Terreno insidioso: il gender scivola sui bagni. (come può implodere su sé stesso)

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“Sconfiggere il nemico senza combattere è la massima abilità”- Sun Tzu.

Il Gender può entrare in crisi attuandolo.

Su Repubblica del 28 aprile è stato pubblicato un articolo dal titolo “Carolina del Nord: bambina transgender in posa contro discriminazione sessuale“, un servizio che parla di una protesta contro la recente legge dello stato della Carolina del sud che consente l’accesso ai bagni pubblici secondo il proprio sesso biologico e non in base a quello di “genere”, si tratta di 4 fotografie accompagnate dal seguente testo:

La foto di una bimba transgender per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla controversa legge della Carolina del Nord che introduce restrizioni sulla libera scelta dei transesessuali nell’utilizzo dei bagni pubblici.

“Se fosse vostra figlia, vi sentireste a vostro agio a mandarla in un bagno per uomini?”, comincia così il post che la fotografa Meg Bitton ha condiviso sulla sua pagina Facebook superando le 10mila condivisioni. “Siate corretti, siate cordiali, siate empatici. Trattate gli altri come vorreste essere trattati voi”, continua la Bitton, che realizzò lo scatto a Corey Mason, questo il nome della bambina, circa un anno fa. A chiedere alla fotografa di riproporre l’immagine è stata la stessa madre della giovane, contraria all’approvazione della legge restrittiva nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender approvata dalla Carolina del Nord.

La prima cosa che va detta è che la scelta di Corey Mason, il bambino transgender, è un’operazione di spin in quanto presenta un caso ideale che svia dal vero problema, ecco una foto che spiega a quali situazioni aprirebbe la strada una legge che permettesse l’accesso ai bagni femminili a chi si “sente donna”:

Jason Pomare, 33 anni diceva di sentirsi donna ma è stato fermato in California nel 2013 perché entrato in un bagno per donne indossando un reggiseno e una parrucca, come riferito da NBC4. Senza una legge come quella in vigore nella Carolina del Nord il sig. Pomare avrebbe avuto pieno diritto ad entrare nel bagno delle donne o, analogamente, in uno spogliatoio femminile di una palestra. La cosa non verrebbe presa molto bene, anche se solo una minoranza arriverebbe a minacciare gesti estremi come ha fatto la Sig.ra Anita Staver (The Independent):

Per protestare contro la legge della Carolina del Nord Bruce Springsteen, il Boss, quello di “born in the USA”, ha annullato la tappa del suo concerto, ma la cosa raggiunge anche toni decisamente surreali nel momento in cui per ritorsione contro la legge “omofoba” un sito porno ha messo in atto un “embargo economico” nei confronti dello stato:

Ma a parte le intemperanze della Sig.ra Staver, il problema sembra scoppiare tra le mani di chi si è frettolosamente allineato all’ultimo risultato della finestra di Overton, i magazzini Target ad esempio dopo aver aperto i bagni “inclusivi” si sono visti sommergere da una petizione tsunami da un milione di firme per il boicottaggio dei magazzini, come riportato da Fortune. Questo significa che quando le politiche gender escono fuori dall’ambito privato la società non è passiva.

Un altro campo in cui la reazione non mancherebbe a tardare è quello dello sport, il primo caso in Italia di un’atleta transgender si è verificato in una squadra di Volley sarda come riportato da Repubblica:

Una teoria sociale sbagliata può non manifestare le proprie conseguenze quando applicata in piccole percentuali, ma se l’applicazione diventa massiccia rivela le sue contraddizioni. Finché uno “zero virgola qualcosa” per cento genera una contraddizione il sistema lo assorbe, ma se le percentuali salgono si genera una criticità.

Cosa succederebbe allora se tutti decidessero di far valere la teoria del gender spingendola alle sue estreme conseguenze?

Ipotizziamo che domani nei centri commerciali o negli uffici pubblici tutti i maschi entrassero nel bagno delle donne sostenendo che sentendosi donne quello è un loro diritto. Semplice: il sistema esploderebbe.

E mettiamo che da domani chiedessimo in massa di iscriverci alle federazioni sportive femminili, cosa accadrebbe? Accadrebbe che di fatto scomparirebbe la divisione tra squadre e gare maschili e femminili e le donne verrebbero penalizzate. Basta guardare la classifica dei record italiani sui 100m piani per vedere che se i maschi avessero corso con le femmine le avrebbero rubato la possibilità di vincere.

E se inoltre nelle nostre palestre insistessimo in massa per spogliarci negli spogliatoi femminili cosa accadrebbe?

Succederebbe che la “battaglia” del gender sarebbe persa non perché affrontata e persa ma perché insostenibile dal sistema, per gli avversari sarebbe una vittoria senza combattere, proprio come pensava Sun Tzu.

Un esperimento sociologico che potrebbe avere inizio in qualsiasi momento.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

75 commenti

    • ‘E cosa succede se io maschio chiedo di andare in pensione all’età delle donne?
      E le quote rosa ?’
      Alla fine non tutto il male viene per nuocere

      • Buona anche questa, sarebbe possibile aggirare le quote rosa dichiarandosi di identità femminile.
        Se poi le candidate femmine fossero in numero inferiore alla quota stabilita il posto sarebbe garantito.

    • Cacciatrice di stelle on

      Io è da molto tempo che sostengo il diritto a essere settantenni. E alla pensione di vecchiaia, anche se nati negli anni 80. 😀

  1. Mah, pubblicare quella foto, all’inizio, così senza nessun disclaimer prima di aprire il link, nessun avviso di munirsi di due/tre compresse di Plasil per superare il senso di vomito che compare vedendo la foto……
    credo ci possano essere gli estremi per una denuncia (-:
    Mi perdoni Prof., ma a questo schifo proprio non riesco ad abituarmi !!!!
    Parlando seriamente credo che alla fine abbia ragione il Prof. Pennetta: l’attacco frontale, consistente nel dire ovvietà come 2+2=4 è solo controproducente (e qui si potrebbe aprire un’interessantissima quanto amara digressione nel constatare l’allarmante livello di istupidimento della ‘civiltà’ occidentale); meglio aspettare le conseguenze spinte all’estremo di questa folle e criminale ideologia….. Alla fine non era proprio Sun Tzu che consigliava di attendere il transito sul fiume del cadavere del proprio nemico?

    • Quello che sto pensando è proprio questo, se tutti cominciassimo a fare quello che è stato scritto in vari interventi emergerebbero in modo evidente le contraddizioni, sarebbe una specie di dimostrazione per assurdo.
      O se vogliamo una specie di lotta ghandiana in cui si vince senza ingaggiare il confronto con l’avversario.

  2. Mi piacerebbe sapere qual e` la differenza tra dissociazione mentale e gender, cioe` se esiste un modo oggettivo per distinguerli. Io penso, e spero, che la questione sia solo politica-strumentale, altrimenti stiamo imboccando il percorso del tramonto dell`intelligenza umana, intesa come cognizione del reale, un Weltirrenhaus, manicomio globale.
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    Facciamo un esempio per assurdo: una persona che percepisca come se` stesso di “sinistra”, (cioe` filantropo, inerrabile, progressista, ecc.) puo` per questo solo motivo avanzare pretese proprie del suo stato percepito e quindi avere di diritto: egemonia culturale, superiorita` antropologica, consenso dell`opinione pubblica che conta, appoggio dei predicatori laici, governanti illuminati, infallibilita` ecc. pur essendo essenzialmente non (almeno classicamente) di sinistra ? Cioe` imperialista, classista, schiavista, antiproletario, banchierista, razzista, belligerante, anticostituzionalista, elettore (si fa per dire) di governi imperialisti, finanziocratici, belligeranti, schavisti, ecc …
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    Un quadro simile ora e` difficile anche da immaginare 😉 ma quando saremo arrivati a quel punto e ci sembrera` qualcosa di naturale, io comincero` seriamente a preoccuparmi 😛

    • Mi hai fatto venire in mente che potrei andare ad un concerto di Bruce Springsteen senza pagare il biglietto, all’ingresso basterà dire: “E’ un mio diritto entrare, “mi sento” uno che ha pagato il biglietto!”

      • Se devo dividere lo spogliatoio della palestra con gli omosessuali … domani entro di diritto nello spogliatoio delle donne. 😉

      • Se io mi sento di sinistra, solo per questo mio sentire – che nessuno puo` mettere in discussione, quindi aldila` di ogni evidenza – posso accampare i diritti propri di questo “status” ?
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        Ho diritto, ad esempio, che i grandi giornali di opinione giusta e retta, predicatori, divulgatori, tuttologi di chiara fama siano tutti dalla mia parte ? Intendo proprio quelli, quelli “giusti”, e non altri, non voglio surrogati.
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        D`altra parte, se io fossi una persona di sinistra gramsciana, non individualista, proletaria, anti-imperialista, anticlassista, il gender non avrebbe niente a che vedere con me, perche` non farei altro che aderire ad uno stereotipo; e questi devono essere superati , in nome di un`adesione sentimental-soggettiva, esentata dal bruto dato di fatto.
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        Quindi io pretendo che i grandi mezzi di opinione di sinistra, per non mettermi a disagio, e non farmi pensare di essere un dissociato mentale, convergano sulle mie posizioni imperialiste e classiste e schiaviste e da domani inneggino all`America, unica detentrice del progresso: essa sempre democratica, essa sempre pacifica, essa sempre scientifica; alle banche: esse sempre eque, esse sempre popolari; ai governi non eletti: essi sempre illuminati, essi sempre tecnicamente legittimi; all`individualismo dannunziano …
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        Ma questi sono charamente dei delirii ;-P

    • Sono estremamente sconfortanti le ultime due frasi….. purtroppo ho paura che si sia già superato il ‘punto di non ritorno’ verso il baratro in cui stiamo precipitando.
      Purtroppo….

  3. muggeridge on

    E pensare che io non ho ancora capito cosa deve fare un papà che accompagna in piscina una figlia femmina piccola, va con lei nello spogliatoio dei maschi ? Va lui in quello delle femmine ? Sveste e riveste la figlia in zona neutra ? Ma poi lui dove va non potendo lasciare da sola la figlia ? A ben pensarci lo stesso problema si pone con le toilettes pubbliche, quando hai un bambino (se sei donna) o una bambina (se sei uomo) che devono essere accompagnati. Ho due figlie, ma le ho portate con me in piscina quando erano già piuttosto autonome, quanto ad accompagnarle alle toilettes in qualche modo c’è sempre stata mia moglie, a me da solo non è mai capitato.

    • Ottima osservazione, la pretestuosità del fatto è anche in questo, se si tratta di bambini già da decenni non c’è problema a portarli al bagno insieme alla mamma.
      Quindi si presenta un caso normale come straordinario e poi si strepita. Se il bambino transgender fosse entrato in un bagno per donne qualcuno avrebbe reclamato?
      Ma ancor peggio, la prova a quanto pare non è mai stata fatta, si polemizza su un esperimento ideale!

      • ‘ bambino transgender’ che schifo, che schifo che schifo che schifo che schifo che schifo.
        Non riesco ancora a stabilire quale, tra la pedofilia e ‘bambino transgender’ peggio….
        una cosa più orripilante dell’altra.
        Ma ci stiamo rendendo conto in quale baratro stiamo precipitando ?
        Mi perdoni per lo sfogo Prof., ma non sono proprio riuscito a trattenermi.

  4. Premesso che la strategia del caos è una tecnica pluri-secolare-geopolitica (sempre più ideologica-antropologica- culturale in questo nostro evo-mediatico, non solo quindi bellica, paramilitare etc),
    *
    Premesso che la (iper)teoria “Gender”
    (possiamo dire vegetariana rispetto ai suoi corrispondenti estremi più che vegani, quasi respirazionisti, di chi appartiene alla sua stra-estremizzazione nella teoria Queer)
    rifiuta in modo netto e assoluto
    (tanto come, invece all’opposto accoglie ogni gamma possibile, e ridicola di pseudo-identità sessuali..fra cui dall’ormai noto DSM 5 imperiale, financo la pedofilia, a cui infatti si associa la scelta fotografica da mostrare al mondo dal sud carolina)
    di essere nominata e definita come teoria e tanto più ideologia, in quanto vuole sfuggire a ogni argomento “logico” , come infatti logiche sono le conseguenze della sua applicazione
    ( vedi esempi sportivi ma anche bigliettiferi e altri ancora , da Pennetta a Preghierecorte etc 🙂 )
    *
    premesse altre premesse che non esplico, altrimenti dovrei affaticare chi mi legge con parentesi su parentesi :-),

    possiamo convenire, rigorosamente su un piano nè giovannardesco, né anti-giovannardesco, ma squisitamente logico, che al mercato (politico e geopolitico) è convenuto e conviene il capitolo caos sessuale, appartenente al più ampio romanzo storico dell’ordo ab chaos (geopolitico dal dopoguerra a oggi).E se la società non fosse maledettamente ipocrita marcia, non dovrebbe assolutamente sentirsi scandalizzata (solo per sentirsi come al solito buona buona di fronte ai cattivi di turno) dai fatti di cronaca nera, che nulla hanno a che fare con la semplice nera, come il piu recente caso dell’ omicidio di Luca Varani.

    Il caos identitario in questione – che non è quel buon percorso alchemico che ti fa saltare tutte le cazzate dell’ego, per incamminarti,verso un sé più profondo – non è per nulla un caso che sia stato creato da madre impero . Avete mai visto nascere in Russia o analoghi, cose simili? prendiamo un altra tipologia di piacere…prendiamo la tavola…prendiamo i vegani , toh!, sono nati a sanpietroburgo? Colcacchio! ci pensa la democrazia ad esportarti tutto e il contrario di tutto…tanto al massimo , dopo, ti costringono il cattivone di turno a designare un gay o una lesbica, ovviamente per pari opportunità di bandiera, e di portastendardi olimpici. Oppure, te li inzeppano di paracule come infatti sono le femen. Oppure ci pensa guarda caso la nostra Vlady (per dar man forte ai nazisti d’ucraina ma, mi raccomando) in nome del popolo gender. Mammamia quanto ci avrebbe scritto sopra un omosessuale doc come PPP!mammamia se fossero ancora vive le lesbiche e gli omosessuali intellettuali di una volta!
    …..

    Se il caos e chi lo ordina ( in tutti i sensi, dal comando e al riassetto, nonchè da intendersi su ogni piano della vita) , provvede a frantumare, scardinare, fare a pezzi,insomma eliminare qualsiasi possibilità di riconoscimento del mondo fattuale del/al mondo “persone”, minime maschere comprese, tanto ad esempio da non consentire più alle masse (comprese quelle che si autodefiniscono critiche), vuoi il riconoscimento di una primavera o un ribelle, di fatto più che inverno e più che addestrato a simularsi rivoluzionario (inclusi i nostri popoli viola o pentastellati) vuoi una sinistra che è destra, vuoi un premio nobel della guerra abbronzatamente di pace, vuoi ogni tipo di esempio che migliaia su migliaia possiamo elencare , tanto più ha provveduto a togliere di mezzo ( anche per questione di penetrazione diversamente sessuale, di altri succulenti mercati… allestimenti di bagni gender inclusi) “i limiti” delle vecchie categorie. I mercati ,e i relativi guardiani dei mercati, sono di fatto andati fuori ogni limite e così a loro immagine e somiglianza ( ma non di profitto) hanno generato la loro controparte principale.
    *
    Se anche quella parte importante, che di questo insieme che sono i mercati (tutti, culturali, inclusi) è una componente essenziale che si chiama (alla facciazza dei dirittiumanitaristi) CONSUMATORI, questa deve scorrere senza limiti anche di identità sessuale; i nuovi ‘”orientamenti” più mandano nel (piccolo) caos i sistemi incapaci di sostenerli o gestinerli (come da esemi di EP ed altri commentatori), più aiutano i guardiani del caos, ai nuovi asset, non solo dell’uomo “nuovo”, non solo dei profitti conseguenti , ma del pianeta di (super)potere che hanno ottenuto, godendo a più non posso delle loro “creazioni”, di questo , proprio questo spettacolo horror, zombies, tutti contro tutti…di questo spettacolo mondo.

    • C’è un passaggio in quello che hai detto rò che a mio parere sintetizza molto bene la questione al suo macro livello:
      “al mercato (politico e geopolitico) è convenuto e conviene il capitolo caos sessuale, appartenente al più ampio romanzo storico dell’ordo ab chaos…”

      • “al mercato (politico e geopolitico) è convenuto e conviene il capitolo caos sessuale, appartenente al più ampio romanzo storico dell’ordo ab chaos…”
        Non c’è dubbio, visto e considerato come è spinto da tutte le grandi lobbies, multinazionali e gruppi di potere.
        Mi chiedo però per quale motivo, cui prodest ?
        Potrebbe forse essere il vecchio principio ‘divide et impera’ ?
        Se sì come ?
        Sinceramente di ciò non riesco a trovare una spiegazione.

  5. Giuseppe Cipriani on

    Colpa del paradosso creato ad arte dal buon Enzo, la tendenza è quella di creare altri paradossi, di buttarla in caciara… Peccato. Dinanzi al problema cessi sollevato, a me vien da sorridere. E vi dico sinceramente che non meriterebbe manco il nostro sforzo per esprimere un’opinione, che resta tale, non cambia di una mazza la vita, serve solo a polemizzare. Come sto facendo io adesso, senza costrutto. Ma non è colpa mia se oggi la casa non offre di meglio e io mi adeguo.

    • facciamo a capirci, GiCì mascherina bella 🙂
      in pratica dici che il paradosso l’avrebbe creato Enzo? questo Enzo? Enzuccio nostro?

      accederboli! aiuta me a capire:
      diresti che ciò su cui vivono questi e propri questi guardiani dei mercati, che hanno ingegnerizzato l’impianto dei paradossi più efficaci (in termini di superpoteri e iperprofitti) della Storia e della Storia degli Imperi, si chiama così:
      nome post,
      cognome pennetta,
      soprannome la casa non offre di meglio
      ih ih ih ih ih ih
      🙂
      p.s.
      “Dal momento in cui viene riconosciuto, l’assurdo diventa la più straziante di tutte le passioni.” (Camus, Il mito di Sisifo)

      • Cara rò, questo intervento è davvero molto chiarificatore! 😀
        Sembra che al nostro Cipriani sfugga che la notizia è stata data da Corriere e Repubblica e che il paradosso non lo creo io ma è nei fatti.
        @Giuseppe, a volte mi dai l’idea di essere il perfetto cittadino amato e desiderato dai potenti di ogni epoca: sempre e comunque allineato alle posizioni del potere, che sia culturale o politico.

        • Giuseppe Cipriani on

          “Sembra che al nostro Cipriani sfugga che la notizia è stata data da Corriere e Repubblica e che il paradosso non lo creo io ma è nei fatti.”
          .
          E allora? Se anche la notizia è stata data da importanti quotidiani la mia considerazione del valore della stessa non cambia. Resto critico. E rileggiti con calma quanto evidenziavo sopra riguardo alla valenza della stessa…
          Ti dirò ora che un po’ mi meraviglia che tu ti rafforzi nella convinzione di aver riportato una questione eclatante per questo, perché la notizia è stata riportata anche da… Ma me ne faccio una ragione, contento tu, contento anch’io!?
          .
          Il paradosso è nei fatti, certo, e l’aveva capito anche la casalinga di Voghera. Ma tu l’hai rafforzato, questo paradosso, ipotizzando (ad arte, lo ripeto, ma senza costrutto alcuno) la possibilità che massa dei transgender si ponga il problema del cesso… Beandoti dell’intuizione che se avvenisse il gender avrebbe fine. E stimolando molti interventi banali, facili da riconoscere del resto. Pazienza.
          Se la tua convinzione è che questa sia la via del dibattito serio in tale delicata materia, te la lascio tutta!? E contento tu, contento anch’io!?
          .
          “@Giuseppe, a volte mi dai l’idea di essere il perfetto cittadino amato e desiderato dai potenti di ogni epoca: sempre e comunque allineato alle posizioni del potere, che sia culturale o politico.”
          .
          Se ti do questa impressione può essere che tu non sia del tutto lucido nel giudizio, ma ci sta. E rimane una tua impressione, che ti lascio volentieri se ti fa crogiolare nella gioia.
          In realtà, fidati di me che mi conosco, difficilmente mi allineo a quel che non mi convince, fors’anche un’inezia. E lo dimostro quotidianamente nella mia vita vera e, guarda un po’, quasi quotidianamente anche qui su CS da un pochetto di anni (bontà tua in questo caso, che ti riconosco).
          .
          In soldoni, la questione sollevata (sia da quotidiani che vanno per la maggiore che dai blog e siti che vuoi tu) per me è:
          .
          https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=fantozzi%20una%20cagata%20pazzesca
          .
          Di questo sono convinto, sottoscrivo e dò alle stampe.

          • Cipriani, lei scrive: “Il paradosso è nei fatti, certo, e l’aveva capito anche la casalinga di Voghera. Ma tu l’hai rafforzato, questo paradosso, ipotizzando (ad arte, lo ripeto, ma senza costrutto alcuno) la possibilità che massa dei transgender si ponga il problema del cesso… Beandoti dell’intuizione che se avvenisse il gender avrebbe fine”
            Non ha capito il senso dell’ultima parte dell’articolo (a causa forse di una lettura superficiale e/o troppo veloce) che ora rispiegherò in modo terra-terra a beneficio di altri che potrebbero aver equivocato:
            L’ipocrisia/assurdità sta nel fatto che se davvero avessero ragione i fautori della Teoria del Gender, allora i loro discorsi dovrebbero valere in OGNI circostanza, non solo quella attuale.
            Se è vero che l’identità sessuale è un fatto puramente soggettivo, non dovrebbe cambiare nulla se fossero 10, 100 o 1000 a cominciare a fare pretese basate su un modo di sentirsi diverso dal dato reale, invece si generano dei paradossi che tali intellettuali non guardano perché in cuor loro lo sanno che il discorso regge finché tocca solo uno 0,…% della popolazione.
            Faccio un contro-esempio: se tutte le donne bianche sposassero gli uomini di colore e viceversa i bianchi le nere, per la società non cambierebbe nulla (tranne la tonalità media della pelle) e questo è un indice che è lecita la lotta alla discriminazione razziale (cioè che quest’ultima parte da un pregiudizio).
            Se invece si fanno gli esempi posti a fine articolo e nei commenti in alto scatta il paradosso, segno che l’dea che “esiste un sesso biologico+uno mentale che sceglie il singolo” è sbagliata ma a nessuno importa veramente finché le minoranze restano minoranze perché il vero scopo è ideologico.

          • Giuseppe Cipriani on

            Commentavo in altra parte che la società è come un organismo che si autodifende… anche dai paradossi. Magari io non ho colto proprio tutto il “profondo” che c’è in questo post, ma voi provate a cogliere tutto il “profondo” che vado denunciando a commento/opinione: discussioni come questa non risolvono nulla, lasciano tutto com’è e risentono dell’ideologia di fondo che è in ciascuno di noi, nessuno esente.

          • ‘che massa dei transgender si ponga il problema del cesso’ talmente tanto insignificante per la comunità LBGT che Bruce Springsteing (il miliardario comunista) ha annullato il concerto nel North Carolina per protesta, assieme ad altre iniziative che evidentemente le sono completamente sfuggite, anche se bastava leggere con un minimo di attenzione questo articolo.
            Sinceramente Sig. Cipriani, non sono ancora riuscito a comprendere se ci sia o ci faccia; nel dubbio concordo appieno sul giudizio di ‘perfetto modello di cittadino’ espresso dal Prof. Pennetta.

          • Giuseppe Cipriani on

            Anche a lei, Davide, visto che non mi credete sulla parola, dico allora che a sto punto mi va di impersonare il personaggio di Gondrano, un puro allineato col potere per la sua ottimistica ingenuita. E grazie per gli apprezzamenti da uno che da un po’ di tempo ha voglia di essere trasparente firmandosi con nome e cognome… e scusate se è poco.

          • @Cipriani:’ha voglia di essere trasparente firmandosi con nome e cognome’….
            Chi mi assicura che Giuseppe Cipriani non sia uno pseudonimo ?
            Lei ?
            E poi Giuseppe Cipriani, di quale città ?
            Bolzano, Torino, Napoli, Roma, Cosenza o Palermo ?
            E perché non italiano (ma siamo veramente sicuri che non sia di origine straniera ?) residente negli USA o in Australia ?
            Concorda che qui dentro l’unica persona la cui identità è certa al 100% è il Prof. Pennetta del quale si conosce anche la professione abituale ?
            Non perché sia incuriosito dai suoi personali dati anagrafici, di cui in tutta sincerità non me ne importa meno che zero, ma unicamente per sottolineare che lei di questo forum è un utente anonimo almeno tanto quanto lo sono io

      • Giuseppe Cipriani on

        Carissima Rò, cavallina nitrente… è la seconda volta che citi un autore che amo.
        Va a finire che abbiamo gli stessi gusti.
        .
        Hai letto “La peste”? Per me è il suo capolavoro. Vero e straziante come l’assurdo che poni in fondo alle tue considerazioni.

  6. Io proverei a dare una definizione di gender:
    .
    Adesione non stereotipata ad uno stereotipo (o forse adesione stereotipata ad un non-stereotipo ?), su base volontaria e gratuita, cioe` in assenza di patologie o disagi (fisici o psichiatrici).
    .
    E` questa gratuita` che mi “perplime”: cioe` l`adesione deve essere assolutamente oggettivamente immotivata.
    .
    Il pericolo insito mi sembra questo: cioe` l`accettazione di comportamenti oggettivamente immotivati proprio in quanto tali: non so come una societa` possa durare in base a questo principio. E in piu` mi chiedo chi decide, e per quale motivo, almeno per adesso,quali comportamenti “oggettivamente immotivati” siano ammissibii.

    (ho un messaggio delle 11.44 in moderazione …)

    • OT il messaggio era finito in moderazione perché il nome era stato digitato con due lettere del nome invertite (Lovinksi), poi l’ho sbloccato.

  7. V’immaginate se un Mr.Universo decide improvvisamente di sentirsi donna e partecipare a gare di sollevamento pesi femminile? Magari una donna lesbica, così può continuare ad amare la propria donna senza il problema di doversi dimostrare attratto dal sesso opposto (Ma tanto chi si interessa di doverlo dimostrare? Sarebbe violazione della privacy)

    1) Quando qualcuno si dichiara contro a tale comportamento è certamente omofobo, e ci sta pure che quel Mr. Universo si esprima pubblicamente tramite i media denunciando le minacce e insulti omofobi che riceve acquisendo l’apprezzamento della massa commossa.

    2) Non potendo ovviamente risultare omofobi, i giudici della gara e chi si occupa dell’organizzazione della stessa devono accettare queste condizioni, quindi primo premio assicurato.

    “Come diventare ricchi ed amati 2016 Edition”

  8. viaNegativa on

    Di assurdità il genderismo ne offre a bizzeffe, ma il punto è che una volta ammesso il “postulato” che sta alla base di tale visione antropologica (=dicotomia sesso biologico/genere dove è il genere a determinare socio-culturalmente l’esser uomo o donna), le situazioni paradossali a cui essa conduce non avranno alcuna forza nel mostrare la bontà della visione tradizionale e l’insostenibilità di quella nuova.
    Il genderista infatti affermerà che sì, tali situazioni assurde esistono e sono anche evidenti, ma esistono in forza del fatto che la società in cui viviamo è andata complessivamente costituendosi (in ogni suo aspetto) sulla base di certi stereotipi. Sarà più che normale allora imbattersi in delle “contraddizoni”.
    Ci “propongono” quindi di eliminare gli “stereotipi” (cambiando i “postulati”) e di lavorare al fine di costruire la nuova società che discende dalla nuova visione antropologica e che – ovviamente – sarà molto (totalmente?) diversa da quella che conosciamo oggi (ammesso che una società simile possa sopravvivere a se stessa, aggiungo io). Ecco che, in questo quadro, chi non vuole la “all gender restroom” è semplicemente il bigotto non al passo con i tempi che dovrà adattarsi o perire.

    In questa prospettiva spero risulti chiaro perché l’indugiare nell’immaginare gli scenari più assurdi diventi una perdita di tempo. E nel frattempo vi ricordo che il governo italiano l’assunto di cui sopra l’ha già accettato in via ufficiale, come il documento “Linee guida per una informazione rispettosa delle persone LGBT” attesta.

    • Giuseppe Cipriani on

      “In questa prospettiva spero risulti chiaro perché l’indugiare nell’immaginare gli scenari più assurdi diventi una perdita di tempo”
      .
      Sottoscrivo.
      .
      Lo scontro tra tradizione (stereotipi) e novità forti (anche trasgressive) c’è sempre stato, ma non ha mai prevalso la seconda a totale detrimento della prima, la società è come un organismo unitario e para i colpi al meglio perché alla fine quel che deve prevalere, e prevale sempre, è la vita.

      • Continuando il discorso iniziato qui (http://www.enzopennetta.it/2016/05/gender-bagni/#comment-49785)
        al fine di assorbire una parte del suo ottimismo, vorrei capire perché la società dovrebbe riuscire “da sola” (così fa intendere) a parare i colpi delle “novità forti”: il fascismo all’epoca era una novità forte, era trasgressivo, attivista e la società, dagli intellettuali al popolo, lo accolse. La rivoluzione sessuale del ’68 è riuscita a cambiare la società (nel senso che il sesso esisteva già prima ma ora ha pervaso tutta la cultura).
        Perché la società dovrebbe difendersi in modo automatico dalla Teoria del Gender (che al momento è di fatto una corrente di pensiero e quindi a noi di CS viene da pensare che vada affrontata con l’informazione libera, nei limiti delle nostre capacità e della nostra influenza)?

        • viaNegativa on

          Almeno Mussolini ammetteva candidamente che il fascismo era quanto di più relativistico potesse esservi. I promotori del genderismo, invece, vorrebbero dare ad intendere che quanto vanno affermando sia una verità circa la natura umana.

        • Giuseppe Cipriani on

          Per metterlo in pratica, il genderismo, bisogna farlo… (e Mussolini che ammetteva che il fascismo…, l’ha fatto).
          Ecco perché non mi sembrano realistiche le paure degli antigender che paventano una società “genderata”.
          Resterà quel che è sempre stato, espressione di pensiero con qualche minoritaria esibizione dello stesso, e nulla di più.

          • Massimo Ippolito on

            Mussolini … e gender? L’articolo di oggi di piero ostellino sul giornale è molto illuminante riguardo Renzi e il fascismo. Sul gender invece stiamo assistendo alla seconda fiducia per il matrimonio omosex dove uno decide che ruolo avere . Io nn leggo il giornale ma leggevo Ostellino sul corriere della . Sera. Ma ora che l’hanno sbattuto fuori dal corriere, scrive dove glielo consentono.

          • viaNegativa on

            La teoresi c’è ed è rintracciabile nei “women studies” e la psicologia l’ha fatta sua, le istituzioni la riconoscono e già se ne vedono i primi effetti concreti. Più di così…

          • ‘Avremo bimbi con vagina e bambine con peni’…. Queste parole non sono state pronunciate in qualche manicomio criminale, come delirio di qualche maniaco psicopatico, ma lo scorso fine Marzo dalla ‘parlamentare’ spagnola Cristina Cifuentes…..
            La cosa veramente triste è che nessuno abbia pensato di disporre un TSO per la suddetta, ma che sia stata addirittura applaudita da tutti i suoi colleghi.
            Se poi secondo lei il ‘genderismo’ rimarrà’ minoritario, lo auspico vivamente; però non vorrei affatto che venisse inculcato già nella prima infanzia come previsto dalla ‘Buona Scuola’

      • viaNegativa on

        Affinché si possa parlare di trasgressione deve esservi un nucleo di leggi/valori che la società globalmente considera tali e condivide. In questo caso invece abbiamo soggetti che non vengono considerati affatto trasgressori (diversamente come potrebbe il Governo avvallare posizioni simili?), bensì dei “liberatori” che di fatto vogliono scardinare la concezione antropologica tradizionale (bigottta e retrograda) e sostituirla con una nuova e aggiornata. E ci stanno pure riuscendo.

        Noterei poi che l’essere umano, non essendo accomunabile alla bestia bruta (anche se in certi casi si sarebbe tentati di dire il contrario), ha una natura da realizzare nonché un perfezionamento morale da perseguire. Questo dovrebbe prevalere e non il mero “esser vivi” che è il minimo sindacale affinché ciò possa avvenire. E la strada che è stata intrapresa punta in tutt’altra direzione.

        • Giuseppe Cipriani on

          Se prospettavo il “minimo sindacale”, non significa che nel mio piccolo non abbia anche il senso profondo di un qualcosa che è alto (quello che definisci “una natura da realizzare”, in fondo è ciò che intendevo).

          • viaNegativa on

            Con quella “società come organismo unitario” viene in mente una colonia di termiti e poco più. Non era quello il punto, comunque.

          • Giuseppe Cipriani on

            Proprio voi benpensati e moralisti, voi che paventate cataclismi sociali epocali per la società umana tutta (che danno quasi il senso della protesta dei fuchi in un alveare), proprio voi accusate me di paragonare la società umana a un termitaio (solo perché, per farmi capire nel senso, l’ho paragonata a un organismo unitario)? Un po’ di fantasia, diamine! O, forse, solo un poco di buona volontà…

          • viaNegativa on

            Contrariamente a quanto ha appena fatto lei non l’ho accusata di nulla, Cipriani. Ma capisco anche che desidera togliersi d’impaccio, anche se in effetti avrebbe potuto optare per dei modi più eleganti.

          • Giuseppe Cipriani on

            Nessun impaccio, ViaNegativa, solo un tono brusco nei confronti di una persona che reputo intelligente abbastanza da poter capire il senso di un’affermazione fin troppo chiara se ben contestualizzata.

          • viaNegativa on

            Infatti, tanto chiara da esser una banalità.
            Ma ripeto, e poi chiudo: non era quello il punto del discorso che ho fatto io.

  9. L’uso di un gabinetto pubblico, almeno dal punto di vista dell’igiene e del decoro di chi lo utilizza, non può che essere funzionale alla percezione fisica che “accumuna” gli usufruitori. Se qualcuno ha la mente che va da una parte e il corpo che va dall’altra la cosa non può che essere vista in termini quantitativi e non qualitativi. E la minoranza si dovrebbe ADEGUARE alla maggioranza. Punto. Non c’é altro da dire. Non si stà parlando di “stati” di necessità o esigenze che, qualora prive di una risposta, possono mettere le persone a rischio della stessa propria vita (in questo caso, anche da un punto di vista umano, la cosa avrebbe ben altra importanza).

  10. Buongiorno raga… 🙂
    chiedo un momento di attenzione, ma non per darmi importanza, questa ce l’ha il tema e colui che lo ha rilanciato in questo spazio, il nostro ENZO 🙂 …anzi, per primo a lui chiedo perdono, sempre così paziente nella lettura dei miei strazi e per giunta pure riconoscente 🙂 ..sicchè, laddove trovasse utile quanto vado a proporre, può rimetterlo voi con ogni modifica si rendesse necessaria per trasformarlo in qualcosa di migliore del mio getto
    *
    dunque, dunque, vi proprorrei il seguente esperimento , che è quindi un es_perire un quid che vi porterà (o meno) allo scopo su cui Davide si chiedeva nel suo intervento delle venti e ventinove di ieri.
    *
    Le parti di questo nostro esperimento ci sono tutte, ovviamente sotto la regia di Enzo. C’ è il punto di non ritorno, interpretato da Davide. C’è, come ogni esperimento di questo tipo comanda, il coro. Ci sono almeno due filosofi ( Preghiere Corte e Vianegativa) . La casalinga di Voghera non la faccio io, perchè io sono la casalinga di Voghera!! e non ridete né tantomeno dubitate, perchè io voglio esserlo. C’è anche l’arcano dell’innamorato che, se ancora non si fosse capito, è il signorino Giuseppe (che per mia sfortuna, e anche sua, non abita a Voghera). E in questa parte di “vita vera” di questo esperimento (perché tutto la è, tranne i trolls, che esistono sia dentro che fuori infernet o questo vetro che ci unisce e divide come da leggi del pensiero e dei corpi), c’è anche il convitato di pietra. O, meglio, la convitata di pietra!
    *
    perché aggiornando Moliére, sui cui rischio di fare terno secco con il mio innamorato (un ambo secco , l’ho già vinto con Kafka e Camus), potremo dire che quella “merce” , abbandonata così al centro del palcoscenico, con quello sguardo così deforme di quella bambina Carolina, rischia di scomporre il coro in note che più che Mozart potrebbero finire per essere strumenti cacofonici del don Giovanardi, un don di questo tipo c’è sempre. Basta propagarlo da qualche stato d’america fino alla più lontana delle sue colonie. C’è sempre, infatti, a proposito di sesso, una qualche re-pubica pronta a diffonderlo. Giusto per fare quel tanto di caos, che infatti in un lapsus il mio amato puledrino chiama caciara, ecco che il più grande esperimento (sociale) torna e ritorna in attesa che ne arrivi un altro . Mica scemi coloro che avevano già programmato avvennisse nelle suddette modalità.

    Se dunque io , casalinga di Voghera, ho capito a mie spese, sulla mia pelle che tanti sono stati gli esperimenti dei nostri guardiani, per distrarci dai temi centrali che riguardano le mitiche percentuali , che anche in questa vita vera di ieri, in questa pagina, sono stati ricordati, allora possono farcela anche altri ben più dotati di cervello di una povera abitante di Voghera dedita alle faccenduole domestiche. Perchè, vedete, è giusto , ma solo in parte, ciò che vi dice il mio puledrino.

    Può sembrare un po’ bizzoso, ma ha una sua ragione di fondo: non vuole farsi distrarre dalle cazzate che artatamente da più parti ci rifilano, come fossimo in una vita dentro un centro commerciale in cui tutti si dimenano per vendere (ciofeche, peraltro). Tuttavia, il mio innamorato non vuole cogliere, come questa società , questa società dei consumi di ogni tipo (compresa la merce politica gender E antigender) sia in buona parte non confrontabile con nessuna che l’ha preceduta e, in primis, non lo sia proprio per le modalità rappresentative della convitata di pietra (non a caso proveniente da ovest, dal cuore dell’impero, e non da est) . Nessuna delle società che ha preceduto la nostra, ha visto in mano dei dominanti l’arma mediatica e tali pseudo-convitati. Possiamo parlare delle propagande, possiamo dirci che queste sono già nate prima dell’avvento della pubblicità nelle società della prima rivoluzione industriale, ma è la Storia che ce lo dice. La storia delle ARMI. Sarebbe come dire che l’era atomica non ha cambiato nulla né a livello di rapporti di forza fra stati ( ed ex stati) nè a livello sociale. Sicché con l’avvento di un’arma non convenzionale, come quella fornita da un esercito ormai collaudato come quello mediatico, gli attuali guardiani e subguardiani dei vari recinti hanno ottenuto un ulteriore modo per manipolare i fatti, quindi il racconto della Storia ( che è sempre stata scritta da chi vince, ma ora vince anche senza andare in battaglia o mandandoci gli alleati, o addestrando i ribelli per simulare, poi, l’isis) . Ma, soprattutto, la nuovissima arma (perchè in fin dei conti è giovane giovane rispetto a millenni di guerre ad alta intensità o calde) serve a distrarre dai fatti su cui i pochi aumentano i loro super-poteri e i molti vengono piegati, almeno collettivamente, ai voleri dei primi .

    Alle casalinghe di Voghera come me, le semplici innamorate come me, i bastion contrari come il mio puledrino, gli scienziati come Pennetta o Masiero, i filosofi qui e altrove presenti, i punti di non ritorno e i cori tutti, danno in pasto cibo spazzatura, come la foto dal sud carolina autodimostra da sé perché questa merce, e al contempo pseudomerce, serve a dividere , serve a far scannare i più nel basso, vuoi in nome di una ricerca sessuale, vuoi in nome di una giovanardata. E, facendo scannare il basso su queste emerite ciofecate, i guardiani in alto in alto, che sanno tutto e di più della natura umana (meglio di una qualsiasi genio della stessa come il nostro Leo…pardi), aumentano la loro egemonia . Il margine di manovra dei loro burattini si è fatto ben più ampio di prima, e questo oltre che procurare ai primi loro fortune di valore /capitali innnumerabili , genera la merce più importante del danaro stesso: POTERE POTERE POTERE
    Non esistono solo le banche o la finanza, peraltro semplici mezzi/armi/eserciti , ma una molteplicità di mezzi, fra cui anche la nostra convitata di pietra Carolina, che ne genera altre, banche” altre”, banca del seme inclusa. Ergo società tecnologica, che nei millenni di prima non c’era e su cui non mi dilungo; basta questo cenno per prendere a mazzate, dolcemente però, chi sostiene come il mio puledrino che la società di oggi avrebbe anticorpi uguali a quella di prima.
    Grazie della pazienza a Enzo 🙂 , una carezzina al mio puledrino 🙂 , buon Mercurio a tutte/i 🙂

    p.s.
    “Quando scoppia una guerra, la gente dice: “Non durerà, è cosa troppo stupida”. E non vi è dubbio che una guerra sia davvero troppo stupida, ma questo non le impedisce di durare.”
    La peste, Albert Camus

    • Un po di sociologia applicata all’arte della guerra:

      -Controlla una Banca (creazione potere)
      -Controlla le scuole (mantenimento del potere)
      -Controlla l’informazione (mantenimento del potere)
      -Rendi le persone indifferenti al vero (mantenimento del potere)

    • Giuseppe Cipriani on

      Grazie per avermi battezzato puledrino, ma data l’età al massimo sono un cavallo bolso… Come Gondrano, di orwelliana memoria.

      • Non credo sia sufficiente leggere Orwell; credo che l’importante sia comprenderlo.
        Saluti.

        • Giuseppe Cipriani on

          Se non fosse che l’esortazione vien da uno che ci ha messo quasi un lustro a capire che l’abbonamento a “Le Scienze” non faceva per lui, sarei tentato di prenderla sul serio. Dato il pulpito da cui vien la predica, in ogni caso mi conforta.

          • Per l’intanto non sono certo l’unico qua dentro ad aver compreso che la qualità de “Le Scienze” (rivista che, pur essendo abbonato, difficilmente riesco a leggere a causa dei miei numerosissimi impegni di lavoro) sia decisamente scaduta negli ultimi tempi……
            Devo comunque riconoscere che ‘Animal Farm’ l’abbia compreso più di quanto abbia inizialmente immaginato: non a caso lei si riconosce appieno nel cavallo Gondrano.
            Si goda pure le farneticazioni alccoliche di Tyson Degrasse.

  11. Enzo è la stessa riflessione che faccio io. Purtroppo ormai viviamo in un eterno presente, come i bambini (o, peggio ancora, gli animali) e quindi non riusciamo a pensare ai risultati a lungo termine delle nostre azioni, o alle conseguenze che esse potranno avere sugli altri.
    Per cui anch’io sono molto curiosa di vedere che succederà quando gli uomini che si sentono donna chiederanno di essere ammessi agli spogliatori femminili di palestre e piscine, o viceversa (e una cosa del genere sta già succedendo in una scuola degli USA).
    Così come sono molto curiosa di vedere cosa succederà quando gli uomini che si sentono donna chiederanno di venire ricoverati nei reparti femminili degli ospedali, o vicevera.
    O quando le atlete si ritroveranno a gareggiare (e a perdere, ovviamente) contro uomini che si sentono donna.
    E, infine, cosa succederà quando i criminali uomini che si sentono donna chiederanno di venire messi nelle carceri femminili, o (soprattutto) viceversa.
    Insomma, ci sarà da divertirsi 😉

    • Ciao Emanuela e benvenuta, da quello che ho letto anche da altre parti siamo in molti a pensare che l’ideologia gender sia “autoimmune”, se mi si passa il termine, che cioè generi essa stessa anticorpi per il suo rigetto. L’unica cosa che mi fa decidere di agire per accelerare questo rigetto è il fatto che venga insegnata ai bambini.
      A parte questo, sono pienamente d’accordo, ci sarà da divertirsi e, per quel che riguarda gli adulti, me ne starò tranquillamente seduto con i pop corn a godermi lo spettacolo… 😀

      • Beh sì, quello che sta avvenendo nel mondo dell’infanzia e dell’educazione è a dir poco orribile. Far cambiare sesso a dei minori è criminale, così come insegnargli che non esiste maschio e femmina, ma solo il “come ti senti”. Purtroppo sono loro le principali vittime di questa follia che, speriamo, sia di breve durata.

      • Concordo appieno…. alla fine un adulto è maggiorenne e vaccinato e se ‘vuole sentirsi donna’ quando uomo (o viceversa) sono affari suoi; lasciatemi almeno il diritto (ma non so fino a quando ce l’avremo) di giudicarlo perlomeno ‘eccentrico/a’.
        Sinceramente meno d’accordo sulla questione dei bagni, spogliatoi etc. ‘transgender’; datemi pure del possessivo retrogrado ma sinceramente non mi sfagiola per nulla l’idea che un uomo possa entrare nella stessa toilette nella quale è appena entrata mia moglie, fermo restando ovvi problemi di sicurezza personale…. ed in tutta sincerità nemmeno a me piace affatto l’idea che una donna entri nello stesso spogliatoio nel quale mi sto cambiando.
        Prescindendo da queste elucubrazioni, ciò che è veramente orripilante è che questa folle ideologia venga ‘inculcata’ (mi perdoni se la correggo Prof. ma questo termine mi sembra più appropriato), ai bambini.
        Questo è pura follia criminale e proprio tale motivazione mi spinge a dire che la lotta al ‘gender’ sia una battaglia di civiltà.
        Fortuna che io e mia moglie non abbiamo figli……..

      • Ti dico solo che nella “civilissima” Svezia esistono gli asili per “bambini neutri” in cui i bambini vengono educati in modo neutro, cioè senza connotazioni di maschile e femminile. Non ci si rivolge a loro con “lui” o “lei” ma con pronomi neutri, per cui il bambino può vestirsi “come si sente” e fare il maschio o la femmina a seconda di come si sente. Esiste anche il “gender neutral parenting” cioè genitori che allevano i bambini in modo neutro, senza “svelargli” il loro sesso di appartenenza. Per non parlare di tutti quei bambini a cui si fanno le iniezioni per bloccargli la pubertà in modo da sottoporli poi a interventi di cambio di sesso, nel caso si sentissero di un sesso diverso dal loro. Per il momento queste follie ancora non sono arrivate da noi, ma nelle scuole pubbliche si sta già lavorando in questa direzione.

        • Ha scritto questi orrori in risposta ad una mia (stupidissima perché ho fatto finta di ingnorare la risposta) domanda…. ora dovrebbe fare la cortesia di ripeterle al Cipriani, nel (vano) tentativo di togliergli le fette di salame con le quali sono foderati i suoi occhi.
          Anche se credo sia più facile vedere Willie Coyote che finalmente cattura Road Runner 🙂

  12. Giuseppe Cipriani on

    Il problema cessi lo si risolverà riservando un unico cesso per tutti… Come avviene regolarmente nelle osterie che prediligo, che non hanno né il vezzo e né lo spazio di creare cessi speciali per ciascuno dei due sessi biologici. Per quanto riguarda le altre situazioni paradossali paventate, mettiamo il caso sport, credo che ciascuna federazione sarà in grado di autodifendersi e fare in modo che se uno è biologicamente maschio non potrà gareggiare con le femmine se si sente femmina, pena una rivolta delle femmine-femmine (e viceversa); e lo stesso avverrà anche per i buontemponi qui sopra che, per vezzo o capriccio, o solo per sembrare fichi e dar la corda al paradosso impossibile, hanno ipotizzato di aver il cattivo gusto di cambiare sentire sessuale, tanto per creare casini. Che si dedichino a qualche video gioco se vogliono una realtà virtuale e lascino (noi tutti lasciamo) questi problemi alla gente che li ha davvero… Torniamo tutti seri, per favore, che i problemi del mondo son ben altri.

    • Sig. Cipriani, se non sbaglio negli USA risultano già dei casi di aggressione sessuale da parte di uomini (evidentemente squilibrati) entrati in toilette femminili…ovviamente grazie all’espediente del “gender”: mi sento donna, vado nel bagno delle donne…e salto addosso alle donne vere!

      Quanto allo sport…oggi già ci sono atleti maschi (XY) che – mutilati o meno dei genitali – gareggiano in federazioni o squadre femminili, con ovvi vantaggi: anche se sottoposti ad ablazione dei genitali e terapia ormonali, gli uomini mantengono infatti un deciso vantaggio in termini di forza ed esplosività rispetto alle donne.
      Oltretutto, sia l’operazione che la terapia ormonale NON sono necessarie per la riassegnazione legale del “genere” di appertenenza, quindi siamo già al punto che basta dichiarare di sentirsi donne per diventarlo per legge ed esigere di gareggiare con le donne.
      Il comitato olimpico sta studiando, per le olimpiadi del 2020, di non dividere più le gare in maschili e femminili, quanto di mettere un discrimine basato sul livello del testosterone, indipendentemente dal sesso genotipico e/o fenotipico.

      Il problema è più grave di quanto le possa sembrare.

      • Giuseppe Cipriani on

        Già il modo di fornire l’informazione (non dividere più le gare in maschili e femminili) la dice lunga sul livello di pregiudizio per riuscire a portare a casa la paventata fine dello sport tradizionale… Bisogna spaventare a tutti i costi, insomma. ignorando che i casi non riguardano il sentirsi donna o uomo in base a una moda del momento… Ma è questo che si semina, e basterebbe osservare come trattano questa notizia i diversi siti variamente schierati.
        .
        Se Enzo volesse far onore al moto di CS qui dovrebbe intervenire e correggere Fabio raccontando la vera verità dei fatti… Voglio proprio vedere se avrà voglia di essere onesto intellettualmente.

        • Lo faccia lei e ‘raccomti la vera verità dei fatti’… sono curiosissimo di saperla anche io.

    • Quello che Giuseppe non vuole proprio capire è che dietro agli aspetti goliardici o tecnici della questione c’è il problema alla base di tutte le questioni sul gender: una mutazione antropologica profonda.
      Questa è la posta in gioco, non un’oziosa dissertazione.

      • ‘una mutazione antropologica profonda.’
        Mi accingevo a rispondere a RO, poi ho letto questa sua affermazione che penso risponda appieno alla mia domanda (vagamente retorica) ‘cui prodest’ ?
        ‘una mutazione antropologica profonda.’ penso che ci sia questo alla base della ‘rivoluzione gender’,
        Sicuramente il ‘gender’ ed i ‘diritti della comunità LGBT’ (sempre e solo di diritti si parla, come se nessuno abbia anche dei precisi doveri) sono funzionali come ‘arma di distrazione di massa’ che ogni regime deve necessariamente avere a disposizione (si ricorda la recente pretestuosa polemica sollevata dalla CGIL a proposito dei medici obiettori all’aborto ? Si è forse chiesto per quali motivi proviene da un sindacato e non da qualche importante associazione femminista ?); sono utili a precisi interessi economici; ed a tale scopo mi permetto di suggerirla una sua futura inchiesta sui costi dei preparati chimici che gli ‘stimatissimi’ medici del Tavistock somministrano amorevolmente alle loro vittime, (la cui necessità sarebbe di gran lunga minore a quella che avrebbe lo scaldaletto durante la stagione estiva se non fosse esplosa la moda ‘gender’); inchiesta che a mio modestissimo avviso sarebbe decisamente molto più interessante di questa sulle toilette ‘gender’ (anche se ammetto difficilmente si riuscirà a catturare finalmente l’interesse del Cipriani pur non mancando di mandarci altri 20/30 suoi interventi su questo argomento).
        Ma non credo affatto che il ruolo del ‘gender’ si possa ridurre allo stesso identico ruolo svolto dai campionati di calcio (spero di non attirarmi le ire funeste di qualche tifoso :-)) o i reality…… no concordo con lei Prof. che la posta in gioco sia decisamente molto più alta.

  13. muggeridge on

    Magari minimizzare rende più sereni, però proprio adesso leggo sul televideo la notizia “Bufera su norme anti-gay in N. Carolina”. Si è mosso il Dipartimento della Giustizia USA per dire che la legge del N.Carolina cancella le norme contro le discriminazioni e viola le leggi federali sui diritti civili. Quindi lì l’hanno presa molto seriamente e siccome quello che succede lì puntualmente lo vediamo qui a tempo debito, non considererei una curiosità questa questione, benché si sia originata da un fatto “curioso”.
    Storicamente molti fatti banali sono stati all’origine di svolte storiche, spesso di rivolte (si pensi ai Vespri Siciliani, o alla vicenda di Balilla contro gli austriaci, o al “tea party ” in quelli che appunto diventeranno gli States…)

    • Alla fine comprendo appieno il punto di vista del Cipriani: se nei nostri tempi il buon senso prevalesse ancora non ci sarebbe che da sganasciarsi dalle risate di fronte a simili notizie; il problema è che a me sembra, ogni giorno che passa, essere senso comune una merce via via sempre più rara, come conferma l’atteggiamento del Dipartimento della Giustizia statunitense.
      Ecco perché i sorrisi del Cipriani non mi fanno altro che ricordare il vecchio adagio latino ‘risus abundat in ore stoltorum’; vecchio decrepito già ai tempi in cui il mio povero nonno indossava ancora i calzoncini corti, ma purtroppo sempre attuale.

  14. Io non ci sperei perche tanto se una cosa viene percepita un reato,o punisci il malfattore o cambi la legge.Su questo,parallelo o meridiano terrestre legge che trovi.Ma non lo vedi che basta applicare un po di quella che i romani chiamavano damnatio memoriae,per farli credere che esistono secoli oscuri,avessi una macchina del tempo per portare qua un medievale rabbrividerebbe per la superstizione,Dio almeno aveva un ventaggio,se non altro ci si ribellava con piu facilita,tolto questo,non esiste piu un assoluto per cui vale la pena cercare qualcosa oltre il proprio utilePensano pure che la democrazia sia un diritto,diritto qua o diritto la,secondo te altri devono stabilire la tua liberta,lo stesso ragionamento dello schiavo,secondo te crollato il nazismo o il comunismo non ci saranno piu regimi in occidente,ne manipolazione di massa,o propagande di Goebeliana memoria?La BCE e i mercati dicono che…..amen e gli uomini pisciarono nel bagno delle donne..non prima di aver inietato una discreta dose di buonismo,emozionalismo,rincoglionitismo per endovena con i soliti rabonitori,

  15. Pingback: Terreno insidioso: il gender scivola sui bagni. – Silvana De Mari Community

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