Sopravvissuto al morbillo

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Il morbillo sembra essere la nuova minaccia sistemica, l’ultimo grido in fatto di condanna della scelta di non effettuare il vaccino.

Ma all’aumentare di queste operazioni mediatiche i dubbi anziché diminuire crescono.

 

Ebbene sì, sono un sopravvissuto al morbillo, mi sento un po’ come Fra Cristoforo durante la peste del ‘600. Eppure non ci avevo mai pensato di essere scampato a tanto pericolo, all’epoca le famiglie incoraggiavano i bambini a non evitare i compagni malati perché prendere il morbillo in giovanissima età significava immunizzarsi senza problemi.

A  leggere cosa scrivono i quotidiani in questi giorni sembra invece che il morbillo sia diventato qualcosa di molto più temibile, addirittura il Corriere della Sera parla di una percentuale di ricoveri pari al 41% dei casi, un’enormità:

Nel nuovo report si specifica che nel 33% dei casi si è avuta almeno una complicanza, nel 41% un ricovero e nel 14% un accesso al Pronto Soccorso. Ci sono stati 113 contagi tra gli operatori sanitari.

Colpisce la cifra dei 113 contagi tra gli operatori sanitari, con un numero così elevato viene da pensare che i veri antivaccinisti si nascondano tra di loro.

Quel 41% di ricoveri sembra però non concordare con quanto riportato sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità che indica una virulenza molto diversa:

Il morbillo non ha sintomi gravi, provoca principalmente un’eruzione cutanea, simile a quelle della rosolia o della scarlattina. Dura tra i 10 e i 20 giorni.
Una volta contratto, il morbillo dà un’immunizzazione teoricamente definitiva, quindi non ci si ammalerà più per l’intera durata della vita.

Il morbillo è diffuso in tutto il mondo. È una delle più frequenti febbri eruttive, sebbene sia molto meno comune da quando è in uso la vaccinazione con richiamo.
Nei Paesi a clima temperato, colpisce i bambini verso la fine dell’inverno e a primavera.
In Italia la malattia deve essere obbligatoriamente notificata alle autorità sanitarie.

I primi sintomi sono simili a quelli di un raffreddore (tosse secca, naso che cola, congiuntivite) con una febbre che diventa sempre più alta. Successivamente appaiono dei puntini bianchi all’interno della bocca. Dopo 3-4 giorni, appare l’eruzione cutanea caratteristica (esantema), composta di piccoli punti rosso vivo, prima dietro le orecchie e sul viso, e poi su tutto il resto del corpo. L’eruzione dura da 4 a 7 giorni, l’esantema scompare a cominciare dal collo. A volte, rimane una desquamazione della pelle per qualche giorno.

Le complicazioni sono relativamente rare, ma il morbillo è pur sempre responsabile di un numero compreso tra le 30 e le 100 morti ogni 100.000 persone colpite. Le complicazioni sono dovute principalmente a superinfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello). Si riscontrano più spesso nei neonati, nei bambini malnutriti o nelle persone immunocompromesse.

Si conferma quindi che il morbillo è una malattia dalle modeste ripercussioni che può dare complicazioni solo in persone particolarmente deboli come i neonati, bambini malnutriti o persone con il sistema immunitario indebolito, come si spiega quindi quel 41% di ricoveri? Verrebbe da pensare ad una conseguenza stessa dell’allarmismo diffuso nei giorni precedenti, una minaccia che si autoavvera.

Ad infiammare gli animi si è aggiunta la pubblicazione sui principali quotidiani nazionali di un messaggio affisso allo studi pediatrico Pediatrico Galilei (Ancona):

Lo stato d’animo dei genitori del bimbo è comprensibile e hanno tutte le scusanti possibili, ma che i pediatri possano aver scritto un testo da caccia alle streghe e di sciacallaggio su un caso drammatico come quello in questione è davvero sorprendente.

Innanzitutto non viene spiegato il perché si sia verificata una situazione così grave, inoltre i medici avrebbero dovuto tenere presente il fatto che un analogo biglietto si sarebbe potuto scrivere anche nel caso in cui le complicanze fossero state quelle dovute alle reazioni indesiderate del vaccino che, anche se non comuni, in alcuni casi si verificano. Ma soprattutto in persone immunocompromesse, come quelle stesse che possono avere danni gravi dal morbillo, si può verificare quanto segue:

Encefalite ed encefalopatia
Nei soggetti gravemente immunocompromessi, inavvertitamente vaccinati con un vaccino contenente
morbillo, sono state riportate encefaliti da morbillo con corpi inclusi, polmoniti, ed esito fatale quale
diretta conseguenza di un’infezione diffusa dal virus vaccinico del morbillo (vedere paragrafo 4.3);
sono state inoltre riportate infezioni da virus vaccinico della parotite e della rosolia.

Ma quel che è ancora più inaccettabile da parte di professionisti sanitari è il fatto di ritenere che la malattia dovrebbe essere “ESTINTA” nel 2017. Ebbene le cose stanno molto diversamente, il virus del morbillo non può essere ‘estinto’ proprio per via del vaccino che lo riproduce e immette vivo nei pazienti anche se in forma indebolita. Come pubblicato nel JOURNAL OF CLINICAL MICROBIOLOGY (Sett. 1995) il virus del morbillo viene rinvenuto nelle urine dei bambini vaccinati in 10 casi su 12 nelle due settimane successive alla vaccinazione. Ma non è tutto, come specificato nello stesso studio, anche in caso di una popolazione altamente vaccinata si hanno ricorrenti esplosioni di focolai:

Da notare inoltre che nel caso di popolazioni ad alta percentuale di vaccinazione si richiedono test di laboratorio per confermare la diagnosi e non solo sui sintomi.

La vera notizia, sempre che avesse la rilevanza che è stata data, sarebbe dovuta essere quella di un caso di periodica recrudescenza della malattia che ha cause ancora da indagare, inoltre i media avrebbero dovuto rassicurare la popolazione sulla bassa pericolosità della malattia e non mettere l’accento su quei casi statisticamente inevitabili di complicazioni. Ma nonostante questo l’occasione viene sfruttata per chiedere la vaccinazione obbligatoria:

Il virologo: la vaccinazione sia obbligatoria

Il dato diffuso dal ministero della Salute era ampiamente atteso. «Dopo i dati che indicavano il calo delle vaccinazioni sotto la soglia di sicurezza dovevamo aspettarci che quello era solo il primo segnale che ci sarebbe stato presto o tardi una nuova fiammata epidemica» commenta Giovanni Maga, virologo del Consiglio nazionale delle Ricerche (CNR) che precisa: «Il virus del morbillo ha un tasso di contagiosità quattro volte più elevato di quello dell’influenza ed è normale vedere questi tassi di incremento così rapidi. Questi dati indicano che la vaccinazione consigliata e gratuita non funziona e sul punto bisogna avviare una discussione molto seria: serve la vaccinazione obbligatoria».

Al riguardo va detto che anche se la malattia fosse più pericolosa di quanto effettivamente non sia, nessuno può essere obbligato ad introdurre una qualsiasi sostanza nel proprio corpo: una legge può vietare l’uso di sostanze nocive ma non può obbligare all’assunzione di qualcosa contro la volontà dell’interessato. La perdita di diritti fondamentali sul proprio corpo sarebbe più nociva e da temere di qualsiasi morbo.

Questo modo di fare giornalismo si dimostra in definitiva un pessimo servizio alla corretta informazione e potrebbe forse configurarsi anche un reato di procurato allarme.

Fake news insomma, quelle vere.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

27 commenti

  1. L’ unica ragione sanitaria per vaccinare contro il morbillo era la PESS ( panencefalite sclerosante subacuta) che si produceba quando il morbillo infettava bambini sotto l’anno. Il problema é che sotto l’anno i vaccini sono poco efficaci.
    Se i operatori sanitari si contagiano probabilmente sia gente vaccinata in gioventú, quando ti ammalavi di morbillo non lo prendevi piú, la vaccinazione non è mai, per ora cosi effettiva. Non sorprende tanti ricoveri, quando ero bambino andavamo in bicicletta senza casco, in macchina senza cinture di sicurezza e resistevamo il bullying. I bambini dinoggi sono piú deboli o forse lo sono i suoi genitori.
    Non credo che i vaccini siano pericolosi, ma in medicina niente é cento per cento sicuro, tutto ha efetti avversi. Usare i vaccini per eliminare tutte le malattie finisce per provocare piú problemi di quelli che si risolve.

    • Il problema è che è una complicanza tardiva quindi non puoi prevedere oggi quanti la svilupperanno domani! Ecco perchè è consigliabile vaccinarsi, perchè oggi puoi vedere solo l’incidenza del morbillo ma non puoi stabilire la prevalenza della complicanza che cmq sicuramente crescerà (1/10000 non è poi così poco sapete…). Altra storia invece l’obbligatorietà non ha mai funzionato e mai funzionerà e anzi ritengo che i fenomeni antivaccinali (che fanno anche proprio un concetto aberrante di immunità di gruppo) trovano terreno fertile grazie all’imposizione; mentre è ampiamente dimostrato che la compliance vaccinale cresce solo grazie all’informazione, che deve necessariamente anche passare per il confronto e lo sputtanamento di posizioni pseudoscientifiche.

      • Enzo Pennetta on

        Lecito avere opinioni differenti, anche per questo, oltre all’inviolabilità del proprio corpo, il vaccino non può essere reso obbligatorio, cosa sulla quale mi sembra che alla fine un po’ tutti concordiamo.
        Inaccettabile reprimere il parere di medici contrari con misure punitive, come alla fine è oggi saltato fuori:
        http://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/17_aprile_05/lettera-aperta-l-ordine-punisca-severamente-medici-anti-vaccini-3001f2c6-19e5-11e7-988d-d7c20f1197f1.shtml

        • Prof. Pennetta io sono un libertario per me la PROPRIETA’ PRIVATA è il presupposto logico e dunque laico su cui fondare la società, la prima e più importante forma è quella del proprio corpo ergo sull’inviolabilità sono della sua; anche perchè chi preferisce aderire alle campagne vaccinali nulla avrebbe da temere perchè è già coperto dalla sua scelta. E in questo frangente a me pare che molti predicanti neo-positivisti sotto sotto spingano per “l’armiamoci e partite” rivelandosi in ciò tanto dissimili da chi vorrebbero combattere. La radiazione mi sembra francamente esagerata e fuori luogo come misura; esistono vaccini e vaccini e non tutti sono benefici sempre e in ogni caso (basti pensare a un vaccino a virus attenuato somministrato in un immunodepresso; oppure al vaccino antinfluenzale che è costruito sul ceppo dell’anno precedente e affida a una crossreattività tutta la sua efficacia visto che influenza è a elevato tasso di ricombinazione dunque muta ogni anno). Secondo me non è da trascurare poi il punto dell’interesse economico in ballo che, è triste dirlo, può superare quello medico, che ritengo presente, prioritario nonchè l’unica buona ragione per farmi inoculare alcunchè.

          • MenteLibera65 on

            Pur convenendo in linea di principio con te, non posso che rilevare che l’inviolavibilità del corpo, o per meglio dire la libertà di gestire lo stesso in modo libero , rientra nell’annoso e complesso dibattito dell’equilibrio tra libertà personali e responsabilità sociali.
            E’ infatti lo stesso tema del testamento biologico e dell’eutanasia (che possono, in analogia alla liberta di non vaccianarsi, applicarsi tramite la rinucia alle cure o persino all’alimentazione)
            E’ un dibatitto complicato . Pensiamo per esempio alla libertà personale di assumere stupefacenti, da molti contestata con la ragione di ledere la responabilità sociale di non essere pericolosi per gli altri e non alimentare il mercato della droga e delle mafie. Dietro a questo c’è stato il dibattito ancora aperto sulla penalizzazione del consumo delle droghe.
            Quindi quello della libertà è un discorso scivoloso, dove spesso l’adesione ad un principio cardine positivo produce inevitabilmente alcuni effetti secondari negativi, di cui bisogna essere coscienti ed assumersene la responsabilità in onestà intellettuale, senza magari andare a cercare eccessive giustificazioni accessorie.
            Salve
            P.S. Per quanto riguarda la proprietà privata è un concetto che ritengo inamovibile, ma non bisogna dimenticare che la proprietà privata nasce inevitabilmente da un primo furto/soppruso/violenza originale. Cioè nel momento in cui il primo uomo primitivo ha recintato un pezzetto di terra senza padrone (e quindi di tutti) dicendo “è mio”, esso ha alterato il concetto di possesso.
            Dopo di che la stessa proprietà privata è cambiata di mano molto spesso per guerre, furti, conquiste , fino ai tempi moderni in cui è certamente più consolidata al punto da non avere più memoria delle sue reali origini.
            Una volta considerato questo, si può discutere in modo molto più sereno e completo della proprietà privata , che resta ovviamente una base fondamentale dell’organizzazione sociale attuale, ma che andrebbe considerata anche alla luce degli effettivi meriti di possesso di chi , per esempio, riceve in eredità una sterminata fortuna senza aver minimamente partecipato alla sua creazione. Non a caso Bill Gates ha annunciato già anni fa che non lascerà soldi ai propri eredi perchè non lo trova etico e stimolante per loro, preferendo spendere i suoi miliardi il altri modi (senza entrare nella polemica del come li spenda).

          • Nella prima parte del suo commento lei tocca il cosiddetto “problema delle esternalità” che sono risolvibili con accordi di libero scambio.
            Nel PS se può interessarle le consiglio una lettura di Rothbard

            https://mises.org/library/crusoe-social-philosophy

            cmq per sintetizzare la proprietà privata si può ottenere mediante: contratto, eredità, homesteading. L’ultimo punto è quello da lei affrontato, dato che la posizione mi richiama alla mente Voltaire la cosa è semplice: RES PUBLICAE RES NULLIUS. Nel momento originario in cui manca la categoria manca anche il soppruso il furto e la violenza, infatti a chi si potrebbe mai aver rubato? A Dio? A Madre Natura? Non è un caso infatti che anche il liberalismo classico (Locke Leibniz Smith) considerasse la proprietà privata come connaturata, cioè presente allo stato di natura (che non è quella caricatura conflittuale immaginata da Hobbes che ha avuto tanto seguito poi, non è neppure però il Giardino di Eden). Rothbard riprende questo comune denominatore con rigore austriaco-tomistico e partendo dalla proprietà di sè deriva il resto, ordine sociale, legge, economia etc..etc..

          • MenteLibera65 on

            AndreaX, la cito:
            “Nel momento originario in cui manca la categoria manca anche il soppruso il furto e la violenza, infatti a chi si potrebbe mai aver rubato? A Dio? A Madre Natura?”
            E’ molto particolare che lei non sappia rispondere a questa domanda ! A chi si potrebbe mai aver rubato ? Ma semplice: A TUTTI GLI ALTRI UOMINI NEL LORO COMPLESSO. Se lei recinta una spiaggia e dice “è mia” , nessuno potrà usarla se non lei.
            E’ ovvio che nei primi tempi, quando la terra era poco popolata c’era sempre nuova terra da occupare, e questo non è stato percepito come un problema.
            Ma da quando i posti migliori sono cominciati ad essere tutti occupati (vicino all’acqua, con terre fertili, miniere, risorse naturali , etc etc) , il problema è esploso (guerre, invasioni, etc etc), perchè dove sta scritto che il primo che arriva mette il cappello sul posto migliore ?
            Poi gli stati nazionali hanno cominciato a recintare tutto , dicendo : tutto ciò che è qui dentro (e non è di nessun privato) , è mio (proprietà demaniali).
            Sinceramente la sua domanda è davverro bizzara…forse non si era mai posto il problema in questi termini ? Si è mai chiesto il senso del 90% delle guerre dell’antichità ? Forse deve leggere anche qualche altro economista/filosofo, per capire il mondo (si scorra “il Capitale” non come libro politico ma come libro economico. Si dimentichi il comunismo, e legga i meccanismi sociali ed economici che sottendono il denaro).
            Certo : vedere la proprietà privata con gli occhi odierni , nasconde questa origine conflittuale, ma questo non toglie che sia esistita eccome.
            Salve.
            Salve.

          • Allora sarò sintetico perchè ha messo tanta carne a cuocere nell’ordine:
            1) Il suo errore è del tipo POST HOC ERGO PROPTER HOC. Io me lo sono chiesto e mi sono anche rispèosto e invece è proprio corretto che chi primo arriva primo alloggia mi spiace ma noi scegliamo oggi senza sapere il domani. E’ sciocco rimproverare gli avi visto che sono state le loro scelte a portare a noi. Ad esempio la Talidomide si è somministrata come antiemetico per la nausea nel primo trimestre per combattere la nausea e non come purtroppo si è scoperto solo a posteriori per causare teratogenesi (amelia e focomelia degli arti sup. e inf.). Rimproverare la medicina di allora per quel che non sapeva è dietrologia inutile. L’azione umana si muove nel tempo e nello spazio, è lineare mi spiace è così che funziona.
            2) Il Capitale l’ho già letto non organicamente lo confesso e non tutto (è un bel mattonaccio!) Purtroppo Marx si porta dietro gli errori di Ricardo scambia la qualità con la quantità e come la scuola classica non ha voluto raccogliere la rivoluzione marginalista austriaca e la teoria del valore. Tutta la sua analisi è inficiata da questo. Se vuole la prova le basta guardarsi intorno senza andare a pescare dal socialismo reale sovietico si limiti al socialismo soft europeo

          • gianfranco56 on

            ..il pensiero libertario di Rothbard è molto estremizzato, direi al limite … immagino che il principio della “libertà” abbia coinvolto parecchie menti illustri…c’è però, a mio modesto avviso, un limite che porta anche a delle conseguenze assurde; per esempio, la donna che rivendica la proprietà assoluta del propri corpo, se per caso decide di abortire, l’uomo, e, chiamiamolo anche padre, NON ha nessuna voce in capitolo… [ come di fatto avviene ] a me sembra esagerato….senza nulla togliere alla proprietà privata ….

          • Quello dell’aborto è un tema molto discusso in ambito libertario; lungi dall’essere una soluzione perfetta è al più perfettibile cioè è il meglio che abbiamo. Venendo all’esempio la questione è per me mal posta l’aborto si configura nella semi totalità dei casi come una esternalizzazione delle negatività cioè a fronte della consensualità all’atto sessuale si accetta il bene ma si esclude il rischio e quando questo occorre si fa pagare a terzi il conto. Questa logica è assai più debole nel caso delle vittime di violenza mancando il presupposto della consensualità tuttavia resta esternalizzazione su terzi. Molti libertari sono ahimè radicali e tendono infatti a interpretare in termini di aggressione ma non tutti sono di questo avviso nel caso di consenso l’aggressione è semmai quella della donna nei confronti del bambino in caso di non consenso è un po come se in un tamponamento a catena me la prendessi con quello in mezzo e non con quello che tampona per primo è una frode a tutti gli effetti.

          • Tengono in conto i libertari che l’aborto non é la violenza diretta della donna sul bambino ma la societá permetta che un terzo eserciti quella violenza, per peggio di mali un terzo dedicato a salvare vite, a spese molte volte della societá stessa.

          • Sinceramente non è che ci abbia capito troppo se potessi riscrivere chiaramente il tuo concetto provo a darti una risposta se nelle mie capacità

          • gianfranco56 on

            ….non c’è solo il discorso dell’aborto…quello di Rothbard , mi riferisco al suo saggio “L’etica della libertà” che sicuramente Lei conosce, è uno scenario poco concreto ma molto teorico; posto che l’uomo non è una monade ma è inserito anche per un dato naturale nella società, non tutti i rapporti umani imprescindibili si possono risolvere attraverso i contratti di uomini liberi…non so se mi sono spiegato…l’uomo è un essere sociale per natura…non può essere slegato da essa, dalla società in cui vive e , pertanto, per tornare all’argomento principale,quello delle vaccinazioni, prima della nostra se pur libera scelta vi è un ordine più grande che a mio avviso è quello sociale…anche detto bene comune….in altri termini, per cercare di semplificare al massimo: l’uomo vive per natura in società con altri uomini e, della sua libertà, non può disporre in modo assoluto……prova ne è che noi tutti godiamo delle prestazioni/scambi di altri uomini nel vivere quotidiano…immaginando – solo ipoteticamente – che il libertario si rivolgesse ad altri uomini altrettanto libertari che gli negassero, in virtù del loro principio assoluto la loro prestazione, la società si fermerebbe….insomma, sopra l’uomo ci sono le regole del vivere in società….proprio per i motivi di cui sopra…
            per fare un semplice esempio: nel diritto italiano [ quello USA è diverso] vi è un obbligo di testimoniare in giudizio..se non lo fai ti mandano i carabinieri a casa e ti portano in tribunale..questo, a mio avviso, è giustificato dal fatto che la nostra testimonianza in un processo, ovvero nell’accertamento della giustizia, è un principio superiore alla nostra libertà individuale…sempre per non allontanarmi dalla questione iniziale, in caso accertato di epidemia, che mettesse a rischio l’intera popolazione, un ordine pubblico per una vaccinazione coattiva, non sarebbe irragionevole per salvaguardare l’ordine e la sicurezza pubblica..che poi è quella che deve essere preservata, in ultima analisi, per la politica, con la “P” maiuscola….io penso che la libertà individuale, trova un evidente ponderazione, quando vi siano in gioco interessi più grandi, come il bene comune….
            grazie comunque per la sua attenzione….spero di non averla annoiata..

          • Sì ho capito ma vi sfugge che il “mercato” inteso al minimo come lo scambio volontario tra due individui E’ GIA’ SOCIALE! Il mercato ha una dimensione sociale per definizione! No per me l’individuo è fondante, inoltre lei sbaglia a immaginare l’ordine naturale come esente da gerarchie anzi… Rothbard stesso fu il più strenuo difensore del diritto dei socialisti a fare i socialisti purchè non lo imponessero ad altri. L’unico ordine che mi supera e di cui sento di far parte è metafisico ma quella è altra questione dalla bassa cucina umana.

  2. Quando ho preso il morbillo, da bambino, mio padre mi ha messo nel lettone assieme alle mie sorelle gemelle e al secondo fratello tanto per essere certo che il virus non discriminasse. Stessa cosa con la varicella, la pertosse e la parotite. Nessuno di noi è morto, e siamo 6 e nessuno di noi a più preso quelle malattie con l’esclusone dell’herpes zooster che ho preso qualche anno fa ma una rondine non fa primavera.
    Però ci ha vaccinati tutti contro la polio e contro il tetano e il vaiolo, insomma, non era un antivaccinista. Ho la sesazione che tutto questo vaccinare rasenti l’accanimento, e no, non l’accanimento terapeutico ma quello finanziario.

    • Giuseppe1960 on

      Chiaro che chi è sopravissuto (al morbillo) può raccontarlo… Ho letto di statistiche che certificano oltre 5.000 decessi di bambini in Italia, a causa delle complicanze del morbillo, tra gli anni Cinquanta e Settanta.
      Mi rendo conto che non ci si può vaccinare su tutto, ma quel che afferma la scienza riguardo ai vaccini lo sottoscrivo in toto.

      • Enzo Pennetta on

        Nel 2015 in Italia ci sono stati 7.000 morti di influenza, ma non credo che quando rendi l’influenza vai a fare testamento.
        Infatti quelle morti sono sempre per cause multiple, nessuno muore solamente di influenza. Riguardo alle statistiche passate posso pensare che la situazione fosse analoga.
        Riguardo ai vaccini sostengo che non è il caso di moltiplicarne il numero a dismisura e che va lasciata la piena libertà di rifiutarli senza essere criminalizzati per questo.

        • Giuseppe1960 on

          L’influenza coinvolge, mi pare, milioni di persone… e per complicanze ci muoiono in molti, soprattutto anziani, ma in percentuale mi sembra che non ci sia paragone.
          E scrivevo anch’io Enzo, che il morbillo uccide per cause multiple (complicazion); noto solo che le statistiche indicano chiaramente che con la diffusione della vaccinazione i morti in numero assoluto calano di parecchio, non mi pare quindi una cattiva idea aiutare le statististiche se si salvano vite, fatto salvo il fatto che ciascuno può assumersi i suoi rischi scegliendo se vaccinarsi o meno.

  3. Enzo Pennetta on

    OT volevo intervenire nell’articolo sugli attentati ma sembra che ci sia un trojan e non posso aprire la pagina.
    Ho ripristinato comunque il commento di Valentino.
    PS che siano gli hacker russi? 😀

  4. MenteLibera65 on

    Sono anche io OT, ma segnalo che giorni fa entrando sul sito mi sono beccato il trojan ransomware CryptXXX, che mi ha criptato tutti i file formato XLS , WORD e POWRT POINT, per poi propormi di comprare il sistema per decriptarli. L’antivirus ha intercettato il virus solo dopo che il danno era fatto, e lo ha cancellato, ma ormai…
    Fortunatamente ho copia di backup e dati su server, quindi non ho avuto danni reali, ma probabilmente c’è qualche problema nella sicurezza del sito che consente queste intrusioni.

      • gianfranco56 on

        ..caro Prof.. forse vado OT ma posso confermare anch’io come pochi giorni fa il suo sito era “impestato” mi passi il termine, da un probabile malware…volevo scriverle ma non avevo la certezza al 100%…

        • Enzo Pennetta on

          Si tratta di un problema che ci aveva risparmiati in passato, adesso è saltato fuori e anche se con una certa gradualità stiamo approntando delle modifiche che speriamo diano dei frutti.

        • MenteLibera65 on

          più che probabile sicuro! che la peste senza possibile vaccino li colga 🙂

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