaramente, secondo il militare della Norvegia l’F-16 si stava avvicinando a sinistra del Su-34, un Mig-31 che lo stava scortando ha avviato una manovra improvvisa, costringendo l’intercettore Norvegese effettuare una svolta evasiva sinistra per evitare una collisione in volo.

Come detto, il filmato non mostra l’invito a chiudere: tutto ciò che possiamo vedere è lo scarto dell’ F-16 a sinistra, mentre si avvicina il Mig-31 (che sembra stare volando più o meno diritto quando entra nel campo visivo HUD) . Tuttavia, le autorità norvegesi hanno detto che il video dimostra come siano aggressivi i piloti russi nel corso di tali incontri ravvicinati che sono diventati molto frequenti nella regione nordica dell’Europa.

 La ricostruzione riportata su Live Leak è molto più cauta di tutte le altre lette, innanzitutto viene data la notizia della presenza di un secondo aereo russo del quale il MiG 31 era incaricato di garantire la sicurezza, inoltre viene fatto notare che le immagini sembrano mostrare che il caccia russo stesse volando con una rotta rettilinea quando è stato inquadrato nella telecamera dell’F-16.

 Da tutti questi elementi ecco la ricostruzione complessiva dell’episodio.

Una formazione di almeno due aerei russi, costituita da un bombardiere di nuovissima concezione Su 34s e da un più datato caccia di scorta MiG 31, volava in uno spazio internazionale al largo della Norvegia. Come è consuetudine in questi casi l’aeronautica norvegese ha mandato degli aerei a sorvegliare la situazione. A questo punto però sembra che l’F-16 norvegese si sia avvicinato troppo alla formazione russa ponendosi in una posizione che viene percepita come quella di un possibile attacco e a questo punto il MiG di scorta ha attuato una manovra di difesa del Su34s frapponendosi tra questo e il caccia norvegese e iniziando una brusca frenata finalizzata ad invertire i ruoli per porsi a sua volta in coda all’ F-16 in posizione di potenziale attacco. Il pilota norvegese è stato colto di sorpresa da questa manovra (il momento in cui esclama “Che diavolo!”) e all’ultimo evita sia una possibile collisione che di porsi in una potenziale posizione di tiro per il MiG, compiendo la brusca virata a sinistra che si vede nel video.

Una manovra di difesa da parte del MiG  a cui l’F-16 si era avvicinato minacciosamente oltre il dovuto, ecco cosa mostra il video diffuso dall’aviazione norvegese, ma invece quello che è stato detto è che è stato il pilota russo ad avere un comportamento pericoloso e aggressivo.

Questo è solo l’ultimo episodio di una serie che propongono atteggiamenti aggressivi da parte di aerei russi.

Siamo davanti alla costruzione del nemico, è la costruzione del frame. Ed è fatta oltretutto in modo maldestro.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

30 commenti

  1. Beh, “datato” mica tanto, visto che e’ piu’ recente dell F-16…
    Che poi, diciamola tutta, un MiG-31 se lo magnerebbe un F-16 : guardate la velocita’ max, la quota di tangenza, il raggio d’azione, gli armamenti. Certo, quello “dipinto” sul video e’ proprio il modo di NON attaccare del MiG-31… Il rateo di salita e’ un po’ piu’ basso dell’ F-16, e’ piu’ pesante, quindi non avrebbe mai ingaggiato un “incontro ravvicinato” in quel modo… Gli sarebbe piombato alla spalle dall’alto, magari usando i missili e non i cannoni.
    Ricordate il fantomatico ed inesistente (i MiG hanno tutti il numero dispari) Mig-28 del film “Top Gun”? Ecco lo spauracchio all’epoca era proprio questo velivolo…

    • Hai ragione Piero, quell’espressione “datato” non rende bene il confronto tra MiG 31 ed F 16, l’intenzione era sottolineare che il Su34 è recentissimo.
      Aggiungo che dopo il pensionamento dell’americano SR 71 il MiG 31 è attualmente l’aereo più veloce al mondo, questo mi permette di confermare che non ci sarebbe stato assolutamente modo per l’F 16 di raggiungerlo se il MiG non avesse volutamente rallentato.

      • Aggiungo e specifico meglio che, come detto correttamente nell’articolo, il MiG-31 ha “inchiodato” per far “passare avanti” l’ F-16, e’ una manovra difensiva molto comune.
        Se il MiG avesse voluto avere intenzioni “minacciose”, si sarebbe messo in coda all’F-16 e platealmente lo avrebbe puntato con il radar di puntamento, facendo scattare l’allarme di tracciamento a bordo dell’aereo norvegese (se avesse voluto abbatterlo da subito avrebbe usato i missili a ricerca di calore). Non ha alcun senso per l’aviazione russa rischiare di perdere un aereo da milioni di rubli in uno schianto per “minacciare”. Lo avrebbe puntato da una posizione di forza e avrebbe detto:” Sei sotto tiro, cowboy… che vogliamo fare?

  2. Scriverà anche un articolo sul lancio odierno della capsula Orion della moribonda Nasa?

  3. Forse sono ingenuo io ma se erano in uno spazio aereo internazionale e dato che, immagino, avessero tutti il radar, sbaglio o ci vuole intenzionalita’ da parte di tutti per trovarsi a “pochi metri”?

    • Ci vuole intenzionalità da parte di entrambi, da parte degli uni a mostrare la propria presenza e le proprie capacità di azione, e da parte degli altri a mostrare le capacità di reazione, ma in questo caso il comportamento dell’F-16 è sembrato troppo pressante.
      Avrebbe dovuto limitarsi a seguire in parallelo gli aerei russi e invece si è messo in coda a distanza ravvicinata, tanto da restare sorpreso dalla manovra del MiG.

      • Ah ok quindi la notizia e’: “Norvegia e Russia giocano a fare il maschio alfa, il pilota russo si e’ dimostrato piu’ bravo di quello norvegese”.
        Quando leggo di ste notizie infatti la prima cosa che vado a controllare e’ dove e’ successo il fatto. Quasi sempre e’ spazio internazionale, anche se viene “venduta” come una intrusione.
        Bello, nei blog bisogna stare attentissimi a cio’ che si scrive. All’ANSA… mah. Belle leggi parziali!

    • Fabio, purtroppo non e’ come nei videogiochi, dove il radar ti dice esattamente TUTTI i nemici ed esattamente dove e quanti e quali sono…
      Anche la tecnologia radar ha fatto passi da gigante ovviamente, ma ci sono opportune contromisure elettroniche, fisiche, o anche derivanti dall’orografia del territorio o da condizioni atmosferiche.
      Non sappiamo se i due opponenti fossero appoggiati da aerei da guerra e sorveglianza elettronica, tipo E-3C Sentry o Ilyushin 76 Mainstay.
      Non so in quale zona precisamente ci sia stato questo quasi-scontro, ma a quelle latitudini ti posso dire che ci sono state interferenze radio dovute anche a tempeste solari con conseguenti aurore boreali che sono state scambiate per attacchi nemici.
      Anche se l’ F-16 e il MiG-31 non hanno tecnologia stealth built-in, possono essere aiutati in questo dagli agenti di cui sopra.
      Ricordi l’UNICO abbattimento di un F-117 in Serbia nel 1999? La vulgata vuole che ai serbi sia stata data una “zampona dell’orso russo” per far capire agli americani che possono abbatterli quando dove e come vogliono e che la tecnologia stealth (per quanto ormai obsoleta quella dell’ F-117) non li impaurisce e che hanno le opportune contromisure.

      • Infatti, la tecnologia stealth è un bidone: serve solo a ottenere un sacco di soldi a chi la costruisce.
        E non solo quella più vecchia del F-117, ma anche quella recentissima del F-35.

        Per esempio, Pierre Sprey, esperto aeronautico e progettista dell’F-16, ha detto:
        “D:Mi parli dell’aspetto stealth, quanto veramente “invisibile” è l’F-35?
        R.: Prima di tutto bisogna sapere che la tecnologia stealth è una fregatura, semplicemente non funziona. I radar costruiti nel 1942 potrebbero rilevare qualunque aereo stealth esistente oggi al mondo. I radar della “Battaglia di Inghilterra”, non perchè avessero niente di speciale, ma perchè funzionavano sulle onde molto lunghe. Qualunque radar della “Battaglia di Inghilterra” sarebbe in grado di vedere l’F-35, l’F-22 e anche il [bombardiere] B-2.”

        Oppure, perfino le nuove tecnologie lo rilevano:
        “l’azienda italiana Selex Es (gruppo Finmeccanica) ha reso noto che i suoi nuovi sensori a infrarossi prodotti per i caccia svedesi Gripen e per gli Eurofighter sono perfettamente in grado di individuare un velivolo stealth rilevando la sua traccia termica a una distanza tale da renderne possibile l’ingaggio con missili aria-aria.”

        E noi italiani naturalmente subito pronti a spendere miliardi per comprarli…

        • l’azienda italiana Selex Es (gruppo Finmeccanica) ha reso noto che i suoi nuovi sensori a infrarossi prodotti per i caccia svedesi Gripen e per gli Eurofighter sono perfettamente in grado di individuare un velivolo stealth rilevando la sua traccia termica a una distanza tale da renderne possibile l’ingaggio con missili aria-aria.”

          Ma infatti… stealth non vuol dire invisibile (come l’aereo di Wonder Woman) ma “a bassa tracciabilita’ radar”
          Se e’ possibile l’ingaggio con missili aria-aria, beh… non ti serve a molto lo stealth… Difatti l’altra grande sfida della tecnologia stealth e’ la temperatura degli scarichi… ma a questo si pensa con i fantomatici “motori ad impulso”… (mi pare si chiami cosi’, ma non sono quelli di Star Trek).
          Gli F-35 servono solamente a scaricare i costi di sviluppo sugli altri membri NATO, tra cui noi, e per far paura a russi e cinesi. Non ci servono certo per sorvegliare il Mediterraneo in cerca delle carrette del mare…

        • Dopo aver comprato negli anni ’60 quegli autentici pezzi di ferro,ma con un grandissimo motore, che erano gli F 104 (tra l’altro da ragazzo mi piacevano moltissimo per la loro linea) , speravo che l’Italia non dovesse più ripianare gli investimenti della Lockheed comprandone i fallimenti.
          Come non detto.

  4. Queste “scaramucce” sono semplicemente parte del gioco per scopi mediatici.
    Non c’è da meravigliarsi più di tanto che una parte ormai così abituata a mentire (Iraq, Balcani, Afghanistan, Libia, Siria …….. )da essersene assuefatta e da non essere probabilmente più in grado di distinguere il vero dal falso continui con queste schiocchezze.
    Ricordo una vecchia vignetta vista molti anni fa: Un tizio dentro una cabina telefonica telefona concitato alla polizia: “Aiuto, accorrete! un fascista sta prendendo a testate le chiavi inglesi dei miei amici!”.
    Credo che tutti noi abbiamo ormai perso la capacità di meravigliarci di come la realtà venga sistematicamente distorta.

    “Sono solo canzonette”, il concerto grosso è altrove ed è stato suonato ieri sera: “concerto grosso di sberle in faccia all’Europa”, compositore, direttore e virtuoso esecutore Vladimir Putin.
    Il messaggio secondo me è chiaro: “non ci volete? bene allora noi andiamo altrove” chiara presa di posizione strategica.
    I nostri cari governanti hanno buttato la Russia nelle braccia dell’Asia e adesso prepariamoci a soffrire a lungo.

    Per chi si vuole divertire segnalo:

    http://www.strategic-culture.org/news/2014/12/01/otto-von-bismarck-epistle-angela-merkel.html

    • Purtroppo stanno proprio spingendo la Russia verso la Cina, un’idea assurda. Militarmente ed economicamente si viene a formare un blocco contro il quale non esiste possibilità di vincere, e allora mi domando quale strategia possa esserci dietro.
      E pensare che la Russia si è sempre sentita europea, basta leggere Dostoewskij, quindi anche per loro il distacco dall’Europa e l’abbraccio con la Cina non è una soluzione sentita.
      Riguardo all’articolo segnalato ecco la traduzione in italiano:
      http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14311

      PS come va il progetto?

      • Mah… forse finalmente si vuol creare l’Estasia, con cui, ricordo benissimo, non siamo mai stati in guerra (cit. 1984).
        Circa gli F104, piacevano molto anche a me, poi si riconoscevano anche senza vederli (dal chiasso)! Io sapevo che erano dei missili ricondizionati ad arei, da cui la linea fluentissima.
        Circa i radar, da quel che so non esiste l’invisibilita’, Esiste la riduzione dell’impronta del segnale.
        E nello specifico caso, voglio far notare che la telecamera del Grande Fratello ha un angolo stretto ma voglio ben sperare che il pilota abbia un angolo di visuale un pochino piu’ ampio. Ovvero, non ragioniamo come se il mezzo fosse il messaggio. Un conto quel che vediamo, un conto quel che vede il pilota (e relative info a sua disposizione, se non rileva 2 dico 2 aerei accanto a lui, beh…).

        • Ricordo anch’io il suono degli F 104, un frastuono che per me era una irresistibile ‘musica’ e correvo in giardino a vederli quando ancora potevano volare a bassa quota sulle campagne del circeo.
          Riguardo al pilota norvegese anche secondo me non ha fatto una gran figura.

          • sopra casa mia invece passavano sempre gli elicotteri Chinook CH-47 (che da bambini chiamavamo “elicotteri a banana” 😀 )
            Ma il suono lo sentivate PRIMA o DOPO di averli visti?

    • a me non piacevano affatto!
      Mi e’ sempre piaciuta la linea dell’ F-15, lo consideravo l’Alfa 164 degli aerei! 😉

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