Educazione civica: il cavallo di troia del globalismo

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La nuova educazione civica è stata presentata in questi giorni ma è passata quasi del tutto inosservata.

Non insegna più la Costituzione e diritti-doveri del cittadino, educa alla legalità, termine che indica il rispetto delle leggi a prescindere dalla loro giustezza o meno, la legalità è l’obbedienza pronta, cieca assoluta all’autorità.
Ma non basta, la legalità veicolerà l’agenda globalista ONU 2030, la la nuova educazione civica è l’indottrinamento al globalismo, in pochi mesi, attraverso l’emergenza COVID19 la scuola è stata stravolta e trasformata in una fabbrica di individui deculturalizzati e sottomessi sotto la bandiera dell’ambientalismo, della denatalità dell’omologazione passata sotto lotta alle fake news.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

5 commenti

  1. Rag. Giovanni Diabolik on

    Prof….
    Mi perdoni ma credo che lei in questi video, soprattutto quando parla della scuola, sta solo facendo la classica scoperta dell’acqua calda.
    Ma, come scrisse Orwell, in a time of universal deceit, telling the truth is a revoluctiinary act.

    • Enzo Pennetta on

      Caro Diabolik, l’acqua calda piano piano sta andando in ebollizione, questo va segnalato.

  2. Non conoscevo i contenuti di questa nuova Educazione Civica, né le meraviglie dell’Agenda 20 – 30 dell’ONU.
    Che dire? Il Sistema globale, per tramite dei suoi servi locali, lavora indefesso di giorno e di notte. Il filo che tiene assieme tutto questo pullulare di “riforme”, la logica che le attraversa, si riduce ad una sola ratio. L’umano nell’uomo, la sua specificità di essere “immagine e somiglianza”, devono essere disintegrati.
    Non potendo colpire Dio, Satana colpisce l’uomo, anzi ciò di esso rimane di quello antico.
    Quello nuovo già sciama nelle strade che furono degli umani: depilato, sopracciglia alla Gloria Swanson, apericenato, smarfonato, reso copia di copia di copia in quei clowneschi vestitini tre taglie sotto. Indifferente a tutto, se non alla condizione immediata delle parti basse, genitali e pancia. Senza cuore, senza cervello, senza memoria, drogato dai perenni ritmi primitivi (quattro quarti, o due mezzi, per chi sa le basi della musica), onnipervadenti. Un martellante ed ininterrotto lavoro di rullante, hi.hat, pedale, piatti. Bum bum bum bum bum bum, ovunque, da mane a sera; lo portano anche in spiaggia il bum bum, potessero anche sott’acqua. Bum bum.
    All’uomo nuovo mancava il perfezionamento di una didattica per marionette, che imponga il rispetto sacrale per la loro “legittimità”.
    Bum bum.
    P.s.
    Bum bum

    • E’ la riprova che esiste una “selezione naturale” culturale.Dove il Forte prevale e il debole cade nelle tentazioni assolute della carne e del vizio.Niente di nuovo sotto il sole.

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