L’ultimo uomo, video #1 | Edward Bernays e la manipolazione del femminismo

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Come avvengono i cambiamenti di paradigma: le tecniche di Edward Bernays

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https://youtu.be/-EdHvSiGL1c

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

20 commenti

  1. Buongiorno Prof….
    Mi perdoni la banalità dell’intervento, ma credo che alla fine il femminismo (non nel senso della sacrosanta rivendicazione da parte delle donne della loro dignità come esseri umani, intendiamoci !!!!) non sia altro che un aspetto del folle delirio ideologico, oramai del tutto incontrollabile, che sta ossessivamente pervadendo ogni aspetto della nostra società, sia nella vita pubblica che in quella privata….. ecco quindi il ‘gender’, le famiglie ‘arcobaleno’, il ‘politicamente corretto’, i ‘diritti’ (ed i doveri dove sono ?) delle ‘minoranze’ etc. etc…..
    Mi creda Prof. io del comunismo conobbi, unicamente da turista, solo quello ungherese (tra l’altro molto ‘soft’ rispetto agli altri regimi) nell’Agosto 1986, con la ‘capa’ concentrata su una compagnia di classe delle superiori piuttosto che nell’osservare la realtà che stavo visitando; ma non credo di sbagliare di molto nell’affermare che la nostra propaganda abbia oramai raggiunto livelli paragonabili vigenti nelll’era Honecker nella ex-DDR.
    Saluti

    • Proprio di questo si tratta Davide, della strumentalizzazione di qualcosa di giusto e condivisibile per far passare in “allegato” qualcosa di ideologico.
      Il diritto all’uguaglianza e al rispetto si trasforma nell’affermazione di nuovi stereotipi che siano funzionali alla società del profitto, le minoranze diventano arieti con i quali abbattere porte e imporre nuovi modelli sociali.
      Per il resto siamo di molto avanti alla propaganda della DDR, i mezzi sono più raffinati e in molti sono più o meno consapevolmente complici.
      Un caro saluto.

      • ‘funzionale alla società del profitto’…. quest’ultimo punto mi lascia poco d’accordo, alla fine ne esisterebbero diverse migliaia di modi per racimolare gli stessi soldi, se non di più.
        Il punto a mio modestissimo avviso è che si tratta di un vero e proprio folle delirio ideologico (la Storia ci insegna che non sarebbe certo il primo) oramai completamente sfuggito di mano, ed è proprio questo il motivo principale della mia preoccupazione.

          • Vede prof., si ricorda cosa disse ad un certo punto il Manzoni ne ‘il 5 Maggio: ‘fu vera gloria ? Ai posteri l’ardua sentenza’.
            Ecco, io penso che solo tra diverse generazioni, quando questa fittissima nebbia sarà dipanata, la razionalità (intesa nell’accezzione positiva del termine) sarà finalmente ritornata (ammesso e non concesso che ciò potrà avvenire) e noi miseri protagonisti/spettatori di questa grigia rappresentazione teatrale nella tomba oramai da diverse generazioni, si potrà cercare di dare una spiegazione obiettiva sulle cause, sulle motivazioni e sulle varie dinamiche di tutta questa complessa fenomenologia.
            Chiedersi adesso il perché alla fine è solo ‘aria fritta’ e si rischierebbe unicamente di fare la stessa fine di quei famosissimi teologi bizantini che, mentre Maometto II assediava Costantinopoli, loro non trovarono di meglio che mettersi a discutere sul sesso degli angeli.
            Non me ne voglia Prof., perché questa mia osservazione non è diretta solo a lei, ma anche a me.

          • Sono così d’accordo Davide che se vai a vedere l’articolo di inizio stagione ho detto proprio questo, la battaglia è ormai casa per casa.
            Non vorrei però correre il rischio di togliere profondità alla trattazione e alla discussione, anche certe speculazioni possono servire.

          • @Enzo: confesso che mi è sfuggito; sono così impegnato in questo periodo……
            Lo andrò a ripescare.

  2. MA in effetti anche il femminismo, come tanti altri “movimenti di liberazione”, è iniziato con dei buoni propositi e poi è stato traviato. Lo dimostra anche il fatto che, per le loro battaglie, le femministe usano dati falsi.

    • Concordo, il femminismo è stato da subito strumentalizzato in tutti i modi, una buona campagna d’informazione sarebbe proprio quella volta a mostrarlo e a indurre una depurazione dei contenuti ideologici seprandoli da quelli di giusta uguaglianza e rispetto.
      Comunque si tormerà a parlare di questo.

    • Va detto ovviamente che le battaglie delle suffragette, per ottenere la piena emancipazione di voi donne, sia comunque stata una battaglia legittima e sacrosanta.

  3. la tecnica ormai è utilizzata massivamente e funziona.
    Mi ha colpito però un’altra cosa: la colonna sonora del filmato ed in particolare qull’ultima frase “tango della ribellion”.
    Per me la dice lunga sulla predisposizione della nostra attuale “inciviltà” ad azioni distruttive, la ribellione priva di un oggetto specifico, rispetto ad azioni costruttive.
    Con una tale forma mentale è evidente che si è pronti ad accogliere qualsiasi cosa risulti essere “ribelle” e nuovo, poichè il vecchio, non importa quanto stabilizzato e quanto faticosamente costruito è sempre e comunque qualcosa da abbattere in favore del nuovo che è buono a prescindere.
    Questo fa di noi i soggetti ideali della manipolazione.

    • Valentino, quella di cui parliamo è l’idea del “progresso” per cui tutto ciò che viene dopo è meglio di quel che c’era prima, è il messaggio contenuto nella marca del progresso vetero darwinista in cui la scimmia diventa uomo.
      Oggi, come giustamente ci viene fatto notare, il neodarwinismo rifiuta la marcia dl progresso, quello che viene dopo non è meglio di quel che c’era prima perché non esiste più un concetto di riferimento, non esiste migliore o peggiore, esiste l’hic et nunc che domina con le sue contingenze, le sue mode e capricci.
      Con questa visione antropologica la manipolazione diventa un gioco da ragazzi.

  4. “Va dove ti porta il gregge”, parafrasando sembra essere questo il nuovo paradigma delle società, d’altra parte non è che il titolo originale di quel libro che confesso non aver letto fosse molto indovinato visto che il cuore spesso è pavido esceglirà comunque il gregge.
    Tutto per meno, molto meno, di un piatto di lenticchie

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