I Mendel day visti dall’UAAR

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uaar mday

 

“Avanza la scienza religiosamente corretta” afferma un articolo dell’UAAR -Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti- dedicato ai Mendel day.

 

Ma la verità è che erano anni che avanzava la scienza “ateisticamente corretta”, nel senso di “modificata”.

 

 “A febbraio la nostra associazione, per ricordarne la nascita, organizza ormai da una decina d’anni una serie di Darwin day. Tanti eventi, tra presentazioni di libri, conferenze, dibattiti, per valorizzare la cultura scientifica e in particolare il contributo dato dallo scienziato inglese alle nostra conoscenze. Senza però particolari pretese ideologiche: con approccio laico e con la collaborazione di studiosi seri. Visto che non si tratta di lezioncine volte a glorificare l’ateismo.

Questo è l’incipit dell’articolo intitolato “A ragion veduta” pubblicato il 26 febbraio sul sito dell’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti)

Un inizio che parte ricordando la nascita dei Darwin day, ma che finisce per assumere le caratteristiche di una classica “excusatio non petita”, affermando che essi non hanno il fine di “glorificare l’ateismo” e che sono senza “particolari pretese ideologiche”. Il fine dichiarato è quello di valorizzare la cultura scientifica, ma non viene spiegato perché tra tante figure viene scelta proprio quella di Darwin che fu da subito strumentalizzato proprio a fini ideologici per combattere la tradizione cattolica, come testimoniato da un documento esposto alla mostra Homo Sapiens al Palazzo delle Esposizioni di Roma in occasione delle commemorazioni darwiniane del 2009:

«La Scuola Italica, Reale ed Imperiale Società, instituita nelle primarie città Ausoniche nel mandato di restaurare la mentalità primitiva patria, nomina Voi Illustre CarloDarwin Presidente onorario degli Anziani Pitagorici destinati aconservarla patrocinarla e propagarla… 1 novembre 1880».

Un’anacronistica società di “pitagorici” offre a Darwin un riconoscimento, ma non è per i suoi meriti scientifici, bensì perché il suo lavoro viene a supportare quello della “Società”, che consiste nel “restaurare la primitiva mentalità patria“, che era poi quella precristiana. Ma non si trattava di un caso sporadico, la teoria di Darwin veniva allo stesso fine strumentalizzata da una serie di realtà ben illustrate nel saggio “La patria  e la scimmia” di Antonio de Lauri, le società denominate dei “Liberi pensatori” che nel nome contenevano il richiamo al pensiero=razionalità che ne facevano delle autentiche anticipazioni dei circoli dell’UAAR.

Nessuno nega il diritto di fare propaganda alle proprie idee, ma la pretesa di non avere “particolari pretese ideologiche” nell’aver importato in Italia i Darwin day da parte  dell’UAAR suona come un insulto all’intelligenza, in primis dei suoi “razionalissimi” appartenenti.

Giochiamo quindi a carte scoperte, anche perché a questo intento non ideologizzato dei Darwin day UAAR non crede nessuno, anche i darwinisti “DOC”, nonché anticreazionisti puri e duri, del gruppo di discussione Dibattito Scienza concordano largamente al riguardo.

Fatta chiarezza su questo punto passiamo a chiarire che la data dei Mendel day è stata scelta tra l’8 febbraio e l’8 marzo perché fu in quelle date che fu presentata la sua teoria e perché, cadendo la data di nascita il 6 gennaio e quella di morte il 20 luglio, altre date non sono state prese in considerazione per evidenti motivi. Che poi si tratti di un periodo che si presta bene ad essere concorrenziale con i Darwin day è davvero una caso fortuito, o se volete ‘provvidenziale’.

Chiarita anche la questione della data veniamo ad un passaggio che riguarda gli organizzatori dei Mendel day e quindi direttamente del sottoscritto:

Anche il tenore di questi incontri è esplicitamente apologetico: tengono banco integralisti cattolici del calibro di Francesco Agnoli e un antidarwinista come Enzo Pennetta.

Questa affermazione si rivela poco utile alla causa dell’UAAR che non si accorge che criticando l’iniziativa del Mendel day come apologetica per la presenza di persone caratterizzate per l’impegno religioso o di critica al darwinismo, finisce con l’ammettere che i Darwin day sono criticabili come ‘apologetici’ in senso opposto per motivi uguali e contrari.

L’articolo prosegue poi con una contestazione a iniziative che non hanno nulla a che vedere con i Mendel day (come il riferimento alla Fondazione Templeton), o affermando che gli scienziati credenti de passato non testimoniano la compatibilità tra scienza e fede in quanto all’epoca erano tutti credenti, una vera antinomia logica: erano tutti credenti non possiamo per questo dire che fossero credenti. Come dire l’insieme A è costituito solo da biglie nere quindi non possiamo dire che una biglia dell’insieme A sia nera. E per fortuna che sono “Razionali”…. Oppure si sostiene che le organizzazioni culturali fossero in mano a religiosi o sotto la loro influenza, si leggano la storia della Royal Society della quale faceva parte il religiosissimo Isaac Newton.

Su quel fenomeno definito “Rivoluzione scientifica” si evidenziano idee poco chiare:

Il salto di qualità della scienza è avvenuto anche con l’affrancamento dai rigidi schemi della religione, che la imbrigliavano e indirizzavano per esigenze ideologiche. Non a caso sono emblematiche figure di rottura come Galileo Galilei (dichiaratosi credente e costretto all’abiura sotto minaccia della pena di morte)…

Non esistono episodi in cui si possa individuare una tale dinamica del ‘salto di qualità’ della scienza, non solo Copernico era un religioso, ma autenticamente religioso (e non perché costretto da qualcuno) era lo stesso Galilei, e anche Keplero, che diede un fondamentale contributo alla teoria eliocentrica di Copernico, era un ferventissimo cristiano, così come lo era il già citato Newton. L’affermazione contenuta nell’articolo dell’UAAR è quindi semplicemente errata.

Ma andiamo avanti:

Ciò non significa necessariamente supporre che la scienza di per sé si identifichi con l’ateismo: si tratta di un approccio per definizione laico che ha contribuito a mettere fortemente in dubbio la concezione religiosa tradizionale, relegando Dio sempre più nel ruolo di “tappabuchi” nell’infinitamente piccolo o nell’infinitamente grande in mancanza di spiegazioni definitive.

Ci fa piacere che si giunga ad affermare che non si identifica necessariamente la scienza con l’ateismo (finalmente siamo d’accordo su qualcosa!) ma si deve rigettare decisamente l’idea comtiana di un Dio tappabuchi che serve a dare una spiegazione provvisoria a ciò che ancora non si conosce, non è questa la religione e se veramente l’UAAR vuole occuparsi seriamente del fenomeno religioso sarebbe il caso che lo facesse facendo riferimento ad argomenti reali e non a stereotipi di comodo che nulla hanno a che vedere con la realtà, e in particolare con quella del nostro paese. La religione non si occupa di come funzioni la fisica o della struttura dell’universo, lo diceva quattro secoli fa il Cardinale Cesare Baronio, ripreso anche da Galilei, che la fede insegna “Come si vadia al cielo, e non come vadia il cielo”, e le cose non sono cambiate, quindi non c’è posto per nessun Dio tappabuchi.

La confusione tra il campo della religione e quello della scienza conclude questo articolo dell’UAAR che infatti contesta la tesi dei Magisteri Non Sovrapposti di S. J. Gould, forse il più grande evoluzionista degli ultimi cento anni, il quale sosteneva appunto che fede e scienza non avessero alcun contrasto perché si occupano di aspetti diversi della realtà.

La sensazione che resta dalla lettura di questo articolo è che le argomentazioni portate a sostegno della tesi di una fede che, dove non fosse proprio incompatibile con la scienza, venga considerata come un residuo di un passato prescientifico, sono molto deboli

Se l’UAAR vuole affrontare in modo serio il tema del rapporto tra fede e scienza, ma anche della religione in senso generale, dovrebbe prima uscire dai luoghi comuni, e in questo senso ascoltare quello che viene detto nei Mendel day potrebbe essergli utile.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

41 commenti

  1. stò cò frati e zappo l'orto on

    Richiamandosi propio all’essere Laici:
    Ogni volta che questi signori citano il “loro”(?)Darwin Day(liberissimi comunque di manifestare il Vostro apprezzamento per un così grande Scienziato!)dimenticano l’altro altrettanto grande ricercatore,giunto alle medesime conclusioni scientifiche:Wallace.
    Dunque(è solo un modesto suggerimento)perchè non chiamarlo Darwin-Wallace Day?

    • http://www.fas.harvard.edu/event/alfred-russel-wallace-day

      Ha il suo,non è neanche giusto celebrando uno scienziato fargli condividere il giorno.
      Diverso è parlare di altri scienziati correlati come nel caso potrebbe essere giustamente Wakllace,quello è corretto.
      Però fai notare una cosa interessante stò,ovvero che il Darwin day non sia così tanto legato allo scienziato Darwin quanto soprattutto alle sue due opere l”origine delle specie’ e ‘l’origine dell’uomo’,e purtroppo ad una strumentalizzazione ideologica di queste.
      Ma lo vedremo nel prossimo approfondmento.

      • stò cò frati e zappo l'orto on

        Scusami(mi scusi)Leonetto non sono d’accordo anche perchè si festeggia il Darwin Day fondamentalmente per la sua principale novità scientifica,cioè la selezione naturale e la scoperta è provata e riprovata è appannaggio di entrambi.
        Poi come ho scritto si può festeggiare Darwin e qualsiasi altro personaggio,in qualunque giorno,durante tutto l’anno,ovunque.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Te lo dico sempre che devi controllare il tuo inglese!

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Con il tuo “E quindi?”vuoi forse dirmi che non ci sono speranze?
            Ma probabilmente Wallace e tutto quello che ha scritto(intendiamoci Lui è quasi totalmente sconosciuto soltanto nella Nostra Piccola Italia)emergeranno anche qui.
            Comunque lo sforzo per tenerlo fuori dalle scene culturali di questo Paese è immane.Troppo scomodo per tutti.

          • Ovvero stò,quello a cui fai riferimento sarebbe in senso ancor più generale un “evolution day”.
            http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/carla-castellacci-giorgio-chiozzi/evolution-day-isole-celebrare-alfred-wallace

            Per Wallace come per altri centenari,anniversari e finita lì..certo,senza contare che la vicinanza allo spiritismo e spiritualismo di Wallace lo ‘scredita’ assa ipiù dell’agnostico politically correct(si fa per dire Darwin).
            Visto che si è parlato di Focus,beh ha ragione Wallace fu l’uomo che fu Darwin..
            http://www.focus.it/scienza/chi-e-alfred-russel-wallace-l-uomo-che-non-fu-darwin_C12.aspx

            La spiegazione più ‘pubblica’ di chi oprganizza e festeggia i Darwin day sul perché si Darwin e non Wallace è comunque espressa bene anche in queste poche righe:
            “The beauty of an idea like natural selection is that it is true, whether or not you choose to believe it. It is true, even if nobody has yet had the idea or written it down. If Darwin hadn’t done so, Alfred Russell Wallace’s version might have swayed the Victorians. Or perhaps a version discovered some 50 years later.”

            A Darwin viene riconosciuto un primato,anche ‘soffiando’ l’opera ad un collega,
            Primato che ne fa il padre della teoria,anche senza considerare l’abbandono della teoria da parte di Wallace o il suo avvicinarsi allo spiritismo.

            Cò non toglie che ,soprattutto nel 2013,non venga ricordato per quel che era sia nei Darwin day che negli Evolution day.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Un preventivo grazie per l’articolo di Focus,che leggerò.
            Mi spiace,sarò toscanamente testardo ma non è corretto in ogni caso emarginare Wallace(cito come esempio la commemorazione del centenario della Sua morte che è passata del tutto inosservata).
            La Sua vita privata e spirituale non può contribuire alla inaccettabile eliminazione dalle scene culturali.
            Aggiungo a parte che definire Darwin “agnostico”è veramente discutubile.

            Che magnifico vecchio è vostro padre!

          • “cito come esempio la commemorazione del centenario della Sua morte che è passata del tutto inosservata”

            Detto così è falso.
            Oltre a quanto linkato:
            http://www.pikaia.eu/EasyNe2/Notizie/Non_solo_Darwin_Alfred_Russel_Wallace_e_l%E2%80%99evoluzionismo_moderno.aspx
            http://evoluzione2013.it/Wallace-day

            Ma anche fuori Italia..

            È senza dubbio invece vero che se si fa un confronto anche parziale con quelle darwiniane del 2009 appare però impietoso(anche con quelle del 2013 mi pare..)

            Ma questo in virtù(si fa per dire )di quanto detto prima.

            Inoltre c’era una(almeno) differenza fra le ‘versioni’ di D&W,e quì ci si può trovare anche la ragione di un possibile maggior interesse politico sociale verso la versione di Darwin rispetto a quella di Wallace.
            Infatti per Darwin la selezione agiva sgli individui , mentre Wallace apparentemente pensava che selezione avesse agito su gruppi o specie.(un poì’ quindi più legato al concetto di Lamarck).Siccome che selezione agisca sull’individuo , a causa della concorrenza tra individui della stessa specie ,che è uno dei punti chiave della teoria di Darwin,è rimasto un punto cardine della teoria ecco che aumentano le ragioni per cui il trono è ‘toccato’ a Darwin.
            Ragioni ‘scientifiche’ e anche non,soprattutto forse le non,però ‘sic est’.

          • Concordo sul fatto che non c’è davvero paragone tra le faraoniche celebrazioni darwiniane e quelle fatte “in economia” per Wallace, sia in Italia che all’estero.
            La colpa grave di Wallace fu quella di affermare a 10 anni dalla pubblicazione dell’Origine delle specie, che certe caratteristiche umane non avevano potuto evolvere per selezione naturale, lo stesso Darwin gli scrisse scongiurandolo di “non assassinare la mia e vostra teoria”.

            Riguardo allo studio dello spiritismo dobbiamo pensare che all’epoca erano in tantissimio a dedicarvisi considerando la possibilità di farne uno studio scientifico, se ne occuparono scienziati come William Croockes e politici come i fondatori della Fabian Society, in Italia se ne occuparono persone come Lombroso e Garibaldi che nessuno giudica per quel motivo.
            Contestualizzando nell’epoca non si può quindi giudicare negativamente Wallace per la sua indagine sullo spiritismo, egli fu un ricercatore a 360 gradi e non un ciarlatano, e va giudicato sull’evoluzionismo solo su quanto ha detto riguardo a tale argomento.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Leonetto anch’io ho letto il link di Pikaia riguardante Wallace.
            2009-2013 nessun paragone possibile.
            Prof.il tuo è un commento bellissimo!Veramente efficace.Thanks.
            ps.Leonetto questo è un mondo senza Giustizia…e molto molto prepotente.

          • stò cò frati e zappo l'orto on

            Lo sai Prof.sono sincero,con tutti(almeno mi auguro di esserlo sempre).
            I tuoi interventi sono sempre opportuni.Quest’ultimo in particolare ha centrato il bersaglio nel punteggio più alto.

            ….egli fu un ricercatore a 360 gradi e non un ciarlatano.Ancora Thanks Prof.!

            “Fu propio uno shock,perchè per noi lui non era vecchio…”

        • Sì ,il discorso sullo spiritismo era in riferimento ad alcune possibili motivazioni che l’avrebbero escluso da future “celebrazioni” pompose.
          Erano diversi gli scienziati che avevano visioni di quel tipo.
          La differenza fra le versioni di Darwin e Wallace c’è,l’ho sottolineata sopra,che da per così dire la paternità “piena”(Nel senso che alla fine la sintesi fra cose prese a destra e a manca è farina del suo sacco..)a Darwin,certo non è logico pensare che sia quello il punto centrale che ha fatto stare Wallace non in secondo piano,ma nel ‘dimenticatoio’, ma potendo considerare i vari scritti,biografie,lettere e contestualizzando il perché la teoria di Darwin fu così apprezzata e lui così presto,inusualmente,celebrato si può comprendere che Wallace rinnegando la teoria così in breve tempo sia stato “‘scomunicato'”…

          • Dimenticavo di dire che, come ricordato da Leonetto, nel momento in cui in Wallace l’attenzione è più sulla popolazione che sull’individuo, egli si dimostra molto più moderno di Darwin, infatti fu solo con la Sintesi Moderna (tra gli anni ’20 e il 1944) che l’attenzione si postò effettivamente dall’individuo alla genetica di popolazione.

          • Ateo da a-theos = senza Dio
            Agnostico da a-gnosis = senza conoscenza

            L’ateo quindi afferma che Dio non esiste, l’agnostico che non è possibile sapere se Dio esiste o no.

            Da questo deriva che l’UAAR è un ossimoro, infatti non possono stare nello stesso insieme atei (che affermano di sapere che Dio non esiste) e agnostici (che dicono che non è possibile sapere se Dio esiste o no).
            Il che rende impossibile che chi sta in un’associazione che si contraddice nel nome sia anche Razionale. Vengono quindi contraddetti tutti i termini dell’acronimo UAAR eccezion fatta per “Unione”.

            Spero di essere stato esauriente.

          • Eh beh Enzo forse Malthus sia la “lotta per la sopravvivenza” di Spencer son piaciuti più a Darwin che non a Wallace,e sarebbe assurdo negare che non fossero quei richiami a far così tanto piacere la teoria di Darwin a certi ambienti che ne hanno sicuramente favorito l’apoteosi.Darwin poi come detto era l’uomo giusto anche a livello di ‘ceto’ rispetto a Wallace..Darwin era anche Inglese,Wallace gallese…
            La teoria Darwin ,pur poi riconoscendo una sorta doi co-paternità con Wallace e debiti verso i vari naturalisti ,non scordò mai di chiamarla la “mia” teoria.
            Tutto un insieme di cose…che non per meriti scientifici,ma favorirono nella “lotta alla sopravvivenza” il più derelitto fisicamente,cioè Darwin 😀
            Io credo che un’espressione che renda bene l’idea è quella che si ritrova quì:
            http://amindbodyproblem.org/2013/01/21/darwin-day-2013-wallace-day/
            Wallace ,l’uomo che si tirò indietro..rispetto al Darwin,pur pieno di dubbi,di interrogativi che però corraggiosamente sfidò i vari Wilberforce dando alla luce la teoria delle teorie e dando prestigio all’Inghilterra..l’idea che fu fatta trasparire è quella…
            Anche perché Enzo,questo secondo me pure è importante,fu veloce Enzo,benché come hai ricordato lo spiritismo fosse di casa a molti scienziati validi,il far passare Wallace come un “ambientalista visionario”.E a quel punto il declino era inarrestabile…
            Si disse anche che era un socialista che voleva attraverso la sua teoria veicolare messaggi socialisti(Quindi certi gruppi ideologici non dovrebbero schifare Darwin e rivendicare Wallace?Chissà perché fanno il contrario…)
            Ma quello che volevo dire io è che anche l’origine delle specie e l’origine dell’uomo avessero avuto doppia firma la strumentalizzazione sarebbe comunque arrivata in modi e tempi analoghi.
            http://www.biodiversitylibrary.org/item/16123#page/9/mode/1up
            Del resto la Linnean Society vide arrivare l’anno prima della pubblicazione dell’OOS di una carta con due firme..
            Poi è chiaro che l’occultamento di Wallace è giusto analizzarlo e mostrare quelle che sono le ovvie conclusioni..

            Ad ogni modo,sul piano ‘scientifico’ si riconosce comunque a Darwin una paternità esclusiva perché quella era la sua versione.
            Oltre alla differenza fra la lotta degli individui e la pressione ambientale su una varietà c’era il disaccordo fra i due naturalisti sull’apporto della selezione sessuale.
            Se Darwin vedeva,brutalmente,nella selezione naturale solo la concorrenza tra gli individui per la selezione sessuale,Wallace pensòla selezione naturale come l’adattamento ad un ambiente complesso e dinamico (che include altri individui)
            Soprattutto la selezione naturale di Wallace,se vogliamo,era più vicina all’idea di Blyth che non a quella proposta da Darwin che è poi rimasta un pilastro del neodarwinismo fino ad oggi .
            Se per quello poi Darwin si mantenne come ricordato altre volte vago sul concetto si specie:
            http://www.enzopennetta.it/2013/04/sui-luoghi-comuni-riguardo-lestinzione-dei-neanderthal/#comment-12413
            Mentre Wallace fornì la prima versione di definizione di specie biologica:
            ““Species are merely those strongly marked races or local forms which when in contact do not intermix, and when inhabiting distinct areas, are generally believed to have had a separate origin, and to be incapable of producing a fertile hybrid offspring”.”

            Wallace era un difensore convinto della teoria di Darwin e lo spalleggiò,è evidente che il punto decisivo di rottura ,le divergenze dette infatti non erano poi preponderanti,fu sicuramente “The Origin of Human Races and the Antiquity of Man Deduced from the Theory of ‘Natural Selection'”
            Con quello la figura di Wallace venne delineata in un certo modo e fine dei giochi..

            La strumentalizzazione della teoria quindi sarebbe avvenuta con qualsiasi scenario alle spalle,è però interessante portare l’attenzione su certi aspetti per far comprendere meglio le varie strumentalizzazioni della teoria di Darwin che sono state fatte.

          • “Che differenza c’e’ tra ateo e agnostico???”

            Hanno iniziato a bruciare e distruggere i dizionari?
            Che domanda è?

            http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/agnostico.shtml
            http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/ateo.shtml

            Ad ogni modo aggiungerei una nota importante,uno è un credente(ateo) l’altro è un non credente (agnostico).

            Quanto all’UAAR,vista l’associazione e la sua natura è chiaramente una cosa senza senso,un ossimoro evidente.(pubblica una rivista che si chiama l’Ateo,diffonde messaggi Dio non esiste,come cercò di fare con gli autobus,interessi politici etc etc..)
            È già un pò bizzarro che esista una sorta di congregazione atea con pratiche rituali come lo sbattezzo..

            Non è cosa strana che atei e agnostici si dissocino e non si riconoscano in quell’associazione

          • Sì, concordo che la strumentalizzazione sarebbe arrivata in ogni caso, va comunque ricordato che la maggior parte dell’opera di diffusione della teoria fu svolta da Huxley in Inghilterra e da Haeckel in Germania, Darwin probabilmente era più prevedibile e quindi adatto allo scopo rispetto a Wallace che infatti dopo solo 10 anni avrebbe mandato tutto all’aria se non fosse stato per la figura di Darwin che invece continuava a sostenere la teoria.

          • Io non credo all’agnosticismo,potrebbe essere fondato come infondato,non si può sapere dunque sono a/agnostico.Non si può sapere infatti se è corretto o se non lo è,dunque è una credenza.

            😛

  2. Senza però particolari pretese ideologiche con l’approccio laico:

    Discussione contestabile nei modi ma che rimarrà memorabile:

    http://www.youtube.com/watch?v=mxW_v54Qv-A
    L’intolleranza religiosa o l’intolleranza delle religioni è la stessa cosa,fai meno il finto laico và.

    Siccome è una credente allora non può insegnare,siccome è ebreo deve scriverlo nel negozio.

    • stò cò frati e zappo l'orto on

      Finto laico sarà lei!
      Mi chiedo che cosa centra quello che scrive con il Darwin Day-Wallace Day.
      Forse è questa la risposta alla mia richiesta????
      ….cioè cambiare argomento?

      • Finto laico era in riferimento non a “lei” nel senso tu,ma aun’ipotetico membro dell’Uaar piena di “finti laici”,”fà meno il finto laico”,e dunque a chi ha scritto l’articolo Uaar,e in generale ai temi passati secondo un vecchio canone da marketing, “la presunta laicità dell’Uaar”

        Laicità che non può esprimersi con l’intolleranza della religione,e che è identica in senso qualitativo,a quella di un intollerante religioso in generale.

        Per es

        Disprezzo X perchè non appartiene alla mia religione

        Disprezzo X perchè appartiene a una y religione.

        Strtturalmente diversi,ma aventi la stessa intolleranza alla base.

        Di per mio ho visto più gente tollerante nella religione che nell’ateismo stile Uaar.

        • stò cò frati e zappo l'orto on

          Chiaro quello che scrive…..”scancello”il “finto laico sarà lei”!
          ps.chiaro e interessante ciò che scrive.

          • Alla fine si ricava la conclusione:

            E’ assolutamente falso che essere intolleranti significhi credere a una religione ed parimenti falso che non esserlo significhi non credere in alcuna.

            Alla faccia di Voltaire e della retorica dei moralisti fanatici,incluso lui che sfocia spesso nel fanatismo intollerante,e che fa più proselitismo di qualsiasi religione esistente.

            Non è forse proselitismo ammantare gli autobus di slogan fanatici antireligiosi?La si chiama “libertà di espressione”,ma è rimane comunque- in quel contesto -fanatica,volgare e priva di significato.

            Il darwin Day è e riamene l’osannazione di una ideologia.

      • Ciao Enzo, leggevo stamane sul sito uaar, nella schermata dedicata ai non credenti, che appare tra di essi Renato Valanzasca, ti pare normale come cosa? sinceramente ho trovato la cosa agghiacciante…..

  3. Bell’articolo Enzo.

    A proposito di:
    “Il salto di qualità della scienza è avvenuto anche con l’affrancamento dai rigidi schemi della religione, che la imbrigliavano e indirizzavano per esigenze ideologiche. Non a caso sono emblematiche figure di rottura come Galileo Galilei”

    E’ esattamente successo il contrario!
    Sono proprio gli accademici “laici” del tempo che davano contro a Galileo perchè loro erano fossilizzati sulle dottrine di Aristotele con le sue sfere celesti e immutabilità etc.
    E’ proprio la Chiesa con i suoi ecclesiastici, vescovi e scienziati che ha favorito la possibilità di ragionare in modo diverso dai “dogmi” laici degli aristotelici del tempo!
    Sono loro che hanno cercato in tutti i modi di eliminare il “pericolo” Galilei, anche facendolo sforare in considerazioni teologiche che non c’entravano nulla con le osservazioni “scientifiche” e lui ci cascò come un pollo, dato che si riteneva anche “filosofo”.
    Per non parlare anche di altri intellettuali “laici” totalmente contrari a Galileo, come l’inglese Bacone o il francese Cartesio. Ma già, guai a parlarne, solo i credenti e per di più cattolici “devono” essere oscurantisti.

    Oltretutto ricordo che la Chiesa lo voleva riportare coi piedi per terra, perché lui voleva l’approvazione indiscussa delle sue tesi, mentre loro gli suggerivano di presentarla solo come un’ipotesi, dato che le PROVE non solo non c’erano, ma addirittura erano sbagliate (l’unica prova portata, le maree, erano dovute allo scuotimento delle acque provocato dal moto terrestre, mentre dava degli “imbecilli” a chi (Keplero) sosteneva che fosse la Luna…)!

    Quindi la Chiesa dalla parte della razionalità e del metodo scientifico e i laici dalla parte del dogmatismo e dell’ipse dixit. La difesa gli venne dalla Chiesa, l’offesa dall’Università dei “laici”.

    Oltretutto la Chiesa cattolica all’avanguardia anche dal punto di vista teologico rispetto ai protestanti dell’epoca (loro sì fissati sul letteralismo delle Scritture: come oggi per il creazionismo americano di matrice assolutamente protestante, altro che generalizzare in “cristiani” o “credenti”) che disprezzavano ferocemente Copernico e altri o impedivano di insegnare a Keplero, espulso dai collegi teologici deve scappare dalla Germania: è dovuto venire fra i cattolici dell’università di Bologna in territorio pontificio per poter proseguire l’insegnamento!
    Ben 11 papi non solo non hanno disapprovato la teoria eliocentrica di Copernico, ma spesso l’hanno incoraggiato.
    Lutero: “Questo Copernico, nella sua follia, vuol buttare all’aria tutti i princìpi dell’astronomia” o “Si porrebbe fuori del cristianesimo chi affermasse che la Terra ha più di seimila anni”, Melantone: “Simili fantasie da noi non saranno tollerate”.
    Avete mai sentito in 400 anni una sola critica verso gli oscurantisti protestanti? MAI, solo contro i cattolici, si sa, è uno sport universale.

    Per non parlare del trattamento riservato a Galileo (che tra l’altro si è comportato molto male anche per il caratteraccio e la superbia che si ritrovava)!
    Altro che torture o altro: trattato coi guanti, in ville con servitù a spese della Santa Sede e poi lasciato in una villa sfarzosa…
    La filosofa Vanna Rovighi: “gli concesse ogni possibile agevolazione materiale. Secondo il diritto di allora, prima, durante e, se condannato, dopo la procedura, Galileo avrebbe dovuto essere incarcerato; e invece non solo in carcere non fu neanche per un’ora, non solo non subì alcun maltrattamento, ma fu alloggiato e trattato con ogni conforto”.
    Ma invece la propaganda tanto ha fatto che in Europa il
    30% degli studenti di scienze credeva che Galileo fosse stato ARSO vivo (!) e il 97% è convinto che G. sia stato torturato.
    Cose da pazzi!

    Tanto per far parlare l’altra sponda: il filosofo agnostico radicale Feyerabend: “La Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo[…] La sua sentenza contro Galilei fu razionale e giusta”.

    Possibile che dobbiamo sempre subire il ribaltamento della verità, dove chi sbaglia vorrebbe passare per quello che ha ragione, ribaltando all’opposto i ruoli?? Immancabilmente la storia si ripete!
    Direi che è ora di ribellarsi con forza ai calunniatori spudorati da qualunque parte siano.

    • Ciao frank, anche il tuo di articolo è molto bello!
      A parte gli scherzi, davvero un intervento pieno di importanti e corretti riferimenti, grazie.

  4. Oggi ho letto una carrellata di articoli sul portale uaar, di scientifico ho letto ben poco, sembra più che altro una fazione anticattolica gestita da bull in giacca e cravatta .

  5. LawFirstpope on

    @Leonetto
    Ma anche l’agnostico è ‘credente’: pone una vera e propria fede nel l’impossibilità di sapere qualcosa sull’esistenza di Dio (anche lui non può dimostrare, in qualche modo, che questa impossibilità effettivamente esista).
    Credo proprio che logicamente l’uomo non possa fare a meno di “assiomi filosofici”, in questo senso tutti (nessuno escluso) hanno fede in qualcosa.
    Per come la vedo io, l’atto di fede è intrinseco (ma non per questo negativo o sintomatico di superstizione, come qualcuno vorrebbe fare intendere) nella natura umana.

    • Infatti la sientetizzerei ironicamente cosi:

      Se l’ateo ha fede,il teista ha fede,l’agnostico ne ha per due.

      ;P

    • Ciao Rocco, l’articolo è stato pubblicato su una nota peer review ed è stato ripreso anche su Facebook nel gruppo Dibattito Scienza dove qualcuno ha detto che non venivano nominati gli OGM.
      In realtà anche se l’articolo non è dedicato al tema OGM si fa riferimento alla possibilità che parti di DNA OGM possano passare nel sangue e nei tessuti.
      Sugli effetti reali di queste porzioni di DNA però non viene detto molto, anche perché non se ne sa molto.

      • ciao Enzo,
        ma secondo te e’ possibile ?
        in effetti l’articolo non dice moltissimo,ma mi chiedevo come si possa “cambiare” il dna di un essere sviluppato. non e’ che dalle guerre batteriologiche si cerca di arrivare alle guerre genetiche?

        • Per la precisione non si parla di cambiare il DNA dell’ospite ma di DNA ritrovato nei tessuti e nel plasma parti di quello ingerito (inattivo), non si fa menzione di DNA inserito e funzionante in quello umano.

  6. Beh,no a parte ‘sofismi’,attenzione,per definizione l’agnostico è il non credente,la sua posizione su Dio in generale o su vari aspetti metafisici è del tipo “non so se esista o meno” non afferma che è impossibile per forza saperlo…
    Quella è un’altra cosa..
    L’agnostico su certe cose non sa e non crede di sapere.Non ha trovato lui elementi che lo portino a credere in qualcosa piuttosto che in un’altra.
    Che tutti ‘credono’ in certo senso è anche vero ,ma ad un certo punto è un’affermazione non-sense.
    Ci sono posizioni distinguibili e l’agnostico non crede,l’ateo sì,non c’è dubbio su questo.Gli agnostici rrfiuterebbero accorpamenti con atei così come essere definiti atei perché ritengono l’ateismo una “religione rovesciata”, dal loro punto di vista.
    Va detto che il senso generale(poi certamente ci sono vari modi di ‘essere agnostico)originale della parola “agnostico” è andato perduto nel tempo. Una persona oggigiorno che si autodefinisce agnostico è ipso facto un qualche tipo di ateo, cioè uno che sostiene un credoateo, opposto e complementare al credo religioso o ad una fede teistica o deista.
    E quindi alla luce di questo ha senso anche l’accorpamento nell’UAAR,però è stato un distorcimento.
    “Agnostico” invece vuol dire uno che non sa, ma che è pronto ad esplorare e a demolire momentanee certezze,un possibilista che nella vita non mantiene ,su certe cose ,una posizione fissa,una Verità fissa.
    Quello è l’agnostico,mi rendo conto che specie oggigiorno e specie perché certi ‘panegirici filosofici’ confondano un po’si arrivi a prendere per agnostico altro,ma l’agnostico è quello.

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