Trovate le “scorregge” dei marziani?

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Curiosity sulla desolata superficie del pianeta rosso.

 

La sonda Curiosity trova tracce di metano su Marte. Ed è subito febbre da vita extraterrestre.

Una desolante gara a chi le spara più grosse che ricorda la caccia ai marziani di fine ‘800.

 

Curiosity ha trovato tracce di metano (CH4) su Marte, i titoli di tutti i media rilanciano l’ennesimo annuncio della scoperta di possibili forme di vita su Marte. Le Scienze titola “Vita su Marte? Nuove tracce di metano in atmosfera“, National Geographic per non essere da meno afferma “Metano su Marte: segno di vita aliena?“, Wired non resta indietro “Curiosity, su Marte c’è metano (e potrebbero produrlo i batteri)“, il Post si avvicina addirittura ad un verdetto “Ci sono nuovi indizi sulla vita su Marte“, perfino lo scetticissimo Paolo Attivissimo si sbilancia sugli “indizi” scrivendo “Marte produce metano variabile, possibile indizio di vita“, il metano secondo lui sarebbero le “scorregge”:

Gli autori dell’articolo scientifico si sono guardati bene dal parlare di forme di vita: semplicemente, questi dati indicano che c’è su Marte una fonte sconosciuta di emissioni di metano. Non so voi, ma io sarei contentissimo di scoprire che Curiosity ha sniffato le scoregge dei marziani.

Non c’è niente da fare, sembra proprio che una certa visione del mondo porti sempre lì, alle scorregge. Aveva cominciato la scomparsa Margherita Hack paragonando il Big Bang ad una “grande scorreggia”, termine che fonderebbe secondo il Prof. Giorgio Israel la “Cosmopetologia”, e adesso il valore esplicativo della scorreggia lo troviamo confermato da Attivissimo che ne fa la caratteristica peculiare della vita aliena.

Cosmopetologia a parte, tutti coloro che avranno letto di sfuggita questi titoli saranno rimasti con l’impressione che ci siano buone probabilità che su Marte esistano forme elementari di vita.

In realtà tutti gli articoli chiariscono che quella biologica è solo una delle diverse spiegazioni possibili della presenza di metano su Marte. La NASA stessa fornisce un’immagine chiarificatrice al riguardo:

 

Il metano del resto è molto presente nel sistema solare senza che questo sia di origine biologica, basti pensare che grandi quantità si trovano su Urano e Nettuno, la sua possibile presenza nell’atmosfera primitiva che precedette la comparsa della vita poi è così generalmente accettata che lo stesso Miller lo mise insieme all’acqua, l’ammoniaca e l’idrogeno, come componente iniziale nel celebre esperimento che intendeva ripercorrere i primi passi della comparsa della vita:

Il metano potrebbe quindi essere parimenti un composto che fa pensare ad una futura comparsa della vita o ad un’attività biologica in atto: un gas per tutte le stagioni. Ma la domanda è: i batteri nel sottosuolo, da dove traggono l’energia per vivere? In poche parole, dato che forme di vita fotosintetiche sulla superficie arida non se ne trovano, i batteri sotto terra, che si mangiano? Potrebbero essere qualcosa come il Sulfolobus?  Mistero fitto.

Resta poi da ricordare la dissociazione di pensiero di chi da una parte sostiene che la comparsa della vita sia un numero uscito alla roulette, e contemporaneamente che la vita debba essere presente ovunque ce ne siano i presupposti. Come dire che ogni volta che si fa una puntata alla roulette (evento incomparabilmente più probabile) ci si debba aspettare quasi certamente di vincere.

Sembra di essere tornati alla fine dell’800, il tempo in cui Giovanni Schiaparelli pensava di aver trovato dei canali su Marte che sarebbero stati dei manufatti costruiti da una grande civiltà. Quasi tutti ignorano che la fissazione per i marziani nasceva in ambito esoterico e che quindi la mania della vita su Marte era poco più che una caccia ai fantasmi.

E in fondo anche adesso le cose sembrano non essere troppo diverse, sulla base di una non-teoria seull’abiogenesi si ritiene che la vita compaia un po’ ovunque nell’universo, ma è un po’ una caccia ai fantasmi. E allora la situazione potrebbe essere quella che descrisse Trilussa:

Quanno, de notte, sparsero la voce
che un Fantasma girava sur castello,
tutta la folla corse e, ner vedello,
cascò in ginocchio co’ le braccia in croce.
Ma un vecchio restò in piedi, e francamente
voleva dije che nun c’era gnente.

Poi ripensò: “Sarebbe una pazzia.
Io, senza dubbio, vede ch’è un lenzolo:
ma, più che di’ la verità da solo,
preferisco sbajamme in compagnia.

Dunque è un Fantasma, senza discussione”.
E pure lui se mise a pecorone.

Noi preferiamo lasciare altri a “pecorone” e dire la verità anche a costo di restare da soli. Se vediamo un ‘lenzolo’ non possiamo fare a meno di dite che è un lenzolo. 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

32 commenti

  1. Tutte le volte che nomini una persona di grande rilievo come Margherita Hack lo fai prendendo spunto da “battute”,quasi a dipingerla come una sciocca. Ora,abbiamo perfettamente capito tutti che non sei minimamente in grado di confrontarti con scienziati seri,e che la tua “produzione scientifica” non vale una suola delle scarpe di quella donna,ma almeno il rispetto per i defunti dovresti averlo. Non ti vergogni,pennetta?

    • Cosa intende dire Moro, che non si può parlare e anche criticare dei personaggi che per loro scelta hanno fatto una vita più politica che scientifica?
      La produzione scientifica della Hack è di molto inferiore a quella politica (si faccia un giro anche solo su Wikipedia) la Hack ha utilizzato la sua posizione per promuovere una ideologia, e poiché ha scelto di fare anche divulgazione ha accettato di esporsi alle critiche possibili, poteva pensarci bene prima di fare quell’infelice affermazione.
      Una domanda, Moro, che ne pensa della gogna mediatica alla quale viene sottoposto continuamente il prof. Zichichi?
      E infine, cosa c’entra il rispetto verso i defunti?
      Che si fa allora, non parliamo più neanche di Darwin? Ma per favore…

      • Giorgio Masiero on

        L’ha detto la stessa Hack, più di una volta, di non avere scoperto niente d’importante nella sua attività di astronoma. Che abbia avuto, come dice Moro, un “grande rilievo” sì, ma nella stampa laicista per la sua concezione politica e della vita, non a livello scientifico, per la sua attività di astronoma.

        • stò cò frati e zappo l'orto on

          Certo che in questo paese di corrotti e di ladri(il sessantanovesimo al mondo,per onestà!)denunciare chi ti piglia per il culo è un reato depenalizzato!Mi riferisco alla TV!Speriamo che a furia di depenalizzare non gli vengo anche in mente di proibirci di respirare!!Oppure di farci pagare un’ ultra tassa sull’aria che respiriamo.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Anche Lei Dott.Giuseppe è un seguace di K.V.Clausewitz?
            Colpisci e fuggi.
            Viva la Rivoluzione Permanente.

  2. Giorgio Masiero on

    La divulgazione scientifica in Occidente è un’offesa quotidiana alla tecno-scienza e al lavoro dei ricercatori seri. C’era più scienza ai primi del ‘300, in piena Scolastica, in un francescano di nome Guglielmo di Ockam che in tutti i divulgatori di Wired, National Geographic, Le Scienze, ecc. messi insieme. Occam, davanti ad un sasso trovato sul deserto, non si sarebbe mai chiesto “chi” l’avesse messo lì, ma eventualmente “come” esso si sarebbe potuto ammassare dai sassolini intorno. Si chiama “principio di parsimonia di Ockam” e sta nel significato di “spiegazione scientifica”.

  3. Alla “Cosmopetologia” va aggiunto anche il “suono” del Big Bang :
    http://www.corriere.it/scienze/13_aprile_04/big-bang-suono-remixato_af40145c-9d28-11e2-a96c-45d048d6d7eb.shtml

    (ricordo Fazio su Raitre commentarlo come “grande pernacchia” che faceva capire tutto…)

    Comunque ricordiamo che il metano è, se non altro, inodore (viene odorizzato per farlo immediatamente rilevare dall’olfatto umano e quindi per sventare più facilmente eventuali fughe).

    • Dall’articolo sul Corriere:
      “il suono non è quello reale perché la effettiva frequenza della radiazione di fondo non è percepibile dall’orecchio umano.”
      Insomma il “suono” del Big Bang per noi non è neanche un suono, ma per fare spettacolo (vedi sopra) si deforma e lo si rende tale.
      Scienza non solo inutile ma tarocca…

    • E’ pero’ curioso come certa gente, non appena vede una molecola fatta con atomi di carbonio, si affretti entusiasta a gridare alla scoperta della “vita”, mentre, sempre la stessa gente, rifiuta di dare dignita’ alla vita di un feto, fosse anche di 6 mesi…
      Misteri della “vita”, ma quella vera…

      • Alessandro Giuliani on

        In effetti Piero la tua è una frase illuminante, caspita non ci avevo mai pensato in questi termini…
        E’ chiaro che fra una molecola di metano e una proteina ci sia un abisso (e la proteina, pur essendo una molecola biologica non è certo viva) che nessuno di questi entusiasti dellle tracce di vita aliene considera…però, però il gap tra una proteina e un embrione è molto ma molto più grande..e allora ?
        Allora io direi che il punto sia nello scollamento tra scienza (metano, proteine e anche embrione finchè parliamo di geni dello sviluppo ecc. ecc.) sono scienza, cioè un ambito PROGRAMMATICAMENTE DEPOTENZIATO DI SENTIMENTI UMANI, DI SOGGETTIVITA’, DI PERSONALITA’ DIREI.. appena entriamo nella vita e nella politica, allora scatta l’ideologia, quelli che si chiamano valori, che nominalmente sono soggettivi e si (dovrebebro) riferire alle persone ma che in realtà sono trattati di nuovo come ‘scienza oggettiva’ e normativamente imposti sulla realtà come ‘necessari’.
        Ecco perchè invece è importante aprire gli occhi su quello che è veramente il lavoro della scienza, guidato dallo stupore, dalla meraviglia PERSONALE, dai nostri gusti estetici, dalle nostre passioni, insomma ‘rimettere insieme i pezzi’.
        Conta poi che anche gli scientisti) si appassionano alla scienza e alla vita (come tutti gli uomini) solo che preferiscono far finta che non sia così…

        • Giuseppe Cipriani on

          E dagli al materialista…
          .
          Scusi, prof. Giuliani, non se la prenda, ma non ci ho capito molto… Come se avesse dato corpo ai suoi pensieri di getto, mescolando analisi tecnica e disquisizioni filosofiche che alla fine hanno creato un calderone poco chiaro.
          .
          Noto solo, tra il molto che non ho troppo ben capito, quel i “valori, che nominalmente sono soggettivi e si (dovrebebro) riferire alle persone ma che in realtà sono trattati di nuovo come ‘scienza oggettiva’ e normativamente imposti sulla realtà come ‘necessari’.”
          .
          Ho timore di aver intuito, ma che voleva significare?
          .

          E poi ancora quel “lavoro della scienza, guidato dallo stupore, dalla meraviglia PERSONALE, dai nostri gusti estetici, dalle nostre passioni, insomma ‘rimettere insieme i pezzi’.”
          Non sarà mica il seguito della telenovela “lo scienziato credente ha una marcia in più”?
          Perché allora il primo ad attribuire, come temo di aver intuito, ai valori soggettivi valenza di scienza, ecco quello per me è lei.

          • alessandro giuliani on

            Se un soggetto umano si occupa di scienza ci mette dentro se stesso sia esso credente o no. Lo stesso fa un calciatore o un falegname. Poi chiaramente lo scienziato osserverà le regole comuni al suo mestiere (statistica corretta buone pratiche sperimentali..) lo stesso farà il calciatore con le regole del gioco ecc. Ma se si vuol fare un buon lavoro bisogna metterci l’anima l’idea del freddo scienziato che si astrae dalla sua opera o è una finta oppure è l’anticamera delle camere a gas. Insomma le nostre passioni non hanno certo valore di scienza ma sono ciò che ci permette di fare della scienza realmente creativa.

          • ” o è una finta oppure è l’anticamera delle camere a gas.”

            Nulla di più sentimentale delle camere a gas e della teoria delle razze (scienza creativa) e di questo asserto.Nulla di più sentimentale d’altro canto nell’abdurre al momento marziani.

            “scienza creativa” hai detto tutto per farmi cambiare blog e andare in uno di storia dell’arte;conosceinza creativa o semmai di “ingegneria.”

            Lo scienziato crea gli atomi gli atomi sono le sue opere.

            Non m isono iscrito in facoltà di teologia o di storia dell’arte.Che opera prevede che io “crei”,io non faccio statue,e nemmeno sono ingegnere.Ma s eproprio vuoi che crei,preferisci che crei come la scienza naturale sovietica,o preferisci che crei come la scienza naturale fascista nazista?

            No,non è una finta è una pretesa di metodo e di deontologia.Grazie.

  4. Si banalizza la creazione proprio per annullare un eventuale creatore e poter disporre meglio, a proprio piacimento e vantaggio, anche della vita e della morte delle creature e in particolare dell’uomo.
    La cosa curiosa semmai è vedere come perseguano questa volontà di potenza coloro che abbracciano ideologie che si dicono a difesa dei più deboli e dei meno adatti.

  5. Giuseppe Cipriani on

    Caro Pennetta,
    se “tutti coloro che avranno letto di sfuggita questi titoli saranno rimasti con l’impressione che ci siano buone probabilità che su Marte esistano forme elementari di vita”, credo che sia il minimo che si meritano. Così imparano a leggere con attenzione.

    Bravo ad affermare con onestà “In realtà tutti gli articoli chiariscono che quella biologica è solo una delle diverse spiegazioni possibili della presenza di metano su Marte”, perché chiunque quegli articoli li ha letti, non può rimanere con dubbi di sorta.

    Del resto, anche chi avesse letto il suo titolo qui sopra di sfuggita, ha corso il rischio di farsi un’impressione errata, o no?

    • La mia risposta è che mentre i titoli degli articoli da me riportati erano seri, lasciavano cioè intendere seriamente che la verità fosse quello che dicevano (e la vera spiegazione contenuta all’interno non è affatto comprensibile per tutti), il mio titolo è al contrario un’evidente provocazione che serve per presentare chiaramente l’intento polemico dell’articolo.
      In conclusione, non mi sembra che si possa stabilire un parallelismo tra i due casi.

      • Giuseppe Cipriani on

        Direi (a entrare nel merito della sua risposta) che non ci siamo, e allora voglio essere fiscale… Il risultato per il povero sprovveduto e superficiale lettore è lo stesso. I motori di ricerca esporranno il suo titolo, Prof. Pennetta, come gli altri… E lo ammetta, a livello di titolo non c’è (sostanziale) differenza.
        .
        “Curiosity, su Marte c’è metano (e potrebbero produrlo i batteri)“
        (potrebbero, come no)
        .
        “Ci sono nuovi indizi sulla vita su Marte“
        (sono”solo” indizi… Dov’è la certezza?)
        .

        “Marte produce metano variabile, possibile indizio di vita“
        (possibile, ma non certo)
        .
        “Trovate le scorregge dei marziani?”
        (quel punto di domanda salva, lasciando il dubbio, ma pensi che addirittura un superficialissimo lettore a cui sfuggisse quello arriverebbe alla conclusione che i marziani ci sono)

        • Giuseppe Cipriani on

          Io avrei ribaltato la frittata…

          TITOLO
          La sonda Curiosity trova tracce di metano su Marte. Ed è subito febbre da vita extraterrestre.
          SOMMARIO
          Trovate le “scorregge” dei marziani? Una desolante gara a chi le spara più grosse che ricorda la caccia ai marziani di fine ’800.

          • Sì il titolo avrebbe potuto essere anche quello, magari se mi lasci un recapito la prossima volta che devo decidere un titolo verso l’una del mattino faccio una telefonata… 🙂

  6. Il metano si e’ trovato su Marte sin dal 1999. So per certo che anche il fuoco e’ stato inventato. Quindi rimane un veicolo di propaganda questa news. Interessante che da astrofilo io direi che e’ pubblicita’ o PR da parte della NASA. Ma poi capisco che c’e’ una ramificazione di interessi. Non avevo mai pensato ad esempio al collegamento “se c’e’ vita su Marte allora questo rende piu’ probabile la vita” abiotica. Lo metto fuori delle virgolette perche’ davvero non vedo come possa realmente collegare le due cose: c’e’ la Panspermia, c’e’ il piu’ nostrano “giocare a sputarsi reciprocamente per miliardi di anni tra la Terra e Marte”, si’ magari s’e’ voluto usare questa (non)news come veicolo per l’abiogenesi, non saprei dire.
    In ogni caso Curiosity e’ un geologo (l’ennesimo) e non ha strumenti per la rilevazione della vita. Exomars potra’ rilevare l’eventuale vita su Marte. Ed e’ dai tempi del Viking che non si spediscono esperimenti sulla biologia (sempre eventuale ovvio) di Marte. Il Viking in un esperimento aveva avuto un esito “non del tutto negativo” (roba tipo 1/3 di conferma mi pare?). Exomars dovrebbe essere lanciato nel 2018, 42 anni dopo le sonde Viking.
    Su TItano ci sono laghi di metano. Si dice che piova metano (governo ladro ed infiammabile).

  7. Margherita Hack col suo Big Bang “grande scorreggia”, il Prof. Giorgio Israel e la “Cosmopetologia”, e adesso il metano, non c’è che dire: una grande scienza che parte dal basso ed obnubilata dai gas di scarico……

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