“La chiesa darwinista”: continua il dibattito su “La Voce”

9

Lorenzo Possenti mentre lavora ad una mostra sugli insetti.

Negli ultimi giorni altri due interventi si sono aggiunti al dibattito iniziato il 27 marzo con quello del prof. Odifreddi.

 

Si tratta delle interviste a Lorenzo Possenti (che collabora all’allestimento di mostre sull’argomento) e al fisico e saggista Pier Maria Boria.

 

 

E’ particolarmente interessante leggere il parere di Lorenzo Possenti, laureato in Scienze Naturali che si occupa della realizzazione di modelli per le mostre naturalistiche, attività questa che lo ha portato, e lo porta, continuamente a confrontarsi con i biologi e con le loro indicazioni per la divulgazione.

Il 5 aprile è stato intervistato da Andrea Carbone su La Voce d’Italia nell’ambito del dibattito sull’evoluzione aperto in quella sede, Possenti ha una posizione critica nei confronti dell’Intelligent design e del creazionismo in generale, a maggior ragione è quindi particolarmente interessante quanto egli afferma riguardo a ciò che viene insegnato sui testi scolastici riguardo all’origine della vita:

La nascita della vita è attualmente il tallone d’Achille della scienza, i modelli proposti presentano ancora grossissime lacune che non vengono divulgate volentieri: le spiegazioni sui libri di testo scolastici sono risibili”

Ma ancor più interessante appare il pensiero di Possenti, ateo che ribadisce la sua critica al creazionismo e all’ID, ma che riconosce, da una posizione disinteressata, i difetti del neodarwinismo:

A dire il vero sotto molti aspetti anche il neodarwinismo, si comporta come una religione: ha un credo dogmatico promosso da una potente casta strutturata che divulga il proprio pensiero di un caso onnipresente e onnipotente che promuove i processi vitali e il cosmo, ha suoi riti, istituti, scritti, capace di fare fuori i propri antagonisti con scomuniche pesanti, le sua ora di religione nelle scuole, le sue settimane “sante”… io che sono ateo secondo il senso comune, credere nel caso come promosso dal neodarwinismo lo vedo difficile perchè ho sotto gli occhi quotidianamente i risultati di tali processi: rimango stupito dall’efficienza incredibile dell’evoluzione, e mi chiedo se il caso non sia stato nel temo ridimensionato dall’intelligenza del dna, mi chiedo se il dna, da milioni di anni oramai, non abbia imparato a dirigere la propria evoluzione per ridurre i rischi dovuti al puro caso: la divulgazione della scienza la vedo nella voglia sincera di conoscere le cose, capace di esporre senza paura i suoi punti deboli insieme alle sue visioni folgoranti, perchè la verità profonda delle cose è di per sè inconoscibile, purtroppo”

D’impostazione diversa è l’intervento del fisico P.M Boria che esprime la sua visione antidarwiniana ma che su determinati aspetti giunge a conclusioni molto vicine a quelle di Possenti:

Darwin ha teorizzato intendendo che gli sperimentali dessero le loro conferme: ciascuno è libero di vederle o no. Le tante parole consentono ai preti di quella tal chiesa di ingarbugliare i concetti e da certi particolari (che sono rivelatori) si capisce che sono sostanzialmente sprovvisti di argomenti “scientifici”: uno di questi è l’attacco alle persone che traggono conclusioni diverse dalle medesime premesse, assumendo essi l’atteggiamento fondamentalista che attribuiscono alla “controparte”.

Senza che da parte dell’intervistatore  Andrea Carbone ci sia stato alcun suggerimento, sia da parte di un evoluzionista tradizionale come Possenti, che da parte di un critico radicale del darwinismo, come Boria, si giunge alla conclusione che intorno alla teoria neodarwiniana è nata una vera e propria “chiesa”, e delle più fondamentaliste e intransigenti.

Per dirla con le parole di Chesterton, oggi i veri “eretici” siamo noi.

 

 

 

Share.

Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

9 commenti

  1. E’ interessante il fatto che tra gli studiosi, anche non credenti, si muova qualcosa in direzione opposta a quella che di solito viene indicata da certi ateisti. E’ auspicabile che ciò inviti la gente comune a porsi più di una domanda su quanto viene loro insegnato riguardo l’evoluzionismo.

    • Sono convinto che il contributo degli studiosi non credenti possa giocare un ruolo importante nel far capire che le obiezioni alla teoria darwiniana non sono legate alla visione religiosa ma alle falle della teoria stessa.

      Chissà se all’UAAR avranno il coraggio di invitare Lorenzo Possenti ai Darwin Day… quello sì che sarebbe un incontro interessante.

      • Giorgio Masiero on

        Non lo so, Enzo, se lo inviteranno mai. Gli ateisti usano il Darwin Day non perché sono interessati alla biologia, ma perché credono di aver trovato in Darwin un supporto alla loro concezione antireligiosa. Un domani che la teoria di Darwin fosse sorpassata a livello scientifico, oltre a smettere di celebrare il Darwin Day, smetterebbero anche di occuparsi di biologia (così come oggi non si occupano di chimica o di matematica!)

        • Giorgio, mi sembra che entrambi dubitiamo fortemente che inviteranno mai ai Darwin Day qualcuno che possa indebolire quella teoria che, come giustamente osservi, viene usata come supporto alla loro concezione antireligiosa.

          Non credo proprio che vedremo mai l’UAAR organizzare giornate per la scienza in cui si ricorda Godel o Lavoisier (per di più ghigliottinato dagli illuminati rivoluzionari anticlericali!).

          Da parte nostra quello che possiamo fare è perseverare nel mostrare questo stato di cose.

  2. Io ho trovato l’intervento di Possenti interessante in diversi punti anche in riferimento all’episodio dei neutrini e la velocità della luce,che è un esempio che effettivamente fa riflettere circa la teoria sintetica.
    Per il fatto dell’Uaar ed il Darwin Day non è da escludere nemmeno ol’ipotesi che un intervento di Possenti possa anche portare a un rafforzamento del pensiero evoluzionista,si sa come anche nelle notizie che possenti dice appaiono e che mettono crisi sulla teoria,poi al momento delle conclusioni siano state più volte arrivate a finire come ulteriore prova della teoria sintetica..
    A me sembra un po’ lanci il sasso e nasconda la mano…la successione stratigrafica e le omologie in che modo potrebbero divenire “continue conferme della teoria, mano a mano che si aggiungono le scoperte, per gli evoluzionisti. “più di quanto tutto ciò che mette in crisi la teoria,che la teoria non spiega che ne mostra la fallacità,l’assenza di prove corrobotranti possano divenire elementi che invitino a considerarla non più valida incapace a spiegare il fenomeno e non scientifica?
    Interessante ,pacato etc come intervento però sembra un po’ ‘girare’ attorno al nocciolo della questione.
    Sicuramente si può notare come gli argomenti più convincenti siano sempre e solo quei due che di fatto non possono essere considerati tali.

  3. E poi c’è un tenue riferimento al fatto che la critica non fornisce niente che spieghi il fenomeno,sulla cui cosa si è già detto abbastanza,ma ci si potrebbe chiedere allora in che modo invece la teoria sintetica lo farebbe?
    Ripeto che comunque ho apprezzato l’intervento nonchè mi piace abbstanza come Andrea Carbone sta portando avanti la cosa…

    • Sono d’accordo sul fatto che Possenti confermerebbe la teoria neodarwiniana, ma da un Darwin Day dell’UAAR non posso aspettarmi che invitino me, o Fratus, o Fasol… o Leonetto!

      Con un po’ di realismo mi accontenterei di un Possenti che almeno qualche seme di dubbio lo potrebbe piantare.

      Confido anch’io nel fatto che la Voce e Andrea Carbone continuino a lavorare in questo modo.

    • Sul riscaldamento globale ho risposto negli inteerventi relativi all’articolo, riguardo all’evoluzione delle zanzare, ad una prima analisi direi di metterla insieme a quella dei batteri…

Exit mobile version