Un “Conte” alla Rai

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Il sistema adottato per il Governo aveva una sua replica nella Rai, il metodo “cavallo di Troia” ha operato fin dall’inizio ad ogni lvello

Il meccanismo che ha caratterizzato l’azione politica del governo gialloverde è ormai chiaro, il tutt’altro che sconosciuto agli apparati parlamentari Giuseppe Conte è stato la quinta colonna introdotta con il cavallo di Troia costituito dal Presidente di garanzia per ostacolare l’attuazione del programma di Governo.

Mentre l’attenzione generale era concentrata sui due vice primi ministri e sull’uomo del Presidente, Tria, impegnato a contrastare le iniziative economiche frutto fondamentalmente degli indirizzi indicati dai due Presidenti di commissione Finanze di Camera e Senato, l’avvocato Conte operava per qualcuno che non era né il Governo né il popolo italiano, tessendo relazioni del tutto autonome e non autorizzate con la cancelliera Merkel e che non dispiacevano al piccolo Napoleone pupillo di Jacques Attali, entrambi leader dalle politiche concorrenziali e più propriamente ostili, agli interessi nazionali italiani.

Questo “gioco” non avrebbe potuto funzionare in presenza di un’informazione che ne avesse svelato i meccanismi o che solamente avesse mostrato le falsità sulle quali la narrazione neoliberista, globalista e di una UE come strumento di Germania e subordinatamente Francia, hanno costruito e ancora costruiscono, un consenso determinante presso quella parte ancora rilevante di opinione pubblica che si forma esclusivamente sui grandi media.

Affinché l’operazione Conte potesse funzionare era necessario compiere un’analoga operazione nella Rai, e il Conte della Rai non poteva che essere colui che realmente avrebbe detenuto il potere, e cioè l’AD Fabrizio Salini il cui curriculum parla di una lontananza dai partiti, come Giuseppe Conte, ma anche di una provenienza da La 7, che non è propriamente un canale con un DNA favorevole alle posizioni che erano del governo gialloverde. Come sia stato possibile che una persona di formazione ostile al governo che lo ha nominato sia stata proposta a guidare la Rai è una questione rilevante ma al tempo stesso la risposta è ovvia, o almeno lo è dopo che si è capito quale siano state le dinamiche che hanno portato Giuseppe Conte alla poltrona di Primo Ministro.

Adesso che Conte ha compiuto il suo ‘good job’ anche nella Rai i giochi si possono fare più evidenti, il M5S che avrebbe dovuto lavorare ad una Rai “sovranista” si schiera con il PD contro questo corso, ma di fatto non fa altro che rivelare che fin dall’inizio l’AD Fabrizio Salini è stato un uomo del PD, così come Giuseppe Conte che lo ha ammesso nell’intevista in diretta sul Fatto Quotidiano affermando di essere sempre stato un elettore del PD.

Il Governo Lega/M5S ha ottenuto quindi il via libera solo dopo che interessi sovranazionali hanno avuto il controllo di fatto dell’operato di Governo e Rai, un po’ quello che era nei programmi del Principe Borghese nel 1970.

Adesso il ruolo di Gatekeeper del M5S nel governo e nella Rai è diventato palese e gioca allo scoperto chiedendo la fine del rinnovamento:

Dal livello politico a quello dell’informazione la manovra di sterilizzazione delle iniziative e infine di ribaltamento delle posizioni è andata a buon fine, quello che appare evidente è che nessuna delle teste politiche del M5S avrebbe avuto e ha la necessaria sofisticazione per aver pensato e poi aver messo in atto un meccanismo di questo tipo.

Come avrebbe detto qualcuno le menti sono altrove e si tratta di menti raffinatissime.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

13 commenti

    • Enzo Pennetta on

      Solo un anno fa usavo l’esempio del cannibalismo come caso limite per spiegare la finestra di Overton, adesso da esempio accademico è diventato realtà: la finestra di Overton sul cannibalismo è di fatto aperta.

  1. Il Piano della P2 comprendeva una serie di articoli da rispettare(compreso l’eliminazione legale di molti parlamentari).Non piango se penso che la maggioranza dei piccoli sono estremi estremi.Anche se è intollerabile che chi rappresenta non per numero di elettori ma istanze che fanno parte integrale della Civiltà di ogni popolo non potranno,se non inglobati nei vari calderoni,avere nessuna voce in capitolo.Domanda delle Domande:Il Principe Borghese era notoriamente “de destra” …allora pensandoci meglio i “sinistri” avrebbero di lui copiato le migliore “idee”?

    • Enzo Pennetta on

      Il riferimento al Principe Borghese intendeva mostrare come in un golpe si debba occupare oltre alla Presidenza del Consiglio la Rai, e questo è quanto è stato fatto, il potere è potere a prescindere dal colore di chi lo vuole prendere.

  2. Paolo da Genova on

    Più passa il tempo, più ho l’impressione che il mondo si stia trasformando nella Terra di Mezzo del Signore degli Anelli al tempo di Sauron. Stesso potere subdolamente montante, in prospettiva invincibile (Mordor), stesso estremo astuto controllo (l’occhio senza palpebre), stessa debolezza degli antichi avversari del potere (gli elfi e gli uomini di Arnor e Gondor), stessa distrazione delle persone semplici (gli hobbit). Questa interpretazione mi da comunque conforto, perché nel romanzo, nel tempo in cui i grandi sono impotenti, arriva l’aiuto decisivo dei piccoli, che il potere nemmeno considerava, data la loro debolezza, piccoli che vincono con mezzi opposti a quelli del nemico, con il sacrificio personale e non con la forza.
    Da un altro punto di vista, forse invece non serve ipotizzare l’operato di menti raffinatissime, che certo ci sono, ma non possono controllare e prevedere tutto, come amano farci credere. L’istinto alla poltrona e la tendenza a dire una cosa poi farne un’altra sono cosa comune, tanto più facile quando si può contare sui media e sugli apparati pubblici. Gli interessi di tanti potenti convergono in modo naturale e questi troveranno sempre fra i piccoli chi collabora con loro per interesse personale.

    • Enzo Pennetta on

      Come sempre leggo con interesse il tuo intervento Paolo, il parallelismo con il Signore degli Anelli è efficace ma del resto credo che Tolkien avesse i mente proprio i temi che stavano arrivando.
      Spero che i piccoli facciamo la differenza, comunque siamo tenuti a dare ciascuno il proprio contributo secondo le possibilità.

  3. Ben ritrovati.
    Sempre più la battaglia perde connotati umani, le vere forze all’opera assumono caratteritiche meta storiche. Emerge il regno dell’infraumano.

  4. Persone opache, persone perdute alla causa della Verità, per le quali possiamo solo pregare. Gli interventi sopra, che correttamente leggono gli eventi in una luce metastorica (e metafisica), colgono come al solito nel segno.

    E qui permettetemi un breve ringraziamento: una prece ed un GRAZIE di cuore al padrone di casa ed ai suoi ospiti più o meno fissi; grazie a quanti in altri blog o forum tengono viva questa fiamma, che è quella che ci ha lasciato il Signore, la fiamma del Vero, del giusto, del buono; a quanti pur al prezzo dello scherno, della penalizzazione sociale o professionale, in alcune zone di questo vasto mondo al prezzo della loro stessa vita, pagano per essere della Verità. Siete tutti come fratelli per me.

    Ci viene chiesto di schierarci: il Signore ci colga dalla parte giusta, quando arriverà il nostro giudizio particolare, o quello universale.

    • Enzo Pennetta on

      Grazie a tutti da parte mia, è un piacere leggervi con i vostri interventi assolutamente non comuni.

    • Concordo del tutto, ALESSANDRO2. Proprio stasera, nel corso di una conversazione su temi come questo, verso la fine, un signora mi ha chiesto (più o meno)” … e allora, se è come dici tu*, cosa resta da fare?” Risposi che mai come ora bisogna aver chiari i termini ultimi della questione. In ballo, non c’è lo sforamento del 3%, o l’uscita dall’Euro, o il ritorno alla piena sovranità in tutti i campi. In ballo c’è la salvezza o la perdizione, il recupero del “centro”, o lo smembramento. E quindi, atteso ciò, ed essendo per assiomatica definizione impossibile combattere il male col male (questo sarebbe, appunto, il trionfo finale del male), la sola cosa da fare è il recupero del centro.”Come?”, mi chiese la signora; ed io:”Smetti di perdere tempo con me, e PREGA”.
      Oltretutto, mi spiace per chi non lo comprende, pregare è bellissimo.
      *
      Sostenevo che è troppo tardi, che la nostra cultura segue il destino, deterministico, di una bilia su un piano inclinato. Deve raggiungere il punto più basso e schiantarsi. Questa nostra Civiltà è una forma tra tante altre forme possibili; ed è nella natura stessa delle forme disfarsi e perire. Ciò che verrà dopo è inimmaginabile.
      Per intanto ci tocca questa passione.

  5. Splendido commento,fa piacere leggere che almeno qualcuno ha consapevolezza che queste informazioni vengono date a proprio rischio e pericolo.

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