DDL 2688: gli ultimi giorni della libera informazione

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Sembra che ormai ci siamo.

Quando passerà il disegno di legge N2688 molti siti chiuderanno e i restanti diverranno inutili.

Nell’indifferenza generale stiamo entrando nel pieno regime totalitarista, ogni voce dissonante potrà essere giudicata una “fake news” e perseguita con l’arresto e la detenzione non inferiore ai 12 mesi e con un’ammenda fino a 5.000 Euro (nuovo articolo 256 bis del Codice penale). Questo è quanto affermato nel Disegno di legge DDL N2688 che porta le firme di quattro nomi che resteranno tristemente nella Storia del nostro Paese.

Quello che renderà la legge un territorio del più arbitrario abuso e strumento di intimidazione e persecuzione è la vaghezza dei reati indicati (pag. 5 ddl):

La “diffusione di notizie false” è già sufficiente a ricattare chiunque, dal momento che ci sarà una commissione che stabilirà quali notizie sono false questa avrà in mano il potere di impedire qualsiasi notizia non conforme alle versioni ufficiali. Che di questo si tratti ne abbiamo la conferma poche righe sotto dove si afferma che esse sono certamente tali quando possono “fuorviare settori dell’opinione pubblica“, dove il termine “fuorviare” è eloquente in quanto indica l’azione di portare fuori dalla via tracciata dai media che ripetono le notizie ufficiali. Se ad esempio durante le campagna per la Brexit si fossero riportate notizie a favore dell’uscita della GB, queste sarebbero state definite “fuorvianti”.

Così come “fuorvianti” sarebbero state definite le notizie (seppur vere) riguardo lo scandalo delle email di Hillary Clinton nelle quali emergeva che la candidata democratica aveva violato disposizioni di sicurezza, sfruttato la propria posizione per ottenere guadagni e vantaggi personali e sabotato la campagna elettorale del concorrente Bernie Sanders. Aver diffuso quel tipo di notizie, ripeto vere, con la nuova legge potrebbe costare quindi la galera e una pesante multa. Tutte le notizie che potrebbero favorire il versante “populista” (termine anch’esso vago che designa qualunque movimento contrario alla UE, Euro, NATO, TTIP, CETA, FMI ecc…) saranno con la nuova legge punite penalmente (pag. 3 ddl):

Stabilito il criterio col quale una notizia diventa una “fake news” il legislatore pone una trappola insidiosa ma quantomai rivelatrice delle reali intenzioni della proposta di legge. Poiché la libera informazione ha prodotto i suoi effetti quando una serie di testate che si sono conquistate la fiducia dei lettori negli anni hanno cominciato a convergere nei giudizi dando origine ad una massa compatta di persone informate e determinate che poi sono andate a votare, lo scopo è adesso quello di bloccare le notizie che compattano settori significativi di opinione pubblica lasciando libera circolazione a quelle che per un motivo o per un altro non coagulano l’attenzione restando singole opinioni.

Si potrà parlare, certamente dice la legge, purché non ci si “fili” nessuno. Ecco il passaggio in cui questo è esplicitato (pag. 5 ddl):

Chi stabilisce se è in atto una campagna organizzata? Ovviamente l’esistenza di una campagna organizzata si potrebbe dimostrare solo con le prove di un finanziamento e di un coordinamento tra soggetti che accettano di ubbidire ad un regista, fatto che comunque è da dimostrare che costituisca reato (a quando un mandato di cattura per Soros?). Ma questo è evidentemente un pretesto, basterà che una molteplicità di soggetti converga si determinati argomenti e sarà possibile parlare di una “campagna” in atto.

Si potrà ancora dare delle notizie, ma purché restino voci isolate e non disturbino il regime, perché di questo si tratta. Per rinfrescarci la memoria riportiamo la definizione di “totalitarismo” data da Treccani:

totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al controllo centralizzato dell’economia, della politica, della cultura, e alla repressione poliziesca.

Prepariamoci a chiudere i siti tradizionali, ad abbandonare Facebook e forse anche Twitter, a non usare Google Chrome e a studiare nuove forme di diffusione delle notizie.

Bisogna pensarci e parlarne adesso, quando le nuove leggi fascistissime verranno approvate sarà troppo tardi.

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

52 commenti

  1. Facebook è un sito americano per farlo chiudere bisognerà dichiarare guerra agli Usa.Comunque quanta maleducazione(anche personalmente ho provato la gravità del “bullismo” all’interno di questo importante veicolo di relazioni pubbliche) e aggressività si trova al suo interno.Insulti a tonnellate.

      • Esiste una lettera indirizzata a Zucherberg(se la notizia è autentica)da parte di una istituzione pubblica italiana che probabilmente proponeva una sorta di censura.Se questa notizia fosse vera potremmo veramente temere per la libertà d’espessione.Anche se gli insulti,bullismo,agressioni su Fb o qualsiasi altro sito sono perseguibili per legge(già esistenti e validissime,se fatte rispettare senza le depenalizzazioni del Regime).

  2. Nel web le “sole” oramai sono la maggioranza propio perchè non esiste nessun codice.E’ quasi imposssibile trovare una notizia autentica se non dopo aver cercato tra decine di siti.Ho paura piuttosto che fatta la legge fatto l’inganno(guarda la stampa:Praticamente scrive tutto quello che vuole,tanto ha un deposito in banca per saldare le cause con gli avvocati di tutto il mondo).

    • Enzo Pennetta on

      Non vedo questa maggioranza di “sole”, ciascuno seleziona una cerchia di siti attendibili e poi valuta quello che scrivono.
      Sarebbe come dire che poiché ci sono riviste come eva 3000 la stampa è tutta gossip e scandali.

      • Dico quello che dici tu.Ma se navighi senza essere a conoscenza di siti sufficentemente attendibili trovi molte,troppe, eva3000.Nel mondo ci sono milioni e milioni di siti francamente trovo quasi impossibile “un censore” capace di regolare il traffico.

          • E’ il problema dei problemi,assolutamente da risolvere. Comunque i “nostri” “”politici”” preferirebbero bloccare tutto.Hanno paura di fare la fine della Clinton e di essere sorpresi come in Gb.E ricordiamoci che il piacere infinito del potere è anche la più pericolosa droga(anche se il livello intellettivo degli oppositori è molto molto basso,a differenza di Usa e Gb).Concordo in quello che dici in risposta a Pennetta.

          • Seguo quotidianamente internet e mi capita di leggere “bufale-sole” incredibili,definirle false è poco.Comunque nessuno controlla.

          • Guarda, l’unico ‘censore’ del quale mi fiderei incondizionatamente, pur essendo ateo, sarebbe Gesù Cristo; spero che i frequentatori praticanti di questo blog (Prof. Pennetta in primis) possano perdonarmi per l’apparente sarcasmo ma poiché, come Kant ci ricorda, da un pezzo di legno storto come l’uomo non ne uscirà mai nulla di diritto; ben presto qualsiasi altro censore si trasformerebbe facilmente in un ‘Ministro della Verità’ di orwelliana memoria.
            Per quanto riguarda ciò che ho scritto a Pennetta, di spazzatura purtroppo se ne trova in abbondanza da tutte le parti, ma credo che sia piuttosto significativo sottolineare che non è affatto casuale che questo problema sia emerso imprvvisamente all’indomani dell’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e ad alcuni mesi dopo la Brexit.
            Chi ha orecchi per intendere, intenda.
            #Fochi

          • Un ateo che desidererebbe come “censore” nientepopodimeno che Gesu Cristo.Da non ateo ma anche da non religioso debbo concordare con te.Magari! Sicuramente non cederebbe alla tentazione del denaro cosi come chi in Suo nome invece con la “scusa”del “perdono facile”è sempre disposto non a chiudere un occhio,alla corruzione,ma entrambi.Come anche i cosidetti atei(cioè?chi sono?)non “avendo paura dell’inferno”molte,troppe volte accettano anch’essi di chiudere non uno ma due occhi,alla dilagante e dominante(invisibile????)corruzione.

          • Non voglio addentrarmi in considerazioni escatologiche che qui sarebbero completamente fuori luogo… solo che alla fine solo Gesù Cristo sarebbe l’unico legno adeguatamente diritto per il ruolo di censore di internet…. di tutti gli altri non nutrirei certo nessuna fiducia.
            #Fochi

          • Si certo.Questo dimostra anche la complessità della gestione di uno strumento come internet in parte sfuggito di mano ad una società liberale con pochi,pochissimi valori morali.Dove tutto,ma propio tutto si può trasformare(anche dopo un processo lungo e penoso)in oro.ps.interessanti eventuali future considerazioni escatologiche.

          • Mentre pure la Fnsi si dice contraria a censure e varie,ma piuttosto fa un richiamo al buon senso di chi scrive sul web.

          • Buon senso di chi scrive e, sopratutto da parte di chi legge.
            Su questo sono perfettamente d’accordo.
            #Fochi

          • si si principalmente Buon Senso di chi legge.Per interpretare una notizia devi seguire almeno 10 differenti siti.ps.A proposito di Trump ho seguito per ore l’andamento delle elezioni ma sui siti italiani Nessuna Notizia attendibile.Trump non esisteva-non doveva esistere,in quelle ore cruciali.

          • Il punto, è che mi sembra molto sospetto il fatto che si sia cominciato a dichiarare guerra alla cosiddetta post-verità, dopo la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali USA, dopo la vittoria della Brexit lo scorso Giugno; eventi entrambi risultati molto indigesti alle elites che ora si scagliano all’unisono contro le fake news.
            Ecco, questa considerazione mi è sufficiente per dubitare della loro buona fede.
            #Fochi
            Bbbb

          • Devono stare attenti ai boomerangs!!!! E in certe nazioni a Wikileaks il vero “colpevole” della arrabbiatura astrale di un certa candidata.Se poi vuoi veramente fermare il populismo(cosa si intende veramente per populismo??) devi istituire un regime poliziesco, ma se per caso perdi le elezioni te lo ritrovi per i prossimi 50 anni.

      • Guardi Prof, di siti riportanti ‘sole’ e notizie decisamente non attendibili Internet ne abbonda….. ed alla fine una certa pulizia sarebbe anche auspicabile.
        Certo che da qui ad a dire che gli elettori inglesi e statunitensi si siano lasciati recentemente abbindolare da questi siti, come vogliono ripetutamente farci credere, c’è almeno un oceano di mezzo.
        #Fochi

  3. Pingback: Felicemente Stanchi

  4. Chiedo scusa al prof. Pennetta se inserisco un post analogo (solo più verboso) ad uno precedente inserito OT, ma, visto l’argomento trattato qui mi è parso opportuno dargli questa, più consona, collocazione.
    Mi rendo conto che ci siano i presupposti perché il moderatore si stufi di cose già scritte e proceda a pietosa rimozione, perciò prometto fin d’ora che non protesterò lagnandomi della “censura” .
    Si tratta, appunto, di un documento ufficiale che costituisce un atto di censura preventiva da parte del ministro della salute la quale, dall’alto delle sue conoscenze in campo immunologico (diploma di liceo classico), vieta a due discussi ricercatori in “nanopatologie” (dottoressa Gatti e dottor Montanari) di parlare al parlamento (!) europeo dei risultati delle loro osservazioni al microscopio elettronico sui campioni di vaccini insieme a un premio nobel e a un regista che ha realizzato un documentario, il pure lui “famigerato” Andrew Wakefield (cacciato dall’ordine dei medici per aver osato insinuare il dubbio di una relazione tra vaccini e autismo) e il Premio Nobel Luc Montagnier.
    Per informarsi sulla vicenda e i suoi aspetti grotteschi tra cui pare non manchino minacce ed intimidazioni, rimando al web.
    Viste le risposte avute in altre occasioni preciso di non essere affatto “antivaccinista” (neanche Montanari lo è, a dar retta a quel che dice) e mal sopporto chi fa di ogni aspetto della vita un campo di battaglia in cui ci si debba schierare e pertanto mal digerisco la censura specie quando essa è concepita e messa in atto dagli stessi che, in altre circostanze, ostentano commozione fino alle lagrime rimembrando il mai combusto rogo di Galileo Galilei :-).
    Dimenticavo, riecco il link:
    http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_4_1_1.jsp?lingua=italiano&menu=salastampa&p=comunicatistampa&id=4848

    • Dove si potrebbero trovare i risultati delle osservazioni condotte da questi ricercatori ?
      #Fochi

      • Ho premesso “mai combusto”. Però c’è poco da scherzare, visto che, se non ricordo male, secondo un’indagine a livello europeo, il 30% degli studenti pensava che Galileo fosse stato arso vivo, mentre quasi tutti credevano fosse stato sottoposto a torture.

        • Cacciatrice di stelle on

          Ah ecco!! Proprio a causa di queste statistiche avevo inteso la frase con un altro significato… meno male! Devo avere più fiducia nel prossimo 🙂

        • franco piadena on

          se Galileo sia stato torturato o meno non puoi saperlo nemmeno tu,dato che i documenti del processo sono tuttora segreti,e un motivo ci sarà. E’ comunque praticamente certo che gli siano stati mostrati gli strumenti all’inizio del processo,secondo la prassi sostenuta all’epoca dagli assassini cristiani dell’inquisizione,e che la tortura sia stata effettivamente praticata dato che nella sentenza si legge di un “rigoroso esame” cui fu sottoposto. Non perdete un’occasione per proferire cretinate,eh? Sciacquati la bocca quando parli di Galileo,e ringrazia il cielo di vivere,tu e i tuoi figli,in un’epoca illuminata come la nostra. Asinello.

          • GIUSEPPE CACIOPPO on

            I documenti del processo non sono segreti e sono stati ampiamente studiati. Nessuna tortura per Galileo. Spiacente. Forse gli asinelli nella nostra epoca “illuminata” abbondano!

          • Ma come?! Galileo non fu accecato con un ferro rovente? Ah, no, quello era Michele Strogoff!
            “Eppur si muove!”

          • franco piadena on

            Spiacente per te : manca ancora tra le altre cose perfino il manoscritto originale del Dialogo,recante imprimatur a quanto pare di pugno papale (non sto a spiegarti l’importanza cruciale di tale documento,perche’ temo che non capiresti nulla,parlando tu a vanvera e per partito preso,e senza alcuna serenita’ o competenza). Per non parlare dell’enorme quantita’ di materiale trafugato e poi restituito dai napoleonici,della quale una ingente mole resa “pubblica” nel 2009 e’ parte chiaramente incompleta,e come e chi abbia potuto condurre in una decina d’anni “approfonditi studi” su tale documentazione resta un Mystero.Di sicuro il vostro beniamino vaccarolo texano Stark,nessuno l’ha mai visto nei nostri archivi,mentre in compenso “come tutti sanno”, “rigoroso esame” era chiaro sinonimo di tortura.
            Continuate pure a farvi ridere dietro,avanti pure. Ci manca solo il tentativo di riabilitazione degli assassini cristiani dell’inquisizione. Ma chi credete di prendere in giro?

          • Infatti Napoleone prese i documenti pensando di trovare qualcosa da usare contro la Chiesa e pro il sublime culto della Dea Ragione, ma, ahimè, non trovò un beneamato piffero.
            Ma lei continui a credere fermamente questa e a tutte le leggende nere su cui si basa la sua realtà virtuale.
            “Eppur si muove!”

          • Leggende nere…. oggi si chiamerebbero fake news; certo che se questo DL servisse a bloccarne la circolazione sarebbe anche il benvenuto.
            Ma non credo che nessuno si prenderà la briga di controllare minimamente…
            #Fochi

          • GIUSEPPE CACIOPPO on

            Lei caro signore è un perfetto prodotto del nostro tempo luminoso. Infatti la qualità e la vastità della sua cultura, che emerge con evidenza dalle sue parole, è seconda soltanto alla cortesia con cui si esprime!

          • Talmente tanto torturato dall’Inquisizione che Galileo rimase cattolico praticante fino all’ultimo istante di vita.
            Invece di attribuirsi dei ‘like’ ai propri post, studi meglio la storia.
            #Fochi

  5. GIUSEPPE CACIOPPO on

    In finale dell’ articolo, peraltro estremamente importante, si parla di leggi “fascistissime”, mi chiedo se questo termine, usato da decenni, dal pensiero dominante come una clava contro coloro che osavano pensare con la propria testa, sia il più appropriato. Osservando le lezioni della storia e la matrice culturale da cui emerge l’ attuale pensiero unico mi chiedo se non sia più appropriato parlare di leggi “comunistissime”! Il pensiero oggi egemone, ha radici ben diverse dal fascismo, e trae linfa da totalitarismi che hanno sperimentato ben altra efficacia ed energia nel tappare la bocca alla gente!

    • Se lorsignori avessero minimamente appreso qualcosina dalla storia; saprebbero la fine che hanno fatto tutti gli altri tentativi di repressione della libera circolazione di idee opinioni…. anche questo farà una misera fine, come mi auguro i protagonisti odierni.
      #Fochi

    • Esatto Giuseppe, hai detto bene, quello che penso anch’io.Sono 70 anni che si riempiono la bocca di “fascismo cattivissimo” come se non si sapesse chi sono stati realmente i cattivissimi che tutt’ora sotto altri nomignoli fasulli imperano.

    • Ovviamente no perchè racconta la “verità” ufficiale, non necessariamente, anzi, quasi mai, coincidente con la verità oggettiva. Falso sarà tutto ciò che contraddice il racconto ufficiale quello che fa il gioco del potere, vero sarà ciò che è nel solco dei desiderata del potere. Ieri leggevo che Bersani rilevava che “la gente non ci sopporta più”, un attimo di lucidità che però non durerà più di un attimo. Praticamente siamo alla creazione del ministero della verità, peggio di così non si poteva proprio.
      Rilevo solo che il passo che c’è fra il “non sopportare” e “l’odiare” è breve e questi geni sembra non si rendano conto di quello che realmente rischiano se scoppia la rabbia. Speriamo bene

      • Ti rimando ad un mio post che ho intenzione di pubblicare stasera, quando avrò più tempo libero.
        Saluti
        #Fochi

      • Valentino ciao.Se non mi sbaglio gli unici che non hanno “controfirmato”questa proposta di legge(tra i partiti-movimenti importanti) sono i Cinquestelle.Tutti gli altri(compreso per esempio FI) sono favorevoli.

        • Confidiamo in una epidemia di enterocolite acuta fulminante. Improbabile ma sempre possibile

          • I giornaloni in questa situazione potranno continuare a fare da megafono al potente di turno,al disopra delle leggi.Esempio piccolissimo:Sms-Luigi Di Maio ovvero la manipolazione al difuori della legge(leggi che nessuna maggioranza ha il diritto di manipolare a propio vantaggio).In pratica si cercherà di aggirare la Costituzione della Repubblica in tutti i modi possibili,ben sapendo che con l’immunità parlamentare nessuno di questi golpisti farà un giorno di galera(molto,molto “sudamericano”….).

  6. Non vorrei sbagliarmi ma, addirittura, anche l’organizzata manifestazione di precise tematiche religiose potrebbe ricadere nella casistica del ddl in oggetto.

  7. GIUSEPPE CACIOPPO on

    L’ informazione è talmente prona al potere che nessun giornalone ha chiesto le dimissioni di un ministro che ha dichiarato falsamente di avere una laurea. Così ci teniamo, a dirigere il cruciale ministero dell’istruzione, una che, oltre che bugiarda, ha un diploma di scuola media! Questo con il silenzio connivente del Presidente del Consiglio e del Capo dello Stato.
    Nemmeno Mussolini, che alle apparenze ci teneva, avrebbe potuto permettersi tanto!
    Ma evidentemente, ai signori e alle signore che stanno nei palazzi, che alzano il ditino ammonitore contro i “populisti”, ovvero ” i brutti, sporchi e cattivi”, questo non basta…

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  9. Palafreniere on

    Il problema dell’enorme quantità di siti internet che ai fini del click-bait diffondono bufale su bufale mi sembra reale, così come le diffamazioni. Reale mi sembra anche la difficoltà nel legiferare in materia, difatti il ddl secondo me non lo fa come dovrebbe. Anzitutto, mi pare insensato rendere i gestori delle piattaforme informatiche degli “sceriffi”, perché non i tribunali, come nella vita di tutti i giorni? Perché oberare di una tale responsabilità dei semplici cittadini, che non sono né giornalisti né giudici? E poi perché distinguere tra media online e offline? Ma davvero c’è la convinzione che i giornalisti professionisti siano immuni alle bufale? Cosa significa poi ” minare il processo democratico, anche a fini politici”? Che senso ha, in fase di presentazione, il riferimento ai movimenti cosiddetti “populisti”?
    Come si distingue un’opinione da un fatto, un’idea da una bufala?
    Difficile dirlo , difatti le opinioni si confondono spesso con i “fatti” e le idee con la “verità”.
    Comunque il disegno di legge è solo in fase di proposta, bisogna vedere se passa al Senato, e se sì con quali emendamenti e poi tutto il resto dell’iter legislativo.
    Comunque qui, tra stampa ,media tradizionali e siti web si fa a gara di “libera” informazione, accusandosi l’un l’altro di falsificare le notizie o di insabbiare quelle “vere”, si gioca al martirio e si lotta per accaparrarsi la prerogativa dell'”onestà”

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