Clima, la fabbrica delle menzogne

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“Clima, la sconfitta degli scettici del riscaldamento globale”, questo titolo apparso su la Repubblica l’11 aprile scorso proclamava la sconfitta di chi contesta l’origine umana del riscaldamento globale, lo studio a cui si riferisce costituisce però un clamoroso caso di disinformazione.

 

Forse è il momento di cominciare a domandarsi quali siano gli interessi dietro il fenomeno del “Global Warming Antropico”.

 

La notizia sembrava essere di quelle veramente importanti, infatti uno degli argomenti più forti a favore dei critici dell’origine umana del riscaldamento globale è il fatto che l’aumento della CO2 nell’atmosfera storicamente non ha preceduto ma seguito quello delle temperature. E, come tutti sanno, una causa non può essere successiva all’effetto.

Ma recentemente dei ricercatori della prestigiosa Università di Harvard hanno pubblicato uno studio che documenta il contrario: sarebbe stata la CO2 a crescere prima delle temperature, come riferisce l’articolo su la Repubblica:

A sciogliere parte dei ghiacci che ricoprivano la Terra fra 20 e 10mila anni fa -spiegano i ricercatori di Harvard- fu un aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera… Lo studio ribalta uno degli argomenti usati dagli scettici del riscaldamento climatico. Fino aieri si riteneva infatti che alla fine dell’era glaciale la temperatura del pianeta fosse salita, seguita solo in un secondo momento dall’aumento di anidride carbonica. La sequenza degli eventi escludeva che questo gas serra fosse responsabile del riscaldamento.

E infatti, come abbiamo detto, è vero che uno degli argomenti più convincenti contro la teoria dell’AGW (Anthropic Global Warming) è il fatto che la CO2 sia l’effetto e non la causa dell’aumento della temperatura del pianeta, ma questo ai lettori viene detto solo adesso che si dispone di una notizia in grado di disinnescare il pericolo.

L’importanza della notizia viene confermata dal meteorologo Guido Guidi sul suo sito Climate Monitor:

Che cosa? L’aumento della CO2 ha preceduto l’aumento delle temperature alla fine dell’ultima glaciazione? Questa sì che è una notizia, dai proxy delle carote di ghiaccio antartiche si era sempre visto il contrario, prima la temperatura e poi, solo poi la CO2, anche con un ritardo di centinaia d’anni.

Quello che però bisogna fare per avere un approccio veramente scientifico è andare a verificare come si sia giunti a determinate conclusioni, e questo è quanto ha fatto lo stesso Col. Guidi. Il risultato è stato estremamente interessante.

Analizzando il grafico fornito dai ricercatori effettivamente si vede la concentrazione di CO2 aumentare per prima trascinando con sé le temperature:

 

La situazione sembra quindi dimostrare un inequivocabile ruolo guida della CO2 sulle temperature. Ma andiamo a vedere come si è giunti al bel grafico sopra riportato:

Scopriamo così che l’andamento della temperatura, rappresentato dalla linea rossa, è stato ricavato da una specie di “nube” di dati che appare invece talmente indeterminata da rendere arbitrario giungere  ad una precisa conclusione: in poche parole, quella linea rossa che rappresenta  la temperatura non è un’interpretazione oggettiva dei dati!

Conclusione: quell’articolo sulla presunta “sconfitta degli scettici” non è giustificato.

Ma in questi giorni sui quotidiani stanno circolando anche degli altri articoli che mostrano un volto ben più completo del riscaldamento globale, quello degli interessi economici collegati con esso. Partiamo dal livello nazionale, dove il 31 marzo, dalle pagine del Corriere della Sera, Stefano Agnoli, ci informava su qualcosa di molto interessante:

L’implosione della bolletta. E il principale imputato è l’energia «verde», che senza i lauti incentivi pagati dallo Stato (scaricati per intero su famiglie e piccole imprese, mentre le grandi godono di ampie esenzioni e sconti) sarebbe ancora troppo costosa. Nel 2012 il conto per la «promozione della produzione di energie da fonti rinnovabili» potrebbe salire a 10,4 miliardi di euro. Sei miliardi solo per l’energia solare, il 50% in più rispetto a un anno prima. Nel 2020, stima l’Autorità, si potrebbe arrivare a 10-12 miliardi di euro (annui). Insostenibile.

Il business intorno alle energie “verdi” per il 2012 è dunque di ben 10,4 miliardi di euro, che tutti noi paghiamo nella bolletta!

L’11 aprile faceva eco dalle pagine del Giornale il fisico Franco Battaglia che titolava Solare, che fregatura: costa e fa pure flop:

…..(il) ministro all’Ambiente,ha dichiarato che in Italia il travaso di denaro pubblicoagli spacciatori di Fv (Fotovoltaico N.d.r.) continuerà finché i costi di produzione elettrica da esso e da carbone si uguaglieranno. Ciò che il ministro non comprende è che se egli continua a insistere col suo insano programma, la cosa certamente accadrà, nel senso che il prezzo del chilowattora da carbone si sarà elevato a quello da Fv. Egli ci sta obbligandoa pasteggiare con caviale e champagne finché non avremo denaro per pane e lambrusco

La legittima domanda se la propaganda a favore dell’origine antropica del riscaldamento climatico possa avere come motore interessi economici trova in questo caso una risposta tanto affermativa nei 10,4 miliardi di euro che vengono fatti pagare ai cittadini per darli alle imprese coinvolte ad es. nel non conveniente fotovoltaico.

Ma se in Italia la propaganda può avere “10,4 miliardi di ragioni” per alterare il discorso sul clima, gli interessi in gioco su uno scenario globale saranno diversi, e dovranno essere approfonditi.

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

14 commenti

  1. Ricordo ancora quando, alla mia vecchia università, nel corso sulle energie rinnovabili il professore disse “non è possibile che un numero enorme di scienziati si metta d’accordo per mentire, e senza un motivo”. Ora, 10,4 miliardi di motivi mi sembrano sufficienti. Quanto al mentire, molti ripetono solo quello che dicono altri. Non vi pare?

    • D’accordissimo su tutto, aggiungiamo che a livello globale i motivi sono molto più di 10,4 miliardi di euro… ma ne parleremo in seguito.

      Vero anche che non c’è bisogno che si mettano tutti d’accordo, la maggior parte delle persone, come giustamente osservi, si limita a ripetere quello che sente e che legge: chi potrebbe biasimare un giornalista, un docente o chiunque altro se dovesse riportare come verità scientificamente dimostrata lo studio oggetto di questo articolo?

      • i motivi sono molto più di 10,4 miliardi di euro

        Che fanno gola anche e soprattutto al PADRONE di Repubblica, Espresso, ecc ecc, non che’ tessera n.1 del PD.

      • Più che altro la maggior parte non prende posizione,i “divulgatori”,gli untori sono più politici,giornalisti che scienziati,che nella maggior parte dei casi sembra si limitino a seguire direttive che arrivano e a farsele andare bene,e comunque di solito mantengono distanze e lasciano marginoi di dubbio che vengono cancellati dall’untore di turno che enfatizza invece ciò che gli serve di più dallo studio..
        Fra l’altro quantomeno in Italia il fotovoltaico può risultare anche solo un costo,certamente gravando invece che beneficiando il paese,la tecnologia non è al livello per l’applicazione auspicata,ne il fatto di essere praticamente una neocolonia aiuta in tal senso,meglio sarebbero il termico e l’eolico,e comunque,in ogni caso non fare passi più lunghi della gamba AWG o non AWG,anche visto che sembrebbe poi non AWG.

        • Piu’ che altro, quasi tutta la stampa (e i media in genere) sono in mano ai sinistri, vecchi ’68ini, che in genere sono alleati del grande capitale e dei piu’ spietati finanzieri internazionali (es. Soros).
          La concezione dell’Uomo dei sinistri, che non sia quella del semplice “ingranaggio” all’interno dello Stato-padrone, e’ semplicemente in antitesi a quella del Cattolicesimo, per questo motivo viene descritto come il “cancro del pianeta”.
          Inoltre, con la bufala dell’AGW, ne trae immenso profitto proprio la grande finanza, con i giochi sui certificati verdi, carbon tax, ecc ecc. Ad un agricoltore conviene di piu’ affittare il proprio terreno (a spese di tutti) per impiantare pannelli solari che coltivarlo.
          Tanto pagano i gonzi.

          • Confermo che questo è quanto avviene, vigneti e uliveti secolari estirpati e al loro posto distese di pannelli solari.

            Attività agricole umiliate con prezzi ridicoli scompaiono per lasciare posto al fotovoltaico, e tutto questo per un mercato “drogato” che fa sembrare positiva questa sostituzione.

          • Tra l’altro certa gente fa un gran parlare di: “ Gli italiani hanno sempre vissuto al di sopra delle loro possibilita’
            Pero’ scordano sempre di menzionare:

            1) 90 miliardi in 3 anni per gli incentivi al fotovoltaico (che non togliera’ neppure un grammo di carbone dall’aria o pericoli nucleari)
            2) trattamento dei RSU dall’altra parte dell’Europa, per i motivi che gia’ sappiamo
            3)il tentativo, qualche anno fa, della presidenza del consiglio di riacquistare dalla TELECOM la rete nazionale telefonica, per una bella paccata di miliardi (tentativo poi, fortunatamente andato in fumo)
            4) dipendenza strutturale di energia dall’estero, in particolare da Francia (che ci vende l’energia delle sue centrali nucleari, colmo!) e da petrolio, che contribuisce ancor di piu’ al famigerato “effetto serra”.
            5) nessuna politica nazionale agricola seria (a proposito: chissa’ se e’ vero che la maggior parte del bilancio europeo della PAC va a Francia e Germania)
            6) buchi vari degli enti locali, anche per finanziare le “ambasciate delle regioni”
            http://www.tempi.it/pagine-e-pagine-le-multe-del-trota-sui-milioni-di-buco-campano-tutti-zitti
            e ce ne sarebbero molte altre

          • Buchi vari degli enti locali, anche per finanziare le “ambasciate delle regioni”

            Su certe cose si soprassiede e poi si presnta come causa massima dei problemi piccoli evasori o piccoli furbacchioni lestofanti con pensioni d’invalidità finte etc..
            piccoli capri espiatori che posson far cadere un sasso,su come sia caduto il monte silenzio omertoso però..che schifo..
            Concordo punto per punto Piero.

    • Ricordando che sul tema in questione (AGW) non ho mai preso posizione, ne’ desidero cominciare adesso, secondo me è invece possibilissimo che un numero enorme di scienziati sostenga la stessa opinione, anche se sbagliata, senza un interesse particolare. E’ sempre successo, è una questione sia di interpretazione, sia di ‘passaparola’. Impossibile che tutti gli scienziati che parlano di un determinato argomento siano ugualmente competenti al riguardo, ma chi fa riferimento alla “comunità scientifica” come se fosse un circolo mistico di prescelti dall’intelletto superiore (generalmente compie quest’operazione chi è più lontano dai temi trattati), più difficilmente capisce che si commettono numerosissimi errori di giudizio anche in campo scientifico.

      • Soprattutto se chi lo fa, essendo geologo, presenta uno speciale su La7 sul naufragio della Costa Concordia…

  2. Dettagliata l’analisi di Willis Eschenbach
    http://wattsupwiththat.com/2012/04/07/shakun-redux-master-tricksed-us-i-told-you-he-was-tricksy/
    http://wattsupwiththat.com/2012/04/06/a-reply-shakun-et-al-dr-munchausen-explains-science-by-proxy/

    Comunque come è d’uopo si parte titolando “E’ dimostrato! La Co2 fa aumentare la temperatura globale ” e poi come si inizia l’articolo si usa subito il condizionale sarebbe,potrebbe dovrebbe etc…se è dimostrato come fa a essere una cosa dubbia?
    Volendo stilare un grafico con tali dati ,scegliendo opportune soglie per decidere i vari valori e creare una curva,in che modo si riuscirebbe ad ottenere quella rossa che si vede,anche ad occhio sembra improbabile,o quantomeno troppo grossolana,dovrebbe essere una ‘sorta’ di gradino,mentre a tratti sembra essere stata abbassata irragionevolmente..boh…

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