Petizione: fermare la frode della conferenza sul clima COP21

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NO_COP21

Più volte ci siamo occupati del tema del Global Warming, in occasione della conferenza di Parigi COP21 è stata proposta una petizione che riassume tutte le critiche apparse su CS.

Riportiamo qui la petizione e il testo che l’accompagna.

Le condizioni di vita di miliardi di persone dipendono dalla capacità di respingere l’agenda proposta alla conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi in dicembre (COP21). L’iniziativa di Parigi, che punta a far adottare misure vincolanti per ridurre le emissioni di CO2, deve essere respinta per due motivi: la realtà scientifica, ovvero che non sono le attività umane a causare cambiamenti catastrofici del clima, e le conseguenze letali che avrà l’approvazione del programma proposto di riduzione delle emissioni di CO2.

Non esiste alcuna base legittima per la conferenza COP 21. Mettiamo fine a questa frode!

Benché la narrativa sui cambiamenti climatici sia una propaganda eccezionalmente finanziata, c’è un’immensa quantità di solide prove scientifiche che contraddice chiaramente la tesi che i cambiamenti climatici catastrofici siano causati dalle emissioni umane di gas serra. Per fare un esempio, le rilevazioni satellitari dimostrano che negli ultimi diciotto anni la temperatura globale media è rimasta stabile, anche se sono aumentate costantemente le emissioni antropiche di gas serra. Questo evidenzia il fatto che il clima non reagisce all’anidride carbonica nel modo illustrato dagli allarmisti del clima; in altre parole, il clima terrestre non è altamente sensibile ai mutamenti di concentrazione di CO2 nell’atmosfera.

Le previsioni dei modelli utilizzati per il clima si sono rivelate clamorosamente sbagliate per via di questa tesi erronea secondo la quale il clima sarebbe particolarmente sensibile all’anidride carbonica, e più passano gli anni più aumenta la divergenza con la situazione reale. I graduali mutamenti del clima ai quali abbiamo assistito negli ultimi decenni, come i graduali mutamenti ai quali assisteremo, non sono e non saranno un motivo d’allarme. La maggior parte di questi cambiamenti sono naturali, e qualsiasi impatto gli esseri umani possano avere è relativamente minore. Un’economia sana ed in crescita sarà in grado di adattarsi.

Dobbiamo anche comprendere che l’anidride carbonica non è un inquinante, è una parte fondamentale della biosfera. Considerato che gli attuali livelli di CO2 nell’atmosfera sono al di sotto dell’ideale per la crescita della vegetazione, gli aumenti di concentrazione di CO2 causati dall’uomo stanno contribuendo ad un aumento delle produzioni agricole e della crescita delle piante, creando un pianeta sempre più verde.

Ma il vertice di Parigi non è soltanto uno spreco di tempo e di risorse per un fantomatico problema che esiste soltanto all’interno di alcuni modelli del computer, la drammatica verità è che i programmi per la riduzione di COche sono stati proposti aumenteranno la povertà, abbasseranno le condizioni di vita, ed aumenteranno i tassi di mortalità in tutto il pianeta. Non è infatti possibile la crescita demografica e il miglioramento delle condizioni di vita se si utilizzano soltanto l’energia solare, eolica, o altre forma di cosiddetta “green energy”.

Più nel dettaglio, questa strategia è fortemente auspicata dai moderni seguaci dell’ideologia di riduzione della popolazione di Thomas Malthus. Organizzazioni come il World Wildlife Fund/World Wide Fund for Nature (WWF) hanno ripetutamente dichiarato che l’attuale popolazione umana è superiore di miliardi di unità rispetto alla capacità della Terra, e quindi bisogna ridurla dei miliardi in eccesso. L’attuale spinta per un programma di riduzione delle emissioni di CO2 trova radici profonde in questa ideologia malthusiana. Ma così come Malthus aveva torto nel XVIII secolo, i suoi seguaci hanno torto oggi.

La crescita economica ad alta intensità di energia e di tecnologia è essenziale per l’esistenza umana. Può essere misurata da livelli sempre più alti di densità del flusso energetico pro capite e per area. Questo genere di progresso, crescita e sviluppo è un diritto universale e attualmente le emissioni di CO2 sono una parte fondamentale di quel processo per la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. L’adozione di misure legali vincolanti nell’ambito del piano di riduzione delle emissioni alla conferenza di Parigi condannerà miliardi di persone a livelli di vita inferiori, con tassi di mortalità più elevati, maggiore povertà, e la privazione del diritto inalienabile di partecipare al processo di migliorare il futuro per la società nel suo insieme.

Questo è profondamente immorale.

Per questi motivi il programma di riduzione delle emissioni di CO2 della conferenza COP 21 di Parigi va respinto.

 

 

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9 commenti

  1. “Benché la narrativa sui cambiamenti climatici sia una propaganda eccezionalmente finanziata”: sbagliato. È la disinformazione sui cambiamenti climatici a essere eccezionalmente finanziata. O la Exxon, tanto per fare un esempio, è una piccola organizzazione caritatevole con un budget risicato?

    “i cambiamenti climatici catastrofici siano causati dalle emissioni umane di gas serra. Tolga il “siano”: i cambiamenti climatici attuali sono causati in larghissima misura dalle emissioni umane di gas serra. Per il “catastrofici”, legga un po’ di letteratura sui confini planetari.

    “Per fare un esempio, le rilevazioni satellitari dimostrano che negli ultimi diciotto anni la temperatura globale media è rimasta stabile”. Aspetti un paio di mesi, il tempo che i satelliti rilevino l’innalzamento dell’ultimo anno. E poi: lei vive nella stratosfera? Io no, qui sulla terra il 2015 è, fino a oggi, l’anno più caldo da quando ci sono le rilevazioni. Se poi per lei le rilevazioni sono false, mi convinco che hanno ragione quelli che dicono che i negazionisti sono complottisti con qualche distorsione nei modi di ragionamento.

    “Le previsioni dei modelli utilizzati per il clima si sono rivelate clamorosamente sbagliate”: per l’ennesima volta: no, sono nel range delle previsioni.

    “Dobbiamo anche comprendere che l’anidride carbonica non è un inquinante, etc. etc.”. Meraviglioso: ancora il solito ritornello che la CO2 fa bene alle piante. È vero, ma le piante per crescere non hanno bisogno solo di CO2, mai sentito parlare di acqua, nutrienti e dei range di temperatura? Perché non menzionare anche di questi fattori?

    “la drammatica verità è che i programmi per la riduzione di CO2 che sono stati proposti aumenteranno la povertà, abbasseranno le condizioni di vita, ed aumenteranno i tassi di mortalità in tutto il pianeta.” E qui tocchiamo il fondo. Solo per dirne una: i programmi per ridurre la CO2 riducono anche l’inquinamento. Lei vivrebbe meglio a Baoding o a Copenaghen? E sulla povertà: dia un’occhiata agli ultimi report della World Bank e dell’IMF, specie per quanto riguarda il carbone.

    Vedo che sono il primo a commentare questo “pezzo”. Forse che persino tra i suoi lettori si è diffuso un più che giustificato imbarazzo per quello che leggono?

    • Caro Diego, lei come argomenti ha solo parole, senza contare che volutamente la butta in caciara confondendo l’inquinamento con la lotta alla CO2 senza capire che se distogliamo fondi verso la riduzione della CO2 li togliamo alla lotta al vero inquinamento.
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      Comunque, ciò detto, vista la lunga serie di luoghi comuni che ha “sparato”, le do qualcosa da leggere che contenga un po’ di dati tecnici:
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      http://www.enzopennetta.it/2015/06/global-warming-1-come-si-adattano-i-fatti-alla-teoria/
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      http://www.enzopennetta.it/2015/04/clima-una-breve-storia-delleuforia-catstrofista/
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      http://www.enzopennetta.it/2015/01/il-reality-del-global-warming-perche-il-2014-deve-essere-stato-lanno-piu-caldo/
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      http://www.enzopennetta.it/2015/01/il-reality-del-global-warming-un-sucesso-da-emmy-award/
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      http://www.enzopennetta.it/2014/10/global-warming-dalla-febbre-al-delirio/
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      http://www.enzopennetta.it/2014/09/clima-la-manipolazione-del-consenso/
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      http://www.enzopennetta.it/2014/07/data-driven/
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      Buona lettura.

      • Grazie, mi conferma che lei vive nella stratosfera. Quelli come me che vivono un po’ più in basso sanno che le combustioni emettono CO2, oltre a NOx, CO, COV, SO2 e polveri. Le attività agricole emettono anche CH4 e NH3. Quaggiù, questi gas sono gas serra e inquinanti atmosferici. Lei quindi sbaglia quando dice “che se distogliamo fondi verso la riduzione della CO2 li togliamo alla lotta al vero inquinamento”. Sbaglia, perché siccome quaggiù inquinanti e gas serra sono quasi sempre emessi dalle stesse fonti, una loro riduzione attraverso misure come il risparmio e l’efficientamento energetico, la generazione di energia da fonti rinnovabili, è in molti casi vantaggiosa per entrambi i problemi. Giusto per fare un esempio, uno studio di Shindell pubblicato su Science nel 2012 ha dimostrato come un piccolo numero di misure per ridurre il black carbon e il metano potrebbero rallentare il riscaldamento globale nel breve periodo e dare significativi contributi al miglioramento della salute umana e della produzione di cibo.
        Evidentemente lassù dove vive lei non ne è arrivata traccia.
        Da lassù arrivano invece dei link a post che ho già letto. Magari ci fossero dei dati tecnici: ci sono sempre i soliti disegnini raccattati chissà dove, il solito piagnisteo (lei scrive “mettiamo fine a questa frode!” e poi dice a me che la butto in caciara?), le solite illazioni su complotti (a proposito: quando ci delizierà con un bel post in cui ci svelerà l’organigramma del complotto climatico mondiale?), il solito cherry picking e la solita, sconsolante, mancanza della cosa fondamentale, la scienza.
        Ah, i ghiacci marini , che nonostante quello che lei scrive non godono di buona salute, fondono, non si sciolgono.

        • E lei mi conferma che le piace essere preso per i fondelli. Se vogliamo combattere gli inquinanti in generale non facciamo una guerra alla CO2 che inquinante non è. Però contento lei, si vulgus vult decipi, ergo decipiatur…
          Riguardo a quelli che lei definisce “disegnini” si tratta di riscontri tra dati, ma si sa, a lei queste cose non piacciono, rischiano di mettere in crisi il suo cieco entusiasmo per la grande parata di Parigi.
          Non sarò io a volerglielo negare, le basterà voltarsi da un’altra parte e continuare ad estasiarsi per i salvatori dell’umanità riunti a Parigi.
          PS la precisazione finale sulla fusione dei ghiacci e della neve, anziché scioglimento che è proprio delle soluzioni, la faccio sempre io a lezione, però poi aggiungo che specificare nel linguaggio parlato la differenza tra sciogliere e fondere è un po’ da antipatici saccenti…

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