JFK e la fake news della Botteri

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La stampa mainstream non ha più il compito di informare ma di plagiare l’opinione pubblica, questo confessò la Botteri dopo l’elezione di Trump.

Un plagio un po’ cialtrone che opera attraverso persone che ignorano conoscenze di base ma si atteggiano a maestri.

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“Cosa succederà a noi giornalisti?” si domandava una attonita Giovanna Botteri, corrispondente RAI dagli USA dopo l’elezione di Trump. Una domanda che nasceva dal fatto che le persone avessero votato contro le indicazioni che la grande stampa aveva compattamente dato per mesi e mesi.

Il popolo è ignorante e per questo non segue più la voce del padrone, questa la tesi di fondo, ma scopriamo che per far da megafono alla voce del padrone sono i giornalisti che devono essere privi delle nozioni di base riguardo gli argomenti sui quali pontificano “L’ignoranza è forza” recitava non a caso la scritta sul Ministero della verità di Orwell.

E così apprendiamo che per la corrispondente RAI dagli USA, Giovanna Botteri, Kennedy a Dallas venne ucciso con un colpo di pistola, sì proprio così un colpo di pistola… come affermato nel TG1 delle 20,00 di lunedì 29 maggio (video qui sotto).
Cacchio, credo che sia l’unica sul pianeta a non sapere del cecchino appostato con un fucile, chi si prende l’incarico di informarla?

Ovviamente le sue analisi sulla realtà americana che dispensa dal TG1 devono essere davvero molto attendibili…
Fa bene la RAI a pagarle un sostanzioso stipendio.

 


 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

27 commenti

  1. LUIGI MOJOLI on

    Non essere cattivo. Non è esperta in balistica. Nella sua biografia leggo “si laurea in filosofia con il massimo dei voti”. E poi, scusami, ma se Odifreddi, logico matematico, dichiara 2/3 numero irrazionale e ci costruisce sopra un intero capitolo… che pretendi da quella poverina?

    • Enzo Pennetta on

      Caro Luigi, accetto la tua critica e umilmente riconosco la mia cattiveria, chiedo scusa per essere così all’antica.
      Del resto se viviamo in un’epoca dove le fake news sono per definizione quelle che non vengono da fonti mainstream, la fake news diventa il colpo di fucile!
      Mi automulto….

      • LUIGI MOJOLI on

        Nella mia immensa bontà: per questa volta passi. Niente multa, solo penitenza.
        Dovrai ripassare la geometria e poi spiegarmi questa fresca notizia da Mosul:
        ” i miliziani difendono ormai un perimetro di appena dieci chilometri quadrati”.
        Bei tempi quando lavoravo per Saddam in guerra con l’Iran. Era quasi pace.

        • Enzo Pennetta on

          Ing. Mojoli, grazie per la grazia… ma per caso lei sta insinuando che le guerre di liberazione a stelle e strisce anziché portare la democrazia in realtà portano la distruzione?

  2. Armando Serafino on

    Non sarei così severo solo per via del colpo di pistola. Potrebbe essere una svista, un refuso di secondaria importanza visto che non era un servizio su l’omicidio del presidente, sul quale comunque vi sono ancora molte ipotesi. Un film degli anni ’90 intitolato proprio JFK che si rifaceva a indagini giudiziarie, ipotizzava proprio un colpo di pistola sparato a pochi metri di distanza in quanto Lee Osvald sarebbe stato solo un capro espiatorio per deviare le indagini. Chissà se la botteri conosceva quelle questioni.

    • Enzo Pennetta on

      Non capisco perché si debba difendere a tutti i costi l’indifendibile.
      Un’arrampicata sugli specchi per dire che quello che non verrebbe perdonato ad uno studente liceale sarebbe invece giustificabile per una giornalista che è pagata per essere competente sulle questioni americane. Proprio no.

  3. MenteLibera65 on

    Di solito questi errori finiscono su paperissima, nessuno si sogna che siano fatti scientemente.
    A chi parla in pubblico in diretta continuamente può capitare di dire una sciocchezza, come spesso è capitato anche ai conduttori dei telegiornali.
    D’altra parte in altra occasione la Botteri ha definito Fidel Castro come rivoluzionario cileno….
    Io direi che l’assurdità è definire questa come una “fake news”, visto che non era un servizio su Kennedy ma semplicemente un inciso durante un discorso, e visto che la frase avrebbe avuto lo stesso identico significato anche se avesse detto “con un fucile” invece che con una pistola.
    La “fake news” in questo caso è di chi evidenzia questo errore (che può capitare a tutti) strumentalizzando lo stesso per attaccare la Botteri (non a caso si citano le parole della Botteri stessa alla elezione di Trump).
    Io direi che per attaccare il TG3 Notte sono molto più efficaci la parodie di Crozza, e che la storia personale della Botteri (quella vera) si presta molto di più agli attacchi, visto che è figlia di un ex direttore Rai.
    Ma si possono alternare articoli sul riscaldamento globale ad articoli su nuove teorie evoluzionistiche ad articoli sulle gaffe della Botteri ….?
    Ai posteri l’ardua sentenza…..

    • Enzo Pennetta on

      La fake news sono commenti come quello di ML65.
      Sorprende davvero tutta questa voglia di giustificare l’ignoranza crassa di chi è profumatamente pagata per darci informazioni sugli USA e commette errori assolutamente ingiustificabili anche per uno studentello.
      Ma evidentemente persone come ML e Serafino amano essere presi per i fondelli da degli incompetenti e farsi guidare come gregge da pastori beceri.
      La cosa grave che sfugge a voi sono proprio le parole della Botteri che sostiene che i giornalisti (ignoranti ndr) devono guidare l’opinione pubblica, se vi sta bene così accomodatevi ma non venite a imporre la vostra mentalità qui.
      E’ semplicemente il posto sbagliato.

      • Palafreniere on

        Non mi sembra che siano venuti a “imporre” la loro mentalità qui, hanno solo commentato l’articolo. Per il resto, mi vien da dire che se i giornali e i giornalisti non sono creduti sia lecito chiedersi quale possa essere il futuro dell’informazione. La vocazione dei giornali e dei giornalisti non è proprio quella di rendere conto all’opinione pubblica?

        • Enzo Pennetta on

          I giornali e i giornalisti non sono più creduti perché sono la prima fonte di fake news (devo ricordare le armi di distruzione di massa di Saddam ecc…?) e dato che la gente si è svegliata adesso hanno inventato il pericolo delle fake news.
          Interventi come quello di ML sono frequentemente di disturbo tendendo a criticare la politica del sottoscritto, allora dico che ci sta a fare qui?
          CS è un sito di critica all’informazione scientifica e all’informazione in generale, ma anche di informazione sui legami tra scienza e politica, da sempre.
          Criticare questo significa fare disturbo, appunto.

          • Palafreniere on

            Bè lui dice la sua, non mi sembra neanche così irrispettoso a dire il vero..i toni magari sono un po’ polemici ma lo sono anche nell’articolo

          • Giuseppe1960 on

            I giornali e i giornalisti… Come si fa a fare di tutta l’erba un fascio? Anche in questa professione, fin che durerà, ci saranno buoni e cattivi giornalisti. L’importante è saper discernere con spirito critico, cosa difficile che si impara giorno per giorno, e farsi una propria idea… Magari è più facile oggi esercitarsi in tal senso, viste le fonti diverse in rete, molte delle quali, purtroppo non hanno i crismi del vero giornalismo d’inchiesta originale ma scimiottano le notizie che già circolano.

        • Enzo Pennetta on

          Ascolti l’intervento della Botteri, non rivendica di fare informazione ma di orientare l’opinione pubblica.
          Se a lei sta bene questo…

          • Palafreniere on

            Non saprei in questo momento distinguere adeguatamente il fare informazione dall’orientare l’opinione pubblica. Ho il dubbio che volente o nolente “fare informazione” spesso e volentieri orienti il pensiero di chi è informato. Qui, nel video postato, mi sembra la Botteri dica sostanzialmente che se persino una convergenza trasversale di più testate giornalistiche divise per orientamento politico non è in grado di convincere gli elettori della bontà delle proprie opinioni, allora forse è il caso di chiedersi quale futuro si prospetti per il giornalismo tutto.

          • Enzo Pennetta on

            Palafreniere, se secondo lei informare o orientare non fa grande differenza evidentemente, come dice il nome, lei si è scelto il padrone da servire, e a quanto pare è la stampa presstitute.
            Secondo lei il giornalismo specie quello pubblico può avere il compito di orientare i lettori contro una data parte politica, ecco proprio il contrario di quello che penso, qui non tira quell’aria…

          • Palafreniere on

            Non riesco io a definire bene la differenza fra l’informare e l’orientare, sarà un problema mio. Per dire, anche gli articoli politici che scrive qui su CS hanno, diciamo così, lo scopo di informare: dà il suo taglio ai vari argomenti e li presenta sotto la luce che ritiene più opportuna, ma questa informazione non è disgiunta da un certo “orientamento” di chi la legge, che magari non avendo altre fonti o non cercandone, è inevitabilmente influenzato a pensarla come lei.
            Non ho mai detto che secondo me il giornalismo specie quello pubblico può avere il compito di orientare i lettori contro una data parte politica, però il giornalismo “orienta”: ciasun giornalista ha le sue convinzioni, ogni testata giornalistica ha il suo allineamento, non mi sembra strano che questo si ripercuota sulle loro prese di posizione, né mi sembra strano né mi scandalizza che ciascuno cerchi di convincere i lettori della bontà delle proprie idee.

          • Enzo Pennetta on

            Qui siamo di fronte ad una giornalista che sostiene proprio la funzione di propaganda del giornalismo, non una che ha le proprie idee che traspaiono, cosa che su una TV statale non dovrebbe comunque accadere.
            Resto ammirato dalla voglia di essere oggetto di propaganda che emerge da questi interventi.
            E lo credo bene che un articolo orientato su un blog o su un giornale di area riconoscibile sia ben altro discorso che uno fatto sulla RAI.

          • Palafreniere on

            Quindi sulla Tv statale il giornalista non dovrebbe dare le sue opinioni in merito a fatti, cronaca, policia estera ecc?

          • Enzo Pennetta on

            Opinioni sui fatti è cosa ben diversa dal cercare di orientare politicamente gli utenti del servizio pubblico.

      • MenteLibera65 on

        Mi sembra che anche altri si siano resi conto dei toni eccessivamente piccati della sua risposta, quasi da “lesa maestà”.
        Se voleva evitare che la commentassero, bastava fare un giornale on-line invece che un blog. Se ha aperto un blog non può stupirsi che qualcuno commenti e non può aspettarsi solo commenti osannanti.
        Il fastidio per i commenti in dissenso è comprensibile, ma non può arrivare a frasi offensive del tipo “ML e Serafino amano essere presi per i fondelli da degli incompetenti e farsi guidare come gregge da pastori beceri”
        Questi suoi giudizi apodittici, su un caso del genere, sono decisamente esagerati e francamente le fanno ben poco onore, tanto è vero che sono stati notati in negativo.
        Inoltre, mentre sulla scienza raramente mi azzardo a commentare, rendendomi conto della mia poca preparazione su alcuni temi, quando lei entra in temi politici si espone alla critica di chi la pensa diversamente da lei e lo deve accettare, se vuole essere credibile. E le posso garantire che la mia preparazione politica è molto più profonda di quella scientifica, e sa distinguere le motivazioni che sottintendono critiche apparentemente specifiche e fattuali.
        Sul punto non mi sembra di aver usato toni offensivi, ho solo rilevato che secondo me la Botteri in questo caso ha fatto semplicemente una gaffe, e non è realmente convinta che Kennedy sia stato ucciso con una pistola.
        Considerando l’argomento, visto che parliamo di una che si è laureata in filosofia con il massimo dei voti ed a preso un dottorato in storia del cinema alla Sorbonne di Parigi, ritengo più probabile che fosse a conoscenza della storia di Kennedy ma abbia semplicemente sbagliato. Una cosa è certa : il senso del suo discorso non sarebbe cambiato sia se Kennedy fosse stato ucciso con una pistola sia con un fucile, quindi questo aumenta le probabilità di un errore involontario.
        Se poi le sembra che una gaffe di una giornalista sia degna di un blog dal nome ambizioso come il suo, questo è affar suo, ma ognuno penso sia libero di esprimere quello che pensa.
        Personalmente penso che il nome mal si adatti al taglio di molti argomenti trattati.

        • Enzo Pennetta on

          Veramente siamo ad un dialogo tra sordi.
          Una professionista non può dire una castroneria come quella detta dalla Botteri, punto.
          Tutta questa difesa sa di difesa delle posizioni della Botteri che dagli schermi della TV di stato fa politica. Ma ci vuole tanto a dire che si è dimostrata un’ignorante?
          Sa Ml, io non mi sbaglierei mai neanche sotto sbornia a dire che l’influenza suina viene provocata da un batterio o che i virus si combattono con gli antibiotici.
          Vedo che lei si fa scudo dietro palafreniere, siete solo in due a sostenere questa levata di scudi pro ignoranza della giornalista e pro stampa presstitute.

          • Palafreniere on

            Ma io non ho levato nessuno scudo ci tengo a precisare, come palafreniere il mio compito è solo quello di badare al cavallo del signore, niente scudi in dotazione per me

  4. Gran parte dei giornalisti sono sfacciatamente di parte (secondo me) e quasi sempre irrispettosi verso l’etica professionale che impone, nell’esternare il prodotto del proprio lavoro intellettuale, di separare sempre e rendere evidente sempre dove finisce la cronaca e dove cominciano i propri desiderata e/o le proprie convinzioni e/o le proprie opinioni. Al riguardo tra le giornaliste donna probabilmente la Botteri é una delle più “false”… ascoltarla é solo perdere tempo (di nuovo opinione mia ovviamente…). A parte la cazzata della pistola utilizzata per ammazzare Kennedy (ci può stare) mi sembra comunque molto più subdola e vergognosa la frase “cosa succederà a noi giornalisti?” (ancora opinione mia) partorita dopo l’elezione di Trump sfruttando la visibilità del servizio pubblico pagato da tutti.

    • Enzo Pennetta on

      Come dire che se Mentana dice che Moro è stato ucciso appeso a testa in giù si tratta di un errore comprensibile… meno male che nessuno di voi di professione è un docente!

  5. GIUSEPPE CACIOPPO on

    È semplicemente messa lì per meriti politici, che sia una ignorantona non ha la minima importanza. Del resto non abbiamo, per “meriti politici” un ministro dell’ istruzione con il diploma di scuola media? Di cosa stiamo parlando?

  6. Claude Liszt on

    Francamente, un/una giornalista dovrebbe saper fare solo quello: dare le informazioni, documentandosi. Ora, fosse la prima volta che la Botteri “inciampa”, capirei. Ma ormai se ne è perso il conto… fosse poi una notizia di attualità: il fatto ha i suoi anni, ne sono state scritte di pagine, girati di film e documentari…

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