Michele, suicida a 30 anni derubato del futuro. La UE e la banalità del male.

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La disperazione di Michele è solo un ‘danno collaterale’ delle politiche economiche della UE.

“La disoccupazione giovanile deve restare alta”, così è stato deciso a Bruxelles.

Michele si è ucciso a 30 anni per la disperazione che unisce un’intera generazione, la lettera con le sue parole è stata resa pubblica per volontà dei genitori “Udine, la lettera del 30enne suicida: «La mia generazione è perduta.Mai un lavoro, vi dico addio»“:

«Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili. Troppi no. Di no come risposta non si vive, di no si muore…» Io non ho tradito, io mi sento tradito, da un’epoca che si permette di accantonarmi…

“La banalità del male” questo il titolo che fu dato da Hannah Arendt al suo libro sul processo al nazista Adolf Eichmann, su Wikipedia viene così spiegato:

Questo processo diede occasione a molti di riflettere sulla natura umana e dei movimenti del presente. Eichmann, come detto, tutto era fuorché anormale: era questa la sua dote più spaventosa. Sarebbe stato meno temibile un mostro inumano, perché proprio in quanto tale rendeva difficile identificarvisi. Ma quel che diceva Eichmann e il modo in cui lo diceva, non faceva altro che tracciare il quadro di una persona che sarebbe potuta essere chiunque: chiunque poteva essere Eichmann, sarebbe bastato essere senza idee, come lui.

Prima ancora che poco intelligente, egli non aveva idee e non si rendeva conto di quel che stava facendo. Era semplicemente una persona completamente calata nella realtà che aveva davanti: lavorare, cercare una promozione, riordinare numeri sulle statistiche, ecc.

Più che l’intelligenza gli mancava la capacità di immaginare cosa stesse facendo.

Il quadro con cui viene tracciata la figura di Eichmann è applicabile a quegli euroburocrati che hanno stabilito regole e norme con le quali milioni di persone in Europa hanno avuto la vita segnata, il furto del futuro ad un’intera generazione lo ha deciso un gruppo di persone “senza idee”, “poco intelligenti” che “non si rendevano conto di quello che stavano facendo”, il cui unico pensiero è stato lavorare per attuare delle direttive ideologiche senza discutere.

Direttive come quella sulla disoccupazione programmata (strutturale) denunciata il 1 maggio 2015 dal deputato D’Attorre (vedi dal minuto 8,20 dell’intervista):

Per Michele, ucciso dalla banalità del male, per una generazione sacrificata in nome di un’ideologia camuffata da scienza economica, abbiamo il dovere di dire almeno la verità. E, nei modi possibili, di fare resistenza.

 

 

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Laureato in Biologia e in Farmacia, docente di scienze naturali Nel 2011 ha pubblicato "Inchiesta sul darwinismo", nel 2016 "L'ultimo uomo" e nel 2020 "Il Quarto Dominio".

8 commenti

  1. GIUSEPPE CACIOPPO on

    La tragica situazione dei nostri giovani è ancora più tragica in quanto totalmente ignorata dai politici al potere. Il signor Poletti, ministro dell’ arroganza e dell’ imbecillità, si è permesso di deridere i giovani che sono costretti ad andare via dal nostro paese per avere la dignità del lavoro. Per il resto non so quanto ci sia di programmabile sulla disoccupazione giovanile, di certo un paese come il nostro che, con un tasso di disoccupazione elevatissimo, incoraggia l’ entrata di centinaia di migliaia di giovani prevalentemente di sesso maschile a cui non siamo in grado di garantire nè un tetto nè un lavoro non può che lasciare stupiti !

    • Concordo appieno con quanto scritto…. chiunque abbia masticato un minimo di Teoria dei Sistemi sa che nessun sistema fisico è controllabile totalmente al 100%, tanto più un sistema macro-economico che dal poco che ho capito è molto più complesso di quelli elettronici che conosco.
      Ciò non toglie minimamente l’immensa responsabilità su scelte di politica economica-sociale a dir poco scellerate; che non vanno certo nella direzione del conseguimento del benessere della nazione.

    • Sapevano tutti che i “maoisti”con la porsche dietro l’angolo un giorno avrebbero preso il potere.Quello che disturba di più è che neppure un rigo dei testi Marxisti questi signori hanno mai letto(oppure assimilato)pur proclamandosi “I Migliori”.In specialmodo la condanna di Marx contro “il lavoro sottopagato di popolazioni disperate e in fuga”L’inferno sia con Voi.

  2. Naturalmente la morte del povero Michele (possa l’Onnipotente avere pietà della sua anima), assieme al futuro della sua generazione, è decisamente molto meno importante della lotta alla post verità….

  3. Michele Amico mio tu non sei morto invano.Cercheranno l’oblio del tuo nome,nasconderanno il tuo sacrifico ma nella mente di chi desidera vivere una vita dignitosa tu sarai l’eroe che mai potrà essere dimenticato.E quella gente che fino ad ieri cantava “padroni,borghesi ancora pochi mesi…..”ma in realtà solo al tradimento di intere generazioni tramava un giorno dovrà fare i conti con la legge degli uomini onesti.Ciao Amico.

  4. Mi sembra una “forzatura” collegare suicidio, disoccupazione, europa, governo, ecc… in un unico calderone (viene comunque fuori una amalgama insipiente ed immiscibile).
    Il problema siamo in primis noi (intendo la generazione nata fra il 1955 e il 1985) che ha permesso, consciamente o inconsciamente, l’esistenza di governi destinati ad attuare la scelta economica “della vigliaccheria generazionale” con relativo scarico sulle generazioni future (attraverso il meccanismo dell’incontrollabile e incontrollato debito pubblico) la soluzione del “benessere economico” contingente e attuale. Benessere economico che non arriva da una sana attuazione di una economia liberale libero-concorrenziale corretta da pochi ma rigorosi principi e regole attuative (rispettate da TUTTI…) ma arriva dall’attuazione di operazioni da “imboscati economici” (pensioni garantite dopo pochi anni di lavoro dipendente, evasione fiscale incontrollabile, assenza di ricambio generazionale nelle posizioni economiche che contano, posti di lavoro o lavoro improbabilmente “garantiti” e non solo “possibili”, ecc…). Ha cominciato quel cazzone di Craxi (ricevendo un debito al 60% del PIL e restituendo un debito quasi raddoppiato quando la sua infausta stagione di governo é terminata…), hanno poi continuato di vari governi di sinistra e destra succedutisi. Ci hanno imposto (i vari Prodi e compagnia…) di entrare in una Europa che NON può esistere SE NON non con le regole che si é data (in economia si DEVE essere seri…). Non c’entra alcunchè l’Europa… anzi c’é voluta l’Europa per “imporre” che il deficit non deve esistere “corrente” ma in situazione “straordinaria”. Ormai siamo alla frutta e in un vicolo senza ritorno: 1000 miliardi di debiti in euro (!!!), altri 1300 miliardi di debiti (1300*2*10^12 in lire) dai governi prima dell’euro, 10 miliardi di euro da “dare” ogni anno a pensionati che non hanno praticamente mai lavorato (i famosi 14 anni, sei mesi e un giorno…), 80 miliardi di euro ogni anno da dare a pensionati dove il retributivo la fa da padrone (avendo pensioni calcolate senza utilizzare l’oggettivo metodo contributivo praticamente costano il doppio alla comunità), enorme evasione fiscale impossibile da ridimensionare (tassazione troppo alta e non é possibile abbassarla…), punto a pareggio (dopo la Fornero) attuabile forse nel 2035-2040 (e nel frattempo?); un assurdo sistema sanitario dove la qualità può anche esserci (ma ad un “prezzo” assurdo…); un assurdo sistema scolastico dove in modo recidivo si continua a insistere su una scuola “pubblica” (senza poi che ci siano risorse per garantirla…) e non su una sana scuola paritaria pagata e dallo Stato. Siamo inoltre in un vicolo senza ritorno perché l’Europa non potrà MAI fare (o permettere) quello che stupidamente i grandi esperti dell’economia continuano a pontificare: cioé innescare la CRESCITA. Non é possibile modificare la quantità di moneta stampata o stampabile, non é possibile “fare” eccessivo debito europeo, perché troppa é la differenza fra la situazione tedesca e nordica in generale e la situazione italiana o mediterranea. E giustamente i “tedeschi” perché dovrebbero aiutare Stati bellamente “cicala” negli ultimi 30 anni e “vigliacchi” contro i propri stessi figli?

    • GIUSEPPE CACIOPPO on

      E infatti quando la immensa bolla di debiti scoppierà torneremo indietro nel tempo, violando le leggi della termodinamica, e ci troveremo ai tempi dei nonni: un paese di mandolini, camerieri ed emigranti…intanto, siccome teniamo molto al futuro dei nostri figli, abbiamo un ministro dell’ istruzione che millanta una laurea che non ha.
      Messaggio per i futuri italiani: la cultura non conta nulla…fatevi furbi, sgomitate nei circoli che contano e… raccontate balle!
      P.S. Il Presidente del Consiglio e il Presidente della Repubblica, massime autorità politiche della nazione, guide e vessilli morali di noi tutti, con il loro fragoroso silenzio si sono associati al messaggio!

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