Boncinelli: Einstein si può mettere in discussione, Darwin no

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Einstein può essere messo in dubbio. Darwin no.

Riferendosi al noto caso del presunto (e poi smentito) superamento della velocità della luce da parte di neutrini, il prof. Boncinelli si dimostra aperto ad una critica alla relatività.

 

Ma subito dopo si scaglia contro chi ha messo in dubbio un argomento (oltretutto assolutamente marginale) usato da Darwin a supporto della sua teoria: al contrario di Einstein Darwin non si può mettere in discussione.

 

Nel numero di Le Scienze di aprile, a pag. 19, si può trovare un intervento del prof. Edoardo Boncinelli dal titolo “La particella chiave“, nel quale si parla del confronto tra la vicenda dei neutrini superluminali e quella della ricerca del bosone di Higgs.

Il professore fa un’interessantissima premessa sulle teorie troppo complicate e difficilmente verificabili:

Diciamo che nell’uno come nell’altro caso il problema nasce da un’estrema complicazione delle questioni e dalla lontananza siderale della teoria vigente dalla pratica, cioè dalla verificabilità sperimentale. Nell’uno come nell’altro caso le evidenza sperimentali sono debolissime e poggiano su dati assai indiretti.

Il discorso è largamente condivisibile, ma chi si occupa di evoluzione avrà già fatto un parallelismo con la teoria neodarwiniana.

Anche nel caso della teoria neodarwiniana infatti si possono fare le stesse osservazioni:

-Estrema complicazione delle questioni

-Lontananza siderale della teoria dalla verificabilità sperimentale

-Evidenze sperimentali debolissime che poggiano su dati indiretti

Sembra affiorare in queste considerazioni quella forma di “bipensiero” orwelliano che impedisce di vedere ad un individuo le contraddizioni tra i suoi pensieri. Sembra proprio che nella mentalità neodarwiniana tale teoria si ponga al di sopra delle altre assumendo uno status del tutto particolare che la rende dogmaticamente non criticabile.

Il prof. Boncinelli dimostra poi ancora una volta di affrontare con correttezza la questione legata ai neutrini quando afferma:

Io dissi a suo tempo che, anche se il dato sui neutrini superveolci fosse stato confermato -precauzione che non dovrebbe mai essere assente in nessun uomo di scienza, pena il ridicolo- la teoria di Einstein non sarebbe stata falsificata, ma al massimo avrebbe richiesto un’ulteriore piccola o grande messa a punto.

Assolutamente d’accordo, anche se i neutrini fossero stati più veloci della luce una teoria solida come quella di Einstein non sarebbe stata necessariamente falsificata, forse avrebbe avuto solo bisogno di una messa a punto.

Il professore però sembra trasformarsi quando si “tocca” Darwin:

Detto di passaggio, un episodio ancora più grave, anche se di minor risonanza, si è registrato quando di recente qualcuno ha sostenuto che Darwin “aveva torto” solo per il fallimento di un esperimento -eseguito al computer!- su uno degli aspetti minori del darwinismo: la teoria dell’espressione dell’emozioni negli animal e nell’uomo.

Il riferimento è ad uno studio pubblicato nel dicembre scorso nientemeno che dall’Università di Cambridge (in attesa di conferme definitive) e di cui si parlò anche su CS nell’articolo Mostra HOMO SAPIENS: contiene già un errore…, un articolo che non mancò di suscitare una risposta piccata dello stesso Telmo Pievani in un articolo su PikaiaPerché non rispondiamo alle provocazioni, pubblicato il 28- 12- 2011.

Il prof. Boncinelli in primo luogo riporta con un inciso critico il fatto che l’esperimento sia stato eseguito al computer, ma questo è falso, non si è trattato di una simulazione al computer (come sarebbe da intendersi) ma il computer è stato utilizzato solo come mezzo per raggiungere il maggior numero possibile di persone, quindi l’esperimento ha riguardato persone vere: esattamente come quello originale di Darwin.

Se vogliamo possiamo allora contestare l’esperimento in sé, ma se da Boncinelli esso viene ritenuto valido nel metodo e nei risultati che Darwin ottenne allora, a maggior ragione, i risultati ottenuti adesso, su un campione enormemente più significativo, devono essere ritenuti altrettanto validi.

Da notare inoltre che le simulazioni al computer, come quelle del Club di Roma o dell‘IPCC, quando riguardano il clima (su cui si decidono le politiche economiche di interi stati) vengono ritenute valide, quando invece dovessero dare dei risultati che non piacciono, allora verrebbero considerate non attendibili!

Ma al di là di queste considerazioni, quello che emerge è che se nel caso della Relatività un errore di Einstein verrebbe ritenuto accettabile, nel caso dell’evoluzionismo darwinista non può invece essere messa in dubbio nemmeno un’affermazione del tutto secondaria ed irrilevante di Darwin come quella sule espressioni facciali.

 

L’articolo del prof. Boncinelli diventa quindi un’ennesima dimostrazione del fatto che il darwinismo è una religione dogmatica e che il “Vangelo” di Darwin non si può cambiare, nemmeno in un aspetto secondario. Come avviene infatti nelle religioni.

A pochi giorni di distanza dalle affermazioni emerse nelle interviste sul quotidiano online La Voce, ecco una conferma all’esistenza di una chiesa darwinista.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

21 commenti

      • forse l’ipotesi del gene che predispone alla religiosità potrebbe anche essere vera visto il comportamento intollerante verso ogni forma di critica di questi personaggi, che li rende praticamente i più accaniti religiosi di sempre

        • La butto sul ridere: se esiste un gene per la religiosità, stai sicuro che si inventeranno che è un gene maligno che va estirpato. E se trovassero il gene dell’ateismo, direbbero che è il sol dell’avvenire, il progresso che avanza, e che selezioneranno solo embrioni con tale gene.

          Penso che un giorno o l’altro cercheranno anche il gene del colore dei calzini.

          • Enzo Pennetta on

            Ancora una volta sembra uno scherzo ma non si è molto lontani dalla realtà…

            (Non mi riferivo al gene del colore dei calzini!)

    • http://www.fisicamente.net/FISICA_2/UNIFICAZIONE_GRAVITA_ELETTROMAGNETISMO.pdf

      Come riassume molto bene Leonardo Rubino:”
      Il principio della velocità limite implica la relatività dello spazio e del tempo, tramite le trasformazioni di Lorentz (che, tra parentesi, sono nate prima della TRR ed in un contesto tutto elettromagnetico). Ora, se davvero la natura ci mettesse in mano un oggetto più veloce di c, allora noi potremmo usarlo per effettuare misure di tempo e di spazio (e anche sulle cariche elettriche), e la relatività di spazio e tempo verrebbe modificata quanto più l’aumento di c è grande.
      La natura, tramite l’effetto relativistico (sullo spazio e sul tempo delle cariche in moto) di comparsa di un campo magnetico come effetto elettrico di variazione relativistica della densità di carica permette di ricavare le equazioni del magnetismo da quelle dell’elettricità; e si noti che tutte queste equazioni (dell’elettricità e del magnetismo) erano già state ricavate dai pionieri dell’elettromagnetismo decenni, se non secoli, prima della formulazione della TRR.
      Tale sorprendente corrispondenza tra elettricità e magnetismo (constatata ormai in tutte le salse), però, si corona solo accettando che la velocità limite c sia uguale a 1/radice di (epsilon x µ), ossia 299792,458km/s (vedere la fine del capitolo 3 del link prima citato ). E, rinunciando a ciò, si deve però anche rinunciare al fatto che le leggi dell’elettromagnetismo che conosciamo restino quelle che sono e con quei valori, che ogni giorno invece vengono verificati e confermati.

  1. “A pochi giorni di distanza dalle affermazioni emerse nelle interviste sul quotidiano online La Voce, ecco una conferma all’esistenza di una chiesa darwinista.”

    Fra l’altro c’è anche il riferimento alla questione dei neutrini,che come,ovviamente,riconosce Possenti se fosse stata vera avrebbe avuto più di una ripercussione e doi una certa entità nel campo della fisica.
    “La fisica stava per rimettere in discussione tutto il suo impianto di scoperte decennali qualora fosse stata confermata per il neutrino una velocità superiore a quella della luce.. cosa che poi si è dimostrata dovuta ad una strumentazione difettosa.. ma si era pronti: mai una religione agirebbe in questo modo: piuttosto negherebbe la realtà!”

    Riconoscendo che in quel caso non ‘c’erano problemi’ a rivalutare tutto un sistema,mentre nel caso della teoria sintetica si rischia criticandola o la stanza 101 o di far visita ai leoni del Circo o ai coccodrilli del nilo o simili..

    • Ho fatto un odifreddata …non so perchè ho scritto teoria sintetica..ovviamente intendevo sintesi moderna,ma si capiva…

  2. Giorgio Masiero on

    Sull’impatto che avrebbe sulla teoria della relatività l’esistenza accertata di particelle superluminali sono d’accordo con Pennetta (la teoria “di Einstein non sarebbe stata necessariamente falsificata, forse avrebbe solo bisogno di una messa a punto”), piuttosto che con le conseguenze drammatiche immaginate da Riccardo. La spiegazione è lunga e chi fosse interessato può trovarne una sintesi all’indirizzo:
    http://www.uccronline.it/2011/11/01/i-neutrini-del-gran-sasso-una-nuova-crisi-del-positivismo/
    In ogni caso, Boncinelli è del tutto fuori strada.

    • “Se all’effetto Sagnac si accompagnerà la conferma degli esperimenti riguardanti il teorema di Bell e l’ultravelocità dei neutrini.Non crollerà certo la fisica, né saranno messe in discussione tutte le conoscenze che abbiamo dell’Universo”

      Chi dovrebbe pensare il contrario e soprattutto perchè mai?

    • Scusi professore, non ho capito bene 1. L’interpretazione di Einstein-Minkowski.
      Insomma per parlarci francamente, in ballo c’è la questione: principio di indeterminazione?

      • Giorgio Masiero on

        No, il principio d’indeterminazione non c’entra: si tratta di filosofie diverse.

    • @Professor Masiero Io non so se la teoria della relatività possa essere riformulata come sostiene lei, anche se certamente ne sa almeno 1 milione di volte più di me su questo campo, però ritengo che la validità della teoria darwiniana sia nettamente superiore a quella darwiniana.

      • “però ritengo che la validità della teoria darwiniana sia nettamente superiore a quella darwiniana.”

        suona difficile,ma per qualsiasi teoria…

  3. Alessandro Giuliani on

    Il concetto di ‘legge di natura’ (e quindi di validità delle teorie) è sostanzialmente differente in fisica ed in biologia. Mentre in fisica si possono immaginare degli esperimenti di verifica e comunque si può ‘apparecchiare’ un sistema sperimentale di falsificazione, in biologia dove le condizioni al contorno contano molto di più degli invarianti possiamo solo giudicare della ‘fertilità’ di impostazioni generali di pensiero (non le chiamerei teorie, piuttosto stili di ragionamento) per scovare regolarità prima sconosciute.
    Detto questo direi che la ‘teoria’ (uso il termine virgolettato per quanto detto prima) darwiniana non è stata molto fertile in questi anni così come altre impostazioni generali come la SMT (Somatic Mutation Theory) per lo sviluppo dei tumori o il concetto di nucleo idroofobico per il folding delle proteine…

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