Economia: consigliere comunale di Prato chiede di denunciare i ladri

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Nicola Oliva, consigliere comunale di Prato, chiede che si intraprenda un’azione legale contro le banche responsabili dello scandalo Libor.

 

In un articolo pubblicato su MoviSol è possibile leggere il comunicato stampa in cui si chiede un azione legale dei Comuni italiani contro la manipolazione dei tassi Libor che ha danneggiato in modo fraudolento gli interessi dei cittadini. Questa la presentazione del comunicato stampa:

27 luglio 2012 (MoviSol) – Pubblichiamo un comunicato stampa di Nicola Oliva, Consigliere del Comune di Prato, che chiede alla città toscana di prendere «esempio dal Sindaco e dal Consiglio Comunale di Baltimora (Stati Uniti), che si sono costituiti parte civile in una causa antitrust legata a strumenti finanziari basati sul tasso Libor» e di mettersi «alla guida in Italia di un’azione legale».

Il comunicato stampa è disponibile sul sito MoviSol:

Nicola Oliva sullo scandalo LIBOR: Prato guidi l’Italia in un’azione legale contro le banche

Sulla politica del governo e sull’azione del Parlamento non c’è molto da fare affidamento, non resta che sperare che ci sia un “giudice a Berlino”.

O forse che ci sia un “giudice per Berlino”?


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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

26 commenti

  1. Senza contare le vere e proprie truffe che Moody’s ha realizzato contro il nostro paese, con tanto di intercettazioni in cui si chiedeva di cambiare al ribasso le stime dell’economia del nostro paese, anche se tutti gli indicatori non segnavano affatto questa difficolta’.
    Mi sembra che il fascicolo l’abbia aperto la procura di Trani.
    Sarebbe bello monitorare se i PM di quella procura venissero “improvvisamente” destinati ad altra sede…

  2. Non era neppure del tutto vero che la monarchia francese era tanto terribile come la descrivevano. Era simile al regime di quelli che la criticavano tanto. QUello che ci viene tramandato viene dall’illuminismo e dalle sue leggende nere (per esempio quella delle brioches). Maria Antonietta era tanto odiata perche’? Era la figlia di un re cristiano.

    • Ma prof dice sul serio?
      Le ricordo che ogni revisionismo storico è la radice di ogni estremismo ideologico.
      Questo per dirle che il prossimo passo (oltre a questo) sarà negare l’Olocausto ecc…
      Comunque vorrei sollevare una vecchia questione, si ricorda il famoso articolo su Monti da lei scritto, ove parlava delle “crisi”?
      Ebbene vorrei aggiungere un mio pensiero alla sua sintesi: prof. Cacciari (in questo video http://www.youtube.com/watch?v=F5zDMYxQxQo) dice esattamente le stesse cose di Monti, cioè le “crisi” provengono dallo stesso sistema capitalistico…
      Sono parte integrante di questa filosofia economica…
      Non sono i banchieri di sinistra (un tempo si diceva ebrei, ma oggi non va più per la maggiore…).
      E’ proprio il capitalismo…

      • Gemini, per favore, non facciamo ideologia. Quello che viene chiamato “revisionismo” altro non è che uno studio approfondito delle fonti storiche, al di là di qualsiasi propaganda anticlericale del ‘700 e dell’800. Se dovessi prendere alla lettera ciò che hai detto, dovrei credere ai “milioni di morti dell’inquisizione”, ai “milioni di streghe bruciate nel medioevo”, ai “milioni di ebrei preseguitati dalla Chiesa”, insomma a tutte le balle che si recitano pedissequamente dal 1700 ad oggi senza controllare le fonti. Per quanto riguarda l’olocausto, nessuno storico serio vuole mettere in dubbio che sia avvenuto. La scienza storica non può però continuare a credere alle balle dei polemisti del 1700 e del 1800, come se fosse oro colato o la parola definitiva di Dio. La storia è un continuo riesame delle fonti, perché allora bollare tutto questo con l’appellativo di “revisionismo”?

        • Ciao Riccardo Z, riguardo al discorso da me sollevato ti ringrazio della risposta.
          L’ideologia sempre a cercato di rovinare tutto e fa male a quelli che l’esercitano.
          Quando si affrontano certi argomenti c’è una sorta di contrapposizione tra i cattolici (lo hai notato?): guelfi contro ghibellini, rivoluzionari contro reazionari, destra contro sinistra. E tutti vogliono insegnarci la “loro” Verità.
          E’ naturale che la Storia viene scritta dai vincitori. E su questo non ci piove.
          La Rivoluzione Francese, con i suoi drammi, è stato un passo fondamentale, necessario, primario alla fondazione delle “libertà” generali.
          Su questo occorre essere chiari.
          Revisionare ciò in funzione reazionaria è un errore.

          • valentino zoldan on

            Riccardo hai dimenticato i milioni di morti fatti da gheddafi, e i per ora 20.000 ma siccuramente diventeranno nilioni di morti in Siria, per non tacere i milioni di aborti clandestini di pannelliana memoria

          • Il “bello” e’ che fin quando Gheddafi finanziava ogni sorta di movimento “antagonista” e di rottura in occidente e gruppi terroristici vari, tra cui le BR, andava bene, poi non e’ andato bene piu’.
            Non parliamo poi della “terza via” islamica gheddafiana e appoggiata acriticamente dalla sinistra tutta, in spregio alle religioni che erano, ancora per loro, l’oppio dei popoli, e all’occidente…

          • Ancora con la “sinistra” sei fissato?!
            Sei paranoico secondo me…
            Dovresti criticare semmai il capitalismo forsennato!

          • Ma se in 3000 post il tuo contributo è stato ripetere: catto-papaveri, sinistra, comunismo ecc…?
            Tanto ridicolo sei?
            Ma veramente?
            In UCCR hai fatto il reazionario con il povero Luca (un filosofo) e ti è andata male.
            Alla prossima compa’.

        • Sai chi ha inventato la moda per ricchi, di andare a fare la vita di campagna e giocare alla “contadinella”? Maria Antonietta

    • Mi scuso prof, lo volevo postare sull’altro thread ma mi e’ scappato qui… E poi sono in trasferta e non posso collegarmi spesso…
      Gli imbecilli che negano l’Olocausto non hanno mai portato una prova a loro favore, anzi per meglio dire non trovano una ragionevole spiegazione alle tonnellate di prove a favore dell’Olocausto. Quindi il paragone e’ come al solito campato in aria…
      In aggiunta sarebbe il caso una volta o l’altra di rivalutare, alla luce delle nuove “scoperte” (che scoperte non sono ne’ tantomeno “nuove”) la figura di Maria Antonietta, e le fanfaluche dette su di lei (una che sul patibolo chiede scusa al boia per avergli pestato inavvertitamente un piede…)

      • Gli imbecilli (come li chiami tu)sono revisionisti, cioè quella tendenza storica a non accettare la storia.
        Cosa c’è da rivalutare nel sistema di potere monarchico assolutistico solo tu lo sai…
        Sarebbe più corretto se ti definissi antidemocratico, così la finisco qua.

  3. Intervengo telegraficamente:
    Non mischiamo argomenti incongruenti: le riboluzioni non c’entrano nulla con l’olocausto.

    Che credibilità ha un occidente che per 10 anni dà la caccia ad Al Qaeda e poi l’appoggia molitaente per rovesciare Gheffafi o Assad?

    Nessuna rivoluzione, da quella francese a quella russa ha dato libertà o benessere, non è revisionismo, bastano i libri di storia.

    • Prof. mi permetto di dissentire.
      L’Olocausto è osteggiato da molti esattamente come altre vicende storiche.
      Il sangue innocente che grida vendetta!
      Le rivoluzioni hanno un loro scopo, sono un “metodo” pericoloso ma spesso necessario. E i cattolici lo sanno bene, infatti nella 2GM hanno partecipato alla Resistenza. Non diamo per scontati certi miti come che i comunisti soltanto hanno sconfitto il nazi-fascimo.

    • Intervengo altrettanto velocemente per due cose.
      La prima è associarmi all’invito di non mescolare argomenti incongruenti e a non fare troppa confusione fra i post.
      Il revisionismo esiste ed esisterà e giova ad ogni forma di potere,in ogni accezione del termine,però non c’entra nulla con la vera realtà delle rivoluzioni come la Francese,Americana o Russa.
      Così come il fatto che siano stati presentati talvolta(molto probabilmente)grandi eccessi oltre il reale per numeri di morti(o leggende nere)nella praticamente totalità dei casi non aggiunge ne toglie nulla alla realtà di alcuni fenomeni,al più ne cambia l’entità(nel caso non ha molta importanza se non si stava sotto Vlad il sanguinario ,Erode o la Regina di Biancaneve..non è che sia male solo in casi estremi del genere..).
      Ma son altre cose.L’rgomento era la vera natura della rivoluzione,nello specifico Francese.
      E in relazione a questa gemini ti invito in primis a comprendere meglio il meccanismo di tesi antitesi e sintesi.
      E poi si rimanda a quanto già detto a riguardo.
      Sostenere che la rivoluzione francese sia stato un movimento del popolo per il popolo è storicamente errato.
      L’Autoritarismo,l’Elitarismo,è stato sempre li presente, mentre il popolo versava il suo sangue nel bagliore delle lotte,delle rivolte,delle insurrezioni contro i ”tiranni”, e subito sorgeva, fermata opportunamente la rivoluzione popolare.
      Perciò uccideva la vecchia forma a beneficio di una nuova classe,tutte le Rivoluzioni sono state sempre scatenate e poi strangolate dal principio d’Autorità, che mette capo allo Stato.
      Il popolo trova l’uscita da una crisi che gli è stata scatenata contro e riceve un basso,basso salario per aver portato avanti la rivoluzione,ma non siede al tavolo dei vincitori.E così mentre i vinti muoiono o uccidono,i vincitori hanno le loro mani senza una goccia di sangue.
      Il popolo perde la forza di popolo perchè diviene massa.

      Per il resto invece,auguro buone vacanze a tutti,io mi assenterò causa ferie per un po’ dal blog..
      Me ne vado in quel di Vienna.
      Un saluto a tutti.

      • Il tuo discorso è chiaro.
        Però alcuni sostengono i valori del potere antecedenti a questo dramma storico, vale a dire: assolutismo ecc…
        Ok a non santificare questo periodo storico, ma ce ne corre dal santificare il periodo precedente (che doveva essere rovesciato comunque, forse con le buone).

  4. La resistenza e l’olocausto non rientrano tra le rivoluzioni, in senso stretto esse sono eventi come quella francese e russa.
    Ed entrambe si risolsero in un bagno di sangue per i preti e i cattolici in genere.
    Cosa c’è da difendere?

    • Esse hanno portato anche benefici.
      I cattolici spesso pagano il conto perché sono contro la violenza in generale.
      Però questo non c’entra strettamente con la sete del Popolo di Dio di uscire dalla mercé, dalla pretesa, dalla schiavitù di Faraone.

  5. valentino zoldan on

    Gemini, scusa il ritardo, ma c’entra eccome!
    l’informazione ex ante(vera, falsa o distorta che sia) serve propedeuticamente a innescare processi di quiete sociale, nuove leggi, ribellione, protesta, rivoluzione, guerra (civile o meno)mentre l’informazione ex post serve a giustificare le stesse cose.
    Il revisionismo o il conformismo sono comunque due posizioni ridicole in quanto l’informazione/disinformazione a disposizione è manipolata alla fonte, la massa di informazioni/disinformazioni è talmente enorme e talmente distribuita sapientemente ed intricata da costituire un vero ginepraio, la produzione di informazione/disinfromazione è talmente veloce che per chiunque è impossibilitato a tenere il passo.

    Stiamo camminando su sentieri boschivi immersi nella nebbia guidati da qualcuno che dice di essere nostro amico, della qual cosa però non possiamo essere certi, ogni tanto ci pare di intravvedere qualcosa, un tratto di sentiero ed esultiamo perchè ci illudiamo di aver trovato la strada, intuito la direzione; ma chi ci dice che dove la nebbia era più fitta non ci siamo incamminati dalla parte sbagliata di un bivio o di un crocicchio?

    Il nostro problema non è tanto il non sapere ma il non poter sapere di sapere e cosa veramente sappiamo o non sappiamo.

    ogni posizione revisionistica o meno è bacata da questo problema.

    ogni rivoluzione, ogni guerra, ogni guerra civile è pianificata e poi giustificata da piccole o meno piccole elite per la conquista di un potere sempre più assoluto, combattuta con il sangue e la carne del popolo.
    Al popolo poi verrà dato a bere che la situazione instaurata dopo l’evento sia migliore di quella precedente.
    Al massimo possiamo esprimere opinioni che colpiscono nell’intorno della verità, difficilmente possiamo affermare una verità storica.

    Siamo come dei ciechi che discutono sui colori di un quadro molto complesso tipo una battaglia di Paolo Uccello, con l’intrico di corpi e oggetti e la presenza di milioni di varietà tonalità di colore senz’altro qualche cosa di giusto lo diremo ma non saremo mai in grado di descrivere il quadro nella sua interezza.

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