Global Warming: Rubbia negazionista?!

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La notizia sulla pagina web dell’ANSA

La notizia avrebbe dovuto avere grande risonanza su tutti i media, invece non ce n’è traccia sui principali organi d’informazione.

Com’è possibile che affermazioni importanti di un grande scienziato come Rubbia vengano ignorate?

 

Fatti come questo mettono in seria discussione l’obiettività dell’intero sistema dei media.

 

Il 1 giugno scorso l’ANSA ha pubblicato un breve articolo intitolato Clima: Rubbia, non c’e’ riscontro cambiamenti-emissioni CO2, una vera bomba che avrebbe dovuto far tremare i vetri delle redazioni di tutti i giornali, invece niente. Facendo una ricerca con Google troviamo una desolante solitudine dell’ANSA seguita solo da qualche sito web:

Niente a che vedere con lo spazio dedicato al “calcioscommesse” di cui si sono occupate con un ampio risalto tutte le testate. Sull’affermazione di Rubbia invece nulla. Ma cosa ha detto esattamente il prof. Rubbia? Ecco le sue dichiarazioni:

”La situazione nuova – ha spiegato – e’ che nonostante le emissioni continuino, dal 2000 si e’ registrata una diminuzione della temperatura’‘.


Poco più di una riga in cui si afferma che non esiste un rapporto di causa-effetto tra CO2 nell’atmosfera e aumento delle temperature, cioè l’esatto contrario di quello che i sostenitori dell’AGW vanno sostenendo da tempo. Va detto che comunque il prof. ha subito cercato di offrire alla teoria dell’AGW una scappatoia ipotizzando che il calore sia stato mascherato per via dell’immagazzinamento nel mare:

Il fisico ha osservato che il fenomeno e’ dovuto ad un effetto ‘mascheramento’, in cui gioca un ruolo ad esempio l’energia immagazzinata negli oceani. ”Non si puo’ dire che non conti la CO2 – ha concluso – che dobbiamo comunque diminuire”.

Come però ha giustamente fatto notare Guido Guidi su Climate Monitor la spiegazione suggerita da Rubbia non è soddisfacente:

E possibile che Rubbia non sappia che contestualmente alla stasi delle temperature si sta registrando anche una stasi della crescita del contenuto di calore degli oceani? Come può essere immgazzinato lì il calore che non si trova in atmosfera?

Insomma, sembra proprio difficile nascondere “sotto al tappeto” la polvere sollevata dal prof. Rubbia.

L’episodio ci consente però anche di mostrare quanto fossero errate, superficiali e pretestuose le critiche mosse qualche tempo fa ad un articolo apparso l’11 aprile scorso su CSCambiamenti climatici: qualcuno diffonde idee false, che fu attaccato dalla seguace di Konrad Lorenz, la sempre più ossimorica ocasapiens, che rinfacciava al sottoscritto di non saper leggere i grafici nel post “Conseguenze del sedere“, che terminava nel seguente modo:

La frase “il docente Enzo Pennetta pubblica una serie di grafici a conferma del riscaldamento globale proseguito dopo il 1998.” voleva essere ironica in quanto nel mio articolo avevo invece detto che le temperature non erano aumentate dopo il 1998: “Sul sito oggiscienza è stato pubblicato un articolo che irride chi afferma che il riscaldamento globale si è arrestato dalla fine degli anni ’90. Ma le fonti segnalate per la confutazione di quest’affermazione dimostrano tutt’altro.

 

Ma a quanto pare le temperature dalla fine del secolo scorso sono proprio diminuite.

Ed ecco che adesso la lettura dei grafici fatta dalla Coyaud sul suo blog Ocasapiens e su Oggiscienza, viene bacchettata nientemeno che da Carlo Rubbia.

Sembra proprio che nel menù dell’ocasapiens stasera sia in programma un piatto un po’ indigesto: un bel rospo da mandare giù…

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

16 commenti

  1. Sembra proprio che nel menù dell’ocasapiens stasera sia in programma un piatto un po’ indigesto: un bel rospo da mandare giù…

    Oppure patè de foie gras… 😀

  2. Rubbia dice che tra temperatura e CO2 non c’e’ correlazione.
    Rubbia dice che non e’ comunque escludibile una correlazione.
    Quindi Rubbia non ha detto niente.

    • forse il prof. Pennetta, voleva solo mettere in risalto il differente trattamento che viene riservato sui media alle notizie che trattano lo stesso argomento, nonstante l’autorevolezza di chi parla e l’attrattivita per i lettori dell’argomento.

      • “La notizia avrebbe dovuto avere grande risonanza su tutti i media, invece non ce n’è traccia sui principali organi d’informazione.
        Com’è possibile che affermazioni importanti di un grande scienziato come Rubbia vengano ignorate?

        Fatti come questo mettono in seria discussione l’obiettività dell’intero sistema dei media.”

        e’ il cappello dell’articolo poi argomentato nel corpo.

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