Guerra di religione

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E’ una guerra mondiale a pezzi, ma è una guerra di religione?

La questione è importante.

 

“Abbiamo bisogno di dire questa verità: il mondo è in guerra perché ha perso la pace. Quando parlo di guerra, parlo di guerra sul serio e non di guerra di religione. C’è guerra per interessi, soldi, risorse della natura, per il dominio sui popoli – ha spiegato – questi sono i motivi. Qualcuno parla di guerra di religione, ma tutte le religioni vogliono la pace. La guerra la vogliono gli altri, capito?”.

Queste parole di Bergoglio pronunciate sull’aereo che lo stava portando a Cracovia per la GMG 2016 hanno dato seguito a forti polemiche.

Per affrontare l’argomento meglio allora spostarsi su quanto detto riguardo allo stesso argomento dal Cardinal Angelo Bagnasco sul Corriere :

Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana: cosa ha provato sapendo del barbaro omicidio di Padre Jacques Hamel mentre celebrava la Messa?
«Direi cosa si prova anche di fronte a ciò che sta accadendo a ripetizione… C’è, preoccupante ed evidente, il progetto di un salto di qualità del terrorismo per far credere che ci sia una guerra tra religioni. Questo conflitto tra fedi non c’è, non esiste. Resta il pericolo che in tanti possano crederlo.

Allora è importante capire cosa effettivamente possano significare queste dichiarazioni.

Che gli autori degli atti terroristici di Parigi, Nizza e Rouen abbiano compiuto delle azioni inquadrabili come guerra di religione è un dato di fatto. Si può certamente affermare che è una guerra di religione quella da loro condotta. Ma se andiamo a vedere le parole esatte di Bagnasco troviamo che dicono un’altra cosa, parlano di “una guerra tra religioni“. Per affermare che esista una guerra tra “le religioni” è necessario che tutti gli appartenenti delle stesse si considerino in guerra con tutti i fedeli dell’altra religione. Si potrebbe dire che per parlare di guerra tra le religioni ci dovrebbe essere una dichiarazione in tal senso del Papa e della quasi totalità degli Imam. Questa condizione non si è verificata e quindi si può parlare di una guerra di religione ma non di una guerra tra religioni. Ma il senso sarebbe stato inequivocabile alle orecchie delle masse arabe, se il Papa se avesse parlato, avvalorandola, di una guerra di religione avrebbe detto qualcosa che sarebbe risuonato alle orecchie di miliardi di musulmani come una dichiarazione di guerra. Meglio quindi che egli abbia detto “Quando parlo di guerra, parlo di guerra sul serio e non di guerra di religione“. Inoltre egli deve tener conto dei tanti cristiani che vivono in terre islamiche e che dopo una dichiarazione del genere sarebbero messi in serio pericolo. Una situazione che ricorda la circospezione con la quale Pio XII doveva parlare del nazismo, mentre agiva invece decisamente, e che gli fu rinfacciata senza tener conto delle vite che furono così risprmiate.

La distinzione fatta è quindi fondamentale perché consente di dire che i cristiani non sono in guerra contro l’Islam, inoltre si deve riconoscere che una parte dell’Islam non appoggia questa guerra, al riguardo dobbiamo ricordare i soldati islamici della Siria che combattono l’ISIS-ISIL-Daesh molto più di quanto non facciano gli europei o statunitensi. Se questo è il significato delle parole di Bergoglio siamo davanti ad un caso in cui troppa sintesi nuoce al contenuto. Ovviamente non si vuole qui fare gli esegeti del Bergoglio pensiero ma solo prendere spunto dalle sue parole e di quelle di Bagnasco per fare delle riflessioni. Riprendendo sempre Bagnasco si vede quale sia effettivamente il suo pensiero:

Lei sa bene che il mondo musulmano non ha un vertice unitario come la chiesa cattolica e che è molto diviso.
«Certo, ma è bene che tutti i pezzi, anche i frammenti, di questo mondo condannino la violenza e il terrorismo ritrovando una certa unità almeno intorno a questo valore. Sarebbe essenziale se le tante realtà musulmane, pur nella loro differenza religiosa, rifiutassero esplicitamente e senza esitazione un fanatismo barbaro e omicida. Questo è il primo punto, essenziale, e speriamo che sia così».

Si ricorda che siamo quindi in presenza di una guerra di religione che non è guerra “tra le religioni”, anche perché come ricorda Ernesto Galli della Loggia in un articolo sul Corriere  l’Europa non è più il continente del cristianesimo:

Fatti oggetto a vario titolo, negli ultimi trent’anni (ma naturalmente tutto è cominciato assai prima), di una delegittimazione ideologico-culturale sempre più penetrante, l’impiego della forza, la dimensione dello Stato, e il Cristianesimo, più in generale il nesso religione-società, sono stati messi più o meno del tutto fuori gioco. In certo senso sono virtualmente — e agli occhi di molti «semplici», sospetto, inspiegabilmente — scomparsi dall’orizzonte sia pubblico che privato. È stata per gran parte l’opera di élite superficialmente progressiste, di debolissima cultura storica e politica, succubi delle mode, le quali hanno così creato un vuoto culturale e sociale enorme. Quel vuoto che da tempo forze torbidamente eterogenee hanno facilità a cercare di riempire con le loro ricette il più delle volte improbabili ma dalla presa emotiva potenzialmente sempre più forte.

Raramente capita di sentir parlare di azione di élite che hanno voluto certi cambiamenti, forze operanti nella direzione di un anti cristianesimo di cui si parla sul blog di Antonio Socci.

Riepilogando:

-Siamo in una guerra mondiale di tipo nuovo (liquido)

-E’ una guerra di religione ma non tra le religioni

-Le religioni coinvolte sono l’Islam e il capitalismo ateo al quale l’Occidente si è votato dopo aver rinnegato le sue radici cristiane. Ma molti islamici confondono l’Occidente col cristianesimo, si spiega così la guerra di religione contro il cristianesimo ma in realtà condotta contro nazioni atee che la loro guerra alla religione (e di religione, che piaccia o no perché l’ateismo è una fede) l’hanno condotta e vinta molto tempo fa.

E allora il secondo punto da affrontare è quello di chi ha voluto e vuole questa guerra.

La risposta sintetica è che questa guerra è voluta da realtà che se hanno una religione è quella della sopraffazione, del potere e del profitto, stiamo parlando di quella guerra tra “bande” che hanno preso il posto delle nazioni e che si sono impadronite degli stati. Una realtà la cui esistenza è stata rivelata dal Gen. della NATO ed ex comandante della missione in Kossovo, Fabio Mini.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

43 commenti

      • La teoria del complotto è stata buttata in caciara insinuando persino che il geoide su cui poggiamo i piedi sia in realtà un tavolo da biliardo.
        Penso invece che sia reale la regia per promuovere l’odio verso l’Islam. L’onda anomala parte da molto lontano … da quando Robert Zemeckis voleva farci credere che i libici potessero vendere il plutonio agli scienziati americani. Chiaramente stiamo parlando di fantascienza …

        • Promuovere l’odio verso l’Islam….. anche Magdi Allam disse una cosa simile recentemente, ma a che scopo ?
          Promuovere una nuova aggressione, questa volta a larga scala, contro i paesi islamici; una sorta di nuova ‘crociata’ ?
          Non mi sembra affatto plausibile….
          Far salire i movimenti di estrema destra ?
          Potrebbe essere, ma allora verrebbe da pensare che i mandanti potrebbero essere l’austriaco Hofer, la francese Le Pen etc. ipotesi che scarterei immediatamente anche questa.
          Cui prodest allora ?

          • Promuovere l’odio verso l’Islam
            E’ una idiozia… Tanto che i media sottomessi fanno sempre a gara a minimizzare e ad evitare di chiamare le cose con il loro nome…
            Far salire i movimenti di estrema destra ?
            Ma se da 20 anni non hanno fatto altro che distruggere, screditare e additare di tutti i mali peggiori questi movimenti?
            A partire da quei discorsi di Bush senior nel 1992 sul male dei movimenti nazionalistici che minavano il Nuovo Ordine Mondiale?

            E che fine hanno fatto Haider, Pym Fortuyn, e tutti gli altri? Cosa hanno tentato di fare con Farage? E Berlusconi che fine ha fatto?

          • Anche a me sembra una boiata colossale, non a caso ho commentato ‘ipotesi che scarterei’.

          • No direi che i media promuovano l’odio verso l’Islam ma che gli interessi geopolitici promuovono la guerra verso l’Islam, il che è un’altra cosa.
            Diciamo che li bombardiamo senza odiarli, siamo pur sempre l’Occidente civile.

        • La teoria del complotto è stata buttata in caciara insinuando persino che il geoide su cui poggiamo i piedi sia in realtà un tavolo da biliardo.
          Bastava che non la “buttassero in caciara” quelli che porti qui come testimonianza… Se uno abbocca a qualunque fandonia si presenta su internet, non fa la figura di quello affidabile, non trovi?
          Penso invece che sia reale la regia per promuovere l’odio verso l’Islam.
          Eh gia’ perche’ in 1400 anni quei poverini non hanno mai fatto niente vero? Quei cattivono dei cristiani, si’ con le crociate…

      • Ciao Jonioblu1, purtroppo David Icke con lafaccenda dei rettiliani potrebbe anche dire che 2+2 fa 4 ma le sue dichiarazioni non sono utilizzabili e porterebbero all’effetto opposto di invalidare anche le cose giuste eventualmente dette.
        Che ci siano delle manovre per suscitare artificialmente e alimentare uno scontro di civiltà possiamo dimostrarlo con altri dati.

      • Ma, a volte le verità potrebbero (e sottolineo l’uso del condizionale) anche essere narrate sotto forma di favole….. recentemente mi hanno raccontato che si faceva così in URSS.

        • Che sia in corso già una terza guerra mondiale l’ho sempre sostenuto sin dalla prima volta che Bergoglio ha usato questa espressione.
          Solo chi è fermo alle guerre di vecchia generazione ha bisogno delle dichiarazioni ufficiali di guerra per vederlo.
          Si tratta di guerre asimmetriche combattute con l’economia e le rivoluzioni colorate, le ONG e il terrorismo.
          Sono però pessimista e temo che presto però questi ultimi dubbi sulla guerra iniziata cadranno.

    • Dove le vedi le dichiarazioni filoamericane o filosioniste? Guarda che l’Arcivescovo mette in guardia dai jihadisti, non dai musulmani in genere, e ci dice abbastanza chiaramente che i jihadisti sono finanziati da sauditi e compari dopo essere stati creati e tuttora sostenuti dagli USA (i sauditi non agiscono contro il volere USA) e l’articolo che hai linkato sostiene pienamente quanto da me detto:
      “Si possono fermare o con la guerra o scovando dove sono i fondi che finanziano questi gruppi. Si deve ripensare completamente la politica internazionale. Sono tre anni che in Siria la politica usa questi gruppi, sono anni che avviene in Egitto, in Tunisia, in Somalia, in Afghanistan. Ci sono paesi che finanziano in modo molto aperto questi gruppi: la comunità internazionale non dice niente perché questi paesi hanno risorse petrolifere».”

      • Dove le vedi le dichiarazioni filoamericane o filosioniste?
        Prof., ha perso il dono dell’ironia? 😀
        dice abbastanza chiaramente che i jihadisti sono finanziati da sauditi e compari dopo essere stati creati e tuttora sostenuti dagli USA
        Per l’ennesima volta, NON HO MAI MESSO IN DUBBIO CHE ci siano USA e sauditi dietro l’ISIS.
        SPERO SI SIA DEFINITIVAMENTE CAPITO.
        Vediamo pero’ se USA e Sauditi riescono a mettersi dietro a gruppi di filippini che mettono bombe o buddisti che assaltano teatri…

        • Bene, finalmente siamo riusciti a spiegarci e a convenire su un punto.
          PS l’ironia me l’hanno fatta un po’ passare ma vedrò di recupararla… 🙂

    • Ci sarebbe da dire che il regime di Assad ha sempre avuto una connotazione laica, come quello di Saddam Hussein in Iraq, che ha sempre garantito il rispetto delle altre minoranze religiose (come quella cristiana).
      Ci sarebbe da dire, come hai appena scritto recentemente anche tu in risposta a PIERO, che la teocrazia islamica saudita finanzia abbondantemente Al-Qaeda prima (Osama Bin Laden e gli attentatori del 11/09 erano sauditi, non afgani) e l’ISIS ora.
      Mi piacerebbe infine poter conoscere l’arabo ed entrare in qualche moschea ‘nostrana’.

      • Sì pero’ diciamo tutto, che anche informare a meta’ equivale a mentire.
        Assad (soprattutto padre), Saddam ecc… saranno anche stati “laici” (e anche per questo nemici di regimi wahabiti e non) ma “rispetto delle altre minoranze religiose”… Chiedere ai curdi, please…
        Lo stesso Saddam aveva come vice Tareq Aziz, “cristiano” caldeo, intanto gasava i curdi e uccideva i nemici mettendoli in un enorme tritacarne (dalla parte dei piedi, cosi’ soffrivano di piu’).
        Aveva il vice “cristiano”, un po’ come dire che grazie al “cristiano” Alfano non si sono fatte le adozioni da parte dei gay…
        Osama Bin Laden e gli attentatori del 11/09 erano sauditi, non afgani
        Bin Laden e i suoi saranno stati pure sauditi, ma l’Afghanistan ha offerto loro rifugio e protezione, tanto che persino l’ONU ha approvato l’operazione.
        Pe non parlare del Pakistan, il VERO creatore di Al Quaeda e protettore (tanto che lo hanno tenuto nascosto per 8 anni) e doppiogiochista, anche nel vendere tecnologia nucleare alla Corea del Nord.
        Non datemela a bere, volete dire che con una simile caccia all’uomo (piu’ prestigio interno che per reale finalita’ strategica) senza un componente doppiogiochista come il pakistan Bin Laden (o chi per esso) avrebbe avuto REALMENTE vita altrettanto facile?
        Chiedetevi (e questo lo chiedo espressamente a te Davide) QUANDO e’ stato disponibile l’ IPv6… 😉

        • Mah…. Bin Laden era un socio d’affari di GWB di lunga data, ed anche le circostanze ‘ufficialli’ della sua dipartita sono lungi dall’essere chiare (l’unica foto del suo cadavere è stata subito ritirata dalla circolazione essendo risultato un grossolano falso).
          Per quanto riguarda Saddam Hussein, Gheddafi e Assad concordo sul fatto che siano stati dei despoti sanguinari, ma alla fine erano gli unici capaci di tenere a bada l’estremismo islamico nei loro paesi; per di più in Siria ed Iraq le minoranze cristiane non erano certo perseguitate.
          PS: trovo decisamente irriguardoso il paragone tra il nostro Alfano e Tareq Azis; ritengo che la memoria di quest’ultimo meriti molto più rispetto.

          • Concordo, soprattutto per quel che riguarda Tareq Aziz, un uomo da rispettare, trovo ingiurioso un accostamento con Alfano.
            Se poi i despoti sanguinari vanno eliminati Obama e tutto l’establishment USA che ci sta a fare ancora lì?
            Dovrebbero autobombardarsi.

        • Piero, da te una cosa come quella del tritacarne non me l’aspettavo. Come fai a riportare come vera una notizia così fortemente sospetta di propaganda?
          Soffermarsi sulla protezione data dall’Afghanistan a Bin Laden dopo che lui era stato “creato” e foraggiato da USA & Co. e sapendo che i rapporti con i servizi pakistani erano ottimi mi sembra un tantino parziale. Mi sai dire invece quali prove hanno fornito all’Afghanistan della colpevolezza di Bin Laden nell’11 settembre per chiederne la consegna?
          Da quello che emerge ultimamente avevano invece le prove delle responsabilità saudite: perché non hanno bombardato loro?
          Non ritieni che l’invasione dell’Afghanistan sia stata decisa a prescindere dalla cattura (tra l’altro fallita miseramente) di Bin Laden?

          • Come fai a riportare come vera una notizia così fortemente sospetta di propaganda?
            Certo, il tipino era uno che faceva offerte votive e si recava spesso in moschea, vero?
            Insomma, ‘sto Saddam era ‘no stinco de santo (quando era “laico”) o era un mostro (quando faceva la guerra “per procura” all’Iran)?
            Soffermarsi sulla protezione data dall’Afghanistan a Bin Laden dopo che lui era stato “creato” e foraggiato da USA & Co. e sapendo che i rapporti con i servizi pakistani erano ottimi mi sembra un tantino parziale.
            I VERI creatori di AlQuaeda sono i pakistani, con il loro servizio segreto ISI.
            Da una parte combattevano i Sovietici, dall’altra propagavano l’integralismo islamico in giro per il mondo. Non e’ che, specialmente i servizi segreti, fanno una cosa per un UNICO scopo.
            Mi sai dire invece quali prove hanno fornito all’Afghanistan della colpevolezza di Bin Laden nell’11 settembre per chiederne la consegna?
            Credo che neppure quando lo stesso Bin Laden in video si e’ autoaccusato di aver fatto tutto, ci credereste… Contenti voi… Oooops, ma questa cosa somiglia tanto a quanto si dice qui del neodarwinismo. Ci ha pensato?
            Non ritieni che l’invasione dell’Afghanistan sia stata decisa a prescindere dalla cattura (tra l’altro fallita miseramente) di Bin Laden?
            E grazie! i Pakistani, con la scusa della collaborazione con gli USA, gli facevano le soffiate e lo salvavano sempre!
            Certto, un paese come l’Afghanistan, RICCO di materie prime… Una preda ambitissima nel carniere degli USA (che tra l’altro ha raggiunto l’indipendenza energetica con petrolio prodotto in proprio)

          • Piero, ti rendo conto del fatto che oltre a ripetere slogan e stereotipi non porti alcun argomento degno di questo nome?
            -Su Saddam ti dico che hai riportato una probabile bufala e cambi discorso dicendo che non era uno stinco di santo.
            -Bin Laden è stato creato per combattere l’URSS e la responsabilità USA è apertamente ammessa, se poi il Pakistan voleva propagare l’integralismo islamico in Afghanistan mi devi spiegare per quale motivo.
            -Invece di dirmi quali sono le prove del ruolo di Bin Laden nell’11 settembre mi accusi che non crederei neanche ad una confessione. No Piero, ti ho chiesto quali prove siano state portate. Ebbene io che non amo le chiacchiere sterili ti riporto la scheda dell’FBI nella quale l’accusa per l’11 settembre non compare.
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  1. Secondo me questa è una guerra di religione.
    Quasi tutte le religioni soccombono di fronte alla modernità. la modernità è atea, il numero degli atei è in impressionante ascesa in tutto il mondo, è quella la religione del futuro.
    Il Cristianesimo pensa (giustamente) di avere una risposta alla modernità e anche se la veste religiosa del cristianesimo è destinata a scomparire il suo messaggio, la “buona notizia” continuerà ad avere un senso per l’uomo moderno desacralizzato.
    Ma i mussulmani che meglio hanno compreso questo processo vedono che loro non possono reggere il confronto con la modernità, che la loro religione nel mondo moderno è condannata e per questo dichiarano guerra santa alla modernità. Io capisco le loro motivazioni e capisco che, in un certo senso, non possono fare altro.
    Certo per lanciare una guerra santa bisogna muovere le masse e ogni pretesto è buono, la causa palestinese, l’imperialismo russo (Afganistan) , quello americano (Iraq. Inoltre per fare una guerra ci vogliono soldi e quindi guerra a pezzi, guerra per interessi, soldi, risorse della natura, Tutto fa brodo ma le vere motivazioni sottostanti sono filosofiche, molto più profonde e sotto c’è una guerra di religione, la guerra di una religione che combatte per la sua sopravvivenza. Il tentativo di isolare il mondo mussulmano costringendolo con la forza a tagliare con la modernità.

  2. Sì ma………

    Come ho già detto nei post di commento in “Strategia della tensione 2.0: il marketing del terrore” di quale islam parliamo? Dei wahhabiti? Dei Sunniti non Wahhabiti? Degli Ismaeliti? Oppure degli Sciiti? o………….
    L’islam ha tante facce diverse nelle sue differenti sette e non sono affatto tutte uguali.
    Hanno tutte una radice però che è il corano e il corano è un libro per lo meno ambiguo in molte sue parti, dichiarando che cristiani ed ebrei non devono essere toccati e costretti a convertirsi per poi dire che non devono essere toccati e costretti a convertirsi se pagano la Jizya (che non può essere pagata mandando un servo ma deve essere pagata pubblicamente e con umiliazione) e per dire infine che tutti gli idolatri che non si convertono devono essere messi a morte.
    Ora il problema è che i cristiani sono dhimmi (custoditi, protetti) in quanto fanno parte delle religioni del libro, ma nello stesso tempo sono idolatri che adorano 3 dei: il padre, il figlio e Maria, nella loro concezione.
    Quindi è concesso interpretare secondo la bisogna del momento.
    Secondo problema: la collocazione, l’Islam divide la terra in dar al-islam (terra dell’Islam) e dar al-harb (terra della guerra, o dar al-kufr cioè terra dei miscredenti), e già l’intercambiabilità di queste due definizioni mi pare foriera di poco buone prospettive sopratutto alla luce delle leggi islamiche sui trattati di pace (non possono essere fatti se la parte islamica è superiore in forza, non possono essere perpetui, hanno sempre una scadenza) e l’atteggiamento da tenere a riguardo della menzogna (che è considerata un male ma relativamente):
    “Certamente colui che dice la verità riguardo al suo fratello musulmano creandogli dei problemi, presso Iddio è un bugiardo, e certamente colui che dice una bugia riguardo al suo fratello musulmano, evitandogli così un danno, presso Iddio, è un veritiero”

    e ancora

    “Certamente Iddio ama la bugia in caso di opportunità e bene, e detesta la verità che è causa di corruzione”

    Senza contare che l’arabo è una lingua ambigua di per sè stessa (gli Ebrei considerano l’arabo un dialetto corrotto e grezzo e viscido) prova ne sia che un contratto internazionale (parlo dell’Arabia Saudita) è sempre scritto in due lingue, la lingua del secondo contraente (in genere l’inglese) e l’arabo e che la copia valida ai fini legali presso i tribunali arabi è ovviamente quella araba; stranamente nessuno con esclusione della Ferrero che si era preso per avvocato difensore un principe di casa Saud, ha mai vinto un contenzioso contrattuale in Arabia Saudita.

    Insomma mi sembra ce ne sia abbastanza per diffidare anche delle professioni più lusinghiere e moderate che vengono da quella parte.

    TIMEO DANAOS ET DONA FERENTES

    Io continuo a credere che l’Islam sia esclusivamente un mezzo di gestione del potere, se proprio vogliamo trovare una “religione” che risponde esattamente alla definizione marxista di “oppio dei popoli” non potremmo trovare di meglio.

    Nei commenti dell’articolo precedente, Enzo ha fatto cenno al Sufismo.
    Il Sufismo è la corrente spiritualista dell’Islam, spiritualista però non vuol necessariamente dire religiosa o spirituale nel senso che diamo noi alla definizione, anche se certamente questo è anche presente, il Sufismo ha anche molto da spartire con l’esoterismo, ed è organizzato in confraternite chiuse (ricorda qualcosa?) quindi da prendere un po’ con le molle.
    In ogni caso, anche ammettendo che il Sufismo sia autenticamente spirituale e religioso e certamente questa è l’immagine che vorrebbe dare, è una corrente che è uscita sconfitta storicamente dalla corrente legalista.
    Oggi come oggi quello che vediamo sono i brandelli del Sufismo e i Sufi sono guardati con sospetto.

    Ora consentitemi di dire una banalità:
    Gli islamici sono esseri umani e come tutti gli esseri umani si pongono le stesse domande che ci poniamo noi, solo che loro è meglio se le pongano in privato, non si sa mai, e hanno le stesse aspirazioni che abbiamo noi, la famiglia, una vita tranquilla e dignitosa ecc.

    Ecco perchè io sostengo che si possono trovare punti di convivenza a livello umano e anche politico ma non a livello religioso.
    Anche perchè:
    1) loro ci disprezzano perchè ci considerano apostati anche rispetto alla nostra religione. E come dar loro torto?
    2) Se, ammesso e non concesso, ma per me è così, la religione Cattolica, ma estendiamo pure il concetto a tutte le religioni Cristiane, che personalmente considero un errore, è vera non può esserci un’altra religione vera per cui l’Islam è falso, quindi da combattere non da integrare.

    Combattere l’Islam però non significa affatto andare a bombardarli un giorno sì e l’altro anche ma semplicemente rimanere saldamente aggrappati alle proprie radici e non cedere ad ogni pretesa o addirittura anticipare rendendoci ai loro occhi oltre che idolatri (a causa della Trinità malintesa) Apostati (a causa del tradimento dei valori cristiani delle nostre società) anche ridicoli e disprezzabili.

    Su questa già complesse e delicate questioni sono andati ad innestarsi altri problemi squisitamente politici, parlo della politica imperiale di Inghilterra (Saudi Arabia, Giordania, Iraq, Qwait, Bharain, Egitto) e Francia (Siria e Libano, Algeria, Tunisia) per tacere la costituzione dello stato di Israele e dei patetici tentativi Italiani.

    Le potenze coloniali hanno creato stati dove prima c’erano tribù e comunità o “regni” molto limitati territorialmente, come al solito appoggiando dei satrapi locali.
    Tutti abbiamo visto, immagino, il film Lawrence d’Arabia, un film che io amo tantissimo a causa del mio inguaribile romanticismo e dei ricordi che mi suscita guardarlo che riguardano la mia infanzia a Ryhad.
    Purtroppo è ben evidente a tutti che quella è solo la narrazione che vogliono far passare ma quel periodo è stato il seme dell’odio piantato.
    Al vecchio Faysal (quello interpretato da Alec Guinnes) della famiglia Ashemita (Come il re di giordania) tradito e preso in giro da inglesi e francesi (Accordi Sykes-Picot) succedette suo figlio e fino alla morte di Ibn Saud e alla successione del figlio maggiore Saud nel 1953 le cose andarono mediamente bene (il re fece buon viso a cattivo gioco) , ma è sotto il regno di Ibn Saud che gli americani scoprono il petrolio nella zona di Damman (area a maggioranza Sciita, per la cronaca) e Ibn Saud si accorda con gli Americani e consolida il regno con una politica matrimoniale accorta, scegliendosi le sue 4 mogli, a rotazione, fra quelle delle tribù più importanti.
    All’intronazione di Saud (figlio) cominciano i guai infatti il soggetto era interessato solamente a godersi i soldi del petrolio (cavalli, lusso sfrenato, oltre 350 mogli, se pur a rotazione di 4 in 4, e quasi 600 figli) e fu convinto ad abdicare nel 1964 in favore di suo fratello minore Faysal II che era una persona morigerata, colta ed accorta ed è stato un riformatore in molti settori.

    Faysal II fu assassinato da un nipote nel 75 e da lì in poi siamo alla storia contemporanea.

    Il peccato originale dei Saud risale al periodo fra il 700 e l’800 quando strinsero un patto di ferro con Wahhab, un integralista legalista intransigente per divenire la tribù dominante.

    Hanno utilizzato la religione come strumento di potere e hanno potuto farlo agevolmente perchè, a mio parere, è proprio con questa funzione che tale religione era stata costruita.

    Ora questa famiglia potente grazie al petrolio, deve il suo potere a 2 fattori:

    1) il Wahhabismo
    2) l’inghilterra

    L’inghilterra ormai è out tanto i danni li aveva già fatti, conta qualcosa solo in Baharain, sostituita in toto dagli USA (ARAMCO- Arabian American Oil Company), rimane il Wahhabismo.

    Il gioco che fanno i Saud è quello che hanno sempre fatto, utilizzare la religione per scopi politici ed espandere il proprio potere anche territorialmente, Siria e Iraq erano ostacolo a questo perchè laici e quindi andavano distrutti sopratutto in considerazione che hanno petrolio (Iraq) e sono proprio in mezzo alla strada dei possibili oleodotti e gasdotti che dovrebbero sboccare nel Mediterraneo.
    Questo interesse Saudita coincideva con l’Interesse del Quatar degli Al Thani e con quelli dello zio Sam.

    Parlando del vecchio zio e dei sauditi, basta prendere dei vecchi numeri di quella rivistaccia che porta il nome di “Soldier of Fortune” per verificare che quelli che adesso sono i nefasti Talebani sono un prodotto USA (per cacciare la Russia) e Saudita tramite Osama Bin Laden ricchissimo Saudita di origini Yemenite che si è preso la briga, per interessi di famiglia, di organizzare quella che poi diventerà Al Quaeda.

    Quando si dice che non è una guerra tra religioni è in parte corretto ma allo stesso tempo non lo è, dipende da quale punto di vista si guarda.

    Non è una guerra fra l’Islam nella sua interezza contro la cristianità e nemmeno una guerra di tutta la Sunna contro la Cristianità ma lo è certamente da parte del Wahhabismo che combatte anche contro quelli che considera apostati e scismatici (Sciiti ecc.), e lo è perchè i Saud e gli Al Thani vogliono che lo sia perchè sperano di poter trarre dei vantaggi ma anche perchè serve loro come aggregante sociale.
    Gli Americani approffittano di questa pecca per i propri interessi e coè dominare su tutto il Medio Oriente dove controllano praticamente tutto il petrolio ed il gas (sia tramite società miste che per mezzo dei petroldollari) e sostituire la Russia come fornitore verso l’Europa prendendo così i classici due piccioni con una fava e fingendo di combattere questa scheggia impazzita che in effetti finanziano, armano e addestrano per interposta dinastia.

    Ma questi Jihadisti da dove vengono? A parte i mercenari occidentali di blackwater e altre associazioni benefiche, la maggioranza sembra e devo dire sembra non avendo dati precisi ma solo fonti verbali non totalmente affidabili, vengano dal Maghreb e dal Caucaso più qualche Saudita, non molti sembra, che in cambio della scarcerazione (le carceri saudite sono un inferno) hanno accettato di combattere e qualche poveraccio che non ha avuto la fortuna di appartenere alla famiglia giusta.
    Da ultimo, molti “Europei” cioè oltre a qualche convertito, in maggioranza si tratta di emigrati di seconda e terza generazione.
    Questi giovani perduti hanno visto fallire qualsiasi progetto di integrazione in parte a causa della loro religione (parere mio) e in parte a causa del razzismo europeo, io credo che la colpa possa essere ripartita al 50%.
    Questa gente che nei loro genitori disillusi dalle “indipendenze” aveva preso la dura strada dell’emigrazione sperando in una vita migliore affronta oggi una seconda disillusione nella totale mancanza di prospettive e si rifugia nelle radici, vere o presunte, trovando cattivi maestri finanziati dai sauditi che li indottrinano e tramutano il loro odio da emarginati in disprezzo e odio religioso.

    In questo senso è una guerra tra religioni, il problema, purtroppo è che noi non vogliamo combatterla e quindi soccomberemo.
    Per poter combattere questa battaglia ci manca il nerbo delle nostre radici che abbiamo rinnegato, ci manca il coraggio di riconoscere gli errori fatti nei confronti di quei popoli (siamo diventati come gli americani “non si deve mai chiedere scusa, è un segno di debolezza”) e non abbiamo l’interesse a rivedere i rapporti con certe satrapie perchè si rischia di perdere denaro.

    Ovvio che non parlo di noi e di loro come popoli, entrambe le parti effettivamente sono vittime di questo sistema e i manovratori di entrambe le parti sono d’accordo.

    In questo senso non è una guerra fra religioni ma effettivamente potrebbe essere più assimilabile ad una guerra di classe se la guardiamo con i nostri occhi ma io sono convinto che guardandola con gli occhi di un arabo lo sia eccome e mi importa poco se questa persona sia plagiata o meno, ormai abbiamo superato il punto di non ritorno e quello che non è stato fatto quando doveva esserlo non lo possiamo fare adesso.

    E’ una guerra fra religioni perchè:
    1) L’islam è ambiguo e permette facili manipolazioni, sopratutto nella sua forma ferocemente legalista del Wahhabismo.
    2) I Saud sanno questo e lo sfruttano a proprio favore
    3) gli americani sanno questo e lo sfruttano a proprio favore
    4) I disperati si fanno plagiare credendo di ritrovare un’identità perduta e una speranza distrutta in questa religione ambigua ed il cerchio si chiude.

    Capisco la prudenza del Papa, che giustamente cerca di proteggere le minoranze (ormai ridotte al lumicino) Cristiane, ma anche il papa dovrebbe arrendersi alla realtà, e il suo parlare dovrebbe essere sì sì, no, no, tutto il resto viene dal demonio.
    Quando l’interlocutore non vuole dialogare ma tagliarti la testa è il momento di prendere la spada e difenderti, questo è il momento per la X crociata o dell’estinzione culturale terzium non datur.

    L’Europa dovrebbe prendere esempio dalla guerra di Cecenia, fino a che non si è deciso di combattere seriamente la situazione non faceva che incancrenirsi, cambiata disposizione e di conseguenza cambiate le azioni, la cancrena è stata recisa. E’ stato bello? No, certamente. E’ stato giusto? Io non ho dubbi, sì lo è stato.

  3. Integrazione a parziale rettifica:

    Dopo questa considerazione postatami da Enzo su FB:

    “Temo anche che soffiare sul fuoco della guerra di religione apra la strada a chi vede nelle religioni la radice di ogni male (vedi Richard Dawkins) e che alla fine verrà fornito il pretesto per limitare sempre più la libertà religiosa. Alla fine del percorso intravedo la messa al bando dalla società della religione in sé in quanto fonte di conflitti. Non favoriamo questa manovra.”

    Devo rivedere le mie conclusioni.
    Non avevo considerato questo aspetto e mi ero fatto prendere dalla foga.
    Pur restando abbastanza convinto che nolenti o volenti non possiamo sottrarci alla responsabità, il rischio è davvero grande per cui per il momento sospendo il giudizio e medito.

    • Come ho detto sopra concordo sull’accurata analisi, su quale sia la risposta giusta per non cadere in trappole di vario tipo trovo condivisibile prendere il tempo per meditare.

    • Da ateo (ex) integralista, fino a qualche tempo fa condividevo in toto il pensiero di Dawkins su questo punto…. ma basta riflettere minimamente sul fatto che la religione è sempre stata un pretesto dietro alla quale si sono nascosti pretesti politici ed economici.
      Anche abolendo le religioni (cosa che NON auspico in nome del principio della libertà di pensiero ed opinione) sarà facilissimo trovare altri pretesti in nome dei quali scannarsi vicendevolmente.
      L’argomentazione di Dawkins contro le religioni è quindi totalmente disonesta da un punto di vista intellettuale.

    • Se posso dire, non è la religione in sé il problema… ma sono gli interpreti fondamentalisti della stessa, di tutte le parrocchie. Ricordo una figura di religioso grandiosa, Charle de Focauld, capace di mediare sempre e amato traversalmente anche da non cristiani, ucciso dai predoni in Africa… Se a capo di qualunque religione ci fossero tali carismatici della pace i problemi sarebbero azzerati.

  4. “L’amico del mio amico è amico mio”, ma come la mettiamo tra USA, Israele e Arabia Saudita ? Tutti sanno che gli USA sostengono Israele contro tutto e contro tutti e tutti sanno che l’Arabia Saudita non può assolutamente essere amica di Israele. Quindi anche questa alleanza degli USA con l’Arabia Saudita è ingigantita dall’antiamericanismo, è del tutto evidente chi è il maggior alleato mediorientale degli USA, è Israele, quindi i buoni rapporti con l’Arabia Saudita e i Paesi del Golfo sono giusto il frutto di un’abile gestione delle relazioni internazionali da parte degli USA. A meno di non considerare Israele un altro sostenitore dell’Isis, cosa che ogni tanto viene anche detta, ma qui non si capirebbe bene quali sarebbero i vantaggi. Diciamo che gli USA devono operare con relazioni a 360°, ma non c’è dubbio che messi di fronte a una scelta obbligata, non butterebbero dalla torre Isreale, ma gli stati musulmani mediorientali.
    Piuttosto nel parlare del “cattivo” Islam, non si può non ricordare che questo è stato svegliato proprio dalla presenza di Israele in zone islamizzate. Non mi sentirei quindi di dire che Israele non doveva nascere per questo motivo, quindi trovo assurdo dare la colpa di questo risveglio dell’Islam alle potenze anglosassoni, ma non posso nemmeno darla agli ebrei. Non c’è “colpa”, solo storia e per un credente questa è guidata da Dio (sicuramente lo è se si parla di Israele, dopo duemila anni).

    • Piuttosto nel parlare del “cattivo” Islam, non si può non ricordare che questo è stato svegliato proprio dalla presenza di Israele in zone islamizzate

      Non e’ assolutamente vero che Israele si e’ “piazzata” in zone precedentemente “islamizzate”. Ai primi del ‘900 c’erano pastori SIRIANI che pascolavano e non c’erano insediamenti islamici stabili e numerosi. La “Palestina” non e’ mai esistita, quello era il nome dato A SPREGIO dai Romani alla regione per cancellare il vecchio Israele.
      D’altra parte, nel 1948, lo stesso giorno della nascita del moderno stato di Israele, l’ONU aveva dichiarato anche la nascita dello stato della “Palestina”, ma gli islamici hanno attaccato Israele. Il resto e’ storia, che con un po’ di realismo e obbiettivita’, si puo’ leggere tranquillamente…

      A meno di non considerare Israele un altro sostenitore dell’Isis, cosa che ogni tanto viene anche detta,
      E’ vero, ogni tanto viene detta, e spero tanto di non sentirla qui. Come quella che Soros e’ ebreo, Rockfeller anche e degli “ebrei che ballavano l’11 settembre” (e con quel “e’ ebreo” capite tutti quello che si vuol dire veramente).
      Faccio fatica a comprendere come mai non riusciate a capire, qui nel blog, che un’azione diplomatica possa anche generare due o piu’ eventi piu’ favorevoli a chi li fa. Certamente con l’ISIS che combatte contro stati una volta “laici” come Siria e Iraq l’Arabia vuole “punire” tali regimi che appunto sono “laici” e le contendono la leadership regionale, Israele ha due (o piu’) nemici in meno da controllare, e d’altra parte ISIS si guarda bene dall’attaccare Israele (tanto ci pensano i palestinesi stessi dall’interno, o Hezbollah) perche’ prenderebbe una scoppola spaventosa (perche’ gli RPG e i visori infrarossi bisogna saperli utilizzare, anche con un M1A1 se ti trovi di fronte un blindato israeliano te la fai sotto se ha fatto un addestramento di 2 mesi) e questo avrebbe un effetto disastroso davanti all’opinione pubblica islamica (l’ennesima figuraccia di uno stato islamico distrutto da Israele).

      • Benissimo, se il territorio di Israele non era islamizzato cadrebbe del tutto la questione delle crociate che tanto scatena gli islamici… 🙂
        Non si capisce quindi contro chi abbiano combattuto per secoli i crociati su quei territori. Anche la strage crociata di ebrei e musulmani alla presa di Gerusalemme sarebbe quindi un falso storico e neanche il più ardito degli apologeti oserebbe affermare tanto 🙂

    • Ma davvero credete che Israele non potrebbe collaborare con i sauditi e viceversa?
      Entrambi hanno per nemici gli sciiti e tanto basta in una regione dove tutti sono in guerra contro tutti.
      Che l’IS non attacchi Israele perché ha paura di una “scoppola” non sta in piedi, allora non dovrebbe neanche mettersi contro gli USA… ah, pardon, è a noi che fanno credere che gli USA combattono l’IS!

  5. I soldati islamici della Siria(e dell’Iran, libanesi di Hezbollah ecc..), che conbattono l’ISIS molto più della coalizione internazionale, sono tutti SCIITI E ALAUITI.
    Mentre l’ISIS e i suoi alleati/nemici di Assad(Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Fronte Islamico ecc…) sono tutti SUNNITI e Salafiti.
    Riassumendo, due diverse correnti dell’Islam, da sempre in contrapposizione, si stanno facendo guerra per il dominio territoriale in Siria e Iraq.
    Se non è guerra di religione e tra religioni questa, cos’altro serve per definire una guerra di religione?
    Secondo la logica espressa in questo post, nemmeno la crociata dei cattolici contro i catari fu guerra di religione?!

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